La casa popolare - REPORT MILANO 06 L'edilizia residenziale pubblica del Comune di Milano
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REPORT MILANO numero 06 La casa popolare Interventi di: Maria Antonietta Breda Stefano Cetti Francesca Cognetti Simone Dragone Giordana Ferri Giuseppina Incorvaia Alessandro Maggioni Luca Montani Gabriele Rabaiotti Chiara Rizzica Rossana Zaccaria con approfondimenti di Roberta Casciano, Angelo Foglio, Irene Garbato e le interviste di Carlo Berizzi a Mario Gaeta e Giovanni Para Questo numero di REPORT MILANO è stato prodotto con il supporto e il contributo di: Immagine in copertina: Fronte dello storico quartiere Umanitaria di via Solari
Collana Report Milano indice UN PROGETTO DI COLLANA REPORT MILANO: 06 LA CASA (E UNA CITTÀ) PER TUTTI AIM è un’Associazione culturale no profit fondata 1_RIAPRIRE I NAVIGLI Introduzione di Carlo Berizzi nel 1987 che coinvolge banche, imprese ed enti 2_IL TELERISCALDAMENTO 08 LA CASA POPOLARE A MILANO per promuovere attività di ricerca e progetti che 3_MILANO FULL ELECTRIC di Gabriele Rabaiotti DIRETTORE sostengano Milano e la sua area metropolitana nello 4_MILANO E LA SUA FIERA 12 LA NORMATIVA Carlo Berizzi sviluppo economico, sociale e culturale. Le sue linee 5_L’IMMIGRAZIONE FEMMINILE A MILANO di Giuseppina Incorvaia di azione sono la realizzazione di progetti nel campo 6_LA CASA POPOLARE 14 MAPPA COMITATO SCIENTIFICO della cultura, della società, dell’arte e del territorio, Alessandro Balducci 16 LO SCENARIO ATTUALE DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE la promozione di quest’ultimo e dei suoi caratteri I NUMERI PRECEDENTI DI REPORT MILANO PUBBLICA Paolo Mazzoleni specifici, lo studio e la ricerca sulla realtà milanese e SONO DISPONIBILI SUL SITO di Francesca Cognetti Luca Montani le sue peculiarità ed esigenze. Centinaia le occasioni WWW.AIM.MILANO.IT 22 CRONOLOGIA Emilia Rio di dibattito, studio e confronto, sulla città, i suoi valori, Luisa Toeschi 26 LA STORIA DELLA CASA POPOLARE MILANESE i suoi possibili futuri, il tutto condotto in collaborazione di Maria Antonietta Breda Pier Giuseppe Torrani ADOTTA con le più importanti istituzioni milanesi. Sono oltre 38 LE AZIONI DEL COMUNE DI MILANO PER LA Gianni Verga cento le pubblicazioni prodotte che ripercorrono il RIGENERAZIONE URBANA NEI QUARTIERI POPOLARI GRUPPO DI COORDINAMENTO cambiamento di Milano, le sue capacità innovative, di Chiara Rizzica UN Carlo Berizzi le linee di sviluppo percorribili e l’impatto dell’Europa 41 I CONCORSI ABITARE A MILANO sulle amministrazioni locali e sull’area metropolitana. di Angelo Foglio Susanna Conte Giuseppina Incorvaia 43 QUARTIERI CONNESSI REPORT di Angelo Foglio e Irene Garbato Federica Mameli Antonella Minetto I soci di AIM: 44 ESPERIMENTI DI RIGENERAZIONE A GORLA E CORVETTO di Roberta Casciano e Chiara Rizzica Massimo Tiano Lorenza Torrani 46 L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEL PATRIMONIO ABITATIVO PUBBLICO NUMERO 06 A CURA DI di Roberta Casciano Carlo Berizzi 47 FOCUS AMBIENTE 2020 REPORT MILANO È UN’INIZIATIVA 48 LA COMPONENTE SOCIO-DEMOGRAFICA COORDINAMENTO, RICERCA E GRAFICA DI AIM CHE VUOLE PROMUOVERE Giulia Menestrina 49 MM GESTIRE LE CASE DI TUTTI, CON TUTTI LA CONOSCENZA DEI PROGETTI E di Stefano Cetti FOTOGRAFIE 51 I PROGETTI PER LA COMUNITÀ DI INQUILINI Stefano Anzini: pag. 76 DELLE SPECIFICITÀ DEL SISTEMA 52 SCHEDE DI APPROFONDIMENTO Caterina Bona: pagg. 7, 21 MILANO, APPROFONDENDO I TEMI Laboratorio Sociale Giuffrè Villani - La finestra sul cortile - Maria Antonietta Breda: pagg. 34, 36, 37 DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, Reaction! - Centri Estivi Diffusi - Segnali dal Territorio - Manuale Leonardo Brogioni: pag. 61 per l’abitare consapevole Santi Caleca: pagg. 10, 25, 41 DELL’AMBIENTE, DELL’ECOLOGIA, 56 POP! ABITARE VOCE DEL VERBO POPOLARE Comune di Milano: pagg. 52, 54, 63 E DEL SISTEMA ECONOMICO E di Luca Montani Andrea Martiradonna: pag. 73 57 LA GESTIONE DELL’EMERGENZA COVID CULTURALE. Daniele Portanome: pag. 74 58 INTERVISTA A MARIO GAETA Paolo Riolzi, courtesy MAB Arquitectura: pagg. 11, 41, 42, 68 È POSSIBILE PROMUOVERE UN 63 INTERVISTA A GIOVANNI PARA Pietro Savorelli: pag. 51 NUMERO SU UN TEMA SPECIFICO Zimmermann fotografie: pagg. 6, 43, 50 66 L’EUROPA E IL PIANO NEXT GENERATION EU SOTTOPONENDOLO ALLA di Rossana Zaccaria EDITORE 70 LA CASA SOCIALE REDAZIONE DI AIM, ADOTTANDO di Giordana Ferri Vicolo del Pavone_Castelnuovo Scrivia (AL) UN REPORT E SOSTENENDONE 75 LA CASA COOPERATIVA di Alessandro Maggioni PARZIALMENTE LE SPESE. Milano 2021 77 UNA NUOVA CULTURA DELLA CURA PER INFORMAZIONI SCRIVERE A: di Simone Dragone AIM – Associazione Interessi Metropolitani NEWS@AIM.MILANO.IT 78 ELENCO DEGLI AUTORI Via San Vincenzo 13 – 20123 Milano www.aim.milano.it 4 5
introduzione RM_06 LA CASA (E UNA CITTÀ) PER TUTTI L’idea di promuovere un numero di Report Milano sulle case urbane più attuali, come i temi della rigenerazione urbana, del Due saggi sulla storia e sull’attualità della casa popolare milanese, Presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori. popolari nasce da una proposta di MM S.p.A., uno dei soci di recupero delle periferie, della città dei quartieri, della città dei scritti da Maria Antonietta Breda e Francesca Cognetti anche Le interviste a Mario Gaeta, presidente del Comitato Inquilini AIM, che dalla fine del 2014 gestisce il patrimonio immobiliare servizi a 15 minuti e della città inclusiva, sono strettamente attraverso mappe, cronologie, dati e diagrammi, definiscono dell’Umanitaria, e Gianni Para, punto di riferimento per gli residenziale del Comune di Milano. Il Report affronta il tema connesse o dipendono anche dalle azioni che sono state e che lo stato di fatto e il contesto scientifico di riferimento, mentre abitanti delle case di via Tarabella, restituiscono invece un ripercorrendone la storia, inquadrandolo all’interno delle saranno intraprese sul patrimonio delle case popolari. Ad esse si la voce dei principali attori che operano per la casa pubblica, quadro significativo della vita all’interno dei quartieri popolari e diverse strategie di accesso alla casa per tutti, definendone la affianca anche il tema più generale dell’housing sociale, ovvero dalla direzione casa del Comune di Milano alla Divisione Casa delle azioni dei diversi comitati e associazioni per costruire le consistenza e analizzando le azioni e i progetti atti ad elevare quel mercato che tende a garantire l’accesso alla casa per chi, di MM, analizzano strategie ed azioni per rilanciare i quartieri comunità e fornire servizi; è in questa dimensione che i quartieri al loro interno la qualità della vita. Vi è anche la volontà di non avendo i requisiti di accesso alle case popolari, non può e le comunità residenti. Un testo iniziale di Gabriele Rabaiotti, popolari esprimono un modo estremamente attuale di “fare città” approfondire la questione degli alloggi pubblici mettendo da comunque permettersi alloggi a prezzi di mercato; una questione Assessore alle Politiche Sociali e Abitative del Comune di Milano, nel