Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA

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Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
Introduzione all’Islam
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
Una religione di tre parti
Maometto:
 “La religione che porto ha tre parti:
   islam,
   iman, e
   ihsan (o islah)”.

 La prima da il nome alla religione.
 Islam significa sottomissione. Un musulmano è
 qualcuno che sottomette la sua vita a Dio.
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
ISLAM, IMAN, ISLAH
1) islam: (sottomissione), cosa un musulmano deve
fare,

2) iman (fede): più interiormente, credendo in ciò
che Dio ha insegnato,

3) ihsan (bontà) o islah (rettitudine),
  interiorizzare gli ordini divini in modo che siano
  l’espressione di una vita onesta e buona
  andare oltre il minimo per integrare tutto quello che Dio
  ha rivelato e comandato in ogni aspetto del proprio
  comportamento
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
Prima parte
Prima  parte:
   Islam:
    Islam
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
I CINQUE PILASTRI
            DELL’ISLAM
1. Shahada – la professione della fede

2. Salat – la preghiera rituale quotidiana

3. Zakat – la tassa per i poveri

4. Saum – il digiuno del Ramadan

5. Hajj- il pellegrinaggio alla Mecca
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
1.       Shahada –
            la professione della fede
    La pratica dell’Islam si basa su un’affermazione
        centrale e sui quattro pilastri della Islam.

–     1) Non c’è dio che solo Il Dio (Allâh),
–     2) Maometto è il messaggero di Dio.

     La Shahada segna l’entrata nella comunità
      musulmana ed è anche il passaporto dei
      Musulmani per l’aldilà.
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
Salat – la preghiera quotidiana
 Salat è la preghiera rituale.
 Ogni dettaglio della preghiera è minuziosamente descritto.
 I musulmani non sono liberi di cambiare nessun
   particolare.

Proposito: riaffermare la propria sottomissione a Dio in
determinati punti chiave di ogni giorno.

 Tempi di preghiera:    Alba
                       Mezzogiorno
                       Pomeriggio
                       Tramonto
                       Notte
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
La chiamata alla preghiera
•   La preghiera è preceduta da una chiamata al culto
    (azan) cantata dai minareti dal muezzin.

•   L’ azan è sempre in arabo.
•   Tre parti: introduzione, chiamata, conclusione.

•   L’Azan comincia e finisce con il nome di Dio.

•   Dopo ogni frase c’è un momento di silenzio, in
    modo che i Musulmani possano ripetere la frase in
    silenzio.
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
L’Azan: chiamata alla preghiera
(Introduzione)
1. Dio è più grande! (4X)             1. Allahu akbar!
2. Testimonio che non esiste un dio   2. Ashhadu al-la ilah ill’Allah.
    ma Il Dio! (2X)
3. Testimonio che Maometto è il       3. Ashhadu anna Muhammadun
     messaggero di Dio! (2X)             Rasul Allah.

(Chiamata)
4. Venite a pregare! (2X)             4. Hayy ‘ala al-salah!
5. Venite a seminare! (2X)            5. Hayy ‘ala al-falah.
6. Pregare è meglio che dormire 2X*   6. Al-salah khairun min al-naum.

(Conclusione)
7. Dio è grande! (2X)                 7. Allahu akbar
8. Non c’è un dio ma Il Dio! 1X       8. La ilah ill’Allah.
Introduzione all'Islam - IL MURO DELLA SPERANZA
L’abluzione
I Musulmani si preparano per la preghiera con
un’abluzione rituale.

Si lavano:
  le mani e le braccia fino ai gomiti;
  il viso, con particolare attenzione agli occhi, naso,
  orecchie, e bocca;
  I piedi e gambe fino al ginocchio.
  Se sono incorsi in rituali impuri, p.e., dopo i rapporti
  sessuali o dopo aver toccato un animale sporco,
  praticano “l’abluzione totale” (il bagno).
  L’abluzione simboleggia la purezza interiore ed esalta
  la natura della preghiera.
Pregando verso la Ka’bah
La Ka’bah simbolizza l’unità dei musulmani
  spazio: tutti pregano verso lo stesso luogo
  tempo: uniti con tutti i credenti dal tempo di   Abramo
Costruita da Ibrahim (Abramo) e Ismail
La Pietra Nera: resto della moschea di Adam
La moschea
         La moschea ha due caratteristiche:
      il mihrab indica la direzione di preghiera,
                cioè la Ka’ba a Mecca
    il minbar, il pulpito per il sermo di venderdí.
     Scarpe non sono portate nella moschea,
Il pavimento è coperto con tappeti o con le stuoie.
      I dipinti e le statue non sono permessi.
    Le moschee sono decorate con versetti del
                         Corano.
La moschea

