Jeep Gladiator 2020 : pick-up e fuori strada
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Jeep Gladiator 2020 : pick-up e fuori strada Jeep Gladiator – Derivata dalla Jeep Wrangler, questa Gladiator è finalmente in uscita. Già disponibile (e prodotta) negli USA, aggiunge il primo pick-up dell’offerta Jeep. L’uscita è infatti prima della fine del 2020. I weekend in Italia saranno un po difficoltosi a causa delle dimensioni importanti della Jeep Gladiator. Si parla infatti di 5 metri e 54 cm, una lunghezza molto importante, al quale le nostre strade non sono abituate. In ogni caso la gita verterebbe sul fuori strada, dove la folla non arriva, per godersi a pieno la natura. La Jeep Gladiator è derivata dalla versione 5 porte della Jeep Wrangler, ovviamente. L’estetica rimane la tipica di questo modello, ispirata al suo passato militare. Il tutto ha una nota spiccatamente retro. aggiungere il cassone lascia acquisire alla Jeep Gladiator ancora più carattere, se
possibile. Il telaio a longheroni è stato allungato per permettere l’aggiunta del cassone, guadagnando quai 50 cm in between agli assi delle ruote. Questo aiuta lo spostamento e la stabilità con un carico pesante, nonché la distribuzione dei pesi, secondo mamma Jeep. Questo ovviamente si tradurrà in un minor feeling di guida e in una perdità in agilità. In ogni caso non è il feeling di guida la volontà della Jeep Gladiator. Non perde affate le capacità 4X4, anzi. Possiede infatti ben 2 tipi di trazione integrale: il complicato Rock-Trac (bloccaggio dei differenziali tramite tasti direttamente sulla consolle) e il più semplice Command- Trac 4×4. Gli allestimenti sono pochi e ancor meno la proposta dei motori. Disponibile in Italia solo il 6 cilindri 3.0 da 260 Cv. Il prezzo ancora non è disponibile.
In Sicilia, sulle tracce di Montalbano con la nuova Jeep Cherokee, tra paesaggi resi ancor più famosi dal simpatico Commissario La Sicilia non ha bisogno di presentazioni: la sua storia plurimillenaria è nota almeno al pari delle bellezze naturali. Ma vivendo nell’epoca della comunicazione di massa, più dei romanzi di Andrea Camilleri, è la loro trasposizione televisiva ad attrarre un turismo che vuole visitare i luoghi resi celebri da Commissario Montalbano. Lo fanno in tanti, lo facciamo anche noi. Si parte da Catania – Tutto questo è portata di weekend: scegliendo come base di partenza Catania, dove chi arriva in aereo può scegliere autonoleggi di ogni categoria. Weekend Premium, testata avvezza a una buona attenzione allo stile come alla praticità, non ha esitato, scegliendo l’ultima nata di Jeep. Cherokee Model Year 2019, in allestimento Overland: sport utility spaziosa e potente, sicura e confortevole e, all’occorrenza, una vera Jeep, pronta al fuoristrada anche con tanto di marce ridotte.
La nuova Cherokee Restyling approfondito, con nuovo aspetto anteriore per il cofano spiovente in alluminio, separato dai parafanghi, la nuova fascia dei fari led di serie e fendinebbia con finiture lucide: al centro le feritoie che caratterizzano le Jeep. Diverso anche il posteriore con aspetto più armonioso: nuovi gruppi ottici con sottile cornice di luci led rosse ad avvolgere stop e lampeggiatori. Portellone composito e ultraleggero, con la maniglia più in alto per una maggior praticità d’uso, e dotato di apertura automatica azionabile con un piede, per accedere al bagagliaio con capienza incrementata di settanta litri.
