Consiglio comunale del 17 novembre 2020 - Euro Servizi SRL

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Consiglio comunale del 17 novembre 2020

Consiglio comunale del 17 novembre 2020
PRESIDENTE
Benvenuti, possiamo cominciare, chiedo al Segretario, Dott. Mancusi, di fare l'appello.

SEGRETARIO
Appello

ZINI Angelo                                  presente
MAROTTI Chiara                               presente
SCELZA Massimo                               presente
MAZZEI Nadia                                 presente
SCOTTO Delia                                 presente
BICECCI Alessia                              presente
FRATTI Andrea                                presente
PISANI Idilio                                presente
BATTAGLINI Giuseppe Massimo                  assente / presente p. 3
BALDI Luca                                   assente / presente p. 3
MIBELLI Carla                                presente
GARFAGNOLI Marino                            presente
MELONI Simone                                presente
FORNINO Vincenzo                             presente
CETICA Federica                              presente
DI TURSI Paolo                               presente
LANERA Luigi                                 presente

Presenti: 15

PRESIDENTE
Individuiamo gli scrutatori: Bicecci, Garfagnoli, Cetica.
(indicazioni per gestione Covid, raccomandazione di mantenere le mascherine, silenziare i
telefoni)

Faccio appello all'art. 18, l'ordine del giorno è abbastanza nutrito, quindi saremo sicuri di
rimanere nei tempi previsti per l'intervento di 5 minuti.

Punto n. 1 all'Ordine del Giorno: comunicazioni del sindaco.

SINDACO
Buonasera a tutti. Ben ritrovati, riprendiamo i lavori del Consiglio comunale dopo un po' di
tempo, e a questo motivo è dovuto l'affollamento dell'ordine del giorno, perché questo ha
comportato di ripartire con un ordine del giorno un po' lungo, ma ci dobbiamo prendere il
tempo che serve per il Consiglio e se riterremo opportuno prendere un'altra giornata per
entrare in merito delle questioni, potremmo decidere di rimandare ad altri Consigli, in modo
da fare comunque una discussione.

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Vi ringrazio anche per la disponibilità , tutti, che i consiglieri hanno avuto di effettuare
comunque il Consiglio comunale in presenza, perché sapete che le normative nella nostra
zone prevedono che le riunioni devono avvenire a distanza, ma nel caso speci8ico le riunioni
dei organi istituzionali, il Consiglio comunale lo è , se si ritiene necessario e i componenti sono
ovviamente d'accordo si può comunque effettuare le riunioni in presenza come stiamo
facendo oggi, rispettando tutte le normative di sicurezza e distanziamento che sono previste,
per questo vi ringrazio, perché come abbiamo sempre detto, il fatto di fare le riunioni in
presenza consente uno scambio più vivo, più caldo delle opinioni, è sempre preferibile,
quando è possibile, farlo in presenza.
Vi ringrazio per questo e prima di passare all'Ordine del Giorno vorrei fare due
comunicazioni veloci, però credo doveroso, proprio di informazione al Consiglio comunale.
E' quella che facciamo quotidianamente come amministrazione sulla situazione Covid, sulla
emergenza Covid, come sapete ci siamo presi l'impegno di avere un rapporto costante e
diretto con la popolazione tutti i giorni, o con dirette Facebook o aggiornamenti quotidiani,
per fare sempre il punto della situazione.
Oggi lo anticipiamo un po', normalmente lo facciamo intorno alle 18:00 ogni giorno, ma oggi
visto che si passa in Consiglio comunale mi pareva opportuno e necessario che lo facessimo
proprio in questo momento.
Per dare degli aggiornamenti in tempo reale, io l'ultimo contatto con ASL lo ho avuto un'ora fa,
e risulterebbe che ad oggi i nuovi casi positivi sono solo uno, poi vediamo in serata se si
aggiunge altre situazioni, veniamo da due giorni, sabato, domenica, venerdı̀ dove i casi erano
stati come abbiamo detto ieri 13, c'è una situazione che si evolve in continuazione, anche da
noi e quindi va tenuta sotto controllo.
In questa situazione, aggiornando i dati complessivi della emergenza, sul territorio elbano a
oggi, risultano quindi complessivamente 223 casi positivi, da inizio pandemia, ripeto da
marzo 8ino ad oggi, di questi, attualmente positivi sul territorio, sono 128, .i guariti sono 88, i
ricoverati risultano 5 in questo momento, 2 sono presso alberghi sanitari, e questa è la
situazione del momento.
Ce lo stiamo dicendo ormai tutti i giorni, ma è bene ricordarlo anche in questa occasione, noi
non siamo ovviamente fuori dalla situazione, che si sta evolvendo in tutta Italia e anche nella
nostra regione, e quindi siamo dentro il sistema dei meccanismi e normative di zona rossa,
come è diventata la regione Toscana, sotto questo fronte registriamo nel nostro territorio
elbano alcuni elementi di maggiore positività rispetto al resto della Toscana, del territorio,
altrimenti forse un po' meno positivi, tra quelli meno positivi, appunto come dicevo non
siamo fuori dal trend.
Mentre nella prima fase di epidemia in sostanza noi abbiamo, siamo riusciti, un po' per le
azioni che abbiamo messo in campo tutti insieme in quel periodo, e un po' perché ci ha detto
anche bene, io.. bisogna rimettersi un po' alla buona sorte, ma in quel periodo abbiamo gestito
un numero molto ristretto di casi positivi, e siamo arrivati a un certo punto a poter proclamare
che il nostro era un territorio Covid free. In quei momenti ci apprestavamo ad aprire una
nuova stagione turistica, anche e nel mese di aprile e maggio non sapevamo esattamente cosa
sarebbe accaduto, c'erano fortissimi dubbi, poi per fortuna è andata in un certo modo,
comunque gestivamo situazioni di quel tipo, con numeri molto limitati ,però forse un livello di
apprensione maggiore di ora, però anche per noi era un fatto nuovo, non sapevamo come la
epidemia potesse esplodere anche sul nostro territorio.