Il Mihrab                Il Minbar
Mihrab, moschea Rustem Pasha

                           Mihrab, moschea di Cordoba
Minbar nella moschea Kutubiyya,
       Marrakesh, Marocco

  Minbar in legno di una moschea
     del villaggio di Marocco
Le mura sono decorate con
   versetti del Corano.
Momenti di salat
L’Imam è posizionato di fronte e conduce la preghiera.
I fedeli sono allineati in file,
Fanno la niyya, l’atto d’intenzione.
La recita del Fatiha, (il primo capitolo del Corano)
Versi Coranici recitati a memoria.

Le fasi della preghiera sono contrassegnate da “Allahu
akbar.”
I momenti più drammatici: le ripetute prostrazioni, con
fronte, mani e ginocchia che toccano la terra.
Saluto di pace: Al-salamu alaykum! Wa-alaykum al-
salam! (La pace sia con te. E con te pace)
La prostrazione simbolizza
sottomissione e fiducia in Dio
Il venerdì gli uomini hanno l’obbligo di pregare a
                           mezzogiorno nella moschea.
                        Il predicatore tiene un sermone.

Preghiera comunitaria del venerdì
3. Zakat: la tassa per i poveri
•   Zakat è una percentuale fissa degli introiti che
    deve essere usata per i poveri della comunità.
      2.5% del salario; 10% di frutti della terra.

•   Il proposito è quello di assicurare che tutti I
    membri della comunità ne abbiano.

•   Il termine zakat deriva dalla parola araba che
    significa “purificare”. I Musulmani purificano le
    loro ricchezze dandone una parte ai poveri.
Come viene raccolta la zakat
Il modo di raccogliere e distribuire la zakât varia
ampiamente.
In Pakistan, la zakat è raccolta come una sorta di
imposta sul reddito da destinare ai poveri.
Nei villaggi indonesiani, la zakât è pagata in riso.
Le famiglie preparano del cibo extra a mezzogiorno
del venerdì per rifornire i bisognosi dopo la preghiera
del venerdì.
Si può dare una determinata somma ad un fornaio
affinché egli lo possa distribuire ai poveri.
I musulmani moderni pagano la zakat attraverso le
agenzie come l’Islamic Relief.
Airlift from Islamic Relief and Church of Jesus Christ of Latter-Day Saints

In coordination with the Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, Islamic
Relief is shipping over 200,000 pounds of urgently needed supplies, valued
at over $1.6 million, to assist victims of the devastating earthquake that
struck Indonesia.
The 747 cargo plane departing from Salt Lake City will include essential items
such as hygiene kits, first aid supplies, medical and surgical supplies, tarps,
wheel chairs, crutches, and many other items. The supplies for the shipment
were gathered based on needed items requested by the government of
Indonesia.
The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints has supplied all items for the
shipment. Islamic Relief staff in Indonesia will distribute the goods in the affected
areas. Islamic Relief is also covering the majority of the shipment costs
Significato spirituale della zakat
●   Prendersi cura dei poveri della
    comunità, non è una questione di
    sensibilità, di codice, di scelta o di
    compassione.
●   E’ un dovere richiesto ad ogni
    musulmano obbediente.
●   Qualsiasi modo di relazionarsi con Dio
    che non includa l’elemento concreto di
    assistenza ai poveri della comunità,
    non è una risposta completa ed
    esauriente al messaggio Coranico.
4. Il digiuno del Ramadan
    Gli elementi del digiuno del Ramadan sono:
–       ricordo,
–      celebrazione,
–      aspettative escatologiche,
–      solidarietà comune,
–      rinnovamento,
–      perdono,
–      esposizione e coscientizzazione.
Durante il mese di Ramadan,

        tra l’alba e il tramonto,

i Musulmani non devono mangiare o bere

   niente e non devono avere rapporti

               sessuali.
Celebrando il Corano
I Musulmani credono che il Corano sia stato rivelato
per la prima volta durante il mese di Ramadan.
  I Musulmani commemorano la rivelazione del Corano,
  ringraziano Dio per il dono del Corano
  Attraverso gruppi di studio, congressi accademici e
  conferenze pubbliche.

