IL PIANO DEGLI ACQUISTI VERDI ALLA SFIDA DELLA SPENDING REVIEW

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IL PIANO DEGLI ACQUISTI VERDI
                           ALLA SFIDA DELLA SPENDING REVIEW
                                                 Gianna Elisa Berlingerio*
                                                          Regione Puglia
                                               Servizio Provveditorato - Economato

Premessa

Negli ultimi tempi (come emerge chiaramente anche dal titolo del Workshop “L’uso strategico degli acqui-
sti pubblici verdi per un’economia sostenibile”, tenutosi a Bari il 25 settembre 2014 nell’ambito del Proget-
to PON GAS 2007/2013), i Piani di acquisti verdi sono individuati come strumenti per il perseguimento di
obiettivi molteplici, ma fondamentalmente sono riferiti agli aspetti di tutela ambientale.
Nell’esperienza della Regione Puglia la redazione del Piano e, poi, il Piano stesso hanno assunto un valore
di metodo e di contenuto molto più articolato1.
Il gruppo di lavoro che ha discusso ed affinato il testo nel corso dei mesi, infatti, era coordinato dal Ser-
vizio Ecologia ma composto da tutti i servizi regionali cui compete la cura di ciascuno degli aspetti attinti
dalla disciplina degli acquisti verdi: principalmente gli Affari Generali, che curano la realizzazione delle
gara sopra la soglia dell’economia, ed il Provveditorato - Economato, che cura l’intero procedimento
degli acquisti su piattaforma telematica prevalentemente di beni e servizi e sovraintende alla corretta
esecuzione dell’appalto; ma anche, il Servizio Demanio e Patrimonio che si occupa della manutenzione
straordinaria degli immobili regionali, il Servizio Rifiuti e Bonifica, il Servizio Ricerca Industriale ed Inno-
vazione. Questa stessa composizione rivela l’orientamento ad identificare nel Piano degli acquisti verdi
uno strumento di sintesi e valorizzazione di obiettivi molteplici, sia gestionali interni sia di politica sul
territorio.

La peculiarità del GPP rispetto agli altri strumenti messi in campo simultaneamente è però quella di una
domanda pubblica qualificata che incide, di per sé stessa, sulla qualità e sulla varietà dell’offerta privata.
Un effetto, dunque, che va ben oltre il valore esemplare delle scelte di gestione interna dell’Ente Pubblico
e che induce il mercato di riferimento ad un ampliamento della gamma dei prodotti offerti (quando non ad
una vera e propria specializzazione sul segmento ecosostenibile della produzione di riferimento), aprendo
nuove prospettive di consumo anche per i buyers privati presenti. Perché questo effetto si produca, però,
occorre che si verifichino due condizioni essenziali: 1) che l’ambito di applicazione del Piano degli acquisti
verdi sia tale da offrire in termini finanziari la massa critica necessaria per riorientare la produzione - e que-
sto dipende dal numero e dalla qualità delle Amministrazioni coinvolte2; 2) che si possa dimostrare anche

1 Con L.R. n. 23 del 2006 la Regione Puglia ha evidenziato la necessità per gli Enti Pubblici di cui all’art. 3 di procedere alla redazione
di un “Piano di Azione per gli Acquisti Verdi” (art. 4) con l’obiettivo di:
     •     ottimizzare la resa di prodotti e servizi;
     •     ridurre l’uso di risorse naturali;
     •     ridurre la produzione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti;
     •     ridurre i rischi ambientali legati all’acquisto di beni e servizi da parte delle Amministrazioni.
Gli obiettivi generali sono identificabili come segue:
     1. inserire criteri di ridotto impatto ambientale nel 50% (variabile) dell’ammontare in valore dei contratti pubblici annuali
           di beni, servizi e lavori di competenza dell’Amministrazione regionale e degli Enti e Agenzie strumentali della Regione
           Puglia (cfr. 1 “Ambito di applicazione del Piano”);
     2. promuovere l’uso razionale delle risorse utili al funzionamento delle Amministrazioni regionali (carta, energia, acqua,
           ecc.);
     3. promuovere la qualificazione ambientale della spesa nell’ambito di progetti finanziati a valere su risorse regionali o
           erogate per tramite della stessa (Fondi Ue) i cui beneficiari sono Enti Pubblici;
     4. promuovere e supportare la pratica del GPP sul territorio regionale.
Dopo un articolato procedimento di redazione, l’adozione in giunta ed una fase di consultazione pubblica, il Piano è stato appro-
vato con DGR n.1526 del 24 luglio 2014