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Da settembre in poi siamo entrati nello stesso trend, i casi sono aumentati in maniera
esponenziale anche da noi ,e da settembre in poi abbiamo avuto più di 200 casi, rispetto ai 18-
20, che avevamo avuto in marzo, aprile, maggio.
Questo per capire per darvi l'idea del cambiamento di scenario che abbiamo anche noi dovuto
gestire, da questo punto di vista chiaramente il nostro sistema, che è un sistema piuttosto
fragile, sensibile, non è andato in sofferenza, speriamo di no, ma ci può destare e desta un
livello di preoccupazione, perché qualora questi casi si trasformassero in tempi rapidi, come
abbiamo visto che può avvenire in altri luoghi, dovremo essere pronti a gestire una fase
maggiormente emergenziale.
Questo sotto l'aspetto che ci fa mantenere molto alta la attenzione e anche il livello di
preoccupazione, sotto altri aspetti possiamo invece dire che la nostra area, la nostra zona,
reagisce in maniera migliore rispetto ad altre.
Per quanto riguarda ad esempio il sistema di tracciamento che sta creando problemi in tutta
Italia, e anche in Regione Toscana, dove 8inora ci sono state situazioni di grande sofferenza, da
noi questo sistema, con le forze che il servizio ASL può mettere in campo 8ino a questo
momento riesce a stare al tempo con le situazioni, si individuano via via i casi positivi, perché
risultano dai tamponi, e nel giro di poche ore si riesce a completare il tracciamento, e a
isolare le persone considerate contatti stretti di questi casi positivi, e sempre più andare a
restringere e monitorare la situazione, questo ci consente di non avere tempi morti, che
possono aumentare il rischio di contagio, perché chiaramente se il tracciamento non funziona,
le persone potenzialmente positive continuano a circolare e quindi continuano ad aumentare
il pericolo di contagio, sotto questo punto di vista un po' meglio degli altri stiamo, sotto questo
aspetto.
L'altra questione è legata al monitoraggio, al controllo delle persone positive, che non hanno
bisogno di ricovero, stanno presso il proprio domicilio, attualmente sono 128, quasi 130
persone, distribuite su tutto il territorio elbano, perché anche qui non 8inalmente, ma da un
certo punto di vista si è 8inalmente capito che non c'è qualche Comune che riesce a rimanere
immune da questa cosa, ormai i casi positivi si stanno manifestando sul territorio di tutti i
Comuni, e quindi c'è un sistema di monitoraggio legato ai medici di famiglia, e i pediatri, che
devono quotidianamente avere rapporto con i loro pazienti, nel caso siano positivi, e poi c'è il
sistema delle USCA; che però sono pochi, sono medici e infermieri che fanno solamente
questo sistema e devono prendersi in carico tutte o quasi persone, che non stanno tutte
insieme, stanno in un Comune piuttosto che in un altro, si devono spostare e quindi non è un
sistema semplice da gestire, speriamo che anche da noi, come ci viene detto, questo sistema
delle USCA venga potenziato, che ci sia almeno un'altra unità che possa entrare in servizio in
modo da migliorare questo sistema, anche perché qui, e poi chiudo, si innesta un altro aspetto
importante di questa situazione, che è la capacità di mantenere un rapporto costante con le
persone che sono coinvolte dal virus o perché sono casi positivi conclamati, e quindi devono
stare strettamente a domicilio, o perché sono contatti stretti, che devono stare comunque in
quarantena e quindi devono stare a casa, la necessità dal punto di vista psicologico, oltre che
sanitario chiaramente , ma la necessità che ci sia qualcuno, in questo caso delle istituzioni che
in qualche modo, se non quotidianamente, ma con una tempistica abbastanza ripetuta nel
tempo si fa sentire, fa una telefonata, una visita a queste persone, da l'idea di un sistema che
c'è , è presente e non ti lascia solo. E questo è un aspetto fondamentale, che dobbiamo
continuare a tenere in piedi.
Questa è la situazione che ci siamo detti e ci diciamo ogni giorno, proviamo a capire cosa
succederà nelle prossime settimane, non solo da noi, ma anche a livello complessivo regionale,

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se per le festività natalizie possiamo ritrovare,migliori momenti di oggi, e magari tornare
indietro nella valutazione della regione, ormai è diventato un fatto a tutti conosciuto.
l'ultima cosa che voglio dire, è che la convenzione di ASL per la messa in attività dell'albergo
sanitario sull'isola d'Elba, diventerà operativa da domani, dal 18, e quindi anche questo
obiettivo lo abbiamo raggiunto, sul territorio, cosı̀ come lo avevamo già messo in piedi nella
prima fase. Questa la prima questione.

La seconda invece comunicazione molto più breve, è legata a un fatto accaduto qualche
settimana fa, ed è relativo alla decisione assunta dalla autorità di sistema portuale di rivedere
il sistema delle tariffe dei servizi portuali, sui porti di proprietà portuale, quindi in
particolare quelli di Piombino, Portoferraio e Campo, Rio Marina, estendendo anche a tutti i
residenti elbani queste tariffe.
Come sapete, questa è una vicenda relegata 8in dall'inizio, alla allora autorità portuale di
Piombino, che poi si ampliò ad autorità portuale di Piombino ed Elba con i porti elbani e
nell'ambito della istituzione delle autorità portuali, le tariffe dei servizi portuali furono
determinate per i porti, ma con esclusione, esenzione per i residenti sull'isola d'Elba.
La questione adesso è passata attraverso una serie di veri8iche e controlli, a più riprese,
anche da parte della Corte dei conti e da parte di altri enti di controllo e la autorità portuale,
ritiene correttamente e legittimamente che un sistema tariffario di questo tipo, prestato a
erogazione di servizi non può prevedere la esenzione da parte di una parte di utenza.
In realtà siamo tutti utenti dei servizi portuali, anche noi residenti elbani, e quindi non
possiamo essere esentati, se usufruiamo del servizio, da qui la necessità di rivedere il sistema
e applicarlo anche a noi residenti.
Questo fatto ovviamente ha creato un problema molto importante e serio, perché di punto in
bianco, non tanto, io lo voglio dire chiaramente questo è stato oggetto di una discussione con
la autorità portuale, ovviamente e anche con i sindaci, non tanto sulla legittimità che ci può
essere che anche gli utenti elbani debbano avere una tariffa da pagare, se usufruiscono di
servizi portuali, non è questa la questione di principio, la questione dirimente però è che non
si può pensare che da un momento all'altro, dopo 20 anni, su un biglietto residente che costa
3 euro e qualcosa, 3, 20, si debba fare pagare 0,80 euro in più perché la tariffa è di 40
centesimi a porto, siccome in un attracco si toccano due porti è 40 + 40 per andare e 40 + 40
per tornare, e poi quando c'è la macchina c'è 1,40 euro per andare e per tornare, se facciamo
il conto arriva una sproporzione dal punto di vista dell'aumento percentuale, primo.
Seconda questione: se si tratta di tariffe e servizi portuali, che si regolano sui porti e se io
pago 40 centesimi per ogni punto porto che tocco, dovrebbe essere evidente che tutti i
servizio porto che vengono erogati sono allo stesso livello, quindi quello che viene erogato a
Piombino deve essere erogato a Portoferraio, Campo e Rio Marina e questo sappiamo che no
avviene.
Come sindaci abbiamo espresso una opinione contraria anche per le modalità con le quali si è
arrivati a queste decisioni, perché poi non ci sono stati coinvolgimenti, non c'è stato .. costruito
con un rapporto con le istituzioni e poi sappiamo che sono inserite anche altre iniziative di
carattere politico, e altre lo saranno a livello regionale, per provare a rivedere questa
situazione perché effettivamente è una scelta dif8icilmente digeribile, in questi termini.
Dall'altra parte dobbiamo dire che la autorità portuale non ha alibi, vedremo come andrà a
8inire la questione tariffe, ma a questo punto la autorità portuale la dobbiamo veramente
chiamare al tavolo, e al campo di gioco, che si faccia nei porti tutto quello che è necessario
fare.

