CORSA PER LA PREPARAZIONE FISICA
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sommario 1 Precondizionamento 1 2 Corsa bilanciata 11 3 Esercizi di corsa 25 4 Riscaldamento specifico per la corsa 37 5 Corsa e stretching 49 6 Lo sprint per una corsa più forte e veloce 63 7 Il programma per diventare runner più forti 69 8 Allenamento di forza 87 Allenamento di pesi e corsa 87 Allenamento pliometrico e corsa 118 Allenamento circuitale e corsa 130 Altre forme di allenamento di forza per la corsa 149 9 Forza del tronco e running 157 10 Il cross-training per correre meglio 181 11 Allenamento di forza per runner maturi 191
Ringraziamenti introduzione Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito L’allenamento di forza viene spesso tralasciato dalla comuni- alla realizzazione di questo progetto: le editor Sa- tà dei runner, che di solito si dedica alla corsa più perché rah e Charlotte; gli atleti che fanno parte del mio apprezza l’attività in sé che per sollevare dischi di ghisa o gruppo di allenamento e in particolare Lauren Blackie, che ha posato per molte delle foto; la pale- eseguire “bizzarri” esercizi di sprint in pista. Purtroppo però stra Premier Training, che abbiamo usato come lo- gli infortuni non sono mai divertenti, e la smania di ritornare cation per gli scatti al chiuso; Steve Harrison, che si a correre può essere accompagnata da sentimenti negativi e è fatto fotografare all’interno dei suoi ambienti; e addirittura depressione. Tuttavia, adottando un approccio Grant Pritchard, che ha scattato tutte le foto sul po- “giusto” all’allenamento di forza – ovvero un metodo equili- sto. Infine, un grazie molto speciale va a Linda, la mia compagna: anche se prima non era una runner brato che tenga conto di necessità fisiologiche, tipologia di ora lo è, e mi ha sempre supportato in questo pro- allenamento e grado di competitività –, il rischio di infortunio getto. può essere ridotto significativamente, con in più il piacevole effetto collaterale di migliorare le prestazioni. Questo libro è progettato per farvi continuare a correre in pi- sta, su strada o in campagna, indipendentemente da livello agonistico ed età. I vari capitoli vi guideranno nella costruzio- ne di una routine di precondizionamento che renderà gli in- fortuni da corsa più comuni un semplice ricordo, vi spieghe- ranno come migliorare l’estensione dei muscoli che utilizzate per correre (e anche altri) durante il riscaldamento e vi forni- ranno alcuni importantissimi consigli relativi al condiziona- mento che faranno di voi dei runner più forti e veloci. Gli ultimi capitoli si concentrano principalmente su allena- mento circuitale, allenamento di pesi e allenamento pliome- trico, includendo numerosi esempi di esercizi e sessioni di allenamento facili da eseguire che miglioreranno la vostra corsa e vi terranno lontani dal lettino del fisioterapista. Trove- rete anche alcuni consigli su come costruire un programma di allenamento specifico per la corsa, sfruttare al meglio l’al- lenamento incrociato e allenare adeguatamente i muscoli del tronco. vi vii
1 precondizionamento Come minimizzare il rischio di infortuni Gettare le basi adottano in moltissime industrie manifatturiere e Se siete dei runner molto probabilmente siete fin che prevedono la definizione accurata delle tolle- troppo consapevoli dei pericoli dell’infortunio. ranze specifiche per ogni materiale o componente Sono pochi quelli tra noi che nel corso degli anni in modo che, quando questi vengono alla fine incor- riescono a evitare ogni forma di fastidio, dolore o porati nel prodotto finale, il rischio di errore è vir- condizioni più gravi. Correre tende a favorire lo svi- tualmente nullo. In modo analogo, le tecniche di luppo di infortuni da superuso che di solito si mani- precondizionamento aumentano la tolleranza del festano negli arti inferiori e nella parte bassa della corpo e lo rendono più resistente ai potenziali infor- schiena. Nello specifico, si può incorrere in proble- tuni derivanti dalla corsa. mi quali “ginocchio del corridore”, periostite, di- sturbi al tendine di Achille, distorsione dei lega- Implementare una routine menti del ginocchio e dolore al tallone (fascite di precondizionamento plantare). specifica per la corsa Anche se