2 Il valore stimato per il solo fabbisogno annuale dell’Ente Regione Puglia per la tabella di beni e servizi è di circa 5 milioni di euro,

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all’esterno non solo la eco-sostenibilità ma anche la convenienza economica di determinate scelte - dato
che la convenienza economica è il più rapido ed efficace vettore di sviluppo bottom up di politiche virtuose
diversamente spesso destinate all’oblio.
Per chi si occupa dei beni, dei servizi e dei lavori necessari al funzionamento dell’Ente pubblico, peraltro,
dimostrare la convenienza economica degli acquisti verdi non è neppure un’opzione, ma in molti casi un
obbligo di legge legato alle norme sulla Spending Review.
All’interno di questo quadro, il ruolo precipuo svolto dal Servizio di Gestione delle Spese di Funzionamen-
to, con l’obiettivo trasversale di rappresentare verso il territorio un esempio di perseguimento delle politi-
che di tutela dell’ambiente, è quello di perseguire al contempo:
1. la contrazione della spesa complessiva;
2. l’abbattimento delle emissioni di CO2;
3. il miglioramento costante dell’efficienza e della qualità dei beni e dei servizi offerti all’Amministrazione.

In questa prospettiva, il Piano degli acquisti verdi non può essere visto come un momento isolato di impo-
sizione top down di percentuali ecosostenibili sugli acquisti comunque effettuati dall’Ente, ma come parte
di uno stile gestionale che contemperi le diverse esigenze con uno sguardo d’insieme che deve peraltro
abdicare al carattere della stagionalità.
Come si descriverà oltre, per rispondere alle sfide poste dalla pianificazione degli acquisti verdi, dalle nuo-
ve norme in tema di trasparenza e concorrenzialità, dalla riduzione delle risorse, dalle viepiù pressanti
esigenze di qualità, si è compiuta una riflessione che ha avuto ad oggetto in primo luogo l’organizzazione

per la tabella dei lavori è di circa 1.5 milioni di euro annuali. Il fatturato interessato cresce però enormemente se ad applicare le
norme del Piano sono tutti gli Enti strumentali regionali e le ASL.

Categorie di prodotti beni e      Ob. Spec. di Budget annuo             Categorie di prodotto opere di costruzione, ristruttu-     Ob. Spec. di
servizi                           prodotto (%) orientativo dopo S.R.    razione e manutenzione di edifici e di infrastrutture      prodotto (%)
Arredi                            50            57.000€ (salva razio-   Edilizia                                                   50
                                                nalizzazione 1,5M€)*
Elettronica                                                             •     progettazione edificio
•    personal computer                          € 80.000,00*            •     involucro edificio
•    stampanti                                  € 20.000,00*            •     gestione cantiere
                                  100
•    multifunzione                              € 10.000,00*            •     serramenti
•    fotocopiatrici                             € 220.764,00*           •     finestre
•    telefonini                                 € 80.020,79*            •     isolanti termici
Cancelleria                       80            € 100.000,00            •     pannelli divisori
•    carta in risme                                                     •     coperture pavimenti
Servizi energetici                50                                    •     pitture e vernici
•    illuminazione pubblica                                             Infrastrutture
•    servizi di illuminazione e                 € 2.410.000,00*         Settore ambientale e stradale                              50
     forza motrice
•    servizi di riscaldamento                   € 820.000,00*           •     aggregato riciclato risultante dal trattamento di
     e raffrescamento                                                         rifiuti inorganici post-consumo derivanti dalla
                                                                              demolizione e dalla manutenzione, anche par-
                                                                              ziale, di opere edili e infrastrutturali;
                                                                        •      conglomerato bituminoso riciclato confezionato
                                                                              con rifiuti post-consumo derivanti dalla scarifica
                                                                              della sovrastruttura
Ristorazione                      50                                    Servizi urbani e al territorio
•    servizi ristorazione                       € 2.756.074,45*         •     Utilizzo di ammendanti nella gestione del verde      50
     collettiva                                                               e del patrimonio forestale
•    acquisto derrate ali-                                              Servizi energetici                                         50
     mentari                                                            •     Illuminazione pubblica
Servizi di gestione degli edifici 50
•    servizi di pulizia e mate-                 € 2.572.671,8*
     riali per la pulizia

