FINANZIAMENTI ALLE START UP A.A. 2022/2023 - Prof. Pietro Marchetti
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L’ambito della disciplina n denominato «FINANZIAMENTI L ’ insegnamento ALLE START UP» è un corso specialistico. n Le START UP sono chiamate a svolgere un ruolo decisivo per lo sviluppo a favore dei giovani e per il rafforzamento dei sistemi produttivi basati sulla conoscenza e sulla ricerca n Potenziamento della ”Economia della conoscenza” n Una parte rilevante delle start up innovative è frutto della ricerca finanziata dal settore pubblico ed ha bisogno di capitale paziente disposto a sostenere l’espansione e l’affermazione sui mercati 2
L’ambito della disciplina n Start up innovative: utilizzano nuove tecnologie e/o metodi innovativi per la produzione di beni o servizi n START UP ACCADEMICHE (ASU) - SOTTOINSIEME DELLE NEW TECHNOLOGY BASED FIRM -NTBF n Uno dei principali ostacoli incontrati dalle imprese che intendano realizzare un progetto innovativo deriva dalla difficoltà di reperire capitali necessari per realizzarli 3
L’ambito della disciplina Start up sono imprese che affrontano la fase di nascita e crescita iniziale e quindi antecedenti l’affermazione ed il consolidamento della propria posizione sul mercato Fase di ciclo di vita ( SINO raggiungimento BEP) 4
START UP INNOVATIVE n Società di capitali nuova o costituita da non più di 5 anni n Fatturato annuo non sup 5 mln n Non quotata n Oggetto sociale con chiara connotazione tecnologica n Possiede almeno uno dei seguenti 3 indicatori di innovazione: n Spese in R&S PARI ALMENO AL 15% DEL MAGGIORE TRA FATTURATO E COSTO DELLA PRODUZIONE n IMPEGA PERSONALE ALTAMENTE QUALIFICATO n È TITOLARE DI BREVETTO O DI UN SOFTWARE REGISTRATO 5
PRINCIPALI AGEVOLAZIONI PER LE START UP INNOVATIVE q Possibilità di redigere l’atto costitutivo q intervento semplificato al Fondo di mediante modello standard online Garanzia pEr le Piccole e Medie facendo ricorso alla firma digitale con Imprese; totale esonero dal pagamento del diritto camerale, dell’imposta di bollo e q possibilità di raccogliere capitali con dei diritti di segreteria per gli adempimenti da effettuare presso il equity campagne di Registro Imprese; q Deroghe alla disciplina societaria crowdfunding su portali ordinaria delle S.r.l. possibilità di online autorizzati; creare categorie di quote dotate di particolari diritti (es. prevedere quote q agenzia ICE per l’internazionalizzazione delle che non attribuiscono diritto di voto) start up q Deroga alla disciplina società di q credito d’imposta ricerca e sviluppo: viene comodo e perdita sistematica; riconosciuto un credito d’imposta pari al 50% q Disciplina del lavoro tagliato su misura degli incrementi annuali di spesa nelle attività e Facoltà di remunerare i propri di ricerca e sviluppo, sia per i costi della collaboratori in modo flessibile anche ricerca intra-muros sia per le spese extra- attraverso strumenti di partecipazione muros q Deroga al regime della copertura delle q patent box: consente di escludere dalla perdite per le società di capitali tassazione il 50% del reddito derivante dallo q Non fallibilità sfruttamento commerciale dei beni immateriali 6
FONTE: dati aggiornati al 31 dicembre 2017, il rapporto è frutto della collaborazione tra MISE e InfoCamere 7
Tra le principali informazioni contenute nel rapporto: q Crescita della popolazione: Al 30 giugno 2020 n. 11.496 start up innovative, il 3,1% di tutte le società di capitali di recente costituzione q Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (27,3%) La provincia di Milano, con 2.254, rappresenta il 19,6% della popolazione, più di qualsiasi altra regione: solo il Lazio supera quota mille, in gran parte localizzate a Roma (1.178, 10,2% nazionale) q Forza lavoro: rispetto al trimestre precedente, I SOCI sono aumentati dell’1,2%, attestandosi ad oltre quota 53 mila . Elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (il 18,0% del totale) q Fatturato: le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco inferiore a 163 mila euro q Investimenti e redditività: le startup innovative mostrano un’incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 51,8% contro il 32,8% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto. FONTE: dati aggiornati al 30 giugno 2020, il rappporto è frutto della collaborazione tra MISE e InfoCamere 8
