MANUALE DELLE PROCEDURE DEL SETTORE DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE
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MANUALE DELLE PROCEDURE DEL SETTORE DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEL MIELE (Reg. CE nn. 797/2004 e 917/2004) Revisione: 1.2 Prot.: NP.2007.0000077 DEL 10/08/2007 Estensione: Approvazione Visto del Direttore: Pasquale Bevilacqua Silvia Lorenzini Gianni Mantovani F.TO BEVILACQUA F.TO LORENZINI F.TO MANTOVANI
Indice SETTORE MIELE ............................................................................................................................3 Riferimenti normativi ........................................................................................................................3 Definizioni ...........................................................................................................................................3 Soggetti coinvolti ................................................................................................................................4 Attività di programmazione..............................................................................................................4 Interventi ammessi.............................................................................................................................5 PROCEDIMENTO DI EROGAZIONE DEGLI AIUTI................................................................5 Predisposizione della domanda.........................................................................................................6 Presentazione e ricezione della domanda.........................................................................................7 Presentazione e termini .....................................................................................................................7 Modalità di gestione dei fascicoli ......................................................................................................7 Avvio del procedimento .....................................................................................................................8 Trattamento e diffusione dei dati .....................................................................................................8 Ricevibilità della domanda................................................................................................................8 Controlli formali ................................................................................................................................9 Controlli anagrafici............................................................................................................................9 Verifiche tecniche/economiche..........................................................................................................9 Richiesta di liquidazione del contributo ........................................................................................10 Rendicontazione ...............................................................................................................................10 Controlli amministrativi..................................................................................................................11 Controlli in loco................................................................................................................................11 Trattamento delle anomalie ............................................................................................................13 Sanzioni .............................................................................................................................................13 Cause di forza maggiore ..................................................................................................................13 Erogazione del contributo ...............................................................................................................14 Allegato 1 ..........................................................................................................................................15 Azioni ammissibili ............................................................................................................................15 Allegato 2 ..........................................................................................................................................16 Voci di spesa non ammissibili .........................................................................................................16 2
