GAS ADDIO! ECCO PERCHÉ PASSARE A UNA POMPA DI CALORE E ABBANDONARE LA CALDAIA A GAS - Studio comparativo sulle opzioni disponibili per riscaldare ...

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GAS ADDIO! ECCO PERCHÉ PASSARE A UNA POMPA DI CALORE E ABBANDONARE LA CALDAIA A GAS - Studio comparativo sulle opzioni disponibili per riscaldare ...
GAS ADDIO! ECCO PERCHÉ
PASSARE A UNA POMPA
DI CALORE E ABBANDONARE
LA CALDAIA A GAS
Studio comparativo sulle opzioni disponibili
per riscaldare casa con un basso impatto
ambientale, 2025-2040.
Sintesi e risultati principali

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GAS ADDIO! ECCO PERCHÉ PASSARE A UNA POMPA DI CALORE E ABBANDONARE LA CALDAIA A GAS - Studio comparativo sulle opzioni disponibili per riscaldare ...
Introduzione

La crisi climatica impone di ripensare a come riscaldiamo le nostri abitazioni e su come passare dall’uso
prevalente del gas a soluzioni più efficienti. Le caldaie a gas, infatti, utilizzate da milioni di consumatori in
tutta Europa, inquinano e ci lasciano esposti a forti fluttuazioni di prezzo, con impatti importanti sulle
bollette energetiche dei consumatori.

Per capire quale sia - per i consumatori - l’alternativa più conveniente per riscaldare in modo sostenibile
le proprie case, quattro organizzazioni di consumatori, Altroconsumo per l’Italia, dTest per la Repubblica
Ceca, Federacja Konsumentów per la Polonia e OCU per la Spagna, in collaborazione con il BEUC, hanno
commissionato un apposito studio alla società di analisi economica Element Energy.

Lo studio stima al 2040 il costo di riscaldamento delle tipologie abitative più comuni nei quattro paesi (una
casa singola e un appartamento in condominio) ipotizzando di utilizzare le tecnologie e i vettori energetici
attualmente più discussi quando si parla di decarbonizzazione: pompe di calore alimentate con elettricità,
pompe di calore ibride elettriche-idrogeno e caldaie a solo idrogeno. Lo studio valuta sia l’approccio a
soluzioni con singoli impianti, sia l’uso del teleriscaldamento. Entro pochi anni entrerà in vigore la
normativa europea sul riscaldamento residenziale, attualmente in fase di revisione (o di prossima
revisione), e la stima al 2040 include l’arco di vita media di un’apparecchiatura per il riscaldamento (tra i
15 ai 20 anni) e consente di prevedere in maniera più accurata il possibile mix di generazione elettrica,
oltre che di analizzare con maggiore precisione il costo dei diversi scenari rispetto a quanto si potrebbe
fare scegliendo un anno più lontano nel tempo.

Il costo del riscaldamento presentato nello studio è calcolato considerando il costo totale di proprietà del
sistema adottato, ovvero il costo di acquisto e installazione delle tecnologie utilizzate, il costo del vettore
energetico usato (che include il costo di gestione delle reti di distribuzione e i necessari adeguamenti
tecnologici delle stesse per garantire la sicurezza del sistema) e il costo degli interventi di isolamento
termico degli edifici.

Di seguito illustriamo un riassunto dei principali risultati del focus sulla realtà italiana, seguiti da una
sintesi dei principali punti validi per l’Italia e da una serie di raccomandazioni per i decisori politici
nazionali e comunitari.

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Lo scenario italiano e le previsioni di costo per il riscaldamento al
2040

In Italia, l'opzione di riscaldamento individuale più conveniente per i consumatori risulta essere la pompa
di calore elettrica. La caldaia ad idrogeno ha costi dell’84% più elevati della pompa di calore elettrica nel
caso di un appartamento, e del 123% più elevati in caso di villetta singola, mentre la soluzione ibrida
(pompa di calore elettrica-idrogeno) è tipicamente più costosa del 31% rispetto a quella solo elettrica per
entrambe le tipologie di abitazione. Va notato, inoltre, che mentre le pompe di calore sono in grado di
fornire anche il raffrescamento nel periodo estivo, le caldaie a idrogeno non possono farlo e i consumatori
che lo necessitano dovranno acquistare un apparecchio apposito, con aumento del costo di impiantistica
e di manutenzione.

