Leggi razziali e scienza nell'Italia fascista

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FASCISMO, CHIMICA E SCIENZA

Pietro Greco (1955 – 2020)
È stato giornalista scientifico, scrittore e Direttore di Scienza & Società

Leggi razziali e scienza
nell’Italia fascista
Contributo pubblicato in Scienza & Società, 2016, 27/28, 79-104

I  l 14 luglio 1938 il Giornale d’Italia pubblica il Ma-
   nifesto degli Scienziati razzisti. È firmato da dieci
accademici, non tutti di primo piano. Il documento
                                                             in cui Mussolini promulga le leggi razziali, e il 1940,
                                                             l’anno in cui l’Italia entra in guerra a fianco della
                                                             Germania, di quelle due scuole resta ben poco.
costituisce la base teorica sulla base della quale, a        Il gruppo che, sotto la guida di Enrico Fermi, all’inizio
iniziare dal successivo mese di settembre, vengono           degli anni Trenta aveva fatto di Roma il più importante
varate le leggi di discriminazione razziale.                 centro mondiale della nuova Fisica nucleare, si è
L’affermazione cruciale del Manifesto è il concetto          dissolto. Quando, l’8 settembre 1943, l’Italia firma
biologico di razza. Le razze esistono, affermano i           finalmente l’armistizio, Emilio Segré e lo stesso
dieci firmatari. E, infatti il documento diventerà,          Enrico Fermi sono negli Stati Uniti d’America, im-
giustamente, noto come Manifesto della Razza.                pegnati nel Manhattan Project. Franco Rasetti, che
Intenzione di questo intervento è cercare di dimo-           a quel progetto ha rifiutato di partecipare, è in
strare che, per il fascismo, il concetto biologico di        Canada presso l’Università Laval del Québec. E in
razza è premessa essenziale per giustificare le leggi        Canada è ormai giunto, da qualche settimana, anche
razziste. In quel momento storico, in quelle condizioni      Bruno Pontecorvo, dopo una rocambolesca fuga
ambientali la razza è la giustificazione necessaria          dalla Francia occupata dall’esercito di Hitler e alcuni
del razzismo.                                                anni trascorsi negli Usa. Poiché Ettore Majorana è
Per questo la scienza italiana svolge un ruolo da            misteriosamente scomparso nella notte tra il 27 e il
protagonista. Sia perché è chiamata a fondare la             28 marzo del 1938, a fare Fisica in Italia, dei “ragazzi
politica razzista del regime, sia perché in buona            di via Panisperna”, è rimasto solo il “fanciulletto”:
parte accetta questo ruolo senza battere ciglio e            Edoardo Amaldi. Tra una chiamata alle armi e l’altra,
talvolta con entusiasmo, sia perché ne paga le con-          dirige l’Istituto di Fisica “Guglielmo Marconi” del-
seguenze.                                                    l’Università “La Sapienza” di Roma.
                                                             Anche l’altro gruppo di valore assoluto della Fisica
Il rapporto tra scienza e fascismo                           italiana, quello che prima a Firenze e poi a Padova,
La Fisica. La Fisica italiana esce semplicemente de-         sotto la guida di Bruno Rossi, a partire dal 1932
vastata dal fascismo e dalla Seconda Guerra Mondiale.        aveva iniziato, tra i primi al mondo, lo studio dei
Prima del conflitto la comunità nazionale dei fisici         raggi cosmici, si è disperso. Rossi, che di quella
poteva contare su 29 professori universitari ordinari,       Fisica è considerato uno dei padri fondatori, ha la-
13 professori incaricati, 60 assistenti e 20 liberi do-      sciato l’Italia: ebreo, dopo il varo delle leggi razziali
centi. Ma soprattutto su due scuole, giovani eppure          da parte del governo fascista nel 1938 si ritrova
di assoluto valore internazionale. Quella romana,            senza cattedra e senza stipendio. Inoltre, la moglie
di Enrico Fermi e dei “ragazzi di via Panisperna”, in-       Nora, nipote di Cesare Lombroso, appartiene a una
teressata alla Fisica del nucleo atomico, e quella           famiglia molto in vista e molto invisa ai fascisti.
raccolta tra Firenze e Padova intorno a Bruno Rossi          Bruno Rossi davvero non ha scelta, deve andar via.
e al “gruppo di Arcetri”, interessata alla Fisica dei        Riesce a riparare a Copenaghen e, dopo una breve
raggi cosmici.                                               sosta a Manchester, si trasferisce definitivamente
Ma dopo il “disastro”, per usare una definizione di          negli Stati Uniti. Mentre, tra l’estate e l’autunno del
Edoardo Amaldi, che si consuma tra il 1938, l’anno           ’43, il fascismo in Italia crolla e la gran parte del

                                                           Chimica nella Scuola – numero speciale 2022            27
FASCISMO, CHIMICA E SCIENZA

Paese viene occupata dai tedeschi, Bruno Rossi è a                Circolo di Palermo la più importante organizzazione
Los Alamos per partecipare, come Enrico Fermi ed                  matematica del mondo.
Emilio Segré, alla costruzione della bomba atomica.               Poi viene la guerra, la Prima Guerra Mondiale. E
Dopo la sua partenza, il lavoro presso il Dipartimento            viene il fascismo. Nulla è più come prima. I matematici
di Fisica dell’Università di Padova si è praticamente             si schierano. E, come spesso accade, il ventaglio
fermato. Solo un piccolo gruppo è rimasto, intorno                delle posizioni è il più vasto possibile. C’è chi, come
all’assistente di Rossi, Ettore Pancini, e al nuovo di-           Vito Volterra e Renato Caccioppoli, è per un’opposi-
rettore e titolare dalla cattedra di Fisica sperimentale,         zione irriducibile al regime di Mussolini. C’è chi,
Antonio Rostagni, che, come Amaldi, è in attesa di                come Enriques, pur avversando il fascismo pensa
tempi migliori per poter riprendere al più alto livello           che la Matematica come tale debba restare fuori
l’attività di ricerca.                                            dalla politica. E c’è, infine, chi, come Francesco
Il fascismo è la causa diretta del “disastro” che in              Severi e Mauro Picone, veste con disinvoltura e per-
pochissimi mesi dissolve la Fisica italiana. Questa               sino con entusiasmo la camicia nera.
condizione, per fortuna, durerà pochissimo a guerra               In questo passaggio, dunque, la grandezza assoluta
finita e a fascismo tramontato. La Fisica italiana si             della Matematica italiana subisce un’erosione. È il
riprenderà presto.                                                fascismo la causa del declino?
La Matematica. Diverso il discorso per la Matematica.             Il regime può essere accusato di molte colpe gra-
Certo c’è, nella storia italiana, quella strana coinci-           vissime. In primo luogo, di aver imposto agli acca-
denza per cui la fine della “primavera dei numeri”,               demici italiani, nel 1931, un giuramento di fedeltà.
negli anni Venti del secolo scorso, si consuma proprio            Cui solo Vito Volterra tra i matematici (e solo una
quando il fascismo conquista il potere. Il declino                ventina tra l’intero corpo docente) si sottrae. Poi,
della “potenza matematica” del Paese coincide con                 colpa ancora più grave, di aver varato nel 1938 le
il declino della democrazia.                                      leggi razziali, che deprivano l’università di grandi
Eppure, il declino della Matematica italiana non è                intelligenze. Il fascismo può essere accusato di aver
solo colpa – non solo colpa diretta, almeno – del re-             occupato, con sistematica protervia, tutti i gangli
gime fascista, come spiegano Angelo Guerraggio e                  del potere, compreso i gangli del potere culturale:
Pietro Nastasi, nel libro Matematica in camicia nera.             Vito Volterra viene estromesso già nel 1927 da quel
Il regime e gli scienziati.1 Tra la fine del XIX e l’inizio       Consiglio Nazionale di Ricerche (CNR) che pure
del XX secolo l’Italia diventa una “potenza della                 aveva fondato, a vantaggio di Guglielmo Marconi.
matematica”. Una potenza giovane, ma di valore                    Infine, il regime può essere accusato di non aver
assoluto. La comunità dei matematici italiani, nata               avuto un progetto scientifico, di non aver coltivato
dopo l’unità, non ha nulla da invidiare a quella fran-            l’eccellenza e di aver lesinato i fondi per la ricerca
cese e tedesca. E, insieme a loro, costituisce la                 (motivi per cui il fisico Enrico Fermi lascia l’Italia),
punta avanzata della Matematica mondiale. Dalla                   di aver puntato sulla scienza applicata trascurando
Geometria all’Analisi, dalla Logica alla Fisica mate-             la scienza di base.
matica: non c’è settore ove i matematici italiani non             Alcuni matematici, primo fra tutti il grande Francesco
siano tra i primi assoluti.                                       Severi, possono essere accusati a ragione di aver
Qualche nome? Giuseppe Peano e Vito Volterra in                   cavalcato la tigre di Mussolini per fini di carriera. E
Analisi. Il triumvirato composto da Federigo Enriques,            di averlo fatto talvolta con eccesso di zelo: Severi,
Guido Castelnuovo e Francesco Severi che lavora a                 per esempio, ha messo pesantemente lo zampino
Roma e fa della capitale d’Italia il maggiore centro              nella vicenda del giuramento di fedeltà al regime.
al mondo nel campo della Geometria algebrica.                     Malgrado tutto ciò, sostengono Guerraggio e Nastasi,
Vito Volterra, Gregorio Ricci-Curbastro e Tullio Levi-            non è possibile affermare che, nell’immediato, il fa-
Civita in Fisica matematica. Questi ultimi due danno              scismo abbia prodotto il declino della Matematica
un contributo decisivo all’elaborazione della relatività          italiana. Che era iniziato già prima dell’avvento di
generale da parte di Albert Einstein. Il valore dei               Mussolini al potere e le cui cause vanno ricercate
matematici italiani è riconosciuto all’estero. Non a              nell’incapacità del paese di “credere” nella scienza.
caso Roma nel 1908 e Bologna nel 1928 sono scelte                 Novanta, ottanta, settant’anni fa come oggi.
per ospitare due Congressi mondiali di matematica.                La Chimica. Ancora una volta diverso è il discorso
E nel 1908 il francese Henri Poincaré indica nel                  che riguarda la Chimica, forse la disciplina più pre-
                                                                  miata (e non per questo meno bastonata) dal fasci-