SETTORE MIELE Il presente manuale definisce i criteri generali che devono essere seguiti nell’iter di erogazione degli aiuti previsti per il settore dell’apicoltura in applicazione delle norme comunitarie, nazionali e regionali richiamate al successivo paragrafo. Riferimenti normativi Viene indicata di seguito la vigente normativa di settore: Disposizioni comunitarie REG. CE 797/04 del 26 aprile 2004 del Consiglio che stabilisce le regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele; REG. CE 917/04 del 29 aprile 2004 della Commissione recante modalità di applicazione del regolamento di cui sopra; Decisione C(2004) 3171 del 25 agosto 2004 con la quale la Commissione europea ha approvato il Programma nazionale triennale di applicazione del Reg. (CE) n. 797/2004; Disposizioni nazionali Decreto del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 23 gennaio 2006 che annulla e sostituisce la Circolare Ministeriale n. 1 del 21 febbraio 2000 ; Circolare Ministero Politiche Agricole e Forestali n. 8 - Prot. M/1343 del 16 luglio 2004; Nota Ministero Politiche Agricole e Forestali n. 2191 del 6.12.2001 riguardante l’adozione del manuale dei controlli; Nota Ministero Politiche Agricole e Forestali M/606 del 23 febbraio 2004 riguardante la non ammissibilità al contributo dell’ I.V.A; Legge del 24 dicembre 2004 n. 313 concernente la disciplina dell’apicoltura; Legge 898 del 23/12/86 concernente sanzioni amministrative e penali in materia di aiuti comunitari nel settore agricolo; Circolare AGEA Coordinamento- ACIU.2006.854 del 18/12/2006; Disposizioni regionali L.R. 30 maggio 1997, n. 15 che attribuisce alle Province e alle Comunità Montane la competenza di adottare tutti gli atti necessari all’attuazione del Programma regionale; Delibera di Giunta della Regione Emilia-Romagna n 1659 del 30/07/2004 concernente il miglioramento della produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura approvazione del programma triennale 2005/07 Delibera di Giunta della Regione Emilia-Romagna n 1107 del 31/07/2006 adeguamento programma triennale 2005-2007 a D.M. 23/01/06 e approvazione programma stralcio 2006-2007. Adesione a programma nazionale. Modifiche ed integrazioni ad avviso pubblico. Presentazione domande. Definizioni Apicoltore: chiunque detenga e conduca alveari; Produttore apistico: chiunque eserciti attività apistica a fini economici e commerciali; Forme associate: le Organizzazioni di produttori del settore apistico e loro Unioni, le associazioni di apicoltori, le Federazioni, le Società, le Cooperative e i Consorzi di tutela del settore apistico; 3
Nomadismo: esercizio dell’apicoltura tramite uno o più spostamenti degli alveari nel corso dell’anno al fine dell’incremento della produttività e/o dell’utilizzo di zone nettifere diverse; Miele: prodotto le cui caratteristiche corrispondono a quelle specificate nell’allegato 1 della direttiva 2001/110/CE del Consiglio; Prodotti apistici: i prodotti definiti al punto 1 dell’allegato I del Reg. (CE) n. 1774/2002 del Consiglio. Soggetti coinvolti L’attuazione del regime di aiuto nel settore dell’apicoltura prevede il coinvolgimento dei seguenti soggetti istituzionali: 1. Commissione europea, organo incaricato dell’amministrazione del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia in materia di finanziamento della politica agricola comune 2. Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Regione Emilia-Romagna, in qualità di soggetti di programmazione; 3. Regione Emilia–Romagna, Direzione Generale Agricoltura: Ente partecipante alla programmazione; 4. Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) istituita con legge regionale n. 21 del 23 luglio 2001, in qualità di organismo pagatore competente sulla materia ai sensi del D.M. 12/03/2003. AGREA ha competenza solo per i beneficiari con residenza, in caso di persona fisica, o sede legale, in caso di persona giuridica, in Regione Emilia-Romagna; 5. Soggetti delegati da AGREA: Regione Emilia–Romagna, Direzione Generale Agricoltura, Ammistrazioni Provinciali e Comunità Montane; 6. L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, in qualità di organismo di coordinamento, in appresso denominata AGEA; 7. Apicoltori, produttori apistici, associazioni e loro unioni e federazioni, società, cooperative e consorzi, in qualità di beneficiari. Attività di programmazione Ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 1 del reg. (CE) del Consiglio n. 797/2004, occorre predisporre periodicamente un programma nazionale triennale nel quale includere le azioni intese a migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura e il Ministero delle politiche agricole e forestali è l'autorità preposta per la predisposizione del predetto programma nazionale. La Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, predispone il programma triennale, nel quale sono riportate le azioni intese a migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura, nonché la spesa preventivata, distinta per azione e percentuale di cofinanziamento comunitario e statale (50%), necessaria alla realizzazione del programma. I programmi triennali delle diverse Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano compongono il Programma nazionale sopracitato predisposto dal MIPAF. Il Programma Nazionale è comunicato alla Commissione dell’Unione Europea che decide in merito all’approvazione secondo la procedura di cui all’art. 17 del Reg. CE 2771/75 (art. 5 del Reg. (CE) n. 797/2004). A seguito della decisione comunitaria la Regione Emilia-Romagna, approva i criteri per l'ammissibilità dei soggetti richiedenti il beneficio e le modalità per l'applicazione dei programmi stralcio annuali. La Direzione Generale Agricoltura, sulla base delle informazioni trasmesse dai soggetti delegati alla 4
