Fare lezione in tempi difficili - Guida ai docenti (ver. 1.2.1 - 11 marzo 2020) Indice - Agraria.Unina.It

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Fare lezione in tempi difficili - Guida ai docenti (ver. 1.2.1 - 11 marzo 2020) Indice - Agraria.Unina.It
Fare lezione in tempi difficili
Guida ai docenti
(ver. 1.2.1 – 11 marzo 2020)

Indice
    1. Un approccio rapido e pragmatico
    2. Il programma come grado zero della didattica a distanza: Il Web docente
    3. Federica Web Learning
    4. La suite Office 365: Teams
    5. Le app di Google (Classroom, Drive e YouTube)
    6. Facebook
    7. Le app webinar
    8. Skype e Hangout
    9. Biblioteca
    10. Sicurezza (Nuovo)

   1. Un approccio rapido e pragmatico

La diffusione del Covid19 sta rappresentando un’occasione per sperimentare un modo diverso di
fare didattica, compatibile con questi limiti imposti dall’emergenza, ma anche interessante per
confrontarsi con metodi che possono essere anche molto più articolati e flessibili di quanto risulti
dalla retorica corrente sulla didattica a distanza.

L’Università italiana è riuscita in qualche modo a continuare a funzionare anche negli anni ’40,
sotto i bombardamenti, senza governo. Anche adesso sarebbe importante riempire di significato
una parola molto usata di recente: resilienza.

Proprio perché siamo in una situazione in cui occorre in primo luogo minimizzare il danno ci
troviamo in una situazione in cui possiamo sperimentare senza l’ansia di dovere per forza fare
benissimo, fare bene sarà già un risultato, assicurare il regolare svolgimento dell’anno accademico
sarà un importante contributo a uno sforzo di tutto il paese.

Prendiamola come una SFIDA.

Non esiste UNA soluzione: ci sono tanti modi diversi di fare lezione, ognuno di noi ha le sue
idiosincrasie digitali, ogni studente ha le sue. Quindi sarebbe inutile individuare LO strumento
migliore. Crediamo che sia più saggio iniziare a restringere il campo a una serie di strumenti con
differenti livelli di prestazioni e maggiore o minore difficoltà d’uso, per i docenti e per gli studenti.
È necessario raggiungere un compromesso tra le infinite preferenze di ognuno di noi – che
costringerebbero gli studenti a un’infinità di download e di istruzioni per l’uso – e dall’altro lato
l’imposizione di una sola soluzione tecnologica – che renderebbe difficile la vita ai docenti e
finirebbe per non riuscire a ottenere il risultato più ampio.
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Una prima distinzione da fare riguarda gli stili di lezione. In sintesi credo che si possano distinguere
le lezioni prevalentemente ex-cathedra da quelle più interattive.

La seconda distinzione riguarda la numerosità delle classi: oltre 50 studenti (ovvero nel nostro
caso anche 200) e sotto i 50 studenti.

A queste due variabili bisogna poi sovrapporre la verifica di alcune importanti condizioni:
   - facilità d’uso (dai due versanti);
   - affidabilità (non tutti i sw riescono a mantenere le promesse nelle infinite combinazioni
       reali di “Dispositivo + Sistema operativo + provider” che si verificano su grandi numeri);
   - economicità / capacità di reggere poche o tante connessioni (scalabilità);
   - tracciabilità: è l’ultimo dei problemi, ma ha una sua rilevanza il fatto che la lezione non sia
       affidata solo alla natura effimera e irripetibile di una diretta FB o Instagram e consenta
       anche una fruizione asincrona da parte degli studenti.

Il presente documento deve essere considerato una prima bozza di un lavoro corale, tutte le
integrazioni, suggerimenti e modifiche sono benvenute.

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2. Il programma come grado zero della didattica a distanza: il Web Docenti

Il primo punto del nostro approccio è necessariamente questo: nei nostri corsi – che non hanno
forme di sapere tecnico-pratico – la frequenza non è mai stata obbligatoria. Questo significa che
l’indicazione chiara del programma e il rispetto di quanto in esso contenuto in fase di esame è un
requisito di base. Eventuali distinzioni, tra frequentanti e non, fatte in passato possono avere
avuto un senso solo sotto il profilo organizzativo, ma certo nessuna legittimità nel discriminare in
termini di punteggio o minor carico di studio. Come che sia, oggi e in questa situazione non
avrebbe alcun senso.

