ISTITUTO COMPRENSIVO "DON DIANA" A.S 2020-2021

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ISTITUTO COMPRENSIVO "DON DIANA" A.S 2020-2021
ISTITUTO COMPRENSIVO
         “DON DIANA”
         A.S 2020-2021

ANALISI GENERALE DEI RISULTATI DELLE
     PROVE INVALSI A.S. 2018/2019
 E PUNTI DI INTERVENTO A.S. 2020/2021                  A cura della
             Classi II eV Scuola Primaria        prof.ssa Aprile Daniela
         Classi III Scuola Secondaria I grado          F. S. Area 1
                                                Referente Invalsi di Istituto
1. Premessa
In data 05/05/2020 l’INVALSI, ha reso noto che, in seguito al protrarsi del blocco delle lezioni in presenza fino al termine
dell’anno scolastico 2019/2020 e ai cambiamenti normativi intervenuti per l’esame di Stato 2020 a conclusione del primo
ciclo di istruzione, le prove INVALSI per le classi II e V primaria e per le classi III secondaria di primo grado, limitatamente
all’a.s. 2019-20, non si sarebbero svolte. In seguito a quanto avvenuto per il protrarsi dell’emergenza epidemiologica
nell’a.s. 2019/2020, si intendono qui riprendere brevemente i risultati delle analisi relativi alle prove INVALSI 2018/19 e
confermare i punti di intervento e le linee guida da adottare per migliorare gli esiti nelle prove standardizzate nazionali in
ITALIANO, MATEMATICA e INGLESE. Riferimenti ai dati e tabelle si trovano ai seguenti link:
https://www.icdd2.edu.it/pagine_file/invalsi-2018-2019_-ii-primaria_179_1444.pdf
https://www.icdd2.edu.it/pagine_file/invalsi-2018-2019_v-primaria_179_1477.pdf
https://www.icdd2.edu.it/pagine_file/invalsi-2018-2019_-iii-secondaria_179_1478.pdf
I dati e la sintesi di seguito riportata fanno riferimento a quanto analizzato dal Referente Invalsi incaricato per l’anno
scolastico 2018/19.

2. Analisi ed elaborazione dei risultati delle prove
Le prove disposte dall’INVALSI, consistono in test:
     -  uno di Italiano e uno di Matematica, per tutte le classi seconde della scuola primaria,
     -  uno di italiano, uno di matematica e uno in lingua inglese (reading e listening), per le classi quinte della scuola
        primaria,
     -  uno di italiano, uno di matematica e uno in lingua inglese (reading e listening), per le classi quinte della scuola
        secondaria di primo grado, strutturati per la maggior parte con quesiti a scelta multipla, alcuni a risposta aperta.

                                                           SINTESI ANALISI GENERALE DEI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI a.s.2018/2019
L’analisi e l’interpretazione dei risultati delle prove consente alle istituzioni scolastiche di effettuare una riflessione
 autonoma sia sulle abilità e conoscenze acquisite dagli alunni, sia sulla validità delle scelte didattiche effettuate e
 sull’efficacia dell’offerta formativa programmata. Dalla lettura della “restituzione dati” è possibile determinare i “punti
 di forza” (competenze raggiunte con risultati pari o superiori alla media nazionale) e i “punti debolezza” (competenze
 raggiunte con risultati inferiori alla media nazionale) della popolazione scolastica.

3. Classi seconde - scuola primaria
3.1 Prova di italiano
 La prova di italiano è stata svolta il 6 maggio 2019, così come calendarizzato dall’INVALSI. La prova ha coinvolto quattro
 classi della scuola primaria e, nel suo complesso, ha registrato risultati soddisfacenti.
 Il quadro relativo ai livelli di apprendimento della prova, riportata nella tabella seguente ha evidenziato che la
 maggioranza degli studenti ha riportato il livello più alto (livello 5), anche se 9 alunni hanno riportato il livello inferiore
 (livello 1).
 La percentuale di studenti con livello 5 è stata elevata rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
 dall’INVALSI, così come risulta molto bassa la percentuale di allievi con livello 1.

                                                           SINTESI ANALISI GENERALE DEI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI a.s.2018/2019
Il quadro dei punteggi generali ha evidenziato per tutte le classi, e quindi per l’istituto, risultati superiori alla media
nazionale, per area geografica e regionale; il cheating è risultato ancora presente (7,8 rispetto al 12,5 riscontrato l’anno
precedente), con conseguente abbassamento dei livelli raggiunti dagli allievi; nel complesso tale valore è risultato
nettamente inferiore rispetto a quanto documentato e evidenziato nei due anni precedenti (2016-2017 e 2017- 2018).

