LEGGI SUL CLIMA IN EUROPA - BUONE PRATICHE PER GESTIRE LA TRANSIZIONE VERSO ZERO EMISSIONI - Ecologic Institute
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LEGGI SUL CLIMA IN EUROPA BUONE PRATICHE PER GESTIRE LA TRANSIZIONE VERSO ZERO EMISSIONI SINTESI FEBBRAIO 2020
La presente sintesi illustra i progetti di legge nazionali sul clima nel Regno Unito e in altri otto Stati membri dell’UE: Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Spagna e Svezia. È destinata ai responsabili politici e alle parti interessate, nell’UE e oltre, che stanno valutando le implicazioni di un’economia a zero emissioni nette e cercano di capire e di prepararsi ad affrontare il grande compito di reimpostare le strutture economiche per raggiungere la neutralità climatica. Le indicazioni che emergono possono essere utili anche per alimentare il dibattito sulla legge dell’UE relativa al clima, evidenziando le lacune dell’attuale legislazione europea che potrebbero essere colmate. La relazione iniziale, come anche la versione online di questa sintesi, possono essere consultate all’indirizzo: www.europeanclimate.org/net-zero-2050 RINGRAZIAMENTI Ringraziamo i seguenti esperti per le loro competenze Team di analisi e conoscenze (in ordine alfabetico): Ana Barreira (Istituto Ecologico): (IIDMA), Lara Lazaro (Real Instituto Elcano), Nils Meyer-Ohlendorff (Istituto ecologico), Andreas Rüdinger Matthias Duwe (matthias.duwe@ecologic.eu) (IDDRI), Stephan Sina (Istituto ecologico) e Diarmuid @Matthias_Duwe /@EcologicBerlin Torney (Università della città di Dublino, DCU). Un sentito ringraziamento va anche ai numerosi altri & Nick Evans con il contributo di Selma Clara collaboratori dell’Istituto Ecologico e della Fondazione Kreibich e il sostengo di Clara Oldenburg. Europea per il Clima (ECF) per il contributo e il sostegno Coordinamento del progetto dimostrato per tutta la durata del processo. Un riconoscimento particolare a Sharon Turner (visiting (Fondazione Europea per il Clima): professor all’University College di Londra e all’Università Erica Hope (erica.hope@europeanclimate.org) del Sussex) per il suggerimento di esplorare i quadri di David Lopez Morales (david.lopezmorales@ governance del clima come tema di ricerca. europeanclimate.org) Le opinioni espresse in questo documento appartengono Progettazione grafica: esclusivamente agli autori e non riflettono quelle delle organizzazioni che ne hanno sostenuto o consigliato www.noble.studio lo sviluppo. La presente relazione è finanziata dalla Fondazione Europea per il Clima, finanziata a sua volta esclusivamente da organizzazioni filantropiche private. L’ECF non ha nessun legame finanziario con gli organi politici dell’UE o con enti privati. DISCLAIMER La presente relazione è stata svolta su incarico della al più presto. Sebbene la maggior parte delle O Fondazione Europea per il Clima (ECF). Essa fa parte della collana di pubblicazioni Net-Zero 2050, relazioni analizzino in modo dettagliato le azioni e le trasformazioni necessarie nei diversi settori, un’iniziativa dell’ECF con il contributo di un consorzio è essenziale disporre di un quadro di governance di esperti e organizzazioni. generale per assicurare che queste misure siano individuate e adottate. La serie di relazioni Net Zero 2050 intende iniziare a costruire una visione e una base di conoscenze per La riproduzione integrale o parziale della la transizione verso società a zero emissioni nette in pubblicazione è autorizzata, salvo a fini Europa e oltre, al più tardi entro la metà del secolo. commerciali, con citazione della fonte. L’accordo di Parigi ci impegna a realizzare questa transizione, e la programmazione strategica di lungo Per maggiori informazioni, si prega di contattare: periodo mostra che molte delle decisioni e azioni david.lopezmorales@europeanclimate.org necessarie per prepararci devono essere adottate