senso più profondo del termine, in cui bisogni, esigenze parte una serie di pregiudizi che emergono dai diversi strumenti che apre alla necessità di promuovere un nuovo modello di e uno conclusivo di Simone Dragone, Presidente di MM S.p.A., e aspirazioni dei singoli abitanti si fondono con il luogo in cui di informazione dove episodi di cronaca restituiscono spesso mercato dell’affitto e una maggiore sinergia tra soggetti diversi, cercano inquadrare le criticità e di dare risposte alle questioni e abitano. Questo Report vuole essere un segnale forte di rinascita un’immagine distorta e fuorviante della vita nei quartieri popolari. pubblici e privati, in grado di garantire un processo virtuoso ed alle sfide a cui, come proprietari e gestori delle case popolari del di ambiti a lungo dimenticati e che hanno mostrato negli anni economicamente sostenibile. Da questo punto di vista Milano Comune di Milano, sono chiamati a rispondere. Completano il recenti, e anche durante la pandemia, una capacità di trovare Alla base di tutto c’è la constatazione che nelle case popolari ha rappresentato negli ultimi vent’anni un avamposto di ricerca Report gli approfondimenti sugli aspetti normativi di Giuseppina soluzioni efficaci in risposta alle questioni urbane più urgenti. vive circa il 10% della popolazione milanese; un dato molto alto e sperimentazione nazionale per promuovere case accessibili Incorvaia, dello studio legale Torrani-Incorvaia, e lo sguardo sul Forse la Milano che stiamo immaginando per il futuro, capace che ci fa capire come la casa popolare debba essere considerata con strategie e processi innovativi in cui, accanto al soggetto mondo dell’abitare sociale di Rossana Zaccaria, Presidente di rigenerarsi, più solidale, con servizi localizzati alla scala di all’interno delle strategie di crescita e sviluppo della nostra pubblico, importante è anche il ruolo che hanno assunto le Legacoop Abitanti, di Giordana Ferri, Direttore esecutivo quartiere, con luoghi vocati all’inclusione e capace di costruire città, ma anche un punto da cui ripartire. Molte delle questioni cooperative edilizie e i fondi di housing sociale. di Fondazione Housing Sociale, e di Alessandro Maggioni, comunità, può imparare anche da queste esperienze popolari. Quartiere di via Senigallia Quartiere di via Ovada di Carlo Berizzi 6 Presidente di AIM - Associazione Interessi Metropolitani 7
intervento LA CASA POPOLARE Una questione “plurale” degli anni Novanta, la Milano esplosiva, scintillante, dinamica ha Si sveglierà dall’ubriacatura, frastornato dalla crisi immobiliare ridotto drasticamente lo stock presente a vario titolo sul mercato esplosa tra il 2008 e il 2010.Sono anni difficili per parlare di casa Non solo il tempo presente snoda, scompone e articola la della locazione, passando dal 51% al 34%. Con qualche anno di e ancora adesso, uscendo da considerazioni troppo rapide o A MILANO questione abitativa introducendo nuovi percorsi e programmi sfasamento, la popolazione è passata da 1,8 milioni di abitanti troppo semplici o ideologiche, non è semplice fare i conti con un di azione (sicuramente meno “massivi” di un tempo e forse per a 1,3 con una perdita di circa cinquecentomila persone, in larga campo di intervento in cui le condizioni, le regole, gli strumenti, lo questo più eterogenei e difficili da leggere e restituire), ma anche parte giovani e famiglie di nuova formazione scomparse nella stesso sistema di attori sono profondamente cambiati. la storia passata, iniziata nei primi anni del Novecento, è meno città infinita delle province lombarde. Riducendo l’affitto, la città semplice e lineare di quanto tendiamo a considerare: fin da subito i contributi raccolti in questo Report promosso e curato da AIM, si è svuotata e forse indebolita. Il patrimonio pubblico, il solo che possa chiamarsi “casa le “case popolari” non vengono realizzate solo dall’istituzione restituiscono molti dei diversi sguardi che ci permettono di All’inizio degli anni Duemila, dopo un tentativo di impiegare le popolare”, ha bisogno di profonde ristrutturazioni e adeguamenti pubblica, ma si rivolgono a categorie sociali differenti e molto entrare nella complessità del tema della casa popolare. Forse di ultime aree pubbliche non edificate per realizzare alcuni nuovi per poter essere pienamente utilizzato. Nell’ultima consigliatura ben definite; non sono popolari in modo indistinto, ma anche non risolverla, quella complessità. insediamenti popolari - sono gli interventi di Abitare a Milano 2016-2021 si è realizzato il piano di recupero di alloggi sfitti economiche, molto economiche, minime, per i senza tetto, etc. 1 e 2, grazie ai quali in città verranno realizzati poco più di più importante nella storia delle politiche abitative pubbliche Possiamo dire, con qualche ragione, che non è tanto e solo la casa mille alloggi, gli ultimi dei quali assegnati all’inizio del 2017 in comunali: più di 120 milioni di investimento (tutto a carico del popolare a fare problema, ma che la questione abitativa, almeno via Appennini-Consolini - la riflessione riprende provando a bilancio comunale) suddiviso in tre anni per ristrutturare e nella città di Milano, assume sembianze multiple, difficilmente rimettere in discussione proprio la questione dell’affitto. assegnare 3.000 alloggi comunali. Un patrimonio che da anni riducibili, plurali e differenti. A Milano sono le case popolari a veniva “accantonato” e che con difficoltà veniva rimesso in segnare un quadro che, come dicevamo all’inizio, si articola nel Come muoversi ora circolazione: il turn over fisiologico interno alle case popolari tempo e nello spazio in forme diverse, non sempre prevedibili, del Comune genera mediamente 600 appartamenti che si non sempre pianificate dalla mano pubblica. Dentro a questa Solo per contestualizzare il perimetro del campo in cui in quegli liberano ogni anno (per decesso o per trasferimento del titolare composizione ricca (non tanto dal punto di vista quantitativo anni ci si muoveva, non possiamo dimenticare che nel 1997 del contratto) e, se non si riesce a mantenere il ritmo delle - anche se Milano, come poche altre città, può contare su un chiude il “fondo Gescal”, destinato, fuori dalle turbolenze delle ristrutturazioni, si rischia di produrre uno stock inutilizzato che patrimonio pubblico ad uso abitativo pari quasi al 10% dell’intero finanziarie, alla costruzione di case popolari, di case pubbliche. cresce anno dopo anno. Il piano di recupero dei 3.000 alloggi patrimonio presente sul territorio comunale-ma sicuramente dal Nel 2001, con la riforma del titolo V della Costituzione, la materia rappresenta, dunque, un intervento di rottura, di discontinuità punto di vista qualitativo) Milano esce dal silenzio che segna abitativa e le relative competenze passano alle Regioni che con le prassi del passato, che ha interrotto il processo, non il dibattito pubblico sulla casa pubblica, e che dura da quasi ricevono i residui del fondo Gescal e vengono chiamate, da quel voluto, di accumulazione delle case vuote ed ha segnalato che venti anni, riportando