MONITORAGGIO E DIAGNOSI DI UN PONTE MONUMENTALE SUL FIUME PO - IL METODO DINAMICO

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MONITORAGGIO E DIAGNOSI DI UN PONTE MONUMENTALE SUL FIUME PO - IL METODO DINAMICO
INGEGNERIA

MONITORAGGIO E DIAGNOSI
DI UN PONTE MONUMENTALE
SUL FIUME PO - IL METODO DINAMICO
STRUCTURAL INVESTIGATIONS
FOR A MONUMENTAL BRIDGE
OVER THE PO RIVER - THE DYNAMIC METHOD
Dott. Ing. Paolo Panzeri*, Dott. Ing. Elisa Panzeri
P&P Consulting Engineers Srl

Dott. Ing. Giuseppe Giunta
GBRG Engineering srl

Il presente articolo riferisce sulle attività di monitoraggio e diagnosi per la caratterizzazione del comportamento
dinamico condotte su un ponte monumentale stradale in ferro sul fiume Po in provincia di Pavia. Il ponte fu
costruito nel 1916. Si sviluppa su otto campate e presenta lunghezza complessiva di 756 m. Luce di singola
campata di 93 m, larghezza complessiva pari a 9 m. Per una completa caratterizzazione della infrastruttura
esistente e per le verifiche di sicurezza del ponte in acciaio sono state eseguite diverse prove e indagini, anche di
tipo tradizionale. Il metodo dinamico è stato in particolare applicato sia all’opera nel suo insieme che a singole
parti rilevanti nel contesto dello schema strutturale. La sperimentazione ha consentito di identificare elementi utili
per la realizzazione di un modello FEM realmente descrittivo del comportamento dell’opera.

The present paper reports on structural investigations carried out to characterize the dynamic behavior of a monumental steel bridge
over the Po river. The bridge was built in 1916. It is spread over eight bays and has a total length of 756 meters. Single span of 93
meters, overall width of 9 meters. For a complete characterization of the existing infrastructure and for the safety checks of the steel
bridge, various tests and investigations, including traditional ones, have been carried out. The dynamic method has been applied both to
the bridge as a whole and to single relevant parts in the context of the structural scheme. The experimentation allowed to identify useful
elements for the realization of a truly descriptive FEM model of the bridge behavior.

* Corresponding author. Email: panzeri@pepconsultingengineers.it]

