Dr. Mario Bonicalza - Tecnologo Alimentare Dall'olio di palma al carbone - Intervento di

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Dr. Mario Bonicalza - Tecnologo Alimentare Dall'olio di palma al carbone - Intervento di
Intervento di

  Dr. Mario Bonicalza - Tecnologo Alimentare
  Dall’olio di palma al carbone
Dr. Mario Bonicalza - Tecnologo Alimentare Dall'olio di palma al carbone - Intervento di
Dall’olio di palma
  al carbone
    Una riflessione sulle nuove conoscenze
    richieste a chi opera nei prodotti da forno

                                                    le mode

       gli ultimi casi
                                                         i clienti più informati degli addetti

                          il supporto dei fornitori

Dr. Mario Bonicalza
ORDINE DEI TECNOLOGI ALIMENTARI Regione Lombardia e Liguria
Di cosa stiamo parlando?

Non più di una filiera alimentare
    •      produzione agricola
    •      trasformazione
    •      distribuzione
    •      somministrazione …milioni di recensioni su TripAdvisor

                                                                  ma di una ragnatela
                                                              con al centro il consumo
                                                                       alla quale si sono aggiunti:
    •      chef opinion maker,
    •      trasmissioni televisive pervasive,
    •      allarmi della sera,
    •      siti, blog e libri su diete e stili etici
    •      …
Dr. Mario Bonicalza
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Il cibo non è più solo cibo. E gli operatori si ritrovano
in concorrenza (anche) con le conoscenze dei clienti.
Da pag 69 di Food Economy di A .Belloni - Grilli, ed.Marsilio (citato anche nel concetto di ragnatela)
Tra chef e blogger si sta creando una ristretta schiera di influencer che si organizzano
in community in grado di generare volumi di informazioni, scambi di idee,
movimentismo e attenzione sui temi a esso legati. Processi relazionali strettamente
connessi e anche funzionali a quelli produttivi .
Così mentre nel 2014 sei milioni di italiani non possono permettersi di acquistare
carne in maniera continuativa, le diete, il vegetarianismo e le più strane abitudini
diventano un’opportunità per distinguersi e differenziarsi, e trovano nei social media
una sponda efficace.
Nell’utilizzo che se ne fa c’è anche e soprattutto la condivisione, la reazione dei
gruppi, dove il cibo diventa uno strumento per dare voce a una identità non solo
individuale, ma collettiva.

 Si arriva a parlare di
 food pornography ,
 l’abitudine di fotografare i pasti e di condividerli sui
 social network con i propri contatti.
Dr. Mario Bonicalza
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Non è solo un mondo più affollato.
È anche più confuso.
In una ricerca inglese tra i ragazzi dai 13 ai 16 anni
solo il 30% associa il bacon al maiale
il 40% non collega il latte alla mucca
                                                              (il 7% lo riconduce al grano)

È il risultato di:
«MANGIA CIÒ CHE VEDI IN VIDEO»
E la giungla della comunicazione porta anche gli «esperti» a
metterci del loro. Magari un nutrizionista parla di tecnologia, un
cuoco di chimica molecolare, un ristoratore di sostenibilità
ambientale. Si corre il rischio di mischiare utili professionalità con
semplici opinioni.
Dr. Mario Bonicalza
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Più o meno importanti, più o meno recenti.

Prodotti da forno - gli «stimoli» ricevuti
RECENTE / CURIOSO / SENZA IMPATTO DI MERCATO

Drogato a sua insaputa.
31/1/2016          - Le Iene – Il pane che ti droga
I semi di papavero in un pane hanno reso un consumatore positivo
ai test tossicologici.
Una conclusione su
www.blitzquotidiano.it/tv/le-iene-il-pane-che-ti-droga-con-i-semi-di-papavero-video-2374963/
L’inviato ha chiesto spiegazioni all’azienda produttrice, che però non ha voluto rilasciare
dichiarazioni. Sarebbe davvero il caso che il Ministero della Salute obbligasse le aziende
produttrici a scrivere nelle etichette quali ingredienti vengono utilizzati nei prodotti
venduti al pubblico.

Dr. Mario Bonicalza
                                             ?
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RECENTE / COMPLICATO / CON PICCOLO IMPATTO DI MERCATO

Carbone vegetale nel pane e nei
prodotti da forno.
Prodotti interessanti che hanno avuto un buon successo.

                      Il carbone vegetale (colorante E153) ha un effetto anti
                      meteorismo. A un certo punto aziende e artigiani si sono
                      lanciati nella moda di questi prodotti.