nella discussione la questione dell’affitto. momento in avanti, a preoccuparsi della programmazione della le politiche pubbliche hanno anche e più il compito di puntare al Nella città oramai matura di fine secolo che ha attraversato due spesa e degli investimenti per l’edilizia residenziale pubblica con pieno utilizzo del patrimonio e alla valorizzazione di ciò che già rivoluzioni industriali, che ha reagito con la ricostruzione nei primi piani triennali (dopo i primi tre piani in Lombardia non si sente più esiste. Prima di realizzare nuove case, infatti, è forse opportuno decenni del Secondo dopoguerra, che ha trainato lo sviluppo parlare di nulla). Nel frattempo nasce con la Fondazione Cariplo prestare attenzione a quanto è stato già costruito. Con riferimento economico e sociale dell’intero paese superando le mura e poi un ragionamento profondo e strutturale sulla questione abitativa al comparto pubblico e all’azione diretta del governo locale, le circonvallazioni fino a raggiungere con le nuove espansioni il e prende il via la prima fondazione dedicata al tema in Italia (la processi di razionalizzazione più spinta potrebbero portarci a confine delle tangenziali, quello che scopriamo innanzi tutto è la Fondazione Housing Sociale) e il primo fondo immobiliare etico ristrutturazioni profonde (con demolizione e ricostruzione) dei perdita di affitto, genericamente inteso. riservato ad investitori istituzionali e orientato allo sviluppo di complessi edilizi esistenti, senza trascurare il problema cruciale iniziative abitative per facilitare l’accesso alla casa. della mobilità degli inquilini durante i cantieri, mentre l’eventuale L’affitto pubblico viene ridotto in seguito alle alienazioni rese alienazione di parte del patrimonio immobiliare pubblico presente possibili dalla legge 560/93, successivamente interrotte e riprese La mano pubblica appare rattrappita: le risorse, tante in pochi nel centro storico ragionevolmente potrebbe generare ricavi a singhiozzi. Dal 2016 al 2021 il Comune di Milano non ha anni, vengono gestite dalla Regione in modo discutibile e senza sufficienti per finanziare piani di sviluppo più “contemporanei” venduto alcun alloggio pubblico, diversamente da Aler Milano. una strategia di medio-lungo termine; il Comune scopre le sue in ambiti meno stressati dalla speculazione immobiliare. Sono - L’affitto privato ha registrato un calo in quanto i proprietari, grandi lentezze e le difficoltà crescenti nell’attuare programmi e nel ipotesi da considerare e valutare con attenzione. e piccoli, hanno sottratto appartamenti all’offerta preferendo dare seguto alle dichiarazioni e alle intenzioni; lo Stato è uscito tenerli vuoti per le paure crescenti legate ai rischi locativi. di scena e l’Europa non è ancora entrata. Il privato socialmente orientato intravede non solo una necessità, ma anche una L’alleanza locale oltre il silenzio dall’alto - L’affitto equo o accessibile o sostenibile, assicurato prima dalla legge 329/78, poi dai patti in deroga, è stato troppo debolmente opportunità nell’occupare lo “spazio terzo” - tra la casa popolare Una ultima considerazione riguarda il cosiddetto “sistema ripoposto con la legge “Zagatti” (L. 431/98) che ha riformato il e quella del libero mercato. dell’housing sociale milanese”. Ci sono anche altre situazioni regime delle locazioni private introducendo il canale concordato. Il mercato privato speculativo non pensa all’orientamento sociale che hanno sviluppato progetti pubblico-privati di edilizia sociale Ne conseguono riduzioni e contrazioni significative dell’intero e alla maggiore accessibilità dell’offerta in un contesto in cui si (non popolare), ma è fuori di dubbio che la Lombardia, e Milano comparto. In quindici anni, dalla metà degli anni Settanta alla fine allargano le povertà ed è invece incantato dalla bolla speculativa. in particolare, hanno guidato l’azione della Cassa Depositi e di Gabriele Rabaiotti 8 Assessore alle Politiche Sociali e Abitative - Comune di Milano 9
RM_06 Prestiti che in tutto il Paese ha tentato di ingaggiare i fondi di abbiamo bisogno di aumentare l’offerta di affitto a canoni possibile quanto si realizza ancora oggi troppo raramente - Non dimentichiamo che restiamo in un Paese che non ha mai investimento e le reti locali per poter realizzare nuovi progetti sostenibili compresi tra i 65 e gli 80 euro mq/anno. ovvero la fuoriuscita delle famiglie dalla casa popolare e il creduto nell’affitto e non ha mai disegnato, se non nei momenti edilizi con finalità sociali più o meno forti. Grazie all’intervento La città di Milano può contare su un sistema di organizzazioni loro accesso “accompagnato” dal pubblico a un sistema di di grande espansione e crescita delle città, una politica pubblica della Fondazione Cariplo prima e della Fondazione Housing qualificate che si parlano, si confrontano, si alleano e quasi-mercato privato - per evitare lo scivolamento ulteriore di di costruzione di case popolari e sociali destinate all’affitto e mai Sociale poi, non solo è aumentata l’offerta in locazione a canoni collaborano, anche con l’Amministrazione, per dare vita a famiglie che, in difficoltà sul mercato dell’affitto ai costi attuali, lo ha seriamente incentivato. Anche questo “silenzio dall’alto” accessibili, ma anche il tema dell’affitto si è posto con sempre iniziative di edilizia sociale che contribuiscono a riarticolare non trovano alternative se non quella, a volte impropria, di fare pesa sulla vita delle città e senza considerare anche questi maggiore convinzione spingendo altri attori e operatori, che il comparto della locazione con un’offerta (che ancora deve domanda di casa popolare. Sul medio-lungo termine, questa elementi molti appunti rischiano di restare poco utili all’azione tradizionalmente intervenivano sulla proprietà convenzionata, crescere) che si colloca in mezzo alla polarizzazione che da alleanza tra pubblico e privato sui temi dell’abitare aiuterà e alle politiche, rappresentando solo riflessioni e indicazioni ad interrogarsi sulla locazione (accessibile, convenzionata, tempo schiaccia la città: da un lato l’offerta pubblica, in locazione Milano a recuperare popolazione giovane e famiglie nuove; se poco praticabili. Qualche buona approssimazione è possibile e concordata), sui modelli misti e su forme gestionali innovative a canoni bassi e bassissimi, rigida ed immobile, dall’altro l’offerta anche la Regione Lombardia recuperasse risorse dal proprio praticabile; partirei da lì. e sperimentali. Questo è accaduto ed anche dal mondo della del libero mercato, quasi tutta in proprietà a costi altissimi e fuori bilancio e trovasse misure capaci di agganciarsi e potenziare cooperazione edilizia e di abitanti sono arrivati segnali coraggiosi misura, inaccessibile per un larga fascia della popolazione di questo dispositivo, al posto di finanziare i “mutui prima casa”, di risposta, aperture di nuovi fronti che rendono chiara l’adesione Milano e con aspettative di rendimento non facilmente rivedibili. qualche passo avanti interessante lo potremmo fare andando ad un obiettivo “più pubblico” nel dare attuazione al proprio Questo comparto terzo e intermedio è necessario per restituire a incrementare la quota sociale di abitazioni e la pubblica utilità mandato. Nella città di Milano, oggi, accanto all’edilizia popolare, flessibilità al sistema dell’offerta di casa a Milano, per rendere degli interventi. Vista aerea del quartiere di via Civitavecchia Quartiere di via Gallarate 10 11
