MONACOLINA, ALOE & C. IL LATO OSCURO DEI BOTANICAL
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MONACOLINA, ALOE & C. IL LATO OSCURO DEI BOTANICAL Un recente documento dell’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio si somma a quello dell’Efsa che già due anni fa aveva ammesso di non essere in grado di identificare se un apporto dietetico di riso rosso fermentato potesse essere esente dagli effetti dannosi per la salute, a causa dei pochi dati disponibili. Ma non si tratta dell’unico caso di incertezza: appello per la ricerca Cristina Tognaccini AboutPharma and Medical Devices ctognaccini@aboutpharma.com “U n modo discutibile nati gruppi di persone e per il contenu- la salute, a causa dei pochi dati dispo- per abbassare il cole- to variabile e incerto della monacolina nibili. Aprendo così diverse questioni sterolo”. È così che lo K e di altre sostanze tossiche contenute che vanno dal come gestirne la vendita, scorso gennaio l’I- nei prodotti in commercio. Una con- al fare ordine nel caotico mondo della stituto federale te- ferma del fatto che la percezione per cui regolamentazione dei botanicals (ma- desco per la valutazione del rischio, Bfr tutto ciò che è “naturale” sia innocuo teriali vegetali come la pianta in toto o (Bundesinstitut für Risikobewertung), è profondamente sbagliata. Il giudizio sue parti e le preparazioni ottenute con ha giudicato gli integratori alimentari del Bfr si somma a quello dell’Autori- vari processi) e alla necessità di nuovi contenenti riso rosso fermentato, che tà europea per la sicurezza alimentare studi di sicurezza. secondo lo stesso istituto dovrebbero (Efsa) che già due anni fa aveva ammes- essere assunti solo su consiglio medico. so di non essere in grado di identificare LE MONACOLINE A causa degli eventi avversi che potreb- se un apporto dietetico di monacoline Il riso rosso fermentato – ampiamente bero verificarsi soprattutto in determi- fosse esente dagli effetti dannosi per usato nella medicina tradizione cinese MARZO 2020 | N. 176 | © 2020 Health Publishing & Services S.r.l. – Tutti i diritti riservati 75
MEDICINA, SCIENZA E RICERCA Chemofobia: uno sguardo ai consumatori europei (n=5,631) Faccio tutto quello che posso per evitare il contatto 18% 42% 40% con sostanze chimiche Vorrei vivere in un mondo privo di sostanze chimiche 22% 39% 39% Le sostanze chimiche mi spaventano 29% 41% 30% 0 20 40 60 80 100% Non d'accordo Leggermente d'accordo D'accordo Fonte: Nature Chemistry, "Chemophobia in Europe and reasons for biased risk perceptions", dicembre 2019 e poi importato in occidente – viene L’ALTRO LATO DELLA MEDAGLIA zarne il profilo di rischio e supportare prodotto dalla fermentazione del riso Di contro però, se l’effetto positivo è gli organismi di regolamentazione. bianco bollito per opera di una muffa lo stesso, anche gli effetti collaterali La stessa conclusione riportata in prati- del genere Monascus. Questo processo saranno simili. In uno studio condotto ca dal Bfr e dall’Efsa, che in un docu- porta alla formazione di composti che nel 2017 in Italia e pubblicato sul Bri- mento del 2018 aveva riscontrato che tingono di rosso il riso e che possono tish Journal of Clinical Pharmacology, gli effetti collaterali del riso rosso fer- avere effetti farmacologici. Tra cui le un gruppo multidisciplinare di esperti mentato erano simili a quelli della lo- monacoline e in particolare la K – pre- ha esaminato le segnalazioni sponta- vastatina e riguardavano in particolare sente in quantità considerevoli – che nee di sospette reazioni avverse da riso il tessuto muscoloscheletrico e connet- inibisce la HMG-CoA reduttasi, enzi- rosso fermentato, inviate all'interno tivo (29,9-37,2% di casi, compreso l'1- ma chiave nella biosintesi del coleste- del sistema italiano di sorveglianza dei 5% di rabdomiolisi), il fegato (9–32%), rolo. “In termini di struttura e attività, prodotti naturali per la salute, per va- il sistema nervoso (quando riportato, la monacolina K è identica alla sostan- lutarne la causalità. Da aprile 2002 a 12,8–26,9%), il tratto gastrointestinale za farmacologica lovastatina – riporta settembre 2015 sono state raccolte 52 (12-23,1%), la pelle e tessuto sottocu- il Bfr nel documento – contenuta nei segnalazioni relative a 55 reazioni av- taneo (8-17,3%). Sia alla dose massima medicinali che richiedono una prescri- verse che consistevano in mialgia e/o giornaliera di 