Dentro Cherokee: l’abitacolo è luminoso grazie al tetto panoramico CommandView opzionale, e mostra una maggior cura per design e comfort. Per il primo, forme scolpite e superfici morbide, finiture Piano Black e Satin Chrome sulle varie cornici; spostato il freno di stazionamento elettrico in posizione più raggiungibile. Consolle centrale ridisegnata con portaoggetti più ampi: spazio garantito per smartphone e altre necessità, strumentazione configurabile con display led Tft che visualizza informazioni utili alla guida, anche se non tutte intuitive o dai comandi lineari. Strade di Sicilia, verso Vigata, cioè Ragusa L’interno della Sicilia è costellata da strade importanti, scorrimenti senza incroci a raso, tratti incassati tra pareti appositamente scavate, ponti e viadotti, grandi svincoli (alcuni non si sa se portino davvero da qualche parte). Arteria spesso incredibilmente prive di traffico. Solo con qualche buca o avvallamenti dovuti alla realizzazione su terreni argillosi o franosi. L’ideale per avere “molte gomme e pochi cerchi”: che tradotto dal gergo dei fuoristradisti
significa elevata spalla del pneumatico e cerchio dal diametro non troppo spinto. E con Cherokee siamo a posto, per l’avvicinamento alla zona di nostro interesse, compresa in un’area della provincia di Ragusa, osservando la cartina, appena a ovest di Capo Passero, la punta più meridionale dell’isola. Occhio alle fiction Senza trascurare il dettaglio che si stiano lambendo località già dichiarate Patrimonio dell’umanità Unesco, eccoci alla caccia del fascino del Commissario Montalbano, lungo itinerari inseriti oramai pianamente nei flussi turistici dell’isola. A Ragusa, il capoluogo, citata nella fiction come Vigata, meritano comunque la visita il Duomo di San Giorgio, tra le massime espressioni dell’architettura barocca, con portale gotico catalano e facciata a torre con campanile annesso, e grande scalinata. La Cattedrale di San Giovanni Battista con facciata barocca,
la chiesa di Santa Maria dell’Itria: anch’essa, nonostante sopravvisse al tragico terremoto del 1693, fu ricostruita secondo lo stile barocco, al centro del quartiere ebraico di Ragusa Ibla. Mangiare come Salvo Montalbano Per un pasto nello “stile di Montalbano”, la trattoria da Calogero (che il Commissario chiama “la Rusticana”), è la meta elettiva dei suoi pasti senza vista-mare. Girovagando per città e dintorni, si trovano riferimenti televisivi come il Ponte dei Cappuccini (puntata “Il ladro di merendine”), la piazza delle Poste e la piazza del Popolo (“La voce del Violino”).
Guidando Cherokee Assetto evoluto con affinamento delle sospensioni, motore turbodiesel Multijet II da 2,2 litri con testata in alluminio bialbero a sedici valvole, nuovo disegno per pistoni, bielle e albero motore. Maggior silenziosità e minori consumi, nuovo anche il turbo vgt integrato nel collettore di scarico. Ottimo il cambio automatico a nove rapporti con palette al volante.
Altre Vigata – Proseguendo verso sud, Modica è un’alternativa di Vigata, con molte immagini riprese nelle varie stagioni della fiction. Palazzo Polara, il Duomo di San Giorgio, la scalinata verso la casa del medico legale (il Dottor Pasquano, quello dei “cabbasisi”) e, anche se il Commissario non sembra essersene mai interessati, da non perdere la Cioccolateria Bonaiuto. La più antica della città, offre la pasta di cioccolato amara, base per la lavorazione e la realizzazione dei dolci di cioccolato tipici. Gli altri set Scicli è la terza alternativa dei set: i luoghi più ripresi sono il Palazzo Comunale (il Commissariato nella fiction) e il Palazzo Iacono (la Questura di Montelusa). Rotta a 180°, diritti a sud per Sampieri, sul mare: qui ci aspettano la scogliera del Pisciotto, dove si trova la Mànnara, luogo malfamato spesso teatro di eventi della Serie. Le rovine della grande Fornace Penna sono tuttora spettacolari.
La nuova Cherokee : è il momento di dedicare qualche attenzione alla compagna del weekend, l’ultima nata in Casa Jeep: ecco la scheda sintetica. Lunghezza 462 cm, larghezza 186 cm, altezza 171 cm. Motore a gasolio a quattro cilindri da 2.174 cc, potenza 195 cavalli a 3.500 giri, coppia massima 450 Nm a 2.000 giri, cambio automatico a nove rapporti, trazione integrale con marce ridotte. Le prestazioni: accelerazione 0-100 Km/h in 9,3 secondi, velocità massima 200 km/h, consumo medio: 6,9 l/100 km, emissioni di CO2 179 g/km. (www.jeep-official.com) Punta Braccetto
Lasciamo Punta Secca sempre seguendo la costa, arrivando a Punta Braccetto, dove le qualità fuoristradistiche di Cherokee sono utili quando usciamo dall’abitato, dirigendoci verso la Riserva Naturale Integrale di Cava Randello. Che attraversiamo rispettosamente, guidando fuori asfalto per raggiungere la meta di questa prima tappa: Donnafugata Golf Resort, il cui nome anticipa il tema della seconda giornata. Golf, appunto, quindi la famosa etichetta di vini, e l’omonimo Castello. Nella seconda tappa, a seguire tra breve.
