Il nostro caotico sistema solare: dai pianeti ai detriti spaziali - Alessandra Celletti
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Il nostro caotico sistema solare: dai pianeti ai detriti spaziali Alessandra Celletti Dipartimento di Matematica Dipartimento di Eccellenza 2018-2022 Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Il nostro caotico Sistema Solare 1. Sistema Solare 2. Meccanica Celeste 3. Caos 4. La stabilità dei pianeti 5. Autostrade interplanetarie 6. Detriti spaziali [Asteroidi pericolosi]
Sistema Solare - Sole - Pianeti rocciosi - Pianeti gassosi - Pianeti nani - Satelliti - Asteroidi e comete Immagine: NASA
Pianeti interni Mercurio, Venere, Terra, Marte Piccoli, rocciosi, nessuno o pochi satelliti Immagine: NASA
Asteroidi 790.000 oggetti catalogati Hanno dimensioni e forme irregolare, qualcuno ha satelliti, formano una fascia tra Marte e Giove http://www.youtube.com/watch?v=ONUSP23cmAE&annotation_id=annotation_79355&src_vid=S_d-gs0WoUw&feature=iv Immagini: NASA, NEAR Project, Galileo Project
Pianeti esterni Giove, Saturno, Urano, Nettuno Grandi, gassosi, con tanti satelliti e con anelli Immagini: NASA/JPL/University of Arizona, NASA/JPL/Space Science Institute, PD-USGOV-NASA, NASA
Fascia di Kuiper Centinaia (migliaia?) di oggetti rocciosi e ghiacciati (tra cui Plutone), ai confini del sistema solare esterno Immagini: NASA
Nube di Oort - Tra 30,000 e 100,000 UA - Miliardi di oggetti ghiacciati Serbatoio di comete a lungo periodo, lanciate nel sistema solare da forti perturbazioni: avvicinamento ad una stella passaggio del Sole attraverso una nube molecolare gigante. 1 UA = distanza Sole-Terra = 150 milioni km.
Il nostro caotico Sistema Solare 1. Sistema Solare 2. Meccanica Celeste 3. Caos 4. La stabilità dei pianeti 5. Autostrade interplanetarie 6. Detriti spaziali [Asteroidi pericolosi]
Meccanica Celeste • La MECCANICA CELESTE studia la dinamica degli oggetti del sistema solare: pianeti, satelliti, asteroidi, ecc. • La MECCANICA CELESTE studia anche la dinamica dei pianeti extrasolari (n. 3989 al 20 Febbraio 2019) • La DINAMICA DEL VOLO SPAZIALE studia il moto dei satelliti artificiali e delle sonde interplanetarie (prima missione spaziale: Sputnik 1 il 4 Ottobre 1957)
Il problema dei 2 corpi • Modello semplificato che considera solo l’interazione tra 2 oggetti • Legge di Newton • Leggi di Keplero: I. i pianeti si muovono su ellissi con il Sole in un fuoco; II. i pianeti spazzano aree uguali in tempi uguali (sono più veloci vicino al Sole); III. il periodo cresce con la distanza. Credit: Wikipedia
I legge di Keplero: i pianeti si muovono su ellissi di cui il Sole occupa uno dei due fuochi Video: http://heasarc.nasa.gov/docs/heasarc/videos/education.html
II legge di Keplero: i pianeti spazzano aree uguali in tempi uguali Video: http://heasarc.nasa.gov/docs/heasarc/videos/education.html
III legge di Keplero: il quadrato del periodo di rivoluzione è proporzionale al cubo del semiasse maggiore Video: http://heasarc.nasa.gov/docs/heasarc/videos/education.html
III legge di Keplero • Il quadrato del periodo P è proporzionale al cubo del semiasse maggiore a • Conseguenza: il periodo aumenta con la distanza dal Sole (Mercurio: 88 giorni, Nettuno: 164 giorni) • Assumendo come unità: 1 UA, 1 anno terrestre: P (anni)2 = a (UA)3 ovvero a (UA) = P (anni)2/3 • Esempio: per Marte P=1.88 anni implica a = P2/3 = (1.88)2/3 = 1.52 UA (NASA: a=1.52371034 UA)
Distanze planetarie calcolate con la III Legge di Keplero Periodo a = P2/3 a (NASA) (in anni) in UA in UA Mercurio 0.241 0.3870 0.38709927 Venere 0.615 0.7233 0.72333566 Terra 1 1 1 Marte 1.8808 1.5237 1.52371034 Giove 11.8626 5.2014 5.20288700 Saturno 29.4475 9.5360 9.53667594 Urano 84.0168 19.1827 19.18916464 Nettuno 164.7913 30.0577 30.06992276
Come NON andare su Marte • Fasi della missione: lancio, trasferimento, immissione in orbita, mantenimento orbitale, rientro (se previsto) • Terra e Marte su orbite circolari di raggi r1, r2 • Aspettare la congiunzione Terra-Marte e andare in linea retta! La gravità curva le traiettorie l’orbita di Marte viene raggiunta perpendicolarmente il Sole influenza gravitazionalmente il satellite.