Perché studiare finanziamenti alle start up 9
La struttura dell’insegnamento n Metodologia didattica: ¨ lezioni, esercitazioni, testimonianze. n Modalità di accertamento: ¨ prova orale. n Testo consigliato: «Il finanziamento delle PMI dall’avvio allo sviluppo del business, Francesca Querci, Bancaria editrice, 2019. n Calendario delle lezioni: ¨ lunedì dalle 11:00 alle 13:00 E5 ¨ Martedì dalle 11:00 alle 13:00 H2 ¨ Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 E5 n Ricevimento studenti: ¨ mercoledì ore 10:30, aula E5 (anche su TEAMS). 10
Agenda n Introduzione sulla Teoria dell’Intermediazione Finanziaria (MERCATI, INTERMEDIARI e START UP IL PROBLEMA DEL FINANZIAMENTO DELL’INNOVAZIONE) n IL RAPPORTO BANCA-START UP: il fabbisogno finanziario e le scelte relative alla struttura finanziaria n Valutazione dell’affidamento: analisi, qualitativa, quantitativa, e andamentale n Finanziamenti bancari per le start up: la copertura del finanziamento a breve medio e lungo temine: apercredit, anticipo sbf, factoring, mutuo, leasing, prestiti partecipativi, mini bond n Finanziamenti di mercato e capitale di rischio: investitori istituzionali e business angel, equitycrowdfunding, venture capitalist, e fondi chiusi n Seminario su project finance 11
Schema chiuso del Sistema Finanziario Autorità di vigilanza Banca Consob Antitrust IVASS Covip d’Italia Fonte: Onado, 2000 Intermediari Banche ed altri prestiti depositi intermediari Imprese Investitori Quote di fondi comuni,pensione, istituzionali Obbligazioni, assicurazioni Famiglie Fondi comuni Fondi pensione azioni Titoli a breve (BOT) assicurazioni Obbligazioni, Settore azioni Mercati Monetario pubblico Obbligazioni Azioni Titoli a breve (BOT) Obbligazioni derivati Strumenti finanziari 12
Modalità di scambio realizzate dal sistema finanziario 1. Scambio diretto ed autonomo (semplice esecuzione di ordini di acquisto-vendita sul MRK mobiliare): intermediazione tecnica 2. Scambio diretto ed assistito (gestione di patrimoni mobiliari per conto di terzi): intermediazione leggera o mobiliare 3. Scambio indiretto o intermediato: intermediazione pesante o creditizia 13
Il sistema finanziario: sistemi orientati ai mercati e sistemi orientati agli intermediari Circuito diretto Mercati Unità SF Unità in surplus in deficit SF Intermediari SF Circuito indiretto 14
La teoria dell’intermediazione finanziaria n La Teoria dell ’ Intermediazione Finanziaria intende confutare l’ipotesi teorica di perfezione del mercato finanziario attraverso lo scambio diretto tra datori e prenditori di risorse finanziarie. n Lo scambio finanziario consiste in prestazioni monetarie di segno opposto distanziate nel tempo in cui necessariamente esiste asimmetria informativa, ossia incertezza legata al tempo di esecuzione delle prestazioni: ¨ Immediata la prestazione del datore di risorse, ¨ Futura la prestazione del prenditore di risorse. ¨ Si scambia solo se esiste unʼaspettativa di esito favorevole che si forma sulla informazione disponibile 15
I fattori di blocco del mercato 1. Asimmetria informativa 2. Divergenza di preferenza degli scambisti Market failure 3. Razionalità limitata 4. Costi di transazione Il problema dell’asimmetria informativa n L’informazione è asimmetrica n L ’ informazione è asimmetrica nei confronti del datore di nei confronti del prenditore di fondi fondi ¨ Il prenditore dei fondi può ¨ Lemons market adottare comportamenti ¨ Selezione avversa opportunistici pre-contrattuali ¨ Market failure e post-contrattuali (moral hazard) (Akerlof,1980) 16
