EPICURO MAESTRO DI SAGGEZZA PER IL MONDO CONTEMPORANEO - di Antonio Binni Attualità, storia e cultura esoterica Gennaio 2021
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Attualità, storia e cultura esoterica Gennaio 2021 EPICURO MAESTRO DI SAGGEZZA PER IL MONDO CONTEMPORANEO di Antonio Binni 1 Grafica, impaginazione, editing a cura di Franco Ardito Epicuro maestro di saggezza per il mondo contemporaneo 2 Antonio Binni
Gran Maestro Emerito E picuro nasce a cusato di essere dedito ai grande” contro tutti i mali Samo il 341 a.C. piaceri del cibo e della car- della vita. e muore a Atene ne, ebbe invece uno stile di Epicuro visse nel momento nel 270 a.C. vita integerrimo e profonda storico più avvilente per i Nel 306 a. C. acquista una rettitudine morale, come at- Greci. Dopo la conquista di abitazione a Atene, ove testano Seneca e Plutarco, Alessandro Magno (morto prende dimora e, nell’an- che pure ne confutano la nel 323), la Grecia, ingloba- nesso giardino, apre la sua dottrina. Proverbiali erano ta nello smisurato impero scuola che dirige fino alla la sua generosità e ospita- macedone, era infatti diven- morte. In questo cenacolo, lità, insieme all’alto valore tata una semplice periferia denominato “Il Giardino” in cui tenne l’amicizia, alla priva di libertà e di auto- dal luogo ove avvengono quale, nella sua opera, attri- nomie politiche, originata le conversazioni, incontra buì un’importanza centrale dalla caduta delle poleis. La amici, suoi devoti ammi- fino a farne “la sicurezza più Grecia classica, con i suoi ratori e discepo- li, disputando dell’arte di vive- re secondo natu- ra. Questa specie di confraternita unita dalla pas- sione degli studi è un luogo aper- to, frequentato anche da donne, tra cui la celebre cortigiana Le- onzio, donna di rara intelligenza e profonda cul- tura, oltre che da schiavi, fra i quali Mys, che il Maestro, nel suo testamento, poi emanciperà. Epicuro, a causa del suo insegna- mento, è stato uno degli uomini 3 più calunniati e mistificati del suo tempo (… e non solo!). Ac- Raffaello Sanzio, Epicuro, particolare de La Scuola di Atene Pericle, Tucidide, Eschi- della morale sempre più però da elementi ancora lo, Aristofane, Prassitele, difficile. Anche a ragione più piccoli (le particelle Fidia, Platone, con i suoi di questa similitudine, la subnucleari di oggi), l’af- Partenoni, i templi di Delfi lezione di Epicuro si rivela fermata esistenza del vuo- e di Olimpia, le sculture di straordinaria- Policleto e i vasi di Eufro- mente attuale, nio, era così diventata un visto che il Ma- mero ricordo e, soprattutto, estro del Giardino un profondo rimpianto. ha affrontato L’uomo greco, degradato temi ed argo- da cittadino a suddito, ave- menti che, sia va perso ogni punto di rife- pure sotto diver- rimento. Per questo, diffusa se vesti, si sono era la depressione e l’ango- oggi riproposti scia. Occorreva, pertanto, agli uomini una filosofia di emergen- attenti. za, indirizzata alla ricerca Per questo della verità e della felicità; Epicuro, oltre come fu appunto quella del che Maestro di filosofo di Samo coerente saggezza per il all’insegnamento del Ma- mondo contem- estro: “Vuoto è il discorso del poraneo, è pure filosofo se non contribuisce a il più attuale dei guarire le malattie dell’anima”. filosofi antichi, A ben considerare, noi come dimostra stiamo vivendo un perio- tutta la sua do storico per molti versi opera e, in parti- simile a quello in cui visse colare, l’esempio Epicuro. Stiamo infatti che segue. attraversando una crisi Nella sua “Fisi- altrettanto profonda, in- ca” è dato co- dotta dalla globalizzazio- gliere una serie ne che, mentre ci isola ai di intuizioni margini di un mondo che sorprendenti sembra ignorare confini, che, non a caso, ci obbliga, nel contempo, hanno attira- a fronteggiare la rivoluzio- to l’attenzione ne tecnologica, con tutti i degli scienziati complessi del Novecento: 4 e delicati il movimento problemi che comporta, spontaneo degli specie sul piano morale. atomi, la loro Ogni progresso scientifi- natura indivisi- co rende infatti la pratica bile, composta
