Fisica - Corso di laurea Fisica - Fondamenti di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio Melis - UniCa

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Fisica - Corso di laurea Fisica - Fondamenti di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio Melis - UniCa
Fondamenti di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio Melis

                                Fisica

                       Corso di laurea
                                  1    Fisica
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                      B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie

                                     Orbite dei Pianeti
•       La figura mostra un ipotetico sistema solare con un
        pianeta che nominiamo Terra in orbita attorno al Sole
                                                                                     Terra
•       L’unica forza in gioco è l’attrazione gravitazionale
        che, secondo la legge di Newton è:

                       GMm
                  FG =
                        r2                                              Sole

    •   dove M ed m sono le masse del sole della terra, r è la loro distanza, G la costante di
        gravitazione universale
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                 B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie

                                 Orbite dei Pianeti
•   Assumiamo che la massa del sole sia
    sufficientemente grande da poterne trascurare il
    moto.                                                             Terra
•   Il nostro obiettivo è calcolare la posizione della terra
    in funzione del tempo utilizzando la seconda legge di
    Newton:

    d 2 x FG,x
         =
    dt 2   ME
                        •   dove FG,x ed FG,y sono le          Sole
                            componenti x e y della forza
                            gravitazionale.
    d 2y FG,y
         =
    dt 2   ME

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                  B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie

                                  Orbite dei Pianeti
 •    Analizzando la figura risulta quindi:

        GMm        GMm                                                             Terra
FG,x = − 2 cosθ = − 3 x
         r          r
        GMm        GMm
FG,x = − 2 sinθ = − 3 y
         r          r
                                                                         Sole
• Anche in questo caso abbiamo a che fare con le equazioni dif-
  ferenziali ordinarie, come nel caso dell’oscillatore.
• La novità è che trattandosi di un sistema a due dimensioni, ne
  dovremo risolvere due contemporaneamente, una per
  componente.
                                                                   x = rcos(θ) , y = rsin(θ)
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                               Orbite dei Pianeti

• Scegliamo il sistema di unità di misura.
• L’opzione piu’ immediata è quella del Sistema Internazionale. Tuttavia la scelta dei metri e
  dei secondi rende la scala del problema difficilmente gestibile.
• Per esempio, il raggio della terra è di circa 1.5x1011 m, perciò’ un grafico che mostra
  l’orbita terrestre dovrebbe avere dei label dell’ordine di 1011.
• Per questo motivo è molto piu’ conveniente scegliere le unità astronomiche AU definite come
  la distanza media Sole-Terra =1.496x1011 m.
• Inoltre è conveniente misurare il tempo in anni=3.2x107 s.

                                Corso di laurea
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                B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie

                               Orbite dei Pianeti
•    abbiamo due metodi: Cromer e Verlet, commentando uno dei due possiamo provarne
     l’accuratezza e l’affidabilità;
•    poiché il sistema è bidimensionale abbiamo due componenti per la posizione (x, y), la
     velocità (vx, vy), e l’accelerazione (Fx, Fy), ognuna delle quali si calcola allo stesso
     modo di quello previsto dallo schema di integrazione;
•    calcoliamo il raggio a partire dalle coordinate (x, y) appena calcolate, perché esso è
     richiesto per il calcolo dell’accelerazione;
•    al posto della forma var1=var0+..., con due variabili, denominate con 0 e 1, che
     indicavano la variabile allo tempo n e n + 1, usiamo la forma var+=... che aggiunge al
     valore già contenuto nella variabile il nuovo valore; questo ci permette di non dover
     aggiornare la variabile 0 con quella 1 dopo averla calcolata (var0=var1);
•    anche qui salviamo la posizione e la velocità in appositi arrays. Affinchè il programma sia
     completo ci servono le definizioni delle costanti usate dentro il ciclo e delle condizioni
     iniziali,
                                Corso di laurea
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dt2     ME dt2        ME              Vediamo di seguito il corpo principale del p
   Fondamenti di Fisica       Computazionale:
                          GME MS                    A.A.
                                                   GME MS 2019-20,     Docente:
                                                                 da un ciclo           Claudio
                                                                             for che contiene      Melis
                                                                                               uno dei metodi d
                Fx =                cos q, F   =             sin precedenza
                                                                 q           e lo esegue iterativamente:
                                            y
                             r2                        r2
                                                                 for istep in range(Nstep):
      Anche in questo caso abbiamo a che fare con le equazioni     Fx=-GM*x/r    dif-
                                                                                  **3
                B.1 - Equazioni
   ferenziali ordinarie,   come nel caso Differenziali
                                            dell’oscillatore.Ordinarie
                                                               La novità
                                                                   Fy=-GM*èy/r  che
                                                                                  **3