Gli intermediari finanziari risolvono i problemi di market failure n Trasformazione delle n L’intermediario scadenze finanziario raccoglie, ¨ Lʼintermediario soddisfa contemporaneamente bisogni seleziona, elabora di investimento caratterizzati da una prevalente informazione statistica propensione per la liquidità che trasforma in con bisogni di finanziamento a informazione economica. scadenza non breve. n Trasformazione dei rischi n L’intermediario ¨ Attività di risk pooling finanziario colma il gap il cui profilo di rendimento-rischio è informativo tra il datore migliore della media ponderata ed il prenditore di fondi dei profili di rendimento-rischio dei singoli investimenti che (funzione di delegated compongono il portafoglio monitoring). stesso. 17
La banca giustifica se stessa… n Diamond (1984) sostiene che la banca riceve una vera e propria delega da parte dei depositanti a valutare la rischiosità dei progetti da finanziare. n La banca segnala agli altri potenziali detentori di titoli la convenienza o meno ad investire in una determinata impresa, evitando inutili duplicazioni dei costi di informazione ed attenuando la distribuzione asimmetrica dell ’ informazione tra datori e prenditori di fondi. 18
Dissociazione risparmio – investimento Quando il soggetto che risparmia è diverso da quello che investe occorre un atto di prestito per realizzare il collegamento Il credito è creazione di potere d’acquisto al fine di cederlo all’imprenditore e non semplice trasferimento di potere d’acquisto n La banca realizza una Attività di pooling di risorse finanziarie e di trasformazione delle scadenze. n La responsabilità della banca è quella di saper indirizzare le risorse verso gli investimenti più efficienti e cioè verso gli investimenti a più alta produttività marginale. 19
La relazione tra mercati ed intermediari finanziari I market failure trovano un limite nella considerazione che esistono forze che neutralizzano (non totalmente) i fattori di imperfezione del mercato 1. Regolamentazione del mercato; 2. Norme comportamentali, insider trading; 3. Accentramento delle negoziazioni; 4. Aumento del volume e della qualità dell’informazione pubblica. Ne deriva che… Esistono spazi ampi di complementarità tra mercati ed intermediari finanziari 20
q In altri termini, un sistema finanziario sviluppato ed efficiente dovrebbe essere in grado di promuovere la crescita attraverso un’accorta politica di selezione degli investimenti, privilegiando quelli diretti a incrementare il tasso di innovatività e di competitività del sistema e quelli orientati a considerare i risvolti sociali dall’azione economica 21
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Il sistema finanziario: sistemi orientati ai mercati e sistemi orientati agli intermediari Circuito diretto Mercati Unità SF Unità in surplus in deficit SF Intermediari SF Circuito indiretto 23
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Il sistema finanziario: sistemi orientati ai mercati e sistemi orientati agli intermediari Nei sistemi orientati al mercato, le imprese perseguono nel medio-lungo periodo l’obiettivo di diventare società aperte alla partecipazione di numerosi piccoli azionisti (public company), grazie anche all’ammissione alla quotazione nei mercati regolamentati In tali situazioni il ruolo degli intermediari è prevalentemente orientato alla mediazione pura (brokering) o all’intermediazione in valori mobiliari con assunzione diretta di rischio (dealing) e, per contro, il peso relativo delle banche diviene assolutamente marginale 25