La diminuzione del cheating ha permesso di ottenere a livello di istituto valori superiori rispetto a quanto riscontrato
nell’ anno precedente.
I punteggi osservati sono stati in discesa, ma la sostanziale diminuzione del cheating ha permesso di riscontrare valori
in crescita per l’intero istituto.
I risultati hanno rilevato una omogenea distribuzione delle classi (stranieri e regolari). Si sottolinea il raggiungimento di
risultati superiori alla scala nazionale in tutte le classi.
Si è ridotta inoltre la varianza tra le classi ed è risultata in netto aumento la varianza all’interno delle stesse. Un dato
critico emerso è dovuto al fatto che solo una media dell’83. 8% degli allievi ha partecipato alla prova, dato comunque
superiore rispetto alla media riscontrata per l’anno scolastico 2017-2018; inoltre la correlazione col voto di classe è
medio-bassa e si evidenzia una discrepanza con i voti degli studenti in alcune classi.

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3.2 Prova di matematica
La prova di matematica si è svolta il 7 maggio 2019, così come calendarizzato dall’INVALSI. La prova ha coinvolto quattro
classi della scuola primaria e, nel suo complesso, ha registrato risultati molto soddisfacenti.
Il quadro relativo ai livelli di apprendimento della prova ha evidenziato che la maggioranza degli studenti riporta il
livello più alto (livello 5), anche se 6 alunni riportano il livello inferiore (livello 1).
La percentuale di studenti con livello 5 è stata elevata rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
dall’INVALSI, così come risulta molto bassa la percentuale di allievi con livello 1.
Per tutte le classi, e quindi anche per l’istituto, i risultati sono stati superiori alla media nazionale, per area geografica e
regionale.
I risultati hanno rilevato una omogenea distribuzione delle classi (stranieri e ripetenti) e un aumento dei livelli raggiunti
dagli allievi rispetto agli anni precedenti, nonostante un piccolo aumento del cheating, rispetto all’anno precedente.
Si sottolinea il raggiungimento di risultati superiori alla scala nazionale in tutte le classi, anche in quella con cheating
superiore rispetto alla media di istituto. Si è ridotta inoltre la varianza tra le classi ed è risultata in netto aumento la
varianza all’interno delle stesse, pur essendo ancora evidente.
Un dato critico emerso è stato dovuto al fatto che solo una media dell’82.4% degli allievi ha partecipato alla prova (in
aumento rispetto all’anno precedente), percentuale inferiore rispetto al numero di partecipanti della prova di italiano.
In alcune classi si è evidenziata una discrepanza tra i voti del primo quadrimestre e i risultati ottenuti dagli allievi: in una
classe la correlazione è risultata media, ma si è evidenziata una classe con una correlazione scarsamente significativa.

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4. Classi quinte - scuola primaria
  4.1. Prova di italiano
La prova di italiano è stata svolta il 6 maggio 2019, così come calendarizzato dall’INVALSI. La prova ha coinvolto quattro
classi della scuola primaria e, nel suo complesso, ha registrato i risultati di seguito decritti.
Il quadro relativo ai livelli di apprendimento della prova ha evidenziato che la maggioranza degli studenti ha riportato il
livello 2; la distribuzione è risultata equa nei 5 livelli e disomogenea nelle classi.

La percentuale di studenti con livello 1 è stata inferiore rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
dall’INVALSI, così come è risultata molto bassa la percentuale di allievi con livello 5.

Per quasi tutte le classi, e quindi per l’istituto, i risultati sonostati in linea alla media nazionale, per area geografica e
regionale.

I risultati rilevano una omogenea distribuzione delle classi (stranieri e ripetenti) e una diminuzione del punteggio
raggiunto rispetto agli anni precedenti. Si evidenzia la presenza del cheating, anche se in diminuzione rispetto a quanto
riscontrato gli anni precedenti (3.1 rispetto all’11,1).
Un dato critico emerso è dovuto al fatto che solo una media dell’85.9% degli allievi ha partecipato alla prova. In diverse
classi si è evidenziata una discrepanza tra i voti del primo quadrimestre e i risultati ottenuti dagli allievi.

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4.2 Prova di matematica
La prova di matematica è stata svolta il 7 maggio 2019, così come calendarizzato dall’INVALSI. La prova ha coinvolto
quattro classi della scuola primaria e, nel suo complesso, ha registrato i risultati di seguito decritti.
Il quadro relativo ai livelli di apprendimento della prova ha evidenziato che la maggioranza degli studenti ha riportato il
livello 2; la distribuzione è risultata equa nei 5 livelli e disomogenea nelle classi.
La percentuale di studenti con livello 1 è inferiore rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
dall’INVALSI, così come risulta molto bassa la percentuale di allievi con livello 5.