Anche per lo scenario italiano sono state considerate le due tipologie di abitazioni più rappresentative e,
allo stesso tempo, più diverse tra loro (casa singola e appartamento in condominio) a loro volta suddivise
in due categorie in base all’anno di costruzione (pre-1970 e post-1970), situate nella zona limitrofa a
Milano. Nel seguito, presentiamo i risultati per due di queste case-tipo, le abitazioni monofamiliari più
“vecchie” (pre-1970) e gli appartamenti più moderni (post-1970) in immobili plurifamiliari.

 4.000 €                                           3.739            € 2.500
 3.500 €
                                                                                                                      1.979
                                                                    € 2.000
 3.000 €

 2.500 €
                               2.192                                                               1.445
                                                                    € 1.500
              1.674                                3.185 €
 2.000 €                                                                          1.072             € 510             € 1.429
 1.500 €                        1.136 €                             € 1.000
               799 €                                                              € 344             € 183
 1.000 €                         183 €                                            € 122
               122 €                                                  € 500                                            € 122
  500 €                          873 €              122 €                         € 606             € 752
               753 €                                                                                                   € 428
                                                    432 €
     0€                                                                 €0
           Pompa di calore   Caldaia ibrida   Caldaia a idrogeno              Pompa di calore   Caldaia ibrida   Caldaia a idrogeno

    Costo dell'apparecchio   Costo di rete     Costo dell'energia     Costo dell'apparecchio    Costo di rete     Costo dell'energia

      Figura 1 - Costo annuo per riscaldamento                         Figura 2 - Costo annuo per riscaldamento
    in casa singola fra il 2025 e 2040 con diversi                  in appartamento fra il 2025 e 2040 con diversi
              sistemi di riscaldamento                                         sistemi di riscaldamento

Per questo lavoro sono stati ipotizzati tre possibili scenari rispetto alla diffusione delle varie soluzioni di
riscaldamento, con diversi mix di penetrazione delle stesse, illustrate nella figura 3. Ricordiamo che le
tecnologie considerate, oltre al teleriscaldamento, includono le pompe di calore aria-acqua (air source
heat pumps ASHP), le pompe di calore ibride (ASHP + caldaia a idrogeno) e le caldaie a idrogeno. I tre
scenari sono a loro volta studiati in base a due varianti:

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-     Variante base-passiva, in cui il tasso di rinnovamento energetico del parco immobiliare si attesta
          al 2% annuo e la domanda di energia (quindi anche di calore) continua a restare passiva (non smart,
          e poco flessibile)
    -     Variante efficiente-smart (o flessibile), in cui il tasso di rinnovamento del parco immobili è del
          2,7%/anno e la domanda di calore si comporta in modo flessibile per rispondere al meglio alle
          esigenze di funzionamento ottimale dell’intero sistema energetico nazionale.

In entrambe le varianti, si suppone che gli interventi effettuati sugli immobili si dividano in due categorie:
uno di tipo più “superficiale” e l’altro più profondo (cosiddetto deep retrofit), con percentuali diverse che
danno il totale indicato.

Lo scenario a caldaia a idrogeno e a pompa di calore ibrida (elettricità/idrogeno) presuppongono la
transizione della rete gas all'idrogeno, ma poiché si tratterà di un processo graduale, non ancora ultimato
entro il 2040, negli scenari usati sono presenti ancora alcune residuali caldaie a gas naturale. Nella
variante base-passiva, l'idrogeno usato per il riscaldamento proviene da elettrolizzatori che utilizzano la
rete di distribuzione elettrica, mentre nella variante efficiente-smart l’idrogeno è prodotto ottimizzando
l’uso delle rinnovabili, sia tramite impianti ad hoc collocati in situ con gli elettrolizzatori, sia utilizzando
quelle rinnovabili che nei momenti di picco produttivi andrebbero perse perché in eccedenza rispetto alla
capacità di trasporto della rete di distribuzione.