1
    A. Guerraggio, P. Nastasi, Matematica in camicia nera. Il regime e gli scienziati, Bruno Mondadori, Milano, 2005.

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Leggi razziali e scienza nell’Italia fascista

smo. Il fatto è che nel corso dei vent’anni del regime             dell’Università di Roma, 2500 intervenuti (di cui 1600
di Mussolini l’industria chimica italiana cambia volto             stranieri) affrontarono il tema generale, ‘La chimica
e, in qualche modo, diventa più moderna. In ogni                   al servizio dell’uomo’, articolato in 11 sezioni che toc-
caso fornisce un formidabile contributo al Paese                   cavano tutti i temi della vita scientifica, produttiva e
nel periodo dell’autarchia. Questa vicinanza dell’in-              civile. Davanti al Re Imperatore, nel suo discorso
dustria chimica al fascismo coinvolge anche l’acca-                inaugurale Parravano poteva sentenziare ‘Tutti guar-
demia.                                                             dano a noi’, e sciogliere un inno alla chimica: ‘Scienza
Tra tutte le comunità scientifiche, a partire dagli                divina è la nostra’”.2
anni Venti e fino alla fine del regime, viene privilegiata         Certo Parravano non è l’unico chimico e i chimici
soprattutto quella dei chimici, favorita dall’interesse            non sono gli unici scienziati italiani ad appoggiare
del regime per le applicazioni prima e per le appli-               il fascismo. Ma tra quelle scientifiche, la loro è forse
cazioni che puntellano l’autarchia dopo.                           la comunità più numerosa. Le motivazioni dei singoli
Il chimico che più ottiene dal e più dà al fascismo è              sono le più diverse. C’è chi lo fa per convinzione.
di certo Nicola Parravano. La sua adesione al regime               Chi solo per opportunismo. Chi per entrambi. Chi,
è addirittura impetuosa. In un discorso su Il Fascismo             infine, si piega al compromesso nella convinzione
e la Scienza, tenuto nell’aprile 1936, sostiene che la             che prima o poi la bufera passerà e intanto l’integrità
scienza è una “forza sociale” al servizio del Paese e              della scienza potrà essere preservata.
che lo “scienziato fascista”, è autentico “uomo di                 La scienza e il fascismo. La Fisica italiana raggiunge
cultura, tecnico applicatore e individuo etico e politi-           il suo apice durante il fascismo, ma viene distrutta
co”.                                                               dal fascismo. La Matematica continua il suo declino
Parravano riceve molto dal regime: tanto che già                   durante il fascismo. La Chimica è la scienza su cui,
alla fine degli anni Venti ha una funzione dominante               in qualche modo, punta il regime. Sono tre percorsi
nella comunità chimica. Collaborando dopo la guerra                affatto diversi. Dunque, il discorso relativo al rapporto
con l’Istituto per la Ricostruzione Industriale, si con-           tra scienza e fascismo è necessariamente articolato.
vince sempre più della necessità che ha l’industria                C’è, tuttavia, un filo rosso che tiene insieme il tutto.
italiana, se si vuole sviluppare, di puntare sulla                 Come notano Guerraggio e Nastasi, il regime non
ricerca scientifica. Per questo contribuisce a fondare             tentò – non in maniera sistematica, almeno – di “fa-
e poi dirige l’Istituto Scientifico di Ricerche nel                scistizzare la scienza”. E nessuno in Italia cerca di
campo siderurgico voluto da Ernesto Breda, creatore                imporre una “Matematica italiana” e una “Fisica
a Sesto San Giovanni di una delle maggiori industrie               italiana”, a differenza di quanto accadde in Germania,
d’Italia. Parravano si afferma come uno dei maggiori               dove molti scienziati nazisti vagheggiano di una
organizzatori dell’Istituto Nazionale di Chimica e                 fantomatica “Matematica tedesca” o di una fanto-
dei maggiori collaboratori di Guglielmo Marconi al                 matica “Fisica tedesca”. Certo, come vedremo, un
CNR. Diventa membro sia del Consiglio Superiore                    discorso diverso andrebbe fatto almeno per le
dell’Istruzione sia del Consiglio Superiore della                  scienze antropologiche, che si offrono di fornire
Sanità. È nominato all’Accademia d’Italia, di cui di-              una base (pseudo)scientifica alle leggi e alle politiche
venta poi l’amministratore. Ottiene riconoscimenti                 razziali.
anche all’estero, diventando presidente della Union                Per tutti questi motivi non è possibile affermare
Internationale de Chimie. L’uomo, nel corso dell’intero            che, in maniera diretta, il fascismo abbia prodotto
ventennio fascista, è un autentico concentrato di                  il disastro di tutta la scienza italiana. Certo durante
potere scientifico.                                                il fascismo si consolida l’incapacità del paese di
Ma Parravano non riceve solo incarichi e onorificenze,             “credere” nella scienza.
fornisce anche un contributo di straordinaria im-                  Il regime non è passato senza provocare danni at-
portanza al fascismo. Un contributo che raggiunge                  traverso la storia della scienza italiana. Neppure at-
il suo acme nel 1938, quando organizza, con l’Asso-                traverso la storia della Matematica italiana. Al con-
ciazione Italiana di Chimica, e presiede il X Congresso            trario, ha prodotto guasti profondi. Il principale,
Internazionale di Chimica. Come scrive Luigi Cerruti:              come sostengono Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi,
“Questo congresso fu un vero trionfo per la comunità               è quello di aver “normalizzato” gli uomini di scienza.
scientifica italiana e per il regime che lo aveva finan-           Di averli costretti in una dimensione puramente
ziato. Nell’imponente scenario dato dalla nuova sede               tecnica. Di averli tagliati fuori dal dibattito politico

