Linguaggi e strategie pubblicitarie - Università degli Studi di Macerata a.a. 2021/2022
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Linguaggi e strategie pubblicitarie Università degli Studi di Macerata a.a. 2021/2022 Unimc_Paola Costanza Papakristo_Linguaggi e strategie pubblicitarie
I LUOGHI DI ESPOSIZIONE DELLE MERCI: LE ORIGINI Agorà greca, luogo delle assemblee e delle merci Foro romano, Mercati Traianei Medioevo, venditore-artigiano, piazze destinate ai mercati Epoca comunale, piazze per il commercio circondate da mura
UN PASSO INDIETRO: LE ORIGINI Agorà greca, luogo delle assemblee, del culto e delle merci Agorà di Atene
Quando comincia la pubblicità? A Pompei i muri esterni delle botteghe erano ricoperti di insegne e di pitture su cui era decantata la qualità dei prodotti venduti, la loro varietà, il loro onesto prezzo.
Le insegne dell’antica Pompei Il pilastro all’ingresso raffigura quattro brocche con le bevande vendute e il prezzo del vino.
Sigillo per la produzione di laterizi con il marchio C(AII) VIB(I) MAT(ERNI) (museo di Crecchio, CH)
UN PASSO INDIETRO: LE ORIGINI Medioevo, venditore- Epoca comunale, piazze 1500-1600 artigiano, piazze per il commercio destinate ai mercati circondate da mura Fiere e mercati Bottega medievale, Piazza delle Erbe, Donna al mercato – Lanciano Vicenza Pieter Aertsen (1567)
1800: NASCONO NUOVI SPAZI PER LA MESSA IN SCENA DELLA MERCE Gallerie commerciali coperte (Passages) Vetrine Grandi magazzini in Europa Department Stores negli Stati Uniti Vendita per corrispondenza Esposizioni Universali
1820-1840 PASSAGES PARIGINI
1878 GALLERIA VITTORIO EMANUELE A MILANO
Galleria Umberto I, Napoli
Galleria Alberto Sordi (ex Colonna) Roma, 1922
1853 LES HALLES I MERCATI GENERALI DI PARIGI
LE ESPOSIZIONI UNIVERSALI • Nel corso dell’Ottocento vennero organizzate numerose ESPOSIZIONI UNIVERSALI nelle principali capitali europee. • In esse venivano presentati i prodotti dell’industria di tutti i paesi più avanzati. • Insieme ai macchinari erano esposti anche numerosi oggetti di arredamento prodotti industrialmente 1851 PRIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE (Londra, Crystall Palace)
Esposizione Universale di Londra 1851 J.Paxton, Il Crystal palace in Hyde Park 1850-1851 Gli archi, le colonne in ferro, il soffitto in vetro erano elementi rivoluzionari nell’ambito dell’architettura del tempo.
LE ESPOSIZIONI UNIVERSALI • Creano all’interno delle metropoli spazi periodici destinati alla messa in scena di arti, scienze, industria e merci. • Sono luogo di socializzazione e di modernizzazione • Vengono presentate innovazioni come l’ascensore (Otis), il fonografo (Edison) e il telefono. • Per ospitare le esposizioni venivano costruite delle strutture grandi, ma leggere, utilizzando, l’acciaio e il vetro. Alla fine esse venivano smantellate. Avevano quindi un carattere provvisorio.
Nuovi macchinari presentati alla grande esposizione del 1851.
I LUOGHI DELLE ESPOSIZIONI UNIVERSALI 1851 – Londra 1855 – Parigi 1862 – Londra 1867 – Parigi 1873 – Vienna 1876 – Philadelphia, Stati Uniti 1878 – Parigi 1880 – Melbourne, Australia 1885 - Anversa, Belgio 1889 – Parigi 1893 - Chicago, Stati Uniti 1900 – Parigi
Esposizione Universale di Parigi del 1855
Esposizione Universale di Parigi del 1867 Le strutture per le esposizioni venivano realizzate nei parchi cittadini, dove c’era molto spazio a disposizione.
Esposizione Universale di Filadelfia del 1876 paola papakristo_unimc
La torre Eiffel, Esposizione Universale 1889
I GRANDI MAGAZZINI
1852 BON MARCHE’ (primo grande magazzino, Parigi)
Au Bon Marché • un edificio in ferro e vetro progettato dall’architetto Louis Charles Boileau e dall’ingegnere Gustave Eiffel • Simbolo della prima “democratizzazione del lusso” • Rappresenta anche il primo spazio pubblico in cui alle donne è consentito andare da sole
LE NOVITA’ DEI GRANDI MAGAZZINI • Ampia superficie di vendita • Rapporto diretto con la merce • Prezzi convenienti • Ampio assortimento • Rapporto di fiducia con il cliente: prezzo fisso/cambio merce/non obbligo d’acquisto
1877 AUX VILLES D’ITALIE
1877 AUX VILLES D’ITALIE (1918 LA RINASCENTE)
La vendita per corrispondenza • 1872 Montgomery Ward • 1893 Richard Sears
Catalogo Ward, 1911 Catalogo Ward 1934
1893 SEARS & ROEBUCK (vendita per corrispondenza)
1907 SEARS & ROEBUCK 1927 SEARS & ROEBUCK (fonografo a cilindri) (i giocattoli)
Il manifesto francese
Le origini della cartellonistica francese • Jules Chéret perfeziona le tecniche litografiche e cromolitografiche, eseguendo prove a più colori che permettevano di contenere i costi anche nel grande formato • La duplice influenza dell’Arts and Crafts Movement capeggiato da William Morris, generatore in Francia di un rinnovamento delle arti decorative, e dell’incisione giapponese, i cui primi esemplari in Europa sovvertono le regole della grafica occidentale, fornisce agli artisti della nuova generazione una dottrina e uno stile originali. • Le nuove idee sono principalmente sostenute da teorici che vogliono diffondere la cultura fra le masse attraverso gli oggetti comuni e familiari e che rifiutano il concetto, sostenuto dagli accademici, dell’opera d’arte tale, in quanto "unica".
