Etichettatura Acque Minerali Naturali - Collana "Etichettatura... e non solo" Aprile 2004 - Ministero dello ...

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Etichettatura Acque Minerali Naturali - Collana "Etichettatura... e non solo" Aprile 2004 - Ministero dello ...
MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
   DIREZIONE GENERALE PER L’ARMONIZZAZIONE
   DEL MERCATO E LA TUTELA DEI CONSUMATORI

  Etichettatura
     Acque
Minerali Naturali

Collana “Etichettatura... e non solo”

                Aprile 2004
Sommario

 1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
 2. Definizioni e Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
 3. Domanda di riconoscimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
 4. Autorizzazione alla Utilizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
 5. Operazioni di Trattamento consentite o vietate . . . . . . . . . 16
 6. Recipienti da utilizzare per il trasporto . . . . . . . . . . . . . . . . 19
 7. Denominazione Legale e Nome Commerciale . . . . . . . . . . 20
 8. Etichette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
 9. Terminologia, Avvertenze e Consigli d’uso . . . . . . . . . . . . . 27
10. Pubblicità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
11. Vigilanza e Sanzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
12. Scadenze Adempimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
13. Riferimenti Normativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
14. Appendice Normativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

                        Etichettatura Acque Minerali Naturali
1.
Introduzione

Illustrazione e finalità del documento
Le informazioni contenute nello studio sulle acque minerali natura-
li hanno l’obiettivo di informare il consumatore in particolar modo
sulle etichette dei prodotti in commercio in modo da renderlo con-
sapevole sulle scelte da effettuare.

A tal fine è stata utilizzata la metodologia delle f.a.q. (ovvero doman-
de e risposte) per rendere più leggera la lettura del documento
medesimo ed è stato quasi sempre scelto di riportare, nelle risposte ai
quesiti, il testo integrale della disposizione normativa (con l’indicazio-
ne della specifica norma) tranne i casi in cui la necessità di dare mag-         5
giore chiarezza ai contenuti di alcune norme ha fatto preferire una
enunciazione diversa, ma sempre coerente allo spirito del legislatore.

Particolare attenzione è stata posta ai capitoli riguardanti l’etichet-
tatura e la terminologia in quanto di maggiore interesse per il
consumatore finale, acquirente del prodotto, anche se il documen-
to, per le informazioni concernenti aspetti quali la domanda di
autorizzazione alle Autorità competenti, le operazioni di trattamen-
to consentite o vietate ed altre informazioni ancora, può essere di
ausilio anche alle industrie produttrici e agli operatori del settore.

In ogni caso, si consiglia sempre al consumatore di seguire il
parere del proprio medico, soprattutto in presenza di patologie che
consigliano di adottare un tipo di acqua minerale anziché un’altra,
con riferimento cioè al contenuto di specifici minerali. In tal senso
le informazioni contenute nel paragrafo riguardante la “terminolo-
gia” possono servire da guida per la comprensione dei requisiti e
della composizione analitica di un’acqua minerale naturale.

                                         Etichettatura Acque Minerali Naturali
La Direttiva 2003/40 del 14 maggio 2003
    Un accenno particolare merita la direttiva 2003/40/CE della
    Commissione Europea del 14 maggio 2003 che impone ai produt-
    tori limiti più restrittivi per alcune componenti dell’acqua minerale
    con riguardo soprattutto a quelle sostanze che possono essere peri-
    colose per la salute, al di là di determinati valori.

    A partire dal 1° gennaio 2006, le acque minerali naturali devono,
    al momento del confezionamento, essere conformi ai limiti di con-
    centrazione massimi stabiliti dalla direttiva medesima, allegato I,
    dove sono elencate 16 componenti naturalmente presenti nelle
    acque minerali naturali e i rispettivi limiti massimi il cui superamen-
    to può presentare un rischio per la salute; tra queste componenti si
    citano, ad esempio, il bario, l’arsenico, il cianuro, il boro ecc.

    Solo per 2 di queste sostanze, il nickel ed i fluoruri, il termine di ade-
    guamento ai limiti prefissati dalla direttiva si spostano al 1° gennaio
6   2008.

    La direttiva comunitaria 2003/40 prevede inoltre il ricorso a tratta-
    menti a base di aria arricchita da ozono per eliminare i residui di
    alcuni metalli pesanti e dell’arsenico; tale operazione dovrà essere
    menzionata in etichetta in prossimità dell’indicazione della compo-
    sizione analitica con la dicitura “acqua sottoposta a una tecnica di
    ossidazione autorizzata all’aria arricchita di ozono”.

    É inoltre previsto che, in caso di concentrazione di fluoro superiore
    a 1,5 mg/l, l’etichetta debba riportare, in prossimità immediata
    della denominazione di vendita in caratteri nettamente visibili, la
    seguente indicazione: “contiene più di 1,5 mg/l di fluoro: non ne
    è opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti e dei bambi-
    ni di età inferiore a 7 anni”.

    Detta direttiva, è stata recepita nella legislazione nazionale:
       a) con decreto del Ministro della salute di concerto con il
          Ministro delle attività produttive dell’11 settembre 2003, pub-

           Etichettatura Acque Minerali Naturali
blicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 229 del 2 ottobre 2003, per
      la parte relativa all’etichettatura delle acque minerali naturali
      ed anche delle acque di sorgente.
   b) con decreto del Ministro della salute 29 dicembre 2003, pub-
      blicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2003,
      (e relativa errata corrige pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
      n. 18 del 23/1/2004), per la parte relativa ai criteri di valuta-
      zione delle caratteristiche delle acque minerali naturali non-
      ché alle condizioni di utilizzazione dei trattamenti delle acque
      medesime.

Per le scadenze relative agli adempimenti conseguenti all’applica-
zione della direttiva 2003/40, si rinvia alla tabella riportata nel para-
grafo n. 12 dello studio.

                                                                                7

                                        Etichettatura Acque Minerali Naturali
2.
                          Definizioni e Caratteristiche

    Cosa si intende per acqua minerale naturale?
    Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo
    origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da
    una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristi-
    che igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli
    alla salute.
    (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 1, comma 1)

    Come si distinguono le acque minerali naturali
8   dalle ordinarie acque potabili?
    La normativa vigente stabilisce che le acque minerali naturali si
    distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria
    e sua conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi e/o
    altri costituenti ed, eventualmente, per taluni loro effetti. Esse
    vanno tenute al riparo da ogni rischio di inquinamento.
    (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 1, comma 2)

    Sulla base di quali caratteristiche viene valutata
    un’acqua minerale?
    Le caratteristiche di un’acqua minerale vanno valutate sul piano:
       - geologico ed idrogeologico;
       - organolettico, fisico, fisico-chimico e chimico;
       - microbiologico;
       - se necessario, farmacologico, clinico e fisiologico.
    La composizione, la temperatura e le altre caratteristiche essenziali
    delle acque minerali naturali debbono mantenersi costanti alla sor-

           Etichettatura Acque Minerali Naturali
gente nell’ambito delle variazioni naturali, anche in seguito ad
eventuali variazioni di portata.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 1, commi 3 e 4)