2
    L. Cerruti, Bella e potente. La chimica del Novecento fra scienza e società, Editori Riuniti, Roma, 2003.

                                                                Chimica nella Scuola – numero speciale 2022             29
FASCISMO, CHIMICA E SCIENZA

e culturale. Di questo processo la società italiana              palesemente inferiore. Ovviamente deve essere con-
porta ancora oggi i segni.                                       siderata pericolosa l’idea, proposta da Charles
Questa lunga premessa è necessaria per poter defi-               Darwin, dell’origine africana degli Europei.
nire, a grana grossa, il contesto in cui si svolge la vi-        È vero, tra i dieci firmatari (Tabella 1), non ci sono
cenda che costituisce il cuore di questo intervento:             scienziati esperti di Antropologia e di quel neodar-
i rapporti di causa ed effetto tra leggi razziali e              winismo che, proprio negli anni Trenta, sta produ-
scienza in Italia. Tra la parola e il concetto di “razza”        cendo una sintesi tra la teoria dell’evoluzione bio-
e il disastro culturale, civile e infine militare dell’intero    logica per selezione naturale del più adatto di
Paese.                                                           Charles Darwin e le leggi di Gregor Mendel che spie-
                                                                 gano come si trasferiscono i caratteri ereditari e
Il Manifesto della Razza del 1938                                sono alla base della moderna genetica. Tuttavia,
Il 14 luglio 1938 il ministro degli Esteri del governo           non si tratta di scienziati di secondo piano. Non
Mussolini, Galeazzo Ciano, annota sul suo diario: “Il            tutti, almeno, lo sono. È scienziato certo di primo
Duce mi annuncia la pubblicazione da parte del Gior-             piano Sabato Visco, deputato, Direttore dell’Istituto
nale d’Italia di uno statement sulle questioni della             di Fisiologia Generale dell’Università di Roma e Di-
razza. Figura scritto da un gruppo di studiosi, sotto            rettore dell’Istituto Nazionale di Biologia del CNR.
l’egida del Ministero della Cultura Popolare. Mi dice            Quanto a Nicola Pende, è senatore del Regno, è un
che in realtà l’ha quasi completamente redatto lui”.3            noto medico endocrinologo, è stato il primo rettore
L’indomani il Giornale d’Italia sotto il titolo “Il              dell’Università fondata a Bari da Mussolini e ora è
Fascismo e i problemi della razza”, pubblica la prima            Direttore dell’Istituto di Patologia Speciale Medica
versione del Manifesto della Razza (o meglio, il Ma-             dell’Università di Roma.4
nifesto degli Scienziati Razzisti) firmato da dieci              Ma non è questo il punto. Intanto perché, come ve-
scienziati italiani – tra cui primeggiano l’onorevole            dremo, ben presto molti scienziati esperti abbrac-
Sabato Visco, fisiologo, e il senatore Nicola Pende,             ceranno l’idea di razza proposta dal Manifesto e, di
endocrinologo – il cui incipit è destinato a diventare           conseguenza, la politica razzista di Mussolini. E poi
tristemente famoso: “Le razze umane esistono” (vedi              perché, come ben spiega Galeazzo Ciano, quei dieci
Appendice 1).                                                    sono essenzialmente dei prestanome. Il Manifesto
Il Manifesto sostiene che il concetto di razza è pura-
                                                                  On. Prof. Sabato Visco     Direttore dell’Istituto di Fisiologia Gene-
mente biologico.                                                                             rale dell’Università di Roma e Direttore
Ovvero ha un fondamento scientifico; che, pertanto,                                          dell’Istituto Nazionale di Biologia
è basato su altre considerazioni, oggettive, rispetto                                        presso il CNR

“ai concetti di popolo e di nazione, fondati essenzial-           Dott. Lino Businco         Assistente di Patologia Generale al-
                                                                                             l’Università di Roma
mente su considerazioni storiche, linguistiche, reli-
giose”. Questa sottolineatura non è banale. Perché                Prof. Lidio Cipriani       Incaricato di Antropologia all’Università
                                                                                             di Firenze
il Manifesto cerca di fondare se stesso sul “concetto
                                                                  Prof. Arturo Donaggio      Direttore della Clinica Neuropsichiatrica
biologico di razza”. Facendo scaturire il razzismo (la                                       dell’Università di Bologna e Presidente
politica verso le razze) da un fatto oggettivo: l’esistenza                                  della Società Italiana di Psichiatria
delle razze.                                                      Dott. Leone Franzì         Assistente nella Clinica Pediatrica
Perché, continuano gli estensori del Manifesto, l’uma-                                       dell’Università di Milano
nità si divide, appunto, in razze e queste diverse                Prof. Guido Landra         Assistente di Antropologia all’Università
razze si distinguono per capacità intellettuali dei                                          di Roma

propri membri. Esiste, dunque, anche una “razza                   Sen. Prof. Nicola Pende    Direttore dell’Istituto di Patologia Spe-
                                                                                             ciale Medica dell’Università di Roma
italiana” che è ariana, come molte razze europee;
che nel corso dell’ultimo millennio e mezzo la “razza             Dott. Marcello Ricci       Assistente di Zoologia all’Università di
                                                                                             Roma
italiana” ha assunto una sua incontaminata specificità
                                                                  Prof. Franco Savorgnan     Ordinario di Demografia all’Università di
ed è diventata “pura”; che, naturalmente, è più                                              Roma e Presidente dell’Istituto Centrale
capace di altre; che, infine, deve essere tutelata da                                        di Statistica
pericolose contaminazioni genetiche. In particolare,              Prof. Edoardo Zavattari    Direttore dell’Istituto di Zoologia del-
va tutelata dalle contaminazioni di sangue con una                                           l’Università di Roma
razza, quella degli ebrei, che non è italiana e che è            Tab. 1 I firmatari del Manifesto della razza

3
    G. Ciano, Diario. 1937-1943, Castelvecchi, Roma, 2014.
4
    Secondo alcuni storici, non è certo che Nicola Pende abbia firmato il Manifesto della razza.

