GUIDA ALL'USO E PROTOCOLLI CLINICI - LASER A DIODO PER USO ESCLUSIVO IGIENISTI
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LASER A DIODO PER USO ESCLUSIVO IGIENISTI GUIDA ALL’USO E PROTOCOLLI CLINICI Redazione Verifica Approvazione SDP RGQ DIR Calderara Fabrizio Tempesta Nunzio Marcon Pierpaolo LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 1
I BENEFICI DEL LASER A DIODO La tecnologia laser rappresenta un'evoluzione delle tradizionali tecniche medico-chirurgiche che porta un miglioramento importante nella pratica quotidiana dello studio dentistico. Il laser è dotato di trattamenti preimpostati stabiliti sulla base di pubblicazioni scientifiche e attraverso la collaborazione con prestigiose Università e centri di ricerca, e medici esperti del settore. Questi valori possono essere modificati nella modalità avanzata. I BENEFICI DEL LASER A DIODO RISPETTO ALLE TECNICHE TRADIZIONALI - L’estrema tollerabilità del trattamento permette di evitare l’utilizzo dell’anestesia nella maggior parte degli interventi. Questo assicura un migliore rapporto con il paziente, in particolare con pazienti odontofobici e con bambini. - Il laser risulta un metodo meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali, permettendo una minore distruzione cellulare e un minore sanguinamento per effetto dell’emostasi. - Il laser ha un forte potere antibatterico favorendo perciò l’effetto sterilizzante ed antinfiammatorio durante il suo utilizzo. - Il trattamento con il laser richiede un minor numero di sedute al paziente, oltre ad interventi di minore durata per la maggior parte delle applicazioni. BENEFICI PER IL DENTISTA BENEFICI PER I PAZIENTI - Sanguinamento minimo o assente - Differenzia il vostro studio - Nessun gonfiore, guarigione - Precisione di taglio e incisione accelerata - Qualità del lavoro svolto - Infezioni post-operatorie ridotte - Pulizia e igiene - meno anestesia (locale se richiesta) - Riduzione dello stress - Minimo dolore - Miglior feedback del paziente - Minor durata di operazione - Migliore efficienza - Sbiancamento completo con una - I FIBRA permettono accesso migliore singola seduta - Visibilità migliore della cavità orale - Trattamenti di alta qualità - Versatilità per ogni trattamento - Risultati visibili in minor tempo - Utilizzabili in casi di gravidanza o per portatori di pacemaker. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 2
PARAMETRI DEL LASER Questa breve spiegazione dei parametri che regolano l'emissione del laser a diodo saranno di supporto al dentista per capire e utilizzare al meglio le possibilità che offre l'odontoiatria laser- assistita. POTENZA: la quantità di energia emessa per unità di tempo e si misura in Watt (W). 1 W = 1 J/s) TEMPO: tempo di applicazione per il singolo trattamento. MODO: i laser dentali possono utilizzare la modalità di emissione continua (CW) o pulsata L'emissione continua significa che il laser emette senza interruzioni. Questo rende il taglio veloce e produce un elevato effetto emostatico. Può creare lieve necrosi. L'emissione pulsata produce invece impulsi intervallati da momenti di pausa, cioè dei picchi di potenza di durata brevissima. Nella modalità pulsata il valore di potenza medio risulta inferiore della potenza di picco, proporzionalmente all'intervallo percentuale di emissione (Ton)/pausa (Toff). Gli intervalli di Ton e Toff generalmente variano da 20µs a 10ms. La modalità pulsata taglia meno velocemente del modo continuo ma evita la formazione di necrosi dei tessuti. FREQUENZA: Misura il numero di oscillazioni (pulsazioni) al secondo. Si misura in Hertz (Hz). La combinazione di frequenza e di Ton e Toff caratterizza l'emissione pulsata. Questa ha due importanti vantaggi clinici: 1. Durante l'intervallo Toff, consente il rilassamento termico del tessuto, evitando dunque l'accumulo di calore. 2. Nella microchirurgia sarà possibile utilizzare meno anestesia, con conseguenti benefici ai pazienti. ATTENZIONE: Usare il proprio giudizio etico e clinico per determinare tutti gli aspetti dei trattamenti, includendo ma non limitando i trattamenti impostati dal prodotto. Osservare attentamente e monitorare tutti gli effetti clinici usando la vostra esperienza per rendere più sicuro e facile l’approccio all’operazione per il vostro paziente. ATTENZIONE: i parametri preimpostati sono determinati su casi standard suggeriti da esperti dentisti utilizzatori del laser. I parametri possono essere modificati in modalità avanzata. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 3