LE LEGGI QUADRO AIUTANO I GOVERNI A GESTIRE LA CRISI CLIMATICA I governi hanno bisogno di nuovi strumenti per gestire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, e per trovare una risposta stanno ricorrendo ai quadri di governance sanciti dalle leggi nazionali sul clima. Queste leggi aiutano i governi ad organizzare le loro azioni, e al tempo stesso inviano un segnale chiaro a tutti i settori dell’economia: siamo determinati a conseguire i nostri obiettivi a lungo termine sul clima. Quasi la metà di tutti gli Stati membri dell’UE hanno già adottato queste leggi, con il sostegno trasversale di tutti i partiti, o le stanno preparando, mentre altri ne stanno valutando l’adozione. Inoltre, una legge europea sul clima è attualmente in discussione. Sebbene non esistano due leggi uguali sul clima, i quadri di governance tendono a basarsi su una serie di elementi comuni, come gli obiettivi, la pianificazione, le misure, il monitoraggio, la partecipazione dei cittadini e gli organi di consulenza scientifica. Esistono molti esempi di buone pratiche per dare impulso alle leggi nazionali sul clima e alimentare il dibattito su una legge europea relativa al clima. UNA LEGGE CONTA PIÙ DI MILLE PROMESSE Il ritmo e l’entità del cambiamento necessario per giungere a zero emissioni nette costituiscono una formidabile sfida per i governi di tutto il mondo. Come possono i paesi gestire il raggiungimento di un obiettivo di tali proporzioni, un obiettivo che si estende ben oltre i normali cicli elettorali, ma che impone di adottare azioni immediate e coraggiose per imboccare la strada giusta? Non esiste un modello per questa trasformazione, ed è per questo che ogni approccio definito deve essere sia proattivo che esplorativo. I governi hanno bisogno di un quadro generale che allinei le loro strutture e le loro azioni agli obiettivi di lungo periodo e favorisca la partecipazione di una serie di attori. La decisione di sancire questo quadro attraverso una legge specifica non solo riflette la volontà di un governo di raggiungere i suoi obiettivi climatici, ma può anche agevolare la pianificazione, migliorare la sicurezza degli investimenti, aumentare il consenso ed accrescere la trasparenza. LE LEGGI SUL CLIMA HANNO BISOGNO DI UN SOSTEGNO POLITICO MA POSSONO ANCHE CONTRIBUIRE A CREARLO L’adozione e l’attuazione efficace di queste leggi richiede un ampio sostegno politico e il consenso della società affinché le leggi quadro resistano ai cambiamenti di governo o ad altre scosse. Il sostegno trasversale è stato assicurato, nella maggior parte dei paesi analizzati, attraverso una serie di processi. Infatti, molte delle leggi in vigore sono già in corso di revisione al fine di riflettere obiettivi più ambiziosi (ad es. nel Regno Unito, in Danimarca, Francia e Irlanda). Inoltre, senza essere smantellate, vengono sia ampliate che migliorate. Nel contempo, le leggi quadro sul clima possono, in linea di principio, aumentare le possibilità di consenso da parte della società e di sostegno a favore di misure settoriali necessarie per assicurare la transizione, se predispongono processi di partecipazione e consultazione pubblica esaustivi. LE LEGGI NAZIONALI SUL CLIMA SONO UNA SCELTA PREDEFINITA PER I QUADRI DI GOVERNANCE IN EUROPA L’adozione dell’accordo di Parigi ha richiamato l’attenzione sull’esigenza di un cambiamento strutturale di ampio respiro, incoraggiando un numero crescente di Stati membri dell’UE a stabilire quadri di governance con una prospettiva a lungo termine. Né l’accordo di Parigi né la legislazione europea attualmente in vigore sono in grado di fornire tutte le funzionalità necessarie; al contrario, per rispettare gli obblighi dell’UE e dell’ONU è fondamentale disporre di sistemi nazionali solidi. Molte delle leggi esistenti sono già state riviste dopo la loro adozione, per renderle più forti (Francia, Regno Unito), o sono in corso di revisione (Danimarca, Irlanda) al momento della redazione di questo studio. La figura 1 presenta una mappa del panorama della legislazione sul clima in Europa, a gennaio 2020.