Trasporti (flotta regionale)      100           € 275.000,00
•    veicoli trasporto su
     strada

                                                                    - 76 -
e che attraverso un approccio integrato persegue il miglioramento dei servizi offerti unitamente al conte-
nimento della spesa.
Di seguito si affronteranno i seguenti temi:
• le sfide attuali;
• l’approccio integrato;
• i dati e la riorganizzazione;
• le nuove tecnologie;
• la razionalizzazione;
• l’esempio del parco auto;
• le nuove norme;
• la comunicazione: il coinvolgimento dei dipendenti e l’orientamento all’utenza;
• spunti conclusivi.

Le sfide attuali

Il mandato ricevuto dai Servizi che gestiscono i beni ed i servizi di funzionamento dell’Ente3 prende le mos-
se dall’avvento della Spending Review.
Correntemente si intende per Spending Review quel complesso di misure relative in particolare alle spese
di funzionamento degli Enti e contenute, per l’Italia, in varie norme succedutesi negli ultimi anni, i cui ca-
pisaldi possono essere identificati con il D.L. n. 78 del 2010 (convertito in L. 122/2010), il D.L. del 6 luglio
2012, n. 95 (convertito in L. 135/2012) e le disposizioni della Legge di Stabilità per il 2013. Si tratta natural-
mente di un assetto dinamico cui sottendono anche alcune norme contenute nella decretazione d’urgenza
del 2014, la Legge di Stabilità per il 2014 e la bozza di quella per il 2015.
La Regione Puglia si è posta da subito in linea con l’attuazione di tali norme adottando la Legge Regionale
n.1 del 2011 con la quale ha trasposto in ambito regionale tutti i tagli previsti dalla legge nazionale anche
quando non direttamente applicabili alle Regioni. Successivamente ha proseguito adeguando dapprima
la propria disponibilità all’impegno sui capitoli di spesa interessati e poi il vero e proprio stanziamento di
competenza.
Tuttavia, si è inteso interpretarla non come mero adempimento di riconduzione della spesa nell’alveo im-
posto dalle nuove disposizioni, ma come occasione di rivisitazione intelligente della stessa. Un’occasione
per la promozione di politiche di efficientamento della spesa ai fini del suo contenimento, ma anche per
l’innalzamento dello standard dei servizi. In altre parole, si è inteso dare più valore alle risorse spese onde
poterne ricavare la massima utilità attraverso politiche di riorganizzazione, razionalizzazione, innovazione.
E naturalmente non solo sulle materie oggetto della vera e propria Spending Review.
Il valore aggiunto assegnato dall’Amministrazione regionale a questo processo di efficientamento della
spesa è l’obiettivo di tutela ambientale esplicitato nel Piano degli acquisti verdi.

3 Il Servizio Provveditorato Economato della Regione Puglia, a mero titolo di esempio, è definito fin dall’art. 15 della L.R. n.
18/1974 quale struttura strumentale dell’Amministrazione regionale perché svolge compiti di cui si avvalgono trasversalmente
tutti gli uffici regionali.
Sinteticamente gli stessi compiti, come già previsti e disciplinati dalle LL.RR. nn. 2/77 e 28/01, si sono evoluti nel tempo e risultano
cristallizzati nei provvedimenti organizzativi regionali attuativi del D.p.g.r. n.161/2008 sino alla determina del dirigente del Servizio
personale e Organizzazione n. 869 /2010. Qui di seguito si elencano brevemente le attuali competenze: gestione del patrimonio
mobiliare regionale con l’acquisto beni e servizi per soddisfare i bisogni degli uffici; logistica; gestione della telefonia e rete dati in
genere; gestione del servizio postale e del centralino; gestione del parco auto; gestione dei servizi di manutenzione degli immobili,
della loro pulizia e dei relativi impianti; gestione del servizio di vigilanza e controllo delle sedi regionali; gestione del servizio di
mensa, delle polizze assicurative, degli oneri condominiali e di tutte le varie utenze a carico della Regione Puglia. Inoltre, il Servizio
provvede alla pubblicazione dei bandi e degli avvisi di gara, al riscontro e pagamento delle missioni dei dipendenti regionali, al
riscontro e pagamento dei compensi dei componenti dei comitati istituiti con leggi regionali, al pagamento di imposte e tasse a ca-
rico degli immobili. Da ultimo il servizio ha ricevuto con DGR 2173 del 2013 il compito di effettuare l’Energy management dell’Ente
Regione Puglia, con tutti gli adempimenti che ne conseguono.