                    14%           14%          14%

        40%        7%           7%             7%
                      0%           0%                0%
                   7%           7%             10%                              Gas boiler
                    7%           7%            5%                               Oil boiler
                    20%           20%          20%                              Solid fuel (excl. biomass) boiler
        24%                                                     80% of          Biomass boiler
                                               15%          dwellings are       Direct electric hea�ng
        2%                        19%
        10%                                                 decarbonised        District hea�ng
                                  0%                           in 2040
        5%          45%                                                         Heat pump
                                  26%          29%                              Hydrogen boiler
        20%
           0%                                                                   Hybrid heat pumps
   0% 0%        0% 0%                          0%
2020 Baseline Heat pump          Hybrid     Hydrogen
               scenario        heat pump     boiler
                                scenario    scenario

          Figura 3 – Segmentazione delle tecnologie adottate nelle abitazioni negli scenari al 2040.

                                                                                                                    4
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Efficientamento degli impianti e dell’involucro edilizio
delle abitazioni

Migliorare l'efficienza energetica delle case in Italia consentirebbe ai consumatori di risparmiare
utilizzando meno energia per il riscaldamento. Nello scenario a dominanza di pompe di calore, operando
l’intero sistema elettrico in modo flessibile, si stima una complessiva riduzione dei costi del 4%, con
risparmi di 4 miliardi di € l’anno. Inoltre, abbinando agli interventi sull’involucro dell’edifici una gestione
smart e flessibile della domanda di calore individuale, i consumatori possono risparmiare fino al 9% della
bolletta annua, se in un appartamento, e fino al 15% se in una casa singola, considerando il costo totale
degli investimenti fatti e delle spese correnti per il riscaldamento.

Il prossimo grafico, Figura 4, mostra la riduzione della domanda di riscaldamento nelle due tipologie di
fabbricati individuati quando caratterizzati da un diverso livello di efficientamento (nessun
efficientamento, intervento superficiale, intervento profondo). Gli interventi meno invasivi (superficiali)
riducono la domanda di riscaldamento del 29% nelle vecchie case unifamiliari e del 13% nelle case
plurifamiliari post 1970. Gli interventi più profondi, invece, consentono un risparmio del 72% nelle
vecchie case monofamiliari e del 62% nelle case multifamiliari più recenti.

                          15.973
                                                                Hea�ng demand kWh
                                                     -29%       Hot water demand kWh
                                    11.406

                                                     -61%   7.169
                                                                      6.253                -13%
                                              4.489                                     -57%
                                                                                2.707

                          No EE    Shallow    Deep          No EE    Shallow    Deep

                                   Pre 1970                         Post 1970

              Figura 4 –Riduzione della domanda di riscaldamento nelle due abitazioni tipo,
              in base a diversi livelli di intervento di efficientamento energetico dell’edificio.

                                                                                                             5
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I costi necessari per effettuare gli interventi di efficientamento degli involucri degli edifici e di sostituzione
degli impianti, tuttavia, sono talmente costosi da risultare difficilmente sostenibili dai singoli consumatori,
senza un aiuto incentivante da parte dello Stato, per via dei tempi di ammortamento lunghi che ne
sconsiglierebbero la convenienza se si ragionasse in termini puramente matematici di ritorno degli
investimenti fatti dal singolo. In termini di sistema paese, invece, gli investimenti sono giustificati dalla
complessiva diminuzione delle emissioni di CO2 ottenibili, dalla riduzione complessiva del fabbisogno
energetico e dalla minor necessità di investimenti di potenziamento della rete elettrica.

                          Figura 5 – I risparmi complessivi del Sistema energetico
                     ottenibili con una configurazione ottimale di efficienza energetica.

I risparmi ottenibili dipendono dal tipo di sistema di riscaldamento rinnovabile maggiormente utilizzato
(vedi figura 3), ma è probabile che ammontino almeno a 4 miliardi di euro all'anno; le cifre più esatte di
questi possibili risparmi sono deducibili dalla figura 5.