Orbite di Hohmann • Walter Hohmann (1880-1945), ingegnere tedesco • Si interessò al problema di minimizzare il carburante delle missioni spaziali • Nel 1925 pubblicò “Die Erreichbarkeit der Himmelskörper” ovvero “La raggiungibilità dei corpi celesti” • Le orbite di trasferimento di Hohmann vennero utilizzate nel programma Apollo • Sono attualmente usate per andare sulla Luna e per i viaggi interplanetari
Come andare su Marte • 1 = orbita iniziale • 2 = orbita di trasferimento di Hohmann • 3 = orbita bersaglio • Orbita 2 ha perielio su orbita 1 e afelio su orbita 3 • Trasferimento con minore consumo di carburante
• All’inizio bisogna accendere i motori per immettere il satellite in orbita 2; alla fine bisogna decelerare per immettersi nell’orbita 3 (Δv) • Δv misura il consumo di carburante = costo della missione • La finestra di lancio (launch window) è l’intervallo di tempo utile affinché il satellite possa raggiungere Marte
Durata del volo • Unità di misura: TERRA: PTerra=1 anno, aTerra=1 UA • aMarte = 1.52 UA • Distanza complessiva: R = 1+ 1.52 = 2.52 UA = 2 atr • atr = 1.26 UA • III legge di Keplero: P2/a3 = 1 • atr 3 = 2.00 = P2 • P = 1.41 anni • P/2 = 0.707 anni = 8.5 mesi Mercurio: 3.5 mesi, Nettuno: 30.61 anni, Luna: 5 giorni
Il problema dei 3 corpi • Cosa accade quando consideriamo 3 corpi, esempio: Sole-Terra-Giove? • Le leggi di Keplero sono soltanto un’approssimazione e il problema dei 3 corpi non può essere risolto esattamente! • Teoria delle perturbazioni: consente di calcolare approssimazioni successive della soluzione del problema dei 3 corpi • Sole-Terra-Giove: massa(Giove) = massa(Sole) / 1000 2-corpi Sole-Terra + piccola perturbazione dovuta a Giove
Ellisse Kepleriana: approssimazione di base
Prima approssimazione (curva rossa)
Seconda approssimazione (curva verde)
Terza approssimazione (curva blu)
• La teoria delle perturbazioni consente di determinare una soluzione approssimata delle equazioni del moto (Laplace, Lagrange, Delaunay, Leverrier, ecc., XVIII- XIX century). • Charles Delaunay (1816-1872) determina una soluzione molto precisa del moto della Luna, basata sulla teoria delle perturbazioni. Credit: Wikipedia
“Theorie du Mouvement de la Lune” Calcoli preliminari C. Delaunay
La funzione inizia a pagina 33 … … continua a p. 34, 35, 36, 37 ...
… ancora a pagina 38, 39, 40, 41 … … stop a pagina 54!
• Nettuno viene scoperto da Leverrier (1811-1877) usando la teoria delle perturbazioni, grazie alle anomalie osservate nel moto di Urano. Images: PD-USGOV-NASA, NASA
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Caos • Problema più realistico: 3 corpi, e.g. Sole-Terra-Giove. • Henri Poincarè (1854-1912): dimostra matematicamente che non è esattamente risolubile come i 2 corpi e scopre il caos! Poincarè dimostra che alcune traiettorie del problema dei 3 corpi hanno un comportamento caotico: piccole variazioni delle condizioni iniziali, portano a traiettorie divergenti!