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LANERA
Volevo suggerire una cosa: chi è il più penalizzato in questa situazione? I cittadini della isola
d'Elba, perché il piombinese o il livornese, non va avanti e indietro gli unici penalizzati da
questa tariffa sono i cittadini elbani, sindaco datti da fare, cerca di importi in questa
situazione vergognosa per gli abitanti dell'isola.

SCELZA
Velocemente su entrambe i temi, perché anche la prima parte, quella legata al Covid, mi ha
suggerito una ri8lessione, perché ieri sono andato a casa di un mio coetaneo e c'erano due
ragazzi delle superiori che studiavano, e in questi giorni, le ultime limitazioni che ci sono state
hanno colpito soprattutto questi ragazzi, sono limitazioni che hanno portato a fare, al di là
della distanza delle scuole (.....) e in funzione di quello che diceva il sindaco vorrei ringraziare
i ragazzi di questa particolare generazione, perché intanto sono quelli che normalmente noi
additiamo sempre, perché le cui trasgressioni sono più evidenti, perché magari li troviamo in
giro, ecc. Sono quelli però a cui vengono chiesti i maggiori sacri8ici, abbiamo avuto tutti
quell'età , stare a casa, non andare a scuola e non avere socialità in quella fase della vita è
molto più dif8icile e sono quelli che con tutta probabilità saranno quelli che pagheranno i costi
di quelle spese che stiamo affrontando oggi, ricadranno su quella generazione, volevo solo far
questo tipo di ragionamento.

Per quanto riguarda invece il discorso dei servizi portuali, avevo preparato, e lo vorrei
sottoporre al Consiglio comunale un ordine del giorno, brevissimo, un tra8iletto, nato da un
confronto che c'è stato con il consigliere Meloni in una trasmissione locale, nella quale ci
siamo affrontati a battute, però ci siamo lanciati l'idea di fare congiuntamente un ordine del
giorno, che leggo:
“ In questi giorni abbiamo appreso della autorità portuale che in seguito a una valutazione
della Corte dei conti sarà introdotto l'obbligo di pagamento dei servizi portuali anche per
tutti i cittadini residenti nelle isole minori.
Il Consiglio comunale impegna il sindaco, la Giunta le forze politiche ad attivarsi presso il
ministero dei Trasporti, la ART – autorità di regolazione dei trasporti - che penso che sia
quella che ha messo questo balzello e ANCIM, il sindaco ne è vicepresidente – e ogni altra
istituzione per evitare ai cittadini elbani questa ulteriore penalizzazione in una situazione
già fortemente disagevole. “
La ho già consegnata.

MELONI
Tre cose brevissime: la prima attrezziamoci, perché sarà un lungo periodo in cui ci
incontreremo, magari non in presenza ma i cittadini che ci ascoltano da casa lamentano la
nostre strutture poco ef8icienti, perché non ci sentano, è opportuno che possano partecipare
in maniera più attiva, sicuramente ci sono dei sistemi che possiamo adottare.
La seconda: sugli aggiornamenti del Covid, ringrazio il sindaco che puntualmente ci da questi
aggiornamenti, tutti i giorni, e ringrazio e vorrei esprimere vicinanza, credo si possa fare a
nome del Consiglio comunale a tutti gli operatori sanitari che si sono ritrovati dopo pochi
mesi ad affrontare una emergenza in questo territorio ancora più pesante, perché non tanto
per la gravità dei casi, quanto per il numero e per la preoccupazione che ahimè abbiamo tutti,
sulla tenuta del nostro ospedale, che fortunatamente, grazie al personale che ci opera

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all'interno, sta tenendo bene, e non ha creato nessun tipo di problema che invece vi posso
assicurare, che in tanti ospedali del continente ci sono purtroppo stati.
Ogni tanto bisogna dirlo, perché altrimenti si legge solamente di articoli che questo ospedale
va chiuso e non funziona nulla.
Ci tengo a ringraziare tutto il personale dell'ospedale, dai direttori alla impresa di pulizia.
Terzo punto: quello sui porti. Io credo che hanno fatto bene i sindaci già a scrivere, ma i
Consigli comunali devono rafforzare questa presa di posizione, perché è un balzello
inaccettabile per chi vive su un'isola, e quindi come diceva il consigliere Scelza,
confrontandoci durante una diretta della Edicola elbana show, io avevo lanciato una proposta
in una sorta di scambio di battute, tra me e Massimo, di fare questo documento, io credo che
sia un documento semplice ed ef8icace per dare ai sindaci il supporto del Consiglio comunale.
Sarebbe bello se anche gli altri Consigli comunali dell'isola d'Elba, visto che ci teniamo tanto
ad avere 7 Comuni, presentassero un ordine del giorno simile, propongo di trasmetterglielo
in modo che anche loro possano farlo, grazie.

PRESIDENTE
Se non ci sono altri interventi, io voterei questo ordine del giorno, e quindi lo rendiamo
uf8iciale.

Favorevoli Unanimità
Contrari Nessuno
Astenuti Nessuno

SEGRETARIO
Lo approviamo nell'ambito delle comunicazioni, poi naturalmente assume la sua autonomia
con l'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Punto n. 2 all'Ordine del Giorno: comunicazioni del presidente del Consiglio

Più che una comunicazione visto i numeri che abbiamo per quanto riguarda la situazione
Covid 19 sul nostro territorio, vorrebbe fare un appello invece ai genitori, perché come
genitori dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo, diamo l' esempio ai nostri ragazzi af8inché
rispettino le regole, in ogni situazione anche a quella che a loro non sembra di pericolo
immediato e invece lo è , perché ci sono delle strutture scolastiche e anche dell'infanzia che
sono state chiuse, perché ci sono stati casi di Covid, per cui non bisogna mai abbassare la
guardia, e io proprio perché siamo seguiti da tante persone, voglio rivolgermi agli adulti, che
non portino i loro ragazzi in questa situazione, che gli stiano dietro e con l' esempio gli
facciano capire la gravità della situazione, perché questo è il ruolo dell'adulto, che gli facciano
vedere quale è la strada giusta da seguire, perché i ragazzi a volte non valutano chiaramente il
rischio che corrono. Siamo noi adulti però a doverglielo ricordare in ogni momento.
Io ricordo mia mamma mi diceva sempre, quando si usciva di casa: “ hai preso il fazzoletto?”
perché era questa la educazione che ci veniva data, ora bisogna dire ai nostri ragazzi: L” hai
presa la mascherina? Metti la mascherina sul naso, sulla bocca, e cerca di comportarti bene”
per la salute di tutti. Non solo di chi indossa la mascherina, ma soprattutto per quelli con cui
veniamo a contatto.