UN PACCHETTO COMUNE DI STRUMENTI PER RISPONDERE ALLE PRINCIPALI QUESTIONI DI GOVERNANCE Le leggi sul clima esistenti in Europa seguono in gran Figura 2, che evidenzia il ciclo di apprendimento delle parte una serie di elementi comuni che permettono di politiche creato utilizzando i dati di monitoraggio ed rispondere a domande chiave: COSA vogliamo ottenere altre analisi per esaminare i piani e le politiche esistenti (obiettivi)? COME lo vogliamo ottenere (pianificazione e allo scopo di migliorare nel tempo il raggiungimento attuazione di misure specifiche)? CON QUALI RISULTATI degli obiettivi. (monitoraggio dei progressi)? CHI fa cosa (accordi Oltre a questi elementi, gli autori hanno valutato in che istituzionali)? CHI coinvolgere (consulenza scientifica misura le leggi tengono conto della dimensione del lungo e partecipazione del pubblico) nel processo? Il quadro periodo e del cambiamento strutturale che esso implica. generale definito da questi elementi è visualizzato nella STATUS STATUS QUODELLA QUO DELLA LEGISLAZIONE SUL CLIMA LEGISLAZIONE SUL CLIMA CON UN ELEMENTO DI LUNGO PERIODO Danimarca Finlandia Francia Germania Irlanda ADOTTATA Paesi Bassi Svezia Norvegia (extra UE) Regno Unito (extra UE) SENZA ALCUN ELEMENTO DI LUNGO PERIODO Austria Bulgaria Malta Islanda (extra UE) Lichtenstein (extra UE) Svizzera (extra UE) IN CORSO DI ELABORAZIONE PREPARATORIA Croazia Lettonia IN FASE Lussemburgo Spagna IN CORSO DI ESAME Belgio Portogallo Slovenia Cipro INFORMAZIONE Estonia Grecia NESSUNA Italia Lituania Polonia Repubblica Ceca Romania Slovacchia Ungheria F I G U R A 1 : Panoramica geografica che illustra lo stato delle leggi quadro nazionali sul clima all’interno dell’UE Fonte: Ricerca dell’Istituto Ecologico basata su una serie di fonti d’informazione (incluse banche dati legislative, testi legislativi diretti, notizie e contatti personali)
ELEMENTI ESSENZIALI DELLE LEGGI Questo fa sorgere il rischio che alcuni ministeri non NAZIONALI VIGENTI IN MATERIA DI CLIMA riescano a contribuire adeguatamente, compromettendo il raggiungimento degli obiettivi. Una mancanza di L’analisi della legislazione sul clima dei nove paesi ha coordinamento potrebbe anche trascurare approcci che permesso di raccogliere i seguenti elementi generali. richiedono invece un coordinamento tra settori. I parlamenti nazionali sono espressamente coinvolti nella maggior parte Obiettivi: la stragrande maggioranza dei paesi sancisce dei sistemi nazionali, per creare opportunità di dibattito e chiari obiettivi quantitativi di lungo periodo direttamente nei migliorare la trasparenza. testi legislativi. La maggior parte di essi include in qualche modo obiettivi di zero emissioni nette, o riduzioni delle Consulenza scientifica: tutte le leggi prevedono il ricorso ad emissioni che vi si avvicinano. La maggior parte delle leggi un organo indipendente di consulenza scientifica. In generale applica obiettivi intermedi, ed alcune fissano addirittura quasi tutti questi organi sono istituiti allo scopo specifico di bilanci di carbonio successivi per orientarsi chiaramente consigliare i governi riguardo alle politiche o di sostenere il verso un obiettivo di lungo periodo. monitoraggio dei progressi realizzati. Questi organi hanno bisogno di risorse dedicate per funzionare efficacemente, Pianificazione e misure: la pianificazione in materia migliorando la trasparenza dell’azione governativa. climatica è resa obbligatoria dalla legislazione europea, ma attualmente solo alcune leggi la includono esplicitamente. Partecipazione del pubblico: la maggior parte delle leggi Tuttavia, tutte le leggi includono l’individuazione di politiche fa riferimento ad una qualche forma di consultazione a intervalli regolari, con una prospettiva di lungo periodo. pubblica, ma quasi tutte purtroppo non vi dedicano un’attenzione specifica. Tuttavia, in alcuni paesi esistono Questa correlazione tra la pianificazione a lungo termine e forum di stakeholder sulla politica climatica, ed altri stanno le politiche a breve termine può essere migliorata attraverso sperimentando nuovi metodi per coinvolgere i cittadini. l’integrazione dei requisiti in altre aree di azione politica, come la finanza, che per alcuni paesi è diventata obbligatoria. Elemento di lungo periodo: per diverse leggi, il cambiamento strutturale implicito nell’elemento di lungo periodo è Monitoraggio dei progressi: tutte le leggi prevedono regolari diventato una chiara priorità che comunicano, sia attraverso relazioni annuali e controlli dei progressi compiuti, sebbene i loro titoli, sia attraverso le