30 Chimica nella Scuola – numero speciale 2022
Leggi razziali e scienza nell’Italia fascista

della Razza con la forte sottolineatura del “concetto           dei chimici e dei biologi presenti nelle università
biologico di razza” è stato voluto e, probabilmente,            sono ebrei. Addirittura, il 25% dei fisici. E quasi il
in parte scritto da Benito Mussolini in persona. E              30% (10 su 33) dei premi Nobel scientifici vinti dai
non è un fulmine a ciel sereno. Nasce in un preciso             tedeschi fra il 1901 e il 1932 sono ebrei. Tutti devono
contesto internazionale e in un preciso contesto                lasciare.
nazionale.                                                      In termini culturali, oltre che umani, il costo del-
                                                                l’epurazione è enorme.
Il contesto internazionale                                      In pochi mesi un patrimonio di sapere senza pari
Torniamo indietro di cinque anni e qualche mese. Il             viene disperso. La Germania perde la sua leadership
30 gennaio, in Germania, Adolf Hitler viene nominato            tanto nella nuova Fisica teorica quanto nella vecchia
Cancelliere del Reich. Il 27 febbraio l’ex caporale             Chimica applicata. Come noterà non senza coraggio
austriaco fa incendiare il parlamento (Reichstag). Il           nel ’37 il Die Chemische Industrie, non solo l’economia,
giorno dopo, 28 febbraio, vara il “decreto dell’incendio        ma anche la sicurezza nazionale sono in pericolo.
dei Reichstag” e, in nome della sicurezza nazionale,            Parole profetiche. Nemesi sacrosanta.
abolisce molti diritti civili. Le università sono chiuse        Dopo averlo scritto chiaramente nel Mein Kampf,
per decreto fino al primo maggio.                               Hitler si premura di dimostrare subito, con fatti tan-
Il successivo mese di aprile viene inaugurato da                gibili, che la “questione ebraica” è di assoluta priorità
una “manifestazione spontanea” che ha come obiet-               per il movimento nazista.
tivo il “boicottaggio del commercio degli ebrei”. Con           L’infamia di quelle leggi razziali dovrebbe suscitare
le SA schierate davanti ai negozi, ma anche agli                reazioni veementi in tutto il mondo. Almeno in tutto
studi dei medici e degli avvocati, gestiti da ebrei             il mondo libero. Molti, però, preferiscono (continuare
per impedire l’accesso e dare corpo pieno alla parola           a) chiudere gli occhi di fronte all’evidenza. Molti
boicottaggio. Il boicottaggio delle libere attività             preferiscono chiudere gli occhi di fronte alla catastrofe
degli ebrei è accompagnato da una nuova ondata                  annunciata e incombente.
di arresti indiscriminati. Molti prigionieri sono tor-          Il mondo libero non avverte il bisogno di organizzare
turati.                                                         nessun piano di aiuto per i perseguitati. Mentre
Sei giorni dopo la “manifestazione spontanea” di                quel che resta della cultura tedesca assiste silenziosa.
boicottaggio del commercio e delle libere attività              Talvolta partecipe. Pochi docenti universitari “ariani”
degli ebrei, il 7 aprile, il governo nazista vara la            perdono il lavoro per aver levato la voce contro
legge sul “ripristino dell’impiego nel servizio pubblico”.      quella ignominiosa epurazione e per aver sfidato
Il “paragrafo ariano” della legge obbliga alle dimis-           apertamente il nazismo. Tra essi Karl Jaspers, Karl
sioni da ogni incarico nella pubblica amministrazione           Barth, Theodor Lessing. La maggior parte dei docenti
e al pensionamento anticipato gli ebrei e chiunque              non ebrei resta al suo posto. Anzi, già nell’autunno
altro non sia, appunto, di razza ariana.                        del 1933, in 960 proclamano la fedeltà ad Hitler e al
Sebbene siano previste delle eccezioni – per gli                nazismo. Tra essi il chirurgo Ferdinand Sauerbruch
ebrei che hanno iniziato a lavorare prima della                 e il filosofo Martin Heidegger.
guerra o che hanno combattuto al fronte o che                   Come scriverà Julius Ebbinghaus: “Le Università te-
hanno avuto un padre o un figlio caduto in guerra –             desche non vollero, finché erano in tempo, opporsi
l’epurazione si risolve in un vero e proprio esodo              pubblicamente, con tutta la loro influenza, alla di-
che coinvolge decine di migliaia di persone. In breve,          struzione del sapere e dello Stato democratico. Esse
l’obbligo viene esteso anche agli avvocati e ai medici          non vollero conservare acceso il faro della libertà e
“non ariani”, che non possono più lavorare nei tri-             della giustizia durante la notte della tirannide”. Come
bunali e negli ospedali.                                        sostiene Karl Löwith, la Germania assiste al “vergo-
Di fatto Hitler espelle dalle università tutti i professori     gnoso allineamento dei professori tedeschi” al nuovo
di origine “non ariana” e limita fortemente l’accesso           regime e alle sue leggi razziali.
degli studenti. Anche in questo caso si tratta di               La scienza tedesca crolla, in pochissimo tempo e
un’espulsione di massa: basta avere un nonno ebreo              senza molte attenuanti, dal suo piedistallo. Non
per ricadere nella definizione. Gli ebrei in Germania           poteva essere diversamente. La leadership scientifica
sono circa 600.000, appena l’1% della popolazione.              tedesca semplicemente non può reggersi senza la
Ma sono molto presenti nelle università. In pochi               presenza degli scienziati di origine ebrea. Neppure
mesi 1.200 professori “non ariani”, praticamente                la leadership nella Fisica. Göttingen, Berlino, Monaco
tutti ebrei, devono lasciare i loro incarichi: è il 14%         e Lipsia sono tra i centri mondiali più importanti
dell’intero corpo docente. In ambito scientifico                della nuova Fisica. In pochi mesi, in pochi giorni
l’espulsione è ancora più grave. Il 20% dei matematici,         ciascuno di quei centri subisce perdite irreparabili.

                                                              Chimica nella Scuola – numero speciale 2022            31
FASCISMO, CHIMICA E SCIENZA

La sola Göttingen perde 45 fisici, tra cui i leader:             Negli anni successivi è un continuo stillicidio di
Max Born, direttore dell’Istituto di Fisica Teorica, e           leggi che accentuano sempre più le discriminazioni
James Franck, direttore del Secondo Istituto di                  razziali. Contribuendo a creare una vera e propria
Fisica. Born se ne va in silenzio. James Franck sbat-            ondata antisemita in tutta Europa. Un’onda che rag-
tendo la porta. Lui, che ai termini di quella legge              giunge il suo acme tra l’estate del 1938 e quella del
razzista, non avrebbe neppure dovuto andarsene.                  1939, durante questo arco di tempo emanano leggi
Benché “non ariano”, come combattente al fronte e                razziali, oltre all’Italia, la Romania, l’Ungheria, la
insignito della croce di ferro, potrebbe restare al              Slovacchia e la Polonia, oltre all’Austria che nel
suo posto. Ma Franck non accetta l’umiliazione. E                marzo del 1938 è annessa alla Germania.
sceglie di seguire la sorte dei suoi colleghi. Con una           Mussolini è dunque parte – importante – di un mo-
sdegnata, coraggiosa e pubblica lettera di dimissioni.           vimento vasto, che coinvolge tutti i regimi fascisti
Il primo aprile, nel medesimo giorno in cui il governo           d’Europa. E il Manifesto della razza è il tassello di
nazista vara le prime leggi razziali, l’Accademia delle          questo largo mosaico.
Scienze di Prussia, in una lettera ufficiale, attacca il
primo e il più famoso degli esuli ebrei. Per mano                Il contesto culturale italiano
dei suoi rappresentati, la zelante Accademia afferma             Ma il Manifesto della Razza non nasce solo sull’onda
di non avere motivo di dolersi delle dimissioni an-              di una contingenza politica e culturale internazionale.
nunciate da quell’agitatore antitedesco che corri-               Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi hanno individuato
sponde al nome di Albert Einstein. È la pagina più               e ben definito il contesto specifico italiano in cui il
brutta nella storia della prestigiosa Accademia,                 Manifesto viene redatto. A indurre dieci esponenti
ormai complice del nazismo.                                      dell’accademia italiana a redigerlo (forse) e a firmarlo
Quella realizzata dagli ebrei che riescono a lasciare            (certamente) vi sono almeno tre diversi ordini di
la Germania – tra mille ostacoli opposti dai paesi li-           fattori.
berali – non è solo una diaspora, è un vero e proprio            Il primo è di tipo “razziale”, conseguenza diretta
ribaltamento polare. L’asse della scienza mondiale               delle diverse avventure coloniali in Africa, iniziate
– da tre secoli saldamente centrato sull’Europa – si             negli anni Ottanta del XIX secolo in Eritrea e culminate
sposta per la prima volta nel Nord America. Quando               nel 1936 con l’occupazione dell’Etiopia e “la riap-
Einstein si trasferisce a Princeton, il New York Times           parizione dell’Impero sui colli fatali di Roma”. Il raz-
scrive: è come se il Papa da Roma si fosse trasferito            zismo viene proposto come giustificazione della
in America. Giustamente gli storici americani Jean               presenza coloniale italiana in Africa. Affermare che
Medawar e David Pyke hanno parlato di “Hitler’s                  la “razza ariana” è superiore a quella dei neri significa
gift”, del regalo di Hitler agli Stati Uniti.5                   affermare il diritto a occupare quel “posto al Sole”.
E non è finita. L’idea nazista è che la società tedesca          Vi è poi l’ordine dei fattori che Pietro Nastasi e
deve essere divisa in due categorie: quella dei Vol-             Angelo Guerraggio definiscono “ideologici”, che
ksgenossen (camerati della nazione), che apparten-               hanno una forte connotazione religiosa e che de-
gono alla comunità popolare, e quella dei Gemein-                terminano il montare della “questione ebraica”. Nel
schaftsfremde (stranieri della comunità) che, invece,            1929, infatti, il regime di Mussolini ha firmato il Con-
non appartengono alla storia e alla cultura della                cordato con la Chiesa di Roma, abolendo di fatto
Germania. Agli stranieri della comunità appartengono:            quella parità tra i culti teorizzata e praticata nell’Italia
ebrei, Rom, portatori di handicap, asociali.                     liberale. Molti, compresi molti di origine israelita,
Così il 14 luglio 1933 Hitler vara due nuove norme:              non comprendono il significato della svolta. E così
una riguarda la revoca della naturalizzazione degli              gli ebrei italiani, finora così perfettamente integrati
ebrei dell’Europa orientale che hanno avuto la cit-              da avere qualcuno iscritto al partito fascista, vengono
tadinanza tedesca dopo il 9 novembre 1918. L’altra               indicati all’improvviso e del tutto inaspettatamente
è la sterilizzazione – “anche contro la volontà del              come coloro che inoculano nella società “il veleno
soggetto” – dei portatori di presunte malattie ere-              di una fede feroce”.6 L’antisemitismo italiano non
ditarie.                                                         nasce nel 1929. In molti ambienti, soprattutto
                                                                 cattolici, costituisce un tronco antico. Un tronco