Nuova Jeep Compass, di vecchio rimane solo il nome Nuova Jeep Compass – Una nuova storia attende il SUV compatto di Jeep, che nonostante il nome ha tutta un’altra faccia rispetto a come lo conoscevamo. Il lancio è avvenuto ad inizio settimana presso lo stabilimento FCA di Goiana, in Brasile, ma ancora sappiamo poco di questa nuova vettura.
Il modello uscito nel 2006 era lungo circa 4,40 metri per cui possiamo ipotizzare che la nuova Compass si attesti su questa misura, divenendo l’anello di congiunzione tra la più piccola Renegade ed il personalissimo Cherokee. Dalle foto ufficiali si notano linee non troppo elaborate ma sportive, che vogliono sì enfatizzare la natura offroad della vettura, ma anche darle un certo tono sulle strade di tutti i giorni. Sempre piacevole la calandra con le sette feritoie, simbolo del marchio Jeep.
E se anche i fari sono stati “intagliati” per darle un’aria seriosa, dentro risulterà invece “amichevole”: promette molto spazio per gli occupanti, oltre ad un sistema infotainment d’ultima generazione (tra cui un grande schermo touch HD da 8 pollici); il bagagliaio sarebbe al pari di quello delle grandi berline, quindi con un’ottima capienza per ogni occasione. Il suo punto di forza sarà poi la trazione 4×4, grazie alla quale intende affrontare qualsiasi strada (e se stiamo parlando del marchio americano abbiamo pochi dubbi!) per rendere la guida davvero open-air, senza comunque dimenticare la guida piacevole e dinamica su asfalto. Il tutto naturalmente subordinato a diversi sistemi di sicurezza.
Quando potremo vederla anche noi? Non prima del Salone di Los Angeles, dove debutterà sul mercato nord-americano per poi arrivare nel Vecchio Continente tra i primi mesi del 2017. E proprio per l’Europa sono stati pensati appositi motori diesel (si tratterebbero dei 1.6 e 2.0 MultiJet da 120 e 140 cavalli), dai consumi parchi ed adatti sopratutto alla città ed alle autostrade. Sarà una bella sfida globale per la nuova Compass, ce la potrà fare? JSet a Porto Cervo, per vivere l’estate all’insegna
dei valori Jeep Jeep JSet – Sino a fine agosto in tre location esclusive della Costa Smeralda tutti gli appassionati del marchio Jeep potranno vivere l’emozionate esperienza dei nuovi JSet. A disposizione degli ospiti tutta la gamma di SUV Jeep per scoprire gli splendidi percorsi costieri. Ospitati presso il “Grand Hotel in Portocervo” – Orange Restaurant, il “Pepero Club” e il “Zamira Lounge Cafe”, gli esclusivi JSet saranno personalizzati con gli stilemi Jeep e diverranno il luogo di incontro privilegiato per gli appassionati Jeep e per tutti coloro che si riconoscono nei valori autentici del brand americano. Gli ospiti avranno a disposizione tutta la gamma Jeep sia per un raffinato “shuttle service” sia per andare alla scoperta degli splendidi percorsi costieri.
Dal Grand Cherokee, il SUV più premiato di sempre, compresa la potente versione SRT con motore V8 da 6.4 litri e 468CV, alla Wrangler, l’iconica Jeep che consente di muoversi praticamente ovunque. Dalla Renegade, il pluripremiato SUV compatto dalla vocazione off-road, anche nella versione top di gamma Trailhawk, alla Cherokee, un modello sempre fedele alla tradizione Jeep. L’estate in Sardegna firmata Jeep continua con due prestigiose sponsorizzazioni: con il Festival Musicale Internazionale di Golfo Aranci, in programma dall’8 al 15 agosto, che avrà a disposizione una flotta di vetture Jeep per gli spostamenti degli artisti internazionali. Con la sponsorship della scuola di kitesurf “FH Academy” di Porto Pollo, una disciplina sportiva avvincente che condivide con il marchio Jeep gli stessi valori di libertà e avventura.
