Delta negativo Investment Strategy mensile - AXA IM Italia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
21 luglio 2021 Research & Strategy Insights Delta negativo Investment Strategy mensile Gilles Moëc, Greg Venizelos, AXA Chief Group Economist, Credit & Macro Strategist, Head of AXA IM Research Core Investments – Research In primo piano Non è ancora finita • La diffusione della variante Delta Il successo della fase di riapertura su scala globale è sempre stato condizionato sta rallentando la ripresa. Gli dalla rapidità delle campagne di vaccinazione e dalle nuove varianti contagiose del effetti di ogni nuova ondata del virus. Persino nei Paesi dove le vaccinazioni sono state rapide, a inizio estate virus sull’attività economica l’immunità di gregge non è stata ancora raggiunta. Le pressioni per eliminare le sembrano minori rispetto alla restrizioni sono comprensibilmente forti, mentre la decisione frettolosa di tornare precedente. Anche questa volta alla normalità hanno fatto riaccelerare la pandemia in alcuni Paesi, in particolare sembra così. nel Regno Unito che ancora una volta sembra una sorta di “laboratorio • L’approccio prudente delle sperimentale” per altri Paesi avanzati. Nonostante oltre il 50% della popolazione banche centrali, anche alla luce abbia completato il ciclo di vaccinazione, e le prove che il vaccino protegge in modo dell’aumento dell’inflazione negli efficace dalle forme più gravi della malattia, le pressioni sul sistema sanitario Stati Uniti, sembra giustificato. aumentano. Negli Stati Uniti, il Centro per il controllo e la prevenzione delle Trovare il giusto equilibro nella malattie sconsigliava di recarsi nel Regno Unito intorno al 19 luglio, il “giorno della politica fiscale è però un po’ più libertà” in cui è stata ritirata la maggior parte delle restrizioni. Più in generale la complesso. stagione turistica, che è vitale per i Paesi del Sud Europa, è certamente a rischio. Il • Gli yield, contrariamente alle mercato azionario ha reagito e gli investitori stanno rivedendo le previsioni per un attese, non sono saliti ancora ritorno alla normalità durante il secondo semestre del 2021. all’inizio del terzo trimestre, a causa della combinazione di Ma non ci sono solo nuvole nere all’orizzonte. Nella maggior parte delle economie fattori tecnici, macroeconomici e avanzate, ogni nuova ondata ha avuto un impatto più attenuato sull’attività sentiment. Le pressioni al ribasso economica rispetto alla precedente. Ci sono dunque diverse buone ragioni per dureranno per tutta l’estate, poi credere che continueremo su questa strada. Un’evoluzione importante nella gli avvenimenti di settembre gestione della pandemia è che si sta iniziando ad adattare le restrizioni a chi è faranno salire nuovamente gli vaccinato o meno. Ciò ha alimentato spinose problematiche legali e politiche; yield verso la fine dell’anno. dando maggiore libertà di contatto a chi ha completato il ciclo di vaccinazione si potrebbero però ritirare numerosi divieti nei settori dei servizi che sono stati colpiti duramente dalla pandemia. Francia e Italia hanno intrapreso questo percorso. Un effetto positivo di tale approccio è che molte persone che finora esitavano a vaccinarsi ora sono incentivate a farlo, e questo potrebbe accelerare il raggiungimento dell’immunità collettiva. 1