                                                                                                          COSTRUZIONI METALLICHE | GEN-FEB2019 | 29
MONITORAGGIO E DIAGNOSI DI UN PONTE MONUMENTALE SUL FIUME PO - IL METODO DINAMICO
CENNI STORICI                                                         Indagine dinamica che viene poi valorizzata dai calcoli effet-
          Il Ponte della Gerola sul Po si trova lungo la S.P. n. 206 Voghera    tuati in parallelo e a valle delle risultanze ottenute. Pertanto
          - Novara. La costruzione fu iniziata nel 1914 e terminata nel         la conoscenza del comportamento dinamico di una struttura
          1916. È considerato un ponte monumentale (figura 1).                  è di fondamentale importanza sia per la verifica sperimentale
           Come testimonia la targa sulla spalla nord, l’opera fu realizzata    delle assunzioni di calcolo che per la previsione e prevenzione
          dalla “Società Nazionale delle Officine di Savigliano” di Torino      di problematiche legate a eccessivi livelli vibratori, problemi di
          (figura 2).                                                           fatica e resistenza ai carichi dinamici.
          Il ponte fu bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale e           Questo articolo riferisce in merito alle indagini dinamiche con-
          nel 1944 si presentava come riportato nella fotografia di figura 3.   dotte sul ponte metallico monumentale della Gerola sul Po, che
          Finita la guerra iniziarono i lavori di ricostruzione delle due       hanno consentito di modellare con accuratezza il comporta-
          campate demolite, lavori ultimati nel 1948.                           mento globale dell’opera e di ottenere, anche tramite confron-
          Ad oggi il ponte si presenta come mostrato in figura 4.               to diretto, risposte immediate su elementi strutturali similari
          Il ponte è costituito da 8 campate, ciascuna con lunghezza di         nell’ambito dello schema strutturale.
          93 m tra gli assi degli appoggi, con interasse tra gli appoggi        Sul ponte sono state eseguite le diverse indagini dinamiche:
          sulla pila di 1,08 m e sulle spalle di 2,12 m, per un estensione      • Prova dinamica su pendini per rilevate le frequenze proprie
          totale del ponte di 756 m.                                              mediante impiego di accelerometri e analisi delle oscillazioni
          INTRODUZIONE                                                            libere generate dall’eccitazione impulsiva impressa;
          A fianco dei metodi di verifica tradizionali, basati su ispezioni     • Prova dinamica su diaframmi reticolari per la caratterizzazione
          visive e prove locali, la crescente attenzione verso la sicurezza,      del comportamento dinamico di alcuni diaframmi di colle-
          fruibilità e conservazione di un ponte soprattutto di antica o          gamento trasversale tra gli arconi principali. Prova eseguita
          vecchia costruzione, ha portato ad adottare nuovi e più efficaci        sottoponendo la porzione di manufatto all’applicazione di
          strumenti per il controllo globale dell’opera con l’esecuzione di       eccitazioni impulsive;
          prove dinamiche.                                                      • Prova dinamica su impalcati per la valutazione del compor-
          Nella fase di esercizio di un’opera le prove dinamiche consen-          tamento strutturale dinamico delle campate del ponte investi-
          tono di valutare rapidamente lo stato di conservazione della            gato condotta sia attraverso analisi dell’eccitazione dinamica
          struttura e di identificarne eventuali condizioni al contorno.          dell’opera indotta dal transito veicolare, sia mediante misura

          Fig. 1 – Ponte della Gerola sul Po                               Fig. 2 - Ponte della Gerola sul Po – Targa del costruttore

          Fig. 3 – Ponte della Gerola sul Po nel 1944.                            Fig. 4 – Ponte della Gerola sul Po oggi.

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MONITORAGGIO E DIAGNOSI DI UN PONTE MONUMENTALE SUL FIUME PO - IL METODO DINAMICO
e trattamento delle vibrazioni ambientali, ove l’eccitazione è
  data in generale da fattori quali vento, traffico, microtremori,
  etc.;
• Prova dinamica forzata con vibrodina su pila per la valuta-
  zione sperimentale del comportamento dinamico del sistema
  pila fuoriterra - massiccio murario di fondazione – suolo,
  indirizzata al riconoscimento del sistema fondazionale.             Fig. 5 - Carotaggi in profondità su spalle e pile
A completamento della campagna di prove, sono state anche
eseguite sulla struttura altre indagini più tradizionali, che hanno
comunque avuto un ruolo importante nella caratterizzazione
dell’opera (figure 5-17).