Per quasi tutte le classi, e quindi per l’istituto, i risultati sono stati in linea alla media nazionale, per area geografica e
regionale.
I risultati hanno rilevato una omogenea distribuzione delle classi (stranieri e ripetenti) e una lieve diminuzione del
punteggio raggiunto rispetto agli anni precedenti.
Si è evidenziata la presenza del cheating, anche se in diminuzione rispetto a quanto riscontrato gli anni precedenti (3.8
rispetto al 5,2).

Un dato critico emerso è dovuto al fatto che solo una media dell’84.7% degli allievi ha partecipato alla prova. In diverse
classi si è evidenziata una discrepanza tra i voti del primo quadrimestre e i risultati ottenuti dagli allievi.

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4.3 Prova di inglese (reading e listening)
    La prova di inglese è stata svolta il 3 maggio 2018, così come calendarizzato dall’INVALSI.

    La prova ha coinvolto quattro classi della scuola primaria e i dati pervenuti dall’Invalsi, prevedono l’analisi del reading e
    l’analisi del listening, in maniera distinta.
    Il confronto tra i livelli raggiunti dagli allievi nelle due prove, ha evidenziato carenze nel reading, anche se, in media
    l’81,4% ha raggiunto il livello A1 al reading e l’84,3 % ha raggiunto il livello A1 nel listening.

    Il quadro generale delle prove ha evidenziato un cheating superiore in alcune classi, con conseguente abbassamento
    dei punteggi medi degli allievi; ciò nonostante, la riduzione è risultata evidente per entrambe le prove:
-      Per la prova reading da 20.7 a 1.0
-      Per la prova listening da 8.4 a 2.3
    Dal confronto su scala nazionale, per area geografica e regionale i livelli sono stati in media inferiori in quasi tutte le
    classi, e quindi anche per l’intero istituto, anche se in netto aumento rispetto a quanto rilevato l’anno precedente, per
    entrambe le prove.
    Altro dato critico rilevato è stato dovuto al fatto che solo l’82,4% degli allievi ha partecipato alla prova.

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5. Classi terze - Scuola Secondaria di Primo Grado
Le prove di italiano, matematica e di inglese (reading e listening) per le classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado
sono state svolte tra il primo e il dieci aprile del 2019, così come calendarizzato dall’INVALSI e hanno coinvolto 9 classi
dell’istituto. Le prove sono state svolte computer based (CBT), così come stabilito dal Decreto Legislativo n. 62 del 13
aprile 2017. In tale analisi sono stati approfonditi i seguenti temi:
-   l’andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell’ITALIA, della
    macro-area Sud e Isole e del territorio regionale;
-   l’andamento delle singole classi (confronto tra classi parallele);
-   la distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento rispetto alla media dell’Italia, del Sud e della Campania;
-   l’andamento negli anni.
    5.1 Prova di italiano
Nella prova di italiano solo 13 alunni hanno riportato il livello 5. La maggioranza degli alunni ha ottenuto il livello 3 d è
risultata equa la ripartizione nei restanti livelli. Si sono rilevate classi in cui nessuno studente ha raggiunto il livello più
elevato.
La percentuale di studenti con livello 1 è stata elevata rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
dall’INVALSI, così come è risultata troppo bassa la percentuale di allievi con livello 5.
E’ risultata equa la ripartizione tra le classi di alunni nativi e stranieri; inoltre il confronto con posticipatari è risultato
positivo.

Il quadro generale evidenzia che solo 4 classi hanno superato i livelli nazionali e si tratta di classi con background familiare
medio e medio-basso.
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Le classi con background familiare basso non hanno superato i livelli, neppure regionali. L’istituto nel complesso è risultato
al di sotto rispetto al livello nazionale (190,9 in confronto ai 199,1).
Sono risultati in discesa i valori percentuali di allievi che hanno riportato livelli positivi (livello 3 – 4 – 5 ) ed in netto
aumento il numero di studenti che hanno riportato i livelli negativi (livello 1 e livello 2).
  5.2 Prova di matematica
Nella prova di matematica solo 17 alunni hanno riportato il livello 5. La maggioranza degli alunni ha ottenuto il livello 3 e il
livello 2; è risultata equa la ripartizione nei restanti livelli. Figurano classi in cui nessuno studente ha raggiunto il livello più
elevato.
La percentuale di studenti con livello 1 è inferiore rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
dall’INVALSI, tranne che per quella nazionale; è risultata bassa la percentuale di allievi con livello 5.
E’ risultata equa la ripartizione tra le classi di alunni nativi e stranieri; inoltre il confronto con posticipatari è risultato
positivo.