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L’approccio integrato

Si è ritenuto dunque di applicare un Approccio integrato. Le operazioni di revisione della spesa sono parti-
te dall’analisi dei dati di spesa e dei procedimenti interni atti alla loro raccolta attraverso l’implementazione
del sistema informativo con predisposizione di tipo analitico-economica già in uso per la cassa economale
con i file di altre banche dati che entro la fine del 2014 costituiranno un unico sistema informativo sul qua-
le sia tracciabile l’intera vita dei beni, servizi e lavori acquistati, a partire dall’atto di programmazione degli
interventi, per passare alle procedure di gara su piattaforma elettronica, agli atti amministrativi di impegno
e liquidazione, all’inserimento nel magazzino dei beni di facile consumo o nell’inventario, sino alla dichia-
razione di fuori uso ed allo smaltimento.
Contestualmente, si è provveduto alla riorganizzazione a costo invariato del principale servizio di gestione
delle spese di funzionamento, con l’istituzione di un’apposita Struttura di progetto denominata “Conteni-
mento delle spese di gestione” ed un’ulteriore Struttura denominata “Eco-risparmio energetico, impianti e
reti”, entrambe con la mission di realizzare politiche di risparmio, rispettivamente, sulle spese di funziona-
mento e su quelle energetiche in particolare.
Trasversali a tutti gli ambiti di intervento sono altresì: l’introduzione di nuove tecnologie; l’orientamento
all’abbattimento dell’impatto ambientale, perseguito anche attraverso il Piano degli acquisti verdi con un
particolare focus sul piano di Energy management; la razionalizzazione delle risorse e la predisposizione di
nuove norme sull’uso delle stesse.

I dati e la riorganizzazione

Per quanto attiene ai dati, si è constatato che solo un’analisi raffinata e aggiornata in tempo reale con-
sente di programmare efficacemente gli interventi. Pertanto, oltre al nuovo sistema informativo unico del
servizio, sono state implementate tecnologie che, partendo dall’audit energetico degli edifici, consentono
il monitoraggio in continuo degli impianti di energia a servizio degli edifici regionali nonché dei mezzi
dell’autoparco.
La riorganizzazione ha proceduto secondo due direttive fondamentali: la riarticolazione fisica del servizio e
la reingegnerizzazione delle procedure.
Per quanto attiene alla prima, è stata istituita la Struttura di progetto dirigenziale “Contenimento delle spe-
se di gestione” che svolge le seguenti funzioni: “progetta, realizza e avvia procedure di monitoraggio e con-
trollo delle spese di funzionamento dell’Ente per fornire al Servizio tutti gli elementi utili alla pianificazione
e programmazione finanziaria oltre che di orientamento alla qualità ed efficacia di beni e servizi forniti”;
sono state ridistribuite le competenze rafforzando le funzioni di staff rispetto a quelle di line (che appari-
vano eccessivamente frammentate), con l’istituzione dell’A.P. “Pianificazione, controllo e affari legali”, di
una P.O. che si occupa della gestione dei flussi documentali e del controllo su atti; da ultimo, è avvenuta
l’istituzione di una Struttura di progetto denominata “Eco-risparmio energetico, impianti e reti”, retta da
una A.P. omonima con una P.O. di supporto, con le seguenti competenze: “sovrintendere alla manutenzio-
ne degli impianti a servizio delle strutture regionali; progettare, realizzare ed avviare all’applicazione nuovi
strumenti di contenimento delle spese legate agli impianti menzionati; progettare e gestire l’automazione
ed informatizzazione delle attività del servizio e fornire consulenza sugli aspetti tecnici relativi alle compe-
tenze dello stesso; fungere da interfaccia di natura tecnica con Innovapuglia e con qualunque altro sogget-
to esterno che, nelle materie indicate, si relazioni con il Servizio.”
Come detto, il Servizio ha ricevuto con D.G.R. n. 2173 del 2013 il compito di effettuare l’Energy manage-
ment dell’Ente Regione Puglia, con tutti gli adempimenti che ne conseguono, fra cui la redazione del Piano
energetico della Regione e la nomina dell’Energy manager, avvenuta - previo avviso interno - con A.d. n.
1/2014.
Dal punto di vista delle procedure, si è avviata una revisione che, anche grazie alla presenza delle nuove
figure di esperti dal punto di vista tecnico, finanziario e giuridico, sottende una nuova ripartizione di fun-
zioni. La stessa si basa su un rapporto fra gli uffici centrali del Servizio e le articolazioni periferiche che si
giova di nuove tecnologie per consentire anche l’apporto lavorativo da remoto. Sul tema si è sviluppato
uno dei punti del piano performance 2013 che ha visto abilitare ognuna delle sedi provinciali del Servizio
allo svolgimento di alcune mansioni anche per conto della sede centrale.