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Punto n. 3 all'Ordine del Giorno: rati+ica della delibera di Giunta n. 161 del 9.10.20 ad
oggetto: bilancio di previsione 2020-2022 – variazione             agli stanziamenti di
competenza e di cassa.

Do la parola al sindaco.

SINDACO
Io se siete d'accordo, possiamo mettere insieme i punti dal 3 al 6, poi li voteremo
separatamente, e si tratta di due rati8iche di variazione di bilancio e di due comunicazioni di
prelevamento dal fondo di riserva.
In realtà la variazione più importante è la prima, relativa alla delibera di Giunta 161 del 9.10,
nella quale abbiamo fatto la variazione per disporre una serie di interventi che si erano
de8initi con più urgenza, rispetto all'assestamento e salvaguardia generale che invece
faremo al prossimo Consiglio comunale.
In questa variazione le questioni più rilevanti riguardavano incarichi professionali per
progettazioni importanti negli immobili scolastici, relativi agli interventi di messa in
sicurezza soprattutto e a un incarico sempre professionale per un intervento di
manutenzione straordinaria sul cimitero comunale.
Inoltre abbiamo accertato un contributo da parte del ministero per acquisto di libri per la
biblioteca ed è una misura anche questa prevista nell'ambito di agevolazioni Covid, in favore
delle librerie, e il ministero ha dato contributi ai Comuni perché spendessero questi soldi per
acquisto di libri presso le librerie presenti sul proprio territorio, cosa che abbiamo fatto
anche noi spendendo 10 mila euro e qualcosa di libri, e sono stati acquistati presso le librerie
presenti sul nostro territorio.
Inoltre, abbiamo fatto una variazione interna al contributo di sbarco, per destinarlo da un
capitolo all'altro, da acquisto a prestazioni, o viceversa, non ricordo, è solo una variazione
interna, e invece abbiamo 8inanziato con spesa corrente, quindi con il bilancio corrente,
rispetto all' equilibrio di altre risorse in conto capitale, in particolare gli oneri, che come
sapete, sono bloccati, come abbiamo detto in altre occasioni per effetto della vicenda di
rimborso che dovremo fare a una società privata, abbiamo 8inanziato con parte corrente degli
interventi signi8icativi che stanno per partire, in parte sono partiti e andrà a buon 8ine tra
poco e sono 80 mila euro di cui 20 mila euro per interventi di manutenzione urgente sulle
strade e 60 mila euro per acquisto di arredi all'interno della città , per la viabilità pubblica.
Un altro piccolo intervento sulle case del Traditi per rimettere a norma, e fare funzionare mi
sembra l'ascensore che si era bloccato.
Altra cosa importante: abbiamo ri8inanziato per gli ultimi mesi dell'anno il servizio di taxi
collettivo, che si era fermato.
Questa è la prima variazione.

La seconda variazione riguarda solo alcune questioni, in particolare una relativa al
rimpinguamento del capitolo per gli incarichi legali, avevamo bisogno di dare degli incarichi e
mancavano delle risorse, per 25 mila euro di maggiori spese legali.
In questa delibera ci sono molte altre variazioni, ma riguardano tutte sistemazioni interne di
capitoli riguardanti le spese di personale , è una sorta di assestamento di bilancio generale
sul personale, dettato dall'uf8icio personale.

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Poi ci sono le due comunicazioni di prelevamento dal fondo di riserva, che sono due importi
molto piccoli, uno di 475,80 euro, che sono servite per acquistare delle sedie che utilizziamo
per le cerimonie, i matrimoni per dare decoro a quella sede, in attesa di restauro.
E altri 400 euro e rotti, 470, per una sistemazione sulla parte del personale riguardante il
personale che ha partecipato ai servizi per le consultazioni elettorali.

PRESIDENTE
Votazione punto n. 3 all'Ordine del Giorno: rati8ica della delibera di Giunta n. 161 del 9.10.20
ad oggetto: bilancio di previsione 2020-2022 – variazione agli stanziamenti di competenza e
di cassa.
Presenti 17:

Favorevoli 12
Contrari   0
Astenuti   5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Immediata eseguibilità :

Favorevoli 12
Contrari    0
Astenuti    5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Votazione Punto n. 4: rati8ica della delibera di Giunta n. 164 del 16.10.20 ad oggetto: bilancio
di previsione 2020-2022 – variazione agli stanziamenti di competenza e di cassa.

Favorevoli 12
Contrari    0
Astenuti    5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Immediata eseguibilità :

Favorevoli 12
Contrari   0
Astenuti   5(Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Punto n. 5 all'Ordine del Giorno : comunicazione di prelevamento dal fondo di riserva
art 19 del regolamento contabilità – delibera n. 153 del 4.9.20 – presa d'atto:

Favorevoli 12
Contrari   0
Astenuti   5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Immediata eseguibilità :

Favorevoli 12
Contrari   0
Astenuti   5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

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Punto n. 6 all'Ordine del Giorno : comunicazione di prelevamento dal fondo di riserva
art 19 del regolamento contabilità – delibera n. 169 del 12.11.20 – presa d'atto.

Favorevoli 12
Contrari   0
Astenuti   5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Immediata eseguibilità :

Favorevoli 12
Contrari   0
Astenuti   5 (Meloni, Cetica, Fornino, Di Tursi , Lanera)

Punto n. 7 all'Ordine del Giorno: Cosimo de' Medici s.r.l.- determinazione ai sensi
dell'articolo 194 D.lgs 267/2000 – indirizzi operativi alla società.

Parola al sindaco.

