Metodi di analisi lessicale: le teorie dei campi - Filomena Diodato 15 Giugno 2016 - Sapienza

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Metodi di analisi lessicale: le teorie dei campi - Filomena Diodato 15 Giugno 2016 - Sapienza
Metodi di analisi lessicale:
   le teorie dei campi

         Filomena Diodato
    «Sapienza» - Università di Roma

          15 Giugno 2016

         Laboratorio Leopardi
• Introduzione alle teorie di analisi del lessico di
  tradizione strutturalista (teorie dei campi lessicali)

• Nessun riferimento alle teorie di orientamento
  cognitivo (frame, modelli mentali, spazi mentali ecc.)

• Nessun riferimento alle metodologie automatiche di
  analisi del lessico.
Con questo termine si designano fenomeni la cui natura è
chiaramente diversa e in secondo luogo […] il concetto
stesso di campo ha numerose definizioni. […] Anche il
numero di scienze nel quale viene usato il concetto di
campo e la quantità di definizioni di questo concetto
crescono costantemente e l’uso del termine acquista di
conseguenza un carattere pandemico.
  Ščur, 1974, trad. it. 1978:9.

«Campo» come concetto pandemico
• K. W. L. Heyse (1856) System der Sprachwissenschaft.

 • R. M. Meyer (1910) Bedeutungssysteme.

 • G. Ipsen (1924) Der alte Orient und die Indogermanen.

 • J. Trier (1931) Der Deutsche Wortschatz im Sinnberzik des
   Verstandes. Die Geschichte eines Sprachliches Feldes.

 • J. Trier (1934) Das sprachliche Feld. Eine Auseinandersetzung.

 • L. Weisgerber (1950) Vom Weltbild der deutschen Sprache.

Sistema semantico (Bedeutungssysteme)
Campo semantico (Bedeutungsfeld)
J. Trier      L. Weisgerber
(1894-1970)      (1899-1985)
• Concezione della lingua come «visione del mondo» (Humboldt,
  1836), che diventa «immagine del mondo» (Weltbild)

• Definizione relazionale o posizionale di significato (CLG, 1916)

• Nozione di «rapporto associativo» (CLG, 1916)

• «Campo» come metodo di analisi diacronica (CLG, 1916)

Wortfeldtheorie (Trier-Weisgerber)
La realtà ci è data attraverso il mondo intermedio della lingua. La
 lingua ci porge la realtà. Di questi mondi (linguistici) intermedi ne
 esistono tanti quante sono le lingue che circondano la realtà
 sconosciuta con i loro raggi convergenti. Tutte riescono a cogliere
 e a rappresentare per la loro comunità linguistica ciò che in
 relazione al loro livello e al loro punto di vista è dato loro di
 vedere, contenere e rappresentare.
      Trier, 1934:145, trad. mia.

Lingua come «immagine del mondo»
Ogni lingua presenta un sistema di selezione della realtà tale da
crearne un’immagine completa e del tutto conchiusa. L’immagine
della realtà di una lingua è un continuum che non ha lacune o
punti ciechi per il parlante di una determinata comunità
linguistica. La lingua costruisce questa immagine integra e
completa della realtà operando una classificazione, ponendo
limiti ed attuando differenze nella realtà assoluta. La
classificazione è la caratteristica più generale e più profonda
della lingua (Humboldt).
  Trier, 1934:145, trad. mia.
Weisgerber fonda una teoria semantica – Inhaltbezogene
 Grammatik - incentrata intorno alla nozione humboldtiana di
 innnere Sprachform e alla concezione saussuriana di segno
 come associazione nome-concetto (significante-significato).

 Una teoria semantica che individua al di fuori del linguaggio il
 fondamento della referenza è inadeguata: il significato non è la
 relazione tra il nome e la cosa, bensì il rapporto che un concetto
 e un’espressione intrattengono all’interno del sistema linguistico.