singole “feature policies” li organizzino in modo diverso. È importante notare che, se (caratteristiche), oppure mediante disposizioni esplicite vengono individuate delle lacune, la maggior parte delle leggi nelle quali viene precisato che tutte le politiche devono contiene meccanismi che fanno scattare ulteriori misure, essere allineate agli obiettivi di lungo periodo. Tuttavia, chiudendo così il ciclo di apprendimento delle politiche. questa dimensione deve essere ulteriormente rafforzata in Accordi istituzionali: la maggior parte delle leggi stabilisce molte leggi, in base agli esempi di buone pratiche attuate in le responsabilità, ma poche prevedono disposizioni altri paesi. dettagliate, o creano un meccanismo dedicato che obblighi Una rassegna dettagliata degli esempi di buone pratiche i ministeri settoriali a contribuire con politiche adeguate per per ciascun elemento è presentata nella tabella che iniziare il percorso verso zero emissioni nette nei loro ambiti di competenza. figura alla fine di questa sintesi. CLIMATE LAW TOOLBOX REVISIONE CLIMATE LAW TOOLBOX CHI FA COSA F I G U R A 2 : Elementi ASSETTO ISTITUZIONALE E RESPONSABILITÀ fondamentali delle leggi quadro sul CON QUALI COSA clima e loro principale interazione RISULTATI? VOGLIAMO RENDICONTAZIONE E OTTENERE? Fonte: Visualizzazione MONITORAGGIO OBIETTIVI dell’Istituto Ecologico COME LO VOGLIAMO OTTENERE? PIANIFICAZIONE, MISURE E POLITICHE PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO ORGANO DI E DELLE PARTI INTERESSATE CONSULENZA SCIENTIFICA CHI COINVOLGERE SOSTEGNO POLITICO E CONSENSO
COLMARE LE LACUNE DI GOVERNANCE DELL’UE ATTRAVERSO UNA LEGGE EUROPEA SUL CLIMA Una delle misure emblematiche del Green Deal europeo della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è quella di presentare un disegno di legge europeo sul clima entro marzo 2020. Come si relazionano le esperienze delle leggi nazionali sul clima con questa promessa? Come può questa legge agevolare la governance nazionale sul clima? La legislazione europea esistente fornisce un sostegno agli Stati membri attraverso norme minime comuni, ad esempio per la pianificazione e il monitoraggio. Esistono tuttavia diverse lacune nella governance globale sul clima dell’Unione europea che limita la capacità stessa dell’UE di gestire efficacemente il raggiungimento dei suoi obiettivi. Un’analisi della legislazione esistente individua diversi miglioramenti della governance climatica dell’UE che potrebbero essere introdotti attraverso una legge europea sul clima, basata prevalentemente sugli esempi degli Stati membri2, tra cui: • L’introduzione nella legislazione dell’obiettivo di • Disposizioni per integrare gli obiettivi della politica lungo periodo della neutralità climatica entro il 2050, sul clima come parametri di riferimento per altri adottato dal Consiglio europeo di dicembre 2019. settori d’intervento, inclusi il bilancio dell’UE e le relative spese. • Un meccanismo dedicato di revisione e definizione dei futuri obiettivi intermedi, in linea con il ciclo di • Accordi istituzionali più avanzati a livello europeo contributi nazionali dell’accordo di Parigi. per garantire che l’attuazione della strategia in materia di neutralità climatica avvenga in maniera • Un approccio globale rispetto al bilancio di coordinata e trasparente. carbonio che garantisca la trasparenza della quota rimanente del bilancio globale dell’UE per limitare il • Creazione di un organo consultivo indipendente riscaldamento del pianeta al di sotto di 1,5 gradi. a sostegno di tutte le istituzioni dell’UE, inclusa la Commissione europea (che spesso svolge questo • Aggiornamenti regolari della strategia europea di ruolo), con il compito di fornire analisi pertinenti lungo periodo, attualmente obbligatori solo per e formulare raccomandazioni. gli Stati membri • Un apposito forum di stakeholder sulla politica • Aggiornamenti regolari sullo sviluppo delle politiche, climatica per creare un’opportunità costante di un quadro equivalente ai Piani Nazionali per l’Energia contributo e un ruolo per il Parlamento europeo nei e il Clima (PNEC) che tutti gli Stati membri processi che regolano il monitoraggio dei progressi. devono presentare. ESEMPI DI BUONE PRATICHE PER STIMOLARE ALTRE LEGGI NAZIONALI SUL CLIMA La tabella seguente presenta un quadro più dettagliato delle scelte progettuali adottate dalle leggi nazionali vigenti e degli esempi di buone pratiche che sono stati individuati. La relazione completa comprende descrizioni dettagliate dei diversi modi in cui i paesi hanno attuato ciascun elemento.