In conclusione la massima chiarezza nella indicazione del programma e dei testi di esame è un
requisito oggi indispensabile.

È importante quindi tenere costantemente aggiornata la pagina Web docente, oltre che nel
programma, anche nella parte degli avvisi.

Una funzione utile è quella della iscrizione al corso. In questo modo è possibile far circolare
materiale (pdf, video, slide, audio ecc.) solo tra studenti regolarmente iscritti (limitando problemi
relativi ai diritti di copia e diffusione del materiale che invece si hanno se si usano canali come
Google Drive o FB). Altro vantaggio è quello che in questo modo è possibile inviare email
direttamente agli studenti iscritti che hanno un crisma di ufficialità e autenticità che invece non
hanno i pur utili retweet e condivisioni sui social.

Controllate che sulla vostra pagina compaia – nel menù a sin. – la voce “Gestione iscrizione alle
lezioni”. Se così non è, andate alle “Impostazioni del sito” (in alto nel menù) e attivate la funzione.

 Per aprire le iscrizioni
 al corso andate sulla
 pagina principale e
 scegliere “gestione
 iscrizioni” dal menù a
 sinistra.

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Qui compaiono i corsi
 di cui siamo titolari e
 sulla destra possiamo
 gestire apertura,
 chiusura e vedere
 quanti e chi sono gli
 iscritti.

 Consultando l’elenco degli
 iscritti, in basso potete
 vedere quanti sono e
 potete inviare un
 messaggio a tutti loro.

 Nella pagina docente è
 possibile anche caricare –
 in cartelle diverse per i
 vari insegnamenti –
 materiale didattico,
 ovvero qualsiasi tipo di
 file (pdf preferibilmente,
 ma anche in formato ppt
 o word o audiovideo).

 La dicitura “privato” sta a
 significare che il materiale
 è accessibile solo agli
 iscritti al corso. Ma si può
 anche divulgare urbi et
 orbi.

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3. Federica Web Learning

Federica rappresenta lo strumento ideale per gestire l’e-learning potenzialmente per tutti i
docenti del nostro dipartimento ed in particolare:

    •   per i docenti che hanno prodotto un corso su Federica e che potranno dire agli studenti di
        seguire il corso sulla piattaforma ed organizzare dei momenti di confronto on line nei vostri
        orari di lezione (utilizzando le piattaforme di cui vi dico in seguito);
    •   per i docenti che individuano nella variegata offerta di Federica un corso in cui sono
        trattate tematiche coerenti al proprio programma di esame. Anche in questo caso potrete
        dire agli studenti di seguire il corso sulla piattaforma ed organizzare momenti di confronto
        on line durante le vostre ore di lezione;
    •   per i docenti che vogliono approfittare della situazione per sviluppare un corso su Federica
        in tempi compressi aderendo al progetto Federico GO (lanciato a seguito dell’emergenza).
        In tal modo potrete costruire un’offerta didattica on line che potrete utilizzare anche i
        prossimi anni.

In occasione dell’emergenza internazionale del COVID-19, Federica Web Learning – il Centro di
Ateneo per l'Innovazione, la Sperimentazione e la Diffusione della Didattica Multimediale della
Federico II – ha predisposto un piano di intervento straordinario per lo sviluppo in tempi rapidi di
corsi di insegnamento in e-learning sulla propria piattaforma federica.eu.
I corsi potranno essere sviluppati nel formato Federica GO, che ottimizza il formato standard di
Federica predisponendo sessioni dedicate, anche a distanza, di instructional design per i docenti
coinvolti.