Per questo le strategie di incentivazione devono avere un orizzonte ampio e sufficientemente lungo
(almeno fino al 2030) da consentire lo svolgimento dei lavori senza creare squilibri tra la domanda di
interventi e la capacità del mercato di rispondere adeguatamente. Chiarezza, semplicità e stabilità delle
norme tecniche e fiscali che regolano gli incentivi, inoltre, sono cruciali per creare condizioni di mercato
virtuose, dove vi siano operatori qualificati e il consumatore possa fare le giuste scelte. L’attuale
esperienza del Superbonus 110%, idea eccellente, non va – purtroppo - in questa direzione: la situazione

                                                                                                                6
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regolatoria instabile e periodi di validità troppo breve hanno favorito la speculazione sui prezzi dei
materiali e delle prestazioni, nonché la comparsa di operatori non adeguatamente qualificati che si
avvantaggiano del boom della domanda creato dall’incentivo.

Nelle tre figure seguenti (figura 6, 7 e 8), per lo scenario pompa di calore, si può vedere quanto incide il
costo di diversi livelli di intervento di efficientamento energetico di un edificio, sul costo totale annuo
individuale. Nella figura 6 dove la spesa è a totale carico del consumatore, nonostante i risparmi sui
consumi di elettricità, il costo annuo per il riscaldamento (che include gli ammortamenti degli interventi
effettuati) aumenta complessivamente, rispetto allo scenario base, sia per la casa singola, sia per gli edifici
multifamiliari (condomini).

                                                                +40%
                              3.500                                    3.255
                                                                                                      +54%
                              3.000
                                                 +14%                                                        2.706
 Annual consumer cost (€/y)

                              2.500                     2.330
                                                                                       +43%                          Cooling electricity cost €/y
                                         2.045
                              2.000                                                                                  Fuel cost €/y
                                                                                              1.759
                                                                                                                     Hot water cylinder costs €/y
                              1.500                                                                                  Opera�onal costs €/y
                                                                               1.229
                                                                                                                     Conversion capex €/y
                              1.000
                                                                                                                     Smart control capex €/y
                               500                                                                                   EE capex €/y
                                                                                                                     Technology capex €/y
                                 0
                                          SFH    SFH Shallow SFH Deep   MFH       MFH     MFH Deep
                                        Baseline Heat pump Heat pump Baseline    Shallow Heat pump
                                       Heat pump                      Heat pump Heat pump

                                                    Pre 1970                              Post 1970

                                                  Figura 6 – Peso del costo (€/y) dei diversi livelli di intervento
                                              di efficientamento energetico negli edifici, senza forme di incentivi,
                                      per i due tipi di abitazioni considerate nello studio, nello scenario pompa di calore.

In caso di incentivi che coprano il 50% delle spese di efficientamento energetico sostenute, la tipica casa
singola coibentata solo “superficialmente” riesce a risparmiare sul costo annuo totale rispetto allo
scenario base (-4%), mentre l’incidenza degli investimenti fatti continua a pesare in modo apprezzabile nel
caso di appartamenti in condominio.

                                                                                                                                                    7
GAS ADDIO! ECCO PERCHÉ PASSARE A UNA POMPA DI CALORE E ABBANDONARE LA CALDAIA A GAS - Studio comparativo sulle opzioni disponibili per riscaldare ...
2.500                           +8%
                                                     -4%                 2.140
                                             2.045         1.973                                        +22%
      Annual consumer cost (€/y)

                                   2.000
                                                                                         +19%                  1.776
                                                                                                                       Cooling electricity cost €/y
                                   1.500                                                        1.461
                                                                                                                       Fuel cost €/y
                                                                                 1.229
                                                                                                                       Hot water cylinder costs €/y
                                   1.000                                                                               Opera�onal costs €/y
                                                                                                                       Conversion capex €/y
                                                                                                                       Smart control capex €/y
                                    500
                                                                                                                       EE capex €/y
                                                                                                                       Technology capex €/y
                                      0
                                              SFH    SFH Shallow SFH Deep   MFH       MFH     MFH Deep
                                            Baseline Heat pump Heat pump Baseline    Shallow Heat pump
                                           Heat pump                      Heat pump Heat pump

                                                           Pre 1970                         Post 1970

                              Figura 7 – Peso del costo (€/y) degli interventi di efficienza energetica, negli edifici tipo,
                                   con un incentivo pubblico pari al 50% dei costi di efficientamento sostenuti.