ELEMENTO STATUS QUO ED ESEMPI DI PROGETTUALE BUONE PRATICHE Obiettivo di lungo periodo Sostanzialmente tutti i sistemi di governance del clima si avvalgono Contributo indipendente Quasi tutte le leggi si basano su obiettivi quantitativi e li sanciscono (ad eccezione di Svezia, Irlanda). La maggior parte delle leggi fissano in qualche modo di un organo di consulenza scientifica indipendente (differenze sono constatate nei Paesi Bassi, che utilizzano un CHE COSA? OBIETTIVI obiettivi di zero emissioni nette in varie forme. organo già esistente, e in Svezia, che ha istituito il suo Consiglio al di fuori della legge principale). Questi organi differiscono per La stragrande maggioranza prevede obiettivi intermedi, o un intermedi Obiettivi molti aspetti importanti, come il mandato e la capacità. Il Comitato processo per la loro definizione. Approccio innovativo nel Regno sul cambiamento climatico del Regno Unido si distingue per la CHI COINVOLGERE? SCIENZA Unito e in Francia: bilanci di carbonio quinquennali “scorrevoli”, sua dimensione complessiva, ma anche per la reputazione e per fissati con 10-12 anni di anticipo, in vista del 2050. La Germania l’importanza generale dell’intero sistema. Questi organi indipendenti utilizza bilanci annuali settoriali fino al 2030. svolgono tre funzioni principali: una funzione di monitoraggio e/o una funzione di consulenza e un ruolo in termini di impegno pubblico. Meccanismo di revisione Numerosi paesi includono la possibilità di rivedere gli obiettivi sulla base di informazioni migliori (Spagna, Regno Unido) e/o di obiettivi Per rendere funzionale il consiglio di esperti, gli viene consentito Capacità più rigidi dettati dall’Unione europea o dalle Nazioni Unite (Finlandia, l’accesso ad un segretariato (Danimarca, Germania, Irlanda, Svezia Germania). La Germania e la Spagna prevedono un’esplicita clausola e Regno Unido), oppure dispone del proprio budget (Regno Unido) o di “no backsliding” (non regressione). si può avvalere di competenze esterne attraverso gli organi delle parti interessate (ad es. Danimarca). La strategia di lungo periodo dedicata è inclusa interamente PIANIFICAZIONE solo nella metà delle leggi (Finlandia, Francia, Irlanda, Spagna, Gli organi consultivi hanno diversi mandati, ma tre casi si distinguono lungo periodo Strategie di e viene menzionata in Germania) e rivista ogni 5 anni (10 in per il loro ruolo importante nel processo. Nel Regno Unido e COME? Ruolo effettivo Finlandia). L’Irlanda integra la pianificazione di lungo periodo con in Francia, gli organi consultivi hanno il compito di presentare l’individuazione della politica in un unico documento. La Finlandia relazioni annuali indipendenti alle quali il governo è poi obbligato ne fa il documento centrale di tutto il suo sistema globale di a rispondere. In Danimarca, il governo deve anche prendere una pianificazione climatica, e definisce una chiara struttura generale. Lo posizione specifica sulle raccomandazioni del Consiglio per il clima sviluppo di strategie di lungo periodo è un obbligo previsto dall’UE: in ogni relazione annuale che presenta. Un’importante innovazione tutte le leggi dovrebbero farvi riferimento e aggiornarle regolarmente. in Germania riguarda la funzione del Consiglio di esperti che deve verificare le ipotesi di base dell’impatto delle politiche fornite dai Tutte le leggi includono una qualche forma di regolare processo di Processo ministeri settoriali. regolare sviluppo delle politiche, aggiornato ogni 4-5 anni, con un orizzonte temporale di 10-15 anni, come per i piani nazionali per l’energia e La Finlandia, la Francia, la Germania, l’Irlanda, la Spagna CHI COINVOLGERE? PARTECIPAZIONE il clima (NECP) (che la Spagna vuole usare esplicitamente menzionano