Moto regolare Moto caotico • Nel 1972 il Metereologo Edward Lorenz intitola una conferenza: “Predicibilità: può il battito d’ali di una farfalla in Brasile scatenare un tornado in Texas?”, Nasce l’“effetto farfalla”, sinonimo di sensibilità alle condizioni iniziali e quindi di caos. Immagine: Wikipedia
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La stabilità dei pianeti • J. Laskar: la Terra è CAOTICA! • Errore di 15 metri sulla posizione iniziale della Terra: errore 150 m dopo 10 milioni di anni, errore 150 milioni di km dopo 100 milioni di anni, impedendo ulteriori predizioni!
La stabilità dei pianeti • J. Laskar: la Terra è CAOTICA! • Errore di 15 metri sulla posizione iniziale della Terra: errore 150 m dopo 10 milioni di anni, errore 150 milioni di km dopo 100 milioni di anni, impedendo ulteriori predizioni!
La stabilità dei pianeti • J. Laskar: la Terra è CAOTICA! • Errore di 15 metri sulla posizione iniziale della Terra: errore 150 m dopo 10 milioni di anni, errore 150 milioni di km dopo 100 milioni di anni, impedendo ulteriori predizioni!
La stabilità dei pianeti Simulazioni al computer (J. Laskar) mostrano che: Mercurio e Marte decisamente caotici Venere e Terra moderatamente caotici I pianeti esterni sono regolari Plutone è molto caotico
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Autostrade interplanetarie • Punti di Eulero-Lagrange collineari (L1, L2, L3 - instabili) e triangolari (L4, L5 - stabili). J.-L. Lagrange: “Cette recherche n'est à la vèritè que de pure curiositè”
Autostrade interplanetarie • Il matematico C. Conley dimostra nel 1968 che sfruttando l’instabilità e il caos del punto collineare L1, si possono avere viaggi low-cost Terra-Luna. “Unfortunately, orbits such as these require long time to complete a cycle (e.g., 6 months, though a modification of the notion might improve that). On the other hand, one cannot predict how knowledge will be applied – only that it often is” (SIAM J. Appl. Math.16, n. 4, 1968)
Autostrade interplanetarie • Disegno di orbite Terra-Luna low-energy con i seguenti requisiti: i. Minimo costo di carburante ii. Facilità di controllo e stabilità iii. Flessibilità R
Missioni spaziali • Ingredienti autostrade interplanetarie: caos, punti Lagrangiani collineari - tempi più lunghi, ma meno carburante! International Sun/Earth Explorer 3 (1978): campo magnetico terrestre e vento solare SOHO (1995) = Solar and heliospheric observatory mission WMAP (2001) = Wilkinson Microwave Anisotropy Probe GENESIS (2001) = alla ricerca delle origini HERSCHEL-PLANCK (2009) = formazione di galassie e stelle.
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Detriti spaziali • Spazzatura spaziale (space debris) = oggetti che orbitano attorno alla Terra, abbandonati dall'uomo nello spazio. Detriti spaziali Immagini: NASA
Detriti spaziali • Stadi di razzi • 16,000 oggetti > 10 cm • Frammenti 6% satelliti operativi • Bulloni 24% satelliti non • Scaglie di vernici operativi • Polveri 17% parti di razzi • Guanto perduto da 53% detriti e frammenti Edward White durante di missioni. la prima passeggiata • 350,000 oggetti > 1 cm, extraveicolare di cui 300,000 sono • Macchine fotografiche sotto 2,000 km (la ISS • Chiave inglese orbita a 300-400 km). • Pinze • 300,000,000 oggetti > • Cassetta attrezzi 1 mm. Immagini: NASA
Collisione Cosmos-Iridium • 10 febbraio 2009: Cosmos 2251 (950 kg, militare) e Iridium 33 (560 kg, commerciale) si sono scontrati a 789 km di altezza a 11.7 km/sec. La collisione ha prodotto almeno 1700 detriti, di cui circa 1000 pezzi maggiori di 10 cm. collisione dopo 20 min dopo 50 min
Sindrome di Kessler • “La quantità di detriti aumenterà nei prossimi anni e le collisioni tra detriti provocheranno molta altra spazzatura, fino al momento in cui la Terra sarà avviluppata da una densa coltre di detriti che non consentirà di svolgere ulteriori attività spaziali per molte generazioni future”. (Donald J. Kessler, consulente NASA) • L’avventura dell’uomo nello spazio potrebbe fermarsi!