Nel caso di incentivi del 100%, illustrati in figura 8, i consumatori possono beneficiare in pieno dei risparmi
di consumo conseguibili grazie all’efficientamento degli edifici, con una riduzione del costo annuo vicino
al 50% per le villette singole e superiori al 30% per gli appartamenti in edifici che hanno subito un
efficientamento profondo.

                                   Figura 8 – Variazione della spesa per riscaldamento (€/y) quando l’incentivo pubblico
                                                copre il 100%, dei costi di efficienza energetica degli edifici.

                                                                                                                                                      8
Come cambiano i costi in caso di un uso smart della rete elettrica?

Utilizzando sistemi di riscaldamento a funzionamento elettrico, e/o idrogeno “verde” prodotto da
elettrolizzatori collocati in situ con impianti di rinnovabili a loro dedicati, è possibile ottimizzare il
funzionamento del sistema elettrico grazie alla flessibilità della domanda di calore all’interno delle nostre
case. La flessibilità della domanda presuppone che le abitazioni abbiamo un certo grado di isolamento
termico (grazie a interventi di efficientamento più o meno “profondi”), e quindi di massa inerziale termica,
in grado di sopportare e supportare questo paradigma o abbiano almeno adottato sistemi di accumulo
termico (in caso di abitazioni in cui non è fattibile un intervento di altro tipo).

I vantaggi ottenibili sono quelli di un livellamento dei picchi di potenza richiesta al sistema e una minor
necessità di investimenti per il dimensionamento della rete elettrica, e quindi di una sua gestione a costi
minori. Il consumatore può trarne beneficio nei costi finali della propria bolletta energetica.

    Figura 9 – Simulazione del variare della domanda totale di energia in Italia, nello scenario pompa
           di calore, operando in modalità passiva e attiva (smart) i sistemi di riscaldamento.

La figura soprastante mostra la domanda nazionale complessiva di energia elettrica in una tipica
settimana invernale nel 2040, in uno scenario in cui le pompe di calore sono dominanti. Operando in
maniera flessibile, la domanda di energia per la produzione di calore è spostata dalle ore criticamente di
picco verso orari più “vuoti” della giornata. Questo spostamento livella i picchi e comporta una minor
richiesta di capacità di trasporto alla rete. In aggiunta, la domanda di calore può essere spostata in orari in
cui vi è maggior disponibilità di energia rinnovabile, riducendo ad un tempo i costi della produzione di
elettricità e il suo contenuto di carbonio. Il modello illustrato sfrutta per prima la flessibilità data dalla
massa termica inerziale e successivamente lo stoccaggio termico. La maggior flessibilità è data dallo
stoccaggio termico.

La precedente figura 5 illustrava i costi e i possibili risparmi di sistema, operando in maniera flessibile, per
le tre tecnologie di riscaldamento considerate. Parte di questi risparmi possono essere trasferiti ai

                                                                                                              9
consumatori, in varia misura attraverso meccanismi di mercato e regolatori. Detto altrimenti, possono
essere socializzandoli tra tutti, attraverso la parte di costi regolata dall’Autorità di settore, oppure essere
trasferiti solo a chi fornisce la flessibilità della domanda tramite contratti di demande/response o tariffe
“time-to-use”, o un mix di entrambi.

Nel successivo grafico 10 si illustrano i possibili range di costo ottenibili dai consumatori trasferendo i
risparmi di sistema ottenibili con gli scenari a variante smart/flessibile a seconda che si decida di
socializzarli tra tutti o di destinarli solo ai consumatori che hanno fornito la flessibilità della domanda.
Nella colonna di destra i risparmi sono trasferiti solo ai consumatori flessibili, in quella di centro i risparmi
sono socializzati tra tutti e la colonna di sinistra mostra i costi che pagheranno coloro che non possono
fornire flessibilità.