spesso queste condizioni dipendono da Anche se, ultimamente, la consapevolezza dei me- fattori che non affronteremo nel presente libro – dici di base a riguardo è certamente aumentata, è per esempio correre con scarpe troppo vecchie o molto probabile che, se vi presentaste dal vostro inadeguate (al vostro passo), aumentare troppo il con un infortunio da corsa, probabilmente vi vedre- carico dell’allenamento, adottare tecniche di corsa ste prescrivere riposo, fisioterapia, farmaci e, in sbagliate o biomeccaniche errate (o una combina- caso di mancata guarigione, un intervento chirurgi- zione di tutti questi fattori) – la bella notizia è che, co. Tuttavia, a meno che non siano traumatiche, da soli e mentre vi allenate, potete fare parecchio molte condizioni possono in realtà essere “allevia- per ridurre e controllare il rischio di infortuni. te” con il precondizionamento, o addirittura evita- “Precondizionamento” (o “preallenamento”) è te. Ovviamente, questo non significa che i pareri dei una buzz word relativamente nuova nel mondo medici professionisti vadano ignorati: è ovvio che dell’allenamento sportivo. Indica il processo di “al- non deve essere così; il consiglio è piuttosto quello lenarsi all’allenamento”, in opposizione a quello di di prendersi carico della salute relativa alla propria allenarsi per gareggiare o per migliorare le perfor- corsa. Nel caso degli infortuni da corsa, prevenire è mance. Per capire meglio il concetto, immaginatelo decisamente meglio che curare. Per esempio, a così: è un po’ come quei processi preliminari che si meno che non siate particolarmente sfortunati, ca- 1
precondizionamento precondizionamento diate e vi rompiate un osso o sloghiate una caviglia, la causa della gran parte degli infortuni da corsa è Azioni muscolari Evitare gli infortuni molto spesso intrinseca, e deriva da fattori quali • L’azione muscolare concentrica corrisponde alla ai muscoli del polpaccio corporatura, sesso, genetica, scarpe utilizzate, am- contrazione di un muscolo sottoposto a un cari- biente (correte più in strada o nei parchi?) e modo Per scoprire quanto si può imparare dagli infortuni pas- geva il picco in corrispondenza di una distensione mu- co. È ciò che avviene per esempio al bicipite di correre (la vostra andatura). Le tecniche di pre- quando si esegue un’alzata con manubrio. sati, una squadra di ricercatori ha preso in esame un scolare molto inferiore rispetto a quanto avveniva condizionamento sono perfette per tenere control- • L’azione muscolare eccentrica corrisponde gruppo di atleti d’élite ipotizzando che chi aveva soffer- nell’altro gruppo, e ha pertanto consigliato loro di segui- lo la maggior parte di questi fattori intrinseci. all’allungamento di un muscolo sottoposto a un to già in passato di problemi ai muscoli ischiocrurali ri- re un programma combinato di test muscolari ed eserci- Il precondizionamento per la corsa include auto- carico. È ciò che avviene al bicipite durante la schiasse maggiormente di incorrere di nuovo nello stes- zi eccentrici come condizionamento volto a ridurre il ri- valutazione, analisi dell’andatura e un repertorio di fase discendente di un’alzata con manubrio. so tipo di infortunio (1). Sono stati presi in esame nove schio di infortuni. importanti esercizi di rafforzamento. L’inizio della • L’azione muscolare isotonica crea movimento e atleti con alle spalle almeno un infortunio a tale gruppo Non tutti i preparatori e i runner hanno a disposizione stagione di allenamento sembra un momento idea- comporta quindi sia azioni muscolari concentri- muscolare e diciotto atleti mai infortunatisi nella propria attrezzature speciali come le macchine isocinetiche ne- le per il precondizionamento. Ovviamente, molti che che eccentriche. carriera. cessarie per testare la forza muscolare che i ricercatori preparatori vi diranno che è una cosa che facciamo • L’azione muscolare isometrica produce forza ma Ricorrendo ad attrezzature speciali, i ricercatori hanno hanno usato durante l’esperimento. Tuttavia, questa misurato la forza torcente alla quale gli ischiocrurali de- constatazione non può rappresentare un impedimento già quando enfatizziamo le sessioni di allenamento non movimento. gli atleti erano sottoposti. La forza torcente, com’è