SUGGERIMENTI PRATICI Movimento del FIBRA: Sui tessuti molli il trattamento si esegue con la vaporizzazione della mucosa superficiale muovendo la fibra, in posizione perpendicolare rispetto la zona da trattare. Muovere rapidamente e in modo deciso la punta della fibra direttamente a contatto del tessuto. Utilizzare l’aria per raffreddare la zona qualora il paziente avverta fastidio. Evitare di mantenere la fibra a contatto per periodi prolungati onde evitare la formazione di necrosi e danni superficiali. Tenere sempre il manipolo in movimento. Pulizia della punta del FIBRA: Utilizzare una spugnetta di cotone (o garza) inumidita per pulire regolarmente la punta della fibra al fine di evitare che del tessuto carbonizzato vi rimanga depositato. Questo assicura una corretta emissione. Ripetere spesso tale operazione strofinando bene la fibra sulla spugnetta. Attivazione della fibra: L’attivazione della fibra è richiesta solo per alcuni trattamenti, soprattutto in campo chirurgico. Verificate il corrispondente protocollo. Per attivare la fibra, puntare il laser per qualche istante su di un ritaglio di carta scura. COME PREPARARE LA FIBRA La fibra ottica deve essere tagliata per rinnovarne la superficie dopo ogni utilizzo. L’efficienza e la durata della fibra ottica dipendono da una buona preparazione e dalla buona pulizia della stessa. Attivare la fibra secondo la procedura descritta soltanto quando il protocollo lo richiede. 1 Spellatura: inserire la fibra nello spellafibra. Tenere con una mano il capo della fibra e con l’altra lo spellafibra: premere e tirare delicatamente lo spellafibra. Si consiglia di spellare la guaina della fibra per avere almeno 3cm di fibra nuda, utilizzando l’apposito regolo stampato sullo spellafibra 2. Incisione: appoggiare la fibra nuda su una superficie liscia e dura, ed inciderla con l’apposito tagliafibra a circa 1cm dall’estremità. Per ottenere una buona incisione appoggiare il tagliafibra perpendicolare alla fibra nuda, applicare una leggera pressione e contemporaneamente effettuare un unico movimento orizzontale di taglio. Il movimento di taglio deve essere unico per non compromettere la corretta spezzatura. L’incisione che si ottiene è molto leggera e non visibile ad occhio nudo. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 4
Step 1: portare in appoggio il tagliafibra Step 2: con una leggera pressione perpendicolarmente alla fibra effettuare un unico movimento di taglio 3. Spezzatura: spezzare la fibra con le mani facendo leva sul punto di taglio. 4. Controllo: verificare visivamente la superficie della fibra, in modo da assicurarsi di aver ottenuto un buon risultato. Si consiglia, inoltre, di utilizzare il fascio di puntamento indirizzando la punta della fibra su una superficie bianca in modo da ottenere uno spot circolare di colore rosso. In questo caso la regolarità del cerchio dello spot è un'indicazione di buon taglio ATTENZIONE: utilizzare il fascio laser del puntatore per verificare l’integrità della fibra e dell’intero sistema di trasporto del fascio. Se il puntatore non è presente alla fine della fibra o appare offuscato e diffuso, è indice di deterioramento o malfunzionamento del sistema. 5. Attivazione: Se richiesto dal protocollo, la fibra deve essere attivata. Sparare il laser per qualche secondo su un cartoncino nero o carta da articolazione. L’attivazione solitamente è necessaria nei protocolli chirurgici. Non lasciare mai la presa per il connettore della fibra ottica senza protezione. Il diodo laser posto all’interno di questa apertura è molto delicato e soggetto a facili rotture nel caso di penetrazione di liquidi, fumi, vapori od oggetti di qualsiasi tipo. Evitare assolutamente di inserire le dita in questa apertura e di guardare direttamente all’interno. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 5