Strategie di mitigazione • Molto pericolosi se collidono con satelliti attivi o durante passeggiate extraveicolari: velocità di impatto molto alta! • ISS: per 3 volte è stato richiesto all’equipaggio di rifugiarsi nella capsula Soyuz fino a quando fosse passato il pericolo di una collisione con detriti. • Strategie possibili per l’eliminazione di resti di satellite: de-orbiting per provocare il rientro in atmosfera e disintegrazione; re-orbiting per spostare i detriti in orbite cimitero; rientro controllato (es. in mare aperto).
Tiangong-1 Aprile 2018
Il caos dei detriti spaziali STARDUST-R: modelli matematici per la dinamica dei detriti spaziali. • Obiettivo: usare la teoria del caos per spostare i detriti in zone non pericolose. Ingredienti matematici: caos e teoria perturbativa.
La matematica è per definizione innovazione, basta saper aspettare che venga correttamente usata.
Il nostro caotico Sistema Solare 1. Sistema Solare 2. Meccanica Celeste 3. Caos 4. La stabilità dei pianeti 5. Autostrade interplanetarie 6. Detriti spaziali [Asteroidi pericolosi]
Singolarità • La legge di Newton Mm F= - G ------ d2 stabilisce che l’attrazione tra 2 corpi è maggiore quanto più grandi sono le masse e diminuisce con l’aumentare della distanza. - Per d=0 i due corpi collidono e si ha una singolarità. - Pianeti e satelliti presentano molti crateri, che sono la prova di collisioni nelle prime fasi di formazione del sistema solare.
Oggetti pericolosi • Asteroidi: oggetti rocciosi di dimensioni piuttosto piccole (da qualche decina a centinaia di chilometri) che orbitano tra Marte e Giove; possono arrivare a minacciare la Terra, perché possono essere immessi nel sistema solare interno a causa di meccanismi collegati alle risonanze orbitali oppure per forti deflessioni causate dall'azione gravitazionale di Giove. • Comete: oggetti relativamente piccoli, composti prevalentemente di ghiaccio che evapora in prossimità del Sole, dando luogo ad un coda di gas e polveri. Le orbite possono essere ellittiche, paraboliche o iperboliche. Esse si dividono in comete a lungo periodo (> 200 anni) e a corto periodo (< 200 anni). • Oggetti della fascia di Kuiper: corpi ghiacciati e rocciosi in orbita trans-nettuniana con diametri da centinaia a migliaia di km; orbitano tra 25 e 50 UA. Eventuali perturbazioni in questa regione possono causare l'immissione di oggetti verso l'interno.
Oggetti pericolosi • Meteoroidi: piccole particelle in orbita attorno al Sole; derivano da cometa o asteroide. • Meteore: fenomeni luminosi per l’interazione di una particella con l'atmosfera della Terra (stelle cadenti). • Meteoriti: corpi sufficientemente grandi da sopravvivere all'impatto con l'atmosfera della Terra ed atterrare sulla superficie del nostro pianeta.