      L. Weisgerber (1927) Die Bedeutungslehre. Ein Irrweg       der
      Sprachwissenschaft?, GRM, XV, Heidelberg, pp. 161-183.

Significato come «valore»
La forma della lingua emerge dalla sintesi tra la forma fonica (Lautform)
e il senso linguistico interno (innere Sprachform).

   •   La forma fonica, che scaturisce dalla capacità dell’uomo di emettere
       suoni articolati, consiste nel suono in quanto tale.

   •   Il senso linguistico interno deriva dall’insieme delle facoltà spirituali
       umane rivolte all’uso e alla formazione del linguaggio e consiste nella
       massa amorfa dei contenuti linguistici.

L’essenza della lingua sta nel concetto di Gliederung (articolazione)
della materia fonica sul piano dell’espressione e della materia
semantica sul piano del contenuto.

Sprachform (Humboldt, 1836)
Noi chiamiamo segno la combinazione del
concetto e dell’immagine acustica: ma
nell’uso corrente questo termine designa
generalmente soltanto l’immagine acustica,
per esempio una parola (arbor, ecc). Si
dimentica che se arbor è chiamato segno
ciò è solo in quanto porta il concetto
«albero», in modo che l’idea della parte
sensoriale implica quella del totale» (clg, p.
85).

Segno (Saussure, 1916)
Il significato deve essere identificato con il valore linguistico che
si desume dall’analisi «interna» del sistema linguistico, senza
alcun riferimento al mondo, alle rappresentazioni mentali o a
qualsiasi altro substrato esterno alla relazione nome-concetto.

   Le singole parole definiscono reciprocamente i loro significati
   attraverso il numero e la posizione all’interno dell’intero campo e
   l’esattezza della comprensione della singola parola dipende dalla
   presenza del campo nella mente e dalla sua particolare struttura.
      Trier, 1931:7, trad. mia.
I termini di una famiglia associativa non si presentano né in numero definito
    né in un ordine determinato (…) ed è con un atto d’arbitrio che il
    grammatico li raggruppa in un modo piuttosto che in un altro” (CLG, pp. 152-
    153).

 La famiglia associativa si costruisce intorno a una parola che funge da
 centro di una “costellazione” dalla somma indefinita. Invece la nozione
 di campo si fonda sull’ipotesi di una strutturazione del lessico definita
 e determinata (o definibile e determinabile).

Rapporto associativo come «relazione semantica»
Con la distinzione tra punto di vista sincronico e punto di vista
diacronico, Saussure stabilisce un’ulteriore ripartizione:
  Linguistica sincronica       sistema

  Linguistica diacronica       singoli elementi, fatti isolati
Invece, Trier sostiene che lo studio dell’evoluzione storica della
singola parola non porta a nulla poiché non offre la possibilità di
comprendere completamente il flusso del divenire linguistico
(Humboldt) e quindi di accedere al confronto tra le strutturazioni di
intere sfere semantiche.

È necessario studiare i due sistemi sincronici prima di procedere alla
comparazione, ma anche tentare il passo che Saussure non ha
fatto: considerare il metodo diacronico come metodo del sistema e
non del fatto isolato (cd. «statica comparativa» o «diacronia
strutturale»).

Sistema sincronico e diacronia strutturale
Nessuna parola pronunciata risulta isolata nella coscienza del
 parlante e dell’ascoltatore, contrariamente a quanto si potrebbe
 desumere dal fatto che è foneticamente delimitata. In ogni parola
 pronunciata risuona l’eco del suo contrario (…) Accanto e al di sopra
 di essa emerge una quantità di altre parole che si collocano,
 semanticamente più o meno vicino dalla parola pronunciata. (…)
 Esse costituiscono con la parola pronunciata, collegate l’una con
 l’altra, un insieme articolato, una struttura che può denominarsi
 campo lessicale (Wortfeld) o campo linguistico di segni (sprachliches
 Zeichenfeld).