espliciti obblighi e opportunità di partecipazione dettaglio Qualche a questo scopo). pubblica; in Danimarca e nel Regno Unido l’impegno pubblico è un compito per i rispettivi organi di esperti; diverse altre leggi non Alcuni paesi includono strumenti molto specifici direttamente nella menzionano esplicitamente il coinvolgimento del pubblico o delle specifiche Politiche legislazione, soprattutto la tassa sul carbonio della Francia, o la più parti interessate (ad es. Paesi Bassi, Svezia), che tuttavia fanno recente norma sulla CO2 per le centrali termoelettriche, che prevede parte della loro cultura politica. una graduale eliminazione del carbone entro il 2022 (con un sostengo DEL PUBBLICO Piattaforme COME? MISURE offerto ai lavoratori coinvolti). La Spagna intende consentire l’utilizzo Diversi paesi hanno istituito organismi o piattaforme ad hoc di nuovi veicoli a zero emissioni soltanto a partire dal 2040. specifiche per istituzionalizzare ulteriormente il coinvolgimento delle parti interessate (ad es. Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Integrazione La legge svedese sul clima richiede l’allineamento degli obiettivi di Spagna), sebbene la maggior parte di queste leggi non li politica climatica a quelli di politica di bilancio. La legge francese e menzioni espressamente. il disegno di legge spagnolo prevedono obblighi di rendicontazione agli istituti finanziari sul rischio climatico. Numerosi paesi hanno cercato di coinvolgere i cittadini secondo Innovazioni nuove modalità, e al di fuori dei meccanismi delle leggi quadro: la Germania con il Piano d’azione per il clima 2050 nel 2015, l’Irlanda Il governo francese è tenuto a presentare un quadro annuale dei attraverso l’Assemblea dei cittadini nel 2018 (che ha affrontato una Fondi per il clima finanziamenti pubblici e privati destinati al clima insieme alla serie di argomenti, tra cui quello climatico) e la Francia con proposta di progetto di bilancio. Anche in Svezia e in Germania la la Convenzione dei cittadini per la transizione ecologica, rendicontazione annuale è legata al progetto di bilancio. Il disegno avviata nel 2019. di legge spagnolo prevede lo stanziamento di una quota dedicata TRASFORMAZIONE? ORIENTAMENTO DI LUNGO del suo bilancio annuale a favore del clima. La Danimarca e la Gli obiettivi di lungo periodo con forti riduzioni di emissioni hanno Spagna sono gli unici due paesi che tengono conto esplicitamente uno spazio rilevante in tutte le leggi, ed alcuni paesi li rafforzano con Obiettivi e strategie della dimensione internazionale della politica climatica, anche sotto obiettivi intermedi (o un processo dedicato per la definizione continua l’aspetto finanziario. di obiettivi futuri, come il Regno Unito e la Francia (che utilizza i bilanci di carbonio) e la Danimarca). Troppi pochi paesi (Finlandia, Tutti i paesi stabiliscono relazioni annuali sui progressi realizzati, Francia, Irlanda e, in misura minore, Germania) utilizzano strategie di presentate in alcuni casi dagli organi consultivi. Queste relazioni Relazioni annuali MONITORAGGIO DEI PROGRESSI lungo periodo come documenti centrali per definire le azioni future, sono in qualche modo rese pubbliche, il più delle volte attraverso sebbene queste siano rese obbligatorie dalla legislazione dell’UE. la presentazione in parlamento, creando anche un’opportunità di regolari CON QUALI RISULTATI? dibattito pubblico. In Danimarca, Francia, Spagna e nel Regno Unido, La maggior parte dei paesi creano almeno un legame implicito per Politiche per PERIODO nette zero emissioni il governo è obbligato a rispondere a queste relazioni in pubblico assicurare che le politiche siano improntate all’obiettivo di lungo (tramite il parlamento). La Finlandia prevede