PROVA DINAMICA SU PENDINI
Il metodo consiste nel fissare un accelerometro sul pendino e
nel produrre una vibrazione imprimendo un’azione impulsiva
agente nella medesima direzione di misura dell’accelerometro.
La registrazione del segnale accelerometrico e la successiva ana-
lisi nel dominio delle frequenze tramite calcolo della funzione di
autodensità spettrale, consentono di individuare la condizione
di risonanza della pendino attraverso la presenza del picco di
amplificazione (figure 18-19).
I risultati ottenuti hanno quindi consentito di valutare gli sco-
stamenti esistenti nell’azione di trazione presente nei diversi
pendini.
Prova dinamica su diaframmi reticolari
Per alcuni diaframmi reticolari di collegamento tra gli archi
principali di sostegno dell’impalcato è stata effettuata la ca-
ratterizzazione del comportamento dinamico sottoponendo il
manufatto all’applicazione di eccitazioni impulsive.
Sono stati impiegati in totale n. 4 accelerometri per prova di-
sposti con asse di sensibilità orizzontale secondo la direzione
longitudinale dell’impalcato (ossia perpendicolare al piano del
diaframma) (figura 20).
L’analisi spettrale in frequenza è stata condotta operando con        Fig. 6 – Prove di carico statico. Misure delle deflessioni e monitoraggio degli appoggi.
funzioni di densità spettrale incrociata di potenza delle diverse
posizioni di misura rispetto a una postazione assunta a riferi-       ogni singolo modo di vibrare viene valutata sulla base delle
mento, selezionata per fornire le migliori informazioni per la        ampiezze relative dei diversi picchi alle diverse frequenze di
successiva analisi modale.                                            risonanza mettendo in conto le corrispondenti differenze di fase.
La densità spettrale incrociata di potenza è risultata la funzione    Lo smorzamento di ogni singolo modo è stato valutato con il
più opportuna per condurre le analisi spettrali in quanto, es-        metodo della «radice quadrata di 2».
sendo una funzione complessa di variabile reale, è esprimibile        È stato in particolare esaminato il campo di frequenze com-
in termini di ampiezza e differenza di fase. La radice quadrata       preso fra 0 e 40 Hz ove sono stati individuati i primi principali
delle ampiezze delle singole posizioni di misura indica l’entità      modi di vibrare dell’opera. Coerentemente con la strumentazione
relativa delle oscillazioni nei punti di misura; la differenza di     installata sono stati individuati i modi caratterizzati da una
fase mostra la direzione relativa di movimento (in fase o in          significativa componente trasversale (figure 21-22).
controfase) nelle diverse posizioni.
I picchi di amplificazione strutturale presenti nei moduli delle      PROVA DINAMICA IMPULSIVA SU IMPALCATI
curve di densità spettrale incrociata di potenza forniscono la        Viene generalmente ritenuta la principale tra le prove dinamiche.
frequenza propria dei modi di vibrare. La deformata modale di         È consistita nella valutazione del comportamento strutturale

                                                                                                                 COSTRUZIONI METALLICHE | GEN-FEB2019 | 31
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Fig. 7 - Prove di carico statico - Misura delle deflessio- Fig. 8 - Prove con martinetto piatto singolo e doppio   Fig. 9a - Ispezione visiva degli appoggi
          ni e monitoraggio degli appoggi                            su spalle e pile

                                                                                                     sperimentale della struttura oggetto di indagine con determi-
                                                                                                     nazione delle caratteristiche dei primi modi fondamentali di
                                                                                                     vibrare. Sono inoltre stati misurati i valori di picco ed efficaci di
                                                                                                     accelerazione e sollecitazione determinati dal transito dei mezzi
                                                                                                     zavorrati (da 35 q.li) nei diversi punti di misura.
                                                                                                     Le prove di carico dinamiche, attraverso la valutazione dell’effet-
                                                                                                     tivo comportamento dinamico dell’opera, consentono di affinare,
                                                                                                     sulla base di riscontri sperimentali, la modellazione numerica
                                                                                                     sviluppata per l’analisi strutturale dell’opera. Inoltre l’indagine
          Fig. 9b - Verifica traslazioni degli appoggi sotto carico termico                          dinamica, che consente una valutazione diretta dei valori dei
                                                                                                     parametri modali (frequenze proprie, forme modali e fattori di
          dinamico di due campate del ponte investigato attraverso l’a-                              smorzamento) dei primi modi di vibrare dell’opera che costitu-
          nalisi della risposta all’eccitazione dinamica dell’opera indotta                          iscono caratteristiche specifiche del ponte nella configurazione
          da transito veicolare di autocarri appositamente zavorrati. La                             strutturale al momento delle prove, fornisce valori da confron-
          risposta dinamica della struttura è stata espressa attraverso oscil-                       tare non solo con i parametri valutati per via numerica, ma
          logrammi registrati e le funzioni di densità spettrale incrociata,                         anche con le medesimi grandezze rilevate sperimentalmente in
          che hanno consentito di valutare il comportamento dinamico                                 tempi successivi e su campate diverse.