ATTORNO A TORINO CON LA JEEP GRAND CHEROKEE CRD SUMMIT di NICOLA D. BONETTI Un weekend autunnale neipressi della capitale sabauda con la nostra Jeep Grand Cherokee, dallo sport alla storia, dalla gastronomia alla cultura, sempre all’insegna del relax. La motivazione scatenante è giocare a golf: chi lo pratica a qualsiasi livello può capire, coinvolge in modo totalizzante e al fascino di certi campi non si resiste. A poca distanza da Torino, ci sono due percorsi vicini, entrambi nella tenuta sabauda del Parco regionale de La Mandria, che li isola dal mondo, permettendo di giocare con le sole montagne di sfondo. Invitati al Royal Park I Roveri, un esclusivo 36 buche, invece di giocare in giornata, decidiamo di prendercela comoda, unendo altri obiettivi. Sabato mattina la A4 in direzione Ovest è poco frequentata, e si supera Milano senza code, raggiungendo il campo, in tempi ragionevoli per un tee time (l’orario di partenza in campo) di tutto relax. Perché, riconosciamolo, il bello dell’autunno è rallentare. Il Royal Park si trova sulla strada per Lanzo nei pressi di Robassomero, a poca distanza dalla Reggia di Venaria Reale, a 15 km dal centro di Torino e a circa 10 all’aeroporto. Arrivando, già oltre i cancelli presidiati dalle guardie, assaporiamo il fascino di un luogo esclusivo, in una posizione suggestiva per il paesaggio e la cura dell’ambiente: radure in una foresta secolare, antica riserva di caccia reale: all’alba e al tramonto si incontrano cervi e altri animali muoversi liberamente.
Il circolo, elegante e con stile particolare, unisce il taglio chic metropolitano alla rispettosa riservata tradizione piemontese. Accoglie con strutture di relax e wellness, grande piscina compresa. Ma il top è per i percorsi: 18 buche costruite nel 1971 da Robert Trent Jones Sr., autore di oltre 500 percorsi in tutto il mondo, con paesaggio artistico, uso innovativo di bunker, grandi ostacoli d’acqua e disegno per incoraggiare un’attenta strategia di gioco, anche audace. Recentemente sono state aggiunte altre 18 buche, disegnate da Michael Hurdzan.Dopo le nostre 18, giocando permeati dal piacere, obbligatoria la tappa al Ristorante, dove comfort e stile regnano, in sala, all’aperto e in cucina, con i classici della tradizione piemontese. Info: www.royalparkgolf.it Rotta Cerbiatta 24, 10070 Fiano – TO, Tel. 011.9235500 – Ristorante 011.9235494 Nel tardo pomeriggio, approfittando di essere a spasso con un’auto particolare, adatta a tutto, con stile, come l’ultima Jeep Grand Cherokee CRD Summit, esploriamo un po’ i dintorni, tra le colline e le non lontane montagne, muovendoci anche nel vero fuoristrada. Con tanto di ridotte e trazione Selec- Terrain si va dappertutto, anche dove sarebbe parso impensabile con un’auto di questa stazza. Ma è una Jeep ed è progettata anche per questo. Avventure vere, guidando su fondi impegnativi, impossibili alle semplici crossover o sport utility, dove Grand Cherokee procede potente e sicura. Come in autostrada, dove con il cambio automatico a otto rapporti, scivola via silenziosa e rapida, consumando davvero poco. Il listino della ricca Summit indica 72.600
euro, ma la Limited è accessibile da 59.600 euro, con pari motorizzazione CRD 3.0 V6. www.jeep-official.it La sera, decidiamo di restare di base nella zona: trovata su www.booking.com una sistemazione particolare, gradevole e di stile, nel centro storico di Cirié, borgo di charme. Il Corona Grossa Residence & Suites ci propone un appartamento per tutta la famiglia, nuovissimo e con terrazza, oltre che posto auto interno, in modo che possiamo lasciare le sacche da golf nel bagagliaio, tranquillamente. Ristrutturazione dell’antico convento attiguo alla chiesa del Santo Sudario, tra arcate e muri (ridipinti di fresco), si ricorda un mondo lontano, di silenzi e quiete. Il cortile interno ospita piccoli e curiosi negozi tuttora dominati dal campanile. Trasformato nell’800 in locanda ristorante, e dal 1917 è gestito dalla famiglia Fiorito per una lunga tradizione di ristorazione ad alto livello. Residence dal 2008, è gradito per lavoro e turismo. www.coronagrossa.it Via Vittorio Emanuele150, 10073 Cirié – TO, Tel. 011.9205988 Domenica mattina, con calma, dopo una passeggiata (i golfisti camminano sempre) passeggiando per Cirié, rientrando verso Torino una visita a Venaria Reale, dove sono in corso rievocazioni medievali, con sfilate e giochi in costume.Poi, verso il centro della capitale sabauda, dove sono infinite le possibilità di attività culturali e turistiche. Noi, abbiamo scelto di andare accanto a Lingotto, a pranzo da Eataly, per un’esperienza di qualità a tutto campo.
