L'architettura del computer - Prof. Germinario Pantaleo

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Informatica

L'architettura del computer
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Il computer
Il computer è una macchina costituita da dispositivi di
diversa natura (meccanici, elettrici, ottici e così via) in grado
di elaborare dati in modo automatico, veloce, sicuro ed
efficiente.

Il computer è una macchina programmabile, cioè una
macchina che può essere utilizzata per problemi diversi, in
grado di interpretare e di eseguire una serie di ordini impartiti
dall’esterno.

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Hardware e software
Un computer svolge i suoi compiti utilizzando risorse che
possono essere raggruppate in due grandi categorie:
hardware e software.

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Il case e la scheda madre
Il componente che caratterizza il computer al primo colpo
d’occhio è l’involucro, un contenitore di metallo, plastica o
alluminio chiamato case, che può avere varie forme e
dimensioni. Esistono anche computer detti all-in-one
(letteralmente “blocco unico”).

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Il case e la scheda madre

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Il case e la scheda madre
All’interno del case c’è
una grande piastra
piena di elementi
elettronici: la scheda
madre (o piastra
madre, o motherboard),
che funge da piattaforma
di comunicazione per
tutte le altre componenti;
alla scheda madre
vengono collegate tutte
le parti del computer, che così possono dialogare fra loro.

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Il case e la scheda madre
All’interno del case c’è
una grande piastra
piena di elementi
elettronici: la scheda
madre (o piastra
madre, o motherboard),
che funge da piattaforma
di comunicazione per
tutte le altre componenti;
alla scheda madre
vengono collegate tutte
le parti del computer, che così possono dialogare fra loro.

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Il case e la scheda madre
Le schede madri per Personal Computer Desktop possono
avere diverse forme:

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Collegare le periferiche al computer:
le porte
I vari dispositivi che vengono collegati al computer (tastiera,
video, mouse, ecc.) vengono detti periferiche.
Per collegare le periferiche alle schede bisogna inserire i
loro cavi connettori in apposite prese, dette porte di
comunicazione. Porta DVI      Porta PS2 LAN

                  Porta USB 3.1

                                                                                                  Porte AUDIO

  Porta USB                       Porta e-SATA              Porta USB                        Porta Ottica SPDIF

                        Porta USB-C          Porta HDMI                      Port3 USB 3.0
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Collegare le periferiche al computer:
le porte
Alcune periferiche non trovano un connettore presente sulla
scheda madre. In tali casi è necessario aggiungere alla
scheda madre le schede di espansione che vengono
installate in appositi alloggiamenti chiamati slot.

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Collegare le periferiche al computer:
le porte
La porta USB (Universal Serial Bus)
definisce un collegamento seriale ad
alta velocità. Attraverso le porte seriali i
dati viaggiano, come dice la parola
stessa, in serie, uno dopo l’altro, mentre
nelle porte parallele i dati viaggiano
raggruppati in byte.

La porta PS/2 permette di collegare al computer il mouse e
la tastiera (non è più utilizzata poiché sostituita dalla porta
USB).

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Collegare le periferiche al computer:
le porte
La porta VGA (Video Graphics Array) è un collegamento di
tipo analogico che consente di collegare un monitor al
computer.

È presente anche un’altra porta, chiamata DVI (Digital Visual
Interface) che trasmette un segnale digitale a un monitor.

La porta HDMI (High Definition Multimedia Interface) è
un’interfaccia compatta per il trasferimento di dati audiovisivi
(compressi e non) dal computer ad un monitor o altra
periferica di output.

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Collegare le periferiche al computer:
le porte
Esistono delle porte che consentono di collegare le
periferiche senza l’ausilio di un cavo connettore:
• la porta wireless utilizza generalmente onde radio a
bassa frequenza e permette il collegamento in reti wireless,
cioè senza cavi (Wireless Local Area Network). Viene anche
utilizzata per collegamenti a Internet;
• la porta Bluetooth consente un collegamento senza fili
per lo scambio di informazioni tra dispositivi diversi
attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio. I
dispositivi entro un raggio di qualche decina di metri
possono essere messi in comunicazione tra di loro.

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Architettura von Neumann
L’architettura di von Neumann prende il nome dal suo ideatore John Von
Neumann, matematico ed informatico di origine ungherese che lavorava
al progetto dell’EDVAC. Von Neumann non era l’unico studioso che
lavorava nel progetto dell’EDVAC ma colui che ha descritto l’architettura
dell’EDVAC nella relazione First draft of a report on the EDVAC datata
30 giugno 1945.
L’importanza che ha assunto
questa architettura ha fatto sì
che prendesse il nome del
suo ideatore.
Ancora oggi, tutti i computer
si basano sull’architettura di
von Neumann.