Il Corano è diviso in 30 parti, in questo modo i
Musulmani possono leggerne una parte al giorno.
Lailat al-Qadr, la notte del destino
●     L’ultima settimana di Ramadan è la più sacra
     dell’anno musulmano.
●     Nella notte del destino, i musulmani aspettano il
     Giorno del Giudizio.
●     Molti passano la notte intera nella moschea,
     leggendo il Corano, ascoltando le letture,
     pregando.

●    Quando arriverà l’Ultimo Giudizio, essi sperano
     di essere trovati in preghiera.
Celebrazione comune
Il Ramadan è il periodo •         Al tramonto, famiglie,
più felice, ed è atteso           amici e vicini
                                  interrompono il digiuno
ardentemente.                     mangiando I cibi
Il ritmo quotidiano è             tradizionali (iftar).
sostituito da un “sacro”
programma,               •        La sera ritornano alle
  Le famiglie si alzano           moschee per le lunghe
  prima dell’alba per             preghiere (tarâwîh.)
  consumare un pasto
  leggero,                    •   Dopo le preghiere: le
                                  chiamate sociali,
  Le Moschee sono piene            programmi musicali in
  di fedeli, visitatori,          televisione.
  sermoni e recitazioni del
  Corano.
Tempo Sacro
●   L’esecuzione comunitaria di un lungo e difficile
    digiuno, seguito da una celebrazione
    comunitaria, crea un forte senso di solidarietà
    sociale.
●   La rottura del programma quotidiano, delle
    attività ordinarie – svegliarsi, mangiare,
    pregare, fare spese – eseguiti ad orari inusuali,
     crea di conseguenza un tempo sacro.
●   Gli affari e I programmi di lavoro sono ridotti al
    minimo. La maggiore “occupazione” durante il
    Ramadan è la celebrazione del digiuno.
Rinnovamento e perdono
 Quando una persona è veramente pentita, Dio la
perdona immediatamente.
 Durante il Ramadan, il perdono di Dio è super-
abondante.
 Il Ramadan è un periodo di pentimento e di nuovo
inizio,
 tarawih preghiere per chiedere perdono per gli errori
commessi durante l’anno precedente.
 Attraverso la pratica del Ramadan, I peccati di
ciascuno vengono perdonati.

 Ciò giustifica la gioia sperimentata durante l’Id al-fitr,
la festa che arriva alla fine del Ramadan.
Coscientizzazione verso gli affamati
●    L’esperienza Musulmana di fame nel
     Ramadan.

●    Tutti loro sono chiamati a riunire le
     moltitudini affamate.

     I Musulmani fanno un’offerta speciale ai
     poveri (zakat al-fitrah) in modo che anche
      essi possano celebrare l’interruzione del
                 digiuno con gioia.
5. Il pellegrinaggio
•   L’hajj è il pellegrinaggio alla Mecca.
•   Ogni Musulmano, sia esso uomo che donna
    ha l’obbligo di compiere l’hajj almeno una
    volta nella sua vita.
•   Il pellegrinaggio deve essere fatto durante la
    stagione del pellegrinaggio.
•   I pellegrini devono seguire determinati e
    precisi rituali.
Il pozzo di Zamzam,
I pellegrini scendono per prendere l’acqua
La Pietra Nera
La Città di
 Tende,

Muzdalifa
I giorno della testimonianza sul
                monte Arafat
•   Il giorno essenziale del pellegrinaggio
•   Il pellegrini lasciano la Mecca per Muzdalifa
•   Scalano il monte Arafat, passano il giorno in
    preghiera

•   Significato: la vita umana trova il suo significato
    nella sottomissione e nell’obbedienza a Dio

•   La sera: celebrazione dell’unità a Muzdalifa
I pellegrini arrivano
                                      prima di mezzogiorno,
                                       rimangono fino dopo
                                           la preghiera del
                                              tramonto.