verifica dell’ammissibilità delle domande, redige il piano finanziario generale, che riporta il fabbisogno regionale che viene approvato dalla Giunta Regionale e trasmesso al MIPAF. Il MIPAF procede poi alla determinazione del riparto regionale ed alla comunicazione alle Regioni della copertura finanziaria. Interventi ammessi Le azioni ammissibili sono quelle individuate dall'art. 2 del Reg. (CE) n. 797/2004, vale a dire: a) assistenza tecnica agli apicoltori e ai laboratori di smielatura delle associazioni di apicoltori per migliorare le condizioni di produzione e di estrazione del miele; b) lotta contro la varroasi; c) razionalizzazione della transumanza; d) provvedimenti di sostegno a favore dei laboratori di analisi delle caratteristiche chimico - fisiche del miele; e) misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo comunitario; f) collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione dei programmi di ricerca in materia di miglioramento qualitativo del miele. Si precisa che in Regione Emilia-Romagna sono attivate le azioni: a); b); c; d), come stabilito in Delibere di Giunta di approvazioni del programma triennale. Possono essere considerate azioni ammissibili al cofinanziamento tutte quelle misure che non abbiano già beneficiato di analoghi finanziamenti di tipo strutturale ai sensi dei regolamenti (CE) n. 1257/1999 e 1698/2005 sullo sviluppo rurale. I risultati di tutte le attività volte al miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele dovranno essere divulgati utilizzando quanto previsto dalla misura relativa all'assistenza tecnica. All'allegato 1 del presente manuale viene indicata la codifica e la relativa descrizione analitica delle azioni e sottoazioni ammissibili al cofinanziamento, le relative percentuali di contribuzione pubblica nonché i soggetti beneficiari. All'allegato 2 viene data indicazione delle spese ritenute comunque non ammissibili. PROCEDIMENTO DI EROGAZIONE DEGLI AIUTI Nel quadro della liquidazione dei conti del FEAGA, al fine di adempiere alle vigenti disposizioni comunitarie in materia di garanzie dovute dagli organismi pagatori, AGREA ai sensi dell’art. 7 del D.M. 23/01/2006 provvede: • alla predisposizione della modulistica, nonchè di un manuale delle procedure istruttorie e dei controlli; • alla comunicazione ad AGEA - Coordinamento delle eventuali economie e ulteriori fabbisogni necessari sulla base delle previsioni di spese comunicate dagli Enti delegati; • all’estrazione del campione di beneficiari da sottoporre a controllo in loco; • al pagamento contestuale del finanziamento comunitario e nazionale entro il 15 ottobre di ogni anno; 5
• alla rendicontazione da presentare all'Unione europea in relazione alle somme erogate; • alla predisposizione e all'invio ai soggetti delegati dell'elenco dei pagamenti effettuati; • all'invio all'AGEA - Coordinamento, per il successivo inoltro al Ministero, di una sintesi delle somme complessivamente erogate, nonchè di quelle andate in economia, entro il 30 novembre di ogni anno; La Regione Emilia-Romagna, le Amministrazioni provinciali e le comunità montane, in qualità di soggetti delegati per le seguenti attività provvedono: • alla ricezione delle domande; • al controllo della conformità delle domande alle norme comunitarie e nazionali; • alla comunicazione, in tempo utile, alle parti interessate delle anomalie riscontrate; • all’esecuzione dei controlli amministrativi e in loco; • alla predisposizione e approvazione dell’elenco di liquidazione, entro i tempi utili, per il pagamento entro il 15 ottobre di ogni anno; Tutte le fasi del procedimento trovano riscontro nella check-list contenuta in ciascun fascicolo della domanda di contributo. Ciascun soggetto delegato della realizzazione di una fase, sottofase o attività del procedimento è responsabile del corretto svolgimento delle operazioni effettuate sulla base e nel rispetto dei criteri forniti da AGREA, dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale. Predisposizione della domanda La domanda per aderire al regime di aiuto viene redatta su apposita modulistica predisposta da AGREA. I modelli di domanda sono resi disponibili da AGREA e dai Soggetti da essa delegati. Ciascun produttore presenta, per ciascun anno civile una sola domanda di aiuto. La compilazione della domanda deve essere effettuata tenendo conto che deve contenere le seguenti informazioni: CAMPO DESCRIZIONE Quadro A Dati identificativi del richiedente Natura giuridica CUAA Deve essere indicato: il codice natura giuridica, il codice identificativo dell’azienda, P.IVA la Partita IVA, il codice di iscrizione alla Camera di Commercio e il numero del Iscrizione alla CCIAA di Registro delle Imprese. Numero Registro delle Imprese Cognome e nome ragione Identifica il soggetto titolare del diritto all’aiuto. sociale Sesso Luogo e data di nascita Devono essere indicati i dati anagrafici e di residenza, come da documento Indirizzo e numero civico d’identità rilasciato dal Comune di residenza Comune, provincia, cap Riporta tutti i dati relativi al domicilio (se persona fisica o ditta individuale) oppure Domicilio o sede legale alla sede legale (se persona giuridica) Indica l’ubicazione dell’azienda e va riportata solo se diversa dal domicilio o sede Ubicazione azienda legale del richiedente 6