approfondimento RM_06 LA NORMATIVA sostenere un canone di locazione o un mutuo sul mercato la mobilità nel settore della locazione e quelle dirette a incentivare A. Obbligatorietà dell’Edilizia Residenziale Sociale abitativo privato né di accedere ai servizi abitativi pubblici”. Si l’offerta di alloggi in locazione a canone concordato”. (articoli 8 e 9 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole) tratta di Servizi rivolti alle categorie sociali intermedie che non Il legislatore regionale ha altresì previsto alcune importanti Nel Tessuto Urbano Consolidato, in caso di interventi relativi riuscirebbero a soddisfare il proprio bisogno abitativo attraverso agevolazioni di natura economica, volte a incentivare la a una Superficie Lorda superiore a 10.000 mq con modifica di il libero mercato e che, al contempo, non avrebbero i requisiti per realizzazione e la manutenzione degli alloggi destinati ai Servizi destinazione d’uso (ristrutturazione o nuova costruzione), che accedere ai Servizi Abitativi Pubblici. Abitativi Pubblici e Sociali: in particolare, l’art. 42, primo comma, prevedano l’insediamento di funzioni urbane residenziali per Prima di esaminare le modalità con le quali il Comune di Milano della citata l.r. n. 16/2016, ha introdotto per gli interventi edilizi almeno il 20% della Superficie Lorda, il Piano prevede come Essi comprendono: obbligatoria la realizzazione di una quota di ERS pari almeno al ha da ultimo inteso rispondere, sul piano urbanistico di sua tesi alla realizzazione di questa categoria di servizi l’esenzione • alloggi destinati a locazione permanente o transitoria; 40% della Superficie Lorda destinata alla funzione residenziale. competenza, a una nuova e diffusa esigenza abitativa, pare dal pagamento del contributo sul costo di costruzione. Non sono • alloggi destinati alla vendita dopo un periodo minimo di In questi casi la quota riservata ad ERS deve essere destinata opportuno soffermarsi un momento sull’impianto normativo inoltre dovuti gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria locazione di 8 anni. nella misura massima del 50% a edilizia convenzionata in vendita regionale, i cui capisaldi sono ad oggi rappresentati dalla legge per gli interventi di nuova costruzione di alloggi destinati a Servizi In particolare, fanno parte dei Servizi Abitativi Sociali: (per tale intendendosi la vendita di tipo agevolato, le coabitazioni regionale n. 16/2016 e s.m.i. e dal regolamento regionale n. Abitativi Pubblici, se realizzati in attuazione di una specifica • i servizi abitativi a canone agevolato, ovverosia gli alloggi con servizi condivisi, l’edilizia convenzionata con patto di futura 4/2017 e s.m.i. previsione del Piano dei Servizi. È invece prevista l’attribuzione sociali cui si applica un canone volto unicamente a coprire vendita) e nella misura minima del 50% a edilizia in locazione Va innanzitutto messo in evidenza come la vigente legislazione ai Comuni della facoltà di ridurre gli oneri di urbanizzazione i costi di realizzazione, recupero o acquisizione, nonché i (a canone convenzionato, a canone concordato, a canone regionale lombarda abbia superato l’espressione “Edilizia primaria e secondaria, fino alla gratuità totale, per gli interventi costi di gestione (art. 33, l.r. n. 16/2016); moderato, residenze convenzionate per studenti universitari, Residenziale Pubblica”, sostituendola con l’espressione (oggi volti alla nuova costruzione di Servizi Abitativi Sociali. Infine, per • i servizi abitativi temporanei, con cui si intende ogni attività con obbligatorietà di servizi condivisi). forse più attuale) “Servizi Abitativi Pubblici (SAP)”, che conferisce gli interventi di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione finalizzata alla realizzazione o alla messa a disposizione, centralità alla prestazione del servizio abitativo piuttosto che alla riguardanti Servizi Abitativi sia Pubblici sia Sociali, gli oneri di B. Promozione dell’Edilizia Residenziale Sociale in qualsiasi forma, di unità abitative o loro porzioni, da materialità dell’immobile destinato a garantire la fornitura di quel urbanizzazione primaria e secondaria, se dovuti, sono quelli (articolo 9 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole) destinare al soddisfacimento del fabbisogno abitativo All’interno degli ambiti caratterizzati da elevata accessibilità (art. servizio. riguardanti gli interventi di nuova costruzione ridotti della metà, temporaneo di particolari categorie sociali, determinato 17 delle NA del PdR), il Piano consente di superare l’indice IT I Servizi Abitativi Pubblici comprendono “tutti gli interventi diretti salva la facoltà per i Comuni di deliberare ulteriori riduzioni. da circostanze contingenti giudicate meritevoli di tutela massimo attraverso la realizzazione di quote di Servizi Abitativi alla realizzazione e gestione di alloggi sociali permanentemente (quali, ad es., ragioni di lavoro, studio, salute), nonché la Pubblici e/o Sociali purché siano realizzate iniziative di edilizia destinati a soddisfare il bisogno abitativo dei nuclei familiari loro gestione comprensiva, eventualmente, della fornitura di Fatta questa breve premessa sull’inquadramento legislativo abitativa in locazione, residenze convenzionate per studenti in stato di disagio economico, familiare ed abitativo”. A parte i servizi accessori (art. 34, l.r. 16/2016); regionale, passiamo a vagliare la disciplina urbanistica di cui universitari e/o Servizi Abitativi Pubblici. La realizzazione di requisiti di cittadinanza (italiana o di uno Stato membro dell’UE • i servizi residenziali universitari, volti a supportare gli il Comune di Milano si è dotato in materia di Servizi Abitativi questa tipologia di interventi non determina il fabbisogno di servizi, o titolarità di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di studenti fuori sede iscritti a corsi di laurea universitaria, di Pubblici e Sociali. Come si legge nella Relazione Generale del di fatto così alleggerendo gli oneri a carico dei soggetti attuatori. lungo periodo) e anagrafici (residenza anagrafica o svolgimento alta formazione artistica, musicale e coreutica, di dottorato Documento di Piano, tra i principali obiettivi del nuovo strumento di un’attività lavorativa in Regione Lombardia) e l’assenza C. Riqualificazione dei Servizi Abitativi Pubblici e master universitari, di specializzazione post lauream urbanistico approvato dal Comune di Milano alla fine del 2019 di situazioni pregresse di morosità o di inadempimento di (articoli 9 e 15 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole) comunque denominati. Gli alloggi ricadenti in tale categoria figurano: altra natura che abbiano comportato la decadenza dalla In alternativa alla sua realizzazione, la quota di ERS di cui possono essere realizzati direttamente dalle università, o da precedente assegnazione di alloggi pubblici, l’accesso ai 1. l’incentivazione della manutenzione e della riqualificazione alla precedente lett. “A” può essere monetizzata. È previsto altri soggetti pubblici, privati e del terzo settore con risorse Servizi Abitativi Pubblici è condizionato dalla sussistenza di una strutturale ed energetica del patrimonio edilizio pubblico che i proventi di tale monetizzazione siano destinati alla anche regionali nei limiti delle assegnazioni di bilancio. condizione economica del nucleo familiare comprovata esistente, anche in considerazione del fatto che Milano riqualificazione dei Servizi Abitativi Pubblici esistenti. Qualora tali residenze siano realizzate con contributi dall’indicatore ISEE che non deve essere superiore alla dispone di un patrimonio immobiliare a uso abitativo di pubblici, deve prevedersi un accesso prioritario a favore D. Nuove aree ERS soglia di euro 16.000,00 e di una condizione patrimoniale proprietà pubblica pari al doppio della media delle grandi (articolo 8 delle Norme di Attuazione del Piano dei Servizi) delle categorie di studenti fuori sede più svantaggiate (art. stabilita dall’art. 7 del Regolamento n. 4/2017 in base al numero città italiane; Il PGT individua nuove aree di proprietà comunale (circa 100.000 35, l.r. 16/2016). dei componenti del nucleo familiare. Un’attenzione particolare è 2. il potenziamento del comparto dell’affitto accessibile mq) in cui realizzare ulteriori quote di ERS, attraverso idonee riservata ai c.d. “Nuclei familiari in condizioni di indigenza”, ossia I corrispettivi minimi e massimi in caso di canone di locazione, attraverso misure di sostegno pubblico a piani di sviluppo procedure pubbliche. Nelle aree destinate a ERS di nuova a quei nuclei familiari con una condizione economica ovvero di contratto di servizio, devono essere inferiori a quelli privati dedicati alla locazione a canoni contenuti; previsione è possibile realizzare interventi di edilizia in locazione pari o inferiore a 3.000,00 euro ISEE, a beneficio dei di mercato e sono stabiliti sulla base di un piano economico- 3. il rinnovamento del patrimonio di edilizia popolare esistente, e/o Servizi Abitativi Pubblici. quali è prevista una riserva del 20% delle unità abitative finanziario definito dagli enti gestori. all’interno di operazioni immobiliari private, attraverso La l.r. n. 16/2016 prevede poi una serie di ulteriori azioni per E. Sostegno dell’affitto accessibile disponibili nell’anno solare di riferimento. la sostituzione di quei complessi per i quali un intervento (art. 11, comma 3, delle Norme di Attuazione del Piano dei Servizi) Accanto ai Servizi Abitativi Pubblici è contemplata la categoria sostenere l’accesso all’abitazione e il suo mantenimento, che manutentivo non sarebbe conveniente in termini “costi/ Viene incentivata la realizzazione di immobili dedicati a residenza dei “Servizi Abitativi Sociali (SAS)”, nei quali rientrano “tutti gli “comprendono le forme di aiuto ai nuclei familiari in condizioni benefici”. libera in affitto a proprietà indivisa attraverso la riduzione (al 20%) interventi diretti alla realizzazione e gestione di alloggi sociali di morosità incolpevole e le azioni volte a favorire la proprietà della dotazione di servizi altrimenti richiesta per gli interventi di destinati a soddisfare il bisogno abitativo dei nuclei familiari dell’alloggio nel Comune in cui il richiedente ha la residenza Vediamo più nel dettaglio come si articolano le strategie del PGT nuova costruzione e di modifica della destinazione d’uso. aventi una capacità economica che non consente né di anagrafica. Esse comprendono, altresì, le azioni tese a favorire in tema di Servizi Abitativi: di Giuseppina Incorvaia 12 Studio Legale Torrani - Incorvaia 13
mappa PATRIMONIO ABITATIVO PUBBLICO A MILANO PROPRIETÀ COMUNE DI MILANO PROPRIETÀ ALER CONDOMINI MISTI (Proprietà del Comune di Milano + proprietà privata) sintesi grafica_fonti: MM S.p.A. Vuoti a Rendere|I quaderni Polisocial 14 15
saggio RM_06 LO SCENARIO DOTAZIONE PATRIMONIO ABITATIVO alloggi, nonostante questo “rapporto impari” tra vecchio e nuovo di edifici e di attività. È questo infatti un grande patrimonio della potenziale patrimonio l’esito è ben lontano da realizzarsi. città, costituito non solo di ampi comparti abitativi, ma anche di Quindi negli anni Novanta si è assistito a differenti dinamiche spazi dedicati a servizi e a commercio di prossimità, così come ATTUALE DELL’EDILIZIA 100.000 (modifiche dell’apparato istituzionale predisposto alla gestione di aree verdi e pubbliche. 100 dell’edilizia pubblica, un importante piano vendita, una riduzione Se solo guardiamo alle case, questo capitale ha raggiunto, alla 90 RESIDENZIALE PUBBLICA consistente di canali di finanziamento diretto) che hanno avuto fine degli anni Settanta, i 100.000 alloggi (al Censimento del 80 importanti conseguenze sulla gestione del patrimonio e sulla 1981 erano 92.383), anche grazie a varie forme di cessione da 64.900 70 possibilità di un suo rinnovo. Si pensi che solo in Lombardia le parte degli operatori sociali originari avvenute all’inizio degli anni 60 risorse a disposizione annualmente sono passate da 400 milioni Ottanta (come ad esempio la Società Umanitaria). Una notevole 50 di euro nel 2002 a 44 milioni nel 2016 e a livello nazionale la dotazione che nel corso del tempo ha subito un lento processo di 40 legge n. 560 ha determinato la perdita secca di oltre il 22% del dismissione legato sia ai piani vendita - resi operativi dalla Legge 30 patrimonio. 560 del 1993 -, sia alle case che erano nate come “a riscatto” e La consistenza della casa popolare in Italia 20 Secondo un recente studio di Nomisma condotto per Federcasa, quindi con possibilità di acquisto da parte degli inquilini. Questi 10 In rapporto ad altri paesi europei l’Italia ha una percentuale a fronte di questo disinvestimento, il patrimonio di Edilizia diversi processi hanno eroso il patrimonio per quasi 30.000 unità. 0 estremamente bassa di edilizia sociale (il 4% dello stock Residenziale Pubblica gestito ammonta a poco più di 694.000 Oggi, infatti, il totale degli alloggi è di circa 64.900. Questi 1970 2021 abitativo, con punte che superano il 10% nelle città di Napoli e abitazioni, corrispondente al 2,7% del totale delle famiglie appartamenti vedono la presenza di due unici detentori: sono Trieste), a fronte del 20% della media comunitaria (con una punta in affitto. Questi nuclei familiari sono composti per l’88% da di proprietà dell’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale significativa del 36% in Olanda). Anche se i sistemi abitativi, i target e i modelli di gestione legati a queste quote sono differenti cittadini italiani, per la gran parte persone sole o con nucleo di 2 (ALER) circa 36.800 alloggi; i restanti 28.100 sono di proprietà AFFITTI IN ITALIA componenti (38% nuclei monocomponente e 30% nuclei con 2 del Comune di Milano e dal 2016 in gestione a MM (Metropolitane nei diversi Paesi, questi semplici numeri ci parlano di una forma componenti), hanno età avanzata (il 28,7% ha oltre 75 anni se Milanesi).