I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi

Pagina creata da Beatrice Pace
 
CONTINUA A LEGGERE
I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi
FACOLTÀ DI TEOLOGIA

        I GIOVANI E LA CITTÀ
Le città non sono un cumulo di Pietre,
                  ma hanno un’anima

               Prof. Sac. Christian Barone
I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi
La sfida delle neuroscienze

        1. Agli albori della Modernità:
la città come “luogo” delle tensioni irrisolte
I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi
La sfida delle neuroscienze

Il giardino dei gatti ostinati
• L’esito ultimo della Modernità, ha
  comportato un reale ed effettivo
  guadagno per l’uomo?
Ø La riduzione di quei “segmenti
  verdi” come perdita di “spazi
  d’umano”
I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi
La sfida delle neuroscienze

                             Il primo passaggio

La crisi degli orizzonti metafisici e la propensione per una lettura
immanente delle realtà mondane:
        Ø Teoria evoluzionistica di Darwin

        Ø La comparsa della specie umana sulla terra viene sganciata da una
          comprensione misterica del mondo
I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi
La sfida delle neuroscienze

         Il Secondo passaggio
• La teoria darwiniana ha infranto la
  compagine culturale di stampo platonico-
  agostiniana

• Perde significato la parola chiave della
  cultura occidentale, cioè l’idea di eternità,
  mentre assume una nuova consistenza
  quella di finitezza
I GIOVANI E LA CITTÀ Le città non sono un cumulo di Pietre, ma hanno un'anima - FACOLTÀ DI TEOLOGIA - Casa Don Puglisi
La sfida delle neuroscienze

           Il terzo passaggio
Gunter Anders:
Ø La ricerca scientifica viene sganciata per la
  prima volta dalla moralità;
Ø Ciò che è scientificamente possibile diventa
  umanamente          lecito,    in    quanto
  tecnicamente realizzabile;
Ø L’interesse privato, del singolo trova la
  precedenza sul bene comune
La sfida delle neuroscienze

                  Il Quarto passaggio

La spinta alla singolarizzazione:
Ø Rivendicazione della preminenza del soggetto rispetto a
  tutte le tradizioni e i valori vincolanti alla collettività;
Ø Crisi dei paradigmi di riferimento (R. Bodei);
Ø Il ‘68: «vietato vietare»
La sfida delle neuroscienze

                           Il Quinto passaggio
La città come spazio del disincanto:
Ø   Auguste Comte: dove cresce la modernità, indietreggia la religione;
Ø   Harvey Cox: Dio è morto (La città secolare);
Ø   Sabino Acquaviva: l’«eclissi del sacro»;
Ø   La città globale, luogo di una religiosità residuale
La sfida delle neuroscienze

     2. L’occlusione del futuro
e lo svilimento della progettualità
La sfida delle neuroscienze

            Altre problematiche di più recente derivazione
•   I Giovani e la condizione di minorità;
•   Un paradosso culturale: il mito del «forever young» e la colpa di essere
    giovani;
•   Galimberti: il nichilismo, l’ospite inquietante;
•   Zigmunt Bauman: i giovani «sciame»
La sfida delle neuroscienze

3. La città che genera alla speranza
La sfida delle neuroscienze

         La più grande «emergenza educativa» dell’Occidente
Rimettere in discussione un intero modello culturale, politico, economico, sociale
ed ecclesiale:
    Ø Il futuro come orizzonte di promessa, non di minaccia;
    Ø dalla «libido narcisistica» alla «libido oggettuale»;

                           La città e la sua vocazione materna:

                               Ø Grembo che “gesta” la speranza e “alleva” la cultura;
                               Ø Luogo dello sviluppo ottimale della persona, in cui
                                 educarsi a sostare;
                               Ø Non solo «giardino di pietre», ma spazio di
                                 interrogazione sul senso della vita;
                               Ø Spazio in imparare a vivere la «cittadinanza come
                                 esercizio di responsabilità»
La sfida delle neuroscienze
                                       BIBLIOGRAFIA
AGOSTINO D’IPPONA, La città di Dio, Città Nuova, Roma 1991;
AMENDOLA G., La città postmoderna. Magie e paure della metropoli contemporanea,
Laterza, Bari 2008;
AMIN A. –THRIFT N., Città. Ripensare la dimensione urbana, Il Mulino, Bologna 2005;
ANDERS G., «Dopo Auschwitz», in Auschwitz dopo Auschwitz. Poetica e politica dopo la
Shoah,
M. LATINI – E. STORACE (Curr.), Meltemi, Milano 2018, 241-246;
ACQUAVIVA S., L’eclissi del sacro nella città industriale, Edizioni di comunità, Milano 1961;
AUTIERO A. (Cur.), Teologia nella città, teologia per la città: la dimensione secolare delle
scienze teologiche: atti del Convegno (Trento 26-28 maggio 2004), Dehoniane, Bologna
2005;
BAUMAN Z., Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli
esclusi, Erikson, Trento 2007;
BODEI R., Coesione sociale e progresso, Concordia sette, Milano 1999.
CENSIS, Le opportunità della Movida, in «Censis - Note & Commenti» n. 5/2014;
COX H., La città secolare, Valsecchi, Firenze 1969;
GALIMBERTI U., L’ospite inquietante: i giovani e il nichilismo, Feltrinelli, Milano 2010;
GILSON É., La città di Dio e i suoi problemi, Vita&Pensiero, Milano 1959.
Puoi anche leggere