Quali sono i criteri di valutazione
delle caratteristiche di un’acqua minerale?
La valutazione delle caratteristiche di un’acqua minerale deve
riguardare una serie di elementi, tra cui, ad esempio:
   - l’origine e la natura dei terreni, i rapporti esistenti tra la natura
     dei terreni e la natura e i tipi della mineralizzazione dell’acqua
     minerale naturale, la stratigrafia del giacimento idrogeologico,
     la situazione esatta della captazione, la zona e le misure di pro-
     tezione della sorgente;
   - la portata della sorgente, la temperatura dell’acqua minerale
     rapportata alla temperatura ambiente, il residuo secco, la resi-
     stività elettrica, la concentrazione di ioni idrogeno, gli anioni e
     i cationi, gli elementi non ionizzati, gli oligoelementi, la tossicità           9
     di taluni degli elementi costitutivi dell’acqua minerale naturale;
   - il microbismo dell’acqua minerale naturale, l’assenza di parassi-
     ti e microrganismi patogeni;
   - la natura degli esami farmacologici e clinici, cui si deve provve-
     dere secondo metodi scientifici, appropriati alle caratteristiche
     dell’acqua minerale naturale ed ai suoi effetti sull’organismo
     umano.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 2, comma 2)

Quale Autorità fissa i criteri per la valutazione ed il
controllo delle caratteristiche dell’acqua minerale?
Il Ministro della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità, fissa
i criteri di valutazione delle caratteristiche di cui all’art. 1, secon-
do le prescrizioni tecniche indicate negli allegati della direttiva
80/777/CEE del Consiglio del 15 luglio 1980 e successive modi-
ficazioni.

                                              Etichettatura Acque Minerali Naturali
Inoltre, il Ministro della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità,
     fissa con proprio decreto i metodi di analisi per il controllo delle
     caratteristiche microbiologiche e di composizione e le modalità per
     i relativi prelevamenti di campioni.
     Con decreto del Ministro della salute, sentito il Consiglio superiore
     di sanità, vengono aggiornate le prescrizioni tecniche contenute
     nei decreti ministeriali sopra citati al fine di adeguarle al progresso
     tecnico, alle nuove acquisizioni scientifiche ed alle direttive emana-
     te dalla Comunità economica europea in materia.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 2, commi 1, 3 e 4)

10

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
3.
Domanda di
    riconoscimento

A quale autorità va inoltrata la domanda di
riconoscimento di un’acqua minerale?
La domanda per ottenere il riconoscimento di un’acqua minerale
naturale deve essere indirizzata al Ministro della salute che provve-
de con proprio decreto, sentito il Consiglio superiore di sanità.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 3, comma 1 e art.4, comma 1)

Quali elementi deve contenere la domanda
di riconoscimento?
La domanda deve essere corredata da una documentazione volta                          11
a fornire una completa conoscenza dell’acqua minerale naturale,
che contenga, in particolare, gli elementi di valutazione previsti
all’art. 2, comma 2, lettere a), b), c) ed eventualmente d). Nella
domanda deve essere inoltre specificata la denominazione della
sorgente, la località ove essa sgorga, la denominazione attribuita
all’acqua minerale, l’eventuale designazione commerciale e l’even-
tuale trattamento dell’acqua minerale naturale mediante le opera-
zioni consentite dal presente decreto.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 3, comma 1 e 2)

A quale soggetto compete effettuare la domanda
di riconoscimento?
Il riconoscimento è richiesto dal titolare di concessione o sub-conces-
sione mineraria o di altro valido titolo rilasciato dalle autorità compe-
tenti (Regione) in base alle disposizioni di legge vigenti in materia.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 3, comma 3)

                                              Etichettatura Acque Minerali Naturali
Quali indicazioni ed elementi contiene il decreto
     di riconoscimento?
     Il decreto di riconoscimento riporta la denominazione dell’acqua
     minerale naturale (cioè il nome commerciale di vendita), il nome
     della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa e specifica le
     caratteristiche igieniche particolari, nonché le eventuali proprietà
     favorevoli alla salute, le indicazioni e le eventuali controindicazioni
     che possono essere riportate sulle etichette ed ogni altra indicazio-
     ne ritenuta opportuna, caso per caso, ivi compreso l’eventuale trat-
     tamento mediante operazioni consentite dal presente decreto.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 4, comma 2)

     Quali adempimenti si devono effettuare in sede di
     prima applicazione del D.M. 29/12/2003?
     A seguito dell’entrata in vigore del D.M. 29/12/2003, di recepimen-
     to della Direttiva 2003/40, in sede di prima applicazione, i sogget-
12   ti titolari di riconoscimento di acque minerali naturali hanno l’obbli-
     go di produrre al Ministero della salute entro il 31 ottobre 2004 cer-
     tificati di analisi chimica, completi di verbale di prelevamento e della
     determinazione dei soli parametri antimonio, arsenico e mangane-
     se ed entro il 31 ottobre 2006 certificati di analisi chimica dei soli
     parametri nichel e fluoro. Fatta salva la valutazione di merito della
     documentazione prodotta, la mancata ricezione nei tempi sopra
     previsti dei certificati analitici comporta la sospensione, a far data,
     rispettivamente, dal 1° gennaio 2005 e dal 1° gennaio 2007 della
     validità del decreto di riconoscimento.
     (D.M. n. 542 del 12/11/1992, art.17 aggiunto dal D.M. 29/12/2003, art. 4)

     Quali ulteriori adempimenti si devono effettuare per
     mantenere la validità del decreto di riconoscimento?
     A seguito dell’entrata in vigore del D.M. 29/12/2003, di recepimen-
     to della Direttiva 2003/40, i soggetti titolari del riconoscimento
     devono inviare, ogni anno, al Ministero della salute, una autocerti-

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
ficazione, relativa al mantenimento delle caratteristiche proprie del-
l’acqua riconosciuta, unitamente ad un’analisi chimica e chimico-
fisica e ad un’analisi microbiologica. La mancata ricezione della cita-
ta documentazione entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quel-
lo di riferimento (ed in prima applicazione entro il 31 gennaio
2005), ovvero la presentazione di certificazione analitica non
conforme, comporta la immediata sospensione della validità del
decreto di riconoscimento.
(D.M. n. 542 del 12/11/1992, art.17 aggiunto dal D.M. 29/12/2003, art. 4)

Viene data pubblicazione al decreto
di riconoscimento?
Il decreto di riconoscimento viene pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana e notificato alla Commissione
europea che ne cura la publicazione nella Gazzetta Ufficiale delle
Comunità europee.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 4, comma 3)
                                                                                      13

                                              Etichettatura Acque Minerali Naturali
4.
                                                        Autorizzazioni
                                                     alla utilizzazione

     Quale Autorità autorizza
     l’utilizzazione di una sorgente d’acqua minerale
     naturale?
     L’utilizzazione di una sorgente di acqua minerale naturale è subor-
     dinata all’autorizzazione regionale che viene rilasciata previo accer-
     tamento che gli impianti destinati all’utilizzazione siano realizzati in
     modo da escludere ogni pericolo di inquinamento e da conservare
     all’acqua le proprietà, corrispondenti alla sua qualificazione, esisten-
     ti alla sorgente, fatte salve le modifiche apportate mediante opera-
     zioni consentite dal presente decreto.
14   (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 5, commi 1 e 2)

     Nota:
     Alcune Regioni hanno delegato tale funzione amministrativa alle Province. Si cita-
     no, ad esempio, la Regione Lombardia con L.R. n. 1/2000, la Regione Romagna
     con L.R. n. 3/1999, la Regione Abruzzo con la L.R. n. 72/1998 e la Regione
     Marche con la L.R. n. 34/1999.