Se il richiedente è una ditta individuale sono riportati i dati anagrafici del titolare Rappresentante legale/ stesso. Titolare della ditta individuale Se il richiedente è una persona giuridica sono riportati tutti i dati anagrafici del rappresentante legale della stessa. Modalità di pagamento prescelto Deve essere indicata la modalità di pagamento desiderata tra le due previste che sono accredito su conto corrente bancario o su conto banco posta. Nel caso di Modalità richiesta accredito su conto corrente bancario o banco posta va indicato il conto intestato al richiedente e i codici ABI/CAB relativi al conto. Quadro B Richiesta intervento Devono essere indicate le azioni e sottoazioni che si intendono attuare con il Misura – sottomisura - Importi relativo preventivo di spesa previsto Deve essere indicato il numero di alveari, il miele prodotto in un anno e l’ASL di Dati produttivi dell’azienda pertinenza. Devono essere indicate le località e il periodo in cui avviene lo spostamento delle Dati di transumanza arnie Quadro C Dichiarazioni e impegni Firma Deve essere autenticata secondo le norme vigenti Presentazione e ricezione della domanda Sono descritte di seguito le modalità ed i termini generali stabiliti per la regolare e corretta presentazione della domanda di pagamento, con riferimento a situazioni particolari. Presentazione e termini Possono accedere alla concessione dei finanziamenti gli apicoltori ed i produttori apistici in regola con la denuncia di detenzione delle arnie e in possesso di partita I.V.A., ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, singoli o nelle loro forme associate, nonché gli enti. Tutti i soggetti che intendono richiedere l’aiuto devono iscriversi, preventivamente la presentazione della domanda, all’anagrafe regionale delle aziende. Infatti, ai sensi del regolamento del Consiglio Regionale "Disciplina dell'anagrafe delle aziende agricole dell'Emilia-Romagna" n. 17 del 15 settembre 2003, i soggetti che intendono intrattenere rapporti a qualsiasi titolo con la pubblica amministrazione in Regione Emilia–Romagna devono essere preventivamente iscritte all'anagrafe aziendale. L'iscrizione all'anagrafe aziendale avviene con le modalità previste dal citato regolamento. La domanda, compilata in ogni sua parte e completa della documentazione richiesta, potrà pervenire direttamente, tramite terzi o mediante raccomandata senza avviso di ricevimento. L’identità del beneficiario è accertata al momento della presentazione della domanda. Nel caso di invio per posta, tramite raccomandata, l’identità del beneficiario è validata dalla presenza, in allegato alla domanda, della fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità. Le domande di aiuto, complete dei previsti allegati, sono presentate al Soggetto delegato da AGREA, entro la data ultima stabilita annualmente con apposita Delibera di Giunta della Regione Emilia-Romagna. Modalità di gestione dei fascicoli Il soggetto delegato da AGREA alla ricezione della domanda, costituisce l’archivio cartaceo e informatico costituito dai dati contenuti nelle domande ricevute e gestisce l’archivio stesso nel rispetto delle norme vigenti sulla sicurezza sull’accesso ai dati e sulla tutela della privacy. 7
Per ciascuna domanda il Soggetto delegato, costituisce un fascicolo di domanda contenente tutti gli atti che rientrano nel procedimento amministrativo, incluse le relative check-list. La documentazione deve rimanere negli archivi per i dieci anni successivi alla chiusura del procedimento, coincidente con l’ultimo pagamento o con la formale comunicazione di conclusione da parte degli uffici competenti. Pertanto, in presenza di ricorsi, per chiusura del procedimento s’intende l’emanazione della sentenza definitiva e l’adozione, se necessario, degli adempimenti amministrativi conseguenti. Le modalità di archiviazione di ciascuna pratica assicurano l’integrità dei documenti e la pronta reperibilità della documentazione relativa ad ogni fascicolo in occasione di eventuali verifiche e controlli. Avvio del procedimento Con il ricevimento e la protocollazione di ogni singola domanda di contributo si avvia il procedimento amministrativo, ai sensi della normativa vigente, e deve essere costituito il fascicolo relativo alla domanda. La domanda ed il relativo fascicolo sono assegnati all’ufficio istruttore e il responsabile di questo deve assegnarla ad un funzionario responsabile. Nelle successive fasi procedurali il medesimo fascicolo potrà essere assegnato ad altri uffici competenti per le stesse. L’assegnazione e tutte le fasi successive dell’iter procedurale sono identificate in una check -list che individua i responsabili di ciascuna fase. Trattamento e diffusione dei dati I dati personali gestiti da AGREA, o dal soggetto da essa delegato, in modo manuale o informatizzato nelle diverse fasi procedurali, sono trattati per le sole finalità previste dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente. I diversi soggetti che a vario titolo hanno accesso a tali dati, possono utilizzare gli stessi esclusivamente per i