Oggetti pericolosi • Circa un centinaio di tonnellate di materia interplanetaria colpisce quotidianamente la Terra; sono particelle molto sottili di polvere. • Corpi di dimensioni maggiori raggiungono frequentemente la Terra, anche se spesso vengono sepolti nelle profondità oceaniche. In alcuni casi gli impatti lasciano tracce, come il Meteor Crater (nord Arizona, corpo di circa 30 m, 50000 anni fa); il cratere è largo 1.2 km e profondo 170 m. • Altri esempi: - Wolf Creek, Australia, d=850 m, scoperto nel 1947 - Henbury, Australia, d=200x110m, scoperto nel 1931 - Odessa, Texas, d=170 m, scoperto nel 1921 - Waqar, Arabia, d=100 m, scoperto nel 1932
Maggiori meteoriti Nome Luogo Peso in della tonnellate scoperta Hoba West Africa 61 Ahnighito Groenlandia 30.9 Bacuberito Messico 27.4 Mbosi Tanganica 26.4 Agpalik Groenlandia 20.4 Armanty Mongolia 20 Willamette USA 14 Chupaderos Messico 14 Campo del Cielo Argentina 13
Incontro sonda Hayabusa con asteroide Incontro sonda NEAR con asteroide Eros Itokawa Immagine: ISAS, JAXA Immagine: NASA/JHUAPL Goat Paddock (Australia) Cratere lunare Korolev Meteor crater (Arizona) Immagine: NASA/Space Shuttle Immagine: NASA Immagine: NASA
Crateri terrestri Nome Diametro (m) Anno della scoperta Meteor Crater 1265 1891 (Arizona) Wolf Creek, 850 1947 Australia Henbury, Asutralia 200 x 110 1931 Box Hole, Australia 175 1937 Odessa, Texas 170 1921 Waqar, Arabia 100 1932 Oesel, Estonia 100 1927 Campo del Cielo, 75 1933 Argentina Dalgaranga, 70 1928 Australia
Collisioni celebri • Si congettura che circa 65 milioni di anni fa la scomparsa dei dinosauri venne causata dall'impatto di un oggetto di ~ 12 km di diametro. Le immagini dello shuttle Endeavour mostrano un cratere di ~ 180 km, Chicxulub (la coda del diavolo). Tale impatto provocò uno Tsunami di proporzioni planetarie con un conseguente abbassamento della temperatura e la trasformazione della vegetazione, provocando l'estinzione di circa il 65- 75 % di tutte le specie viventi. Immagine: Don Davis/NASA
• 30 Giugno 1908, ore 7:17: un'enorme palla di fuoco attraversò il cielo di Tunguska in Siberia, distruggendo circa 2000 km2 di foresta e provocando un terremoto avvertito a 800 km. L'onda d'urto arrivò in Inghilterra dopo 5 ore e completò il giro della Terra in 24 ore. • Prove indirette: asteroide roccioso di circa 60 metri di diametro, che si disintegrò nell'atmosfera a 5-10 km dalla superficie terrestre. Potente come 1000 volte la Bomba atomica che distrusse Hiroshima, l’asteroide di Tunguska abbatte’ gli alberi per 40 km. Immagine: Leonid Kulik Expedition, Wikipedia
• Il 15 Febbraio 2013 alle 9:20, una meteora cadde a 55,000 km/h sugli Urali, esplodendo sopra Čeljabinsk ad un’altezza di 25-30 km, provocando un momentaneo flash, brillante come il Sole, visibile anche a 100 km di distanza (15 metri di diametro, 10000 tonnellate). • L’esplosione generò un’onda d’urto, che mandò in frantumi diversi vetri e oggetti, provocando circa 1100 feriti. • La caduta della meteora non era stata prevista. • Era invece stato previsto l’avvicinamento dell’asteroide DA14, che avvenne lo stesso giorno, ma senza essere collegato alla meteora di Čeljabinsk! Boato Luminosità
Collisioni con Giove • Nel Luglio 1994 la cometa Shoemaker-Levy 9 collise con Giove. Prima della collisione la cometa si frammentò in diversi pezzi a causa dell'attrazione gravitazionale del pianeta gigante. Distruzione della cometa e impatto Su Giove. Immagine: NASA, ESA, and H. Weaver and E. Smith (STScI), Hubble Space Telescope Comet Team and NASA
Collisioni possibili • L'asteroide 2004 MN4 Apophis, il distruttore, ha dimensioni di 325 metri e una massa di 4 x 1010 kg. • Nel Dicembre 2004 le osservazioni indicavano una probabilità d’impatto pari al 2.7% il 13 Aprile 2029. • Osservazioni successive hanno escluso l’impatto nel 2029, in cui effettuerà solo un incontro ravvicinato con la Terra, ma hanno predetto una collisione il 13 Aprile 2036. • Per questo motivo è stato classificato al grado 1 della scala di Torino. • Grazie ad osservazioni successive, il 6 Maggio 2013 la probabilità di una collisione con la Terra nel 2036 è stata eliminata completamente. • A causa del possibile effetto catastrofico sul nostro pianeta, sono state ideate delle missioni spaziali, come la missione ESA Don Quijote allo scopo di deflettere l’asteroide.