facil- per un precondizionamento adeguato (e la prevenzione generali per costruire una buona forza in vista del mente intuibile, è un tipo di forza che implica una tor- degli infortuni), dato che è possibile ricorrere ad altri lavoro specifico. Effettivamente un preparatore che tapis roulant mentre venite filmati. È paradossale sione: quando applicata a un muscolo, il rischio di metodi, molto più pratici, nella routine quotidiana. Alle vi fa un discorso del genere sa cos’è il precondizio- che la gran parte dei runner investa così tanto tem- strappo aumenta. I ricercatori hanno scoperto che negli pp. 31 e 32 troverete alcuni esempi di esercizi eccentrici namento, ma spesso ignora molti fattori di questo po a delineare e ponderare il proprio programma di di rafforzamento per i muscoli ischiocrurali. atleti con infortuni pregressi la forza torcente raggiun- aspetto importantissimo dell’allenamento. Il pre- allenamento e allo stesso tempo non dedichi altret- condizionamento andrebbe implementato su base tanta attenzione a comprendere il modo in cui cor- costante e regolare: dovreste continuare a eseguir- re. Molti danno per scontato di “saper” correre. lo come sfondo di ogni fase del vostro programma Dalle analisi emergono spesso idiosincrasie nella in modo da mantenere le condizioni ottimali per tecnica, per esempio apertura eccessiva dei piedi, correre durante tutta la stagione. Per esempio, è inclinazione delle anche, rotazione delle spalle e consigliato svolgere periodicamente sessioni di così via, che possono essere facilmente ricollegate esercizi eccentrici per il polpaccio in modo da “pro- a fastidi, dolori e infortuni pregressi (o che possono teggersi” dagli stiramenti del tendine di Achille e costituire il fattore scatenante di quelli futuri). ridurre il rischio di incorrere in questo potenziale Come parte del precondizionamento, è consigliato infortunio (vedi tabella 1.2 a p. 7). Un buon momen- che vi rivolgiate a un esperto delle biomeccaniche to per implementare questi e altri esercizi di pre- della corsa che valuti attentamente il vostro stile. Vi condizionamento è il riscaldamento. basterà una ricerca veloce su internet per ottenere numerosi risultati. Fate riferimento al capitolo 2 per Come eseguire il precondizionamento ulteriori informazioni sulla tecnica di corsa. Conoscere andatura e biomeccaniche L’analisi del vostro stile di corsa vi può essere di Conoscere le azioni muscolari relative alla corsa grande aiuto per identificare eventuali problemi La comprensione di come i vostri muscoli funziona- correlati agli infortuni da corsa e stabilire un fattore no quando correte è molto importante. La corsa si di rischio. Gli scanner plantari sono oggi piuttosto basa sia su una combinazione di movimenti (isoto- diffusi nei negozi specializzati in attrezzature per il nici) concentrici ed eccentrici che su una serie di running. Interpretando i risultati che forniscono, i azioni muscolari isometriche meno evidenti (quan- commessi possono indirizzarvi verso le scarpe che do i muscoli lavorano in contrapposizione creando L’allungamento più si adattano al vostro stile di corsa e al vostro tensione ma non movimento). è fondamentale per potenziare passo. Incontrare esperti delle biomeccaniche e del il recupero condizionamento della corsa in grado di analizzare L’allenamento eccentrico dei muscoli può per e prevenire accuratamente la vostra andatura è un evento più esempio ridurre il rischio di infortuni al tendine di gli infortuni raro, e di solito questo comporta una corsetta sul Achille o a quello del ginocchio. Le contrazioni ec- 2 3
2 corsa bilanciata Come correre in modo ottimale Spesso si dice che i runner migliori sono quelli più La propriocezione è stata chiamata anche “sesto bilanciati: sembrano muoversi con grazia e senza senso” e si tratta fondamentalmente di un mecca- sforzo, e ogni passo li proietta in avanti con un inve- nismo (o meglio, di una serie di meccanismi) che stimento energetico minimo. Nel capitolo 3 trovere- monitora e controlla le tensioni e i movimenti mu- te numerosi esempi di esercizi di corsa che miglio- scolari di tutto il corpo effettuando continui aggiu- reranno la vostra tecnica e rafforzeranno il vostro stamenti. corpo nel processo. Quando eseguiamo