compiti istituzionali di propria competenza e nei limiti stabiliti dal Decreto Legislativo 196/2003. La diffusione e la comunicazione dei suddetti dati è consentita con le modalità stabilite dal predetto Decreto. L’accesso ai succitati dati è riconosciuto e regolato, attraverso apposite procedure, a chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, secondo quanto stabilito dal Capo V “Accesso ai documenti amministrativi” della Legge n. 241/90. Ricevibilità della domanda Tutte le domande sono sottoposte alla verifica del rispetto della normativa comunitaria e nazionale in termini di ricevibilità e completezza. Il Soggetto delegato, accerta in proposito che la domanda : a) sia pervenuta entro i termini previsti; b) sia stata firmata dal titolare della domanda; c) sia stata debitamente compilata in tutte le sue parti e corredata della documentazione richiesta. Le verifiche amministrative da effettuare per giungere all’attestazione della ricevibilità/completezza 8
o irricevibilità della domanda consistono in : - controlli formali, - controlli anagrafici, - verifiche tecniche/economiche. Controlli formali I controlli formali propri della fase di ricevibilità della domanda riguardano nello specifico i seguenti dati e/o elementi: - verifica della presenza della firma del richiedente La sottoscrizione della domanda è un requisito indispensabile per l'ottenimento dell'aiuto. La mancata apposizione della firma comporta la nullità della domanda. - verifica della presenza della autentica della firma o della copia di un documento di riconoscimento in corso di validità Ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. n. 445/00 la sottoscrizione della domanda non e' soggetta ad autenticazione ove la firma sia apposta in presenza del dipendente addetto o nel caso in cui la domanda è presentata unitamente a copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore, in corso di validità alla data di deposito della stessa. - verifica della data di ricezione della domanda rispetto ai termini previsti - verifica presenza allegati previsti ed indicati in domanda Controlli anagrafici I dati anagrafici del richiedente e quelli dell’eventuale rappresentante legale, nel caso in cui il richiedente sia persona giuridica, sono sottoposti alle seguenti verifiche tramite incrocio con gli archivi dell’Anagrafe Regionale: - correttezza formale del cognome e nome del richiedente dichiarante, della denominazione della ditta dichiarante, del cognome e nome dell’eventuale rappresentante legale - correttezza formale della data di nascita del produttore o del rappresentante legale - correttezza formale del codice fiscale e della partita IVA del dichiarante o del codice fiscale del rappresentante legale e della partita IVA della ditta dichiarante - corretta indicazione dei dati relativi al domicilio o sede legale - correttezza formale del CUAA Al fine di procedere all’erogazione dell’aiuto all’esatto beneficiario devono essere verificate le modalità di pagamento richieste mediante accreditamento sul proprio C/C bancario o conto Banco Posta. Verifiche tecniche/economiche Lo scopo di questa fase è di verificare la conformità delle attività con il programma approvato e l’ammissibilità e la congruità delle spese previste nella domanda di finanziamento. L’assenza della documentazione e delle informazioni, la cui presentazione è richiesta 9
obbligatoriamente al più tardi alla chiusura del bando, comporta la reiezione della domanda. Il richiedente ha il diritto di prendere visione degli atti del procedimento, di presentare memorie scritte e ulteriori documenti. Nel corso dell’istruttoria può presentarsi la necessità da parte dell’ufficio di richiedere la rettifica dei soli errori ed irregolarità formali, nonché precisazioni e chiarimenti ritenuti necessari per il completamento dell’attività istruttoria. In questo caso l’ufficio invia al richiedente una unica richiesta di integrazioni da produrre inderogabilmente entro 10 giorni solari a partire dalla data di ricevimento della raccomandata con avviso di ricevimento. Qualora non pervengano entro tale termine le integrazioni richieste, la domanda viene valutata rispetto agli elementi presenti nel fascicolo. L’esame della pratica si conclude con un giudizio positivo o negativo sull’ammissibilità dell’iniziativa, giudizio che va riportato su di un verbale e comunicato al richiedente. Nei casi in cui le iniziative proposte dai richiedenti siano giudicate non ammissibili, o siano state rigettate per carenza di documentazione o per la mancata presentazione delle integrazioni previste, il dirigente della struttura responsabile dell’istruttoria con proprio decreto le individua e ne dà comunicazione ai richiedenti indicando le modalità per procedere ad eventuale ricorso. Richiesta di liquidazione del contributo Rendicontazione Le attività approvate devono essere integralmente eseguite prima del 31 agosto dell’anno in corso e la richiesta di liquidazione del contributo e la documentazione devono essere trasmesse al soggetto delegato da AGREA, entro il termine perentorio del 01 settembre di ogni anno. Per l’erogazione del contributo, i richiedenti devono presentare la seguente documentazione