                     Ma per uso medico il carbone vegetale viene prescritto in
                     quantità di solo 1-2g al giorno, abbondantemente
                     inferiore a quella ingerita consumando pane, pizze o
                     prodotti dolci da forno.

…comunque un pasticcere mi ha detto di averlo
da sempre usato per il carbone della befana!
Dr. Mario Bonicalza
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CARBONE VEGETALE: QUANTE DOMANDE POTREBBERO FARE I CLIENTI!

Ne posso mangiare quanto me ne pare?
                     Il carbone vegetale assorbe ciò che ci fa gonfiare la
                     pancia ma anche vitamine ed eventuali medicine. Bisogna
                     quindi non andare oltre al consentito (?) e andrebbe
                     assunto almeno 30’ prima e subito dopo i pasti (??)
È cancerogeno?
                     Anche se contiene benzopirene, sostanza cancerogena, in
                     Europa l’utilizzo del carbone attivo è regolamentato,
                     quindi possibile. Da segnalare che negli USA (!!) ne è
                     espressamente vietato l’impiego nel pane.
Perché nel pane non si può mettere ma nei dolci si?
                     Essendo considerato un colorante, a prescindere da altre
                     considerazioni, non è possibile inserirlo nel pane comune
                     ma solo nei prodotti da forno fini.
                     …e allora,
                     cosa vuol dire «panetteria fine»?
Dr. Mario Bonicalza
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PERENNE / CONTRASTATO / CON GRANDE IMPATTO DI MERCATO

Olio di palma.
Vantaggioso per il costo.
La sua consistenza è adeguata per i prodotti da forno.

                      Commercialmente oggi sembra più facile non usarlo.
                      I nuovi protagonisti della ragnatela alimentare sono gli
                      artefici di questo orientamento, mentre fino a qualche
                      tempo fa la filiera tradizionale evitava la questione.

                     Ciò che qui ci interessa è mettere in evidenza le tematiche
                     sulle quali si sviluppa la discussione
                     che necessariamente coinvolge gli operatori
                     alimentari professionali.

Dr. Mario Bonicalza
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OLIO DI PALMA

Gli aspetti nutrizionali.
Le ultime notizie.
Da www.efsa.europa.eu/it/press/news/160503a
                            … I contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell’olio di
                            palma, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni
                            prodotti alimentari trasformati, suscitano potenziali problemi di
                            salute per il consumatore medio di tali alimenti di tutte le fasce d’età
                            giovane e per i forti consumatori di tutte le fasce d’età. ...
Da www.repubblica.it
/ s c i e n z e / 2 0 1 6 / 0 5 / 0 6 / n e w s / o l i o _ d i _ p a l m a _ a l l a r me _ e f s a _ l e _ a z i e n d e _ f a r e mo _ l e _ s c e l t e _ g i u s t e _ p e r _ t u t e l a r e _ i _ c o n s u ma t o r i _ - 1 3 9 2 0 1 7 8 4 /

                            Interrogazione parlamentare dei deputati Pd al ministro della
                            Salute Lorenzin. Che chiede all'Ue di valutare misure
                            precauzionali. Soddisfatta anche l’Unione per il palma
                            sostenibile: "Il dossier è uno stimolo a migliorare i processi di
                            produzione"
                            Tutto chiaro?

Dr. Mario Bonicalza
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OLIO DI PALMA

Sostenibilità ambientale.
L’aumento delle piantagioni è stato realizzato per lo più con pratiche
dannose, come incendi di torbiere e deforestazioni incontrollate.

                     Ma per soddisfare il fabbisogno alimentare di grassi,
                     nel 2050 sarà necessario occupare
                               •          con solo SOIA 62,5 milioni di ettari (pari alla Francia)
                               •          con solo COLZA 43,3 milioni di ettari (pari alla Svezia)
                               •          con solo PALMA 8,2 milioni di ettari (pari all’Austria)
                               •          e con PALMA MEGLIO COLTIVATA 5 milioni di ettari

                     Sono solo un pasticcere,
                     che grasso dovrò scegliere?
                     E non so niente di soia e colza!

Dr. Mario Bonicalza
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OLIO DI PALMA

Diritto alla crescita economica.
                   Da una parte il problema delle grandi aziende di coltivazione
                   e lavorazione della palma con il rischio di sfruttamento dei
                   lavoratori.

                   Dall’altra fare in modo che intere popolazioni abbiano
                   l’opportunità di emergere col proprio lavoro come in passato
                   abbiamo fatto noi.