un movimento conscio o sia- Tuttavia, è importante – soprattutto nel contesto mo sottoposti a forze esterne, i muscoli, i legamen- dell’evitare gli infortuni – prendere in considerazio- ti e le articolazioni “interpretano” la situazione ba- ne i meccanismi coinvolti nella corsa bilanciata e gli sandosi sulle informazioni che ricevono dalle esercizi specifici che si possono usare per migliora- proprie fonti (i recettori) e da quello che noi “chie- re equilibrio e tecnica. Facendolo capirete meglio diamo” loro di fare, per esempio muovere una gam- come sfruttare gli esercizi di bilanciamento nel vo- ba davanti all’altra per correre (l’ordine parte dal stro allenamento in un modo che vi permetta di ri- cervello cosciente). L’interpretazione della situa- durre il potenziale di rischio e vi faccia diventare zione serve poi ad attivare i meccanismi preposti al runner migliori. controllo motorio (di cui parleremo più avanti). Questi meccanismi prendono il nome specifico di L’equilibrio e lo sport “processi sensomotori”. Gli scienziati dello sport L’equilibrio nello sport è il risultato di una comples- hanno cercato di capire in che modo i sensi intera- sa interazione di fattori. Molti sono consci, per giscono l’uno con l’altro per controllare il movimen- esempio la decisione di muovere un arto per preve- to (la cosiddetta “ricerca sensomotoria”). nire una caduta, ma molti altri sono inconsci. Quan- Attualmente, si pensa che la capacità sensomoto- do corriamo, il nostro corpo esegue automatica- ria e la propriocezione si possano aumentare con mente tutta una serie di calcoli per farci restare in alcune pratiche specifiche. Se un runner migliora la posizione eretta e mantenere il controllo della cor- propria capacità sensomotoria non solo abbatte il sa. L’elemento inconscio comprende il ricorso ad rischio di ritrovarsi nel peggiore dei casi possibili, alcuni meccanismi naturali di percezione sensoria- ma si ritrova anche con un corpo “meglio bilancia- le e risposte programmate. Questi elementi, nel to” che sarà anche una macchina per correre molto loro insieme, sono detti “propriocezione”. più funzionale. 11
corsa bilanciata corsa bilanciata Un miglioramento del genere potrebbe per esem- riuscite a distendere ulteriormente la gamba. Que- rere. I ricercatori hanno analizzato il ruolo del siste- rafforzamento esercizi che coinvolgono entrambi i pio rendere più sicura la corsa fuori strada, caratte- sto fenomeno dipende dall’attivazione del riflesso ma sensomotorio e il rapporto che lo lega a stabilità tipi di fibre muscolari. rizzata da una stabilità ridotta del terreno, riducen- miotatico che, in un certo senso, mette un freno ai funzionale, infortuni articolari e affaticamento mu- Un esempio di muscolo ricco di fibre lente con do le probabilità di slogarsi una caviglia. vostri sforzi di distendere ulteriormente un musco- scolare della spalla dopo il recupero da un infortu- funzione di stabilizzatore è il soleo, nel polpaccio. lo o un gruppo muscolare. nio nell’area (1). È emerso che, per ripristinare del L’altro muscolo maggiore dell’area, il più grande Meccaniche della propriocezione Anche se in maniera meno evidente, il riflesso tutto la stabilità della spalla, i deficit nella stabilità gastrocnemio, è invece il primo motore in cui pre- Come abbiamo visto, la propriocezione si basa miotatico serve anche a controllare altri meccanismi meccanica, nella propriocezione e nel controllo neu- dominano le fibre veloci. Il gastrocnemio genera sull’interscambio continuo di informazioni tra mu- del corpo, per esempio il funzionamento dei musco- romuscolare sono necessari. potenza, il soleo la controlla. scoli, legamenti e articolazioni e il sistema nervoso li posturali che mantengono l’equilibrio contrastan- Potete trovare alcuni esempi di metodi di allena- Gli esercizi di bilanciamento aiutano non solo a centrale. Quest’ultimo trasferisce poi i messaggi al do la gravità. Ciò rende il riflesso miotatico un mec- mento per recuperare e migliorare la propriocezio- migliorare la propriocezione e a ridurre il rischio di resto del corpo, “ordinandogli” letteralmente come canismo muscolare sia globale che specifico. ne della parte inferiore della gamba (nel running, infortuni, ma possono paradossalmente