giustificativa: • relazione concernente le attività svolte e le iniziative intraprese; • copia conforme all'originale dei documenti contabili ed i relativi adempimenti di quietanza, da cui si evinca la data di emissione dei documenti giustificativi, che dovrà essere successiva a quella di approvazione del programma nazionale, purché non antecedenti la data del 1° settembre di ciascun anno; • documentazione probatoria e tecnica prevista dal bando regionale, alle disposizioni attuative delle singole misure; • documentazione relativa alla regolarità degli statuti di costituzione delle società, dei libri dei soci e, se necessario, per le associazioni di produttori, il verbale del consiglio di amministrazione dal quale risulti l'approvazione del programma; • presenza della certificazione antimafia La normativa nazionale in vigore prevede che per importi superiori i 154.937 euro, la domanda di aiuto deve essere corredata da: ¾ certificato antimafia rilasciato dalla prefettura competente con data di rilascio non antecedente ai tre mesi rispetto alla data di erogazione dell'aiuto (L. 575 del 31/05/65, art. 10 comma 3, 4, 5, 5-ter e art. 10-quater, comma 2; Decreto legislativo n. 490 del 08/08/94, art. 4). ¾ o dal certificato camerale, in corso di vigenza secondo la normativa di riferimento. 10
Controlli amministrativi Tutti i beneficiari che presentano richiesta di liquidazione del contributo devono essere sottoposte a verifiche tecnico-amministrative. In tale fase i funzionari del Soggetto delegato, verificano le dichiarazioni rese dal beneficiario in ordine: • alla data di inizio dei lavori/attività e degli acquisti e del loro completamento (se ultimati); • al fatto che le spese effettuate e documentate, oggetto della richiesta di pagamento, concernono il progetto approvato; che le attrezzature e/o i macchinari acquistati per la realizzazione del piano siano nuovi di fabbrica; che non siano stati praticati sconti o abbuoni in qualsiasi forma, tranne quelli eventualmente indicati nei documenti di spesa presentati e che, a fronte di tali documenti, non sono state emesse dai fornitori note di accredito in favore del beneficiario. Ogni fattura emessa a fronte delle spese sostenute per l'attuazione del programma in questione deve riportare la dicitura «ai sensi del reg. (CE) n. 797/2004», per evidenziare che la spesa documentata è stata cofinanziata dalla UE e dallo Stato italiano. • per gli acquisti di materiale durevole, all'uso esclusivo per il conseguimento delle finalità perseguite; Materiali, attrezzature ed apparecchiature varie, il cui uso ed utilità economica non si esauriscano entro l'arco di un anno, devono essere mantenuti in azienda per un periodo minimo dalla data di effettiva acquisizione, idoneamente documentata, con il vincolo di destinazione d'uso e di proprietà. Tale periodo minimo viene stabilito in cinque anni per arnie e attrezzature similari. Tali attrezzature devono essere rendicontate nell'anno di riferimento del programma. • all'indicazione dell'importo delle spese complessivamente sostenute e documentate (al netto dell'I.V.A.); • al non aver richiesto e ottenuto allo stesso titolo contributi da parte di altri enti e organismi nazionali e comunitari; • alla corretta esecuzione, nonché alla rispondenza tra quanto realizzato e quanto contabilizzato per le parti di opere non controllate e/o non più controllabili. Il controllo amministrativo può comprendere anche visite in loco al fine di verificare visivamente che le attività previste siano state eseguite conformemente al progetto approvato. Controlli in loco Al fine di garantire una corretta erogazione delle provvidenze comunitarie sono previsti, a completamento dei controlli amministrativi delle verifiche sullo stato di attuazione delle opere, i controlli in loco. Almeno il 30% dei beneficiari che presentano richiesta di liquidazione del contributo devono essere sottoposto a controllo in loco. AGREA individua i soggetti da sottoporre a controllo in loco, sulla base di una preventiva analisi dei rischi tenendo conto dei seguenti parametri: • beneficiari con importo di contributo più elevato (40%); • beneficiari mai controllati nel passato (20%); • strutture verificate nel passato con esiti di irregolarità (30%); • beneficiari estratti secondo il criterio della casualità (10%); 11
• ogni altri elemento che possa dare luogo a discordanze con quanto dichiarato in domanda. Qualora, ad una prima fase di controllo risulti difficoltoso il reperimento dell'azienda, il controllore potrà preavvisare, con un margine di tempo non superiore a 48 ore, il titolare dell'azienda e/o dell'ente. Di ogni sopralluogo deve essere redatto un verbale, al quale può essere allegata una relazione dettagliata in riferimento alle azioni attuate. Il verbale di controllo deve indicare in maniera chiara il nome e cognome del controllore, nonché la data e l'ora del controllo stesso; esso deve contenere, inoltre, un apposito spazio riservato ad eventuali osservazioni da parte del soggetto controllato. Il verbale deve essere redatto in duplice copia, una copia deve essere rilasciata all'azienda visitata e l'altra deve essere allegata al fascicolo di