ATTENZIONE: Prestare la massima attenzione quando si maneggia la fibra ottica. È fragile. Possono verificarsi danni e pericoli per l’utente se non vengono scupolosamente seguite le raccomandazioni del produttore nell’inserimento e pulizia della fibra. La fibra ottica è molto fragile. Si consiglia di evitare di lasciare la fibra in posti dove esiste la possibilità di essere calpestata o di subire urti. Si consiglia inoltre di non rimuovere la fibra se non in caso di trasporto del sistema. EFFETTI COLLATERALI ATTENZIONE: L'uso improprio del dispositivo laser può portare ad effetti indesiderati e talvolta pericolosi. Il laser porta enormi effetti benefici nel tessuto umano con le corrette potenze, frequenze e tempi di applicazione, ma nel contempo, soprattutto ad alte potenze e tempi di applicazione scorretti, può provocare la vaporizzazione o la necrosi del tessuto irradiato. Nel caso però in cui si voglia effettivamente provocare la necrosi di un particolare sito, come nella terapia fotodinamica o nell’uso equivalente di bisturi, è inevitabile che oltre al tessuto bersaglio, può risultare lievemente danneggiato anche il tessuto immediatamente circostante. L’entità di tale danno è determinata essenzialmente dai parametri di densità di energia sottoposta a quel tessuto e del tempo di applicazione, ma può essere tollerata in rapporto al beneficio riportato. Si consiglia pertanto al medico di controllare con molta accuratezza i seguenti parametri, al fine di non provocare effetti indesiderati sul paziente: - potenza; - diametro della fibra; - distanza tra punta della fibra e tessuto irradiato; - modalità di emissione continua o pulsata; - tempo di applicazione. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 6
SICUREZZA I rischi più grandi a cui si può essere esposti a causa di una scorretta esposizione alla luce laser, sono seri danni alla retina oculare. Per questo è sempre necessario che tutte le persone presenti all’interno dell’ambiente in cui si usa il laser indossino gli occhiali di protezione durante l’utilizzo dell’apparecchio. Per ridurre i rischi è importate istruire il proprio personale sui rischi derivanti dall'uso improprio del laser. Una persona designata come responsabile della sicurezza per la pratica laser (LSO) ha l'autorità e la responsabilità di controllare, rispettare e di effettuare la valutazione dei pericoli derivanti dall’emissione laser. Tutti i collaboratori del medico devono essere in grado di operare in sicurezza con l’apparecchio laser; essere consapevoli dei pericoli che possono derivare da uno scorretto uso dell’apparecchio; essere a conoscenza di eventuali segnali di pericolo e istruzioni di sicurezza provenienti dal dispositivo; essere in grado di utilizzare in sicurezza tutti gli accessori forniti. IMPORTANTI PRECAUZIONI Dispositivi di sicurezza individuali: Dottore, paziente, assistente e tutto il personale presente nel laboratorio devono indossare obbligatoriamente gli occhiali protettivi. Aspirazione Usare l’aspira-saliva per mantenere un chiaro campo di visione durante il trattamento. Particolare attenzione deve essere adottate per prevenire esalazioni generate dalla vaporizzazione laser del tessuto virale. Anestesia L’anestesia può non essere richiesta durante le operazioni a tessuti molli, i pazienti devono essere seguiti scrupolosamente al minimo segnale di dolore o disagio manifestato. Area di intervento Il laser è progettato per uso su tessuto molle. Prestate dunque attenzione a strutture adiacenti o altre sottostrutture durante il trattamento. Prestare particolare attenzione mentre si utilizza il prodotto per operare in tasche o canali. Il laser non deve mai essere puntato direttamente su parti orali ricoperte d’oro o altri metalli. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 7
PARODONTOLOGIA POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 2,5 W 30 s 30µs 70µs FIBRA: 400µm non attiva Il trattamento si esegue a "cielo coperto": la punta della fibra ottica deve essere inserita fino al fondo della tasca parodontale, quindi retratta di 1mm ed utilizzata con movimento “a ventaglio” disto-mesiale ed apico-coronale. La procedura va eseguita con la fibra ottica leggermente inclinata, prima verso il cemento radicolare e poi verso il tessuto di granulazione della tasca; grazie all'estrema flessibilità della fibra, e alla sua lunghezza di circa 10mm, l'operatività all'interno della tasca diventa estremamente agevole. Dopo essere entrati nella tasca, e aver posizionato la fibra, ci si poggia delicatamente sulla gengiva al fine di irradiare il cemento radicolare; è utile far leva spingendo sulla corona del dente, in modo da indirizzare la fibra verso la parete granuleggiante della tasca. Ogni applicazione durerà circa 30 secondi, preceduta dall'irrigazione (con acqua ossigenata 3% - 10 volumi) del solco gengivale oggetto del trattamento. Nel corso di ciascun trattamento è