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Architettura von Neumann
L’architettura si basa su cinque componenti:
o Unità centrale di elaborazione (CPU), che si divide a sua volta in
   unità aritmetica e logica (ALU o unità di calcolo) e unità di controllo;
o Unità di memoria, intesa come memoria di lavoro o memoria
   principale (RAM, Random Access Memory);
o     Unità di input, tramite la quale i
      dati vengono inseriti nel calcolatore
      per essere elaborati;
o     Unità di output, necessaria
      affinché i dati elaborati possano
      essere restituiti all'operatore;
o     Bus, un canale che collega tutti i
      componenti fra loro.

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Architettura von Neumann
Le unità fondamentali vengono raggruppate a in quattro categorie:
• Sottosistema di elaborazione, che esegue le istruzioni per
   l'elaborazione dei dati e svolge anche funzione di controllo;
• Sottosistema di memorizzazione, che memorizza e fornisce
   l'accesso ai dati e programmi da eseguire;
• Sottosistema di interfaccia,
  che fornisce il collegamento
  verso le periferiche del
  calcolatore permettendo lo
  scambio di informazioni tra pc e
  mondo esterno;
• Bus che svolgono funzioni di
  trasferimento dati e informazioni
  tra le varie componenti del
  computer.

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L’unità centrale di elaborazione (CPU)
L’unità centrale di elaborazione (CPU, Central Processing
Unit) rappresenta il “cervello” del computer: è responsabile
dell’esecuzione dei programmi e del controllo di tutto ciò che
avviene all’interno del computer stesso.

La CPU è un’unità funzionale composta da:

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La memoria
La memoria di un computer è costituita dall’insieme dei
dispositivi che conservano i dati e i programmi.

La memoria di un computer si divide in due grandi categorie:
memoria centrale (o primaria) e memoria di massa (o
secondaria). La prima è una memoria veloce, mentre la
seconda è più lenta ma può immagazzinare grandi quantità
di dati.

La memoria centrale è formata da tre tipi di memoria: RAM,
ROM e cache.

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La memoria
La RAM (Random Access Memory) è il supporto di memoria
su cui la CPU può leggere e scrivere informazioni con un
accesso casuale, in cui è possibile accedere direttamente a
ogni singola cella semplicemente conoscendone l’indirizzo.

La memoria RAM rappresenta,
quindi, il “banco di lavoro” del
computer, nel senso che tutti
i programmi, per poter essere
eseguiti, devono risiedere in essa. La RAM è una memoria
volatile, ossia perde il suo contenuto quando viene spento
il computer.

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La memoria
Tutti i dati per poter essere memorizzati, devono essere
convertiti in impulsi elettrici, definiti bit (binary digit = cifra
binaria) e può essere immaginato come una lampadina
accesa o spenta, oppure 0 (che significa non passaggio di
corrente) e 1 (che significa passaggio di corrente).

Per avere una “conversazione”
con il computer è necessario
che vi sia una corrispondenza
biunivoca tra ogni simbolo dell’alfabeto esterno e uno e un
solo simbolo di quello interno; ovvero un codice. Per
rappresentare un qualsiasi simbolo, però, si usa un
raggruppamento di otto bit: il byte, che corrisponde a una
“parola” composta da otto bit.
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La memoria
L’unità di misura della capacità (o “dimensione”) della
memoria è il byte, di cui si utilizzano i multipli. Per la
costruzione delle unità di misura di livello superiore non si
usa il sistema decimale ma quello binario. Ecco allora che il
kilobyte non corrisponde a 1000 byte, ma a 210 = 1024 byte.

La memoria è formata da un insieme di celle numerate
progressivamente partendo da zero. Il numero che le
contraddistingue (una sequenza di bit), è detto indirizzo.
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La memoria
La memoria ROM (Read Only Memory) è una memoria da
cui si possono leggere informazioni registrate dal costruttore,
ma nella quale non è possibile scrivere nulla. Nella ROM
sono residenti quei tipi di software che non devono mai
essere cambiati, come il BIOS (Basic Input-Output System)
del computer. La ROM rappresenta anche il deposito dei
programmi applicativi che sono forniti a corredo di tablet e
smartphone.
La cache è una particolare memoria caratterizzata da
un’elevatissima velocità. Ne abbiamo di diversi tipi e
collocate in posti diversi: nella memoria centrale e nella
memoria di massa. Il suo utilizzo consente di velocizzare le
operazioni di accesso ai dati.