domanda. Entrambe le copie devono essere firmate dal controllore e controfirmate dal soggetto controllato. Le verifiche sulla stato di attuazione delle azioni, presso enti e/o aziende beneficiarie dovrà prevedere: • la verifica dell’effettiva realizzazione delle attività o dei lavori per i quali si richiede il contributo; • l’acquisizione di tutta la documentazione tecnica necessaria; • per gli acquisti di materiale durevole, all'uso esclusivo per il conseguimento delle finalità perseguite; Materiali, attrezzature ed apparecchiature varie, il cui uso ed utilità economica non si esauriscano entro l'arco di un anno, devono essere mantenuti in azienda per un periodo minimo dalla data di effettiva acquisizione, idoneamente documentata, con il vincolo di destinazione d'uso e di proprietà. Tale periodo minimo viene stabilito in cinque anni per arnie e attrezzature similari, dieci anni per impianti, macchinari e arredi per locali ad uso specifico e opere per la sistemazione del suolo. Tali attrezzature devono essere rendicontate nell'anno di riferimento del programma. Tutte le attrezzature che hanno beneficiato del contributo ai sensi del regolamento (CE) n. 797/2004 devono essere identificate con un contrassegno indelebile e non asportabile che riporti l'anno di approvazione del programma (aa), la provincia di appartenenza e, nel caso delle arnie, un codice per identificare in modo univoco l'azienda, da predisporre secondo le indicazioni della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e/o delle Amministrazioni Provinciali. • la presenza e la funzionalità delle attrezzature per le quali è stato richiesto e rendicontato il contributo; • che le attrezzature e macchinari acquistati siano nuovi di fabbrica; • che gli acquisti di materiale durevole siano effettivamente destinati all’uso esclusivo per il quale è stato ammesso il contributo. Il beneficiario ha l’obbligo di esibire al funzionario incaricato dell’accertamento, se richiesti, gli originali dei documenti fiscali relativi agli acquisti, sui quali deve essere apposto il timbro di annullamento e la dicitura «ai sensi del reg. (CE) n. 797/2004». Qualora, nel corso dei sopralluoghi in azienda o presso l'ente interessato, si accerti il mancato rispetto di quanto sottoscritto in domanda, senza che sia stata effettuata alcuna comunicazione alle 12
autorità competenti, si provvede d'ufficio, in caso di dichiarazioni non aderenti alla realtà formulate per negligenza grave o deliberatamente, all'esclusione dell'interessato dal beneficio del contributo rispettivamente per l'anno civile considerato o anche per l'anno civile successivo, fatta salva l'applicazione di sanzioni penali. Trattamento delle anomalie Per tutte le domande che presentino anomalie la cui rimozione richieda un intervento di correzione, il soggetto delegato, notifica tale situazione al produttore determinando il termine ultimo di presentazione della documentazione atta a sanare tali anomalie, tenendo in considerazione che il termine ultimo di pagamento è stabilito dalla regolamentazione comunitaria alla data del 15 ottobre di ogni anno. Qualora la documentazione richiesta per la risoluzione delle anomalie non venga prodotta entro il termine ultimo stabilito il procedimento amministrativo di definizione della domanda è da considerarsi chiuso sulla base degli atti presenti. Sanzioni Qualora si accerti una indebita percezione di fondi comunitari, ma non si configuri il più grave reato previsto dall’articolo 640-bis del codice penale, si procederà: - al recupero delle somme indebitamente percepite, maggiorate degli interessi calcolati dalla data della richiesta, da parte di AGREA, alla data di restituzione; - alla segnalazione, se del caso, all’autorità giudiziaria per gli eventuali procedimenti penali; - all’applicazione delle sanzioni ai sensi della legge 23 dicembre 1986, n.898 e sue successive modificazioni ed integrazioni. La legge prevede, peraltro, che fino alla restituzione delle somme indebitamente percepite e al pagamento della sanzione resta sospesa la corresponsione di qualsiasi aiuto, premio, indennità, restituzione, contributo o altra erogazione richiesti dal debitore e da percepire dalla stessa amministrazione che ha emesso l’ingiunzione, per qualunque importo e anche per periodi temporali successivi a quello cui si riferisce l’infrazione. Il pagamento delle somme dovute a titolo di sanzione, restituzione degli interessi e dell’indebito, deve essere effettuato all’ufficio indicato nell’ordinanza di ingiunzione entro il termine di trenta giorni dalla notificazione di detto provvedimento. Nel caso in cui si sono accertate irregolarità per le quali è prevista la comunicazione richiesta dal Reg. (CE) 595/91, artt. 3 e 5, le relative schede devono essere trasmesse al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, autorità competente per la trasmissione alla Commissione Europea degli elenchi di irregolarità. Tali informazioni, unitamente a quelle relative alla scheda credito da registrare nel registro dei debitori, dovranno essere rese note anche all’Organismo di Coordinamento, mediante trasmissione telematica dei dati necessari. Cause di forza maggiore I casi di forza maggiore e le relative prove incontestabili devono essere comunicati per iscritto ad AGREA e al soggetto da essa delegato, con soddisfazione di quest’ultimo, entro il termine di dieci giorni lavorativi a decorrere dal momento in cui l’interessato è in grado di farlo. Fatte salve le circostanze particolari da prendere in considerazione nei singoli casi, AGREA, o il soggetto da essa delegato, può ammettere i casi di forza maggiore individuati dalla normativa comunitaria: a. decesso dell’imprenditore; 13