necessario ripetere 3 sequenze per ogni singola tasca. Maggiore è il danno parodontale, maggiore sarà il tessuto di granulazione carbonizzato che dovremo costantemente rimuovere dalla punta della fibra, utilizzando una garzina imbevuta di soluzione fisiologica. La flora batterica viene eliminata mediante la vaporizzazione dei tessuti necrotizzati; ciò determina un maggiore effetto decontaminante nella tasca, rispetto ai metodi tradizionali di solo scaling e rootplaning. Il trattamento va ripetuto a distanza di 10 giorni, ed il numero di ripetizioni dipende dall’estensione e dalla gravità della patologia parodontale, oltre che dalla risposta dei tessuti al trattamento. Generalmente sono necessarie almeno 4-5 sedute per trarre il massimo beneficio dalla procedura laser. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 8
3. IMPIANTI POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 2,5W 30 s 30µs 70µs FIBRA 300µm non attiva Applicazione: questo protocollo è inteso solamente per il trattamento delle perimplantiti. Inserire la fibra alla base della tasca parodontale a fianco dell’impianto, quindi iniziare l’irraggiamento laser mantenendo la fibra parallela alla superficie dell’impianto. Muovere il manipolo in modo verticale ed orizzontale coprendo sia la superficie epiteliale che connettivale della gengiva; vaporizzare il tessuto di granulazione eliminando la flora batterica. Pulire frequentemente la punta della fibra con una garza imbevuta di soluzione fisiologica, al fine di rimuovere eventuale tessuto di granulazione precedentemente coagulato. Ogni trattamento ha la durata di 30 s e deve essere seguito dall’irrigazione della tasca con acqua ossigenata (3%-10 vol.); la procedura va ripetuta per tre volte. Se il paziente sente dolore, incrementare la velocità di movimento della fibra. La terapia termina quando si manifesta un leggero sanguinamento della tasca. Il numero di ripetizioni delle sedute è determinato dall’estensione e dalla gravità della patologia in essere; mediamente si effettua la procedura completa ogni 10 giorni durante il primo mese, ed ogni 30 giorni per i 3/5 mesi successivi. La terapia può essere inoltre coadiuvata mediante l’utilizzo del biotip, che consente di effettuare la biostimolazione dei tessuti a contatto senza entrare nella tasca. N.B.: durante la seduta è importante non soffermarsi a contatto con l’impianto in maniera prolungata, al fine di evitare un eccessivo accumulo di energia e trasmettere quindi dolore al paziente. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 9
IPERSENSIBILITÀ DENTINALE POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 0,2W 20 s (per ogni singolo CW CW FIBRA: 400µm 0,3W step incrementale di non attiva 0,4W potenza) 0,5W 0,6W Una volta identificate le zone di dentina sensibile, si inizia il trattamento applicando l’apposito gel al fluoruro e nitrato di potassio direttamente sulle aree interessate dal trattamento. La procedura prevede passaggi successivi uno all’altro (non a contatto) con intervalli di 20 secondi e potenze incrementali (0,2W–0,3W–0,4W–0,5W–0,6W) irradiando la superfice da desensibilizzare. Quindi si rimuove il gel al fluoruro, se ne applica un nuovo strato di circa 2mm e si ripetono gli stessi passaggi (da 0,2W a 0,6W) mantenendo la punta della fibra a contatto con la superficie da desensibilizzare ed effettuando movimenti a "rasatura di prato" (brushing technique). È importante agire su tutta la superficie sensibile in modo da non lasciare aperto alcun tubulo dentinale: la desensibilizzazione, infatti, avviene per cristallizzazione della componente salina del gel che occlude stabilmente il tubulo dentinale affiorante in superficie. Alla fine del trattamento si testerà l’avvenuta desensibilizzazione con lo spray freddo del riunito; se il paziente riferisce ancora sensibilità è consigliabile ripetere il trattamento a contatto. ATTENZIONE: è possibile effettuare anche il trattamento di monconi protesici vitali, prestando attenzione a non superare la potenza di 0,2W e utilizzando la fibra non a diretto contatto del dente. Al termine dell’operazione lasciare uno strato di gel al fluoruro sulle superfici trattate. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 10