   trattandosi di un sistema a due dimensioni, ne dovremo risolvere             due
                                                                   #Eulero-Cromer
   contemporaneamente, una per componente.                         #vx+=tau*Fx
                                 Orbite     dei   Pianeti
      Vediamo di seguito il corpo principale del programma,#vy+=tau  constituito*Fy
                                                                   #x+=tau*vx
• Vediamo di seguito  il corpo principale  del programma,   costituito
   da un ciclo for che contiene uno dei metodi di integrazione         davisti
                                                                            un ciclo
                                                                                  in    for che contiene
                                                                   #y+=tau    * vy
  uno dei metodi  di integrazione    visti
   precedenza e lo esegue iterativamente:  in  precedenza  e  lo esegue     iterativamente:
                                                                   #r=sqrt(x**2+y**2)

    for istep in range(Nstep):                                          #velocity-Verlet
                                                                        x+=vx*tau+0.5*Fx*tau**2
      Fx=-GM*x/r**3
                                                                        y+=vy*tau+0.5*Fy*tau**2
      Fy=-GM*y/r**3                                                     r=sqrt(x**2+y**2)
                                                                        F1x=-GM*x/r**3
                                                                        F1y=-GM*y/r**3
       #Eulero-Cromer
                                                                        vx+=0.5*tau*(Fx+F1x)
       #vx+=tau*Fx                                                      vy+=0.5*tau*(Fy+F1y)
       #vy+=tau*Fy
                                                                        x_arr[istep+1]=x
       #x+=tau*vx                                                       y_arr[istep+1]=y
       #y+=tau*vy                                                       vx_arr[istep+1]=vx
       #r=sqrt(x**2+y**2)                                               vy_arr[istep+1]=vy

                                                                       Spieghiamo i punti di novità rispetto a quan
       #velocity-Verlet              Corso di laurea
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                                      Orbite dei Pianeti
•       . Affinché il programma sia completo ci servono le definizioni delle costanti usate dentro il
        ciclo e delle condizioni iniziali, vediamole di seguito:
    •   Nel nostro caso il raggio dell’orbita è di 1 AU
    •   La scelta della velocità iniziale è cruciale: una velocità iniziale troppo bassa genererà
        orbite ellittiche schiacciate lungo l’asse x, una velocità troppo alta genererà orbite
        ellittiche schiacciate lungo l’asse y

•       Nel nostro caso il raggio dell’orbita è di 1 AU
•       Il valore ottimale può’ essere stimato considerando che la terra compie un giro completo
        (2π) dell’orbita in un anno. Quindi la velocità sarà 2πr/1 Anno= 2π

                                       Corso di laurea
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                 B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie

                                Orbite dei Pianeti
•   Pel calcolare l’accelerazione dobbiamo calcolare il prodotto G x M:

•   Essendo la forza gravitazionale una forza centripeta risulta:

    GMm mv 2                                   GMm                           2πr
        =                                          = mv 2                 v=
     r2   r                                     r                             T

               2 2         dal momento che le unità di
     4π r                  lunghezza sono in UA ed il tempo è             GM = 4π 2
GM =                       espresso in anni solari
      T2