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I bus
Il bus è costituito da una serie di collegamenti hardware
(come se fossero gruppi di fili elettrici), uno per bit, su cui
viaggiano tutte le informazioni scambiate tra l’unità centrale,
la memoria e le unità di input/output.

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I bus
Esistono tre bus principali:
• Il bus degli indirizzi (address bus) trasporta l’indirizzo
necessario per reperire una cella di memoria o una unità di
I/O. L’unico dispositivo abilitato a inviare informazioni su
questo bus è la CPU, quindi questo bus è unidirezionale.
• Il bus dei dati (data bus) viene utilizzato per lo scambio di
informazioni tra i vari dispositivi. È bidirezionale, in quanto
l’invio di dati non è di sola pertinenza della CPU.
• Il bus di controllo (control bus), anch’esso bidirezionale, è
utilizzato per sincronizzare la trasmissione e per permettere
lo scambio di particolari segnali di controllo tra le varie unità.
Il suo scopo principale è quello di coordinare e controllare il
traffico di tutte le informazioni che viaggiano sugli altri due
bus.
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Le memorie di massa
Le memorie di massa, o memorie ausiliarie, hanno lo
scopo di conservare dati e programmi in maniera
permanente. Su di esse, però, non può avvenire alcun tipo di
elaborazione.

I dispositivi di memoria di massa più comunemente utilizzati
sono le memorie magnetiche, le memorie ottiche e le
memorie flash.

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Le memorie di massa
Nei dischi magnetici la registrazione e la lettura dei dati
avvengono grazie a una testina di lettura/scrittura.
Il disco è un supporto di memorizzazione di massa ad
accesso diretto fisicamente costituito da un piatto le cui
facce sono ricoperte di materiale magnetico.
                                                             Disco

                                                          Testina

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Le memorie di massa
La superficie del disco è composta da tantissime areole
magnetizzabili. Le areole si trovano su piste circolari
concentriche denominate tracce, su cui i dati vengono
memorizzati sequenzialmente,
cioè uno di seguito all’altro.
Ogni traccia è suddivisa in un
numero fisso di settori, separati
da zone neutre dette gap.
Un insieme di settori contigui è
detto cluster.

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Le memorie di massa
Il disco magnetico più comune, l’hard disk (disco fisso).

Si definisce capacità di un supporto di memorizzazione di
massa la quantità di dati che esso può contenere. Si misura
in byte.
La velocità di trasferimento è la quantità di byte trasferiti
da o per la memoria di massa e si misura in MB/sec.
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Le memorie di massa
Tra le memorie di massa oggi
troviamo spesso una nuova
tipologia:
Solid-State Drive (SSD)

Questo tipo di memorie non
utilizzano dischi ma memorie flash.

A differenza degli Hard Disk, non hanno parti meccaniche in
movimento garantendo un tempo di accesso ai dati molto
rapido.

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Le memorie di massa
Tra i dispositivi di memoria rimovibili:

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Strutture di Dischi
Gli Hard Disk possono essere utilizzati anche in strutture più
complesse che prendono il nome di RAID che corrisponde a:
Redundant Array of Independent Disks (insieme
ridondante di dischi indipendenti).

I sistemi RAID sfruttano un sistema di gestione di più Hard
Disk tale da far risultare gli stessi come fossero un unico
volume di memorizzazione.

Scopi del RAID sono: aumentare le performance, evitare la
perdita di informazioni causata dal mancato funzionamento
di un disco.

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Strutture di Dischi
Esistono diverse strutture di dischi, le più comuni sono:

RAID0: Sistema performante con maggiore capacità ma con
meno protezione dei dati.

RAID1: Sistema molto affidabile ma con maggior dispendio.

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Le memorie di massa
I dischi ottici sono costituiti da un cilindro
di plastica policarbonata su cui è incisa
una lunga traccia a spirale che parte dal
centro e arriva all’esterno del disco ed è
Formata da una sequenza di aree piane
(land). Durante la creazione di un CD, la
traccia viene deformata con piccolissimi buchi (pit) creati
sulle aree piane. Creando i pit sulla spirale non si fa altro che
scrivere i singoli bit di ogni byte, 0 (land) e 1 (pit).
Tra i supporti ottici ci sono i CD-ROM, i DVD-ROM e i Blu-
ray Disc. La sigla ROM (Read Only Memory) segnala che i
dati, una volta memorizzati su CD, divengono indelebili.