b. incapacità professionale di lunga durata dell’imprenditore; c. calamità naturale grave, che colpisca in misura rilevante gli impianti aziendali; d. distruzione fortuita dei fabbricati aziendali/arnie adibite all'allevamento; e. epizoozia che colpisce la totalità o una parte del patrimonio apistico dell'imprenditore. Altre situazioni, non riportate esplicitamente nella casistica di cui sopra, potranno essere eventualmente considerate secondo le indicazioni contenute nella Comunicazione C(88) 1696 della Commissione Europea. Erogazione del contributo Una volta determinato il contributo ammissibile, verificato che gli importi da erogare per singolo beneficiario siano in funzione del programma regionale e verificato che non ci siano altre cause che possono impedire il finanziamento legato a singoli beneficiari per effetto di qualche inadempienza (es. sospensione parziale o totale, fermo amministrativo, iscrizione nel registro dei debitori), si predispone la determinazione di approvazione dell’elenco di liquidazione e di autorizzazione al pagamento ai fini dell’erogazione contestuale del finanziamento comunitario e nazionale entro il 15 ottobre di ogni anno. 14
Allegato 1 Azioni ammissibili Azioni % Beneficiari A) ASSISTENZA TECNICA E FORMAZIONE PROFESSIONALE Istituti di ricerca, enti e forme DEGLI APICOLTORI associate a1 corsi di aggiornamento a1.1 corsi di aggiornamento e formazione rivolti a dipendenti di enti 100% pubblici a1.2 corsi di aggiornamento e formazione rivolti a privati 90% a2 seminari e convegni tematici 100% a3 azioni di comunicazione: sussidi didattici, abbonamenti schede ed 90% opuscoli informativi a4 assistenza tecnica alle aziende 90% a5 individuazione e applicazione di tecniche avanzate per il 100% trasferimento delle conoscenze sulle innovazioni in apicoltura B) LOTTA ALLA VARROASI E MALATTIE CONNESSE b1 incontri periodici con apicoltori, dimostrazioni pratiche ed Istituti di ricerca, enti e forme interventi in apiario per l'applicazione dei mezzi di lotta da parte degli 80% associate esperti apistici; distribuzione dei presidi sanitari appropriati b2 indagini sul campo finalizzate all'applicazione di strategie di lotta Istituti di ricerca, enti e forme alla varroa caratterizzate da basso impatto chimico sugli alveari; 100% associate materiale di consumo per i campionamenti Apicoltori, produttori e forme b3 acquisto di arnie con fondo a rete o modifica arnie esistenti 60% associate b4 acquisto degli idonei presidi sanitari 50% Enti e forme associate C) RAZIONALIZZAZIONE DELLA TRANSUMANZA c1 mappatura aree nettarifere; cartografia, raccolta dati sulle fioriture Istituti di ricerca, enti e forme o flussi di melata; spese per la diffusione con vari mezzi dei dati 100% associate raccolti Apicoltori, produttori apistici e loro c2 acquisto attrezzature per l'esercizio del nomadismo forme associate che esercitino i nomadismo c2.1 acquisto arnie 60% c2.2 acquisto macchine, attrezzature e materiali vari per l'esercizio 50% del nomadismo c2.3 acquisto autocarri per l’esercizio del nomadismo 20% Istituti di ricerca, enti e forme D) PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DEI LABORATORI DI ANALISI associate d1 acquisto strumentazione 50% d2 realizzazione di laboratori d'analisi finalizzati alla verifica della 50% qualità dei mieli d3 presa in carico di spese per le analisi chimico-fisiche, 80% melissopalinologiche e residuali Apicoltori, produttori apistici e loro E) PROVVEDIMENTI DI SOSTEGNO PER IL RIPOPOLAMENTO forme associate che esercitino i DEL PATRIMONIO APICOLO REGIONALE nomadismo E) COLLABORAZIONE CON ORGANISMI SPECIALIZZATI PER LA Enti e Istituti di ricerca REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI RICERCA e1 miglioramento qualitativo del miele mediante analisi fisico- chimiche e microbiologiche, studi di tipizzazione in base all'origine botanica e geografica 15
Allegato 2 Voci di spesa non ammissibili Acquisto di automezzi targati sotto i 35 q.li di portata a pieno carico Acquisto elaboratori elettronici Spese per l'immatricolazione di mezzi stradali Spese di manutenzione e riparazione delle attrezzature Spese di trasporto per la consegna di materiali I.V.A. Acquisto terreni, edifici e altri beni immobili Spese generali in misura maggiore del 5% della sottoazione di riferimento [*] Stipendi per personale di amministrazioni pubbliche Oneri sociali sui salari se non sostenuti effettivamente e definitivamente dai beneficiari finali Acquisto di materiale usato __________ [*] Le spese generali fino al 2% non devono essere documentate; superata tale percentuale, tutte le spese devono essere documentate. 16
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