Il Giorno della Testimonianza
Monte Arafat: dove Abramo fu comandato
       di sacrificare il suo figlio.

Il luogo dell’ultimo sermone di Muhammad
Arrivando
                         a
                      Arafat

Hajji recitando il
     Corano
Il sacrificio a Mina
•   A metà strada verso la Mecca, I pellegrini si
    fermano a Mina per il rito finale.

•   Il sacrificio delle pecore/capre per
    commemorare l’obbedienza di Abramo.

•   I musulmani nel resto del mondo si
    uniscono nella Festa del Sacrificio (Id al-
    Adha).
Seconda parte
 Prima parte:
    Iman:
    Islam
I CINQUE PILASTRI DELL’IMAN
CREDERE IN:

▶      1. Dio
▶      2. I Profeti
▶      3. I Libri Sacri
▶      4. Gli Angeli
▶      5. Il Giorno del Giudizio
Quanti profeti?
●   Maometto disse che c’erano stati
    122,000 profeti.
●   Ogni nazione ha ricevuto il suo profeta.
●   26 profeti sono stati menzionati per
    nome nel Corano.
●   Il messagero (rasul) è un profeta (nabi)
    che porta un libro.
I profeti maggiori
•   1. Adam (Adamo)
•   2. Nuh (Noè)
•   3. Ibrahim (Abramo)
•   4. Musa (Mosè)
•   5. Isa (Gesù)

•   Maometto, il profeta dell’Islam
Maometto il profeta dell’Islam

Date importanti:

    570 A.D. nascita alla Mecca

    610 A.D. inizio della predicazione alla
    Mecca

    622 A.D. = 0 H. Hijra (migrazione) a
    Madina

    632/10 morte a Madina
Arabia al
 tempo di
Muhammad

 Distanza
    da
 Mecca a
 Medina
 450km.
Le fasi della vita di Muhammad

•   Difficoltà da bambino, orfano
•   A 12 anni, andò a lavorare nelle carovane
•   A 19 anni, diventò responsabile delle
    carovane di Khadigia
•   A 22 anni, sposò Khadigia
•   A 40 anni ebbe una crisi spirituale
–     Si ritirò nella caverna di Hira per pregare
–     Prime rivelazioni
–     Iniziò a pregare alla gente della Mecca
Opzioni religiose alla Mecca
1. La religione pagana Araba
   Molti dei, centrati sulla Ka’ba
   Problema: Nessun contenuto morale
2. Popoli del Libro
   Ebrei, specialmente a Madina
   Cristiani, comunità monastiche, Najran
   Problema: Scritture non in arabo
3. Hanif – Monoteisti arabi
   Guardano ad Abramo come padre nella fede
   Aspettano un profeta arabo che porta una Scrittura
   araba.
Muhammad alla Mecca
●   Per 12 anni Maometto predicò alla Mecca.

●   Fece alcune conversioni, per la maggior
    parte gente “marginale”, ma anche alcuni
    membri di famiglie influenti (Abu Bakr, Umar,
    Uthman, Ali.)

●   I leaders della Mecca decisero di ucciderlo,
    ma egli scappò a Madina, dove fu invitato ad
    essere giudice nelle dispute inter-tribali.
Le predicazioni di Maometto

1. Esiste un solo Dio
    Gli dei della Ka’ba sono falsi, non esistono.

2. Dio ha una volontà morale per l’umanità.
    Preoccupazione per gli “estraniati” (schiavi, donne etc.)
    Nel Giorno del Giudizio ognuno deve rispondere a Dio.
    Maometto conferma il messaggio profetico dato agli Ebrei e
    dai Cristiani.
Muhammad a Madina
●    Alla Mecca, i musulmani furono perseguitati.
    A Madina, Maometto ebbe l’opportunità di
    costruire una comunità in accordo con gli
    insegnamenti del Corano.