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Di contro, ognuna delle sedi distaccate del Servizio (economi di plesso, provinciali e di rappresentanza)
può ora beneficiare dello svolgimento in modo omogeneo ed univoco degli adempimenti inerenti agli
adeguamenti alle nuove norme di tutte le attività svolte dal Servizio. La tendenza è quella ad accentrare le
procedure di selezione del contraente quando ciò porti ad un beneficio in termini di prezzo e di efficienza
nel servizio reso, nonché di sgravio delle articolazioni periferiche dagli oneri, sempre più gravosi, legati alla
indizione di gare. In questo senso, sono state centralizzate le procedure relative ad alcuni beni e servizi.
Sempre allo scopo di semplificare ed uniformare l’attività delle P.O. sono stati elaborati dei modelli di atto
corrispondenti alle tipologie di provvedimenti dirigenziali più frequenti in modo che fungano sia da fac-
simile per la redazione che da check list sull’istruttoria compiuta: ciascuno dei punti presenti nell’atto, infat-
ti, presuppone che sia stato portato a termine un adempimento istruttorio dovuto per legge. In tal modo,
si persegue il grado più elevato possibile di conformità alle norme; l’atto tipo, infatti, viene costantemente
adeguato a disposizioni nazionali e regionali.
Va sottolineato, infine, che nell’attribuzione degli incarichi economali si è realizzata la rotazione prevista
dalla normativa anticorruzione.

Le nuove tecnologie

Quanto al ricorso alle nuove tecnologie si possono portare diversi esempi:
1. è avvenuto lo swhich off dalla telefonia fissa analogica a quella digitale con il sistema VOIP. Ciò com-
   porta un risparmio programmato del 60% dei costi fissi all’anno ed un risparmio di utenza che sarà da
   quantificare nel corso del 2014. Tale sistema, affiancato ad un miglioramento esponenziale del servi-
   zio, ad oggi, comprensivo di videochiamata, casella vocale, fax server, rubrica, conference call, ecc., ha
   generato, rispetto alla telefonia tradizionale, la riduzione: dei costi di amministrazione; dei costi di ap-
   parecchiature; di materiali di consumo; del numero dei gestori; del costo del cablaggio; la diminuzione
   delle linee telefoniche ADSL, HDSL, ed altre linee eterogenee ISDN con semplificazione dei processi di
   gestione e conseguente riduzione dei costi relativi ai consumi;
2. l’uso di dati raffinati sul traffico di telefonia mobile effettivo ha consentito un cambio di condizioni
   tariffarie che ha portato all’abbattimento dei costi che in fase di programmazione si era previsto pari al
   20% e che invece ha raggiunto circa il 32%;
3. l’impiego di impianti di videosorveglianza da remoto in alternativa alle guardie giurate ha consentito di
   coprire nuove esigenze di servizio con un budget paragonabile a quello precedente;
4. il passaggio alla movimentazione on line dei conti correnti assegnati al Servizio, che consente un dram-
   matico snellimento delle procedure e riduzione dei tempi, è stato sperimentato nel 2013.