 «Il valore di una parola viene riconosciuto solo quando la si distingue
 dal valore delle parole affini e contrapposte. Soltanto come parte di
 una totalità essa avrà senso, poiché solo nel campo c’è il
 significare».
      Trier, 1931:1,6, corsivi e trad. miei.

Wortfeld: definizioni
Questa suddivisione, che si rende visibile in una porzione del
 lessico di contenuto affine – cioè nel campo lessicale –
 costituisce la parte esteriore, semiologica della suddivisione
 concettuale di un complesso, un blocco, un’area concettuale. Le
 singole parole che formano il campo lessicale, il mantello verbale,
 il rivestimento di parole, come un mosaico – secondo il loro
 numero e la loro posizione – spostano i confini del blocco
 concettuale facendoli avanzare, e lo ripartiscono.
        Trier, 1931:1, trad. mia.

 Egli pone come postulato che l’intera immagine del mondo,
 esistente nell’individuo e nella comunità linguistica, possa essere
 suddivisa con continuità e organicità partendo dall’alto, cioè
 dall’insieme, in modo da formare campi sempre più piccoli. E
 all’interno di questi campi, le aree semantiche delle parole che le
 costituiscono si integrerebbero uniformemente per costruire un
 mosaico senza vuoti.
        Wartburg – Ullmann, 1946, trad. it. 1971:228.

Wortfeld come «mosaico» di parole
• Il lessico di una lingua è un insieme di lessemi collegati tra loro
  sulla base di relazioni semantiche (sinonimia, antonimia,
  iperonimia ecc.)

• La lingua è un sistema in continuo movimento: le relazioni tra le
  parole variano continuamente.

    Per comprendere come cambia il significato della
     singola parola nel tempo bisogna osservare come
     cambiano le relazioni nel campo lessicale in diversi
     stadi sincronici, individuati a seconda degli obiettivi
     dell’analisi che si intende realizzare.

Metodo
XI sec.                                        XII sec.

                Wîsheit
                                                                Wîsheit

                  Kunst                                          Kunst

                   List                                         Wissen

 Kunst: conoscenze cortesi, comportamento       Wîsheit: conoscenze mistico-religiose.
 sociale;                                       Kunst: conoscenze e capacità mondane;
 List: capacità o conoscenze di tipo tecnico;   Wissen: non sostituisce automaticamente
 Wîsheit: termine generale, copriva l’intero    List - nel passaggio da uno stato all’altro
 campo.                                         sono mutati i termini e le relazioni tra loro.

Der deutsche Wortschatz im Sinnbezirk des Verstandes
La Lessematica di Coseriu
La tesi strutturalista della scomponibilità del significato in tratti muove dalla
nozione saussuriana della bifaccialità del segno. Come il significante, anche il
significato è – a partire da Hjelmslev (1943) – suscettibile di essere scomposto in
tratti minimi o figure del contenuto (cd. ipotesi della simmetria del segno).

           Lessemi                 Figure del contenuto
                             UMANO   BOVINO    ADULTO   MASCHIO

           uomo                 +            -           +            +
           donna                +            -           +            -
          bambino               +            -           -            +
          bambina               +            -           -            -
            toro                -            +           +            +
           vacca                -            +           +            -
           vitello              -            +           -            +
          vaccina               -            +           -            -

Campo e analisi componenziale
In fonologia la teoria prevede il rispetto di due condizioni che
non si possono verificare sul piano lessicale:

   • l’analisi di un’unità non può essere effettuata isolatamente,
     ma solo contemporaneamente all’analisi di tutte le unità che
     rientrano nel sistema (principio della completezza di
     Jakobson);

   • per ottenere un inventario dei tratti distintivi validi
     universalmente è necessario procedere all’analisi di un
     vasto insieme di sistemi fonologici di lingue e dialetti diversi.