SBIANCAMENTO POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 2,5W 60 s CW CW Larga Area Per questo tipo di trattamento è consigliato l‘utilizzo del prodotto sbiancante Doctor Smile LWS, un prodotto contenente il 30% di perossido d‘idrogeno e specificatamente studiato per l‘utilizzo con il laser. Grazie al suo fotocatalizzatore interno, questo gel consente di ottenere degli ottimi risultati senza alterazioni dei cristalli di apatite, generando, così, un ridotto effetto di sensibilità post-operatoria. Prima di procedere al trattamento è importante effettuare un’accurata pulizia; quindi, posizionare un apribocca per la protezione muco-labiale e verificare la gradazione cromatica di partenza dei denti interessati dal trattamento, realizzando preferibilmente una documentazione fotografica. In seguito si procede all’isolamento della gengiva marginale mediante applicazione della diga foto polimerizzabile Liquid Dam, asciugando con cura la zona da trattare mediante aria spray. A questo punto, utilizzare la siringa automiscelante Bleaching Gel presente all’interno della confezione, applicando il gel con l’apposito puntale in dotazione, stratificandolo con uno spessore di almeno 2-3mm sulla superficie frontale dei denti da sbiancare. Iniziare l’attivazione del prodotto con il manipolo dell’unità laser munito dell’accessorio da sbiancamento grande area, posizionato ad una distanza di 1mm, irradiando un intero quadrante per 30 secondi; quindi lasciare il prodotto in posa per 10 minuti. Successivamente aspirare il gel ed eventualmente ripetere l’applicazione se necessario (max. 2 volte) senza risciacquo. Infine, rimuovere la diga foto polimerizzabile con una pinzetta e lavare accuratamente con acqua. Effettuare un nuovo controllo con la scala colori per verificare il grado di sbiancamento raggiunto e congedare il paziente consegnandogli un dettagliato foglietto di istruzioni, volto a fargli evitare (per 48 ore) cibi acidi e/o contenenti sostanze cromogene che possano condizionare negativamente il buon esito raggiunto ATTENZIONE: non autoclavare gli accessori per sbiancamento. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 11
ANALGESIA LASER POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 0,7W 50 s CW CW FIBRA: 300µm non attiva Il laser a diodo è in grado di indurre uno stato di analgesia locale transitoria, poiché inibisce la frequenza delle scariche (“firing”) dei nocicettori periferici con conseguente innalzamento della soglia del dolore. L’irradiazione laser determina una iperpolarizzazione di membrana a livello delle fibre nervose sensitive, secondaria alla iso–orientazione delle lipoproteine di superficie che, di conseguenza, chiudono selettivamente i canali Na+/ K+ limitando così la trasmissione degli stimoli sensitivi a partenza dall’area irradiata. Tale stato di analgesia transitoria localizzata può essere di grande vantaggio prima di ogni intervento chirurgico laser, oppure quando non è indicata un’anestesia profonda, o ad esempio in pedodonzia al fine di non far sentire il dolore causato dalla puntura dell’ago prima di un’infiltrazione anestetica (o prima dell’estrazione di un dente deciduo). LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 12
BIOSTIMOLAZIONE POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 0,3W 60 s CW CW Biotip Inserire l'apposito accessorio per biostimolazione (Biotip) avvitandolo al manipolo; in seguito appoggiare l’estremità del fotoconduttore sull'area dolente, o sulla zona da biostimolare, irradiando a cicli di 60 secondi e potenza di 0,1W in modalità CW fino alla completa distribuzione dell’energia sull’intera zona da trattare. Il fascio defocalizzato a bassa potenza viene assorbito dal tessuto, stimolando i processi metabolici e la rigenerazione tissutale grazie agli effetti foto-chimici del laser. Non si verificano alterazioni macroscopiche dei tessuti, bensì avviene un effetto analgesico per blocco del firing dei nocicettori periferici e un'accelerazione del processo di guarigione delle ferite chirurgiche per induzione foto- enzimatica. Il contemporaneo aumento della velocità del ciclo di Krebs determina, di conseguenza, un incremento della produzione di ATP e una mitosi cellulare più frequente nell’ambito della zona irradiata. ATTENZIONE: non autoclavare gli accessori per biostimolazione. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 13