LA COMPAGNA DI VIAGGIO JEEP GRAND CHEROKEE CRD SUMMIT Dimensioni: 487/194/180 cm Potenza: 250 CV a 4.000 giri/min Coppia: 570 Nm da 2.000 giri/min Velocità massima: 202 km/h 0-100 km/h: 8,2 secondi Consumo medio: 7,5 l/100 km (13,3 km/l) Emissioni di CO2: 198 g/100 km Jeep Cherokee, a spasso nel tempo tra risaie e lanifici Ci sono appassionati che ricordano la pista di Balocco come tempio Alfa Romeo , quando le monoposto del Biscione sfrecciavano a 300 km/h (e oltre) sui lunghi rettilinei, e tuttora si recano anche solo a sentire gli ululati delle auto più spettacolari del Gruppo, comprese Maserati e Ferrari, durante prove e sviluppo. A livello turistico la zona è tranquilla, immersa nella campagna, tra le risaie. Come indicano i nomi degli abitati, spesso conosciuti più per le qualità di riso, come Arborio, ad esempio.
Noi, invece, dopo aver percorso il tracciato estremo da fuoristrada, usciamo dal “Proving Ground” di Fiat Chrysler Automobiles con la nuova Jeep Cherokee, durante il lancio internazionale. Raggiungendo subito il piccolo abitato di Balocco, stretto attorno al castello la cui origine risale al X secolo: distrutto e ricostruito più volte, presenta alcuni tratti risalenti al XV secolo, e molti interventi successivi. Procediamo per Buronzo nella scarsità di traffico, e lungo le strette strade tra le risaie riscontriamo comfort e guidabilità della nuova Cherokee Limited, con motore turbodiesel da 170 CV e il nuovissimo cambio automatico a nove rapporti. L’auto è spaziosa e contiene tecnologie di ogni genere – i sistemi di gestione della sicurezza e degli aiuti alla guida possono arrivare fino alla settantina – con ottima abitabilità, anche posteriore. Quindi, dal vercellese sconfiniamo nel biellese: evocare la lana è istintivo, e non appena il paesaggio abbandona riso e pianura, lasciando il passo alle colline, in ogni valletta dove scorresse acqua, tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 tutti gli spazi furono occupati dai lanifici, con imponente presenza lungo il torrente Strona. Dei quali, a parte i pochi attivi per aver raggiunto solidità come Cerruti, Fila e Zegna, perché parlando di lana pettinata, l’eccellenza biellese rappresenta ancora oggi la maggior concentrazione a livello mondiale. Purtroppo molti altri sono solo esempi di archeologia industriale, con fabbriche abbandonate o comprese in (più o meno vaghi) piani di recupero per il fascino delle costruzioni, persino con elementi meccanici a vista, come le grandi ruote esterne. Paesaggio industriale unico, mentre la Cherokee avanza salendo in modo scorrevole e divertente, anche fino al punto in cui, dopo un primo valico, ridiscendiamo accanto al fiume. Non ci sarebbe alcunché da dimostrare in termini di fuoristrada, dopo le pendenze quasi impossibili della pista prove, ma qualche allungo su sterrato è sempre un
test probante per la distribuzione dei pesi. E anche qui dimostra che, nonostante la struttura rivoluzionaria per Jeep con trazione anteriore (l’integrale si attiva autonomamente, all’occorrenza), non appare sbilanciata e la guida è sempre gradevole. Il ritorno vede i boschi lasciare spazio alle vigne: per accompagnare i risotti ci vuole un buon rosso, e invece dei piemontesi più famosi, sarebbe adeguato abbinarne uno a “km 0”. Qui nel paese di Lessona si produce il vino omonimo, che consigliamo caldamente di provare. Dall’enologia alla storia: il Nordovest è anche terra di scontri tra religioni, con sette ed eretici (secondo definizioni di parte, naturalmente) che caratterizzano luoghi e tempi. In codesti paraggi, specificamente la