Dalla Regione Marche - Il Mascalzone
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dalla Regione Marche Il presidente Acquaroli all’evento “Mediterraneo frontiera di pace” con il cardinale Bassetti: “Dalle diversità l’occasione di incontro nel segno della civiltà dei valori” Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha partecipato, ad Ancona, presso la Politecnica delle Marche, all’evento “Mediterraneo frontiera di pace”, con ospite il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve. L’incontro ha chiuso le manifestazioni dell’Anno francescano diocesano 2019-2020. “La presenza e la vicinanza di San Francesco nella nostra regione si possono ancora cogliere, dopo tanti secoli, dal punto di vista materiale e soprattutto spirituale, con le comunità francescane che ancora sono presenti e lasciano un segno importante di testimonianza dei nostri valori. È come se San Francesco avesse plasmato un po’ il carattere dei marchigiani e il nostro modo di essere: umili, silenziosi, operosi e disponibili”, ha detto Acquaroli. I valori della nostra storia che si sono così formati in questi secoli, ha continuato, “devono costituire lo spunto verso l’incontro con altre civiltà”. Il Mediterraneo, richiamando il tema della giornata, “è un luogo straordinario e complesso, luogo di incontro di tante terre, civiltà e culture diverse. Ma la diversità non deve rappresentare un elemento di diffidenza, ma diventare un’occasione di incontro nel segno della civiltà dei valori che ci devono contraddistinguere, perché la società cresce quando sa fare della memoria un motivo di condivisione”. La Regione Marche e l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo avevano costituito, nel 2019, un Comitato tecnico per gli 800 anni
dalla partenza di San Francesco dal porto di Ancona per la Terra Santa (a cui avevano aderito il Comune di Ancona, l’Anci Marche, l’Autorità del Sistema Portuale, la Camera di Commercio, l’Università Politecnica delle Marche, la Capitaneria di Porto e i tre Ordini Francescani), per celebrare questa ricorrenza e promuovere una serie di eventi. In particolare, quello dello scorso 3 e 4 ottobre, quando le diocesi marchigiane, la Regione e i sindaci si sono riuniti ad Assisi per offrire l’olio per la lampada votiva che arde sulla tomba del Santo. Il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini incontrano i vertici del calcio dilettantistico e del Coni Marche in vista dell’avvio dei campionati. Giovedì nuova riunione con i pareri tecnici del Gores e Asur Marche
Partire in sicurezza, per non dover poi interrompere le attività agonistiche, valutando gli scenari possibili con criterio e razionalità. È l’interrogati vo che il Comitato Marche della Federazione italiana gioco calcio e il Coni hanno portato all’attenzione del presidente Francesco Acquaroli e dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Una riflessione che riguarda le diverse discipline sportive dilettantistiche, i cui campionati inizieranno a novembre e che ruotano attorno alle modalità di gestione della quarantena, specie per quanto riguarda i contatti indiretti, come quelli che avvengono negli spogliatoi. Un’esigenza particolarmente avvertita dal mondo del calcio dilettantistico, i cui campionati di eccellenza sono già avviati mentre quelli delle altre categorie inferiori e giovanili inizieranno il 25 ottobre. La Regione chiederà un parere tecnico al Gores e a Asur Marche, per poi incontrare nuovamente, giovedì prossimo, i vertici del calcio marchigiano per assumere indirizzi condivisi e compatibili con l’evoluzione della pandemia. Sono gli esiti dell’incontro pomeridiano a Palazzo Raffaello con una delegazione guidata dal presidente della Lega dilettanti Paolo Cellini e del Coni Fabio Luna. Come è stato evidenziato, la questione riguarda, in modo particolare, la gestione uniforme delle quarantene e dei contatti indiretti, non contemplati nei protocolli sportivi. Arrivare a una uniformità di intenti, nel rispetto
dei protocolli e dell’evoluzione della pandemia, responsabilizzerà ciascuno ad assumere comportamenti corretti, nell’ambito di un movimento calcistico regionale che affilia circa 600 società e oltre 43 mila tesserati. Da parte dei vertici della Lega dilettanti e del Coni è stata apprezzata “la volontà di instaurare un confronto equilibrato e responsabile sulla gestione dello sport”. ACQUAROLI: “LO SPORT NON HA BARRIERE ARCHITETTONICHE E SVILUPPA NEI RAGAZZI I VALORI DI INCLUSIONE, RISPETTO E AMICIZIA” Il presidente della Regione Marche a Porto Potenza Picena ha inaugurato la nuova pavimentazion e del campo di basket in carrozzina “Lo sport non ha barriere architettoniche ed è uno strumento di crescita e di collante sociale in grado di sviluppare nei nostri ragazzi valori importanti per la nostra società, quali l’inclusione, il rispetto e l’amicizia. Lo sport in questo momento purtroppo è condizionato dal Covid 19 però dobbiamo sempre guardare avanti con coraggio. Ringrazio tutti coloro i quali attraverso il loro lavoro hanno permesso la realizzazione all’intero del Palazzetto di questo bellissimo
parquet”. Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a Porto Potenza insieme al sindaco Noemi Tartabini ha inaugurato la nuova pavimentazion e del campo di basket in carrozzina e la ristrutturazione degli spogliatoi e degli infissi. Presente, tra gli altri, anche l’ex governatore Luca Ceriscioli. La Regione ha concesso un contributo di 120mila euro per l’intervento di restyling attraverso il rifacimento del parquet da gioco del palazzetto dello sport “Fabio Principi’’ dove la squadra del Santo Stefano Avis, campione d’Italia in carica ci gioca e si allena. Il basket in carrozzina è uno sport spettacolare ed offre all’atleta con disabilità grosse possibilità di esprimersi a livelli tecnici elevati. Tutto ciò rappresenta una molla psicologica di notevole importanza per il recupero psico-fisico di chi vive
questa condizione. Le regole del gioco sono praticamente identiche a quelle della pallacanestro dei normodotati. Per partecipare alla gara i giocatori devono essere in possesso del cartellino di gioco attestante il punteggio di handicap, il tipo di disabilità ed eventuali dispositivi di protezione personale da utilizzare durante la gara. Lo scopo della classificazione di un giocatore nel basket in carrozzina è di assicurare a ciascun atleta le stesse opportunità di essere membro integrante della squadra. Per praticare questo sport è necessaria una carrozzina specifica che si caratterizza principalmente per lasse delle ruote, non parallela al suolo, bensì con una angolazione variabile da 12 a 20 gradi. Il mezzo deve essere obbligatoriamente dotato di una o due piccole ruote posteriori che impediscono il ribaltamento e una barra orizzontale di protezione anteriore per salvaguardare piedi e gambe dei giocatori. All’inaugurazione erano presenti anche il Presidente del Coni Marche, Fabio Luna, il Presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico Luca Savoiardi, il Presidente del S. Stefano Sport Mario Ferraresi e alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale
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