Gran Maestro Emerito to, necessaria per rendere in continuazione perché versale, perché connatura- possibile il movimento de- gli atomi “percorrono anche to ad ogni essere vivente, gli atomi, gli infiniti mon- le più grandi distanze”, an- posto che tutti gli uomini di che si fanno e si disfano ticipazione dell’idea, oggi perseguono la felicità. In praticamente questa ottica - rivoluzio- accettata, che naria - il piacere diventa il nostro uni- così il principio e il fine verso visibile si della vita. Tuttavia, con espande a una questa doverosa precisa- velocità sempre zione: il piacere di Epicuro crescente, per i non coincide, come invece fisici moderni sostengono i suoi pur nu- sono stati al- merosi detrattori, con il trettanti motivi volgare edonismo, perché di riflessione e il piacere strutturato dal spunti di analisi Maestro non è “dinamico” che hanno fatto - ossia godimento dei sensi di Epicuro un da inseguire per tutta la protagonista nel vita - ma piacere “statico”, pantheon della pace dell’anima. Assenza scienza. di turbamento (atarassia) e Lo studio del- assenza di dolore (aponia) la natura, per che, nella prassi della vita, il Maestro del si risolve poi in un rigore Giardino, non quasi ascetico, visto che il era però fine piacere deve essere sempre a sé stesso. Al dominato dalla ragione. contrario, era Per raggiungere questo strumentale stato - insegna il Nostro alla costruzione filosofo - occorre tuttavia della sua filoso- rimuovere tutti gli osta- fia, incentrata coli che si incontrano nel sul principio del vortice della esistenza. A vivere secondo questo fine è preordinato natura, base pertanto l’insegnamento e fondamento filosofico che diventa così della sua etica. cura salutare e appropriata Platone consi- medicina. derava il piacere Quella di come un princi- Epicuro 5 pio antimorale. non è dunque una filosofia Epicuro eleva teorica astratta. All’op- invece il piacere posto, ha natura pratica Agostino Scilla, Epicuro a principio uni- e curativa. Pratica perché comporta attenzione e non può che ammettere i stra di credere nella esi- comportamenti quotidiani soli piaceri naturali e ne- stenza degli dei in forza di indispensabili per instau- cessari (ad esempio, quelli un principio logico. Se esi- rare e mantenere una vita che tolgono la fame e la ste un più e un meno - così coerente. Curativa perché sete), con la eliminazione argomenta - deve esistere con la terapia indicata è invece radicale dei piaceri anche un massimo, qual- possibile liberare l’uomo né naturali né necessari, cosa al quale nulla può dalle preoccupazioni della quali la fama e il potere, la essere superiore. Quanto vita. Il piacere e la felicità ricchezza, in sintesi quelli alla loro potenza assolu- non sono allora un rega- che Shakespeare chiamerà ta nutre invece qualche lo della Dea Fortuna. Al poi i “turpi sogni”, visto che dubbio, stante la presen- contrario sono il risultato questi ultimi piaceri, anzi- za del Male nel mondo. di un impegno costante e ché raggiungere la aponia, Nessun dubbio mostra quotidiano, come direbbe fomentano il dolore. In via poi sulla loro totale in- Hadot, veri e propri “eser- di eccezione sono ammessi differenza nei confronti cizi spirituali” necessari al i piaceri naturali, ma non degli umani. Secondo il conseguimento della sere- strettamente necessari (ad Nostro filosofo, la divini- nità d’animo e alla conse- esempio, i cibi raffinati). tà non interferisce nelle guente felicità. La scelta è decisiva e de- umane vicende. Non La via da seguire è quella terminante, perché