       Figure 10 – Possibili range di spesa del “combustibile” per riscaldamento tra consumatori
                        che forniscono o non forniscono flessibilità al sistema.

Il teleriscaldamento
Come visto in figura 3, il teleriscaldamento è sempre presente in tutti gli scenari considerati e le fonti di
calore utilizzate per alimentarne la rete variano, in questo studio, a seconda del mix determinato dalla
preponderanza di una o più delle tecnologie prese in esame (pompe di calore elettriche, ibride a idrogeno
e caldaie a idrogeno). Lo studio presuppone, comunque, la completa decarbonizzazione del
teleriscaldamento al 2040.

                                                                                                              10
I risultati mostrano che il teleriscaldamento può essere conveniente per i consumatori, purché si
provveda a tutelarli adeguatamente dai possibili rischi insiti nella sua natura di monopolio naturale ed
evitare che si trovino, in caso di problemi, privi degli adeguati strumenti di tutela.

                                                                                                              -20%
                                                                                                      1.979
                                 2.000

                                                                                 -20%                                1.584
    Annual consumer cost (€/y)

                                 1.500                                   1.445
                                                     +1%
                                                                                        1.162
                                             1.073           1.083                                                               Fuel cost €/y
                                 1.000                                                                                           Hot water cylinder costs €/y
                                                                                                                                 Opera�onal costs €/y
                                                                                                                                 Conversion capex €/y
                                  500                                                                                            Smart control capex €/y
                                                                                                                                 EE capex €/y
                                                                                                                                 Technology capex €/y
                                    0
                                         MFH Heat pump      MFH DH     MFH Hybrid   MFH DH hybrid MFH Hydrogen    MFH DH
                                                           heat pump   heat pump     heat pump       boiler    Hydrogen boiler

                                        Figura 11 – Confronto tra costi di teleriscaldamento e soluzioni individuali.
                                 La voce “fuel cost” include sia i costi dell’impianto di teleriscaldamento sia i costi di rete.

                                                                                                                                                                11
I risultati principali:

                          Le pompe di calore elettriche sono l'opzione più conveniente
                          decarbonizzare il riscaldamento domestico. In aree ad alta
                          densità abitativa, anche il teleriscaldamento alimentato da
                          pompe di calore è economicamente competitivo, ma bisogna
                          migliorare la tutela contrattuale dei consumatori,
                          portandola ai livelli attualmente esistenti nel settore
                          elettrico. Le caldaie a idrogeno e le pompe di calore ibride
                          (elettriche/ idrogeno) sono le soluzioni più costose per i
                          consumatori. Si prevede, infatti, che l'idrogeno sarà molto
                          più costoso di quanto non lo sia oggi il gas, in base alle
                          tecnologie attualmente prevedibili.

                          Nelle zone climatiche fredde, una maggiore efficienza
                          energetica delle abitazioni apporta significativi vantaggi ai
                          consumatori, riducendo i consumi e contribuendo a ridurre
                          le bollette energetiche. Questo vale per tutti i quattro paesi
                          presi in esame, e per le zone più temperate/calde, l’aggiunta
                          di un sistema di schermatura migliora anche il confort estivo
                          e contiene ulteriormente i costi.

                          Con una gestione “intelligente” del riscaldamento
                          domestico, realizzabile grazie alle pompe di calore, è
                          possibile ridurne i costi correnti di gestione fino al 31%
                          rispetto alla gestione passiva classica. Grazie all’uso
                          intelligente e flessibile dell’elettricità, i consumatori possono
                          aiutare a ridurre la necessità di investimenti nelle reti elettriche,
                          ottimizzandone la gestione e – di conseguenza – contenendo
                          i rincari degli oneri di rete che altrimenti finirebbero nelle
                          loro bollette.