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                                            9    Fisica
la posizione ( x, y), la velocità (v x , vy ), e l’accelerazione ( Fx , Fy ),
        ognuna delle quali si calcola allo stesso modo di quello previsto
      Fondamenti            di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente:
        dallo schema di integrazione;
                                                                                                                Claudio Melis
     • calcoliamo il raggio a partire dalle coordinate ( x, y) appena calco-
        late, perchè esso è richiesto per il calcolo dell’accelerazione;
     • al posto della forma var1=var0+..., con due variabili, denomi-
                        B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie
        nate con 0 e 1, che indicavano la variabile allo tempo n e n + 1,
        usiamo la forma var+=... che aggiunge al valore gia conte-
        nuto nella variabile il nuovo valore; questo ci permette di non
                                          Orbite dei Pianeti
        dover aggiornare la variabile 0 con quella 1 dopo averla calcolata
       (var0=var1);
•   .•Affinché     il programma
        anche qui salviamo              siae completo
                              la posizione    la velocità in ci   servono
                                                               appositi  arrays.le definizioni delle costanti   usate
     Affinchè il
    dentro     il programma
                  ciclo e delle sia completo
                                     condizioni ci servono    le definizioni
                                                       iniziali,  vediamole  delledi seguito:
     costanti usate dentro il ciclo e delle condizioni iniziali, vediamole di
     seguito:

    #Costanti moto
    GM = 4*pi**2 # G*M in unita astronomiche (UA)                             •   Notiamo come si siano usate le unità
    m=5.9722E+24 # massa terra (kg)                                               astronomiche: quindi le lunghezze
                                                                                  espresse in termini di distanza media
    #Posizioni e velocit\‘a iniziali in UA, al perielio
    x=0.98
                                                                                  Terra-Sole e il tempo in anni. Queste
    y=0.0                                                                         unità sono più adatte al sistema che
    r=sqrt(x**2+y**2)                                                             stiamo trattando
    vx=0.0
    vy=2*pi

    # Nstep*tau \‘e il tempo totale in anni
    Nstep=1000 # Numero di passi temporali
    tau=0.001 # lunghezza singolo passo temporale

    #arrays posizione e velocit\‘a            Corso di laurea
                                                        10    Fisica
Fondamenti    di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio Melis
   #Costanti moto
   GM = 4*pi**2 # G*M in unita astronomiche (UA)
   m=5.9722E+24 # massa terra (kg)

   #Posizioni e velocit\‘a iniziali in UA, al perielio
   x=0.98       B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie
   y=0.0
   r=sqrt(x**2+y**2)
   vx=0.0                         Orbite dei Pianeti
   vy=2*pi

   # Nstep*tau \‘e il tempo totale in anni
   Nstep=1000 # Numero di passi temporali
   tau=0.001 # lunghezza singolo passo temporale

   #arrays posizione e velocit\‘a
                                                                      •    Notiamo come si siano usate le unità
   x_arr=zeros(Nstep+1)
   y_arr=zeros(Nstep+1)                                                    astronomiche: quindi le lunghezze
   vx_arr=zeros(Nstep+1)                                                   espresse in termini di distanza media
   vy_arr=zeros(Nstep+1)                                                   Terra-Sole e il tempo in anni. Queste
                                                                           unità sono più adatte al sistema che
   #Salvataggio delle condizioni iniziali
   x_arr[0]=x
                                                                           stiamo trattando
   y_arr[0]=y
   vx_arr[0]=vx
   vy_arr[0]=vy

      Notiamo come si siano usate le unità astronomiche: quindi le
   lunghezze espresse in termini di distanza media Terra-Sole e il tempo
   in anni. Queste unità sono più adatte al sistema che stiamo trattando

                                      Corso di laurea
                                                11    Fisica
Fondamenti di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio fonda
                                                                         Melis