condi- agisce. Non si prodiga della eliminazione di tutti ziona il tipo di vita che si in alcuna opera. Ogni gli ostacoli che ingombra- intende prescegliere, con la preghiera volta a no e ostruiscono la strada. netta predilezione per un placarne l’ira o Via classica della sottrazio- tipo di vita spartano. a ottenerne il ne. In questo il filosofo del L’invito a condurre una vita perdono altro Giardino non fa altro che frugale, così come è sem- non è allora adeguarsi all’insegnamen- pre stata quella vissuta da che pura su- to tradizionale, comune Epicuro, è poi un insegna- perstizione, a tutte le vie iniziatiche, mento straordinariamente terrore da compresa quella massonica attuale per chi, come noi, rimuovere che, con l’abbandono dei è afflitto dal meccanismo al pari del metalli, prima, e dei vizi, perverso di una moltipli- timore del- poi, rende piano il cammi- cazione incessante dei la sorte. no latomistico. desideri, spesso confusi Estirpata Del tutto originali sono con i diritti veri e propri. la religio, il invece l’individuazione e Attingendo a Epicuro, i più cammino l’indicazione degli ostacoli, avveduti economisti mo- iniziatico presi in considerazione al derni indicano in una scelta diventa dichiarato di vita che riduca i consumi allora 6 fine di al solo necessario la solu- rimuoverli. Innanzi tutto, zione più idonea a ridurre secondo Epicuro, occorre il danno di una economia aggredire i piaceri. Una opulenta. rigorosa terapia filosofica Il Nostro filosofo mo-
Gran Maestro Emerito più lieve per- atura, è consapevole di che è contemplazione sen- ché la cura dovere morire. Da qui la za turbamenti dell’armo- si dimostra paura della morte, che nia del mondo: saggezza efficace. Epicuro cura con una tera- che può ottenersi soltanto L’uomo, a pia radicale fondata su di dopo un lungo cammino differenza una argomentazione logi- compiuto in solitudine per di qualsia- ca irrefutabile. La morte potere diventare sé stessi. si altra “è nulla per noi perché quan- Il “vivi nascosto” di Epicu- cre- do ci siamo noi, non c’è la ro non è infatti un invito a morte, e quando c’è la morte, tenersi lontano dalle trap- noi non ci siamo più”. La pole dell’esistenza. Vivere morte, di per sé, cessa al- un’esistenza appartata è lora di essere fonte di ter- invece una condizione rore. La filosofia professa- indispensabile per potersi ta assume così il valore di dedicare integralmente ad un farmaco, perché scac- una comunità filosofica, cia la paura dell’evento quale appunto voleva esse- oggettivamente considera- re il Giardino. to, senza invece negare il Lungi dal voler essere un fatale inevitabile morire. “tradimento” della poli- La lettura delle pagine de- tica - come interpretò il dicate dal filosofo a questo detto Cicerone - in quel tema, ancora una volta, vivere appartato noi rav- assume poi un particolare visiamo piuttosto l’auda- significato nell’epoca no- cia di un pensiero libero, stra che, mentre si oppone la raccomandazione a alla “morte accettata” nel vivere l’avventura della mondo di ieri come un conoscenza. Un ideale di evento naturale, elabora vita nobile che ci viene da e persegue invece oggi la lontano ma, oggi, più che realizzazione in concreto mai attuale e universale. di una immortalità tec- Epicuro ha proceduto nel nologica. buio di una via in pre- La filosofia curativa di cedenza mai esplorata. Epicuro ci consegna così Dietro di sé ha però la- una nuova idea di felici- sciato schegge di luce che tà, che è purificazione rischiarano il cammino di interiore e riconquista tutti, moderni compresi, della serenità, solo che approdo dove si abbia 7 “ogni tempesta il coraggio di avventurarsi dell’anima si nel viaggio che conduce dissolve”. Pie- l’uomo verso le fonti della nezza di vita saggezza.
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