* 2.7% di ritardo rispetto al quadro internazionale. guardiamo al capofamiglia del nucleo) e classe di reddito bassa. Nonostante i fenomeni di contrazione ed erosione, questo Nel nostro Paese sono presenti circa 850.000 alloggi di Il 49% vive in un alloggio ERP da più di 20 anni. rimane un importante patrimonio di case, dove abita il 9% degli proprietà pubblica per la gran parte in gestione alle aziende Il turn over molto basso concorre alla difficoltà di dare risposta abitanti della città (circa 150.000 persone). casa (quelli che erano gli Istituti Autonomi Case Popolari, oggi alle forti pressioni abitative a cui è sottoposta l’edilizia pubblica: Un patrimonio, quindi, densamente abitato, sul quale pesa la 97.3% diventati Aziende). Questo importante segmento dell’offerta di nelle graduatorie ERP dei comuni italiani giacciono circa pressione di una emergenza abitativa in crescita. alloggi, dalla fine degli anni Novanta ha sofferto di una costante 650.000 domande in attesa, un numero che attesta in modo Un patrimonio che, nonostante questa urgenza, vede la progressiva ritrazione dell’intervento pubblico diretto, con il venir inequivocabile l’incapacità, alle condizioni date, di dare una presenza al suo interno di importanti vuoti. Questi vuoti sono meno delle ritenute GESCAL (“Gestione case per i lavoratori”, risposta a una domanda di case sociali in continuo aumento e riconducibili a vari tipi di spazi che per diverse ragioni rimangono fondo destinato alle politiche abitative che veniva alimentato sfitti o non possono essere direttamente reimmessi nei sistemi legenda destinata a incrementare ulteriormente. da una trattenuta di contributi aziendali e dei lavoratori a livello di assegnazione: appartamenti, portinerie e spazi a servizio del affitto edilizia sociale nazionale). Inoltre, nel 1993 venne approvata la legge n. 560 Molte stagioni e consistenze. caseggiato, sottotetti; ma anche strutture per servizi collettivi, affitto in libero mercato “Norme in materia di alienazione degli alloggi ERP” che invitava Un patrimonio pubblico vario e articolato piastre commerciali, locali ai piani terra, contenitori storicamente gli enti proprietari a mettere in vendita sino al 50% del loro di luoghi di servizio alla comunità. Lo stato di abbandono di patrimonio. La motivazione era quella di potere così fare fronte, Milano si inserisce in questo quadro, con le sue peculiarità locali questi locali tende evidentemente ad acuire fattori come degrado rinnovando il patrimonio attraverso i proventi delle vendite, ai problemi gravi di carenza di manutenzione e di interventi di Nel corso del tempo, in linea con i processi di scala nazionale, le politiche per la casa e le azioni intraprese da parte degli e insicurezza nei quartieri e a non sfruttare potenziali leve per la risposta di casa e per la vitalità dei quartieri. RISORSE LOMBARDIA 500 riadeguamento. Il meccanismo previsto dalla legge ha investito il operatori pubblici e da alcuni operatori privati con finalità sociali Da una inchiesta di Gianni Santucci per il “Corriere della Sera” 450 400 patrimonio in forma molto segmentata, riguardando la cessione hanno seguito stagioni ed epoche diverse e hanno avuto vari (ottobre 2020), ad oggi risultano 7200 le case popolari vuote: 400 in forma puntuale a singoli acquirenti complicando così i impatti sulla conformazione della città a seconda delle stagioni, 3350 del Comune di Milano e 3800 di Aler Milano. Si tratta di 350 milioni di euro problemi di gestione in condomini con alloggi con diverso titolo di descritte anche in questo volume. Certamente hanno dato esito più del 10% dell’intero patrimonio pubblico. La questione dei 300 godimento; di fatto, non ha prodotto introiti sufficienti neanche a alla nascita di interi comparti urbani (pensiamo al Gallaratese, a vuoti e del sottoutilizzo di molti spazi emerge, quindi, come un 250 ricostruire un terzo del patrimonio venduto. Da un’indagine della Comasina, a Quarto Oggiaro), a quartieri di medie dimensioni tema importante di politiche per la casa e per la rigenerazione 200 Corte dei conti del 2007 emerge che la motivazione conclamata (ad esempio Sant’Ambrogio o San Siro), a interventi organici più dei quartieri a Milano. 150 a dismettere e alienare alloggi di epoca non recente (e quindi di puntuali (come il quartiere Umanitaria in via Solari). Queste diverse dinamiche interne all’edilizia pubblica 100 bassa redditività) per costruirne di nuovi non ha trovato riscontro Nel loro insieme, attraverso un processo cumulativo e plurale di (concentrazione di vuoti, stato di abbandono, diverse forme di 44 50 all’atto pratico: nello studio risultava che per realizzare un nuovo costruzione di varie parti di città, durato circa un secolo, hanno gestione, piani vendita e alienazioni), combinate alle forme di 0 alloggio sarebbe stata necessaria la vendita di almeno 3-4 contribuito allo sviluppo urbano dando vita a un capitale collettivo sviluppo di una città di scala metropolitana, hanno investito 2002 2016 *dati di Santucci da “Corriere della Sera” (13|10|20) di Francesca Cognetti 16 Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Politecnico di Milano 17
RM_06 con diverse modalità e concentrazioni i vari comparti di edilizia pubblica, producendo nei fatti forti differenze insite non solo Milano, come per altre metropoli italiane, in cui si è consolidata una configurazione policentrica dell’urbano, all’interno della specialmente nei contesti più complessi, diviene fondamentale nella misura in cui dà forma ad azioni civiche e alla produzione AFFITTI A MILANO nell’origine storica di questi quartieri, ma anche nei processi quale la geografia dell’abitare ha subito profondi cambiamenti. iperlocale di welfare, di natura formale e informale. Popolazione Alloggi materiali e immateriali che li hanno trasformati col tempo. Parliamo infatti di contesti metropolitani in cui l’idea di centro si Inoltre, queste azioni permettono di costruire tessuto sociale e Questi processi endogeni ed esogeni hanno contribuito a quella dilata, moltiplicandosi in innumerevoli e diverse centralità e in valori simbolici. Valori che assumono una particolare rilevanza 9% 20% che potremmo chiamare la «caratterizzazione dei quartieri sistemi multifunzionali complessi. In questa nuova geografia, i entro contesti segnati da processi di indebolimento materiale e pubblici»: quartieri nel verde e ben serviti, quartieri poveri e luoghi dell’abitare degradati e di qualità spesso convivono sia sui immateriale degli aspetti relazionali e comunitari. multietnici, quartieri storici con molti abitanti anziani, quartieri del confini della città, sia al centro. Queste pratiche sociali lasciano tracce importanti non solo sulle degrado edilizio e sociale, quartieri urbani ubicati al bordo della persone e sulle relazioni, ma anche nella città fisica: recuperano campagna, quartieri