Il sistema finanziario: sistemi orientati ai mercati e sistemi orientati agli intermediari q esistono situazioni, come in Italia, in cui per motivi storici e istituzionali è l’ammontare dei flussi finanziari canalizzati dall’attività degli intermediari creditizi l’elemento decisivo ai fini dello sviluppo del settore reale dell’economia q in questi casi si forma un legame particolarmente durevole tra banche e imprese, che esula dal mero rapporto creditizio e si articola in una serie d’interazioni attraverso le quali l’intermediario, diventa un partner stabile dell’azienda finanziata (relationship banking) 26
Start up sono imprese che affrontano la fase di nascita e crescita iniziale e quindi antecedenti l’affermazione ed il consolidamento della propria posizione sul mercato Fase di ciclo di vita ( SINO raggiungimento BEP) 27
I venture capitalist q L’attività dei venture capitalist si concretizza con l’assunzione di partecipazioni nel capitale di rischio di un’impresa al fine di massimizzare la plusvalenza di medio lungo termine derivante dalla cessione della suddetta quota partecipativa qSecondo la terminologia anglosassone la suddetta attività viene definita private equity q Il venture capital rappresenta l’operatore che meglio si presta a soddisfare i fabbisogni delle imprese innovative (cfr. Gervasoni, Del Giudice, 2005). 28
I venture capitalist q i soci apportatori di venture capital sono interessati a una crescita rapida dell’impresa che permetta loro di smobilizzare proficuamente l’investimento q I venture capitalist partecipano attivamente alla gestione dell’imprese in fase di avviamento, apportando competenze professionali qualificate q gli apporti di cosiddetto « capitale paziente » contribuiscono a rafforzare la credibilità del business finanziato, certificandone le potenzialità reddituali e determinando una riduzione del rischio di moral hazard, fattore che è frequentemente causa di fenomeni di razionamento del credito favoriscono inoltre l’accesso ad altre fonti di finanziamento incrementali 29
Transaction lending versus relationship banking q nei sistemi economici orientati agli intermediari, l’attività di prestito svolta dalle banche assume invece un ruolo centrale q Le caratteristiche tipiche delle imprese innovative, quali la frequente mancanza di esperienze precedenti da parte degli imprenditori, la difficoltà nello stimare i beni intangibili che costituiscono la maggior parte delle attività delle nuove aziende, l’assenza di garanzie e gli ingenti costi associati alla stima dei rischi tecnologici, possono diventare fattori ostativi per l’accesso al capitale di debito. q I rapporti basati su modelli culturali orientati alla relazione comportano una maggiore accessibilità al credito bancario anche per le imprese apparentemente più rischiose 30
Transaction lending versus relationship banking q Laddove l’orientamento al transaction lending è più marcato, si verificano fenomeni di razionamento del credito nei confronti delle imprese innovative q approcci al relationship banking, tesi a valutare l’impresa nel suo complesso e orientati a coglierne le potenzialità future, possono determinare l’effettiva convenienza di destinare maggiori risorse verso il finanziamento dell’innovazione 31
Transaction lending versus relationship banking Le informazioni, che hanno carattere assolutamente confidenziale, raccolte in fase di screening, prima, e in fase di monitoring, successivamente, consentono di ridurre l’incertezza insita nell’affidamento e di realizzare economie di diversificazione, nel momento in cui la medesima informazione può essere utilizzata per diverse tipologie di servizi offerti alla medesima impresa (cfr. Carretta, Farina, Schwizer, 2005) Un approccio fondato sul relationship banking può consentire l’accesso al finanziamento bancario anche alle imprese innovative: se un rapporto intenso tra le parti contribuisce a ridurre i problemi di asimmetria informativa, l’intensificarsi di tale rapporto tende a ridurre il ricorso a garanzie, particolarmente onerose per tale categoria di imprese 32