     Viene data pubblicizzazione al provvedimento
     di utilizzazione?
     Copia del provvedimento regionale di autorizzazione viene trasmes-
     sa al Ministero della salute.
     Il provvedimento è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
     Repubblica.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 5, commi 3 e 4)

             Etichettatura Acque Minerali Naturali
Quali sono le condizioni per il rilascio
dell’autorizzazione?
Ai fini del rilascio dell’autorizzazione per l’utilizzo di una sorgente di
acqua minerale naturale, deve in particolare essere accertato che:
    a) la sorgente o il punto di emergenza siano protetti contro ogni
       pericolo di inquinamento;
    b) la captazione, le canalizzazioni ed i serbatoi siano realizzati
        con materiali adatti all’acqua minerale naturale, in modo da
        impedire qualsiasi modifica chimica, fisico-chimica e batterio-
        logica di tale acqua;
    c) le condizioni di utilizzazione ed in particolare gli impianti di
       lavaggio e di imbottigliamento soddisfano le esigenze igieni-
       che; in particolare, i recipienti debbono essere trattati o fabbri-
       cati in modo da evitare che le caratteristiche batteriologiche e
       chimiche delle acque minerali naturali vengano alterate;
    d) l’eventuale trattamento (quali la separazione di composti di
        ferro, manganese, ecc.) corrisponda a quello indicato nel
        provvedimento di riconoscimento.                                              15
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 6, comma 1)

                                              Etichettatura Acque Minerali Naturali
5.
                                                         Operazioni di
                                                           trattamento
                                                    consentite o vietate
     Quali operazioni è consentito effettuare sull’acqua
     minerale naturale?
     Innanzitutto è consentita l’aggiunta di anidride carbonica.
     Inoltre il carattere di un’acqua minerale non si intende modificato
     ove si effettuino le seguenti operazioni:
        a) captazione, canalizzazione, elevazione meccanica, approvvi-
           gionamento in vasche o serbatoi;
        b) separazione degli elementi instabili, quali i composti del ferro
            e dello zolfo, mediante filtrazione o decantazione, eventual-
            mente preceduta da ossigenazione;
16      c) separazione dei composti di ferro, manganese e zolfo nonché
           dell’arsenico da talune acque minerali mediante trattamento
           con aria arricchita di ozono;
        d) separazione di componenti indesiderabili diversi da quelli
            menzionati alle lettere b) e c);
        e) eliminazione totale o parziale dell’anidride carbonica libera
           mediante procedimenti esclusivamente fisici, nonché incorpo-
           razione o reincorporazione di anidride carbonica.
     Ovviamente, le operazioni indicate alle lettere b), c) e d) non devo-
     no comportare una modifica della composizione dell’acqua in quei
     componenti essenziali che conferiscono all’acqua stessa le sue pro-
     prietà.
     Le condizioni di utilizzazione dei trattamenti di cui alle lettere c) e d)
     sono stabilite ed aggiornate con decreto del Ministro della salute,
     sentito il Consiglio superiore di sanità, secondo le disposizioni adot-
     tate in sede comunitaria.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 7 e art. 8, comma 2)

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
Quali sono le operazioni che non è consentito
effettuare sull’acqua minerale?
É vietato sottoporre l’acqua minerale ad operazioni diverse da quel-
le previste nell’art. 7 sopra indicato.
In particolare sono vietati i trattamenti di potabilizzazione, l’aggiun-
ta di sostanze battericide o batteriostatiche e qualsiasi altro provve-
dimento suscettibile di modificare il microbismo dell’acqua minera-
le naturale.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 8, comma 1)

Quale procedura occorre seguire per avviare il
trattamento delle acque minerali naturali con aria
arricchita di ozono?
A seguito dell’entrata in vigore del D.M. 29/12/2003, l’avvio del trat-
tamento delle acque minerali naturali con aria arricchita di ozono per
la separazione dei composti del ferro, del manganese, dello zolfo e
dell’arsenico, deve essere comunicato al Ministero della salute, prima                17
dell’avvio dello stesso, allegando tutta la documentazione utile a defi-
nire le caratteristiche del trattamento. Decorsi 90 giorni senza che il
Ministero della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità, abbia
adottato alcun provvedimento, il trattamento può avere luogo.
(D.M. 12/11/1992, n. 542, art. 6 bis aggiunto dal D.M. 29/12/2003, art. 3)

A quali condizioni può essere effettuato
il trattamento delle acque minerali naturali con aria
arricchita di ozono?
Il trattamento con aria arricchita di ozono può essere effettuato alle
seguenti condizioni:
     a. La composizione fisico-chimica delle acque minerali naturali
        ne giustifica il trattamento;
     b. Venga garantita l’innocuità e l’efficacia del trattamento;
     c. Che la composizione fisico-chimica delle acque minerali naturali in
        componenti caratteristiche non venga modificata dal trattamento;

                                              Etichettatura Acque Minerali Naturali
d. Che l’acqua minerale naturale risponda, prima del trattamen-
           to, ai criteri microbiologici prescritti;
        e. Che non venga provocata la formazione di residui ad una con-
           centrazione superiore ai limiti massimi prescritti o di residui che
           possono presentare rischi per la salute pubblica.
     (D.M. 12/11/1992, n. 542, art. 6 bis aggiunto dal D.M. 29/12/2003, art. 3)

18

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
6.
Recipienti da utilizzare
per il trasporto

Dove deve avvenire l’utilizzazione
delle acque minerali?
L’utilizzazione delle acque minerali deve avvenire in prossimità della
sorgente.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 10, comma 1)

Quali recipienti bisogna usare
per il trasporto?
Ogni recipiente utilizzato per il condizionamento delle acque
minerali naturali deve essere munito di un dispositivo di chiusura                        19
tale da evitare il pericolo di falsificazione, di contaminazione e di
fuoriuscita.
Detti recipienti non possono eccedere la capacità di due litri.
É vietato il trasporto dell’acqua minerale naturale a mezzo di reci-
pienti che non siano quelli destinati al consumatore finale.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 10, commi 2, 3 e 4)

Nota:
Ormai quasi tutti i recipienti usati per il trasporto dell’acqua minerale sono costi-
tuiti dalle bottiglie di plastica fatte in PET – ovvero polietilenereftalato, mentre il
PVC – cioè il polivinilcloruro – non si usa più. In alternativa si possono usare il
vetro ed il cartone accoppiato – CA.