monofunzionali e isolati, quartieri marginali Abitanti e comunità, nuova cittadinanza e spazi abbandonati, degradati o inutilizzati, rimettendoli nel “ciclo posizionati in centro città. welfare iperlocale di vita” della città, praticano interventi collaborativi di cura, avviano attività di gestione responsabile e manutenzione. Questi 91% 80% Un aspetto importante dei contesti di edilizia pubblica è legato progetti nascono da processi di riappropriazione che sono di legenda CHI ABITA L’ERS IN ITALIA? ai suoi abitanti, che spesso rappresentano una risorsa perché portatori della memoria dell’abitare, ma anche attivatori di ri-significazione dei luoghi, ovvero processi che restituiscono un edilizia sociale valore simbolico agli spazi e ai quartieri, lavorando sui legami ai relazioni, di mutuo-aiuto e di senso di comunità. libero mercato 88% cittadini italiani Abitanti sono anche le persone che si prendono in diverso modo luoghi e sull’immaginario. Se adottiamo una prospettiva “dal basso” e vicina alle pratiche cura di questi contesti, proponendo progettualità, servizi e azioni; ALLOGGI SOCIALI MILANO dell’abitare nei contesti di edilizia pubblica, l’immagine che e in diverso modo quindi vivono e si radicano in questi contesti. 38% nuclei monocomponente Per differenti ragioni i quartieri di edilizia residenziale pubblica ne emerge è di territori attivi, che costruiscono competenze cercando creativamente e concretamente soluzioni a problemi 92 sembrano essere ambiti eccezionali da questo punto di vista; 100.000 di difficile trattamento. Queste pratiche e reti rappresentano un 30% nuclei con 2 componenti di fianco alla fatica di convivere e di abitare, esprimono infatti una importante capacità di attivazione, un attaccamento raro importante potenziale, per la possibilità che diventino la base per costituire e rafforzare laboratori collaborativi tra cittadinanza 80.000 al proprio contesto di vita, una particolare creatività nel trattare attiva e istituzioni locali. 28,7% ha oltre 75 situazioni intricate e complesse. 60.000 58 Si tratta spesso di realtà piccole e frammentate (singoli abitanti, Edilizia residenziale pubblica come risorsa attivisti locali, comitati di quartiere, associazioni culturali e 49% ci vive da più di 20 anni sociali, soggetti del terzo settore radicati nei contesti), ma che strategica, a quali condizioni? Una cruciale 40.000 costituiscono una ricca geografia di attori con mandati eterogenei, sfida di policy 1981 2020 impegnati con costanza e dedizione in azioni specifiche sulla L’Edilizia Residenziale Pubblica, nella sua articolazione e All’interno di un patrimonio pubblico apparentemente unitario, qualità del vivere. poliedricità spaziale e sociale che abbiamo raccontato, appare ALLOGGI MILANO 2020 quella che emerge è una geografia di forti articolazioni interne, Pensiamo ad esempio ai molti comitati di quartiere e comitati come una risorsa strategica di persone, case e quartieri da che in alcuni casi contraddistinguono caratteri di perifericità, a 36.800 inquilini che sono un punto di riferimento importante e presidiano valorizzare e curare. 35.000 ~4.000 volte anche estrema marginalità, e in altri casi di annessione alle quotidianamente temi come la qualità degli spazi pubblici e È nata come terreno di sperimentazione delle politiche pubbliche dinamiche della città, segnando quindi una rinascita. comuni, la coesione sociale e il senso di sicurezza, l’accesso ai 30.000 28.100 per la casa, e se ancora oggi in parte lo è, siamo davanti alla Questa interessante varietà è il segnale di diverse traiettorie diritti e la relazione con le istituzioni. ~3.000 necessità di costruire un nuovo senso condiviso di questi 25.000 di vita, dinamiche e forme di recupero urbano che hanno A fianco a queste organizzazioni di abitanti, lavorano spesso quartieri, come valore per la città. 20.000 investito questi comparti nel tempo; questi brani di città non diverse associazioni locali che, grazie alla disponibilità di Milano, più di altre metropoli italiane, ha ancora un patrimonio rappresentano cioè contesti statici e immutabili, ma piuttosto moltissimi volontari, promuovono attività come doposcuola, pubblico consistente (circa il 20% delle case disponibili in affitto 15.000 “territori in bilico” tra spinte alla trasformazione e inerzie. Sono scuole di lingua, spazi di mutuo-aiuto, attività ricreative, centri di in città), in parte incrementato o rimesso in circolo dalle ultime 10.000 territori sottoposti sia a processi di miglioramento, sia anche a ascolto, azioni di cura dello spazio. politiche di nuova costruzione e di riqualificazione, descritte in 5.000 processi di deterioramento; sono dinamici e vivono condizioni Infine, in questi quartieri sono presenti reti radicate del terzo questo stesso volume. Queste modalità esprimono nell’insieme transitorie in cui si possono verificare sia dinamiche di recupero, settore che propongono con continuità servizi alla persona, il tentativo di superare alcuni nodi critici che caratterizzano il 0 Comune di Milano ALER attraverso la costruzione di un circolo virtuoso di introduzione spazi sociali e culturali, progetti abitativi di riuso del patrimonio. sistema dell’ERP, che comunque permangono. Pensiamo ad di elementi di qualità, sia fenomeni di abbandono e contrazione Una varietà di persone e soggetti che esprimono molteplici esempio alla difficoltà di introdurre elementi di innovazione della legenda legati a un declino dei contesti locali. capacità: sono attori locali “esperti” delle questioni che gestione ordinaria, anche imparando dalle sperimentazioni, alla abitati Questa molteplicità è particolarmente accentuata per la città di attraversano le periferie e dei modi per trattarle, la cui attivazione, mancanza di sistemi integrati di supporto alle fragilità sociali, alla sfitti 18 19
RM_06 grave obsolescenza di alcuni spazi residenziali e di servizio, alla l’attuale esperienza dell’amministrazione milanese, che sta sistema di offerta “unitario” ma differenziato, cioè di una filiera rigidità dei meccanismi di assegnazione e, più in generale, di concretamente operando per mantenere l’impegno a ristrutturare di interventi che coprono un’ampia gamma dei bisogni di casa: ricambio della popolazione. e assegnare i 3000 alloggi sfitti del patrimonio comunale entro il dall’emergenza abitativa e prima accoglienza, all’edilizia sociale A fronte, quindi, di interessanti sperimentazioni volte a costruire prossimo quinquennio, all’interno di un più ampio impegno per il con differenti canoni, agli interventi a canone concordato e per nuovo patrimonio, a rigenerarlo e a custodirlo, assistiamo anche rafforzamento dell’offerta abitativa in affitto. particolari utenze. Un patrimonio pubblico e privato articolato a una profonda crisi del ruolo dell’edilizia pubblica, non solo in Si tratterebbe anche di rafforzare la sperimentazione sugli alloggi ma organico, rispetto al quale favorire forme di mobilità “interna” alcuni contesti particolarmente problematici, ma anche di senso fuori ERP, avviata in forma decisa da Aler Milano negli