numerose disposizioni periodo. Questo può essere notevolmente rafforzato dall’integrazione generali di monitoraggio, inclusa una verifica sull’accuratezza delle del clima nella politica del governo o nel finanziamento pubblico (ad previsioni relative agli effetti concreti delle riduzioni di emissioni delle es. Finlandia, Svezia, Francia) e dalla presa in considerazione del singole politiche. rischio per le istituzioni finanziarie (ad es. Francia, Spagna). La maggior parte delle leggi prevedono un intervento politico Alcune leggi segnalano un cambiamento strutturale nel loro nome Cambiamento supplementare in caso di mancanza di progressi (Danimarca, (Francia, Irlanda, Spagna) ed altre includono addirittura politiche Meccanismo d’intervento strutturale Finlandia, Germania, Paesi Bassi e, in una certa misura, Francia), ma di trasformazione direttamente nella legislazione: la Spagna altri non lo menzionano specificamente come meccanismo. Questo è il cerca di eliminare gradualmente la maggior parte delle vendite di passo essenziale che conclude il ciclo di apprendimento delle politiche. motori a combustione entro il 2040 e vuole attuare la strategia per In Danimarca, la routine annuale è particolarmente completa, e una transizione giusta e inclusiva. La Francia sta gradualmente comprende dati storici, proiezioni a termine e, se necessario, politiche eliminando il carbone entro il 2022 e offre un sostegno proattivo ai supplementari basate anche su consulenze indipendenti. lavoratori coinvolti. Specificare gli attori Sorprendentemente, poche leggi prevedono un chiaro coordinamento interno. Solo un gruppo ristretto menziona in modo specifico come saranno coinvolti i vari ministeri e le agenzie nel processo CHI FA COSA? ACCORDI ISTITUZIONALI di presentazione delle proposte e di elaborazione delle politiche (Finlandia, Germania, Irlanda e, in misura minore, Francia). Alcune leggi designano i singoli ministeri come responsabili di compiti specifici, ad esempio la preparazione di piani politici (Paesi Bassi, Spagna e Regno Unido). In altri, è quasi esclusivamente “il governo” ad essere menzionato come attore principale. La Finlandia si distingue come esempio di buona pratica, con un responsabilità articolo dedicato all’organizzazione interna, che specifica i contributi settoriale Chiara dei diversi ministeri. La Germania ha il meccanismo più elaborato per l’attribuzione delle responsabilità ai singoli ministeri, e impiega bilanci annuali di emissioni per settore. Le leggi di altri Stati membri potrebbero dover essere riviste per assicurare il progresso dei settori non compresi nel sistema di scambio delle quote di emissione (ETS). Coinvolgimento del parlamento Alcune leggi conferiscono all’organo legislativo del paese il compito di approvare i piani presentati dal governo o dal ministero responsabile (Germania, Paesi Bassi e Regno Unido). La maggior parte dei paesi coinvolgono esplicitamente il parlamento nella discussione dei progressi attraverso le relazioni che gli vengono presentate.
PREVIOUS REPORTS IN THE NET-ZERO 2050 SERIES INCLUDE: “Net Zero By 2050: From Whether To How” (September 2018) “Funding Innovation to deliver EU Competitive Climate Leadership” (November 2018) “Net-Zero Agriculture in 2050: How To Get There” (February 2019) “Towards Fossil-Free Energy in 2050” (March 2019) “Industrial Transformation 2050 – Pathways to Net Zero Emissions from EU Heavy Industry” and Industrial Transformation 2050 – Towards an Industrial Strategy for a Climate Neutral Europe” (April 2019) “Planning for Net Zero: assessing the draft National Energy and Climate Plans” (May 2019). https://europeanclimate.org/net-zero-2050/ 2050@europeanclimate.org
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