                                                Etichettatura Acque Minerali Naturali
7.
                                        Denominazione legale e
                                            Nome commerciale

     Quali sono le modalità prescritte
     per la denominazione di un’acqua minerale?
     Innanzitutto, la denominazione legale, uguale per tutte le acque, è
     “acqua minerale naturale”. Inoltre, ad ogni acqua minerale natura-
     le deve essere attribuita una denominazione propria (ovvero il
     nome commerciale di vendita), che la distingua nettamente dalle
     altre acque minerali naturali ed è vietato attribuire nomi commer-
     ciali diversi alla stessa acqua minerale naturale.
     Il nome di una determinata località può far parte del nome com-
     merciale di un’acqua minerale naturale solo se questa proviene da
20   tale località.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 9, commi 1, 2 e 3)

     É possibile utilizzare il nome commerciale
     di un’altra acqua minerale naturale
     per la quale è cessata la commercializzazione?
     È consentita la variazione del nome commerciale di un’acqua mine-
     rale naturale con quello di un’altra acqua minerale naturale se di
     quest’ultima è cessata la commercializzazione da almeno venti anni.
     In ogni caso qualsiasi variazione di nome commerciale di un’ac-
     qua minerale naturale comporta la modifica del decreto di rico-
     noscimento.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 9, comma 4)

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
8.
Etichette

Quali sono le indicazioni obbligatorie
in etichetta?
Sulle etichette o sui recipienti delle acque minerali naturali debbo-
no essere riportate le seguenti indicazioni:

   a) la denominazione legale “acqua minerale naturale”
integrata, se del caso, con le seguenti informazioni:

   1) “totalmente degassata”, se l’anidride carbonica libera presen-
      te alla sorgente è stata totalmente eliminata;
   2) “parzialmente degassata”, se l’anidride carbonica libera pre-            21
      sente alla sorgente è stata parzialmente eliminata;
   3) “rinforzata col gas della sorgente”, se il tenore di anidride car-
      bonica libera, proveniente dalla stessa falda o giacimento, è
      superiore a quello della sorgente;
   4) “aggiunta di anidride carbonica”, se all’acqua minerale natu-
      rale è stata aggiunta anidride carbonica non prelevata dalla
      stessa falda o giacimento;
   5) “naturalmente gassata” o “effervescente naturale”, se il teno-
      re di anidride carbonica libera, superiore a 250 mg/l, è
      uguale a quello della sorgente, tenuto conto della eventua-
      le reintegrazione di una quantità di anidride carbonica, pro-
      veniente dalla stessa falda o giacimento dell’acqua minera-
      le, pari a quella liberata nel corso delle operazioni che pre-
      cedono l’imbottigliamento, nonché delle tolleranze tecniche
      abituali;

                                       Etichettatura Acque Minerali Naturali
b) il nome commerciale dell’acqua minerale naturale, il
     nome della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa;

     Nota:
     Talora è indicata l’altezza della fonte: non è un’indicazione obbligatoria, anche
     se sarebbe interessante conoscere questo parametro perché, in linea di massima,
     si presuppone che più la fonte è alta e minori sono i rischi di inquinamento.

         c) l’indicazione della composizione analitica, risultante
     dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici; per il fluoro,
     allorquando la sua concentrazione superi il valore di 1,5 mg/l, a
     seguito dell’entrata in vigore della Direttiva 2003/40, è obbligatorio
     effettuare la seguente indicazione in etichetta: “contiene più di 1,5
     mg/l di fluoro: non ne è opportuno il consumo regolare da parte
     dei lattanti”. Tale indicazione deve figurare in prossimità immediata
     della denominazione di vendita dell’acqua minerale naturale in
     caratteri nettamente visibili.
22
     Nota:
     La composizione analitica è, in sostanza, la composizione dettagliata del residuo
     fisso – vedasi in proposito il paragrafo “TERMINOLOGIA”.

        d) la data in cui sono state eseguite le analisi di cui al punto
     precedente e il laboratorio presso il quale dette analisi sono state
     effettuate;

        e) il contenuto nominale;

        f) i titolari dei provvedimenti di riconoscimento e di auto-
     rizzazione alla utilizzazione;

        g) il termine minimo di conservazione;

        h) la dicitura di identificazione del lotto, salvo nel caso in
     cui il termine minimo di conservazione figuri almeno con l’indica-
     zione del giorno e del mese;

             Etichettatura Acque Minerali Naturali
i) informazioni circa gli eventuali trattamenti consentiti.
In caso di trattamento delle acque minerali naturali con aria arric-
chita di ozono, a seguito dell’entrata in vigore del D.M.
11/09/2003 di attuazione della Direttiva 2003/40, l’etichetta deve
riportare, in prossimità dell’indicazione della composizione analitica,
la seguente dicitura: “acqua sottoposta ad una tecnica di ossidazio-
ne all’aria arricchita di ozono”
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 1)
(D.M. 11/9/2003 artt. 1 e 2)

Quali sono le indicazioni facoltative
in etichetta?
In etichetta possono essere riportate una o più delle seguenti indi-
cazioni:
    a) “oligominerale” o “leggermente mineralizzata”, se il tenore dei
sali minerali, calcolato come residuo fisso, non è superiore a 500
mg/l;                                                                              23
    b) “ minimamente mineralizzata”, se il tenore di questi, calcolato
come residuo fisso, non è superiore a 50 mg/l;
    c) “ricca di sali minerali”, se il tenore di questi, calcolato come
residuo fisso, è superiore a 1500 mg/l;
    d) “contenente bicarbonato” se il tenore di bicarbonato è supe-
riore a 600 mg/l;
    e) “solfata” se il tenore dei solfati è superiore a 200 mg/l;
    f) “clorulata”, se il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/l;
    g) “calcica”, se il tenore di calcio è superiore a 150 mg/l;
    h) “magnesiaca”, se il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/l,
    i) “fluorata” o “contenente fluoro”, se il tenore di fluoro è supe-
riore a 1 mg/l;
    l) “ferruginosa” o “contenente ferro”, se il tenore di ferro bivalen-
te è superiore a 1 mg/l;
    m) “acidula”, se il tenore di anidride carbonica libera è superiore
a 250 mg/l;
    n) “sodica”, se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l;

                                           Etichettatura Acque Minerali Naturali
o) “indicata per le diete povere di sodio”, se il tenore di sodio è
     inferiore a 20 mg/l;
        p) “microbiologicamente pura”
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 2)

     Nota:
     Residuo fisso: in merito al significato di detto termine si rinvia a quanto riportato
     nel paragrafo “TERMINOLOGIA”.