10 mg, stabilita dall’Efsa zione medica per abbassare i livelli di aumento di creatina fosfochinasi (19), nel 2013, sia alla dose di 3 mg/die consi- colesterolo”. Motivo per cui i dati di ef- rabdomiolisi (1), danno epatico (10), derata dallo stesso ente la dose minima ficacia non mancano, come conferma reazioni gastrointestinali (12), reazio- a cui la monacolina K esplica il suo ef- anche Fabio Firenzuoli, responsabile ni cutanee (9) e altre reazioni (4). In fetto ipocolesterolemizzante. del Centro di ricerca e Innovazione 13 casi è stato necessario il ricovero in in Fitoterapia (Cerfit) dell’Azienda ospedale. La causalità è risultata cer- LIBERA VENDITA O NO? ospedaliero universitaria Careggi di ta in un caso, probabile nel 31,56%, “Occorre cautela – commenta Firen- Firenze e membro della Commissione possibile nel 18,34%, improbabile in zuoli, intervenuto lo scorso gennaio nazionale di fitovigilanza: “Numerosi tre casi o non valutabile in due. Distri- a Bologna durante il XIX Congresso dati e studi negli anni hanno dimo- buzione che è emersa in misura simile nazionale della Società italiana di Tos- strato l’effetto ipocolesterolemizzante anche dall'Oms-Vigibase. Gli autori in sicologia (Sitox) – soprattutto in quei di questo composto, fondamental- conclusione sollevavano l’ipotesi che il pazienti che si sono già dimostrati in- mente perché la monacolina K altro profilo di sicurezza del riso rosso fer- tolleranti alle statine, a cui viene gene- non è che la lovastatina, composto na- mentato fosse simile a quello delle sta- ralmente consigliato in sostituzione, un turale appartenente alla famiglia delle tine e che pertanto fosse necessario un prodotto a base di riso rosso fermenta- ben note statine”. monitoraggio continuo per caratteriz- to: che contiene però ugualmente sta- 76 © 2020 Health Publishing & Services S.r.l. – Tutti i diritti riservati | MARZO 2020 | N. 176
Consapevolezza dei consumatori europei (n=5,631) 18% 32% 50% La struttura chimica del sale prodotto sinteticamente è lo stesso del sale che si trova naturalmete nel mare 9% 76% 15% Essere esposti a sostanze tossiche chimico-sintetiche è sempre pericoloso indipendentemente dal livello di esposizione 0 20 40 60 80 100% Risposte corrette Risposte incorrette Non lo so Fonte: Nature Chemistry, "Chemophobia in Europe and reasons for biased risk perceptions", dicembre 2019 tine”. Il primo problema segnalato da già chiesto di tornare sui suoi passi con riso rosso fermentato per esempio si Firenzuoli è la poca consapevolezza da interrogazioni anche al parlamento trovano anche altre monacoline (se ne parte di medici di medicina generale, europeo, si pronuncerà nuovamente o contano fino a quattordici), che si for- farmacisti e cittadini sulla sicurezza di meno – precisa Firenzuoli – lasciando mano durante il processo di fermen- questi integratori, percepiti erronea- che siano i singoli stati membri a deci- tazione. “La variabilità è importante mente come più sicuri. Il dubbio invece dere se restringere o meno la libertà su perché può falsare i risultati, soprattut- dal punto di vista delle autorità sanita- questi prodotti”. to in termini di risposta, ma anche di rie, riguarda come regolamentarne il effetti collaterali se per esempio ci sono commercio, se sempre come integratori STANDARDIZZAZIONE troppe monacoline” aggiunge Firen- in libera vendita o con obbligo di ricetta C’è poi un altro problema, che riguarda zuoli. “Attribuire la sicurezza e l’effi- o se inserirli addirittura in un’altra ca- la composizione. Secondo quanto stabi- cacia unicamente alla monacolina K è tegoria di prodotti, perché in realtà for- lito dell’Efsa la quantità di monacolina sbagliato perché non è l’unica sostanza niscono una dose terapeutica di statine. K contenuta in un botanical dovrebbe compresa nell’estratto”. Il già citato documento dell’Efsa del essere pari a 10 mg. Ma questa quantità Inoltre in alcuni casi durante il pro- 2018 a suo tempo aprì un dibattito im- potrebbe variare, come ha dimostrato cesso di fermentazione può formarsi portante (non ancora concluso) tra le uno studio pubblicato nel 2017 su Eu- una sostanza tossica chiamata citrini- aziende – che hanno cercato di produr- ropean Journal of Preventive Cardio- na, una micotossina nefrotossica, che re dati sulla sicurezza per “scagionare” logy negli Usa. Benché infatti la Food può portare a mutazioni genetiche e il riso rosso fermentato – e le autorità and Drug Administration abbia intro- danni al feto. Due studi condotti ne- sanitarie come quella tedesca che ha dotto standard di produzione per gli gli Usa nel 2001 e 2010, che hanno ribadito le lacune degli studi. A questo integratori alimentari, per assicurarne esaminato il contenuto degli integra- proposito un documento citato dal Bfr purezza e composizione, su 28 prodotti tori a base di risso rosso fermentato, è una meta-analisi pubblicata nel 2019 analizzati, due non contenevano mona- hanno trovato la citrinina in un terzo su Pharmacological Research secondo colina K e negli altri la quantità variava e la quasi totalità di prodotti rispetti- cui non era stato registrato alcun au- più di 60 volte da 0,09 a 5,48 mg per vamente. Sempre secondo Bfr, il livel- mento del rischio di insorgenza di di- 1200 mg di riso rosso fermentato. lo massimo consentito di citrinina ne- sturbi muscolari con i prodotti a base Inoltre vi è il problema della matrice, gli integratori alimentari a base di riso di riso rosso fermentato e monacolina l’insieme cioè di tutti i composti pre- rosso fermentato, a partire dal 1 aprile K. Lavoro ritenuto dall’ente tedesco senti nell’estratto vegetale, che potreb- 2020, dovrà essere di 100 μg/kg come non conclusivo perché contenente una bero interagire in maniera positiva o ha stabilito la Commissione europea, serie di limiti. “Ora, a livello europeo, meno con la monacolina K, ma su cui che ha deciso di ridurlo notevolmente bisognerà vedere se l’Efsa, a cui è stato non esistono studi. Nell’estratto del rispetto ai 2000 μg/kg attuali. MARZO 2020 | N. 176 | © 2020 Health Publishing & Services S.r.l. – Tutti i diritti riservati 77
MEDICINA, SCIENZA E RICERCA Naturale non vuol dire sicuro: l'equivoco della chemofobia Una recente ricerca pubblicata su Nature Chemistry e e privo di rischio. Ma chi ha detto che ciò che è naturale non condotta in otto paesi europei su oltre 5 mila partecipan- possa essere nocivo? Anzi, le sostanze più tossiche in asso- ti, ha mostrato che il 39% del campione vorrebbe vivere luto sono proprio di origine naturale, come il veleno di alcuni in un mondo in cui non esistono sostanze chimiche (e di serpenti, alcuni funghi e muffe o la radioattività. La perico- conseguenza, per assurdo, neppure gli esseri umani, che losità di una sostanza chimica inoltre, non dipende assolu- sono costituiti e sopravvivono grazie a esse e senza le tamente dal procedimento utilizzato per sintetizzarla, ma quali non esisterebbe la vita sulla Terra). Mentre il 40% dalle sue caratteristiche intrinseche. A fare la differenza sostiene di fare il possibile per evitare il contatto con le poi è sempre la dose che porta all’effetto tossico e non la sostanze chimiche nella vita quotidiana. Nel complesso differenza tra prodotti chimici naturali e sintetici. Lo stu- i risultati ripresi durante il XIX Congresso nazionale della dio dell’Institute for Environmental Decisions (Ied), è stato Società italiana di Tossicologia (Sitox), evidenziano che in condotto a metodi misti con un sondaggio su larga scala in tutti i Paesi la cosiddetta chemofobia (parola coniata per Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia, Polonia, Svezia descrivere l’atavico sospetto nei confronti della chimica) e Regno Unito – finanziato dal governo svizzero – aveva l’o- è correlata a una scarsa conoscenza dei principi che re- biettivo di comprendere la conoscenza dei consumatori sui golamentano a livello internazionale la valutazione della principi della valutazione della sicurezza e la correlazione di sicurezza legata all’uso delle sostanze chimiche nei vari tali conoscenze, nonché della fiducia negli enti regolatori, al campi di utilizzo. livello di chemofobia avvertita. In quest’ottica studiando le Spesso nell’immaginario comune la chimica è percepita ragioni della percezione distorta del rischio chimico si può come qualcosa di pericoloso e nocivo, a differenza del “na- contribuire a facilitare la comunicazione tra esperti del set- turale” che è invece considerato automaticamente salutare tore, gli enti regolatori e il grande pubblico. MATRICE VS SINGOLO COMPONENTE carlo dalla miscela e sottoporlo a prove gene. Motivo per cui – visto l’interesse Quella di analizzare e studiare un sin- tossicologiche” afferma Galli. commerciale per questo prodotto – si è golo componente ritenuto rappresen- pensato di privarlo della