I manifesti ottocenteschi • I manifesti raccontano la nostra storia • Forniscono nuove radici al cittadino che vuole far parte della modernità • I manifesti raccontano le merci, le fanno sembrare alla portata di tutti
Jules Chéret (1836-1932)
Jules Chéret: la vita Nasce a Parigi nel 1836 È considerato uno degli iniziatori della grafica moderna Nel 1866 aspre una propria stamperia a Parigi Produce più di mille manifesti Passa gli ultimi anni della sua vita a Nizza dedicandosi alla pittura Muore nel 1932 1891
JULES CHÉRET 1896 JULES CHÉRET 1893
JULES CHÉRET 1897 «Le figure femminili di Cherét, protagoniste quasi uniche della sua opera, sono uno dei grandi emblemi della Belle Epoque. Graziose, sorridenti, sinuose e ingenue sono disegnate con una freschezza di segno e di ispirazione che le rendono inconfondibili.» (Andrea Rauch)
Chéret, padre del manifesto moderno? LO STILE Stilizzazione Suggestione (anche erotica) Armonizzazione di immagine e testo PER LA MODALITA’ DI LAVORO è un professionista che opera secondo le esigenze dei clienti, un grafico moderno JULES CHÉRET 1896
HENRI DE TOULOUSE LAUTREC Il manifesto francese: l’artista
Henri de Toulouse-Lautrec: la vita Nasce ad Albi nel 1864 da una famiglia altolocata Si interessa alla pittura anche a causa delle numerose convalescenze 1881 si trasferisce a Parigi dove incontra gli Impressionisti, Manet, Renoir, Degas, Van Gogh Frequenta il mondo dei tabarins come il Moulin Rouge e le case di tolleranza Immortala nei suoi lavori quel mondo notturno Muore nel 1901
Lautrec at the Moulin Rouge 1892 1891
HENRI DE TOULOUSE LAUTREC 1892 1893
HENRI DE TOULOUSE LAUTREC 1893 «E’ un mondo che sta finendo, un mondo di nani e ballerine tristi, che sanno di non aver posto nel nuovo che avanza. Un mondo di soffusa, sconsolata malinconia» (Andrea Rauch)
Alphons Marie Mucha 1860_1936
Mucha • Nato nella Moravia meridionale, nel 1860 • Si trasferisce nel 1888 a Parigi, dove frequenta l’Académie Julian. • Comincia a collaborare, con disegni e illustrazioni, a giornali e riviste. • Nel 1894 Sarah Bernhardt gli commissiona il primo di una serie di manifesti teatrali che l’artista realizzerà fino al 1900. • Gismonda è il primo titolo della serie, già decisamente art nouveau , che attira l’attenzione del mondo culturale parigino. • Nel 1900 espone le sue opere, ormai famosissime, all’Esposizione universale di Parigi. • Insieme a manifesti e dipinti presenta disegni per decorazioni, bronzetti, monili progettati per il gioielliere parigino Fouquet. • Disegna, su commissione di Fouquet, gli interni del negozio in rue Royale che è considerato uno degli esempi più riusciti di architettura e decorazione d’interni art nouveau. • Nel 1904 si reca negli Stati Uniti ma la tiepida accoglienza ricevuta lo induce a tornare in patria. • Da allora, fino al 1939, anno della sua morte, si dedica esclusivamente alla pittura di soggetto patriottico.
ALPHONSE MUCHA, 1896
Picasso, Le ragazze di Avignone, 1907 Picasso aveva disegnato nel 1907 le ragazze di Avignone, e la loro bellezza selvaggia e diversa, strideva, come contraltare definitivo, di fronte al calligrafismo raffinato ma vecchiotto di Mucha.» (Andrea Rauch)
ANALIZZARE UN TESTO PUBBLICITARIO: IL MANIFESTO OTTOCENTESCO
Elementi di analisi - Il contesto sociale e di mercato - La struttura del messaggio - L’immagine di marca o prodotto - Il destinatario
1895 "Bethelot Absinthe" Henry Thiriet Immagine: cosa ci racconta questa scena? Testo: che parole sono presenti? Che font viene usato? Che ruolo ha il prodotto pubblicizzato nella narrazione? Chi sono i destinatari del messaggio? Che tono di voce viene utilizzato?
Scena di vita cittadina dell’alta borghesia (la metropoli, i caffè all’aperto, i manifesti, la mondanità, i giornali)
La ragazza che passa si gira, stabilendo un contatto visivo con il suo pubblico (dentro e fuori dal manifesto) Il prodotto è talmente buono da indurre a rubarlo
• La scena divertente mira a coinvolgere lo spettatore • I destinatari del messaggio sono i borghesi • Il lettering è statico
Henri Privat Antoine Théodore Livemont 1896 -Il contesto sociale e di mercato -La struttura del messaggio -L’immagine di marca o prodotto -Il destinatario
• La figura femminile è stilizzata, sembra una divinità greca (veste bianca, acconciatura) • Dietro compare un’aureola • Prevale la sensualità e l’estetizzazione della donna • Ambientazione irreale e idealizzata • Divina la donna e divino il prodotto, alzato nel calice come fosse un’offerta votiva • Il lettering è sinuoso
Grazie per l’attenzione.
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