 I tratti fonologici sono in numero chiuso e sono condizioni
  necessarie e sufficienti per l’identificazione degli elementi del
  sistema fonologico.
La combinazione tra teoria del campo e analisi componenziale è
ampiamente utilizzata in ambito strutturalista (Prieto,1964;
Pottier, 1963, 1965; Greimas, 1966).

Tuttavia, con Coseriu e la sua scuola si afferma una nuova teoria
delle strutture lessicali – Lessematica – fondata sul metodo della
riduzione di Hjelmslev e sulla teoria Trier-Weisgerber per le
strutture paradigmatiche e quella di Porzig (1934) per le strutture
sintagmatiche.

A Coseriu va attribuito il primo importante tentativo di
classificazione delle strutture lessicali paradigmatiche e
sintagmatiche.
Il semantic (sub)system di Lyons
Within the vocabulary of a language there can be
distinguished several more or less well articulated lexical
subsystem, or ‘fields’, structured by the meaning-relations
holding between sentences containing their members (for
certain definite contexts).

I propose to define the notion of ‘semantic structure’ in terms
of certain relations that hold between the items in a particular
lexical subsystem. They include such relations as sameness
and difference of meaning, incompatibility, antonymy, etc.,
which are customarily held to fall within the scope of the
theory of meaning.

  Lyons, 1963, II ed. 1969: 22, 57.
Modello della       Modello della
gocciolina atomica     ragnatela

Campi, atomi e ragnatele
Lo studio strutturale del lessico secondo il metodo componenziale consente:

• la ricostruzione delle visioni del mondo racchiuse nei lessici delle varie
  lingue
• permette l’analisi della mobilità strutturale del lessico
• dimostra l’autonomia della competenza lessicale all’interno del
  complessivo sviluppo linguistico del bambino.

Dal punto di vista pratico e teorico, questo metodo ha due meriti importanti:

• anche se l’analisi componenziale è stata condotta su sistemi lessicali
  ristretti, ha portato alla definizione di alcune proprietà formali generali dei
  sistemi lessicali;

• ha consentito di utilizzare sul piano linguistico lo stesso metodo messo a
  punto per le tassonomie dei biologi.

Alinei e il dominio di «cavallo»
• Condizione assoluta per la validità dell’analisi componenziale
  è l’individuazione di tutti i tratti minimi che caratterizzano un
  dato sistema o, almeno, poter raggruppare tutti i termini di un
  sistema che condividono un certo tratto.

• Attesa l’impossibilità di ridurre il lessico a un numero finito di
  tratti distintivi universali, Alinei fonda la sua analisi del dominio
  lessicale di «cavallo» sull’ipotesi che tutte le definizioni
  lessicali di un dizionario siano un’immagine approssimativa e
  rudimentale di definizioni formali in tratti.

• La nozione di tratto semantico primitivo e universale deve
  essere intesa in senso storico, NON logico o ontologico.

• L’analisi di ciascuna unità lessicale, che coincide con il
  lemma, ovvero con l’entrata del dizionario, si attua a partire
  dalle parole che compongono la sua definizione nel
  dizionario; tali parole vengono trattate come tratti distintivi
  della data unità.
Relazione di base: Soggetto = (animale equide)
Predicato = (avere)
Oggetto = (caratteri fisici)

TRASFORMAZIONI: (EQUIDE)CHE(HA)(CARATTERI FISICI)                            
DI (EQUIDE)CHE (HA)(CARATTERI FISICI)                                        

