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13/2020 Interventi Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020, sulle misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale ASSONIME - Riproduzione riservata
Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020 13/2020 La crisi economica causata dall‟emergenza Covid-19 è la più grave del dopoguerra. Per superarla occorre un‟azione incisiva per favorire la ripresa dell‟economia e degli investimenti. In questo contesto, il decreto legge n. 76/2020 ha introdotto una serie di misure urgenti per sbloccare l‟Italia. I temi trattati dal decreto riguardano alcune esigenze chiave per il futuro del nostro Paese: rendere più efficace il mercato dei contratti pubblici e superare i fattori che frenano la realizzazione delle infrastrutture; rafforzare la capacità della pubblica amministrazione di agire in modo orientato al risultato; rimuovere gli ostacoli amministrativi che frenano ingiustificatamente l‟attività economica, attraverso un puntuale lavoro di semplificazione; modernizzare il funzionamento dell‟amministrazione attraverso l‟innovazione digitale. Lo scorso 17 giugno Assonime aveva trasmesso al Governo e, per conoscenza, alle Commissioni parlamentari un rapporto contenente alcune proposte per “Interventi di semplificazione e modernizzazione del sistema amministrativo per il rilancio dell‟economia”. In questa nota formuliamo alcune osservazioni sul contenuto del decreto e su quello che si potrebbe ancora fare, in vista della conversione in legge. ASSONIME - Riproduzione riservata 1. Dalle semplificazioni temporanee alle semplificazioni in via ordinaria Nel decreto legge alcune misure di semplificazione hanno una durata limitata nel tempo, collegata allo stato di emergenza. Questo approccio in alcuni casi appare necessario, ad esempio laddove il decreto legge prevede temporaneamente l‟applicazione sistematica degli articoli del Codice dei contratti pubblici relativi alle situazioni di emergenza. Tuttavia, ci sono numerose semplificazioni urgenti introdotte dal decreto che non sono giustificate soltanto in una situazione di emergenza. Queste semplificazioni potrebbero quindi essere stabilizzate dopo la fase transitoria di sperimentazione prevista dal decreto. Il nostro suggerimento, per la conversione in legge delle disposizioni di semplificazione „a termine‟, consiste anzitutto nel verificare se i tempi della sperimentazione 2
Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020 13/2020 temporanea delle semplificazioni siano adeguati o vadano prolungati sino alla fine del 2021 o del 2022 (coordinando i tempi con quelli delle semplificazioni temporanee introdotte dal decreto Sblocca cantieri). Si potrebbe inoltre prevedere espressamente che, con congruo anticipo prima del termine della sperimentazione, venga compiuta un‟analisi dell‟impatto delle semplificazioni introdotte dal decreto al fine di valutarne la stabilizzazione come soluzione ordinaria e permanente. 2. Contratti pubblici Nel decreto legge non è stato fatto, se non parzialmente per le procedure di aggiudicazione sotto soglia, un intervento puntuale a largo raggio di rimozione del gold plating rispetto alle direttive. Nella conversione in legge si potrebbero aggiungere ulteriori semplificazioni volte a rimuovere il gold plating delle direttive europee. In particolare, le disposizioni in materia di subappalto andrebbero modificate in modo da superare i rilievi di mancata conformità dell‟ordinamento italiano alle direttive europee. Il decreto n. 76/2020 ha apportato alcune semplificazioni alla disciplina prevista dall‟articolo 38 del Codice dei contratti pubblici, che riguarda il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti. Questo sistema, che costituisce uno snodo fondamentale per assicurare il buon funzionamento del settore dei contratti pubblici, a cinque anni dall‟adozione del Codice dei contratti pubblici non è stato ancora avviato. ASSONIME - Riproduzione riservata Facendo leva sulle semplificazioni introdotte (ad esempio, è stata eliminata la previsione per cui la qualificazione doveva essere articolata per ambiti di attività) occorre ora adottare rapidamente la disciplina attuativa e rendere il sistema operativo. Nel decreto è stata compiuta la scelta di mantenere la responsabilità erariale per colpa grave per le omissioni delle amministrazioni. Pur comprendendo la ratio di questa scelta, osserviamo che utilizzare il rischio di responsabilità erariale come disincentivo ai ritardi non sembra lo strumento migliore. Anzitutto, il mancato rispetto dei tempi non comporta automaticamente un danno per l‟erario. Inoltre, mantenendo la responsabilità erariale da colpa grave sia pure limitatamente alle omissioni, si resta in un sistema in cui un ruolo centrale a garanzia del buon funzionamento dell‟amministrazione è affidato alla vigilanza esterna della magistratura contabile. Per i contratti pubblici, la disciplina introdotta dal decreto legge si applica fino al 31 luglio 2021; anche alcune disposizioni del decreto Sblocca Cantieri costituiscono 3
Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020 13/2020 semplificazioni di carattere temporaneo. La durata delle disposizioni temporanee andrebbe coordinata, valutando se prolungarla sino al 31 dicembre 2021 o al 31 dicembre 2022 e, soprattutto, andrebbe assicurato un coordinamento con la prevista revisione del Codice dei contratti pubblici. Andrebbe inoltre espressamente previsto che, al termine del periodo, verrà valutato se rendere permanenti sia le semplificazioni del decreto Sblocca Cantieri, sia il regime semplificato per le aggiudicazioni sottosoglia e i vincoli temporali per i contratti pubblici introdotti dal decreto Semplificazioni. Guardando oltre la conversione in legge del decreto, preme osservare che in vista della fine dell‟emergenza occorre lavorare da subito a preparare la semplificazione della disciplina ordinaria del Codice dei contratti pubblici, attraverso un lavoro sistematico di rimozione del gold-plating, evitando scelte affrettate che si ripercuotono negativamente sulla stabilità della normativa già troppe volte modificata. Nella revisione del Codice, attraverso la legislazione ordinaria si potrà anche valutare se e come ripensare i compiti dell‟Anac nel settore dei contratti pubblici. Nel Rapporto Assonime veniva suggerito di spostare l‟enfasi dai poteri di regolazione e dai controlli ex-ante alla funzione di supporto al sistema (raccolta di dati e informazioni, bandi tipo, diffusione delle best practices) e ai compiti di vigilanza ex post. 3. Procedimenti amministrativi e responsabilità ASSONIME - Riproduzione riservata Anche per i procedimenti amministrativi e il sistema dei controlli sulle amministrazioni, alcune semplificazioni temporanee potrebbero essere stabilizzate nella normativa ordinaria (in primis, quella relativa alla ridimensionamento della responsabilità erariale della PA). A questo fine, andrebbe espressamente previsto che al termine del periodo fissato dal decreto verrà valutato se stabilizzare la norma, previa valutazione di eventuali effetti indesiderati della semplificazione temporanea. Per le conferenze di servizi il decreto Semplificazioni non contiene soluzioni per superare le situazioni di stallo in caso di dissensi in cui la decisione finale è demandata al Consiglio dei ministri o alla giunta regionale. In sede di conversione in legge del decreto, si potrebbe riprendere la proposta contenuta nel Rapporto Assonime in base alla quale, se l‟amministrazione che si oppone non ottiene entro un termine certo e breve una decisione da parte dell‟organo politico di ultima istanza (Consiglio dei ministri, Giunta regionale), viene automaticamente confermata la determinazione assunta dalla Conferenza di servizi in base alle posizioni prevalenti 4
Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020 13/2020 Inoltre, in sede di conversione in legge si potrebbero ridurre i termini per l’annullamento d’ufficio di provvedimenti illegittimi, anche formati con il silenzio assenso, dagli attuali 18 mesi a 6/9 mesi (una disposizione in tal senso, con un termine di soli 3 mesi è stata introdotta nell‟art. 264 del Decreto Rilancio ma solo fino al 31 dicembre 2020 e solo per i provvedimenti adottati “in relazione all‟emergenza Covid- 19”). Per la Corte dei conti, la proposta di Assonime di eliminare del tutto la responsabilità per colpa grave, senza distinguere tra azioni e omissioni, porrebbe più nettamente al centro la discrezionalità amministrativa, evitando il coinvolgimento della magistratura contabile nella valutazione delle scelte dell‟amministrazione salva, appunto, l‟ipotesi del dolo. In caso di ritardi/omissioni, esistono già numerose forme di responsabilità a carico del funzionario e possibili premi per il rispetto dei tempi. Non servono nuove norme, ma uno specifico impegno dei dirigenti degli uffici e dei vertici politici delle amministrazioni per dare attuazione alle disposizioni già presenti nell‟ordinamento, in particolare tenendo conto dei risultati dell‟azione amministrativa ai fini dell‟attribuzione o del rinnovo degli