rendervi comportarsi e a che livello di tensione/intensità. Ecco un esempio: se tenete in mano un peso con una delle zone più interessate dagli infortuni) nella atleti più forti e veloci. La prossima volta che corre- Alcune di queste istruzioni raggiungono il cervello, il braccio disteso in avanti e poi all’improvviso qual- tabella 2.1. te in gruppo, cercate di osservare (senza inciampa- dove molto spesso vengono processate in modo cuno aggiunge del carico extra, il riflesso miotatico re, mi raccomando!) il modo in cui i piedi degli altri conscio, mentre altre raggiungono un “centro di co- si attiva e cerca di effettuare tutti gli aggiustamenti Fibre muscolari lente e veloci, toccano terra e quali movimenti laterali e trasversa- necessari per permettervi di continuare a reggere il li si manifestano a livello del bacino e della parte mando” situato nel midollo spinale che le interpre- propriocezione ed esercizi ta in modo automatico. peso “correggendo” l’azione di tutti i muscoli coin- bassa della schiena, nelle spalle, nelle ginocchia e volti e influenzando la postura. di bilanciamento nelle anche. Se individuate una rotazione all’altez- Essenzialmente, i propriocettori sono “sensori” situati all’interno di muscoli, articolazioni e lega- L’allenamento di pesi (assieme ad alcuni tipi di alle- za delle caviglie, delle ginocchia e delle anche, que- menti. Rispondono a pressione, allungamento e Gli infortuni possono ridurre namento di resistenza) è fondamentale per aumen- sta sarà probabilmente dovuta in egual misura ai tensione, e sono fondamentali nell’iniziare il cosid- la propriocezione tare la velocità di corsa e ridurre il rischio di infortu- meccanismi di bilanciamento, alla forza specifica e detto “riflesso miotatico”. Forse avete già incontra- ni. Gli esercizi di potenza e sui massimali favoriscono a una scarsa tecnica di corsa. Gli infortuni possono compromettere l’efficacia del- to questo tipo particolare di riflesso quando avete lo sviluppo delle fibre muscolari veloci, ossia le fibre Più allenati sono la capacità sensomotoria e i mu- la capacità propriocettiva. È una cosa della quale provato ad allungare un arto oltre il suo sticking che producono velocità e potenza. Anche l’allena- scoli stabilizzatori, più efficace sarà la potenza ge- potreste non accorgervi del tutto, anche quando la point, quel punto oltre il quale, per esempio, non mento pliometrico e gli scatti permettono di lavora- nerata dai primi motori: tutto questo aiuta a render- riabilitazione sembra completa e ricominciate a cor- re sulle fibre veloci. Tuttavia, se ci si concentra trop- vi dei runner più forti, veloci e resistenti agli po sullo sviluppo di questo tipo di fibre si può infortuni. compromettere la capacità propriocettiva. Ciò avvie- I fusi muscolari, chiave della propriocezione ne perché le fibre veloci sono meno adatte al moni- toraggio e al controllo della tensione muscolare ri- Forza della schiena e sviluppo I fusi muscolari sono la chiave della propriocezione si agli antagonisti relativi. In questo processo gioca un spetto a quelle lente (da cui dipende la resistenza): della propriocezione perché forniscono al sistema nervoso centrale tutte le ruolo fondamentale un neurone motorio specifico, informazioni necessarie a produrre il riflesso miotatico chiamato motoneurone efferente, che si trova nel mi- gli impulsi nervosi inviati e ricevuti dai fusi muscola- La Swiss ball è uno strumento fantastico per svilup- ed assicurare così controllo e stabilità del corpo. dollo spinale. Questo neurone può essere paragonato ri e dai neuromotori corrispondenti sono di fatto pare una maggior propriocezione e migliorare la I fusi muscolari sono composti da fibre speciali. Sono al sistema elettronico di gestione del motore delle au- troppo rapidi nel caso delle fibre veloci. stabilità posturale: se ne trovano in abbondanza in presenti in numero maggiore nei muscoli o nei gruppi tomobili moderne: tiene sotto controllo tutte le infor- Eseguire esercizi improntati al bilanciamento a quasi tutte le palestre e comprarne una per uso do- muscolari che eseguono movimenti complessi, per mazioni che riceve e di fatto regola la potenza genera- una velocità inferiore migliora la propriocezione mestico non costa quasi