          Fig. 10 - Misura Ultrasuoni su chiodature pendini          Fig. 11 - Rilievi di spessore                           Fig. 12 - Verifica spessori e prove di durezza su pendi-
                                                                                                                             ni, arconi, diaframmi reticolari

          Fig. 13 - 14 - Prelievo di di talloni per prove di laboratorio                                                     Fig. 15 - Verifica stratigrafica impalcato

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Fig. 16 - Misura Ultrasuoni su chioda-   Fig. 17 - Test di calibrazione (ecogramma) per verifica integrità chiodature - Ele-                                                    Fig. 18 - Dettaglio dell’accelerometro
ture archi                               mento campione integro                                                                                                                 di misura su un pendino oggetto di
                                                                                                                                                                                indagine

                                                                                                                           4
                                                                                                                       1 10
In ogni caso, al di là di possibili confronti tra misure speri-

                                                                                        accelerazione [mm/s²]
                                                                                                                                                      Ti        Tf
mentali e risultanze di analisi numeriche, l’analisi diretta dei
                                                                                                                                              0
risultati ottenuti può consentire di apprezzare direttamente il
comportamento dell’opera in esame in relazione anche allo stato                                                          4
                                                                                                                     1 10
di conservazione.                                                                                                                                 0            10        20            30
                                                                                                                                                                                   tempo [s]
                                                                                                                                                                                                    40       50        60

Le indagini dinamiche più significative agli effetti della valu-
                                                                                                                                                                              Accelerometro
tazione dei parametri modali sono state quelle condotte utiliz-                                                                              5000

                                                                                                                                                                                        Freq
zando l’eccitazione dinamica indotta dal transito di autocarri                                                                               4000

                                                                                                                Densità [ (mm/s²) ² / Hz ]
zavorrato (massa complessiva ~ 35 t) sulle campate oggetto di
                                                                                                                                             3000

prova. Per incrementare l’eccitazione dinamica generata dai
mezzi in transito si è fatto anche ricorso al posizionamento di                                                                              2000

un ostacolo costituito da un dosso trasversale ubicato in diffe-                                                                             1000

renti posizioni dell’impalcato. Sono infine state eseguite prove                                                                                  0
                                                                                                                                                      1    2         3   4     5            6   7        8   9    10

rilevando gli effetti di una frenatura dell’autocarro zavorrato.                                                                                                               Frequenza [Hz]

L’autocarro è sempre stato fatto transitare in corrispondenza                        Fig. 19 - Esempio di Time History e relativa analisi in frequenza
dell’asse longitudinale della sede stradale (figura 23).
È stato in particolare esaminato il campo di frequenze compreso                      tracciate confermano nel complesso l’assenza di significative
fra 0 e 10 Hz ove sono stati individuati i primi principali modi di                  irregolarità di comportamento delle campate investigate.
vibrare dell’opera. La risposta della struttura è stata rilevata con
una rete di n. 16 accelerometri tutti contemporaneamente dispo-                      PROVA DINAMICA AMBIENTALE SU IMPALCATI
sti sulla struttura, integrati da alcuni estensimetri (strain gage)                  Parallelamente alle misure effettuate con eccitazione impulsiva
montati in punti strutturalmente significativi (figure 24-25).                       è stata condotta anche la misura e l’analisi delle vibrazioni am-
Per i primi modi di vibrare individuati viene illustrata la de-                      bientali, in cui l’eccitazione è data in generale da fattori quali
formata modale in figura 26, con riferimento alle posizioni di                       vento, normale traffico veicolare, microtremori, etc. Anche le
misura disposte sui due lati del ponte. Le deformate modali                          prove con eccitazione ambientale hanno consentito di pervenire

Fig. 20 - Dettaglio dell’accelerometro di misura su nodo di diaframma      Fig. 21 - 1° e 2° modo di vibrare
reticolare