5
   J. Medawar, D. Pyke, Hitler’s Gift: Scientists who Fled Nazi Germany, Arcade Publishing, New York, 2001.
6
   La locuzione “veleno di una fede feroce” è in realtà opera della creatività di Eugenio Montale, che la propone in una poesia,
Dora Markus, scritta nel 1939 in reazione proprio al razzismo. Appunto “veleno di una fede feroce”, che con le leggi razziali
viene inoculato a dosi mortali nella società italiana. Ma la locuzione può essere usata in maniera speculare: per giustificare
il razzismo si sostiene che gli ebrei sono gli assassini di Gesù e come tali portatori di una fede, appunto, feroce.

32 Chimica nella Scuola – numero speciale 2022
Leggi razziali e scienza nell’Italia fascista

che, però, ha messo nuove gemme di recente. Nel                      Ebbene, il libro di Orano pare sia stato ordinato al
1924, per esempio, Agostino Gemelli – medico, psi-                   giornalista e docente dell’Università di Perugia da
cologo e padre francescano – si esalta alla notizia                  Benito Mussolini in persona. Certo, il Duce, secondo
del suicidio dello storico Felice Momigliano e scrive                Renzo De Felice, non ne approva appieno il contenuto.
su Vita e pensiero: “Se insieme con il Positivismo, il               Ma il libro ottiene il consenso, a tratti entusiasta, di
Socialismo, il Libero Pensiero e con Momigliano mo-                  un intero stuolo di fascisti della prima e della seconda
rissero tutti i Giudei che continuano l’opera dei Giudei             ora. Nessuno in Italia osa contestarlo apertamente.
che hanno crocifisso Nostro Signore non è vero che                   Nessuno tranne Benedetto Croce, che il 20 gennaio
al mondo si starebbe meglio? Sarebbe una libera-                     1938 pubblica su La critica un intervento di Antonio
zione”.7                                                             Galateo in difesa degli ebrei.
Esistono, dunque, due ordini di fattori tipicamente                  Il silenzio degli altri intellettuali è assordante. Anche
italiani – uno diretto verso le popolazioni africane,                e in primo luogo degli intellettuali fascisti che non
l’altro verso gli ebrei – che distillano il veleno del               sono antisemiti. Giovanni Gentile, per esempio, è
razzismo in Italia ben prima del 1938. Ma a questi                   contrario al razzismo – soprattutto se giustificato
primi due ordini di fattori se ne aggiunge un altro: il              su basi biologiche, perché il filosofo siciliano ministro
fattore scientifico, che tende a fondare il razzismo                 di Mussolini avversa ogni concezione di tipo natu-
sul concetto biologico di razza.                                     ralistico – ma non dice una parola.
È vero che questo ordine di fattori origina da un                    Se Mussolini voleva tastare il terreno, ebbene il
pensiero che travalica i confini nazionali e interessa               terreno si dimostra pronto alla sortita razzista. E
l’Europa e il mondo intero. È un pensiero che ha,                    che la sortita sia pronta prima dell’estate del 1938
anch’esso, tradizioni antiche – tradizioni contro cui                lo si desume dal fatto che già dall’inizio dell’anno
si è battuto lo stesso Charles Darwin – e che ha                     gli studenti ebrei iniziano a essere censiti nelle
avuto un nuovo sviluppo dopo l’anno 1900 con la                      scuole e nell’università. Un censimento che non ha
riscoperta delle leggi sulla trasmissione dei caratteri              senso alcuno, se non alla luce di una imminente
ereditari di Mendel.                                                 politica di discriminazione. Anche in questo caso il
Ed è anche vero che questo pensiero ritorna con                      silenzio di chi avrebbe potuto ancora dire la sua:
forza in Italia prima, molto prima dell’estate del                   ma i presidi e i rettori eseguono l’ordine senza batter
1938 e delle, vere o presunte, pressioni di Hitler su                ciglio.
Mussolini. Al contrario, sono il frutto di una lunga e               Che Mussolini ritenga essenziale fondare la sua po-
meditata preparazione. Della ricerca di una qualche                  litica razzista sul concetto biologico di razza lo si
solida giustificazione per le politiche razziste che il              desume anche dal fatto tra i dieci firmatari del Ma-
regime intende adottare.                                             nifesto c’è un antropologo, Lidio Cipriani, che da
All’inizio del 1938, per esempio, molti mesi prima                   tempo va sostenendo proprio questo assunto.
del Manifesto della Razza, Giovanni Preziosi, dirigente              Cipriani non sarà un antropologo di fama interna-
fascista e noto antisemita, cura una nuova edizione                  zionale, ma è anche vero che ha diretto, sia pure
dei Protocolli dei “Savi Anziani” di Sion. Il testo,                 per breve tempo e a interim, l’Istituto di Antropologia
creato a tavolino per inoculare odio razziale verso                  di Firenze. Non è, dunque, neppure una quarta fila.
gli ebrei, esce con una introduzione aggiornata di                   Ebbene, Cipriani già nel 1935 ha scritto un libro il
Julius Evola.                                                        cui scopo – giustificare la guerra coloniale di Mussolini
E ancor prima, nel 1937, Paolo Orano aveva scritto                   in Africa – è contenuto già nel titolo: L’Impero Etiopico:
un libro, Gli ebrei in Italia, in cui poneva una questione           un assurdo etnico. In questo libro che sembra ap-
che non era mai stata avvertita nella penisola in                    partenere all’ordine dei fattori che abbiamo definito
tempi recenti: la “questione ebraica”. Non era avvertita             “razziali”, l’antropologo propone una serie di tesi
a livello della popolazione per il semplice fatto che,               sulle cause biologiche delle differenze razziali. Le
come abbiamo detto, le persone di origine ebraica                    due tesi fondative sono: a) ci sono differenze biolo-
erano tutto sommato poche e perfettamente integrate                  giche e cognitive tra i generi (maschi e femmine); b)
nella società italiana.                                              ci sono differenze biologiche e cognitive tra le razze
Si tratta di una campagna antisemita evidentemente                   (in particolare tra bianchi e neri).
pianificata, con cui il regime fascista vuole testare il             Rispetto al genere Cipriani sostiene che, a parte
terreno per verificare la concreta praticabilità di                  quelle ovvie di carattere fisiologico, c’è una marcata
una scelta ormai compiuta. Ci saranno reazioni?                      differenza cognitiva tra i maschi e le femmine della