nulla. Infortuni e indolen- esempio quelli delle mani e dei piedi. ta dai muscoli del corpo per salvaguardare sicurezza e perché permette ai muscoli posturali, in cui predo- zimenti alla schiena sono diffusi tra chi corre: per In realtà, i fusi sono composti da due tipi di fibre mu- integrità. minano le fibre lente, di contribuire al controllo del questo, gli esercizi specifici con la Swiss ball e l’al- scolari. Anche i legamenti contengono i loro meccanismi pro- movimento. Pertanto, è importante includere nel lenamento dei muscoli del tronco (vedi capitolo 9) Le fibre intrafusali sono particolarmente importanti priocettivi, chiamati organi di Golgi. Anche questi re- programma di resistenza/di precondizionamento e sono ottimi per correre meglio. per la propriocezione in quanto hanno la capacità di cettori hanno la capacità di monitorare la tensione contrarsi e regolare il carico di lavoro al quale il mu- muscolare e inviare messaggi al midollo spinale. Que- scolo è soggetto allo scopo di mantenere una postura sti ultimi vengono poi ritrasmessi per “frenare” even- sicura ed efficace. Ciò è possibile grazie all’invio di un tuali gruppi muscolari che rischiano l’iperestensione. gran numero di impulsi eccitatori ai primi motori che Ciò avviene per mezzo dell’invio di segnali elettrici devono controllare il movimento e un po’ meno impul- inibitori ai muscoli in questione. 12 13
corsa bilanciata corsa bilanciata Tabella 2.1 Progressione di esercizi propriocettivi specifici per la riabilitazione dopo un infortunio Equilibrio su entrambe Mettetevi in piedi con le Il “terreno” diventa meno stabile e/o per aumentare forza e stabilità della gamba inferiore le gambe con tavoletta gambe leggermente e l’oscillazione aumenta. I propriocettori propriocettiva o Bosu divaricate sulla tavoletta e i muscoli stabilizzatori devono sforzarsi Esercizio Descrizione Commenti propriocettiva o sul Bosu e di più per mantenere l’equilibrio Equilibrio su entrambe Restate in piedi con gli occhi chiusi mantenen- Questo semplice esercizio è uno dei primi a mantenete la posizione per le gambe con gli occhi do la pianta dei piedi bene a contatto con il cui ricorrere per recuperare/migliorare la almeno 15 secondi chiusi pavimento per 15 secondi propriocezione dopo un infortunio alla caviglia. Restando fermi sul posto, l’assenza di informazioni visive migliora la pro- priocezione Equilibrio su entrambe le Mantenete la posizione per L’assenza di informazioni visive richiede gambe con gli occhi 15 secondi una maggior propriocezione chiusi e tavoletta propriocettiva o Bosu Equilibrio in punta Avvicinate il tallone di un piede verso il gluteo Su una sola gamba e in punta di piedi non è di piedi su una sola ed estendete la punta delle dita dell’altro facile mantenere l’equilibrio. Probabilmente gamba restando in equilibrio per 15 secondi vi ritroverete a “oscillare” un po’ e dovrete cercare di controllarvi, attivando in questo modo un gran numero di propriocettori Equilibrio su una sola Mantenete la posizione per Ovviamente, questa progressione richiede gamba con tavoletta almeno 15 secondi una propriocezione ancora maggiore propriocettiva o Bosu Equilibrio su una sola Come sopra, Come nel primo caso, l’assenza Equilibrio su una sola 2 serie da 10 L’aggiunta della presa e del lancio rende gamba con gli occhi ma con gli occhi chiusi di informazioni visive richiede una maggior gamba con tavoletta ancora più difficile mantenere l’equilibrio chiusi, in punta di piedi ed eventualmente la pianta propriocezione. Il fenomeno è amplificato propriocettiva o Bosu e, dato che l’attenzione si concentra sulla o con la pianta del piede appoggiata a terra dalla natura unilaterale dell’esercizio afferrando e rilanciando palla, richiede una propriocezione inconscia appoggiata la palla maggiore. La palla può essere lanciata dal petto verso la parete e riafferrata sfruttando il rimbalzo oppure verso un partner. Il lancio si può effettuare dal petto in avanti o, per una difficoltà maggiore, con il braccio teso lateralmente rispetto al corpo 14 15