componente tativo di una miscela più complessa di IL CASO ALOE antrachinonica per renderlo più sicuro. erbe, è l’impostazione che si è sempre Questo però fa sì che in letteratura ci Studi recenti però, come racconta Fi- seguita finora, come spiega Corrado sia una lacuna di dati sul potenziale mognari, hanno dimostrato che anche Galli, ordinario di tossicologia all’U- genotossico della maggior parte dei bo- l’estratto ottenuto dalle foglie di aloe niversità degli Studi di Milano e pre- tanical, che fino ad ora è stata stabilita deprivato degli antrachinoni è risultato sidente della Sitox. Un processo sba- analizzando la genotossicità dei singoli genotossico. “Questo dimostra che la gliato, prosegue il professore, “perché fitochimici. Sempre al congresso Sitox, potenziale tossicità non dipende solo all’interno della miscela totale questo oltre alla monacolina K, un altro esem- dagli antrachinoni, ma anche da altre componente non ha la stessa attività pio citato da Carmela Fimognari pro- molecole presenti nella matrice” ag- che mostra da solo”. La matrice infatti fessoressa di tossicologia all’Università giunge. “Ecco perché non ci possiamo alcune volte può mitigare l’effetto no- degli Studi di Bologna, riguarda l’aloe, concentrare solo una classe di molecole, civo di un singolo composto rendendo anch’essa da tempo sotto i riflettori ma dobbiamo considerare il botanical l’estratto non tossico, altre volte può dell’Efsa perché il suo impiego è caren- nel suo complesso”. Marinella Trovato, annullarne l’effetto positivo. L’ideale te di dati che ne assicurino l’assenza di presidente di Siste, Società italiana di sarebbe condurre studi che prendano in tossicità (nel 2016 l'Agenzia internazio- scienze applicate alle piante officinali considerazione il fitocomposto in toto nale per la ricerca sul cancro ha classi- e ai prodotti per la salute, a tal propo- con anche la matrice, ma si tratta di un ficato l'estratto di foglie intere di aloe sito aggiunge che “il panel dell’Efsa processo complesso dal punto di vista vera come possibile cancerogeno per non è stato in grado di fornire indica- sperimentale, perché generalmente l’e- l'uomo, inserendolo nel gruppo 2B). zioni sulla quantità di derivati idros- stratto è oleoso, ha proprietà chimico Nell’estratto delle foglie di aloe infatti, siantracenici che si dovrebbe assumere fisiche che complicano la sperimenta- tra i tanti composti sono presenti anche senza sollevare preoccupazioni per la zione e così via. “È molto più semplice molecole chiamate antrachinoni, clas- salute della popolazione generale e di estrarre il singolo componente, purifi- sificate come genotossiche e cancero- gruppi vulnerabili della popolazione, 78 © 2020 Health Publishing & Services S.r.l. – Tutti i diritti riservati | MARZO 2020 | N. 176
penalizzino ancora di più la valutazione Una miscela naturale per combattere l’ipertensione? di un composto. Pianta di Bacopa Monnieri, foglie di Ginko biloba e foglie di tè verde complessati con UNA RICHIESTA PER L’UE la fosfatidilcolina, un importante fosfolipide naturale. È la “ricetta” di una miscela di Intanto, visti i volumi di vendita che gli sostanze naturali che potrebbe affiancare le terapie farmacologiche contro l’iper- integratori hanno raggiunto, tuttora in tensione, migliorando la situazione cardiovascolare soprattutto nei pazienti in cui crescita esponenziale, l’Efsa si sta muo- la pressione arteriosa rimane non ben controllata. È la conclusione di uno studio vendo per cercare di affrontare i vari condotto dal Laboratorio di Fisiopatologia Vascolare dell’Ircss Neuromed di Pozzil- botanical, uno per uno, perché come li in collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università di Salerno, l’Università sostiene Fimognari “ognuno è diverso e Federico II di Napoli, l’Irccs Multimedica di Milano e l’università Sapienza di Roma. andrebbe valutato con studi ad hoc, che I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of American Heart As- finora sono carenti”. Il problema però è sociation. I ricercatori hanno studiato gli effetti della miscela in uno studio in doppio che si parla di tantissimi prodotti, che cieco condotto su un gruppo di pazienti ipertesi, tutti regolarmente sottoposti alle difficilmente potranno essere analiz- terapie standard e resistenti ad essa. Ne è emerso che chi era stato trattato con la mi- zati tutti. Trovato ricorda che secondo scela di