SINDACO
Questo è un argomento che ci è passato davanti tante volte anche in questa nostra
consigliatura, altre volte è passato anche nella precedente, parliamo della nostra, visto che
siamo protagonisti in questo Consiglio comunale.
Quindi 8inalmente, uso proprio questa parola, 8inalmente, arriviamo al Consiglio comunale
perché si possa mettere, non dico la parola 8ine, ma una parola di chiarezza in un percorso
che è iniziato tanto tempo fa, e che quindi apre de8initivamente una nuova prospettiva, anche
dal punto di vista non solo della volontà politica, ma anche nelle questioni tecniche, pratiche,
burocratiche, formali.
Io farò oggi una breve, mi concederete qualche minuto, sulla vicenda, provando a inquadrarla,
il più possibile in maniera puntuale, dopo di che chiederò al presidente di fare intervenire in
Consiglio comunale lo studio legale che ci ha supportato in questo percorso, in questa vicenda,
in modo tale che possa comunicare direttamente con i consiglieri ed esprimere il parere che ci
è stato fornito, la consulenza che ci è stata fornita, che come documento formale è allegato
alla delibera che vi è stata consegnata, poi ovviamente ci sarà la discussione.
Per reinquadrare la situazione, io parto da due o tre punti fondamentali.
Primo punto: è una questione diciamo soprattutto di riconferma della volontà politica.
Noi, questa maggioranza ha sempre sostenuto e ribadito di vedere e concepire la società
partecipata Cosimo de' Medici come una struttura e un soggetto fondamentale e strategico
per la amministrazione comunale nel suo complesso e il governo del territorio, l' erogazione
dei servizi importanti alla città di Portoferraio, questo lo abbiamo detto non solo nel nostro
mandato di governo e ripetutamente, in vari passaggi all'interno del Consiglio comunale, ma
già prima, durante la campagna elettorale, quando di discuteva e ci si confrontava sui
programmi, questo è quello che abbiamo sempre pensato e sostenuto e continuiamo a
sostenere, lo abbiamo ovviamente da questo punto di vista ribadito all'interno di atti formali
che abbiamo dichiarato nel nostro operato, compresi gli indirizzi generali, inseriti nel
Documento Unico di Programmazione, 2020-2022 nel quale ribadiamo quale è il ruolo
fondamentale che vogliamo assegnare a questa società .

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Consiglio comunale del 17 novembre 2020

Per cui per noi la società Cosimo de' Medici è un pezzo del Comune di Portoferraio, è un
pezzo della amministrazione di Portoferraio.
Quando siamo entrati al governo di questa città , noi abbiamo trovato una situazione
completamente opposta, abbiamo trovato due soggetti, il Comune di Portoferraio e la società
Cosimo de' Medici che si facevano la guerra, perché uno aveva fatto un decreto ingiuntivo
all'altro, con Cosimo de' Medici al Comune e non si parlavano, anzi litigavano, anche
legalmente. Una prospettiva esattamente contraria a quella che noi riteniamo che debba
essere e una prospettiva anche assolutamente irrazionale se cosı̀ la vogliamo de8inire.
Il problema che ci siamo posti è stato come iniziare, riprendere, perché per certi versi si
trattava di riprendere, un percorso e un lavoro che portasse de8initivamente a risolvere i
rapporti con8littuali tra Comune e Cosimo de' Medici, e quindi ri – organizzare un clima di
lavoro, di impegno di collaborazione, come deve essere tra una amministrazione e una sua
società partecipata, tra l'altro al 100%.
non c'è nemmeno da discutere con altri soci, siamo solo noi, quando si va in assemblea con la
Cosimo de' Medici, ci va il sindaco del Comune, non il sindaco insieme a altri sindaci e quindi
discuto con me stesso. Questo lo scenario, da lı̀ siamo partiti, e lo abbiamo detto molto
apertamente, abbiamo fatto un percorso lungo, faticoso, dif8icile, perché bisognava ricomporre
un sistema, un clima, e bisogna ricomporre degli ostacoli, che non sono facili, e non erano
semplici, e in questo lungo percorso, che è durato tanto, io mi ero ripromesso, ci eravamo tutti
ripromessi di fare molto prima ma non ci siamo riusciti, forse perché non siamo cosı̀ bravi, ci
mancherebbe, ma forse perché il problema è un po' complicato, non è cosı̀ semplice, tant'è che
in questo lungo percorso, cosı̀ dif8icile e travagliato, sono intervenuti diversi soggetti a questo
confronto hanno partecipato tante teste. Ovviamente noi amministrazione comunale, intesa
come Giunta, intesa come parte tecnica della amministrazione: il Segretario, i dirigenti, i
responsabili dei vari uf8ici, è intervenuto ovviamente l'organo che governa la Cosimo de'
Medici, sono intervenuti coloro che hanno responsabilità di revisione, dentro il Comune e
dentro la Cosimo de' Medici, i legali, lo studio che ci ha supportato, che è uno dei più
rappresentativi, anche e non solo a livello regionale, che sul territorio elbano lavora a 8ianco
dei Comuni, non solo per risolvere le situazioni di con8litto con le proprie società partecipate,
ma per creare forme di lavoro e af8idamento dei servizi alle proprie società partecipate , cioè
in quel caso le consulenze vengono date per costruire un sistema che noi dovremmo già avere.
E poi hanno partecipato anche consulenti di altro tipo, chi è andato a veri8icare la costruzione
dei bilanci per vedere cosa c'era dentro i bilanci della società Cosimo de' Medici.
Un percorso a tante teste, dove ognuna di queste teste era lı̀, era qui in questo percorso e non
per caso, ma perché ha una parte di responsabilità e di condivisione di questo percorso e alla
8ine deve avere anche una parte di responsabilità rispetto alle decisioni che si assumono.
Questo il grande lavoro che ci siamo messi a costruire in questi mesi, e che come sapete, ha
avuto dei passaggi anche in Consiglio comunale. A dicembre dell'anno scorso, il 30.12.19 noi
abbiamo fatto una discussione come questa ma eravamo arrivati anche lı̀ a provare a fare un
pezzo di questo percorso, avevamo presentato al Consiglio comunale due delibere di
riconoscimento di debito fuori bilancio, della Cosimo de' Medici.
E' arrivato attraverso un percorso parecchio sofferto, alla 8ine il Consiglio comunale ha preso
una decisione di non riconoscere quei debiti fuori bilancio perché le delibere erano corredate
da parere tecnico, parere di carattere contabile che erano negativi e quindi il Consiglio
comunale in quel caso non si è sentito, e non aveva nemmeno le condizioni per poterlo fare,
di andare oltre.