Il quadro generale ha evidenziato che solo 4 classi hanno superato i livelli nazionali e si è trattato di classi con background
familiare medio e medio-basso. Le classi con background familiare basso non hanno superato i livelli, neppure regionali.
L’istituto nel complesso è al di sotto rispetto al livello nazionale (192,7 in confronto ai 200,1). Rispetto all’anno scolastico
2017-2018, sono risultati in discesa i valori percentuali di allievi che hanno riportato livelli positivi (livello 3 – 4) ed in netto
aumento il numero di studenti che hanno riportato i livelli negativi (livello 1 e livello 2). Un lieve aumento è stato dato
dagli studenti che riportano il livello 5.

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5.3 Prova di inglese-reading
Nei livelli di apprendimento nella prova reading di inglese si è evinto che 128 alunni hanno raggiunto il livello A2 e solo 9
studenti non hanno raggiunto il livello A1.

La maggioranza degli alunni ha ottenuto il livello 3 e il livello 2; è risultata equa la ripartizione nei restanti livelli. Figurano
classi in cui nessuno studente ha raggiunto il livello più elevato.

La percentuale di studenti con livello A2 è inferiore rispetto alle aree prese in considerazione dall’analisi effettuata
dall’INVALSI; in compenso è risultata bassa la percentuale di allievi che non raggiunge il livello 1.
E’ risultata equa la ripartizione tra le classi di alunni nativi e stranieri; inoltre il confronto con posticipatari è risultato
positivo.
Il quadro generale ha evidenziato che solo 4 classi hanno superato i livelli nazionali e si tratta di classi con background
familiare medio e medio-basso. Le classi con background familiare basso non hanno superato i livelli, neppure regionali.

L’istituto nel complesso è al di sotto rispetto al livello nazionale (190,8 in confronto ai 203,3). Dal confronto con quanto
accaduto nell’anno scolastico 2017-2018 si è rilevato che sono risultati in discesa i valori percentuali di allievi che hanno
riportato livello A2 ed in aumento il numero di studenti che raggiunge il livello A1.

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5.3 Prova di inglese-listening
Nella prova listening di inglese solo 51 alunni hanno raggiunto il livello A2 e 21 studenti non hanno raggiunto il livello A1.

La percentuale di studenti con livello A2 è risultata troppo bassa rispetto a quella riportata dalle aree prese in
considerazione dall’analisi effettuata dall’INVALSI; è risultata inoltre alta anche la percentuale di allievi che non ha
raggiunto il livello A1.

E’ risultata equa la ripartizione tra le classi di alunni nativi e stranieri; inoltre il confronto con posticipatari è risultato
positivo.

Il quadro generale ha evidenziato che nessuna classe ha superato i livelli nazionali e l’istituto nel complesso è stato al di
sotto rispetto al livello nazionale (172,3 in confronto ai 201,6).

Dal confronto con quanto accaduto nell’anno scolastico 2017-2018 si è notato che sono risultati evidentemente in
aumento i valori percentuali di allievi che hanno riportato livello A2 ed in netta diminuzione il numero di studenti che non
raggiunge il livello A1.

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6. Punti di intervento
Di seguito sono proposti suggerimenti secondo una logica generale; rappresenta lavoro del docente tradurli in scelte
didattiche specifiche da concretizzare tenendo conto della propria situazione contingente di insegnamento (età degli
apprendenti e classe di riferimento, competenze in entrata/uscita previste, programmazione didattica...).
Si suggeriscono dunque le seguenti azioni di miglioramento:
•   intensificare l’uso di tecniche per l’educazione linguistica, varie per forma. Tale varietà permette di stimolare con prove
    diverse intelligenze diverse e promuovere così la capacità di sfruttare al meglio stili cognitivi e stili di apprendimento
    personali;
•   insistere sulla lettura di tipo strumentale, come primo passaggio verso la lettura/comprensione di tipo scanning e
    skimming;
•   puntare sull’intensificazione delle attività che implichino necessariamente il ricorso alle abilità logiche, così da
    promuovere la capacità di ragionare anche in contesti diversi da quelli abituali;
•   abituare gli studenti a leggere non solo quanto riferito nel testo, ma anche a decodificarne il contesto così da poter
    decifrare informazioni anche di natura inferenziale;
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•   promuovere il coinvolgimento attivo dello studente nel percorso di apprendimento; -promuovere l’estensibilità delle
    competenze sviluppate in un certo settore disciplinare a tutti gli altri settori affini, per consentire la reversibilità e la
    pluri-applicabilità degli schemi cognitivi riorganizzati ad ogni singolo apprendimento;
•   evitare la ricorsività e la monotonia delle tecniche didattiche utilizzate in classe: si instaurano stereotipie strutturali che
    limitano la creatività dello studente nelle quotidiane situazioni di problem solving.

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