●   Alla Mecca, i musulmani non ricorsero mai
    alla violenza. A Madina, i musulmani erano
    impegnati in una lunga lotta di potere con i
    Meccani pagani.

●   Nel 630, Maometto ritornò trionfatore alla
    Mecca, e ridedicò la Ka’ba a Dio.
I Libri Sacri
•    Alcuni profeti hanno portato Libri da
     Dio
●       I rotoli di Ibrahim (Abramo) sono persi.
●       La Torah di Musa (Mosè)
●       I Salmi di Daud (Davide)
●       La Sagezza di Sulayman (Salomone)
●       Il Vangelo di Isa (Gesù)

●       Il Corano, portato da Maometto, è
        considerato quello finale di Dio, la
        rivelazione completa e perfetta.
IL SACRO CORANO
●   La Scrittura Islamica. Secondo
    l’Islam, il Corano fu rivelato a
    Maometto in arabo tra 610-632.
•    Un po’ più corto del Nuovo Testamento
     Cristiano
•    Diviso in 114 sure (capitoli)
●   I musulmani considerano il Corano la
    rivelazione finale, completa e
    perfetta della parola di Dio.
●   Per i Musulmani il Corano è la parola
    di Dio, non il lavoro di Maometto.
La Fâtiha (Sura 1)
          In nome di Dio
 Misericordioso e Compassionevole
La lode appartiene a Dio,
Signore dei mondi, il Compassionevole, il
Misericordioso, Re del Giorno del Giudizio.

Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto.

Guidaci sulla retta via, la via di coloro che
hai colmato di grazia, non di coloro che
sono incorsi nella Tua ira, né degli sviati.
Gli Angeli
●   Il Corano riconosce l’esistenza degli
    angeli buoni e di quelli cattivi.
●   Gabriele (Jibril), l’angelo dell’ispirazione
●      Il portatore della rivelazione ai profeti
●      Identificato con lo Spirito Santo
●   Alcuni angeli, condotti da Shaytan (Iblis), si sono
    ribellati, e tentano di portare gli umani a non
    credere e a compiere malvagità.
●   Spiriti della terra (jinn): alcuni buoni, alcuni
    cattivi.
L’ultimo giudizio
 Elemento chiave dell’insegnamento coranico
 Base del comportamento morale
 Nel Giorno del Giudizio, tre gruppi:
     I dannati, coloro che non credono
     I salvati, credenti, obbedienti
     Min al-muqarrabin, i “santi”

“Quelli che credono, siano essi ebrei, cristiani o sabei, cioè quelli
    che credono in Dio e nell’Ultimo Giorno e operano il bene,
   avranno la loro mercede presso il Signore, e nulla avran da
                  temere né li coglierà tristezza.”
                       Corano 2: 62; 5: 69.
Terza parte
 Prima(Ihsan)
Islah   parte:
         :
    Islam
IHSAN, ISLAH
            (bontà, rettitudine)
▶    Un buono e onesto musulmano non deve
    accontentarsi di fare il minimo
●     Deve conformare la propria intera vita alla
      volontà di Dio.

▶    I pilastri dell’islam e l’imam indicano le basi
    di ciò che è considerato il minimo
●     Cosa i musulmani devono fare per salvarsi.

▶    Il buon musulmano deve andare molto oltre
    questo.
La Sunna
Gli atti raccomandati attraverso i quali i musulmani possono
adeguare ogni aspetto della loro vita alla volontà di Dio,
comprendono la sunna.
   Accogliere l’ospite con Al-salamu alaykum.
   Circoncisione dei ragazzi
   L’azan, la chiamata alla preghiera
Maometto è il modello di musulmano che ha vissuto, in ogni più
piccolo particolare, il messaggio coranico.
I detti e gli atti di Maometto si possono trovare nelle narrazioni
hadîth. Circa hadith sono autenticati con certezza e formano le
basi della fede e della pratica islamica.
La Shari’a
 Il Corano e la sunna formano le basi della shari’a, il
    modo islamico di vivere.
● Con elementi di legge, fa lontano dalla nozione di
    legge, la shari’a indica la totalità dei
    comportamenti e degli atteggiamenti che
    caratterizzano la vita e la società Islamica.
● La shari’a copre ogni aspetto della vita umana,
    dagli affari personali alle relazioni familiari, da
    quelle sociali a quelle economiche fino
    all’organizzazione politica della comunità.
Come è nata la shari’a
    La parola shari’a non si trova nel Corano.
    Nel Corano ci sono molte regole.
    Gli eruditi musulmani le hanno raccolte, organizzate, e
       fornite con principi giurisprudenziali.