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Consiglio comunale del 17 novembre 2020

Da qui la necessità di andare ulteriormente                  nel merito della questione           e
dell'approfondimento, per capire quale era l'unica strada possibile per uscire da questo
empasse, e abbiamo costruito insieme con tutte queste teste, e soprattutto con il supporto
dello studio legale, che è stato da questo punto di vista veramente prezioso, abbiamo
costruito la delibera che portiamo oggi, e che è soltanto il primo tempo di una partita che si
concluderà mi auguro davvero con tutto il mio cuore, e il mio pensiero, al prossimo Consiglio
comunale, quando ci sarà il secondo tempo di questa partita.
Perché il meccanismo che abbiamo costruito in questo percorso è che non essendo possibile,
non essendoci le condizioni per fare l'iter che avrebbe dovuto essere normale, cioè di
veri8icare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, seguendo il percorso, non essendoci più
queste condizioni per una serie di motivi, prima di tutto per i tempi, perché queste sono
questioni che si trascinano da anni, ed è fuori norma pensare di riconoscere un debito fuori
bilancio, una questione che si pone in un caso di 9 anni fa, o 20 anni fa, perché qui la prima
fattura.. di questo stiamo parlando, di ricostruire queste situazioni che stanno cosı̀ lontane nel
tempo, quando il meccanismo di riconoscimento di debito fuori bilancio è un decreto
previsto dalla norma, non è che avremmo fatto cose eccezionali, ma ci sono delle condizioni
perché questo possa avvenire, intanto ci deve essere la tempestività , di intervenire per fare
questi iter, ci devono essere le condizioni per veri8icare che ci siano le altre condizioni
essenziali, la utilità e l'arricchimento per l'ente, quando si va a riconoscere un debito che non
ha seguito tutto l'iter normale oltre alla parte formale, che non solo ci siano le fatture emesse,
ma che ci siano gli impegni di spesa, e gli stanziamenti di bilancio dell'ente, e l'ordinativo della
spesa, che invece non ci sono in questo caso, quindi formalmente ci sono le condizioni che
danno la impossibilità di andare verso quel percorso.
Questo ce lo hanno dimostrato i tentavi che abbiamo fatto noi, e devo essere sincero, ci ha
provato anche la precedente amministrazione 8ino a un certo punto a fare qualcosa, in quel
caso il Consiglio comunale però non è arrivato nemmeno a discuterlo, perché fu fatto un
incarico legale quando doveva essere presentata una delibera di quel tipo al Consiglio
comunale.
Ma io non sono qui a rivangare il passato, sono qui perché secondo me oggi facciamo il primo
atto di una partita che ha due atti, di una rappresentazione se cosı̀ la vogliamo chiamare, che
ha due atti e che 8inalmente deve chiudere una storia, de8initivamente.
E quindi se il tipo di percorso di riconoscimento non è possibile, perché non ci sono più le
condizioni, ci siamo posti.. c'è un bivio davanti a noi, molto semplice, e molto come dire, molto
pesante da un certo punto di vista, e il bivio è : se non ci si fa a fare quel percorso, o
dichiariamo e ce ne assumiamo la responsabilità , che questa società deve chiudere, e si
portano i libri in tribunale, però non 8inisce cosı̀ perché se si portano i libri in tribunale
qualcuno nominerà un terzo, che non siamo noi, e nemmeno l'organo di governo di Cosimo
de' Medici, che verrà e chiederà a qualcuno di dirci in che modo quella società deve
ottemperare ai propri impegni, e quindi chi tira fuori i soldi. Non ci liberiamo da un
problema, se questa è la strada da scegliere. Ma siccome noi non la vogliamo scegliere, perché
non ci interessa, non è nel nostro obiettivo politico di portare i libri in tribunale, il nostro
obiettivo politico è quello di fare rimanere in vita questa società , allora ci rimane un'altra
strada, rispetto alla capacità di portare in vita questa società , cioè di seguire l'iter non del
riconoscimento dei debiti fuori bilancio, come facciamo con questa delibera, ma di andare
successivamente a prendere atto della perdita di esercizio che si proporrà nel bilancio di
questa società , predisporre la copertura attraverso stanziamento in bilancio del Comune e la
ricapitalizzazione, la riformazione del capitale sociale, in modo tale che la società ridiventa

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una società normale, perché in questo momento questa società da due anni non è una
società normale, perché sta operando senza avere approvato i bilanci, e non se lo possono
permettere, non per la responsabilità che tutti noi, a partire dagli amministratori della
società , ma che anche noi amministratori del Comune ci stiamo assumendo, ma per la
responsabilità che ci stiamo prendendo nei confronti di coloro che 8ino a questo momento
hanno rapporti con questa società , è una società pubblica e non ce lo possiamo permettere.
Noi abbiamo deciso, sulla base di questi dati, di queste informazioni e ri8lessioni, di questi
approfondimenti, di fare questa seconda scelta.
Oggi cosa facciamo? Proponiamo al Consiglio comunale di dire che tutta quella massa di debiti
e crediti che sono al centro del rapporto tra Cosimo de' Medici e Comune non sono
riconoscibili come debiti fuori bilancio, secondo l'iter procedurale previsto per i debiti fuori
bilancio per le motivazioni che vi dicevo, diamo al C.d.a. Cosimo de' Medici , o meglio diamo
delega al sindaco di fornire alla Cosimo de' Medici gli indirizzi attraverso i quali de8inire la
formazione del bilancio 2018 e di conseguenza 2019, perché siamo a novembre 2020, e la
società Cosimo de' Medici come tutte le società di capitali avrebbe dovuto ampiamente avere
approvato il bilancio 2019, non 2018, e sulla base del fatto che siccome il Consiglio comunale
dichiara di non riconoscere i debiti fuori bilancio, tu quei debiti fuori bilancio, e i crediti che
hai in bilancio li svaluti totalmente, e quindi li metti in un fondo svalutazione totale, in attesa
che successivamente, in una seconda fase, siano totalmente cancellati dal bilancio una volta
che l'iter è 8inito, che abbiamo approvato il bilancio 2018 in questo modo e si è provveduto
alla ricapitalizzazione, e quindi si da mandato al sindaco di partecipare alla assemblea della
Cosimo de' Medici che approvi il bilancio con questi indirizzi e di chiedere a Cosimo de'
Medici tutte le iniziative e azioni necessarie af8inché si possa prendere successivamente
iniziative per il futuro mantenimento in vita della Cosimo de' Medici, la ricapitalizzazione
attraverso un piano di risanamento, (.....) cosiddetto, sulla base di quanto è contenuto nella
legge Madia, e che la società , tolta di mezzo questa massa di debiti e crediti, che sta per aria
ormai da anni, è una società che riesce a stare in piedi, a fornire servizi e a non andare in
perdita strutturale, questo dobbiamo fare, e questo è quello che faremo cominciando da
questa delibera di oggi, concludendo poi con la delibera del prossimo Consiglio comunale.
Questa è la situazione che ho provato a ricostruire, spero di averla contestualizzata nel
miglior modo possibile, almeno rispetto a tutto il percorso che ci siamo dati.
l'ultima considerazione, che poi direi, vorrei che parlassero gli avvocati, è che questa delibera
giunge al Consiglio comunale munita dei pareri che sono necessari, i pareri tecnici e contabili,
li avete letti li avete. Il parere contabile contenuto in questa delibera non è per mio conto, per
conto.. per come la vedo io, non è solamente un parere contabile, perché esprime degli
apprezzamenti rispetto ai contenuti della delibera e rispetto a certi altri percorsi, per cui ha le
caratteristiche per essere un parere anche di natura tecnica, non solo contabile, non si parla
soltanto del fatto che ci siano o non ci siano i soldi di copertura in Consiglio comunale, per cui
riteniamo che questa delibera abbia complessivamente le caratteristiche di legittimità per
essere oggi all'attenzione del Consiglio comunale e per essere portata in votazione e io mi
auguro in approvazione.
Al momento penso di non avere altro da aggiungere, chiederei al presidente del Consiglio di
fare intervenire lo studio legale Lessona.