L’obiettivo di Federica Go! è di incrementare in tempi brevi e su ampia scala il potenziale di
didattica multimediale di qualità che oggi caratterizza l’offerta di Federica, leader in Europa nel
settore. Con la possibilità di continuare ad utilizzare e aggiornare i corsi anche per i prossimi anni
accademici.
    • Per esigenze della platea didattica, verrà data priorità ai corsi abitualmente frequentati da
        un numero maggiore di studenti.
    • Per esigenze di produttività, lo sviluppo dei corsi nel formato Federica GO sarà velocizzato
        notevolmente ove già esistano materiali digitali a supporto delle lezioni (ppt, pdf).
    • Per esigenze di tempestività, verrà data priorità alla produzione delle prime lezioni, che
        verranno poi erogate in modalità asincrona su federica.eu

Ogni studente avrà un codice classe che consentirà al docente di poter seguire l’attività online,
nonché spazi di discussione e tool digitali per ampliare i canali di comunicazione. Per esigenze di
calendarizzazione e programmazione del lavoro, invitiamo tutti i docenti interessati a mettersi in
contatto con info@federica.eu

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4. La suite Office 365: Teams

    Tutti I docenti e gli studenti (e il personale amministrativo) della Federico II hanno la possibilità
    di scaricare gratuitamente la suite di Office.

        •    si accede dalla pagina http://portal.office.com
        •    qui si inserisce la propria email: nome@unina.it (ovvero nome@studenti.unina.it)
        •    si viene reindirizzati a una pagina di unina con la quale ci autentichiamo
        •    infine arriviamo nel portale di office dove si può scaricare il software

    Office 365 ha, oltre alle solite caratteristiche, anche nuove funzionalità Cloud, ovvero
    sostanzialmente alla possibilità di produrre e condividere file così come molti di noi siamo già
    abituati a fare con Google Docs.

    Office 365 ha le app classiche di Office (word, excel e ppt) e in più varie applicazioni, di cui una
    molto utile, Teams.
    Simile a Google Classroom e altre applicazioni analoghe, Teams è particolarmente indicata, nel
    nostro caso, perché raccoglie e gestisce automaticamente, ovvero senza bisogno di procedure
    di iscrizione, gli account di tutta la comunità di unina – docenti, docenti a contratto, cultori,
    dottorandi, studenti, TA.
    Per usare Teams è essenziale che i tuoi studenti abbiano attivato il loro account di posta
    elettronica (@studenti.unina.it)

    CLASSI e COMUNITA’
    Teams ti consente di creare
     • classi virtuali, in cui Tu che sei il professore/gestore puoi rivolgerti agli studenti secondo la
       formula ONE-TO-MANY, ovvero tu gestisci la lezione e i materiali da mostrare in una
       presentazione, e loro seguono. La classe virtuale può anche avere spazi di interazione in cui
       gli studenti fanno cose in modo autonomo – ma su questo torneremo;
     • comunità professionali, in cui i privilegi possono essere distribuiti, e le persone iscritte
       possono fare cose in modo autonomo. Useremo la comunità professionale per riunioni tra
       colleghi e soprattutto per tenere consigli e commissioni, se serve.

    COME LAVORARE IN UNA CLASSE VIRTUALE

    1. Creare la classe
    Per creare una classe virtuale, devi andare sul menu verticale di sinistra, cliccare sull’icona
    team e da lì vai ad una schermata dove, in alto a destra, trovi un’icona “unisciti a un team o
    creane uno”. Come nell’immagine qui sotto.

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2. Farci entrare gli studenti
    Una volta creata la tua classe, puoi popolarla dei tuoi studenti.
    Ci sono due modalità:
    - se la classe è numerosa conviene invece scegliere “richiedi collegamento a team", si
        ottiene così un link che può essere inviato agli studenti attraverso la mailing list degli iscritti
        al corso, magari anche insieme al link del tutorial per gli studenti (XXX)
    - se la classe è fatta di poche persone clicchi sui pallini accanto al titolo della classe, a
        destra, trovi le varie funzionalità che ti servono. In particolare, se vai su ‘gestisci il team’ da
        lì si apre una finestra dove basta inserire anche solo il cognome della studentessa che vuoi
        inserire, e il sistema lo trova. Basta poi cliccare su ‘aggiungi’. Da quel momento la
        studentessa sarà iscritta alla classe, riceverà tutti gli avvisi che manderai e potrà
        partecipare alle lezioni. Vedi immagine qui sotto.