     Possono essere indicate proprietà terapeutiche
     sulle etichette?
     Sulle etichette o sui recipienti delle acque minerali naturali possono
     essere riportate una o più delle seguenti indicazioni, se menziona-
     te nel decreto di riconoscimento dell’acqua minerale:
        a) può avere “ effetti diuretici”;
        b) “può avere effetti lassativi”;
24      c) “indicata per l’alimentazione dei neonati”;
        d) “indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati”;
        e) “stimola la digestione” o menzioni analoghe;
        f) “può favorire le funzioni epatobiliari” o menzioni analoghe;
        g) altre menzioni concernenti le proprietà favorevoli alla salute,
     semprechè dette menzioni non attribuiscano all’acqua minerale
     naturale proprietà per la prevenzione, la cura e la guarigione di
     una malattia umana;
        h) le eventuali indicazioni per l’uso;
        i) le eventuali controindicazioni.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 4)

     Come deve essere presentata un’acqua potabile
     “trattata” e somministrata sfusa presso esercizi
     pubblici?
     Le acque idonee al consumo umano non preconfezionate, sommi-
     nistrate nelle collettività ed in altri esercizi pubblici, devono riporta-

             Etichettatura Acque Minerali Naturali
re sul contenitore, ove trattate, la specifica denominazione di ven-
dita “acqua potabile trattata o acqua potabile trattata e gas-
sata” se è stata addizionata di anidride carbonica.
Ciò significa, ad esempio, che i ristoranti possono somministrare ai
clienti acqua di rubinetto trattata (con filtri e scaraffata), ma sulla
caraffa dovranno essere riportate le indicazioni suddette.
D.Lgs. 23/6/2003, n. 181, art. 13, comma 5)

Sulle etichette possono essere riportate altre
menzioni commerciali diverse da quelle obbligatorie?
Sì, ma a condizione che:
    - il nome commerciale dell’acqua minerale naturale sia riportato
con caratteri di altezza e larghezza almeno pari ad una volta e
mezzo il carattere più grande utilizzato per l’indicazione della men-
zione in causa;
    - se detta menzione commerciale è diversa dal nome del luogo
di utilizzazione dell’acqua minerale naturale, anche il nome di tale                  25
luogo sia riportato con caratteri di altezza e larghezza almeno pari
ad una volta e mezzo il carattere più grande utilizzato per l’indica-
zione della dicitura commerciale in parola;
    - la dicitura commerciale aggiuntiva non contenga nomi di loca-
lità diverse da quella dove l’acqua minerale naturale viene utilizzata
o che comunque inducano in errore circa il luogo di utilizzazione;
    - alla stessa acqua minerale non siano attribuite designazioni
commerciali diverse.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 3)

Con quale periodicità vengono aggiornate
le analisi riguardanti la composizione analitica con i
componenti caratteristici dell’acqua minerale?
È fatto obbligo al titolare dell’autorizzazione all’utilizzazione di una
sorgente di acqua minerale di procedere all’aggiornamento delle
analisi previste per l’indicazione della composizione analitica con i

                                              Etichettatura Acque Minerali Naturali
componenti caratteristici almeno ogni cinque anni dandone pre-
     ventiva comunicazione ai competenti organi regionali.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 6)

     Quali Autorità sono competenti in materia
     di etichettatura?
     Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero delle attività
     Produttive, provvede con proprio decreto ad adeguare le disposizioni
     in materia di etichettatura alle direttive emanate dalla Unione Europea.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 7)

     Quali sono i limiti massimi ammissibili dei parametri
     relativi alle acque minerali naturali?
     I valori massimi ammissibili dei parametri relativi alle acque minerali
     naturali sono stati aggiornati con il D.M. 29/12/2003. Si riporta qui
     di seguito la tabella contenente i suddetti valori massimi ammissibi-
26   li in ordine alfabetico.
     (D.M. 12/11/1992, n. 542, art. 6 come modificato dal D.M. 29/12/03, art. 2)

     Parametro           Limite massimo ammissibile

     Antimonio           0,0050 mg/L
     Arsenico            0,010 mg/L calcolato come As totale
     Bario               1,0 mg/L
     Boro                5,0 mg/L
     Cadmio              0,003 mg/L
     Cianuro             0,010 mg/L
     Cromo               0,050 mg/L
     Fluoruri            5,0 mg/L (1,5 mg/L per acque destinate all’infanzia)
     Manganese           0,50 mg/L
     Mercurio            0,0010 mg/L
     Nichel              0,020 mg/L
     Nitrati             45 mg/L (10 mg/L per acque destinate all’infanzia)
     Nitriti             0,02 mg/L
     Piombo              0,010 mg/L
     Rame                1,0 mg/L
     Selenio             0,010 mg/L

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
9.
Terminologia,
   Avvertenze e
       Consigli d’uso
Nota:
Vengono spiegati, qui di seguito, i termini maggiormente utilizzati nelle etichet-
te delle acque minerali naturali.

                             Residuo Fisso
È quello che rimane dopo la completa evaporazione di un litro d’ac-
qua a 180° C; quindi, il numero riportato in etichetta rappresenta il
peso di tutti i minerali rimasti sul fondo dopo questa operazione.
Più il numero è basso più l’acqua è leggera e viceversa.
Spesso si crede che un’acqua minerale sia migliore quanto più è                      27
leggera, ma non è vero.
Dipende dalle esigenze del consumatore scegliere il proprio tipo di
acqua (ad esempio, è preferibile utilizzare un’acqua con basso resi-
duo fisso contro i calcoli renali, mentre è consigliabile ricorrere ad
un’acqua più ricca di sali minerali e, quindi, con più alto residuo
fisso, quando occorra ripristinare i minerali dopo una sudata).
Per la scelta del tipo di acqua è bene affidarsi al consiglio del medi-
co, soprattutto quando si soffre di patologie (ipertensione, proble-
mi ai reni, ecc.).

                                       Ph
È un parametro che misura l’acidità dell’acqua. Se il valore è 7, l’ac-
qua è neutra: più il valore è inferiore a 7 e più l’acqua è acidula; più
è superiore a 7 e più l’acqua è alcalina. Quando c’è anidride carbo-
nica, l’acqua è acidula perché questo gas si scioglie in acqua come
acido carbonico.

                                             Etichettatura Acque Minerali Naturali
Risultati analitici
     È l’elenco dei singoli minerali espressi in ioni, cioè la composizione
     dettagliata del residuo fisso.

                                                     Ioni
     Gli ioni sono atomi o gruppi di atomi che hanno perso qualche
     elettrone (quelli con il segno +) o ne hanno qualcuno in più (quel-
     li con il segno -).
     Avendo cariche elettriche contrarie, i singoli ioni tenderebbero a
     ricongiungersi, ma l’acqua ha il potere di tenerli separati.
     Comunque l’indicazione “ione” che precede i singoli minerali non
     fornisce indicazioni particolarmente utili per il consumatore. A tito-
     lo puramente esemplificativo, ecco come sono indicati alcuni
     minerali:

                                      Na+      sta   per   sodio
28
                                      K+       sta   per   potassio
                                      Ca++     sta   per   calcio
                                      Mg++     sta   per   magnesio
                                      Mn++     sta   per   manganese
                                      Cl -     sta   per   cloro
                                      Sr++     sta   per   stronzio
                                      F-       sta   per   fluoro

                                               Durezza
     È il valore del calcare sciolto nell’acqua espresso in “gradi francesi”:
     quindi più il valore è alto e più l’acqua è calcarea.
     Nel caso in cui non è riportato il consumatore può desumerlo
     moltiplicando il tenore del calcio (in milligrammi) per 2,5 e quello
     del magnesio (in milligrammi) per 4,1; sommare i rispettivi risulta-
     ti e dividere per 10. Il risultato finale è la durezza espressa in gradi
     francesi.