3 esercizi di corsa Migliorare tecnica e forza specifica Mettere un piede davanti all’altro per correre do- migliorare la tecnica, andrebbero eseguiti puntan- vrebbe essere facile. Ma se così fosse, saremmo do alla qualità massima. La fatica potrebbe com- tutti runner in formissima che sfrecciano con ele- promettere la precisione dei movimenti, quindi evi- gante passo felpato sulle strade e in campagna tate di stancarvi e prendetevi tutto il tempo che vi come sospinti da un motore instancabile. serve per il recupero. Se iniziate ad avvertire la fati- Basta un’occhiata alle competizioni di massa per ca, riducete le ripetizioni o la distanza sulla quale capire che la situazione è ben differente. Eseguire eseguite gli esercizi. Attenzione: se non lo fate, fini- regolarmente esercizi di corsa in abbinamento con rete per imparare schemi di movimento “sbagliati”. alcuni esercizi di forza specifica può migliorare la Prima di iniziare l’allenamento riscaldatevi con 5 tecnica e rinforzare i muscoli chiave riducendo il ri- minuti di jogging, poi eseguite i movimenti funzio- schio di infortunio (altri esercizi analoghi saranno nali (ossia quei movimenti che mimano quello che presentati nel capitolo 4). farete durante gli esercizi) per tutte le parti del cor- po, come la marcia sul posto e l’oscillazione delle Gli esercizi braccia. Gli esercizi che seguono si concentrano sulle varie Al termine dell’allenamento raffreddatevi con un fasi dell’andatura di corsa e dovrebbero aiutarvi a paio di minuti di jogging e lavorate di stretching sui sviluppare una buona tecnica. maggiori muscoli del corpo. Le fasi prese in considerazione sono: Esercizi per la fase di contatto • La fase di contatto Durante il contatto, il piede tende a ruotare verso • La fase di recupero l’interno per assorbire meglio l’impatto. Il fenome- • La fase di spinta no si chiama pronazione. Se il piede ruota troppo si parla di iperpronazio- Oltre a questi, abbiamo anche incluso alcuni eserci- ne, ed è una tendenza scorretta dalla quale posso- zi per aiutarvi nel movimento corretto delle braccia. no derivare infortuni. Per questo motivo, è bene Tutti gli esercizi andrebbero eseguiti su una su- fare analizzare la propria andatura da un professio- perficie adeguata, per esempio una pista, un manto nista qualificato. Molti negozi specializzati dispon- erboso basso e asciutto o una palestra. gono di uno scanner plantare: fatevi aiutare a sce- Dato che lo scopo di questi esercizi è quello di gliere le scarpe migliori per voi. 25
esercizi di corsa esercizi di corsa Migliorare il modo in cui il piede entra a contatto Suggerimenti per migliorare con il terreno comporta un miglioramento delle pre- la tecnica di corsa stazioni. Questi esercizi vi insegneranno a correre con i piedi sempre più dritti e sfruttando l’appoggio • Guardate avanti e tenete petto e mento sollevati. sul posto). I flessori delle anche (i muscoli che si tro- sull’avampiede, un accorgimento che, come è stato • Usate le braccia per assistervi, soprattutto quando vano frontalmente in cima alla coscia) svolgono un dimostrato, riduce l’impatto e di conseguenza il ri- correte sopra i tre quarti della velocità massima (alle ruolo fondamentale a riguardo. schio di infortuni, e vi permette inoltre di correre a velocità inferiori lasciate che assecondino semplice- • Generate il movimento in avanti con il bacino. Non una velocità maggiore. mente il movimento delle gambe, perché l’apporto esagerate, però, perché rischiate di allungare ecces- che possono dare alla spinta è pressoché nullo e sivamente il passo. sprechereste energie preziose). • Provate ad appoggiare il piede quando si trova in li- • Evitate i movimenti rotatori del tronco. Anche se nea con l’anca (si tratta della fase di sostegno, in cui data la natura unilaterale della corsa dovuta all’alter- un piede è a contatto con il terreno e l’altro sta oscil- narsi dell’azione delle gambe una leggera rotazione è lando per compiere il passo successivo). inevitabile, dovreste cercare di mantenerla a un livel- • Cercate di appoggiare l’avampiede e non il tallone lo minimo. Troppa rotazione comporta una perdita di (come abbiamo più volte rimarcato, le moderne scar- forza propulsiva (dato che l’energia viene assorbita e pe da running tendono a incoraggiare l’appoggio sul si disperde nel tronco invece di essere ritrasferita tallone; vedi pp. 18 e 19). L’appoggio in avampiede sulla superficie di corsa). Un tronco che non è stato riduce