Fattori di scenario nel rapporto banca - impresa in Italia Banca Impresa 1. Larga prevalenza di PMI, con ruolo centrale della 1. Elevata concentrazione famiglia proprietaria 2. Riduzione dei margini di reddito e aumento della 2. Alti livelli di indebitamento, con prevalenza del rischiosità debito a breve e del debito commerciale 3. Scarsa disponibilità di garanzie reali, ma ampia 3. Sviluppo della securitisation (terzo mercato in diffusione delle garanzie personali dei soci Europa) e nascita di un mercato dei derivati creditizi 4. Basso grado di sofisticazione finanziaria delle 4. credit risk management imprese 5. Ruolo di attori terzi: ruolo di interfaccia con le 5. Corporate banking: area d’affari autonoma banche assunto dal dottore commercialista 6. Scarsa significatività dei bilanci ufficiali (anche a 6. approccio IRB, che tende a ridurre i requisiti di causa di distorsioni di matrice fiscale) capitale regolamentare ed i fenomeni di adverse selection 7. Opportunità offerte dal nuovo diritto societario
Matrice tradizionale della domanda di servizi finanziari delle PMI AZIENDA FABBISOGNO SEMPLICE COMPLESSA -Domanda elementare - Margine di liquidità ORDINARIO -Ottimizzazione incassi / pagamenti STRAORDINARIO Ruozi - Zara (2001) La banca assume un ruolo di semplice “ fornitore di capitale ” , associato ad un modello di finanza “povero” in cui è diffusa la pratica del multi-credit.
Il modello multi-credit (frammentazione dei fidi) Cause Frazionamento dei Bassi livelli di Limitate rischi associati, in capitalizzazione delle dimensioni delle chiave assicurativa, imprese banche a comportamenti di free-riding Vantaggi Svantaggi L’instabilità finanziaria può Interessi passivi temporaneamente più compromettere lo sviluppo degli bassi (“asta” per gli affidamenti) investimenti Assenza di valutazione approfondita del Il costo dell’investimento è estremamente rischio di credito variabile nei diversi rapporti Possibilità di effettuare investimenti Fenomeni di adverse selection a danno, senza ricorrere al capitale proprio innanzitutto, delle imprese più affidabili mediante continuo rinnovo delle linee di Rilevanza preponderante delle garanzie, credito a breve piuttosto che della qualità intrinseca del business finanziato
Le relazioni preferenziali (corporate banking oriented) Vantaggi Svantaggi Riduzione delle asimmetrie Se il apporto assume i caratteri informative al rafforzarsi nel dell ’ esclusività si incorre nella “ cattura informativa ” tempo della relazione e migliore accesso al credito soprattutto di (fenomeni di hold-up- medio termine BOOT, 2000) Riduzione del costo del Aumento del costo del finanziamento finanziamento a condizione che se la concentrazione dei fidi la concentrazione dei fidi non supera l ’ 80% (Forestieri; Tirri, 2003). superi l ’ 80% (Forestieri; Tirri, 2003).
Ad esempio per evitare la cattura informativa… Banca Banca Banca principale marginale marginale Copertura del 70% 15% 15% fabbisogno finanziario
Dal credito fondato sulla transazione (retail) alla relazione corporate banking oriented ! servizi elementari (Domanda) ! servizi complessi ! costo (Fattore di scelta) ! Redditività della rel. ! frazionata (Relazione) ! stabile ! segmento (Focalizzazione) ! singolo cliente ! Standardizzata (Offerta) ! Personalizzata ! basso (Contenuto ! alto consulenziale) Al servizio della Al servizio della transazione (Orientamento relazione dell’offerta) Transactional (Approccio al rapporto) Relationship banking banking ØScoring (Valutazione) ØRating personalizzato meccanico (Pricing)
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