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L’efficienza energetica degli edifici è un fattore chiave
abilitante per arrivare ad avere un sistema energetico
intelligente e conveniente. Mantenere alta l’ambizione di
intervento sul parco immobiliare italiano, portando il tasso di
ristrutturazioni delle abitazioni a oltre il 2% annuo, può
ridurre la domanda nazionale di riscaldamento del 7% (22
TWh) entro il 2040, rispetto ad oggi, con risparmi di 4 miliardi
di euro. Il che significa che per ogni euro speso in misure di
efficienza energetica si producono 2,5 € di risparmio per il
sistema nel suo complesso. Le famiglie che saranno in grado di
fornire servizi di flessibilità potranno ottenere un risparmio
annuo da 130 € a 300 €/anno, a seconda delle dimensioni della
casa e della domanda di energia, se verranno loro riconosciuti
adeguati meccanismi di ricompensa per la flessibilità prestata.

Il   necessario    investimento     iniziale,    tuttavia,   è
particolarmente oneroso e i risparmi ottenibili in bolletta dai
consumatori potrebbero non essere visibili perché annegati
nel maggior costo totale annuo dato dal conteggio delle quote
di ammortamento del costo degli interventi effettuati.

Per questo c’è bisogno che i consumatori abbiano a
disposizione incentivi finanziari che li sostengono
nell’affrontare le spese per l’efficienza energetica delle
proprie abitazioni e realizzare, così, tutti i risparmi ottenibili
anche a livello di sistema. Iniziative come il Superbonus,
dovrebbero avere una durata temporale pluriennale
sufficientemente lunga e regole chiare, certe e semplici anche
in relazione agli aspetti tecno-burocratici e fiscali da
rispettare. Solo in tal modo il mercato sarà in grado di operare
virtuosamente permettendo agli operatori qualificati di far
fronte nel tempo alla domanda dei proprietari di casa e
consentire a questi ultimi di effettuare le scelte di intervento
più opportune.

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RACCOMANDAZIONI per politiche di aiuto ai consumatori per far
fronte alla transizione ecologica necessaria alle proprie abitazioni

1   Le politiche europee e nazionali dovrebbero sostenere il passaggio alle pompe di calore
    elettriche che rappresentano la soluzione di riscaldamento più conveniente per i consumatori.
    Non appare opportuno supportare lo sviluppo dell'idrogeno nel settore del riscaldamento
    residenziale, in quanto non risulta essere un’opzione economicamente sostenibile per gli utenti
    finali.

    I consumatori che attualmente si affidano al gas per il riscaldamento delle proprie abitazioni non
    andrebbero “incoraggiati” a passare all'idrogeno. La Commissione Europea e i governi nazionali
    dovrebbero dare priorità all’installazione di pompe di calore elettriche individuali e dove fattibile,
    nelle aree urbane, al teleriscaldamento con pompe di calore completamente elettriche o ibride
    (elettricità/idrogeno).

2   I governi nazionali dovrebbero sostenere finanziariamente i consumatori nel passaggio alle
    pompe di calore elettriche e, dove necessario, a migliorare profondamente l’efficienza
    energetica delle proprie abitazioni. A tal fine, andrebbe garantito ai consumatori anche l'accesso
    a finanziamenti a tassi agevolati e la tutela del credito.

    Passare alle pompe di calore e migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni porta significativi
    risparmi per i consumatori e il sistema energetico, ma i costi iniziali rappresentano una barriera
    per molti.

    Gli Stati dovrebbero fornire sovvenzioni fino al 100% dell'investimento iniziale richiesto per
    consentire ai consumatori vulnerabili di realizzare la transizione ecologica necessaria.

    I consumatori dovrebbero anche avere accesso a mutui/prestiti “green” convenienti, a prezzi
    accessibili, e a schemi di incentivazione in bolletta. Gli Stati membri dovrebbero introdurre anche
    dei fondi di garanzia per ridurre il rischio correlato alla concessione di prestiti e mutui, in modo che
    le banche possano offrire tassi di interesse più convenienti ai consumatori. Allo stesso tempo, i
    Regolamenti sui servizi finanziari dovrebbero richiedere alle banche di essere responsabili nel
    concedere prestiti e l'UE dovrebbe prevedere un tetto al costo totale del credito per mutui e
    ipoteche “verdi” nell'ambito delle Direttive sul credito al consumo e sul credito ipotecario.