ultimi anni e protetta, a seconda delle condizioni di vita. In questa offerta più generale. Ne sono testimoni le dinamiche di vendita diffusa su circa 3000 alloggi, e dal Comune di Milano su altri 500, con anche il mercato privato potrebbe giocare un diverso ruolo, e in del patrimonio (che ancora dal 2001 è stato eroso del 12% sperimentazioni legate a progetti con assegnazione in stato di questo senso risulta centrale il ruolo di mediazione delle agenzie attraverso i piani di alienazione), sia di cattivo e controverso fatto e in collaborazione con il terzo settore abitativo. per la casa. utilizzo (ne sono un esempio manifesto gli oltre 7.000 alloggi In attesa di un auspicabile rilancio di una politica nazionale, Nonostante questi interessati presupposti, la quadratura tra vuoti). l’obiettivo strategico sembra essere quello di amministrare bene premesse, interessi e risultati è tutt’altro che pacificamente Queste dinamiche rappresentano una spinta contraria alle il patrimonio esistente, sia con piani integrati e straordinari di scontata e in questo senso è strategico il ruolo giocato dalla importanti sperimentazioni in corso, che sembra contribuire rigenerazione urbana, ma anche con una attenta politica di amministrazione pubblica in termini di governance, ovvero di all’archiviazione di un patrimonio importante di alloggi, spazi gestione ordinaria e puntuali sperimentazioni, ad esempio capacità di detenere la regia dei processi negoziali finalizzati alla e politiche; una inerzia rafforzata da consistenti problemi di sull’automanutenzione e l’autorecupero. Questo condurrebbe definizione degli interventi di edilizia a costo accessibile. carattere gestionale, da conflitti latenti tra i diversi enti proprietari a un pieno impiego del patrimonio esistente favorendo e e da una radicata convinzione legata alla percezione di un accompagnando una mobilità virtuosa dentro e fra le diverse patrimonio in disuso, statico e multiproblematico, una sorta di forme di locazione e verso un miglior rapporto fra numero dei “problema urbano” del quale liberarsi. componenti familiari e dimensione dell’alloggio. Bisognerebbe invece lavorare a una idea di Edilizia Residenziale Una capacità che presuppone altresì un investimento, da parte Pubblica come importante risorsa per la città di Milano, un dell’attore pubblico, nell’attivazione sia di modalità di costruzione contesto poliedrico e, in forme diverse, problematico, ma, come locale della conoscenza, sia di forme di articolazione della propria abbiamo visto, anche ricco di risorse, competenze e culture di cui presenza in rapporto ai contesti che comprendano la possibilità Testi per orientarsi sul tema sono portatori sia abitanti e soggetti locali, sia le istituzioni. Sono di consolidare forme di gestione sociale e accompagnamento. Aa., Vv. (2008), Cento anni di Edilizia residenziale pubblica a Milano, presenti in questi contesti diverse esperienze e potenzialità, da In simili percorsi acquista anche importanza la possibilità di Aler Milano edizioni, Milano. valorizzare all’interno di quadri strategici ampi, combinando, a riportare all’interno delle procedure ordinarie quanto appreso Boatti A. (2013), Abitare in Lombardia in tempi di crisi, Maggioli editore, diverse scale e in modo riflessivo, attori, sistemi di opportunità, da programmi complessi già sviluppati in diversi contesti Milano. vocazioni e interessi. (ad esempio nei Contratti di quartiere), attraverso percorsi Bricocoli M., Cellamare C., Cognetti F., Marchigiani E. (2021), “Edilizia residenziale pubblica. Leve per incrementare il patrimonio disponibile”, È questo un terreno che diviene una cruciale sfida di policy autoriflessivi su ciò che è stato fatto e su come apprendere dalle in Coppola A., Del Fabbro M., Lanzani A., Pessina G., Zanfi F. (a per Milano, in una prospettiva che si interroga sul rilancio di sperimentazioni. cura di), Ricomporre i divari. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica, Il Mulino, Bologna. una azione pubblica sensibile e coerente sui temi della casa e Certo queste considerazioni sull’ERP non possono non collocarsi dell’abitare accessibili, sulla rilevanza di interventi locali integrati, in un quadro più ampio relativo alla casa accessibile e in affitto a Cognetti F., Padovani L. (2017), Perché (ancora) i quartieri pubblici: Un laboratorio di politiche per la casa, Franco Angeli, Milano. sulla possibilità di attivare meccanismi di empowerment di Milano. Sappiamo che questo è un tema strategico per una città Cognetti F., Delera A. (2017) (a cura di) For Rent. Politiche e progetti abitanti e gruppi locali. che ambisce a essere inclusiva e accogliente, ma all’interno di per la casa accessibile a Milano, Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni, Accanto all’emergere, ciclicamente, in diversi periodi, di una spinte alla crescita e occasioni di sviluppo spesso diseguali. Milano. molteplicità e varietà di esperienze, sembra infatti mancare un In questi anni si è costituita una interessante arena di soggetti Nomisma, Federcasa (2016), Dimensione e caratteristiche del disagio discorso organico sull’ERP, dettato da politiche di lungo periodo (Fondazioni, terzo settore, associazionismo) che hanno abitativo in Italia e ruolo delle aziende per la casa. Sintesi, Roma, testo disponibile online. di valorizzazione dei contesti e di nuove politiche di risposta sviluppato negli anni competenze, capacità e consuetudini per Laboratorio città pubblica (2009), Città pubbliche. Linee guida per la diretta a domande abitative oggi scarsamente considerate. intervenire in forma innovativa sul tema. Il Piano di Governo del riqualificazione urbana, Bruno Mondadori, Milano. Si tratta evidentemente di politiche complesse, che richiedono la Territorio ha aperto a utili strumenti per un possibile ruolo degli Infussi F. (a cura di, 2011), Dal recinto al territorio. Milano esplorazioni collaborazione di più soggetti e una forte guida dell’ente locale, operatori privati nella produzione di nuove abitazioni in affitto nella città pubblica, Bruno Mondadori, Milano oltre che un nuovo investimento di scala nazionale. accessibile. Si sta così definendo, a Milano in forma singolare Storto, G. (2018), La casa abbandonata. Il racconto delle politiche D’altra parte, ci sono anche politiche più ordinarie che potrebbero a livello nazionale, un nuovo sistema multi-attoriale e ispirato ai abitative dal piano decennale ai programmi delle periferie, Officina Edizioni, Roma. segnare importanti cambiamenti anche in tempi non troppo principi della sussidiarietà orizzontale che riorienta le modalità di Housing Europe CECODHAS (2015), The State of Housing in the EU lunghi e sostanzialmente attengono a una attenta gestione produzione e mantenimento del patrimonio. 2015, The European Federation for Public, Cooperative and Social di ciò che c’è. Come sembra in qualche modo dimostrare La prospettiva su cui convergere è quella della costruzione di un Housing, Bruxelles 2015 Edificio del complesso di via Senigallia 20 21
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