PRESIDENTE
Farei intervenire il Segretario.

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Consiglio comunale del 17 novembre 2020

SEGRETARIO
Per segnalare al Consiglio la relazione da cui la dichiarazione del sindaco in merito ai pareri,
allora intanto i pareri, la proposta di relazione è stata inserita con la redazione di tre pareri, di
regolarità tecnica, una di competenza dell'area 1, che rappresento io in quanto incaricato
della dirigenza di quell'area, e per i servizi che rientravano in quell'area, per cui ho messo
parere favorevole per la mancanza di elementi per valutare il riconoscibilità del debito, e in
parte in riferimento alla vecchia delibera che aveva bocciato il riconoscimento del debito, per
le fatture che riguardavano in buona parte la pista di S. Giovanni.
In questo parere c'è un errore materiale, che consiste nell'aver richiamato appunto la
precedente delibera di Consiglio, quella che aveva respinto il riconoscimento del debito per la
pista di S. Giovanni, dei suoi servizi, perché c'è una data impossibile: 30.12.20.
Io dico al Consiglio comunale che in questa fase, da inserire in delibera, faccio prendere atto al
Consiglio che è un errore materiale, e che in realtà la data è 30.12.19 e non 30.12.20.
Detto questo, sui pareri voglio dire che era previsto anche il parere del dirigente area 2,
responsabile delle società partecipate, di regolarità tecnica, e invece il responsabile ha
messo solo il parere di regolarità contabile. Peraltro il modello dei pareri era stato inserito
con i pareri dei dirigenti di area 1 e area 3, e anche con quello dell'area 2. mi risulta però , me
ne sono accorto alla 8ine, quando ho visto la stesura 8inale dell'atto, risulta che in capigruppo
non sia arrivato il modello dei pareri dove compariva anche quello vuoto dell'area tecnica.
Modello che sarebbe dovuto arrivare anche ora in Consiglio, e che non è arrivato, perché sia in
sede capigruppo che in Consiglio è arrivato soltanto il modello allegato ai pareri dei soli
dirigenti, questo devo dire al Consiglio, quindi manca il parere di regolarità tecnica del
dirigente area 2.
Per le determinazioni che il Consiglio dovrà prendere in relazione alla mancanza di questo
parere.

NOCENTINI - avvocato
Buonasera a tutti. Molti di voi tra l'altro mi conoscono personalmente, mi spiace non essere lı̀,
anche a nome del mio socio, avvocato Iaria che fondamentalmente ha predisposto il parere, si
scusa aveva un impegno inderogabile, ma la vicenda la abbiamo seguita sempre insieme
dall'inizio, quindi penso di essere in grado di illustrarvela anche io.
E' una vicenda come avrà sicuramente spiegato il sindaco, estremamente complessa, che di
fatto questa amministrazione eredita, perché si trascina da molto tempo, perché ovviamente
quelli che sono stati i rapporti tra amministrazione comunale e la società partecipate
dell'ente, sono stati ricostruiti dalla società una serie di rapporti con la amministrazione che
addirittura risalgono a inizi anni 2000, quindi potete capire che la vicenda non era per niente
semplice, il punto di rottura in tutta questa vicenda è stato all'inizio dello scorso anno e quindi
verso gennaio febbraio, quando la società Cosimo de' Medici ha attivato un contenzioso nei
confronti della amministrazione comunale richiedendo il pagamento di una serie di somme,
sulla base, diciamo almeno per quello che è stato prodotto nel processo che è ancora
pendente presso il tribunale di Livorno, sulla base di una dichiarazione dell'allora dirigente
dell'area 3, che aveva l interim anche sulle altre aree, architetto Parigi, il quale dava per
riconosciuti a favore della società Cosimo de' Medici una serie di somme.
A questa dichiarazione, che è una sorta di accordo tra le parti, non era allegata alcun tipo di
documentazione diversa e non era nemmeno stata prodotta.
Noi siamo stati incaricati anche dalla precedente amministrazione di difendere il Comune
perché all'interno di questa dinamica tra i due soggetti non sono mai state rinvenute né da una

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parte né dall'altra, quella fondamentale documentazione che di fatto poteva sostenere le
ragioni della società Cosimo de' Medici nei confronti della amministrazione comunale.
Non ci dobbiamo scordare che qui non ci muoviamo all'interno di un rapporto tra una società
privata, un privato, un esempio banale tra la ditta che fa i lavori in casa, e il proprietario di
casa, che dice: tu non mi hai fatto certi lavori, o li hai fatti male, o mi chiedi un prezzo esoso.
Qui ci muoviamo all'interno di un rapporto tra una società a capitale completamente pubblico
e un ente pubblico e quindi le regole del rapporto, anche sotto un pro8ilo creditorio tra i due
soggetti sono reperibili in norme particolari, diverse da quelle del Codice civile e queste
norme in particolare sono gli articoli 191 e seguenti, voi sapete meglio di me del T.U.E.L.
quindi nel costituirci in giudizio per la amministrazione comunale abbiamo 8in da subito
eccepito alla società una mancanza di prova da un punto di vista pubblicistico, che poi si
rileva anche da punto di vista privatistico, e una mancanza di dichiarazione in quella che è
stata resa a suo tempo dall'architetto Parigi, in quanto come ben sapete, l'unico soggetto che
all'interno della amministrazione comunale avrebbe potuto affermare una tale rapporto tra i
soggetti, di dare e avere, guarda caso è proprio il Consiglio comunale.
Tutto questo noi lo abbiamo affermato in giudizio e corroborato con precedenti
giurisprudenziali, che sono stati anche corredati del parere che trovate allegato alla proposta
di delibera e questo è stato fondamentalmente la nostra prima entrata in scena in questa
vicenda.
Sapete poi che i protagonisti di questa vicenda sono cambiati, perché ci sono state le elezioni
e quindi da una parte e dall'altra, essendo mutato anche il C.d.A. della Cosimo de' Medici, alla
luce di quelle che erano state le difese che abbiamo esposto per conto della amministrazione
comunale, chiaramente in questo supportate dagli uf8ici in primis, è iniziato un percorso
molto lungo di veri8ica puntuale di quelle che potevano essere effettivamente le pretese
sostenibili in giudizio da parte della società nei confronti della amministrazione comunale,
partendo sempre dal presupposto che in una situazione come questa non conta tra virgolette
“una testimonianza” ma contano purtroppo o per fortuna, le carte.
C'è una formalità con la amministrazione comunale, specialmente in questo settore, una
formalità che non può essere ovviata in altro modo, perché qui la forma, purtroppo o per
fortuna, si fa anche sostanza.
Quindi la partenza da parte della società è stata su un atto che noi abbiamo sempre ritenuto
ai “limiti” tra virgolette della legalità , perché era di fatto la manifestazione di volontà da parte
di un soggetto che non era invece capace di manifestare la volontà dell'ente che
rappresentava nel rilasciare le dichiarazioni.
Da una parte la società e dall'altra parte gli uf8ici della amministrazione hanno svolto un
lavoro, nei limiti del possibile, stiamo parlando di pretese di prestazioni risalenti addirittura al
2001-2, il più certosino possibile per andare a ricostruire l'esistenza, da un punto di vista
delle (.....) sostanziali delle pretese dell'una nei confronti dell'altra.
All'esito di tutto questo lavoro non è stato possibile rinvenire la documentazione da parte
della amministrazione comunale ma ahimè anche da parte della società Cosimo de' Medici,
quei necessari riscontri documentali che la legge chiede come indefettibili, perché una pretesa
creditoria nei confronti di un ente pubblico, sia fondata.
Al che, la causa in questo momento è tuttora pendente, non abbiamo una pronuncia da parte
del giudice a cui è stata attribuita la titolarità della controversia, nemmeno in ordine alla
nostra richiesta di provvisoria esecutività , perché subito 8in dalla prima udienza, la giudice si è
resa conto della particolarità dell'udienza, e gli è stato spiegato da ambo le parti la dif8icoltà
della vicenda stessa, e ci ha invitato sin da subito, come è naturale, a veri8icare se vi fossero