7
    A. Gemelli, Il suicidio di Felice Momigliano, Vita e Pensiero, 1924, X, 8.

                                                                 Chimica nella Scuola – numero speciale 2022               33
FASCISMO, CHIMICA E SCIENZA

specie umana. Detto in altri termini, le donne sono              Sa che le sue non sono tesi scientificamente fondate.
meno intelligenti degli uomini. “Nelle razze negre –             Tant’è che, in quello stesso 1935 in cui pubblica
scrive l’antropologo – l’inferiorità mentale della               L’Impero Etiopico: un assurdo etnico, la fascistizzata
donna confina spesso con una vera e propria defi-                Enciclopedia Italiana pubblica una voce su Le razze
cienza; anzi, almeno in Africa, certi contegni femminili         umane redatta da un altro antropologo, Gioacchino
vengono a perdere molto dell’umano, per portarsi                 Sera, che espone quanto la comunità scientifica
assai prossimi a quelli degli animali”.                          effettivamente sa sull’argomento. Sera scrive, in
Per quanto riguarda le razze, Cipriani scrive: “Nei ri-          maniera scientificamente inoppugnabile: “È assai
guardi del cervello dei Negri, da molto tempo il Rü-             comune la confusione fra razza, popolo e nazione.
dinger segnalò una morfologia comparabile negli                  […] Non esiste perciò una razza, ma solo un popolo
Europei appena col cervello meno sviluppato di certe             e una nazione italiana. Non esiste una razza né una
donne, mentre in uomini bianchi di alta mentalità                nazione ebrea, ma un popolo ebreo; non esiste, errore
egli trovò un volume e un aspetto, soprattutto nel               più grave di tutti, una razza ariana (o meglio aria),
lobo temporale, senza confronto in altre genti. Per              ma esistono solo una civiltà e lingue ariane”.
quanto oggi si conosce, in base all’osservazione ana-            Dunque, fino al 1935, due anni dopo le leggi razziali
tomica di parecchi soggetti, il cervello dei Negri pre-          in Germania, i giochi in Italia sono ancora aperti.
senta poco sviluppate, in rapporto agli Europei, le              C’è chi propone tesi razziste sulla base di un infondato
regioni la cui importanza è massima per le funzioni              concetto biologico di razza. E c’è chi sostiene cor-
psichiche”.8 Il riferimento “scientifico” di Cipriani è          rettamente, sulla base delle conoscenze più aggior-
a Nikolaus Rüdinger, un anatomista tedesco del                   nate, che quel sostegno scientifico è ingiustificato.
secolo precedente.                                               In questo frangente il regime fascista non interviene,
L’intenzione dell’antropologo è chiara: corroborare              lasciando il campo ancora libero alla comunità
la tesi secondo cui le differenze razziali si basano             scientifica seria.
sulla Biologia. E su questa base elabora una gerarchia           E tuttavia le cose sono destinate a cambiare. Forse
tra generi e razze altrettanto chiara: in cima alla pi-          stanno già cambiando. A un certo punto, infatti, il
ramide cognitiva ci sono i maschi bianchi, sotto                 regime decide di intervenire in maniera esplicita
(molto più sotto) ci sono le donne bianche. Poi, a               sulla questione e di giocarsi la carta del concetto
scendere, i maschi neri: i più intelligenti dei quali            biologico di razza. E, infatti, nel 1938 l’Enciclopedia
raggiungono a stento il livello cognitivo delle donne            Italiana affida il compito di redigere la voce “razza”
bianche più stupide. Infine, le donne nere, che fanno            a un giornalista compiacente, Virginio Gayda. Il di-
fatica a distinguersi dagli altri animali.                       rettore di quel Giornale d’Italia che poi pubblicherà
Che il concetto biologico di razza e le differenze di            il Manifesto.
genere proposte da Cipriani portino al razzismo è                Virginio Gayda scrive: “Era evidente allora che lo
evidente. Nelle tesi dell’antropologo fiorentino la              sviluppo stesso della storia d’Italia, individuato nella
distinzione tra le razze e i generi presuppone natu-             competizione con le altre nazioni e con numerose
raliter una gerarchia, quindi un ordine, quindi un               correnti ostili e nella formazione dell’impero, dovesse
diritto a comandare. E, infatti, nel 1937 l’antropologo          creare nel popolo italiano, sempre più profondi, una
scrive: “In modo sicuro, sebbene lento, va rafforzandosi         coscienza e un orgoglio di razza e nello stato il
nell’Uomo moderno l’innata intuizione di ‘ordine ge-             bisogno di una politica protettiva della razza […].
rarchico’ fra i popoli e i singoli componenti dei popoli         Per tale politica era necessario innanzitutto definire
stessi, presente, del resto, nell’inconscio di tutti”.9          il concetto di razza italiana, non a fini puramente
No, non è davvero un caso che Cipriani sia l’antro-              dottrinari ma come determinante di una precisa
pologo cui viene chiesto di firmare e di contribuire             azione politica”.
a scrivere il Manifesto della Razza.                             Più chiaro di così! Virginio Gayda non solo propone
Come ricordano Gianfranco Biondi e Olga Rickards,                l’introduzione di politiche razziste, ma propone di
queste sue tesi Lidio Cipriani – persino Lidio Cipriani          fondarle proprio sul concetto biologico di razza. E
– evita di esporle su riviste scientifiche, ma le                individua il problema aperto: non c’è, allo stato,
propone solo e unicamente in opere di divulgazione.              una definizione di “razza italiana”. Occorre neces-
D’altra parte, lui sa di non esprimere il pensiero               sariamente creare una. A tavolino. A freddo. Senza
prevalente della comunità italiana degli antropologi.            questa definizione non sarebbe possibile giustificare

8
    L. Cipriani, L’impero Etiopico: un assurdo etnico, Stabilimenti Grafici Bemporad Marzocco, Firenze, 1935.
9
    Citato in G. Biondi, O. Rickards, L’errore della razza, Carocci, Roma, 2011.