le forze generate dall’impatto con il terreno e condizionato per la corsa tende a ruotare di più (vedi favorisce la velocità. La fase di contatto capitolo 8 per numerosi esercizi specifici volti a rin- • Soprattutto quando correte alle alte velocità, i talloni forzare quest’importantissima zona del corpo). dovrebbero avvicinarsi al gluteo durante la fase di • Le ginocchia vanno spinte avanti e verso l’alto (non recupero. Non enfatizzate troppo la cosa, però, per- solo verso l’alto, altrimenti vi ritrovereste a correre ché dovrebbe venirvi naturale farlo. Es. 3.1 Salti a gambe tese Benefici Le caviglie e i muscoli del polpaccio generano gran parte dell’energia necessaria alla corsa, ma spesso i runner tendo- no a trascurarli a favore dei glutei e dei muscoli della coscia (il tendine di Achille in particolare immagazzina e rilascia una quantità considerevole di energia elastica). Aumentando le proprietà elastiche di caviglie e polpacci con gli esercizi plio- metrici (salti) potrete raggiungere una velocità maggiore e coprire una distanza più lunga con ogni passo. Esecuzione Con le ginocchia leggermente piegate, saltate sul posto cer- cando di generare gran parte della spinta con i piedi e le ca- viglie. Atterrate in avampiede ed eseguite immediatamente il salto successivo. Mantenete eretti busto e testa e guardate avanti. Sfruttate l’oscillazione delle braccia avanti e indietro per amplificare la spinta. Esempio di postura corretta Ripetizioni: 3 serie da 20 26 27
esercizi di corsa Es. 3.2 Salti a gambe tese Es. 3.3 Saltelli a gamba tesa Esecuzione Esecuzione Con i piedi separati della distanza delle spalle Con i piedi separati della larghezza delle spalle fate un passo in avanti, sollevando la gamba di fate oscillare la gamba in avanti a un angolo di fronte a voi a un angolo di circa 45° rispetto al circa 45° rispetto al terreno. Abbassatela velo- terreno. Poi, tenendo il tallone sollevato, ripor- cemente in modo da appoggiare l’avampiede, tate velocemente il piede a terra nella posizione fate scattare immediatamente l’altra gamba in di partenza. Tra un’alzata e l’altra effettuate un avanti con un’azione “a forbice” e riportate su- salto. Ripetete la sequenza di alzata e salto più bito il piede in appoggio “tirando” il corpo in volte, mantenendo il tronco eretto e il mento in avanti. Mantenete il busto eretto e coordinate il avanti. Coordinate il movimento delle braccia movimento delle braccia con quello delle gam- con quello delle gambe (in opposizione). be. Percorrete 20 m adottando questa specie di strano “passo dell’oca”. Più forte il piede col- Ripetizioni: 4 serie da 20 m (alternate le gambe a ogni ripetizione) pirà il terreno, più velocemente avanzerete e maggiore sarà la risposta pliometrica. Progressione • Eseguite l’esercizio aumentando velocità e Ripetizioni: 3 serie da 20 forza, saltando più rapidamente tra un’alzata e l’altra. Progressione • Alternate sinistra, destra e sinistra (ossia Dopo 15 m iniziate a correre normalmente, enfa- cambiate gamba a ogni ripetizione). tizzando l’appoggio del piede. Es. 3.4 Reazione del piede all’appoggio e fase di recupero Esecuzione Questa descrizione si riferisce alla variante unilaterale (su una gamba singo- la), coinvolgendo la gamba destra. Iniziate a correre e spingete in avanti la gamba sinistra, mantenendola leggermente tesa, quindi sollevate dinamica- mente il tallone della gamba sinistra verso il gluteo e completate l’oscillazio- ne appoggiando il piede a terra in posizione dorsiflessa (come descritto nell’esercizio 3.3). Puntate a sollevare nuovamente il tallone il più veloce- mente possibile e in linea con l’anca per spingervi avanti, dando inizio all’o- scillazione successiva. Durante l’oscillazione, fate passare il tallone il più possibile vicino al gluteo e sotto il bacino (in questo modo migliorerete la fase di recupero e rinforzerete anche e muscoli ischiocrurali). Coordinate braccia e gambe (in opposizione) e aumentate la velocità di esecuzione man mano che prendete confidenza con l’esercizio e sviluppate forza specifica. Fondamentalmente, ogni gamba esegue un ciclo di corsa enfatizzato. Ripetizioni: 4 serie da 20 m (2 con la gamba sinistra e 2 con la destra) 28 29
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