21 luglio 2021 Research & Strategy Insights Sarà comunque impossibile evitare tutti gli effetti negativi sulla traiettoria di crescita. Al di là delle decisioni del governo, l’impatto di una nuova ondata sull’attività dipenderà dal comportamento della popolazione. Molte persone, comprese quelle già vaccinate, cercheranno comunque di evitare alcune attività sociali per precauzione. Sul fronte dell’offerta continueranno probabilmente a verificarsi problemi e interruzioni, se i sistemi di tracciamento costringeranno molti lavoratori a isolarsi (le ripercussioni sono già evidenti in alcuni settori chiave nel Regno Unito, tra cui negozi e trasporti). A prescindere dalle industrie locali, le rinnovate preoccupazioni per il Covid ad Occidente dovrebbero ricordarci che in molti Paesi il ritmo delle vaccinazioni è ancora troppo lento per poter impedire nuove ondate. Questo vale per esempio in molti Paesi in via di sviluppo, ma anche alcuni Paesi avanzati, come Giappone e Australia, si trovano in una situazione analoga. Ciò ostacolerà il ritorno alla normalità per l’economia mondiale e gli scambi commerciali. La diffusione della variante Delta del virus spiega la prudenza delle banche centrali. I segnali accomodanti della Federal Reserve, sempre più sotto pressione per l’eccezionale rialzo dell’inflazione negli ultimi mesi, sono indubbiamente giustificati. Le problematiche sul fronte dell’offerta potrebbero continuare a far salire i prezzi in alcuni settori, ma il mercato sembra aver assorbito la natura idiosincratica di questi shock. Sembra ormai ampiamente condivisa l’idea che l’inflazione, nel corso del 2021/2022, salirà per poi ridiscendere ancora. In Europa, la Banca centrale europea (BCE) probabilmente allineerà la forward guidance con le conclusioni del suo riesame strategico. Passerà dunque da un approccio basato sulle variazioni delle stime e delle previsioni a un approccio basato sui risultati, con l’osservazione dell’effettiva e persistente accelerazione dell’inflazione core prima di prendere qualsiasi decisione di normalizzazione della politica monetaria. Anche se potremo ancora contare sul sostegno monetario, quando si procederà col ritiro degli stimoli (posticipato a causa della variante Delta), trovare il giusto equilibrio nella politica fiscale potrebbe essere un esercizio più complesso. Con la riapertura dell’economia a partire dalla primavera, i governi erano pronti a ritirare alcuni dei piani di emergenza che avevano integrato il reddito delle famiglie e le finanze delle imprese nei settori più colpiti. In un contesto in cui alcune restrizioni restano in vigore, ma senza il lockdown totale, i governi potrebbero esitare a mantenere ancora a lungo i piani di aiuto. Da questo punto di vista, vedremo i risultati dell’esperimento nel Regno Unito (in questo momento è infatti previsto il graduale ritiro delle forme di cassa integrazione introdotte durante la pandemia, simili ai sussidi in Francia e Germania). È transitorio? Gli investitori sono perplessi di fronte alla price action dei titoli di Stato e si interrogano sulla potenziale traiettoria degli yield verso fine anno. Contrariamente alle aspettative, gli yield non sono saliti ancora nel secondo trimestre a causa del calo dei tassi reali da fine marzo e dell’andamento dei breakeven inflazionistici dalla fine di aprile. Sembra che le pressioni al ribasso continueranno nel corso dell’estate, prima di una serie di decisioni che verranno prese a settembre, tra cui quelle sul tapering della Federal Reserve, l’approvazione delle leggi sulla spesa e l’innalzamento del tetto del debito, che dovrebbero consentire il rialzo degli yield verso fine anno. Sulla base dei nostri segnali delle valutazioni, lo yield dei titoli del Tesoro scambia al di sotto del valore equo di 30-40 punti base per la scadenza a 10 anni. Una serie di fattori concomitanti ha determinato la flessione degli yield dopo il 1° trimestre: macro, tecnici e sentiment. Alcuni di questi fattori persisteranno nel breve termine, altri invece no. Le finanze delle famiglie e la domanda latente, più in generale, dovrebbero sostenere l’economia oltre le medie fino a fine anno. La diffusione della variante Delta rappresenta però un ostacolo per le riaperture, che