34      Chimica nella Scuola – numero speciale 2022
Leggi razziali e scienza nell’Italia fascista

Giacomo Acerbo             Preside della Facoltà di Economia e            professori disposti a firmare tutto ciò. Se non altro
                           Commercio dell’Università di Roma              perché dopo la pubblicazione di quel testo le adesioni
Filippo Bottazzi           Ordinario di Fisiologia umana dell’Uni-        ai “valori” del Manifesto della Razza da parte degli
                           versità di Napoli
                                                                          accademici italiani sono piuttosto numerose. Talune
Alessandro Ghigi           Ordinario di Zoologia dell’Università di       entusiaste.
                           Bologna
                                                                          In capo a pochi giorni, infatti, il Manifesto è sottoscritto
Raffaele Corso             Ordinario di Etnografia dell’Università di
                           Firenze                                        da 180 scienziati e 140 intellettuali umanisti. Non
                                                                          tutti sono iscritti al Partito Nazionale Fascista. Alcuni
Vito de Balsi              Docente di Ostetricia e Ginecologia
                           dell’Università di Genova                      sono intellettuali cattolici. D’altra parte, meno di
Cesare Frugoni             Ordinario di Clinica medica generale           un mese dopo o giù di lì, il 5 settembre 1938, gli
                           dell’Università di Roma                        universitari che accettano di entrare nel Consiglio
Livio Livi                 Ordinario di Statistica dell’Università di     superiore della demografia e della razza creato da
                           Firenze                                        Mussolini sono molti e molto qualificati (Tabella 2).
Biagio Pace                Ordinario di Topografia dell’Italia antica     Tra loro gli scienziati naturali sono in prevalenza.
                           dell’Università di Roma                        Tutti costoro, tranne Filippo Bottazzi, apporranno
Antonio Pogliano           Ordinario di Glottologia dell’Università       la loro firma alla Dichiarazione sul concetto di razza
                           di Roma
                                                                          italiana resa pubblica dal regime nell’aprile 1942
Umberto Pieramonti         Incaricato di Genetica e Biologia delle        per riprendere e portare fino in fondo il progetto
                           razze dell’Università di Napoli
                                                                          annunciato da Vittorio Gayda.
Ugo Rellini                Ordinario di Paleontologia dell’Univer-
                           sità di Roma                                   Insomma, c’è un consenso diffuso e un mancato
Giunio Salvi               Ordinario di Anatomia umana dell’Uni-
                                                                          dissenso pressoché generale. A ragione Giuseppe
                           versità di Napoli                              Levi si lamenterà con Tullio Levi-Civita: se il numero
Sergio Sergi               Ordinario di Antropologia dell’Università      di coloro che non si sono piegati e non si volevano
                           di Roma                                        piegare al regime fosse stato appena un po’ maggiore,
Franco Valagussa           Docente di Clinica pediatrica dell’Uni-        le cose per gli ebrei e per l’Italia sarebbero potute
                           versità di Roma                                andare diversamente.
Tab. 2 I membri del Consiglio superiore della demografia e della
razza                                                                     Le leggi razziali e gli effetti sulla scienza
                                                                          italiana
la discriminazione verso gli ebrei e verso altri gruppi                   L’ignominia intellettuale del Manifesto – che il Duce
della popolazione che non sono di “razza italiana”.                       si vanta di aver contribuito a redigere in prima per-
Il tema viene puntualmente proposto e rozzamente                          sona, come riporta Galeazzo Ciano – si traduce ben
sul Manifesto della Razza ai punti 4, 5 e 6: gli Italiani                 presto in pratica discriminazione.
appartengono alla “razza ariana”. Ma la storia ne ha                      In capo a poco più di un mese l’invito del Manifesto
forgiato una tipicamente italica: “Esiste ormai una                       si concretizza. Il 5 settembre 1938 con r.d.l. n. 1390
pura ‘razza italiana’”, recita il Manifesto. Dove poi si                  vengono definiti i Provvedimenti per la difesa della
spiega, quasi a voler rispondere direttamente alle                        razza nella scuola; due giorni dopo, il 7 settembre,
tesi di Gioacchino Sera e degli antropologi seri:                         con r.d.l. 1381 ecco i Provvedimenti nei confronti
“Questo enunciato non è basato sulla confusione del                       degli ebrei stranieri e il successivo 23 settembre,
concetto biologico di razza con il concetto storico-                      con r.d.l. n. 1630 arriva il provvedimento per l’Istitu-
linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima                     zione di scuole elementari per fanciulli di razza ebrai-
parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi                       ca.
alle generazioni che da millenni popolano l’Italia.                       Questo è solo il primo pacchetto delle leggi razziali
Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo                    proposto dal governo Mussolini. Cui seguono a
di nobiltà della Nazione italiana”.                                       novembre il provvedimento per l’Integrazione e
Per poi tirare le somme al punto 7: “È tempo che gli                      coordinamento in testo unico delle norme già ema-
Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta                        nate per la difesa della razza nella scuola italiana
l’opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in                      (15 novembre) e i Provvedimenti per la razza italiana
fondo del razzismo”.                                                      (17 novembre). Il tutto sarà completato nell’estate
È, dunque, il Manifesto che lega, con una logica                          1939, con il decreto sulla Disciplina dell’esercizio
consequenziale, la razza al razzismo.                                     delle professioni da parte dei cittadini di razza
Non è vero, come sosterrà il fisico ebreo Emilio                          ebraica (29 giugno) e con il decreto sulle Disposizioni
Segré, che è un titolo d’onore per l’università italiana                  in materia testamentaria nonché sulla disciplina
il fatto che Mussolini abbia trovato solo un paio di                      dei cognomi, nei confronti degli appartenenti alla

                                                                        Chimica nella Scuola – numero speciale 2022               35
FASCISMO, CHIMICA E SCIENZA

razza ebraica (13 luglio con successive modifiche           becco). Anche l’Unione Matematica Italiana (UMI)
a settembre).                                               manda via 22 suoi soci (il 10% del totale) perché
La teoria (pseudo)scientifica della razza si è trasfor-     ebrei.
mata in cogenti leggi razziali.                             A causa di questa sottomissione al regime, la Mate-
Gli effetti di queste leggi sulla società italiana sono     matica italiana si ritrova isolata a livello internazio-
immediati. Noi cercheremo di riassumere solo quelli         nale. Quando, per esempio, l’editore Springer nel-
sulla cultura italiana, in particolare sulla cultura        l’ottobre 1938, con una tempestività sconcertante,
scientifica. In primo luogo, bisogna dire che nel           licenzia Tullio Levi-Civita, unico rappresentante ita-
mondo della scuola e dell’università la persecuzione        liano nella redazione della rivista Zentralbatt, una
degli ebrei assume modalità, se possibile, più dure         serie di grandi matematici – da Otto Naugebauer a
a causa, anche, dello zelo particolare che dimostra         Oswald Veblen – rassegnano le proprie dimissioni e
Giuseppe Bottai, ministro dell’educazione nazionale,        fondano, negli Stati Uniti, le Mathematical Reviews.
nell’interpretazione delle leggi razziali. Non solo         Il varo delle leggi razziali si rivela dunque subito
vengono epurati dalla scuola 279 tra presidi e pro-         una scelta sciagurata, non solo per le conseguenze,
fessori – 173 nelle scuole di istruzione classica,          tragiche, che avrà per gli ebrei, ma per l’intero Paese
scientifica e magistrale, 106 nelle scuole tecniche –       e, anche, per la scienza italiana. In poche settimane
ma, in seguito alla circolare n. 33 del 30 settembre        viene dissolta la Fisica di punta. Lasciano l’Italia,
1938, Bottai mette all’indice 114 testi i cui autori        infatti come abbiamo detto, Bruno Rossi ed Enrico
sono di “razza ebraica”.                                    Fermi: due giovani che hanno portato rispettivamente
Quanto all’università, già il primo pacchetto annuncia      la Fisica dei raggi cosmici e la Fisica nucleare a
conseguenze gravissime. In pratica studenti e docenti       punte di assoluto valore mondiale. Le loro brillanti
di origine ebraica devono abbandonare le scuole e           scuole, a Padova e a Roma, si dissolvono.
l’università.                                               Fermi, per la verità, non è ebreo. E non ha nulla da
Il 27 settembre, dopo il varo del primo pacchetto           temere: anzi, è un Accademico d’Italia ben visto dal
delle famigerate leggi, la Vita universitaria. Quindi-      regime. Ma sua moglie, Laura, è ebrea. Certo neppure
cinale dell’università italiana chiede ai rettori “un       lei ha qualcosa da perdere, perché non ha un’occu-
elenco nominativo dei professori di ruolo e incaricati      pazione. Ma Fermi è certamente indignato per la
di razza ebraica”. Il 13 ottobre i giornali rilanciano      discriminazione che, in linea di principio, subisce
l’elenco, peraltro abborracciato, pubblicato dalla          anche sua moglie. Inoltre, si è visto rifiutare i finan-
rivista. I dati vengono aggiornati, con nuova confu-        ziamenti necessari per conservare a Roma la lea-
sione, nel mese di dicembre su Il giornale della            dership in Fisica nucleare. Così decide di approfittare
Scuola media.                                               dell’invito a Stoccolma per ricevere il Nobel, proprio
Oggi sappiamo che 99 professori ordinari di origine         in quel tardo autunno 1938, e lasciare l’Europa per
ebrea sono rimossi dal loro incarico (Tabella 3).           iniziare una nuova avventura negli Stati Uniti d’Ame-
Sembra un numero piccolo, ma quei 99 rappresen-             rica. Anche il suo braccio destro, Franco Rasetti,
tano il 7,3% del corpo docente italiano, costituito         pur non essendo ebreo, lascia un Paese che produce
da 1.356 ordinari. Una percentuale che deve essere          leggi così infami. Di Segré abbiamo detto. Aggiun-
messa in relazione all’intera popolazione ebraica           giamo che Bruno Pontecorvo è ebreo e che non
presente in Italia, che è costituita da circa 50.000        potrà ritornare a lavorare in Italia dalla Francia dove
persone (lo 0,15% della popolazione).                       si trova ed ecco che del gruppo di via Panisperna
Ai 99 ordinari occorre poi aggiungere 191 “liberi           non resta a Roma che il solo Edoardo Amaldi.
docenti”, per un totale di 290 professori ebrei epurati.    È l’esempio più clamoroso, ma non il solo degli
Tra le varie discipline, quelle scientifiche subiscono      effetti nefasti che le leggi razziali hanno sulla scienza
uno tra i colpi più duri (22 ordinari e 20 liberi docenti   italiana.
epurati). E tra gli scientifici, sono i matematici (con     Tra i medici epurati, oltre a Tullio Terni, che di Giu-
ben 12 ordinari e 4 liberi docenti) a pagare il prezzo      seppe Levi è allievo, c’è anche Ugo Lombroso,
più salato.                                                 docente di Fisiologia all’Università di Genova, figlio
Tra i matematici, devono lasciare il loro incarico          di Cesare e cognato di Bruno Rossi. In questo caso
personaggi eminenti, come Guido Ascoli, Federigo            si tratta di una sorta di nemesi. Perché Marco Ezechia
Enriques, Tullio Levi-Civita. Tra i fisici Emilio Segré     Lombroso, detto Cesare, oltre che medico e giurista,
e Bruno Rossi. Tra i chimici, Giorgio Renato Levi,          era un antropologo (è infatti considerato il fondatore
Mario Giacomo Levi, Tullio Guido Levi. Tra i biologi,       dell’antropologia criminale) che, pur non credendo
Giuseppe Levi, maestro di tre futuri premi Nobel            nell’esistenza di razze pure, pensava che quello di
(Salvatore Luria, Rita Levi-Montalcini, Renato Dul-         razza umana fosse un concetto esplicativo, in grado