La razionalizzazione

Le operazioni di razionalizzazione degli spazi, già sperimentate con successo in alcune sedi provinciali han-
no avuto la massima realizzazione in relazione alle sedi di Bari nel 2013. Sono stati risolti ben nove contratti
di locazione passiva e trasferiti i rispettivi uffici nella nuova sede in via Gentile. Contemporaneamente sono
state realizzate operazioni di riorganizzazione in altri plessi. Ciò ha comportato un risparmio in termini di
fitti di almeno 1.5 milioni di euro l’anno con le relative ricadute in termini di oneri condominiali, utenze,
manutenzione, tasse e costi di spostamento fra le sedi.
L’operazione ha consentito anche di raggiungere l’obiettivo dell’80% di risparmio sul costo degli arredi
come previsto per legge e di superarlo (87,34%). L’arredamento della nuova sede (interamente eco-com-
patibile) costituisce un’eccezione poiché parte degli arredi che, nel corso del processo di riorganizzazione
degli uffici risultava in ottime condizioni, è stata recuperata dalle sedi dismesse e reindirizzata verso altri
uffici regionali al fine di sostituire quelli ivi presenti ed obsoleti.
Le attività di razionalizzazione hanno anche interessato le stampanti ed i fotocopiatori con un obiettivo
preventivato di risparmio del 20% rispetto al 2012. In realtà, ottenendo un risparmio pari a circa il 26,5%,
soprattutto, è stata favorita la migrazione dalla stampa prevalente con stampanti singole alla stampa con
multifunzione in rete, molto più performanti.
Le altre tipologie di spesa oggetto di Spending Review sono quelle inerenti le missioni e le spese au-
tomobilistiche. Le due tipologie a ben guardare appaiono collegate fra loro poiché l’analisi dei dati di

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spesa e dei costi per chilometro dedotta anche dalle centraline delle vetture in dotazione ha portato alla
conclusione che un corretto uso dei mezzi di servizio può portare ad una significativa riduzione delle
spese di missione.

Esempi di approccio integrato: la riforma del parco auto e il piano di Energy Management

Nel corso del 2014, per la redazione del piano di riforma dell’autoparco è stato utilizzato il sopra descritto
approccio integrato. La sostanziale riduzione di spesa si raggiunge infatti attraverso:
1. una combinazione di nuove tecnologie (cambio di vetture a benzina con auto ibride e di alcune auto a
    gasolio con auto elettriche alimentate dagli impianti regionali ad energia rinnovabile);
2. la razionalizzazione della gestione delle auto che consentirà la riduzione del chilometraggio comples-
    sivo percorso;
3. nuove norme inerenti gli automezzi (ad es., controllo GPS) e la possibilità di valutare i dati di spesa in
    tempo reale.

L’abbattimento delle emissioni di CO2 è quasi pari al 50%, come si nota dal grafico sotto riportato.
Persino l’aspetto di comunicazione verso l’esterno legato alla divulgazione della buona prassi è stato assol-
to: non solo con la diffusione delle notizie e dei dati inerenti alla riforma, ma anche con l’apposizione sulle
auto del logo della Regione Puglia.
L’eventuale, ulteriore, investimento nella dotazione dell’autoparco potrebbe in realtà ridurre la spesa per
missioni con mezzo proprio, il cui costo per chilometro è pari al doppio se paragonato all’uso del mezzo di
servizio già acquisito.
Nello schema sotto riportato si articolano i costi di passaggio al nuovo regime.

                                 B                          C                        D                        Totali
      Modello             12 x Auto Ibrida              8 x Punto              4 x Auto elettr.        totale 12B+8C+4D
        Costo
   km/mese medi                 2187,5                     625                       625                     2812,50
    Penale/mese                € 218,00                     0                      € 92,82                   218,00
     Litri carb.                 76,56                    37,50                      9,38                    234,38
  Costo carb/mese               137,81                    63,75                    15,9375                    418,13
   Canone/mese                 € 666,70                  € 371,29                  € 795,00                  1392,64
   Consumo carb.                  3,5                       6                         1,5                      15,00
     [l/100km]
                                                                                                               0,00
    Costo/mese                € 1.022,51                 € 435,04                  € 810,94                 € 1.810,76
    Costo/anno               € 12.270,15                € 5.220,46                € 9.731,25               € 21.729,13
 Totale parco auto          € 147.677,80               € 41.763,70               € 38.925,00              € 228.366,50
    RISPARMIO                                                                                             € 126.775,92

             Tabella 1 - Analisi costi e confronto tra auto ad alimentazione a benzina ed auto ibride/elettriche

                                                           - 80 -
5.000,00
                                                                                   4.583,95
                             Auto tradizionale (Alfa Romeo Giulietta)
          4.500,00
                             Auto ibrida (Toyota Yaris)
          4.000,00

                         Riduzione emissioni CO₂ = 1,82 (ton)
          3.500,00
                          Riduzione Ton. Eq. Petrolio = 4,28
          3.000,00
                                                                                                 2.764,37