varia nelle diverse economie. I Paesi con un’alta percentuale di vaccinati stanno consentendo la diffusione della variante, con conseguenze probabilmente minime sull’economia e maggiori precauzioni a livello individuale. I Paesi dove le campagne di vaccinazione sono state più lente potrebbero imporre nuove restrizioni per contenere la diffusione della variante, con ripercussioni di più ampia portata. I vincoli sul fronte dell’offerta gravano anche sul ritmo della ripresa, con difficoltà a breve termine, per esempio, nel mercato del lavoro, delle materie prime e dei semiconduttori. L’impasse politica negli Stati Uniti ha raffreddato le speranze di nuovi stimoli fiscali da parte dell’amministrazione Biden. Ci aspettiamo maggiore chiarezza sul pacchetto fiscale, ancora ampio, dopo l’estate. La riduzione del conto del Dipartimento del Tesoro ha prodotto liquidità, in aggiunta al piano di Quantitative Easing della Federal Reserve. Sebbene buona parte di questa liquidità sia tornata nel bilancio della banca centrale attraverso i reverse repo, è improbabile che vi resti a lungo, per cui la liquidità che circola nel sistema aumenterà. Ciò contribuirà a far scendere gli yield sui titoli del Tesoro, e potrebbe continuare per buona parte del 3° trimestre. Inoltre, gli yield dei titoli del Tesoro restano 2
21 luglio 2021 Research & Strategy Insights interessanti per gli investitori esteri in considerazione della copertura del tasso di cambio, offrono circa l’1% in più rispetto ai Bund decennali, un altro fattore tecnico che probabilmente persisterà per tutta l’estate. Nel contempo, l’offerta di titoli del Tesoro resterà limitata finché non saranno risolti i problemi del tetto del debito, dunque dopo gli acquisti della Fed l’offerta netta sarà pari a zero. A settembre questo fattore dovrebbe rientrare, ma l’offerta sul mercato dei titoli del Tesoro resterà bassa per tutta l’estate. D’altra parte, il roll-down punitivo e il carry negativo, che hanno scoraggiato le posizioni short all’inizio del 2° trimestre a causa dell’irripidimento della curva dei Treasury, sono diminuiti dopo l’appiattimento della curva avvenuto nel 2° trimestre. Gli investitori istituzionali sembrano essere tornati a posizioni neutrali, e buona parte delle posizioni speculative short è stata chiusa a fronte del calo ulteriore degli yield dei titoli del Tesoro a inizio luglio. Le posizioni short limitate possono aprire la strada a un rialzo degli yield. D’altra parte, il calo improvviso degli yield nella prima settimana di luglio potrebbe aver inciso negativamente sul tasso di copertura dei fondi pensione, determinando l’acquisto di titoli di Stato a lunga scadenza come forma di copertura. A prescindere dai recenti cali, gli strumenti più esposti al rischio hanno resistito bene alla flessione degli yield. Tail risk a parte, le prospettive restano a nostro giudizio positive per il credito. I bassi tassi di interesse e gli utili stabili dovrebbero sostenere i fondamentali, con un deleveraging attraverso il denominatore (debito/utili). Inoltre i cicli fallen angel/insolvenze sono vicini alla conclusione e la migrazione positiva dei rating è un elemento che favorisce il rendimento dei portafogli di credito. Analogamente, i mercati azionari sono sostenuti dalla politica monetaria e fiscale e dal rimbalzo degli utili previsto dagli analisti nel 2021. Le prospettive di utile nel 2022 dovranno fare i conti con la variante Delta, tuttavia restano nel complesso positive. La rotazione a favore dei titoli value rispetto a quelli growth si è interrotta nel 2° trimestre, quando i tassi reali sono scesi sui livelli di inizio 2021. Comunque è possibile che riprenda nel 4° trimestre, in linea con la nostra previsione di un rialzo degli yield. Scarica tutta la documentazione del nostro Investment Strategy di luglio 3