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
Conducibilità elettrica o conduttività
È una controprova del residuo fisso poiché più minerali ci sono e
più l’acqua permette il passaggio di una corrente elettrica.
É espressa in micro siemens al centimetro (µ S/cm).
Una maggiore quantità di elettroliti significa alta concentrazione di
minerali, valori bassi (sotto 100 µ S/cm) sono tipici, invece, di acque
povere di sali: le oligominerali.

          Anidride Carbonica libera alla sorgente
È presente nelle acque naturalmente effervescenti.
Normalmente si aggira attorno a 1000-1300 mg/l; se la quantità è
maggiore, l’acqua è più effervescente.

                        Sostanze Organiche
Dovrebbero essere assenti.
                                                                                  29
Questi elementi (costituiti da nitrati, nitriti e ammoniaca) non sono
naturalmente presenti nell’acqua perché derivano da contaminazio-
ni delle zone agricole (concimi organici e minerali) o degli alleva-
menti e, attraverso il terreno, inquinano la falda acquifera.

   Ione ammonio o Azoto ammoniacale o ammoniaca
Si riferiscono alla stessa sostanza e devono essere assenti. Se sono
rilevati in “tracce” significa che la presenza è in quantità appena per-
cettibili dagli strumenti analitici; se è indicato il valore “inferiore a…”,
significa che la percentuale è minima e lo strumento o il metodo di
analisi non riescono a rilevarla ciò che equivale a dire che è pratica-
mente assente.

                                          Etichettatura Acque Minerali Naturali
Ione Nitrato o Nitrati o NO3 e
                           Ione Nitrito o Nitriti o NO2
     Devono essere assenti o in percentuale minima.
     Va ricordato, infatti, che nell’acqua potabile nitrati e nitriti sono tra
     i parametri maggiormente tenuti sotto controllo.
     In particolare, se per i nitrati può essere consentita una lieve elasti-
     cità (è consigliabile che non superino comunque mai il valore di 25
     mg/l, anche se l’attuale normativa prevede fino a 45 mg/l e, per le
     acque destinate all’infanzia, 10 mg/l), i nitriti più pericolosi per la
     salute devono essere assolutamente assenti (limite massimo consen-
     tito dalla normativa 0,02 mg/l).

                                Fosfati o Fosforo totale
     Dovrebbero essere assenti perché dovuti all’inquinamento da scari-
     chi urbani. È preferibile la dicitura “inferiore a”.
30
     Nota:
     Vengono spiegati, qui di seguito, le caratteristiche e i consigli d’uso per alcuni
     minerali

     Cadmio (Cd) e Piombo (Pb):
     Sono contaminanti e non dovrebbero essere presenti, nemmeno in
     tracce.

     Calcio (Ca++):
     Pur essendo positivo per la formazione di ossa e di denti nei bam-
     bini, può diventare negativo, se utilizzato in quantità elevate, per
     chi soffre di calcoli; il valore di riferimento è 100 mg/l.

     Cloro o Cloruro (CL-):
     È importante per l’organismo, ma in una acqua ne altera il sapore;
     inoltre, ove superi i 200 mg/l, può essere sintomo di inquinamen-
     to organico.

             Etichettatura Acque Minerali Naturali
Fluoro o fluoruro o fluoridrico (F-):
Il recente D. Ministero Salute 11/9/2003 di recepimento della diret-
tiva 2003/40/CE ha stabilito l’obbligatorietà dell’indicazione in eti-
chetta – con caratteri ben visibili – della presenza di fluoro ove si
superi il valore di 1,5 mg/l e della controindicazione dell’utilizzo del
prodotto per lattanti e bambini di età inferiore a 7 anni.

Ione Bicarbonato o Bicarbonato o Idrogeno
Carbonato (HCO3-):
È sempre molto presente e contribuisce a facilitare la digestione e
lo svuotamento intestinale.

Magnesio (Mg+):
È importante per il sistema neurologico e del cervello. In estate, in
particolare, una maggiore concentrazione di magnesio ricostituisce
l’equilibrio salino alterato dalla sudorazione.
                                                                               31
Potassio (K+):
È molto presente nelle acque ed è importante per l’equilibrio salino
e per il metabolismo delle proteine.

Silice (SiO2), Ferro (Fe++), Manganese (Mn++),
Stronzio (Sr++), Litio (Li+):
Possono essere presenti perché alcune rocce le cedono all’acqua
nel corso del suo passaggio. Non hanno controindicazioni, salvo
che per concentrazioni molto alte (ad esempio, il ferro superiore a
1 mg/l è sconsigliato per chi soffre di gastroduodenite).

Sodio (Na+):
Va tenuto sotto controllo, soprattutto per chi soffre di ipertensione;
in tal caso il valore guida è di 20 mg/l.

                                       Etichettatura Acque Minerali Naturali
Solfati (SO4 - -):
     Sopra i 200 mg/l hanno un effetto lievemente lassativo; inoltre, poi-
     ché forti concentrazioni di questo minerale interferiscono con l’as-
     sorbimento del calcio, va posta particolare attenzione ai bambini in
     crescita ed a chi ha problemi di ossa.

     Nota:
     Alcune acque potrebbero riportare “attività alfa (Radon) Bq…” (il Bq è l’unità di
     misura della radioattività). Ciò significa che nell’acqua è presente il Radon, un gas
     radioattivo che produce radiazioni alfa e che, una volta ingerito insieme all’ac-
     qua, permane negli strati più superficiali dell’apparato digerente (esofago, stoma-
     co, ecc.).

     AVVERTENZA GENERALE
     Per la scelta dell’acqua è comunque consigliabile consultare il
     medico, soprattutto in presenza di specifiche patologie.
32

             Etichettatura Acque Minerali Naturali
Consigli per l’uso e la Conservazione
             dell’Acqua minerale naturale:
Una cattiva conservazione può danneggiare le proprietà
dell’acqua minerale naturale.
Si raccomanda, pertanto, al consumatore di adottare le
seguenti precauzioni:

    ♦ Conservare le bottiglie di acqua minerale naturale sempre al
riparo dalla luce, dal sole e da eventuali fonti di calore, privilegian-
do luoghi freschi, asciutti e privi di odori.
     ♦ Richiudere bene le bottiglie, una volta che sono state aper-
te, per mantenere integre le caratteristiche originarie dell’acqua
minerale naturale.
      ♦ Pretendere, al bar o al ristorante, che la bottiglia, per la
quantità richiesta, venga presentata nella confezione originale,
sigillata e che sia aperta al momento.                                           33
       ♦ Capovolgere ed agitare la bottiglia e verificare se vi siano per-
dite o sostanze sospette o se forma della schiuma; in tal caso non
consumarla e farla verificare da un organo di vigilanza (ufficio di
igiene, ASL, ecc).
        ♦ Evitare l’impiego di ghiaccio che, da un lato, ne altera il
gusto e, dall’altro, ne contamina la purezza originaria.
         ♦ Non travasare mai l’acqua minerale naturale in caraffe o
brocche, sia per ragioni igieniche, sia per non confonderla con le
altre acque.
          ♦ Non immettere nel contenitore vuoto altri liquidi: può essere
pericoloso in caso di ingestione accidentale di tali prodotti, soprat-
tutto se nell’ambiente vivono bambini o se ci si trova in collettività
frequentate da diverse persone (mense, cucine ecc.).
           ♦ Dopo il consumo di una bottiglia di acqua minerale naturale,
schiacciare il contenitore di plastica longitudinalmente per ridurne
le dimensioni, riavvitare il tappo e gettare detti rifiuti nei cassonetti
appositi destinati alla raccolta differenziata di plastica e vetro.