estratti mostrava un miglioramento in parametri cruciali come il consumo di l’Oms le specie vegetali usate dall’uo- ossigeno, la forza e la resistenza allo sforzo fisico. Tutti indicatori di una più efficiente mo sono circa 70 mila, di cui solo 5 mila funzionalità dell’endotelio. Inoltre, i modelli cellulari e animali hanno mostrato come studiate scientificamente. Di queste più l’effetto fosse dovuto ad un aumento dei livelli di ossido nitrico nel sangue, un fatto- di 31 mila hanno un uso documenta- re cruciale per la salute dei vasi. Un’osservazione interessante emersa dalla ricerca to, 18 mila per scopo salutistici vari e è che solo in combinazioni le quattro sostanze erano in grado di evocare un’azione seimila per l’alimentazione umana. “Il emodinamica, mentre risultavano inefficaci quando analizzate singolarmente. Il che ruolo di Efsa – conclude Fimognari – dimostra come le sostanze abbiano agito in sinergia potenziandosi a vicenda. è fornire una base alla Commissione Europea su cui definire valori limite, basandosi sugli studi presenti in lettera- quali bambini e donne in gravidanza”. matrici in questo caso hanno un effetto tura. Che in questo caso praticamente Inoltre, oltre all’aloe, l’Efsa da qualche di protezione – spiega Fimognari – ma non esistono. Per molti botanical non anno sta monitorando anche altre pian- solo a dosi elevate, esasperate per con- c’è addirittura nessun dato, perché da te che contengono antrachinoni come durre gli studi sugli animali e che non tempo immemore fanno parte delle la cassia e la senna “perché – precisa sono realistiche per l’esposizione uma- nostre abitudini alimentari e sono da Trovato – i dati epidemiologici sugge- na. Alle dosi normalmente usate come sempre accompagnati dalla percezione riscono un aumentato rischio di cancro integratori questo effetto di protezione che ciò che è naturale non crei proble- colon-rettale correlato all’uso generale è in discussione”. mi. Penso invece gli studi sul profilo di dei lassativi, molti dei quali contengono Tutto però dipende sempre dalla dose e tossicità dei botanical dovrebbero esse- derivati idrossiantracenici”. dal tempo di esposizione, perché come re incoraggiati, anche attraverso finan- sostentava Paracelso secoli fa “omnia ziamenti europei ad hoc”. OMNIA VENENUM SUNT venenum sunt. Dosis sola facit, ut ve- Un altro esempio sono gli integrato- nenum non fit” (tutto è veleno e solo la Parole chiave ri preparati a partire dal broccolo e in dose fa in modo che il veleno non faccia Colesterolo, botanical, integratori, piante, generale dalle Cruciferae a cui sono effetto) e come ricorda Galli oggi, biso- vegetale, chemofobia Aziende/Istituzioni attribuiti diversi effetti positivi per la gna sempre tenere a mente la differenza Istituto federale tedesco per la valutazione salute. Eppure se si esaminano i singoli tra il pericolo, che indica il potenziale del rischio (Bfr), Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), Centro di ricerca e componenti anche in questo vegetale di causare danni e il rischio che è invece Innovazione in Fitoterapia (Cerfit) dell’Azienda sono presenti molecole tossiche come la probabilità che si verifichi un danno, Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, gli isotiocianti. Ancora, gli estratti di in base all'esposizione a tale pericolo. Il Commissione Nazionale di fitovigilanza, Società Italiana di Tossicologia (Sitox), Organizzazione finocchio e basilico, che contengono presidente della Sitox ci tiene però a pre- mondiale della sanità (Oms), Food and Drug rispettivamente estragolo e metileuge- cisare che difficilmente ci saranno pro- Administration (Fda), Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Bologna, nolo, alchenibenzeni dal noto effetto blemi di salute, perché in assenza di dati Institute for Environmental Decisions (Ied), genotossico e anche cancerogeno, ma di sicurezza si attua sempre il principio Ircss Neuromed di Pozzilli, Università di Salerno, Università Federico II di Napoli, Irccs Multimedica che se considerati nel loro complesso di precauzione. Il rischio semmai è di di Milano, Università Sapienza di Roma, Agenzia non hanno mostrato genotossicità. “Le prendere decisioni non equilibrate, che internazionale per la ricerca sul cancro MARZO 2020 | N. 176 | © 2020 Health Publishing & Services S.r.l. – Tutti i diritti riservati 79
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