HERPES POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 1,2W 60 s CW CW FIBRA: 400µm non attiva Considerato l’alto livello di sensibilità della zona colpita da herpes labialis, è bene far precedere l’intervento da un’efficace analgesia laser (potenza 0,6W in modalità CW per 120 secondi) defocalizzando il fascio laser e mantenendo dei movimenti "a rasatura di prato" lungo tutta l'estensione della zona da trattare. Si inizia, quindi, il trattamento vero e proprio che consiste nell’irradiare la luce laser defocalizzando a distanza di circa 2mm, distribuendo l’energia su tutta la zona infetta ed estendendosi per circa 2mm oltre il perimetro della lesione. Dopo circa 2 minuti di trattamento, il paziente avvertirà una sorta di parestesia localizzata ed è allora che, avvicinando il tip, si può procedere allo sfioramento della lesione operando una leggera vaporizzazione superficiale che farà cambiare aspetto alla lesione stessa; si passerà direttamente dalla fase “bollosa” alla fase “crostosa” e l’area infetta da herpes mostrerà evidenti segni di forzata disidratazione. Nel caso il paziente avverta fastidio durante il trattamento, è opportuno usare lo spray d’aria del riunito a circa 5cm di distanza dal tessuto, in modo da raffreddare la zona tra i vari passaggi. Il paziente potrebbe avvertire una possibile fase dolorosa al termine del trattamento, fase che comunque ha una durata limitata di circa 5-10 minuti. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 14
AFTA POTENZA TIMER Ton Toff FIBRA 1,0W 60 s CW CW FIBRA: 400µm non attiva Inizialmente è opportuno irradiare la zona interessata dalla lesione, mantenendo il tip ad una distanza di circa 2mm dal tessuto ovvero in modalità defocalizzata. Quindi si prosegue trattando l’afta in modo uniforme e con un movimento circolare, irradiando un’area maggiore rispetto alla dimensione della lesione stessa (1mm oltre il bordo). Trascorso il primo minuto si prosegue il trattamento appoggiando delicatamente il puntale sulla lesione, pennellando la zona interessata con emissioni laser della durata di circa 5 secondi l’una. Nel caso in cui il paziente avverta un accentuato fastidio è preferibile allentare il contatto del tip sulla lesione; così facendo il paziente percepirà il dolore solo marginalmente. Il termine del trattamento si stabilisce visivamente osservando il cambiamento di aspetto della lesione; il paziente potrebbe avvertire una possibile fase dolorosa al termine del trattamento, fase che comunque ha una durata limitata di circa 5-10 minuti. LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 15
BIBLIOGRAFIA N° Trattamenti Evidenze Controindicazioni Effetti Limiti cliniche (nota 2) collaterali (nota d’impiego 3) (nota 4) (nota 1) 1 Parodontologia Bibliografia: La bibliografia Il laser a diodo, se Valori attualmente usato standard disponibile, a livello correttamente Systematic review internazionale, non secondo le of the adjunctive rileva alcuna normali Potenza: 2,5W use of diode and controindicazione procedure d’uso, Nd:YAG lasers for nell’utilizzo del laser a è assolutamente nonsurgical diodo in odontoiatria esente da effetti periodontal Ton: 30µs collaterali instrumentation; Photomedicine and laser surgery, Toff: 70µs Volume 32, Number 4, 2014: Roncati, Gariffo Timer: 30 sec. Efficacy of diode laser with Diametro different fibra: 400µm intensities as an adjunct to traditional mechanic treatment of chronic periodontitis; MDJ Vol.10: No.1:2013, Badeja, Rajab, Hazeem Lasers for Phase One Periodontal Therapy; Donald J. Coluzzi 12-2006 In vivo and in vitro effects of an LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 16
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Nokhbatolfoghah aei, Assadian, Yousefi Diametro puntale: 3,73cm² Frequency doubled Nd:YAG and diode laser activated power bleaching – PH environmental scanning electron microscopy, and colorimetric in vitro evaluations; Lasers Med Sci 14.2007, Goharkhay, Schoop, Wernisch, Hartl, De Moor, Moritz Diode Laser- activated bleaching; Brazilian Dental Journal (2004) 15: SI-3-SI-8, Dostalova, Jelinkova, Housova, Sulc, Nemec, Miyagi, Brugnera, Zanin Effective of diode laser on teeth enamel in the teeth whitening treatment; The International Society of optical engineering, November 2011, Klunboot, Arayathanitkul, LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 21
Chitaree, Emarat Brendola, 10/09/2020 Dott. Nunzio Tempesta (responsabile della validazione) Firma Sig. Fabrizio Calderara (specialista di prodotto) Firma LASER A DIODO – AMNI007.1_IT PROTOCOLLI CLINICI DIODO PER IGIENISTI - 2021-01-12 22
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