36 Chimica nella Scuola – numero speciale 2022
Leggi razziali e scienza nell’Italia fascista

                             Professori ebrei                Professori ebrei                      stata anche segretaria della So-
                                ordinari e                   “liberi docenti”                      cietà Entomologica Italiana.
                           straordinari epurati                   epurati
                                                                                                   Ebbene, Margherita Hack vede
 Discipline giuridiche ed            34                                   24
 economiche
                                                                                                   che da un giorno all’altro Enrica
                                                                                                   Calabrese deve lasciare la scuola
 Medicina                            22                                  117
                                                                                                   (oltre che l’università e le sue
 Discipline scientifiche             22                                   20                       ricerche) solo perché è ebrea.
           Matematica                                   12                                    4    È inaccettabile. Margherita in-
           Fisica                                        4                                    4    contra la professoressa Cala-
           Chimica                                       5                                    6
                                                                                                   brese qualche mese dopo, per
                                                                                                   strada, nei pressi di Piazza della
           Biologia                                      1                                    4
                                                                                                   Signoria. La vede camminare
           Altro                                                                              2    con la testa bassa, rasente il
 Discipline umanistiche              17                                   19                       muro. La saluta. Ma vorrebbe
 Discipline tecniche                  4                                   11                       fare di più. Esprimerle la propria
                                                                                                   solidarietà. Abbracciarla.
 Totale                              99                                  191
                                                                                                   Non trova il coraggio. Enrica
Tab. 3 Le conseguenze delle leggi razziali: i docenti universitari ebrei cacciati in virtù del RDL Calabrese si sente umiliata,
n. 1390 del 5 settembre 1938, Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista        strappata via al mondo delle
                                                                                                   relazioni umane. Qualche anno
di spiegare appunto la diversità umana. Quanto dopo la zoologa verrà arrestata e sbattuta in carcere.
agli ebrei, Cesare Lombroso sosteneva che – alla Per non subire ulteriore umiliazione, la professoressa
luce degli studi di Craniologia, che è alla base della si uccide.
sua Fisiognomica – a causa delle mescolanze nei L’aneddoto non descrive un caso eccezionale. È
secoli sono più vicini agli Ariani che ai Semiti.                         piuttosto una norma. Lo stigma riguarda tutti gli
                                                                          ebrei e viene loro appiccicato addosso con uno zelo
Quello zelo particolare                                                   feroce nei luoghi più impensati.
Gli effetti sulla comunità scientifica delle leggi razziali, Per esempio, nelle biblioteche universitarie.
giustificate sulla base del concetto biologico di razza, Ai professori ebrei che hanno combattuto nella
sono pesanti, ma differenziati per le varie scienze. Prima Guerra Mondiale e sono stati posti in pensione
La Medicina e la Matematica pagano il prezzo mag- d’ufficio con un minimo di reddito viene consegnata
giore, da un punto di vista quantitativo. Ma la Fisica una “carta di discriminazione” che consente loro
paga un prezzo straordinario da un punto di vista qualche privilegio (è triste chiamarli così). Giulio
qualitativo: sono le leggi razziali a dissolvere i due Supino, docente di Idraulica all’Università di Bologna,
gruppi al top mondiale nei rispettivi campi.                              racconterà che, benché la legge non proibisca agli
Ebbene, non è vero che le leggi razziali sono un ebrei epurati di frequentare né le biblioteche né gli
atto separato dalla società italiana. Non è vero che istituti universitari, lui la deve esibire, quella “carta
gli italiani, brava gente, subiscono ma non condivi- di discriminazione”, se vuole entrare nella biblioteca
dono la discriminazione degli ebrei e della altre universitaria cui ha avuto libero accesso per anni. E
“razze non italiane” a opera del regime.                                  che la prima volta che ritorna nella biblioteca uni-
Se molti italiani, infatti, cercano di proteggere i versitaria senza la “lettera di discriminazione” viene
nuovi discriminati dal rigore delle ingiuste leggi fa- messo cortesemente alla porta da addetti che pure
sciste, molti se ne fanno interpreti zelanti. Gli ebrei lo conoscono benissimo. Da anni. È un sopruso, il
non vengono solo discriminati nei luoghi di lavoro, loro, del tutto gratuito.
ma stigmatizzati. Feriti nella dignità umana. Se ne La sindrome della biblioteca colpisce anche illustri
accorge, per esempio, una giovanissima Margherita studiosi. A Roma Antonino Lo Surdo, succeduto a
Hack che frequenta a Firenze il liceo Galilei. La Orso Mario Corbino alla direzione dell’Istituto di
futura astrofisica ha come professoressa di scienze Fisica – quello di Fermi e dei “ragazzi di via Panisperna”
una donna, Enrica Calabrese, che è molto benvoluta – non ha ritegno nel vietare a un grande matematico,
dai ragazzi per la sua competenza e per il modo in Guido Castelnuovo, appena cacciato dall’università
cui insegna. Margherita Hack non sa che Enrica Ca- di frequentare, appunto, la biblioteca.
labrese è una donna di scienze di gran classe, che Anche Francesco Severi, l’illustre geometra che ha
ha cinquanta pubblicazioni scientifiche alle spalle, tentato di difendere la Matematica pura dalla retorica
una cattedra di Entomologia agraria a Pisa e che è delle scienze utili proposta dal regime, è particolar-

                                                                 Chimica nella Scuola – numero speciale 2022                     37
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