                                                                                                                                                                                COSTRUZIONI METALLICHE | GEN-FEB2019 | 33
4 10
                                                                      4                                          Cross d ensi tà - Part e Re ale                                                    alla valutazione dei parametri modali della struttura.
                                                                                                                                                                                                    Le prove con eccitazione ambientale hanno consentito di con-
           Ampiezza [ (mm/s²) ² / Hz ]
                                                                                                f
                                                                                                 i
                                                                      4
                                                               2 10

                                                                                                                                                                                                    fermare per il manufatto in esame la possibilità di ottenere
                                                                          0
                                                                                                                                                                                                    una valida caratterizzazione dinamica dell’opera anche con una
                                                                   4
                                                               2 10
                                                                                                                                                                                                    tecnica di prova che non comporta necessariamente l’impiego di
                                                               4 10
                                                                   4
                                                                              5      6      7             8          9              10            11     12        13        14          15         una sorgente di eccitazione artificiale appositamente applicata.
                                                                                                                             Freq uenz a [ Hz]

                                                                                  D D.0 1                                                                                                           Poiché l’eccitazione ambientale presenta le caratteristiche tipiche
                                                                                  D D.0 2
                                                                                  D D.0 3
                                                                                  D D.0 4
                                                                                                                                                                                                    di un segnale random non stazionario con eventi che nel perio-
                                                               3 10
                                                                      4                                             Cross d ensi tà - Mo du lo                                                      do di osservazione hanno evidenziato anche intervalli di bassa
                                                                                                                                                                                                    intensità, è stata dapprima effettuata una verifica della qualità
                       Ampiezza [ (mm/s²) ² / Hz ]

                                                                                                     f
                                                                                                      i

                                                                      4
                                                               2 10
                                                                                                                                                                                                    delle registrazioni per una scelta degli intervalli durante i quali
                                                                      4
                                                                                                                                                                                                    l’eccitazione mostrava una maggior significatività.
                                                               1 10

                                                                                                                                                                                                    L’esame delle registrazioni nel loro complesso ha poi portato a
                                                                          0
                                                                              5       6     7              8         9               10            11     12        13        14              15
                                                                                                                                                                                                    selezionare le misure di maggiore significatività che sono quindi
                                                                                  D D.0 1
                                                                                                                              Freq uenz a [ Hz]
                                                                                                                                                                                                    state utilizzate per caratterizzare il comportamento dinamico
                                                                                  D D.0 2
                                                                                  D D.0 3                                                                                                           degli impalcati.
                                                                                  D D.0 4
                                                                                                                                                                                                    Le figure 27-30 illustrano le deformate modali di alcuni modi
                                                                                                               Cross d ensi tà - D iffer enz a di fase
                                                                 18 0

                                                                                                          f
                                                                                                                                                                                                    di vibrare individuati.
                                                                                                           i
                                    Differenza di fase [ ° ]

                                                                   90

                                                                                                                                                                                                    PROVA DINAMICA FORZATA SU PILA
                                                                       0

                                                                                                                                                                                                    Lo scopo della prova dinamica forzata con vibrodina è consistito
                                                                  90
                                                                                                                                                                                                    nella valutazione sperimentale del comportamento dinamico
                                                                                                                                                                                       18 0

                                                                 18 0
                                                                                                                                                                                                    del sistema pila fuori terra - massiccio murario di fondazione -
                                                                              5      6      7              8             9            10           11         12        13        14           15
                                                                                                                              Freq uenz a [ Hz]
                                                                                                                                                                                                    suolo. La prova è stata quindi indirizzata al riconoscimento del
                                                                                  D D.0 1
                                                                                  D D.0 2
                                                                                  D D.0 3
                                                                                                                                                                                                    sistema fondazionale, ovvero alla valutazione sperimentale del
                                                                                  D D.0 4
                                                                                                                                                                                                    comportamento dinamico connesso con la presenza del sistema
          Fig. 22 - Diaframma reticolare – Analisi in frequenza 2° modo f = 8.05 Hz                                                                                                                 massiccio murario - suolo costituente l’elemento fondazionale. Il