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3. Caricare i materiali didattici
    Nella classe di Team che hai creato per il tuo corso, puoi caricare i materiali didattici, nella
    sezione ‘file’ sul menu in alto al centro – come nell’immagine qui sotto.

    4. Fare lezione live
    In classe è possibile poi tenere una lezione in diretta, cui partecipano tutti gli iscritti.
    Per avviare una lezione hai due possibilità, entrambe attivabili a partire dall’icona ‘calendario’
    sulla barra sinistra:
        • chiamare una riunione immediata
        • chiamare una nuova riunione

    Se chiami ‘nuova riunione’, la app ti rimanda al calendario, dove potrai fissare giorno e orario
    della lezione.

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5. Ma per fare tutto questo, devi condividere lo schermo
    Per fare lezione utilizzando una presentazione (ad esempio un power point) che fai scorrere
    mentre parli – come nelle situazioni normali – e soprattutto mostrandola ai tuoi studenti, devi
    condividere lo schermo del tuo computer con la classe.

     Se usi un Mac, per fare
     questo prima di iniziare
     la lezione, devi andare
     su Preferenze di Sistema
     e, in Sicurezza e Privacy,
     devi scegliere Privacy.

     Da Privacy, devi abilitare
     Teams a usare:
     •      Fotocamera
     •      Microfono
     •      Accessibilità
     •      Registrazione
     Schermo

    Se usi Windows …………. GRAZIE a chi collabora

    Teams

    (tutorial) https://www.youtube.com/watch?v=2zB2jiCxxuQ
    https://support.office.com/en-us/article/video-what-is-microsoft-teams-422bf3aa-9ae8-46f1-
    83a2-e65720e1a34d
    https://support.office.com/it-it/article/creare-un-team-di-classe-in-microsoft-teams-
    fae422eb-58b7-4431-9ff2-a4b9b6ae7c5b?ui=it-IT&rs=it-IT&ad=IT

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5. Le app di Google

    Le applicazioni di Google hanno il vantaggio di essere molto diffuse e quindi facilmente
    utilizzabili sia per noi che per gli studenti. E di avere una infrastruttura molto potente che
    permette di non preoccuparsi per la dimensione dei file e per la quantità di accessi
    contemporanei.

    Caricare un video su youtube è molto semplice: la prima cosa da fare è accedere

    una volta entrati col proprio account, si clicca sulla icona che qui sotto è cerchiata e si sceglie
    se caricare un video o avviare una diretta.

    Per abilitare lo streaming bisogna fare richiesta 24 ore prima. Ma poi funziona. Al termine dello
    streaming il file rimane all’autore e può essere editato e ripubblicato anche su altre
    piattaforme come Federica.eu.

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6. Facebook

La diretta facebook è una soluzione che permette di realizzare facilmente una lezione frontale a
distanza.
Sarebbe importante che però la lezione fosse salvabile e fruibile anche in modo asincrono. Per fare
questo c’è una finestra di dialogo alla fine della diretta.
Se utilizzate un pc (e non un Mac), è possibile fare dirette utilizzando il browser Google Chrome:
Facebook con Google Chrome dà la possibilità di fare dirette sia utilizzando la videocamera del pc
sia condividendo lo schermo e quindi vi dà la possibilità di fare lezione mostrando filmati,
presentazioni PowerPoint, immagini e altro. Alla fine della diretta Facebook vi chiederà se volete
salvare il filmato della vostra diretta e se renderlo disponibile online.
Se invece usate un Mac, questa funzionalità di condividere lo schermo è ottenibile solo attraverso
l’uso di un programma aggiuntivo come OBS, che vi permetterà di decidere la fonte video della
diretta (la videocamera, lo schermo del computer o un programma in particolare).
Con OBS è anche possibile registrare la diretta che si sta facendo, conservandola direttamente sul
proprio computer e quindi editandola (montaggio e altro) prima di renderla disponibile online.

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7. Le app webinar

OBS
Open Broadcaster Software. Per editare video e fare streaming è molto usato.
(https://obsproject.com). Ma è anche uno strumento che richiede tempi lunghi di apprendimento.