                                         Etichettatura Acque Minerali Naturali
10.
                                                         Pubblicità

     É consentito vantare la superiorità dell’acqua
     minerale rispetto ad altre acque minerali?
     Sulle etichette non sono ammesse diciture indicanti la superiorità
     dell’acqua minerale naturale rispetto ad altre acque minerali o altre
     affermazioni che abbiano scopo pubblicitario.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 5)

     Quali altre indicazioni è vietato pubblicizzare?
     In termini generali, nella pubblicità, sotto qualsiasi forma, delle
34   acque minerali naturali, è vietato fare riferimento a caratteristiche o
     proprietà che l’acqua minerale naturale non possegga.
     Restano, comunque, vietate, le indicazioni che attribuiscono ad
     un’acqua minerale naturale proprietà per la prevenzione, la cura o
     la guarigione di una malattia umana.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 17, commi 1 e 3)

     É consentito pubblicizzare acque minerali con
     designazioni commerciali diverse
     dal nome della sorgente?
     Nella pubblicità, sotto qualsiasi forma, delle acque minerali natu-
     rali poste in vendita con una designazione commerciale diversa
     dal nome della sorgente o del suo luogo di utilizzazione, è vieta-
     to usare espressioni o segni che possano indurre in errore il con-
     sumatore circa il nome della sorgente o il luogo della sua utiliz-
     zazione.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 17, comma 4)

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
Quale autorità è competente in materia
di pubblicità delle acque minerali?
La pubblicità delle acque minerali è sottoposta alla preventiva
approvazione del Ministero della salute limitatamente alle menzioni
relative alle proprietà favorevoli alla salute, alle indicazioni e alle
eventuali controindicazioni.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 17, comma 2)

Qual’è l’organo competente a giudicare
in materia di pubblicità comparativa?
Il soggetto competente a giudicare sulla liceità della pubblicità com-
parativa è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, cui
spetta pronunciarsi sui ricorsi diretti ad ottenere che siano inibiti gli
atti di pubblicità ingannevole o di pubblicità comparativa ritenuta
illecita ovvero che ne sia impedita la continuazione e che ne siano
rimossi gli effetti.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 74, art. 7, modificato dall’art. 5 del D.Lgs. 25/2/2000, n. 67)   35

                                               Etichettatura Acque Minerali Naturali
11.
                                                    Vigilanza e sanzioni

     Da quali Autorità è esercitata la vigilanza
     in materia di utilizzazione e commercio dell’acqua
     minerale?
     La vigilanza è esercitata da tutti gli organi centrali e periferici che si
     occupano di controllo ufficiale dei prodotti alimentari (NAS, ASL
     competenti per territorio, organi competenti delle regioni e delle
     province autonome ecc.).
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 14, comma 1)
     (D.Lgs. 3/3/1993, n. 123)

36
     Quali atti può compiere il personale incaricato della
     vigilanza, nell’esercizio delle sue funzioni?
     Il personale incaricato della vigilanza può procedere in qualsiasi
     momento ad ispezioni e prelievi di campioni in qualunque parte
     degli impianti di utilizzazione, nei depositi e nei luoghi ove si smer-
     ciano o si distribuiscono per il consumo, a qualsiasi titolo, le acque
     minerali naturali.
     Ove siano constatate irregolarità nell’uso delle autorizzazioni,
     fatta salva l’adozione di provvedimenti urgenti a tutela della salu-
     te pubblica, gli organi preposti alla vigilanza ne informano i com-
     petenti organi della propria regione i quali provvederanno affin-
     ché il titolare dell’autorizzazione sia diffidato ad eliminare le cause
     di irregolarità.
     Trascorso invano il termine fissato per l’eliminazione delle cause di
     irregolarità, l’autorizzazione può essere sospesa o, nei casi più gravi,
     revocata.
     (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 14, commi 2, 3 e 4)

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
Viene data pubblicizzazione al decreto di revoca?
Del provvedimento di revoca viene dato annuncio nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana. Inoltre, il provvedimento medesi-
mo viene trasmesso dal Ministero della salute all’Unione Europea.
(D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 14, commi 5 e 6)

Quali sanzioni sono previste dalla normativa vigente
in materia di acque minerali naturali?
Salvo che il fatto costituisca reato è soggetto alla sanzione ammini-
strativa pecuniaria:

a) da 20.658 e a 51.646 e, chiunque confezioni o metta in ven-
   dita un’acqua minerale naturale senza l’autorizzazione ovvero
   importi un’acqua minerale naturale in violazione delle norme
   previste dall’art. 13 in materia di importazione da un Paese terzo;

b) da 15.494 e a 46.481 e, chiunque non ottemperi alle prescri-                     37
   zioni contenute nel provvedimento di autorizzazione di cui
   all’art. 5, sottoponga l’acqua minerale naturale ad operazioni
   diverse da quelle consentite dall’art. 7, ovvero produca, ponga
   in vendita o importi acque in violazione di quanto previsto dal-
   l’art. 16 in materia di acque potabili condizionate;

c) da 15.494 e a 46.481 e, chiunque metta in vendita un’acqua
   minerale naturale con etichette non conformi alle norme stabili-
   te dal presente decreto;

d) da 2.582 e a 15.494 e, chiunque non ottemperi alle altre
   norme contenute nel presente decreto.
   (D.Lgs. 25/1/1992, n. 105, art. 18)

                                            Etichettatura Acque Minerali Naturali
12.
                                           Scadenze adempimenti

     SCADENZA                                   ADEMPIMENTI                  RIFERIMENTI
     DEI TERMINI                                                             NORMATIVI

     1 luglio 2004                     Indicazione in etichetta del       D.M. 11/09/2003,
                                       contenuto di fluoro.               artt. 1 e 3.
     1 luglio 2004 (*)                 Indicazione in etichetta del       D.M. 11/09/2003,
                                       trattamento con aria arric-        artt. 2 e 3.
                                       chita di ozono.
     31 ottobre 2004                   Invio al Ministero della salu
                                       te dei certificati di analisi
                                       chimica dei parametri anti-
                                       monio, arsenico e manga-
38                                     nese.
     1° gennaio 2005                   Decorrenza sospensione             D.M. 12/11/1992,
                                       della validità del decreto di      n. 542, art. 17
                                       riconoscimento dell’acqua          (aggiunto dal
                                       minerale naturale, in caso         D.M. 29/12/2003,
                                       di mancata ricezione, entro        art. 4).
                                       i termini previsti, della citata
                                       certificazione (fatta sempre
                                       salva la valutazione di
                                       merito).
     15 gennaio 2004                   Le acque minerali naturali
     (entrata in vigore                devono essere conformi ai
     del D.M. 29/11/2003)              nuovi limiti di comunica-
                                       zione massima ammissibi-
                                       le per arsenico e manganese.       D.M. 12/11/1992,
                                                                          n. 542, art. 18
     31 dicembre 2004                  Termine massimo di applica-
                                                                          (aggiunto dal
     (al più tardi)                    zione dei nuovi limiti di
                                                                          D.M. 29/12/2003,
                                       concentrazione di arsenico
                                                                          art. 4).
                                       e manganese, in caso di
                                       messa in atto di trattamenti
                                       con aria arricchita di
                                       ozono.

