CYBERBULLISMO: NON FARE NIENTE EQUIVALE A ESSERE COMPLICI - DOTT.SSA CECILIA MONTI
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CHE COS’È? Il cyberbullismo è una forma di violenza e prevaricazione messa in atto da una persona o da un gruppo contro una vittima. Avviene tramite tecnologie digitali e per essere tale occorre che s Legge 71/2017, “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”
COME ACCORGERSI SE STA SUCCEDENDO? I ragazzi: • Cambiano improvvisamente il comportamento con gli amici, a scuola, o in altri luoghi dove socializzano. • Sono restii a frequentare luoghi o eventi che coinvolgono altre persone. • Evitano l’uso di computer, telefonini e altre tecnologie per comunicare con gli altri. • Sono particolarmente stressati ogni volta che si riceve un messaggio o una notifica. • Mostrano scarsa autostima, depressione, disturbi alimentari o del sonno.
FORME DI MANIFESTAZIONE DEL FENOMENO HARASSMENT, consistente nell’invio continuo e reiterato di una • FLAMING, consistente nella moltitudine di messaggi informatici di carattere volgare, pubblicazione di messaggi dal aggressivo e minatorio (attraverso strumenti di comunicazione come sms, e-mail, chat, social network, ecc...) da parte di uno o contenuto aggressivo, violento, più soggetti nei confronti un individuo assunto come bersaglio volgare, denigratorio, in danno di un utente nel momento in cui questi compie una determinata attività online (ad esempio quando DENIGRATION, consistente nella diffusione in via informatica o esprime il suo pensiero telematica di notizie, fotografie o video (veri o anche artefatti riguardanti comportamenti o situazioni imbarazzanti che intervenendo su un social network); coinvolgono la vittima), con lo scopo di lederne l'immagine, offenderne la reputazione o violarne comunque la riservatezza
IMPERSONATION, consistente nelle attività non autorizzate poste in essere da un soggetto il quale, dopo essersi in qualche modo procurato le credenziali di accesso ad uno o più account di servizi online in uso alla vittima, se ne serve per creare nocumento o imbarazzo (ad esempio attraverso l’invio di messaggi o la pubblicazione di contenuti inopportuni, facendo credere che gli stessi provengano dalla vittima); OUTING AND TRICKERY, consistente nella condotta di chi, avendo ricevuto o detenendo dati, immagini intime o altro materiale sensibile della vittima (ricevuti direttamente da quest'ultima o, comunque, realizzati con il suo consenso), li diffonde tramite messaggi, chat o social network o comunque li carica in rete senza l’approvazione della vittima o addirittura contro la sua esplicita volontà, rendendoli così accessibili ad una moltitudine di utenti.
CASO AMANDA TODD • Amanda Michelle Todd, un'adolescente di 15 anni, venne trovata senza vita nella sua casa di Port Coquitlam vicino a Vancouver il 10 ottobre 2012, alle ore 06:00. • Prima di suicidarsi Amanda pubblicò un video su YouTube, in cui con una serie di bigliettini descrisse la sua esperienza di vittima del bullismo e del cyberbullismo. Il video divenne virale, calamitando dopo la sua morte l'attenzione dei media internazionali.
CASO AMANDA TODD Il gruppo di hacker Anonymous si mise alla ricerca del molestatore e dopo 2 giorni pubblicò in rete il suo nome, ma le autorità ignorarono la vicenda.
TIK TOK E I RISCHI DELLA MANCANZA DI PROTEZIONE • La presenza evidente su TikTok di moltissimi minori che espongono la propria immagine senza alcuna protezione, mostrando purtroppo spesso parti intime del loro corpo, pur di apparire e conquistare un “successo facile” ed un gradimento ampio. • TikTok rende pubblici tutti gli account per impostazione predefinita, di conseguenza anche i non iscritti possono visualizzare le condivisioni degli utenti: rischio pedofilia, pernografia e cyberbullismo • Le challenges: la blue whale
BLUE WHALE: SUICIDARSI PER GIOCO • Il "gioco" dell'orrore ha già ucciso 157 adolescenti in Russia. La Blue whale, che letteralmente significa balena blu, dura 50 giorni e ha regole ben precise: Regola 1: incidetevi sulla mano con il rasoio f57 e inviate una foto al curatore. … Regola 50: Saltate da un edificio alto. Prendetevi la vostra vita
COME PROTEGGERSI? • Utilizzare delle password sicure e non rivelarle a nessuno. • Proteggere la propria sfera privata. Non divulgare dati e informazioni sensibili. • Sui social media accettare come amici soltanto le persone che si conoscono veramente. • Non postare foto o filmati imbarazzati. • Vietato il sexting (scambio di testi e/o immagini sessualmente espliciti in rete). • I genitori devono parlare apertamente con i propri figli sulle modalità di utilizzo dei nuovi media.
GRAZIE
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