                    B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie
                                           fondamenti di fisica computazionale                71
     e ci permettono di ridurre il numero di iterazioni da compiere, qu
     il tempo di attesa Orbite        e il costo dei computazionale.
                                                       Pianeti
i ridurre il numero di iterazioni da compiere, quindi
          Le    condizioni
   • Le condizioni
 e il singola                        iniziali
                      iniziali proposte
       costo computazionale.                      proposte
                                         sono relative             sono
                                                       al pianeta Terra.
              orbita (Nstep*tau=1 anni) quasi circolare.
                                                                            relative
                                                                         Ci aspettiamo   al
                                                                                       quindipianeta
                                                                                              di osservare Terr
                                                                                                           una

     aspettiamo
iniziali  proposte sonoquindirelative aldi  osservare
                                          pianeta Terra. Ciuna singola orbita (Nstep tau=
   • Facciamo il grafico al solito modo, poi eguagliamo la scala dei due assi in maniera che l’orbita  *  non
i di osservare una singola orbita (Nstep*tau=1 an-
      venga distorta:
     ni) quasi
. Facciamo            circolare.
              il grafico                Facciamo
                          al solito modo,                il grafico al solito modo, poi eguagl
                                            poi eguagliamo
ssi in maniera che l’orbita non venga distorta:
     la scala dei due assi in maniera che l’orbita non venga distorta:
 arr)
     plot(x_arr,y_arr)
stra axis(’equal’)
     il grafico atteso.
  orbite di altri pianeti basterà impostare la posizione
 li come fatto per la Terra, regolare il numero di step,
          La    Fig.    3.4  mostra      il grafico
 ente il programma e infine fare il grafico. Potremo
                                                        atteso.
          Per generare
 edere all’utente               le orbite
                    di inserire questi        di altri
                                       parametri,  come pianeti
                                                            Figura basterà
                                                                     3.4: Orbita impostare
                                                                  la posiz        terrestre, quasi
o per l’oscillatore:                                        circolare.
    e la velocità iniziali come fatto per la Terra, regolare il numero di
                          Corso
 zione iniziale perieli\‘o)                     di laurea
                                                    12    Fisica
ni) quasi circolare. Facciamo il grafico al solito modo, poi eguagliamo
  laFondamenti
     scala dei duediassi
                     Fisica  Computazionale:
                         in maniera che l’orbita A.A. 2019-20,
                                                  non venga      Docente: Claudio Melis
                                                            distorta:
  plot(x_arr,y_arr)
  axis(’equal’)
                   B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie
      La Fig. 3.4 mostra il grafico atteso.
      Per generare le orbite di altri       pianeti
                                       Orbite          basterà
                                                     dei         impostare la posizione
                                                           Pianeti
  e lagenerare
• Per   velocitàleiniziali
                   orbite dicome    fatto per
                             altri pianeti      la Terra,
                                           basterà          regolare
                                                     impostare         il numero
                                                                  la posizione       di step, iniziali come fatto
                                                                                e la velocità
  eseguire
  per         nuovamente
       la Terra,               il programma
                 regolare il numero                 e infinenuovamente
                                         di step, eseguire     fare il grafico.    Potremo
                                                                           il programma   e infine fare il grafico.
  per comodità
• Potremo           chiedere
            per comodità         all’utente
                           chiedere   all’utentedidiinserire   questi
                                                     inserire questi    parametri,
                                                                      parametri, comecome
                                                                                        abbiamo visto   per 3.4: Or
                                                                                                    Figura
  l’oscillatore:
  abbiamo gia visto per l’oscillatore:                                                              circolare.

  x=input(’Posizione iniziale perieli\‘o)
  vy=input(’Velocit\‘a iniziale perieli\‘o)
  Nstep=input(’Numero di passi’)