    Quattro sistemi legali sono riconosciuti dai musulmani
      Sunni. In ogni regione, uno è il sistema dominante.
–        Maliki: Africa del nord e Africa occidentale.
–        Shafi’i: Sud-est dell’Asia, Gujarat, sud dell’Arabia,
         Africa Orientale, la città di Cairo.
–        Hanbali: Arabia Saudita
–        Hanafi: la maggior parte dei paesi Arabi, Turchia,
         Asia centrale e Cina, Asia del sud, Europa, America.
Jihad
La parola significa “sforzo”, “lotta”.
Non è facile vivere in accordo con la volontà di Dio. Ciò necessita
  sforzo, sacrificio, profonda motivazione nel lasciare che Dio
  governi la vita di ciascuno.

Gli eruditi musulmani distinguono tre tipi di jihad:
 1) La “lotta più grande”, per rendere ogni area della propria vita
   conforme alla volontà di Dio.
 2) Lo sforzo per essere persone di fede nella società moderna.
 3) Lo sforzo per opporsi all’ingiustizia e all’oppressione. Se
   necessario, i musulmani possono usare la forza e ingaggiare
   un’azione militare. Questa terza sfaccettatura, rara nella vita
   reale, ha provocato la convinzione che l’Islam accetti la “guerra
   santa”.
Maometto ha nominato il suo
             successore?
●   I Shi’a ritiene che Maometto abbia
    nominato suo genero Ali come suo
    successore.

●   I Sunniti ritengono che Maometto abbia
    lasciato la scelta del successore alla
    comunità.
●   La maggioranza scelse Abu Bakr come
    khalifa.
I Califfi ben-guidati
1. Abu Bakr, anziano, rispettato, morì meno di due
   anni dopo
2. Umar, dinamico, sotto la sua guida i musulmani
   arrivarono a governare il nord Africa, la Siria,
   l’Iraq, l’Iran, tutte le vie verso Sind
3. Uthman, debole, dominato dalla sua famiglia,
   corruzione, nepotismo.
4. Ali, che la Shi’a considera il Primo Imam.
La crescita dell’Islam Shi’ita
●   La Shi’a (“il partito di Ali”) considera Ali come il
    Primo Imam, il legittimo successore di Maometto.
●   La maggior parte della Shi’a segue la linea secondo
    cui esistono 12 Imam, discendenti diretti di
    Maometto.
●   Una minoranza (Ismaeliti) accettano 7 Imam.
●   La Shi’a attende il ritorno di Mahdi, l’ultimo Imam
    che rimane nascosto.
●   La Shi’a è oggi composta dal 10% di Musulmani; e
    dal 90% di Sunniti
Gesù nel Corano
•    Titoli: Masih (Cristo),Rasul (Messaggero),
     Abdullah (Servo di Dio)
•    Nato da una vergine
•    Portatore del Vangelo
•    Fece miracoli da bambino
•    Guarì i malati, diede la vista ai ciechi,
     risuscitò i morti con il permesso di Dio
•    Non morì sulla croce
•    Salì in paradiso, tornerà prima dell’Ultimo
     Giorno
•    Min al-muqarrabin
Maria nel Corano
●   Storia della sua presentazione Tempio
●   Annuncio della nascita dì Gesù
●   Preservava la sua verginità (ahsanat)
●   La più santa di tutte le donne
•     Maometto disse, “Ogni bambino di Adamo
      è stato toccato dal peccato, tranne Gesù e
      sua madre.”
●   Possibile riferimento all’ascensione di
    Maria in paradiso
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