3   Va garantito che tutti i consumatori abbiano accesso a consulenze personalizzate e affidabili e
    che le maestranze siano opportunamente qualificate per le mansioni che devono svolgere, dalla
    progettazione alla installazione/realizzazione degli interventi necessari.

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I consumatori spesso faticano a trovare professionisti qualificati a cui affidare i lavori di

3   ristrutturazione, o di sostituzione degli apparati di riscaldamento, o chi possa consigliarli al
    meglio su quali lavori intraprendere.

    La direttiva sull'efficienza energetica dovrebbe disporre l’istituzione di sportelli unici per
    consigliare i consumatori su tutti gli aspetti utili a prendere delle decisioni appropriate, incluso il
    sostegno finanziario ottenibile e come/dove trovare personale qualificato a cui affidarsi per i
    lavori. L’informazione da dare ai consumatori deve essere personalizzata in base alle situazioni
    individuali e alle zone climatiche in cui vivono e che tengano conto anche alla situazione
    impiantistica pregressa della propria casa.

    Le Direttive sulle Energie Rinnovabili e l'Efficienza Energetica dovrebbero disporre la
    formazione e qualificazione di forza lavoro specializzata nell'esecuzione di questi lavori, così da
    garantirne la disponibilità di manodopera competente e affidabile per far fronte alla domanda e
    in grado di garantire l’ottenimento di un risultato ottimale.

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    I governi e le autorità preposte dovrebbero incentivare i consumatori a riscaldare le case in
    modo intelligente per poter beneficiare della riduzione dei costi di funzionamento delle reti
    elettriche, garantendo che tali risparmi siano riflessi nelle tariffe praticate ai consumatori o
    siano riconosciuti loro delle premialità economiche.

    Poiché il riscaldamento intelligente contribuirà a ridurre i costi di gestione delle reti elettriche, i
    benefici che ne trae il sistema andrebbero trasferiti ai consumatori tramite meccanismi di
    riconoscimento economici. La flessibilità della domanda, in vista del previsto aumento della
    quota di energia eolica e solare nel mix elettrico nazionale, sarà sempre più importante e potrà
    contribuire notevolmente a ridurre i costi sostenuti dalle reti elettriche per bilanciare la
    domanda e l'offerta: è quindi giusto che tali riduzioni siano traslate nelle tariffe di rete pagate
    dai consumatori.

    Gli Stati membri dovrebbero dare rapida attuazione alle disposizioni contenute nella Direttiva
    sul mercato interno dell’energia (Direttiva UE 2019/944) che prevedono di incentivare i
    consumatori a usare l’energia in orari non di punta (ad es. tramite contratti a prezzo dinamico
    opportunamente normati a tutela dei consumatori).

5   Le norme di ecodesign (progettazione ecocompatibile) non devono obbligare ad avere in
    commercio solo caldaie già predisposte l’idrogeno.

    Attualmente, si discute se richiedere che tutte le caldaie a gas in vendita debbano essere in
    grado di funzionare anche con idrogeno per disposizione della Direttiva sull’ecodesign.
    L'idrogeno, tuttavia, potrebbe non diventare mai una realtà per l’uso domestico, e avere
    obbligatoriamente caldaie per il riscaldamento individuale già predisposte con questa
    funzionalità, quindi, non sarebbe utile per i consumatori, ma avrebbe un peso sul costo degli
    apparecchi. Pertanto, le nuove regole di Ecodesign non dovrebbero imporre l’obbligo di avere
    sul mercato solo caldaie a gas già pronte per funzionare a idrogeno. In molte abitazioni
    attualmente sprovviste delle condizioni per poter installare una pompa di calore, nel caso di
    guasto delle caldaie a gas oggi utilizzate, deve essere possibile sostituirle con prodotti analoghi
    in attesa di poter finalmente passare ad una pompa di calore.

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Ringraziamenti
BEUC, Altroconsumo, dTest,, Federacja Konsumentów,
OCU, e Element Energy ringraziano European Climate
Foundation per aver finanziato e sostenuto questo progetto.

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