Le Problematiche del "Rifiuto di Malattia": Strategie di indagine e di intervento - Natascia Bobbo, Chiara Bottaro Università di Padova
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Le Problematiche del “Rifiuto di Malattia”: Strategie di indagine e di intervento Natascia Bobbo, Chiara Bottaro Università di Padova
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova La vita quotidiana con il diabete Monitoraggio glicemico Autosomministrazione dell’insulina Nuovo regole alimentari Controllo del peso Visite di controllo in ospedale
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova La diagnosi: che cosa cambia I segnali o sintomi legati alla malattia rendono manifesta la presenza e urgenza della corporeità. Vi è la distruzione di tutto ciò che prima era dato per scontato e la perdita del un senso di continuità e linearità nella propria esistenza La biografia dell’individuo viene compromessa e le strutture di significato prima garanti della propria esistenza personale e sociale vengono progressivamente minate. Bury, 1982
I bisogni del paziente, oltre la terapia farmacologica Il paziente elabora dentro di sé un lay meaning, un significato da assegnare alla sua malattia che, in un primo momento, può essere non produttivo per il suo compenso clinico. Kleinmann, 1988
Mancata accettazione Non è la malattia ad essere rifiutata, quanto piuttosto tutto ciò che essa significa in termini personali e sociali. dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Il processo di accettazione può essere più doloroso e difficile da compiere dell’iter terapeutico, anche perché spesso non è accompagnato o le persone non hanno gli strumenti giusti per affrontarlo.
Come indagare e rispondere al dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova desiderio di ricomporre la propria identità del paziente Progetto P_CARE: studio quali-quantitativo quasi- sperimentale randomizzato. I presupposti dello studio • Diagnosi educativa pre-intervento • Interventi educativi personalizzati • Presa in carico della dimensione di senso oltre alla necessità di miglioramento dell’aderenza terapeutica • Uno strumento tra gli altri: le Carte evocative
Lo strumento: Le Carte Evocative Lo studio realizzato ha coinvolto 68 pazienti, 28 su Rovigo. Lo strumento delle Carte Evocative è stato utilizzato con 9 su 11 pazienti diabetici che facevano parte del gruppo sperimentale. dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Le consegne: • scegliere una carta che descrivesse la loro condizione prima della diagnosi e una che descrivesse la loro condizione dopo la diagnosi • scegliere una carta che descrivesse un’emozione positiva legata alla malattia e una che descrivesse un’emozione negativa. Sono state utilizzate le carte per stimolare la narrazione tratte da Boselli et al. (2011). Volta la carta, La Meridiana: Bari.
Prima della diagnosi LA CURA Perché potevano esprimere la loro capacità di aver cura di altri dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova «…perché dovevo prendermi cura dei miei genitori, ero molto stressato, mi ha richiesto un impegno notevole, tra il lavoro, i figli e i genitori anziani non avevo tempo per altro…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
Prima della diagnosi L’ARCOBALENO Perché la loro vita era a colori dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova «…perché ero sereno, stavo bene, avevo mia moglie, mia figlia, un lavoro che mi piaceva, andava tutto bene…» «…prendevo la vita con filosofia, vedevo tutti i colori proprio come in un arcobaleno…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
Immagine tratta da Boselli et al. (2011)…. Prima della diagnosi IL SUPPORTO Perché si sentivano il pilastro della loro famiglia dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova «…ho sempre cercato di aiutare gli altri… cercare di sostenerli, di esserci…»
Dopo la diagnosi LE SCALE Perché si percepisce la difficoltà e la fatica di raggiungere uno stato di compenso, il passaggio da una condizione di staticità al doversi dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova impegnare per… «…faccio fatica a trovare un equilibrio, il diabete è faticoso, richiede impegno, richiede movimento …» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Dopo la diagnosi L’EQUILIBRIO Per la difficoltà di restare in equilibrio, di mantenere in equilibrio i valori della glicemia «…perché cerco l’equilibrio, mi sento sul filo del rasoio, un equilibrio precario…» «…è come stare sul filo del rasoio, perdi le tue certezze, devi trovare un nuovo modo di vivere.. di affrontare la vita…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Dopo la diagnosi IL PASSAGGIO Dato dalla difficoltà e dallo stare male ad un maggiore stato di benessere «…mi sembra un passaggio da qualcosa di arido a qualcosa di rigoglioso, come il diabete che rappresenta un’avversità ma che si affronta e sia continua a camminare…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
Quali emozioni associ al diabete? dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Positive e negative
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Le emozioni positive L’AMICIZIA Come supporto della rete famigliare e di amici «…perché è importante continuare a raccontarsi, a scambiarsi una parola, confrontarsi anche sulla malattia, per affrontare la vita…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Emozioni positive IL CORAGGIO Nel convivere con questa nuova situazione «…perché serve coraggio per affrontare il diabete, affrontarlo tutti i giorni, i valori che vanno un po’ su e giù…» «…per affrontarla la malattia… per trovare un modo per conviverci…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Emozioni negative IL CONTROLLO Perché la malattia viene vissuta come una spada di Damocle «…perché il diabete incombe sopra, è una presenza incombente e ingombrante, devo rendergli conto…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
Emozioni negative LA RABBIA Data dalla frustrazione che la malattia impone dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova «…perché se i valori glicemici vanno alti e magari sono stato attento, allora mi arrabbio, perché dico, ma come se sono stato attento?» «…continuo a chiedermi perché proprio a me?» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
Emozioni negative LA PRECARIETÀ Per la perdita di sé stessi come persone sane, per la paura di un future incerto dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova «…perché devo continuamente stare attento all’alimentazione, ai farmaci, alla glicemia, come va…» «…perché è come stare sul filo del rasoio…» Immagine tratta da Boselli et al. (2011)….
dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova Conclusioni Accettare una diagnosi di cronicità richiede di accettare di non essere più gli stessi, significa accettare di cambiare. Perdere qualche cosa che si amava, qualche cosa che dava forza e dignità. Significa dover intraprendere un cammino di apprendimento, verso una consapevolezza che non è scontata, soprattutto se le persone non sono più giovani. Significa affrontare un percorso di risignificazione del sé, della propria identità che con le parole di A. Frank, come una fenice deve trovare forme nuove per riprendere il volo dalle sue ceneri.
Grazie dell’attenzione Dott.ssa Natascia Bobbo Università degli studi di Padova natascia.bobbo@unipd.it Dott.ssa Chiara Bottaro Università degli studi di Padova bottarochiara@gmail.com dr. Bobbo, dr. Bottaro - Università di Padova
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