          Fig. 23 - Prova dinamica impulsiva – Autocarro zavor- Fig. 24 - Dettaglio di un accelerometro su arco                                                                                                          Fig. 25 - Dettaglio di un estensimetro su estradosso
          rato su ostacolo                                                                                                                                                                                               arco inferiore

          Fig. 26a - 1° modo trasversale 1.37 Hz                                                                                                         Fig. 26b - 1° modo flessionale a 2.27 Hz                        Fig. 26c - 1° modo torsionale a 3.83 Hz

34   | COSTRUZIONI METALLICHE | GEN-FEB2019
Fig. 27a - 1° modo flessionale 1.39 Hz                   Fig. 27b - 1° modo flessionale a 2.27 Hz                 Fig. 27c - 1° modo torsionale 3.86 Hz

Fig. 28 - Analisi ambientale - Time History tipica della Fig. 29 - Analisi ambientale - Densità spettrali dei     Fig. 30 - Analisi ambientale - Diagrammi di stabilizza-
registrazione ambientale                                 sensori accelerometrici                                  zione– Direzione Z

risultato ottenuto è stato utile per la messa punto di un modello
FEM indirizzato ad una accurata descrizione del comportamento
dell’opera.
Le prove di vibrazione forzata sono state condotte mettendo
in vibrazione la pila oggetto di indagine con forze sinusoidali
unidirezionali prodotte da un generatore meccanico di vibra-
zioni (vibrodina) e misurando le vibrazioni conseguenti a tale
eccitazione mediante accelerometri.
Le indagini sono state condotte nel campo di frequenza tra 1                            Fig. 31 - Ubicazione della vibrodina (rettangolo verde) e degli accelerometri
                                                                                        installati in sommità alla pila (cerchi blu)
Hz e 20 Hz sia in direzione trasversale T (asse X dalla pila) che
in direzione longitudinale L (asse Y della pila).                                       Le analisi hanno consentito di rilevare la risposta dinamica della
Con riferimento allo schema riportato in figura 31, la vibrodina                        pila nella condizione di prova e quindi inserita nel contesto
è stata posizionata sul montante dell’arco afferente all’appoggio                       strutturale dell’intera opera. Per individuare poi i primi modi di
fisso lato valle l quale è stata rigidamente connessa mediante                          vibrare fondamentali della pila nell’ambito delle amplificazioni
sistema di fissaggio con apposito telaio (figure 32-34).                                strutturali presenti nelle curve sperimentali, sono stati tenuti in
Sono quindi state effettuate sovrapposizioni di curve sperimen-                         opportuna considerazione anche i risultati forniti dalle analisi
tali dei sensori organizzate per direzione di misura riportando i                       sul comportamento dinamico del sovrastante impalcato.
relativi grafici (figure 35-36).                                                        L’analisi dei risultati dell’eccitazione in direzione trasversale X(T)

Fig. 32 - Montaggio vibrodina per eccitazione trasver- Fig. 33 - Montaggio vibrodina per eccitazione longi-       Fig. 34 - Posizioni accelerometriche in sommità della
sale (X)                                               tudinale (Y)                                               pila

                                                                                                                                COSTRUZIONI METALLICHE | GEN-FEB2019 | 35
4
                                                                                                                                               Modo          Frequenza       Smorz.               Deformata

                           Modulo [mm/s 2 / kN]
                                                  3                                                                                                                                       Modo di vibrare del sistema
                                                                                                                                                                                         pila-massiccio murario-suolo
                                                  2
                                                                                                                                                                                             - Prevalente traslazione
                                                  1                                                                                             N°. 1         4.10 Hz            6.5 %     in direzione longitudinale,
                                                                                                                                  1X-FmT
                                                                                                                                  2X-MmT                                                   associata ad una coerente
                                                            2             3          4             5            6             7                                                             rotazione attorno all’asse
                                                                                     Frequenza [Hz]
                                                                                                                                                                                                   trasversale.