            Etichettatura Acque Minerali Naturali
segue:

SCADENZA                               ADEMPIMENTI                          RIFERIMENTI
DEI TERMINI                                                                 NORMATIVI

31 dicembre 2004               Le acque minerali naturali             D.M. 12/11/1992,
(al più tardi)                 devono essere conformi ai              n. 542, art. 18
                               nuovi limiti di comunicazio-           (aggiunto dal
                               ne massima ammissibile per             D.M. 29/12/2003,
                               l’antimonio.                           art. 4).
31 dicembre 2006               Le acque minerali naturali             D.M. 12/11/1992,
(al più tardi)                 devono essere conformi ai              n. 542, art. 18
                               limiti di concentrazione               (aggiunto dal
                               massima stabiliti dalla                D.M. 29/12/2003,
                               nuova normativa anche per              art. 4).
                               i parametri fluoro e nichel.
                                                                                            39
31 ottobre 2006                Invio al Ministero della
                               Salute dei certificati di anali-
                               si chimica dei parametri
                               nichel e fluoro.
                                                                      D.M. 12/11/1992,
1° gennaio 2007                Decorrenza sospensione
                                                                      n. 542, art. 17
                               della validità del decreto di
                                                                      (aggiunto dal
                               riconoscimento dell’acqua
                                                                      D.M. 29/12/2003,
                               minerale naturale, in caso
                                                                      art. 4).
                               di mancata ricezione, entro
                               i termini previsti, della citata
                               certificazione (fatta sempre
                               salva la valutazione di merito)

(*) È consentito commercializzare, fino ad esaurimento scorte, le acque minerali naturali
    (e di sorgente) prodotte, confezionate ed etichettate entro il 1 luglio 2004.

                                                 Etichettatura Acque Minerali Naturali
13.
                                             Riferimenti normativi

     Decreto Ministro della Salute 29/12/2003: “Attuazione della
     direttiva n. 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa ai cri-
     teri dei valutazione delle caratteristiche delle acque minerali natura-
     li di cui al decreto ministeriale 12 novembre 1992, n. 542, e succes-
     sive modificazioni, nonchè alle condizioni di utilizzazione dei tratta-
     menti delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente” (G.U.
     n. 302 del 31/12/2003). Errata - corrige pubblicata su G.U. n. 18
     del 23/1/2004.

     Decreto Ministro della Salute 11/9/2003: “Attuazione della
     Direttiva 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa all’e-
40   tichettatura delle acque minerali e delle acque di sorgente” (G.U.
     n. 229 del 2/10/2003).

     Decreto legislativo 23/6/2003, n. 181: “Attuazione della diret-
     tiva 2000/13/CE concernente l’etichettatura e la presentazione dei
     prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità” (G.U. n. 167 del
     21/7/2003).

     Direttiva 2003/40/CE della Commissione del 16/5/2003
     che determina l’elenco, i limiti di concentrazione e le indicazioni di
     etichettatura per i componenti delle acque minerali naturali, non-
     ché le condizioni d’utilizzazione dell’aria arricchita di ozono per il
     trattamento delle acque minerali naturali e delle acque sorgive
     (G.U. n. L 126 del 22/5/2003).

     Circolare Ministero dell’Industria, del Commercio e
     dell’Artigianato 23/6/2001, n. 166: “Istruzioni in materia di eti-
     chettatura e presentazione dei prodotti alimentari” (G.U. n. 66 del
     20/3/2001).

           Etichettatura Acque Minerali Naturali
Decreto Ministro della Sanità del 31/5/2001: “ Modificazioni al
decreto 12/11/1992, concernente il regolamento recante i criteri di
valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali” (G.U.
n. 147 del 27/6/2001).

Decreto legislativo 4/8/1999, n. 339: “Disciplina delle acque di
sorgente e modificazioni al d.leg.vo 25 gennaio 1992, n. 105, con-
cernente le acque minerali naturali, in attuazione della direttiva
96/70/CE” (G.U. n. 231 del 1°/10/1999).

Direttiva 96/70/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 28/10/1996 che modifica la direttiva
80/777/CEE del Consiglio in materia di ravvicinamento delle legi-
slazioni degli Stati membri sull’utilizzazione e la commercializza-
zione delle acque minerali naturali (G.U. n. L 299 del
23/11/1996).

Decreto Ministro della Sanità del 13/1/1993: “Metodi di ana-                   41
lisi per la valutazione delle caratteristiche microbiologiche e di com-
posizione delle acque minerali naturali e modalità per i relativi pre-
levamenti dei campioni (G.U. n. 14 del 19/1/1993).

Decreto Ministro della Sanità del 12/11/1992, n. 542
“Regolamento recante i criteri di valutazione delle caratteristiche
delle acque minerali naturali” (G.U. n. 8 del 12/1/1993).

Decreto legislativo 27/1/1992, n. 109: “Attuazione delle diret-
tive 89/395/CEE e 89/396/CEE concernenti l’etichettatura, la pre-
sentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari (G.U. n. 39 del
17/2/1992 – S.O.).

Decreto legislativo 25/1/1992, n. 105: “Attuazione della diret-
tiva 80/777/CEE relativa alla utilizzazione e alla commercializzazio-
ne delle acque minerali naturali” (G.U. n. 39 del 17/2/1992 – S.O.
e, per errata corridge, G.U. n. 51 del 2/3/1992).

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Direttiva 80/777/CEE del Consiglio del 15/7/1980 in materia
     di ravvicinamento della legislazione degli Stati Membri sull’utilizza-
     zione e la commercializzazione delle acque minerali naturali (G.U.
     n. L 229 del 30/8/1980).

     Decreto Ministro della Sanità del 21/3/1973: “Disciplina igie-
     nica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contat-
     to con le sostanze alimentari o con sostanze d’uso personale” (G.U.
     n. 104 del 21/3/1973 – S.O.)

42

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14.
Appendice Normativa

 Decreto 29 dicembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
 Decreto 11 settembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
 Decreto Legislativo 23 giugno 2003, n. 181 (artt. 11 e 13) . . 58
 Direttiva 2003/40/CE del 16 maggio 2003 . . . . . . . . . . . . . 61           43
 Decreto 12 novembre 1992, n. 542 . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
 Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 74 . . . . . . . . . . . . 80
 Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 105 . . . . . . . . . . 85

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