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Le periferiche di input
La tastiera (keyboard) è il più
tradizionale e diffuso dispositivo
per l’immissione dei dati. La
tastiera standard è composta
da 105 tasti: i tasti standard, i tasti numerici, i tasti di
controllo e i tasti funzione.

Il mouse è composto da una “scatoletta” su cui
sono presenti, di solito, due pulsanti e una
rotellina (lo scroll). Il suo movimento su un piano
permette di muovere un puntatore sullo
schermo. Esistono altri dispositivi point-and-clic, tra i quali il
Touchpad, la Trackball, il Trackpoint e il Touchscreen.

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Le periferiche di input
Lo scanner è un apparecchio che permette di
leggere fogli che contengono testi o disegni,
nonché immagini su qualsiasi tipo di supporto
cartaceo, trasformandoli in formato digitale.
Esistono programmi di tipo OCR (Optical
Character Recognition) che possono trasformare l’immagine
digitale di un testo in un vero e proprio file di testo.

La webcam è una videocamera usata per
trasmettere riprese video attraverso la rete Internet.
Funziona come una normale telecamera di
ridottissime dimensioni ma anche come macchina
fotografica.

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Le periferiche di output
Il principale dispositivo di output è il
monitor (o schermo), costruito secondo
la tecnologia LCD (Liquid Crystal Display,
schermo a cristalli liquidi), che utilizza il
fluido di cristalli liquidi racchiuso fra due
lamine di vetro per produrre l’immagine
sullo schermo. Lo schermo è composto da
tantissimi puntini luminosi chiamati pixel (picture element)
che determinano la risoluzione ossia il numero di pixel che lo
schermo può visualizzare.
Altre caratteristiche importanti sono: la dimensione (che
misura la diagonale dello schermo e si esprime in pollici, il
dot pitch (la distanza che separa due pixel dello stesso
colore)e la refresh rate (frequenza di aggiornamento).
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Le periferiche di output
L’altro dispositivo di output per eccellenza è
la stampante, che provvede alla stampa
su carta. La qualità dei documenti prodotti
dipende soprattutto dalla risoluzione di
stampa, misurata in DPI (Dots Per Inch, cioè punti per
pollice).

Le stampanti 3D sono in grado di realizzare
qualsiasi modello tridimensionale mediante
un processo di produzione additiva: partono
da un oggetto disegnato con un software e lo
riproducono nel mondo reale con l’utilizzo di appositi
materiali.

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Tipi di computer
I computer si differenziano per due fondamentali
caratteristiche: la potenza (che riguarda le caratteristiche
della memoria e la velocità della CPU) e la possibilità di
multielaborazione, ossia di gestire contemporaneamente
più programmi.

I supercomputer sono sistemi di elaborazione con potenze
di calcolo estremamente elevate, dedicati a eseguire calcoli
particolarmente onerosi. Sono strumenti costosi e,
normalmente, sono di proprietà di società o enti di ricerca
che condividono il loro utilizzo tra molti dipendenti/ricercatori.

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Tipi di computer
  Il Personal Computer identifica una sistema composto da
  più componenti, in particolare: un case e molteplici
  periferiche di input e output (monitor, tastiera, mouse,
  stampante,…).
                              La potenza di elaborazione del PC
                              non si basa sulle sue dimensioni
                              ma dalle componenti fondamentali
                              come CPU e RAM. È possibile
                              avere, quindi, case con dimensioni
                              ridotte, o assenti come per i
                              cosiddetti All-In-One, ma una
                              capacità di calcolo molto elevata.

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Tipi di computer
I computer portatili (laptop o notebook) sono dotati di una
batteria ricaricabile che offre un certo numero di ore di
autonomia e sono provvisti di monitor e di tastiera integrati
in un unico blocco.

Gli ultrabook sono piccoli notebook
caratterizzati da tre elementi: potenza,
leggerezza e portabilità. Sono molto sottili
e hanno una grande autonomia.

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Tipi di computer
Il Tablet PC (letteralmente PC tavoletta) è un computer
portatile che permette all’utente di scrivere sullo schermo a
mano. I tablet ibridi (o convertibili) hanno una tastiera
agganciabile e staccabile a seconda delle esigenze.

I netbook sono una “versione in miniatura” di un normale
computer portatile.

Uno smartphone è un dispositivo portatile con funzionalità
di gestione dei dati personali e quella del telefono. È
possibile installarvi app che aggiungono nuove funzionalità.

Gli eReader sono considerati i nuovi libri del futuro, e si
utilizzano per leggere libri elettronici (ebook).
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