incarichi dirigenziali e della determinazione delle retribuzioni o dei premi di risultato. Per l‟abuso di ufficio, Assonime aveva prospettato anche la scelta più radicale di eliminare la fattispecie generale di reato e prevedere solo fattispecie specifiche. Questa opzione avrebbe richiesto una revisione del novero dei reati contro la pubblica amministrazione per verificare se aggiungere alle fattispecie esistenti nuove fattispecie ASSONIME - Riproduzione riservata specifiche. Un tale lavoro puntuale, che non era compatibile con i tempi di un decreto legge, potrebbe eventualmente essere avviato, a valle del decreto, in vista di un successivo intervento di riforma mediante legislazione ordinaria. Alcune proposte per la modernizzazione del nostro sistema amministrativo richiedono un impegno di riforma di lunga lena, che non può essere realizzato mediante un decreto legge o la sua conversione, ma rispetto al quale appare comunque utile sensibilizzare il Parlamento. Anzitutto, il passaggio dai controlli ex ante ai controlli ex post incentrati sui risultati, auspicato nel rapporto Assonime, richiede un programma di azione sistematico, che dovrebbe anche ridefinire le professionalità delle autorità di controllo. Per ricostruire la capacità amministrativa dello Stato e sul territorio servono, più che nuove norme, atti amministrativi ispirati all‟obiettivo di dotare la pubblica amministrazione delle professionalità e delle competenze tecniche necessarie (ad esempio, appropriati bandi di concorso). 5
Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020 13/2020 4. Diffusione dell’amministrazione digitale Va sottolineata l‟importanza delle disposizioni del decreto volte ad accelerare l‟interoperabilità dei dati delle banche dati pubbliche, laddove necessario anche mediante un commissario ad acta. Nel decreto Rilancio sono introdotte ulteriori disposizioni per rendere operativo il principio dell‟accertamento d‟ufficio. Un ruolo fondamentale di coordinamento proattivo dovrà in questo caso essere svolto dalla Presidenza del Consiglio/Ministero dell‟Innovazione, sfruttando appieno le potenzialità del digitale. Un‟ulteriore importante previsione è quella per cui soggetti che vogliono sperimentare iniziative non espressamente vietate dalla legge attinenti all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, invece di seguire gli ordinari regimi amministrativi, possono presentare il progetto al Ministero dell‟Innovazione che può autorizzare rapidamente la sperimentazione. Si tratta di una disposizione importante, che può favorire l‟innovazione anche per il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. 5. Semplificazioni in materia di attività d’impresa, ambiente e green economy La quarta parte del decreto contiene numerose semplificazioni a carattere settoriale, alcune delle quali appaiono particolarmente importanti per sostenere la ripresa dell‟economia e degli investimenti. ASSONIME - Riproduzione riservata In particolare, per le infrastrutture di rete delle comunicazioni elettroniche, vi sono varie previsioni per velocizzare i lavori; viene inoltre espressamente previsto che i comuni non possono introdurre limiti alla localizzazione sul territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia, né incidere, anche mediante provvedimenti urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici o su obiettivi di qualità la cui definizione è riservata allo Stato. Sono rilevanti anche le semplificazioni delle procedure per l‟accesso agli incentivi e alle misure di sostegno della c.d nuova Sabatini e quelle relative all‟energia e all‟ambiente. In sede di conversione in legge, potrebbero essere rafforzate le semplificazioni in tema di valutazione di impatto ambientale contenute nel decreto, rendendole più incisive. Per il CIPE, nel decreto viene esclusa la necessità di un‟ulteriore delibera in alcune ipotesi di modifiche minori relative a progetti già approvati. Il funzionamento del 6
Nota Assonime sul disegno di legge di conversione del d-l n. 76/2020 13/2020 Comitato potrebbe essere ulteriormente migliorato aumentando il numero minimo delle riunioni da tre all‟anno ad almeno una al mese, rendendo noto in anticipo il calendario annuale di massima degli incontri, prevedendo sanzioni per il mancato rispetto dei termini per la formalizzazione delle delibere e semplificando le procedure successive alle delibere (anticipando il controllo della Corte dei conti e riducendo i tempi di pubblicazione). ASSONIME - Riproduzione riservata 7
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