(mini guida da uniTS) https://docs.google.com/document/d/1enq6eSlb-
eHItk67jjGOpysxHh53v9YimLm-DOfzDw8/edit

Goto meeting
https://www.gotomeeting.com/it-it/webinar/pricing

https://www.webex.com

Zoom
https://www.zoom.us/pricing

Weschool
https://www.weschool.com/registrazione/

slidesome
https://slidesome.com

Edmodo
https://new.edmodo.com/?go2url=%2Fhome

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8. Skype e Hangout

Skype è la soluzione più rapida per chi ha esigenze di interattività e piccoli numeri.
Si scarica qui: https://www.skype.com/it/get-skype/
La numerosità massima teorica è di 50 partecipanti, ma di fatto è impossibile raggiungere quella
soglia, 5 o 10 al massimo è un livello sostenibile. Per questi motivi è uno strumento
particolarmente adatto a risolvere il caso di piccoli gruppi (magistrali, seminari ecc.)
È possibile passare agevolmente tra la ripresa della telecamera e la replica dello schermo. Per

attivarla bisogna premere su questo simbolo       in basso a destra. Se non compare bisogna
autorizzare la condivisione dello schermo con Skype in preferenze.
Si possono fare commenti scritti in chat e scambiare file

Hangout è il clone Google di Skype. Regge meno connessioni.
Con numeri molto piccoli (provato con 5) funziona molto bene e permette di condividere lo
schermo intero o anche una specifica applicazione. Durante lo streaming è consigliabile far
spegnere il microfono agli studenti e invitarli a intervenire con la tastiera in chat. Opportuno anche
l’uso di cuffiette se invece si parla in più di uno.

Requisiti: usare Chrome, scaricare Hangout come estensione, autorizzare in preferenze di sistema
la condivisione dello schermo per Chrome.

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9. Biblioteca

La nostra biblioteca (Biblioteca di area Scienze Sociali) è fortemente digitalizzata e Federico II ha
un ingente patrimonio di risorse bibliografiche digitali.

Tutti gli utenti Unina – anche gli studenti – possono accedere a distanza tramite una connessione
proxy.
Le istruzioni sono sul sito del Servizio Biblioteche di Ateneo (SBA) qui:
http://www.sba.unina.it/index.php?it/366/come-accedere-da-casa

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10. Sicurezza

In questi giorni stiamo contando molto sugli strumenti digitali per continuare a far vivere le nostre
comunità. Questo significa che dobbiamo porre una attenzione estrema anche al benessere delle
nostre identità digitali e delle nostre attrezzature.

In tempi Corona non bisogna dimenticare gli altri virus.
Stiamo ricevendo e inviando un numero molto più alto del solito di email. Questo ci espone a un
rischio, molto alto, di essere infettati. E anche in questo caso il danno sarebbe molto più alto del
solito
Le tecniche di intrusione, furto di dati, iniezione di malware e di ricatto (ransomware) si basano
principalmente sulla collaborazione della vittima che apre in buona fede allegati o link inseriti nella
email. Questo si intende per “Scam”.

Quindi attenzione alle email che ricevete, per esempio di questo tipo:

Gentile Signore/Signora,
A causa del fatto che nella Sua zona sono documentati casi di infezione dal coronavirus,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha preparato un documento che comprende tutte le
precauzioni necessarie contro l'infezione dal coronavirus. Le consigliamo vivamente di
leggere il documento allegato a questo messaggio!
Distinti saluti,
Dr. Penelope Marchetti (Organizzazione Mondiale della Sanità - Italia)

Anche se conoscete il nome mittente controllate bene se l’indirizzo di posta da cui proviene è un
indirizzo sicuro (per esempio in quella di sopra il mittente vero sotto il nome di Penelope
Marchetti è un indirizzo polacco: (Dr. Penelope Marchetti )

Accertatevi che la casella di posta abbia spazio sufficiente, altrimenti svuotatela.
Per lo stesso motivo NON rispondete a tutti sempre, spesso basta rispondere al solo mittente.

Fate backup dei vostri dati.

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