     Eseguendo
• Eseguendo        il programma
             il programma           più
                            più volte,   volte, lasciando
                                       lasciando            la prima
                                                 la prima finestra delfinestra  del inseriamo i
                                                                       grafico aperta,
  grafico
  seguenti aperta,
           paremetri:inseriamo   i seguenti
                       Nstep=1000,  x = 0.98, vyparemetri:
                                                 =2π, 2π+1, 2Nstep=1000,       x =
                                                              π+0.5, 2π-0.5, 2π-1
• 0.98, vy =
  Lasciamo    2pi,
           fisso    2pi + 1,di2pi
                 il numero        +e0.5,
                               passi     2pi 0.5,
                                     la posizione    2pi e 1;
                                                  iniziale    quindi lalasciamo
                                                           cambiamo     velocità iniziale lungo y.
  fisso il numero di passi e la posizione iniziale e cambiamo la velocità
  iniziale lungo y. Il grafico che si ottiene è mostrato in Fig. 3.5.
     Come osserviamo, le due orbite più grandi della blu (terrestre)
                                 Corso     di laurea
                                                13     Fisica
  non si chiudono per via del fatto che Nstep=1000 non è sufficiente.
’equal’)
     Fondamenti di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio Melis
 g. 3.4 mostra il grafico atteso.
 enerare le orbite di altri pianeti basterà impostare la posizione
ocità iniziali come fatto
                     B.1per    la Terra, regolare
                            - Equazioni           il numero di step,Ordinarie
                                                Differenziali
 e nuovamente il programma e infine fare il grafico. Potremo
modità chiedere all’utente di inserire questi parametri, come          Figura 3.4:       Orbita terrestre, quasi
 o gia visto per l’oscillatore:     Orbite dei Pianeti                 circolare.

ut(’Posizione iniziale perieli\‘o)
put(’Velocit\‘a iniziale perieli\‘o)
=input(’Numero di passi’)
  • Le due
uendo        orbite più grandi
        il programma            dellalasciando
                         più volte,    blu (terrestre) non finestra
                                                 la prima   si      del
    chiudono per via del fatto che Nstep=1000 non è
 aperta, inseriamo i seguenti paremetri: Nstep=1000, x =
    sufficiente.
  = 2pi, 2pi + 1, 2pi + 0.5, 2pi 0.5, 2pi 1; quindi lasciamo
  • Viceversa
numero          le orbite
          di passi        più piccole
                    e la posizione      della blu
                                    iniziale      sono piu lunghe
                                              e cambiamo            di
                                                             la velocità
    un singolo giro.
 lungo y. Il grafico che si ottiene è mostrato in Fig. 3.5.
 e osserviamo, le due orbite più grandi della blu (terrestre)
 hiudono per via del fatto che Nstep=1000 non è sufficiente.
sa le orbite più piccole della blu sono piu lunghe di un singolo
                                                                           Figura 3.5: Orbite ottenute variando
                                                                           la velocità iniziale rispetto a quella
olessimo calcolare altre quantità legate al moto del pianeta in            terrestre di 2p
 ttorno al sole, come ad esempio il raggio, l’angolo q tra raggio
x, velocità angolare, energia cinetica e potenziale, 14il metodo
                                         Corso di laurea Fisica
vy=input(’Velocit\‘a iniziale perieli\‘o)
       Nstep=input(’Numero di passi’)
      Fondamenti di Fisica Computazionale: A.A. 2019-20, Docente: Claudio Melis
          Eseguendo il programma più volte, lasciando la prima finestra del
       grafico aperta, inseriamo i seguenti paremetri: Nstep=1000, x =
       0.98, vy = 2pi, 2pi + 1, 2pi + 0.5, 2pi 0.5, 2pi 1; quindi lasciamo
                        B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie
       fisso il numero di passi e la posizione iniziale e cambiamo la velocità
       iniziale lungo y. Il grafico che si ottiene è mostrato in Fig. 3.5.
          Come osserviamo, le due orbite più grandi della blu (terrestre)
       non si chiudono per via del fatto che Nstep=1000 non è sufficiente.
                                          Orbite dei Pianeti
       Viceversa le orbite più piccole della blu sono piu lunghe di un singolo
       giro.                                                                          Figura 3.5: Orbite ottenute variando
                                                                                      la velocità iniziale rispetto a quella
•         Se volessimo
    Vogliamo             calcolarealtre
                    calcolare      altre quantità
                                         quantità legate  al moto
                                                       legate    al del
                                                                    motopianeta
                                                                             delinpianeta    indiorbita
                                                                                      terrestre   2p       attorno al sole, come ad
       orbita attorno
    esempio           al sole, come
                 il raggio,     l’angolo    θ
                                     ad esempiotrail raggio,
                                                      raggio l’angolo q tra raggio
                                                                 e asse      x, velocità angolare, energia cinetica e
       e asse x, velocità angolare, energia cinetica e potenziale, il metodo
    potenziale
       è sempre lo stesso: aggiungiamo un array per la grandezza scelta,
•      impostiamo la prima
    Aggiungiamo         un arraycomponente
                                       per lain grandezza
                                                 base alle condizioni
                                                                  scelta,iniziali e
                                                                              impostiamo        la prima componente in base
       poi scriviamo ad ogni iterazione il nuovo valore nelle componenti
    alle  condizioni iniziali e poi scriviamo ad ogni iterazione il nuovo valore nelle componenti
    successive, come di seguito mostrato per l’angolo θ:
       successive, come di seguito mostrato per l’angolo q:
       ...
       theta_arr=zeros(Nstep+1)
       theta_arr[0]=arctan2(y,x)
       ...                                                          • La funzione arctan2(y,x) ci permette di
       for istep in range(Nstep):                                     calcolare l’angolo compreso tra raggio e
         ...                                                          asse x in base alle coordinate (x, y) della
         theta_arr[istep+1]=arctan2(y,x)                              posizione del pianeta.
       time_arr=linspace(0,Nstep*tau,Nstep+1)
       plot(time_arr,theta_arr)