zona del monte Rubello, all’inizio del XIV secolo offrì rifugio ai Dolciniani, i seguaci di Fra’ Dolcino (noti a livello popolare per la presenza ne “Il nome della rosa”), che realizzarono anche accenni di fortificazioni per resistere, fino alla sconfitta del 1307. Scendendo a valle riprendono le risaie con un paesaggio che, ben diverso dalle colline sa modificare il proprio fascino con le diverse stagioni, anche se mentre lo percorriamo, questa fase di primavera vede “l’asciutta” delle irrigazioni, con affioramento di marne e argille, dal caratteristico colore chiaro. Ecco mettere nuovamente alla prova stabilità, assetto e trazione di Cherokee Limited, con passaggi veloci lungo le strisce di terra che dividono le risaie. Molto rapido l’intervento della trazione posteriore, con le reazioni che limitano gli effetti della trazione anteriore, con buona tenuta e motricità che incrementa in progressione. Siamo oramai nuovamente vicini alla pista di Balocco, alla quale ci avviciniamo da Nord, per aggirarla a Est, rendendoci così conto della vastità della superficie occupata dall’impianto. Nel quale rientriamo per restituire (onestamente, un po’ malvolentieri) questa “strana” Jeep, la nuova Cherokee che va
scoperta per le molte innovazioni, e le tante, tantissime dotazioni di sicurezza e di aiuto alla guida. Perché è stata pensata con uno sguardo al passato, come la mobilità e la calandra con le classiche sette feritoie Jeep, e con un’approfondita visione del futuro. Compresi i mercati che, lo sappiamo, da tempo non sono più gli stessi, e vanno anticipati con nuove tendenze. LA COMPAGNA DI VIAGGIO: JEEP CHEROKEE IL NUOVO CORSO Nuova visione da parte di Jeep sempre più integrata strategicamente nel gruppo Fiat Chrysler, con innovazioni inedite per il marchio. Prodotto di qualità con ampia gamma di motori, trasmissioni, sistemi e dotazioni di sicurezza, comfort e infotainment. Motori a gasolio 2.0 da 140 e 170 Cv, più un silenzioso e rotondo 3.2 V6 a benzina da 272, con trazione anteriore o tre diversi tipi di integrale, per ogni esigenza. I due propulsori più potenti hanno di serie la trasmissione automatica a nove apporti, per limitare emissioni e consumi, unitamente al sistema di disconnessione dell’asse posteriore. Allestimenti Longitude e Limited, con Trailhawk solo per V6. Prezzi da 39.000 euro per Cherokee a due ruote motrici da 140 CV a 52mila per la più lussuosa Limited da 170. Trailhawk 3.2 V6 a benzina in due versioni di trasmissione, da 52 a 53mila euro. Più, volendo personalizzare, è disponibile una serie di accessori griffati Jeep, pratici e irresistibili. www.jeep-official.it DOVE MANGIARE Ristorante l’Osteria Situato in una piazzetta adiacente al castello di Balocco, il ristorante ha stile semplice ed elegante al tempo stesso. Ristorazione piemontese di qualità, con inclinazioni stagionali, come nel periodo dei funghi, forse il più significativo. Antipasti tradizionali della regione e più semplici, primi piatti intriganti e, naturalmente grande
qualità e selezione di carni, anche con interpretazioni ricercate. Chiuso la domenica sera e il lunedì. Piazza Castello, 1 13040 Balocco (VC) Tel. 0161.853210 – 327.4589052 COME ARRIVARE Dall’autostrada A4 Milano-Torino, uscire a Balocco circa a metà strada tra le due metropoli, seguendo le indicazioni per il piccolo abitato. Quindi, procedere verso nord per il percorso in direzione di colline e montagne. Per curiosare attorno alla pista, invece, svoltare a destra prima del paese, percorrendo tutta la strada che la aggira.
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