                   Lo chiamiamo mercato equosolidale, ed è un altro valore
                   col quale confrontarsi anche nell’alimentare.

Dr. Mario Bonicalza
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IN SOTTOFONDO / PROBLEMATICO / POSSIBILI INCIDENZE SUL MERCATO

La dieta zero grano
Dr. William Davis                               [Mondadori]

Il più grande veleno della storia
Dott. Franco Berrino [affermazione presente in tantissimi blog]

                     Critiche al grano e alle farine raffinate.
                     Si parla di industrie e di conservazione delle farine, di
                     evoluzioni genetiche che hanno privilegiato la produttività.
                     Soprattutto si parla di una innaturale, cioè eccessiva,
                     assunzione di glutine e dell’alto indice glicemico della farina
                     tipo 00.
                     Sono argomenti sensibili per chi ha la farina
                     come principale ingrediente.

Dr. Mario Bonicalza
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FARINA TIPO 00: L’ATTENZIONE CRESCE
Nuovi biscotti Colussi: nuovo logo, nuovo packaging, ma soprattutto meno grassi e

farine poco raffinate!
                     Le sensibilità cambiano nel tempo.
                     • Il pane dei ricchi era bianco, cioè raffinato.
                     • Quello dei poveri era scuro, cioè integrale.
                     • Poi tutti sono diventati ricchi e tutti volevano il pane
                         bianco  oggi è diverso.
                      Ma anche le farine integrali possono avere qualche difetto
                      nutrizionale, perché nella parte esterna della cariosside sono
                      presenti i fitati, che hanno azione limitante nell’assorbimento
                      dei sali minerali. Ammollo, cottura o acidità riducono però il
                      loro effetto.
                     (nella trasmissione del 10/4/2016 di Report – RAI
                     si è parlato anche dei fitati)

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ALTRO NEL MONDO DEL CIBO INFORMAZIONE
Da http://www.ilfattoalimentare.it/dimagrire-mangiando-cioccolata.html

Dimagrire mangiando cioccolata?
Una bufala studiata a tavolino. La storia di come è facile costruire e
diffondere scienza spazzatura nel campo delle diete.

                      La notizia inattendibile è stata ripresa dai media di
                      almeno venti paesi, in Italia da L’Espresso, ed è stata
                      comunicata a milioni di lettori e telespettatori.
                      [Immaginate clienti che vanno in pasticceria per dimagrire]

                      Iniziativa originale che ben spiega il rischio potenziale di
                      ritrovarci a discutere su argomenti manipolati.

Dr. Mario Bonicalza
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E se domani un cliente della nostra focaccia rifiutasse i pomodorini Pachino
IGP perché ha sentito che non sono una vera tradizione italiana?

Se il cibo ha un alto contenuto di
informazione, oggi lavorare col cibo
vuol dire essere informati…
                      anzi AGGIORNATI
                        Per prepararsi a esserlo occorre avere:
                        • maggiori conoscenze di base sullo specifico ambito
                          tecnologico alimentare, sulla nutrizione e sulla sostenibilità,
                        • avere del tempo o meglio averlo quando serve.

Dr. Mario Bonicalza
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Più che selezionata ormai l’informazione è condivisa.
E di conseguenza ha l’alta velocità di diffusione dei social network.

Chi produce alimenti ha una maggiore
complessità da affrontare.
Chi vende direttamente ai consumatori
ha necessità di una maggiore rapidità di
risposta e di capacità del personale di vendita.

E i fornitori? Che ruolo hanno sul
contenuto informativo del cibo?

Dr. Mario Bonicalza
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Come si compra il contenuto informativo del cibo nel mercato B2B?
Etichette e schede tecniche garantiscono un aggiornamento così
rapido da seguire l’evoluzione della «ragnatela alimentare»?
Il fornitore ha convenienza a offrire un
servizio di aggiornamento perché
                       rafforza le relazioni con i clienti,
                       ha una «economia di scala» sulle
                       conoscenze specializzate che permette
                       lo sviluppo di contenuti interessanti.

Si stanno sviluppando tecniche
formative moderne e accessibili.
Dr. Mario Bonicalza
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Dal mondo delle startup un esempio

al quale ispirarsi nel mondo alimentare
per creare una comunità di
aggiornamento professionale
rapida e intuitiva
Dr. Mario Bonicalza
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Su questo sto lavorando con alcuni colleghi.
Spero di darvi aggiornamenti
nei prossimi mesi.

Dr. Mario Bonicalza
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