          La funzione arctan2(y,x) ci permette di calcolare l’angolo com-
                                                Corso di laurea Fisica
       preso tra raggio e asse x in base alle coordinate ( x, y) della15
                                                                       posizione
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                 B.1 - Equazioni Differenziali Ordinarie

                               Orbite dei Pianeti
• Il grafico per il caso della terra e per il caso di maggiore eccentricità dell’orbita (ottenuto con
  vy = 2π-1) è mostrato in Figura                            72 francesco ricci, vincenzo fio

 • L’angolo cresce linearmente nel caso di orbita
   circolare, come nel caso approssimato della                                                        ca
   terra.                                                                                             m
 • I salti che si vedono son dovuti al fatto che la
   funzione artan2() restituisce solo angoli                                                          ca
   compresi tra -π e π.                                                                               ch
 • Quando l’orbita è ellitica, la velocità del pianeta                                                Q
   non è piu costante per cui l’angolo varia piu                                                      pe
   velocemente in corrispondenza del afelio.

                                                           Figura 3.6: Raggio dell’orbita terrestre
                                  Corso di laurea
                                            16    Fisica   e di una più eccentrica in funzione del
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• Calcoliamo ora l’e energia cinetica e potenziale
• Aggiungiamo un array per le grandezze scelte, impostiamo la prima componente in base
  alle condizioni iniziali e poi scriviamo ad ogni iterazione il nuovo valore nelle componenti
  successive, come di seguito mostrato per l’energia cinetica e potenziale:

                               Corso di laurea
                                         17    Fisica
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• Calcoliamo ora l’e energia cinetica e potenziale
• Aggiungiamo un array per le grandezze scelte, impostiamo la prima componente in base
  alle condizioni iniziali e poi scriviamo ad ogni iterazione il nuovo valore nelle componenti
  successive, come di seguito mostrato per l’energia cinetica e potenziale:
• Come previsto l’energia cinetica e
  potenziale variano in maniera da
  conservare l’energia totale

• L’algoritmo di Verlet con i parametri che
  abbiamo selezionato conserva in modo
  ottimale l’energia totale del sistema.

                                 Corso di laurea
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• La terza legge di Keplero afferma che:
«I quadrati dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono proporzionali al
cubo delle loro distanze medie dal Sole.»

• Per un'orbita circolare la formula si riduce a
                                                          k = GMm
    2
  T                                4π μ    2
     = K              dove      K=
  r3                                k                      μ=      massa ridotta del sistema

                                Corso di laurea
                                          19    Fisica
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