          2.500,00

          2.000,00

          1.500,00

          1.000,00

            500,00
                               131,00          79,00
              0,00
                                        emissioni (gCo₂/km)                            totale emissioni anno (kg Co₂)

          Grafico 1 - Riduzione attesa di emissioni di CO2 nel passaggio da auto a benzina ad auto ibride/elettriche

Il “Piano per l’uso razionale dell’energia” degli impianti a servizio degli immobili di proprietà regionale, in
corso di redazione, è un altro esempio di applicazione dell’approccio integrato poiché coniuga sia gli aspetti
relativi alla ricognizione preliminare dei dati che gli interventi di tipo organizzativo, contrattuale e fisico
legati all’implementazione di nuove tecnologie.
Il Piano, oggetto di una procedura attivata parallelamente ed autonomamente, è stato fatto confluire all’in-
terno del Piano degli acquisti verdi che ne contempla i seguenti punti:

 Ob.Op. 2.2: Sviluppare il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, promuovere l’efficienza energetica e il
 risparmio delle risorse idriche
 Azione                      Target                    Tempi                     Risorse
 a. Analisi dei consumi
 (Illuminazione, riscalda-
 mento, raffrescamento,         Elaborazione di un
                                                               6 mesi
 utenze varie) degli edifi-         rapporto
 ci regionali.
 b. Redazione di un piano
 di interventi di efficien-
 tamento energetico e di                Elaborazione di un
                                                                                 12 mesi
 riduzione dei consumi                      rapporto
                                                                                                                        interne
 idrici

 c. Richiesta di fornitu-
 ra elettrica prodotta da           Contratto di fornitura                       2 mesi
 fonti rinnovabili
 d. Analisi delle emissioni
                                    Report sulle emissioni
 CO2 e opere di compen-
                                       e piano per la                            36 mesi
 sazione
                                      compensazione

Tabella 2 - Interventi previsti nel Piano degli Acquisti Verdi inerenti alle tematiche energetiche - Piano di energy management

                                                                        - 81 -
Gli strumenti sui quali si baserà sono così riassunti:
• audit energetico e monitoraggio continuo (dati e procedimenti interni);
• utilizzo di energie rinnovabili4 (nuove tecnologie) anche con:
    • accesso agli incentivi governativi ed europei (POI Energia, FESR, “Conto Termico”, IPA-Legend);
    • ottimizzazione degli spazi dei locali tecnici, dei lastrici solari e dei consumi (razionalizzazione);
    • sistema integrato per videoconferenze (nuove norme sull’autorizzazione di missioni);
    • riforma autoparco.

I risultati attesi sono:
• riduzione dei consumi;
• riduzione dei costi di manutenzione;
• riduzione delle emissioni;
• valorizzazione degli immobili mediante aumento della classe energetica.

Le nuove norme

Le nuove norme che già accompagnano questo processo di revisione sono di diversa natura.
Vanno, in primo luogo, menzionate quelle che impongono il confronto concorrenziale trasparente con
i mezzi del mercato elettronico e della piattaforma EMPULIA (Regolamento regionale n. 25/2011) che
sta consentendo una riduzione di costi nei settori fino ad ora interessati. Onde assicurare all’Ammini-
strazione le migliori condizioni sul mercato, la procedura generalmente applicata alle gare sotto la soglia
dell’economia è quella del confronto su piattaforma Empulia utilizzando i parametri di qualità prezzo
Consip S.p.a. come base d’asta al ribasso preliminarmente all’acquisto Consip S.p.A. (o Mepa), in caso
di gara deserta.
Già nel 2013 si è data attuazione all’obiettivo riguardante la revisione della disciplina di telefonia ed inter-
net: con attuazione del disciplinare adottato con A.D. n. 391 del 16/11/2012.
In prospettiva, le nuove norme sono quelle contenute nel Piano regionale degli acquisti verdi che sfocia
dall’orientamento regionale all’innalzamento degli standard di eco compatibilità (deliberazione n. 3031
del 30-12-2010: redazione del Piano d’Azione Regionale per gli Acquisti Verdi ai sensi dell’art. 4 della
L.R. n. 23/2006) nonché nel Piano per l’energy management della Regione Puglia che verrà adottato
ai sensi della D.G.R. 2173 del 26 novembre 2013. In questa prospettiva si prevede, infatti, la realizza-
zione di impianti fotovoltaici sia per l’autoproduzione sia per la ricarica delle auto elettriche, di im-
pianti geotermici per autoproduzione e risparmio, di pompe di calore per ridurre i consumi ed i costi
di manutenzione delle emissioni nocive nell’ambiente.
Nella stessa prospettiva è da menzionarsi anche la Legge regionale 20/2012 che prevede l’emanazione
di un Piano di informatizzazione della Regione al fine della transizione verso l’Open source.
Da ultimo, è stato avviato un progetto con il Formez, nell’ambito della linea di supporto alle Pubbliche Am-
ministrazioni per le operazioni di Spending Review che prevede una revisione della Legge regionale n.2 del
1977 che disciplina l’attività economale. La proposta di riforma è, infatti, preceduta dal rilievo delle attuali
procedure e prassi in uso nelle diverse articolazioni del Servizio, onde individuare una nuova struttura lo-
gica delle stesse che intrecci il dato finanziario con l’aderenza alle nuove norme con la maggiore efficienza
ed efficacia possibile nell’organizzazione del lavoro.

