MyWork LA SUITE MOBILE PER LA GESTIONE DEI PROCESSI AZIENDALI - Ferpress
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myWork LA SUITE MOBILE PER LA GESTIONE DEI PROCESSI AZIENDALI La suite mobile myWork nasce con lo scopo di rendere sempre più agevole lo svolgimento delle attività quotidiane del personale addetto, utilizzando delle applicazioni mobile intuitive ed immediate. myWork offre una soluzione completa per governare i processi aziendali: dalla vendita alla verifica dei titoli di viaggio, dal monitoraggio delle corse alla consuntivazione delle attività svolte, dalla richiesta ferie alla visualizzazione del cedolino paga. myBus Gestione completa del proprio turno di guida e della lista passeggeri myCheck myDesk Lo strumento per i controllori La bacheca per la gestione delle della sosta e del trasporto comunicazioni tra dipendente e azienda myTicket myStaff Per l’emissione dei titoli di mobilità Per la certificazione delle presenza tramite molteplici canali dei dipendenti fuori sede myDepot myAvl Il sistema per una gestione ottimizzata Il modulo per il monitoraggio delle del magazzino aziendale corse e la gestione di anticipi e ritardi
Intervista Giorgio Fanesi (Pluservice): 20 anni di grandi cambiamenti. Ma il bello deve ancora venire Giorgio Fanesi, fondatore e leader di Pluservice Srl, ideatore di MyCicero, forse la piattaforma di vendita di bi- glietti e parking più conosciuta d’Italia. Da sempre Pluservice progetta e ge- stisce sistemi integrati di gestione della mobilità ed oggi si muove nel perimetro della cosiddetta Maas (Mobility as a service) e da sempre sta in Club Italia di cui, possiamo dire è tra i fondatori. Son passati vent’an- ni, ma dal punto di vista tecnologico sembra un secolo… Se Pluservice sviluppa sistemi di mobilità, la Certo, ma direi che i maggiori cambiamenti de- punta di diamante dell’azienda è pur sempre vono ancora arrivare. MyCicero. Come le è venuta l’idea di chiama- Abbiamo vissuto questi ultimi vent’anni ac- re un sistema di vendita biglietti non con un compagnando la trasformazione digitale del classico acronimo ma scomodando Cicerone? ticketing: da biglietti e abbonamenti di carta, a tessere contactless e chip-on-paper, per ar- Quando pensavo al turista in giro per l’Italia rivare ai giorni nostri al titolo di viaggio dema- alle prese con diversi siti di informazioni del terializzato su uno smartphone o all’uso della trasporto pubblico cittadino e con diversi siste- normale carta di credito. mi di bigliettazione, mi chiedevo come mai non Secondo me questi sono stati traguardi inter- fosse possibile far accordare tutte le aziende medi verso il vero obiettivo, dove a mutare sarà per creare un’unica esperienza, sia informati- proprio la filosofia di utilizzo dei vari servizi di va sia di acquisto. Dopo anni di inutili riunioni mobilità, ovvero quello che ha già richiamato da Nord a Sud Italia, ho deciso che questo hub lei con il nomignolo di MaaS: si dovrà giunge- dovevamo farlo noi: un assistente virtuale, una re ad un’integrazione effettiva e funzionale dei guida che accompagnasse il turista alla scoper- vari fornitori di servizi di mobilità che sapranno ta del nostro Belpaese. Ed ecco che mi sono ve- riconoscere l’identità digitale dell’utente, ba- nuti in mente i ciceroni, le guide di Roma che nalmente il suo numero di cellulare, e gli ad- accompagnano i turisti nelle visite guidate dei debiteranno a scadenza fissa l’importo dovuto musei. Sull’acronimo, poi, le svelo un segreto: per gli spostamenti realmente effettuati, appli- in effetti proprio in quel periodo stavamo ragio- cando la migliore tariffa disponibile di volta in nando che per rendere veramente smart i ter- volta. ritori, bisognava lavorare sulle smart communi- Ovvero addebiteranno il suo MaaS provider, il ties, ovvero sulle comunità di imprese, cittadini quale a sua volta provvederà ad addebitare l’u- ed enti per una regione ospitale, ed ecco che nico “conto mobilità” dell’utente. spunta CICERO. 25
Non possiamo pensare a come ci si muoverà tra altri vent’anni, ma un’idea del vicino fu- turo quale potrebbe essere? Non credo di sbagliare se immagino una po- polazione, soprattutto quella urbana, che uti- lizza sempre più il mez- zo pubblico, o forme alternative di mobilità privata, prime fra tutte il vehicle sharing. Ma l’auto continuerà ad essere il mezzo di spostamento preferito, Sono stati anni di sviluppi tecnologici velocis- certamente più con- simi e non sempre il mondo delle aziende che nessa e con molti servizi a bordo che la faran- gestiscono sistemi di trasporto pubblico riu- no sempre più somigliare ad un ufficio mobile: scivano a stare al passo. un’auto che parcheggerà da sola e da sola pa- Ma secondo lei, qual è stato il ruolo di Club gherà la sosta, che saprà autonomamente rico- Italia per la diffusione della cultura ITC nel set- noscere zone a traffico regolamentato e prov- tore? vederà all’occorrenza, e tanto altro. Su questo scenario ci stiamo già muovendo in partner- Purtroppo ancora oggi la realtà si presenta a ship con un player globale dell’industria auto- macchia di leopardo, complice anche il digital motive, anch’esso in un’entusiasmante fase di divide tra i vari territori italiani. ripensamento dei suoi modelli di business. Certamente senza il lavoro incessante di Club Italia avremmo avuto maggio- ri difficoltà a richiamare le aziende al dovere di investire in tecnologia per migliorare il servizio all’utente, ma anche per ottimizzare i loro processi di produzione. Credo che il maggiore merito di Club Italia sia stato quello di consentire un confronto tra le varie esperienze delle aziende di trasporto, trasformando- le da mere utilizzatrici di tecnologia a partner e testimonial del cambia- mento in atto. 26
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