LISBOSCÓPIO Progetto di Amâncio (Pancho) Guedes e Ricardo Jacinto Curatoria Claudia Taborda
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LISBOSCÓPIO Progetto di Amâncio (Pancho) Guedes e Ricardo Jacinto Curatoria Claudia Taborda Giardini della Bienalle / Esedra La Rappresentazione Ufficiale Portoghese alla 10ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, organizzata dall’ Instituto das Artes (Istituto delle Arti) del Ministério da Cultura (Ministero della Cultura), é curata dall’architetta paesaggista Claudia Taborda. Partendo dal tema generale di questa edizione, "Città, architettura e società", la curatrice ha lanciato agli architetti Amâncio (Pancho) Guedes e Ricardo Jacinto la sfida di concepire un intervento nei Giardini della Biennale – dove, per la prima volta, avrà luogo una rappresentazione nazionale – che rendesse possibile l’esperienza di un spazio da abitare, rapportandosi alla città. Il risultato é LISBOSCÓPIO, un dispositivo che invoca, temporaneamente, un doppio impiego e utilizzazione, del luogo e dell’opera installata. Nella sua costruzione si usano materiali provvisori frequentemente associati a segnali che annunciano la trasformazione della città, avendo Lisbona, città-regione, ispirato il suo processo di concezione.. LISBOSCÓPIO offre al visitatore l’esperienza del passaggio come costruzione dell’istante e spazio frammentato. Pretende agire a livello della percezione, individuale o collettiva, offrendo un’esperienza ludica dell’abitare performativo, sottolineato dalla sua struttura tubolare sonora. Pancho Guedes (Lisboa, 1925) e Ricardo Jacinto (Lisboa, 1975) hanno una percezione dell’architettura come disciplina aperta e non esclusiva, beneficiando così della creazione artistica come possibilità di estensione delle sue pratiche, che come afferma la curatrice, “sottolineano un fatto: l’architettura è un processo atemporale di libera creazione dello spazio da abitare ." LISBOSCÓPIO è anche un libro, ampliamento dell’opera istallata a Venezia , che conta con i contributi di Hugo Brito, Ricardo Carvalho, Jorge Figueira, João Gomes da Silva, Nuno Grande, Cedric Green, Joaquim Moreno, Nuno Portas, Nuno Ribeiro, Miguel Santiago e Delfim Sardo. Dopo Venezia, LISBOSCÓPIO inizia una serie di presentazioni, essendo previsto nella sua itineranza il passaggio per Pechino, Shangai e Madrid. ITA_1
“LISBOSCÓPIO è un’architettura spaziale creata da Amâncio (Pancho) Guedes e Ricardo Jacinto, costruita nei Giardini della Biennale, più precisamente nello spazio Esedra. Si tratta di un dispositivo effimero e mobile, la cui costruzione esplora l'uso di materie che annunciano la trasformazione della città. Già dall'inizio della sua concezione fu immaginato ad abitare ed essere abitato all'Esedra. Posteriormente prese forma come unità di un corpo multiplo che si chiude per viaggiare e si apre per mostrarsi ed essere vissuto in altri luoghi. In loco LISBOSCÓPIO occupa la sua geografia e ridefinisce un luogo. Il corpo- contenitore ad anelli si costruice con tubi, reti, tele e legno, riproducendosi, ricreandosi e assomigliandosi, senza mai restituirsi come uguale. LISBOSCÓPIO contiene un pulsare sussurrato di una città scrutata che fluisce dentro il suo complesso sistema attivo, continuo e frammentato, comunicante e aperto. Lo spazio diafano è occupato da una struttura lineare e multiforme che nasce per poter rendere possibile un’esperienza abitativa. Nel passaggio, i momenti di pausa rendono possibile la sua scoperta. Nell'incontro lo spazio si comprime e permette che siano sentiti e sussurrati i pensieri che si muovono con disfasamento temporale. La lucidità è reinventata dentro e fuori della città udita. LISBOSCÓPIO potrà costruirsi come luogo tramite un'esperienza di abitare performativa e resiliente, essendo il corpo il proprio spazio sperimentato e proponendo il passaggio come un'esperienza abitata senza territorializzazione.“ CLAUDIA TABORDA, curatrice ITA_2
Claudia Taborda Nata a Lisbona nel 1965, è architetto paesaggista, ha studiato nelle Universitá di Évora, York e Harvard. Nel 1993 inizia la sua pratica professionale in un contesto interdisciplinare. Ha collaborato con istituzioni pubbliche e private in progetti di ambito accademico e culturale, partecipando a conferenze e pubblicando testi critici sul paesaggio, in Portogallo e all’estero. Il suo progetto di ricerca si sviluppa sulla produzione di paesaggio e sulla contemporaneitá. É dottoranda nel PhD in Communication nella European Graduate School (EGS), in Svizzera e organizza pubblicazioni sulla teoria del paesaggio in Portogallo. Amâncio (Pancho) Guedes e Ricardo Jacinto Giardini della Biennale, 2006 Amâncio (Pancho) Guedes Nato a Lisbona nel 1925, ha studiato architettura nell’Universitá di Witwatersrand, avendo vissuto la maggior parte della sua vita in Africa. I suoi disegni di architettura sono stati construiti in Africa del Sud, e soprattutto in Mozambico, dove nel 1950 ha fondato il suo atelier. Nel 1962 riceve l’invito da Peter Smithson e Alice Smithson per participare al primo incontro del Team 10 a Royaumont, per poi continuare a presenziare nei suoi successivi incontri. É stato Direttore del Dipartimento di Architettura della Universitá di Witwatersrand, professore nella Facoltá di Architettura della Universitá Tecnica di Lisbona e nella Architectural Association a Londra. Ricardo Jacinto Nato a Lisbona nel 1975, è laureato in Architettura nell'Universitá Tecnica di Lisbona (FAUTL), ha studiato nella School of Visual Arts a New York e ha concluso il corso di scultura e di arti visuali nella AR.CO di Lisbona. Ha studiato musica nel Hot Clube de Portugal e composizione musicale nell'Academia de Amadores de Musica a Lisbona. Dal 1998 ha presentato le suo opere in esposizioni individuali e collettive, concerti e performance in Portogallo e all’estero. Ha sviluppato una continua attivitá di collaborazione con artisti, architetti, musicisti e performers. É uno dei membri fondatori degli ateliers DEITA. MAGGIORI INFORMAZIONI gabcom@iartes.pt | T. +351 21 382 5200 Immagini del progetto disponibili per il download: www.iartes.pt/bienalveneza2006 ITA_3
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