 (testa grossa) (orecchie lunghe) (manto grigio) (fiocco alla coda)             asino
                                                               (selvatico)      onagro
(testa lunga) (orecchie corte) (manto vario) (coda dai peli lunghissimi)        cavallo
                                                                (selvatico)     ippagro
                                                                                cavallino
                                                                                equino
 (testa lunga) (orecchie corte) (manto a strisce bianche e nere) (africano)     zebra
 (incrocio fra asino e cavalla)                                                 mulo
 (incrocio fra cavallo e asina)                                                 bardotto
Dominio periferico
S. 26 – andare a C.                        Sistemi predicali
S. 27 – guidatori di carrozze             Non sono presenti nel
S. 28 – costruttori di carrozze            dominio di ‘cavallo’
S. 29 – andare in carrozza                                          Sistemi oggettuali
S. 30 – trasporto di persone in                                     S. 10 – raggruppamenti di
carrozza                                                            CC.
S. 31 – abbigliamento del cavaliere                                 S. 11 – impiego del C.
S. 32 – raggruppamenti di cavalieri                                 S. 12 – bardatura del C.
S. 33 – gare di cavalieri                      Dominio              S. 13 – guida del C.
S. 34 – assistenti del cavaliere                                    S. 14 – governo del C.
S. 35 – far scendere il cavaliere
                                               centrale
                                                                    S. 15 – addomesticamento
S. 36 – scommesse alle corse                                        S. 16 – luoghi per CC.
S. 37 – organizzazione delle                                        S. 17 – vendita di CC.
scommesse                                                           S. 18 – attività concernenti
S. 38 – organizzazione delle corse                                  CC.
S. 39 – studio dei caratteri del C.       Sistemi soggettuali       S. 19 – misure del C.
S. 40 – mangiare carne di C.          S. 3 – caratteri del c.       S. 20 – lavorazione del C.
S. 41 – fabbricazione dei finimenti   S. 4 – comportamenti del c.   S. 21 – reclutamento di
del C.                                S. 5 – suoni del c.           CC.
S. 42 – rifornimento di reparti di    S. 6 – movimenti del c.       S. 22 – trasporto del C.
cavalleria11                          S. 7 – dimora del c.          S. 23 – studio del C.
                                      S. 8 – gare di cc.            S. 24 – amore del C.
                                      S. 9 – veicoli a c.           S. 25 – valutazione del C.

                Dominio lessicale di ‘cavallo’ (Alinei, 1974)
La (ri)costruzione dei campi lessicali si fonda su un approccio
 della «ragnatela». Non si procede, cioè, all’estrazione di tratti,
 ma per ogni lessema si procede all’individuazione di alcune
 relazioni semantiche «basiche» (Lyons, 1977):

      •   opposizione (indicate con il segno /)
      •   sinonimia (=)
      •   implicazione ( ≡)
      •   incompatibilità (segno ≠)

 Per ogni lessema si analizzano anche le «locuzioni» (più
 propriamente «collocazioni fisse») in cui compare (campo
 «sintagmatico» - Porzig, 1934).

Il lessico giacobino del Triennio 1796-1799
(Leso, 1991)
INCOMPATIBILITÀ                                                 LOCUZIONI
     potere arbitrario                                               amatore, amico, apostolo,
     leggi arbitrarie                                                martire, nemico, della
     insubordinazione alle leggi                                     democrazia
     commercio, arti                                                 amore (per),
     ricchezza e miseria                                             attaccamento, causa,
     moralità, virtù                                                 semi della democrazia
                                                                     fedeltà alla democrazia
     monopolista (egoista,
     intrigante)
                                   DEMOCRAZIA                        predicare la democrazia
                                      democratico
                                     democratismo
                                                                           IMPLICAZIONE
OPPOSIZIONE                         democratizzare                         uguaglianza (sostanziale)
governo vecchio                     democratizzarsi                        sovranità del popolo
ex-governo                         democratizzazione                       assemblee elettive (del popolo)
governo di uno                                                             sovranità di tutti (o di molti)
aristocrazia
                                      democrazie
                                                                           leggi, costituzione,
dispotismo                          democratizzato                         subordinazione alle leggi, riforme
monarchia                            democraticità                         libertà (di esprimere opinioni, di
tirannia                                                                   stampa)
                                                                           fratellanza, legge di Cristo,
              ATTRIBUTI                                                    religione cristiana
              sacro                       SINONIMIA                        educazione (democratica,
              santo                       governo del popolo               pubblica, uniforme), istruzione
              universale                  repubblica                       partecipazione, diritti e doveri
              assoluta                    (democratica,                    patriottismo
              rappresentativa             popolare)                        rivoluzione
              anticattolica               virtù politica, moralità         uomo (‘vero e forte’)
              antiumana