4 1. Gli interventi per l’incremento dell’efficienza impiantistica possono riassumersi come segue:
     •     sostituzione caldaie a gasolio ed a gas a bassa efficienza;
     •     sostituzione impianti di condizionamento elettrici a bassa efficienza;
     •     installazione impianti a pompa di calore ad alta efficienza;
     •     efficientamento energetico dell’involucro edilizio;
     •     installazione di sistemi di termoregolazione degli ambienti.

  2. I nuovi impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile sono:
     •    installazione di impianti di produzione di energia solare fotovoltaica;
     •    installazione di impianti di produzione di energia da fonte geotermica;
     •    installazione di impianti di produzione di energia solare termico.

                                                              - 82 -
La partecipazione al piano: il coinvolgimento dei dipendenti e le buone prassi

Naturalmente, la riuscita del Piano degli acquisti verdi, sia nei suoi obiettivi interni sia come strumento di
politica economica, dipende in modo rilevante dall’efficacia della comunicazione interna ed esterna.
Per quanto attiene alla prima, oltre a tutte le azioni di comunicazione previste nel Piano, si è ritenuto op-
portuno coinvolgere i dipendenti attraverso un progetto strategico che si è svolto fuori dal normale orario
di servizio e che ha interessato 73 partecipanti di 10 diversi Servizi regionali. I partecipanti, suddivisi in
17 mini - gruppi di lavoro, da un lato, hanno condotto attività di ricognizione dei dati sui consumi effettivi
delle Amministrazioni, quale base di partenza (l’anno zero) per l’applicazione delle percentuali previste
dal Piano, dall’altro, hanno effettuato studi specifici sui singoli capitolati da porre a gara in riferimento ai
beni e ai servizi inseriti nel Piano.
Per quanto riguarda la comunicazione esterna, unitamente con le pratiche tradizionali di dissemination
previste dal Piano, risulta particolarmente efficace intrecciare la tematica con altre buone prassi in qualche
modo collegate al Piano e di particolare impatto sull’opinione pubblica. Nel caso della Regione Puglia, per
esempio, si è parlato del GPP anche nel ciclo di seminari organizzati a margine del progetto di geotermia
realizzato nell’ambito del partenariato internazionale dell’Ipa - Adriatic Legend.

Spunti conclusivi

Sembra dunque di poter affermare che la maggiore efficacia del Piano degli acquisti verdi possa essere
colta quando si riesca a superare il mero apporto di sostituzione sospinto dal Piano. Sostituzione di una
certa percentuale di beni ordinari con pari numero di beni rispettosi dei Criteri Ambientali Minimi. Il Piano
è potenzialmente in grado di superare questo risultato minimo quando sia, invece, colto quale occasione
di riforma dei diversi aspetti che sottendono al funzionamento di una Pubblica Amministrazione (ad es.,
secondo le linee orientative espresse nei paragrafi che precedono).
Naturalmente, le metodologie di analisi dei dati di spesa messe in campo proprio al fine di supportare le
politiche evolutive di gestione saranno utili anche per verificare dopo un periodo breve, medio e lungo di
applicazione del Piano, quali siano effettivamente i risultati ottenuti, anche al fine di rimodulare metodi e
contenuti.

* Le opinioni espresse dall’Autrice impegnano soltanto la stessa e non hanno carattere di ufficialità.

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