                                       150                                                                                                                                                 Modo di vibrare del sistema
         Differenza di fase [Degree]

                                       100                                                                                                                                                pila-massiccio murario-suolo
                                            50                                                                                                                                              - Prevalente traslazione in
                                                                                                                                                N°. 2         4.15 Hz            5.0 %
                                                  0                                                                                                                                      direzione trasversale, associata
                                         -50                                                                                                                                                ad una coerente rotazione
                                       -100                                                                                                                                               attorno all’asse longitudinale.
                                       -150

                                                            2             3          4             5            6             7
                                                                                     Frequenza [Hz]                                        Tabella 1 - Primi 2 modi di vibrare
             Fig. 35 - Direzione eccitazione X(T)
                                                                                                                                           dei primi due modi di vibrare fondamentali del sistema pila -
                                                                                  Pila 1 - Direzione Y(L)

                                                                                                                                  1Y-FmL   massiccio murario - suolo.
                                         2.5
                                                                                                                                  4Y-FvL
             Modulo [mm/s 2 / kN]

                                                  2

                                         1.5                                                                                               CONCLUSIONI E CENNI SULLA MODELLAZIONE FEM
                                                  1                                                                                        Lo scopo dello studio è consistito nella determinazione del-
                                         0.5                                                                                               le vulnerabilità statico/sismiche del manufatto monumentale
                                                      1.5       2   2.5       3    3.5      4       4.5     5       5.5   6        6.5     Ponte della Gerola, onde produrre una progettazione esecutiva
                                                                                     Frequenza [Hz]
                                                                                                                                           complessiva (a firma Ing. Giuseppe Giunta).
                                       150                                                                                                 Il Ponte è stato modellato al vero, con elementi frame a discre-
         Differenza di fase [Degree]

                                       100
                                                                                                                                           tizzare tutti gli elementi in acciaio, attraverso la modalità section
                                            50

                                                  0                                                                                        designer: arcone superiore ed inferiore, catene, pendini etc.
                                         -50
                                                                                                                                           Per quanto riguarda l’impalcato, la lastra “ortotropa” è stata
                                       -100

                                       -150
                                                                                                                                           modellata con elementi shell in acciaio e al suo intradosso sono
                                                      1.5       2   2.5       3    3.5      4       4.5     5       5.5   6        6.5     stati modellati con elementi frame i profili a T rovescia (che
                                                                                     Frequenza [Hz]
                                                                                                                                           sono saldati alla lamiera).
                  Fig. 36 - Direzione eccitazione Y(L)                                                                                     Le indagini in situ, le prove statiche e dinamiche hanno con-
                                                                                                                                           sentito di modellare esattamente la struttura, calibrandone i
             e longitudinale Y(L) ha in particolare evidenziato che la risposta                                                            comportamenti attraverso la spinta a convergenza dei risultati
             dinamica risulta disaccoppiata tra direzione X e direzione Y,                                                                 di deformate e modi di vibrare, con continuo confronto fra
             ovvero a fronte di eccitazione in direzione X non sono presenti                                                               la situazione “al vero” e situazione teorica. Si è potuto altresì
             significative amplificazioni strutturali in direzione Y e viceversa.                                                          individuare i mal comportamenti di catene e pendini e conse-
             In tabella 1 vengono riassunti i valori di frequenza propria e                                                                guentemente progettare i rinforzi più idonei, tenendo anche in
             di smorzamento con breve descrizione della deformata modale                                                                   conto della valenza monumentale dell’opera.

             Fig. 37 - Modello FEM - Vista longitudinale                                                        Fig. 38 - Modello FEM - Vistra trasversale

36   | COSTRUZIONI METALLICHE | GEN-FEB2019
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