Incontri ravvicinati di PHA con la Terra Nome Data Distanza incontro (km) Apophis 13/4/2029 37,500 1999 AN10 7/8/2027 398,100 2001WN5 26/6/2028 250,000 1998OX4 22/1/2148 300,000
Probabilità di impatto • La frequenza di impatto diminuisce in funzione del diametro d del corpo collidente. d (km) Frequenza (anni) d>10 50,000,000 1
Determinazione orbitale • Keplero usò le osservazioni di Brahe per determinare l’orbita ellittica di Marte. • Nel 1770 Anders Johan Lexell calcolò l’orbita di una cometa (che prese il suo nome), sulla base delle interazioni con Giove, prima di essere espulsa dal sistema solare. • La notte del capodanno del 1801 l’astronomo Padre Giuseppe Piazzi osservò un nuovo corpo celeste. Proseguì le osservazioni per 24 volte fino all’11 Febbraio 1801, poi si ammalò e ne perse le tracce. • Riteneva si trattasse di una cometa, ma lo lasciava perplesso il suo movimento lento e uniforme. • Carl Friedrich Gauss (allora di 24 anni) sviluppò in poche settimane un metodo per calcolare l’orbita di Cerere. • Il 31 Dicembre 1801 gli astronomi Franz von Zach e Heinrich Olbers rintracciarono Cerere.
• Il metodo di Gauss si basa sulla seguente strategia: date 3 osservazioni di un oggetto celeste (ad esempio le coordinate ascensione retta e declinazione) è possibile calcolare i 6 elementi orbitali che descrivono l’orbita (semiasse maggiore, eccentricità, inclinazione e 3 angoli). • Se sono disponibili più di 3 osservazioni, si applica un metodo ai minimi quadrati. • Il metodo di Gauss è usato ancora adesso per determinare le orbite di asteroidi pericolosi. • Si veda il sito NEODyS dell’Università di Pisa: http://newton.dm.unipi.it/neodys/ • Il metodo è stato opportunamente esteso per tenere conto di casi concreti di NEO, ad esempio quando si hanno osservazioni molto ravvicinate nel tempo oppure quando si deve capire se osservazioni diverse si riferiscono allo stesso oggetto.
Strategie di mitigazione ● Invio di missili nucleari per frammentare e deviare. ● Installazione sulla superficie di un sistema propulsivo per deviare la traiettoria. ● Riscaldamento della superficie tramite un potente laser per provocare la fuoriuscita di getti naturali di gas e polveri che agiscano come un sistema propulsivo. ● Modifica delle proprietà riflettenti con il posizionamento di specchi per rafforzare le perturbazioni orbitali. ● Invio di una sonda “suicida” con massa e velocità sufficienti da deflettere la traiettoria. ● Sfruttamento dell’attrazione gravitazionale da parte di una sonda sufficientemente massiva da riuscire a spostare lentamente l’asteroide dalla sua traiettoria di collisione (“trattore gravitazionale”).
Missioni robotiche su asteroidi • La missione Rosetta si propone uno studio dettagliato della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. • Rosetta è stata lanciata il 2 Marzo 2004 ed è stata la prima sonda ad orbitare una cometa. • La missione prende il nome dalla stele di Rosetta, una pietra con tre differenti grafie, che consentì l’interpretazione dei gereoglifici. • Tramite un campionamento del terreno, la missione Rosetta ci potrà dare informazioni utili per lo sviluppo della vita sulla Terra. • Il 12 Novembre 2014 il landing Philae è atterrato con successo sulla cometa.
Conclusioni • Tracce di collisioni con la Terra sono evidenti dai crateri rinvenuti in diversi continenti. • Le tecniche di determinazione orbitale risalgono al XIX secolo, ma non è sempre facile calcolare l’orbita di un oggetto che si avvicina alla Terra e predire cosa farà nel futuro. • Le collisioni con la Terra possono essere piccole e insignificanti oppure importanti come quella che provocò la scomparsa dei dinosauri. • Da pochi anni si sta pensando ad alcune strategie di mitigazione per evitare o limitare il rischio di eventuali collisioni.
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