21 luglio 2021 Research & Strategy Insights Asset allocation suggerita Asset Allocation Key asset classes Equities Bonds Commodities Cash Equities Developed Euro area UK Switzerland US Japan Emerging & Sectors Emerging Markets Europe Cyclical/Value Euro Opening basket Euro Financials US Financials US Russell 2000 ▲ Fixed Income Govies Euro core ▼ Euro peripheral UK US Inflation US Euro Credit Euro IG US IG Euro HY US HY EM Debt EM bonds HC Legends Negative Neutral Positive Last change ▲ Upgrade ▼ Downgrade Source: AXA IM Macro Research – As of 21 July 2021 4
21 luglio 2021 Research & Strategy Insights Previsioni macroeconomiche 2021* 2022* Real GDP growth (%) 2020 AXA IM Consensus AXA IM Consensus World -3.6 5.7 4.3 Advanced economies -5.3 5.3 4.2 US -3.4 6.4 6.7 4.5 4.1 Euro area -6.8 4.4 4.4 3.7 4.4 Germany -5.3 2.7 3.3 3.4 4.2 France -8.3 5.9 5.5 3.1 3.9 Italy -8.9 4.8 4.5 4.1 4.2 Spain -11.0 5.2 5.7 5.0 5.7 Japan -4.9 2.7 2.6 3.4 2.8 UK -10.0 6.8 6.6 5.8 5.3 Switzerland -3.0 3.6 3.5 3.3 2.9 Emerging economies -2.5 6.0 4.4 Asia -1.1 7.4 5.1 China 2.3 8.5 8.7 5.5 5.6 South Korea -0.8 4.0 4.1 3.0 3.2 Rest of EM Asia -5.3 6.5 4.7 LatAm -7.3 5.0 2.7 Brazil -4.1 4.7 4.8 2.5 2.2 Mexico -8.5 5.4 5.6 2.3 3.1 EM Europe -2.3 4.2 3.6 Russia -2.8 3.0 3.3 2.5 3.3 Poland -2.7 4.1 4.7 4.6 4.7 Turkey 1.6 6.1 5.7 4.6 5.7 Other EMs -3.7 3.3 4.1 Source: Datastream, IMF and AXA IM Macro Research − As of 20 July 2021 * Forecast 2021* 2022* CPI Inflation (%) 2020 AXA IM Consensus AXA IM Consensus Advanced economies 0.8 2.3 1.7 US 1.2 3.6 3.5 2.6 2.6 Euro area 0.3 1.7 1.8 1.5 1.4 Japan 0.0 0.0 0.0 0.5 0.5 UK 0.9 2.2 1.7 2.1 2.3 Switzerland -0.7 0.4 0.4 0.5 0.5 Source: Datastream, IMF and AXA IM Macro Research − As of 20 July 2021 * Forecast These projections are not necessarily reliable indicators of future results 5
21 luglio 2021 Research & Strategy Insights Previsioni Central bank policy Meeting dates and expected changes (Rates in bp / QE in bn) Current Q3-21 Q4-21 Q1-22 Q2-22 27-28 Jul 2-3 Nov 25-26 Jan 3-4 May Dates United States - Fed 0-0.25 21-22 Sep 14-15 Dec 15-16 Mar 14-15 June Rates unch (0-0.25) unch (0-0.25) unch (0-0.25) unch (0-0.25) 22 Jul 28 Oct 20 Jan 14 April Dates Euro area - ECB -0.50 9 Sep 16 Dec 10 Mar 9 June Rates unch (-0.50) unch (-0.50) unch (-0.50) unch (-0.50) 15-16 Jul 27-28 Nov TBC TBC Dates Japan - BoJ -0.10 21-22 Sep 16-17 Dec TBC TBC Rates unch (-0.10) unch (-0.10) unch (-0.10) unch (-0.10) 5 Aug 4 Nov 3 Feb 5 May Dates UK - BoE 0.10 23 Sep 16 Dec 17 Mar 16 June Rates unch (0.10) unch (0.10) unch (0.10) unch (0.10) Source: AXA IM Macro Research - As of 20 July 2021 These projections are not necessarily reliable indicators of future results 6
Per scoprire tutte le pubblicazioni di AXA IM su mercato e prodotti, visita il nostro sito ed iscriviti alla newsletter settimanale: su axa-im.it Disclaimer Prima dell’adesione leggere il Prospetto Informativo. Il presente documento è destinato unicamente a soggetti collocatori ed investitori professionali, e non può essere in alcun modo diffuso al pubblico o consegnato ad investitori che non posseggano tale qualifica. Le informazioni, i dati finanziari e le raccomandazioni formulate da AXA Investment Managers non possono in alcun caso essere interpretate come un’offerta d’acquisto, di vendita o di sottoscrizione di strumenti finanziari, né come un’offerta per la vendita di fondi comuni di investimento, né come un’offerta di servizi di investimento. AXA Investment Managers declina ogni responsabilità per l’uso che potrebbe essere fatto di queste informazioni e delle conseguenze che potrebbero derivarne. Ogni riproduzione, copia, duplicazione, trasferimento, eseguita con qualunque mezzo, riguardante in tutto o in parte le informazioni, i dati finanziari e le raccomandazioni formulate da AXA Investment Managers sono rigorosamente vietate. Le analisi e le raccomandazioni contenute in questo documento esprimono la strategia globale di AXA Investment Managers. L’applicazione di tale strategia è adatta per ciascun portafoglio al fine di ottimizzare i vincoli di gestione che lo caratterizzano. Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non costituisce, da parte di AXA Investment Managers Paris, offerta all’acquisto o alla vendita, sollecitazione o consulenza d’investimento. È stato elaborato sulla base di dati, proiezioni, anticipazioni e ipotesi di natura soggettiva. Le analisi e le conclusioni ivi contenute esprimono un’opinione, basata sui dati disponibili ad una data specifica. In conseguenza della natura soggettiva e indicativa di queste analisi, attiriamo la Vostra attenzione sul fatto che la reale evoluzione delle variabili economiche e i valori dei mercati finanziari potrebbero differire significativamente dalle indicazioni (proiezioni, previsioni, anticipazioni e ipotesi) fornite nel presente documento. Inoltre, per esigenze di semplificazione, le informazioni contenute nel presente documento possono essere considerate esclusivamente soggettive. Il presente documento può essere modificato senza preavviso e AXA Investment Managers Paris ha facoltà di, ma non l’obbligo, di aggiornare o rivedere il medesimo. Tutte le informazioni contenute nel presente documento sono state formulate sulla base di dati resi pubblici da provider ufficiali di statistiche economiche e di mercato. AXA Investment Managers Paris declina ogni responsabilità riguardo eventuali decisioni basate sul presente documento. Inoltre, in conseguenza della natura soggettiva delle suddette analisi ed opinioni, i dati, le proiezioni, le previsioni, le anticipazioni e/o le opinioni contenute nel presente documento non sono necessariamente utilizzate o seguite dai team di gestione di AXA IM Paris o dai suoi affiliati che potrebbero agire sulla base delle proprie opinioni e in qualità di dipartimenti indipendenti all’interno della Società. Accettando tali informazioni, i destinatari del presente documento concordano che utilizzeranno le informazioni stesse esclusivamente per valutarne il potenziale interesse nelle strategie ivi descritte e per nessun altro scopo e non divulgheranno nessuna delle suddette informazioni a parti terze. Ogni riproduzione, totale o parziale, delle informazioni contenute nel presente documento, salvo espressa autorizzazione da parte di AXA IM, è severamente vietata. Né l MSCI né parti terze coinvolte nella compilazione, computazione o creazione dei dati MSCI offrono garanzia esplicita o implicita riguardo ai dati stessi (o ai risultati ottenibili tramite il loro impiego) e nessuno dei soggetti di cui sopra si assume alcuna responsabilità in merito all’originalità, accuratezza, completezza, commerciabilità o adeguatezza al perseguimento di un fine specifico di tali dati. Salvo quanto di cui sopra, in nessun caso l MSCI, sue sussidiarie o altre parti terze coinvolte nella compilazione, computazione o creazione dei dati saranno ritenute responsabili per eventuali danni diretti, indiretti, specifici, punitivi, conseguenti o altro (inclusa la perdita di profitti) anche se debitamente informate della possibilità di tali danni. Nessuna ulteriore distribuzione dei dati MSCI è consentita senza esplicito consenso scritto da parte di MSCI stessa. EDITOR: AXA Investment Managers SA - Tour Majunga, La Defense 9, 6 place de la Pyramide, 92800 Puteaux, France, immatricolata nel registro del commercio e delle imprese di Nanterre con il numero 393 051 826. © AXA Investment Managers 2021. Tutti i diritti riservati www.axa-im.com
Puoi anche leggere