       Campo di Democrazia nel lessico giacobino italiano
                                          (Leso, 1991)
Pars destruens
L’articolazione a partire da una totalità superiore di senso conduce
all’idea fondamentale della metodologia dei campi linguistici. A
questo proposito per campi si intendono quei gruppi di una lingua
madre i cui elementi ottengono determinatezza concettuale
attraverso la loro determinazione reciproca. Questa articolazione a
partire da una totalità di senso è la forma fondamentale nella quale si
attua, per gli uomini, il mutamento linguistico da essere a essere
noto. Le forme in cui tale mutamento viene valutato linguisticamente
sono molteplici e si possono realizzare in una sequenza che va da
semplici contrasti polari, passando per delimitazioni reciproche
multilaterali, fino a complesse strutture multidimensionali. Il difficile
compito della grammatica contenutistica nell’ambito del lessico è
quello di rendere coscienti queste strutture sia nel loro complesso sia
nei singoli casi.

         Weisgerber, 1956-57: 69, trad it. in Geckeler 1979:86.
• Le critiche alla teoria dei campi sono, in realtà, rivolte non al
  metodo in sé, la cui utilità sembra essere «garantita» a
  prescindere dalla teoria semantica di riferimento, quanto ad
  alcuni assunti della semantica strutturale e in particolare al
  principio di autonomia della linguistica/semantica.

• Diversi studiosi, anche in ambito strutturalista, hanno
  criticato la tesi di Trier-Weisgerber, secondo la quale il
  significato sembra essere definito in termini esclusivamente
  intra-linguistici, senza includere nell’analisi semantica tutti gli
  «entornos» del segno.

• Sorvolando sulle implicazioni di queste critiche sul destino
  della nozione di «campo» in linguistica e sull’evoluzione
  delle teorie del lessico, mi limito qui a segnalare una «svolta
  pragmatica» anche in relazione al concetto di «campo».

Critiche alla teoria dei campi lessicali
• Campo semantico come strumento di analisi lessicale
  che comprende le relazioni paradigmatiche (Trier, 1934)
  e sintagmatiche (Porzig, 1934; Coseriu, 1964)

• Definizione pragmatica di «campo»: i confini del campo e
  le relazioni tra le parole vanno individuate in relazione al
  contesto (Lyons, 1977; Fillmore, 1985)

     «If we are to be more pragmatic and clear, then it is desirable
     to define semantic fields in such a way that, as much as
     possible, we avoid to appeal to meaning or to any specific
     conception of meaning» (Grandy, 1992:109)

Definizione «pragmatica» di campo
ALINEI, M. 1974, La struttura del lessico, Il Mulino, Bologna.
COSERIU, E., 1964, “Pour une sémantique diachronique structurale” , in
Travaux de linguistique et de littérature, 2 (trad. it. “Per una semantica
diacronica strutturale” in Teoria del linguaggio e linguistica generale,
sette studi, Laterza, Roma – Bari, 1971).
GECKELER, H., 1971, Strukturelle Semantik und Wortfeldtheorie,
Monaco, Wilhelm Fink (trad. it. La semantica strutturale, Boringhieri,
Torino, 1979).
LESO, E., 1991, Lingua e Rivoluzione. Ricerche sul Vocabolario politico
italiano del Triennio rivoluzionario 1796-1799, Istituto Veneto di Scienze
Lettere ed arti.
LYONS, J. 1963, Structural Semantics, an analysis of part of the
vocabulary of Plato, Basil Blackwell, Oxford
- 1977, Semantics 1, Cambridge University Press, Cambridge, (trad. it.
Manuale di semantica, Laterza, Bari, 1980).

Riferimenti bibliografici
Puoi anche leggere