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possibilità di conciliazione, tanto più alla luce della estrema singolarità della storia perché qui
non c'è nemmeno, come dire, un rapporto fra una società partecipata da 5 Comuni e uno dei
suoi soci, qui c'è una totale identità tra il socio che litiga e la società di cui il socio stesso è
socio unico.
Quindi anche per spiegare la fattispecie al giudice, che ci ha guardato sempre con occhi di
estrema perplessità , capite che non è stato sicuramente facile.
Alla luce di questo percorso abbiamo ritenuto che, assunto che comunque la società si trova
in situazione di estrema dif8icoltà e assunto che l'input della amministrazione comunale fosse
di valorizzare questa società , il percorso possibile per conciliare le due opposte posizioni,
fosse quello di dare a Cesare, non avendo davanti né una sentenza de8initiva, né i riscontri
documentali che possano supportare all'interno del processo fondatamente le ragioni della
società partecipata, l'unica possibilità che rimaneva per la amministrazione comunale per
fare in modo che la società cessasse le ostilità e tornasse a essere quello strumento
importante che è stato nel corso degli anni per la amministrazione stessa, fosse quello di
arrivare a una proposta che da una parte toglie e dall'altra da, perché comunque sia la
proposta è di dire che da un punto di vista formale/sostanziale, non ci sono i documenti
necessari per poter sostenere, né in sede amministrativa, né in sede di processo civile le
ragioni della società perché nel corso degli anni i documenti non sono stati acquisiti, sono
andati perduti, ma sostanzialmente per arrivare a dare operatività nuova, a rinnovare questa
società che si trova in stato patrimoniale estremamente delicato, uso un eufemismo,
l'alternativa era di deporre le armi, e ricapitalizzare la società , sulla base di un piano
industriale come prevede la normativa di settore,e in questa maniera si arriva al risultato di
chiudere un processo che rischia di non essere deciso né da chi vi parla, gli avvocati non
decidono mai, ma purtroppo magari nemmeno dal giudice, il quale nomina un consulente
tecnico, che tutti dovrebbero sperare essere un commercialista abituato a trattare con attività
pubblica, perché se si occupa soltanto di aziende del settore (.....) immaginate cosa può venire
fuori, e quindi in realtà sgravare il giudice dalla decisione che per quanto ci riguarda
pensiamo favorevole, ma rischia di essere una vittoria di Pirro, perché vince una causa contro
la società , ma lasciarla in questa situazione vuole dire alla 8ine che (.....) sotto un pro8ilo
diverso che non è quello in questo senso. Di fatto, per riassumere la vicenda, sta in questi
termini: non sono stati forniti né in giudizio, né in fase conciliativa da parte della società né
sono stati rinvenuti dal Comune, che ha operato nei limiti del possibile con la massima
trasparenza e buona fede, la documentazione prevista dal T.U.E.L per fare sı̀ che le somme
reclamate da Cosimo de' Medici possano essere erogate nella forma ordinaria.
Siccome altre forme sarebbero la sentenza de8initiva, ma dubitiamo fermamente che la
Cosimo de' Medici possa arrivare ad avere ragione in questa vicenda, o la ricapitalizzazione, il
suggerimento che è stato dato da parte del nostro studio è appunto di trovare un accordo nei
temi che voi trovate nella proposta di delibera.
Questo in estrema sintesi è qualcosa che in realtà è durato quasi 2 anni.

SINDACO
Noi ti ringraziamo (indistinto) al momento credo che il tuo compito sia concluso, caso mai ci
fossero dubbi, ti chiamiamo.

LANERA

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Prendo atto della spiegazione del sindaco, molto convincente sotto il pro8ilo tecnico della
situazione, ma a mio parere si è parlato di tutto, meno di una cosa fondamentale: chi sono i
responsabili di questa situazione.
E' stato un po' anticipato che è una situazione che si trascina da anni, da varie
amministrazioni ed è questo lo scandalo, che le varie amministrazioni non hanno risolto il
problema. E oggi noi qui ci troviamo ad affrontare qualcosa che comporterà dei sacri8ici per i
cittadini di Portoferraio, che si vedranno ridotti i servizi a motivo di spese di soldi da
destinare a Cosimo de' Medici per errore di qualcuno. Di qualcuno delle precedenti
amministrazioni, diamo la colpa a qualcuno, ma io come rappresentante del mio gruppo e
come forza politica, ho sempre sostenuto che chi sbaglia paga.
Noi come cittadini vorremmo sapere chi ha prodotto tutti questi danni per la Cosimo de'
Medici, chi ha amministrato con super8icialità , è l'ora che il cittadino abbia la sua rivincita su
chi amministra la cosa pubblica in maniera super8iciale, è l'ora di dire basta a questo modo di
amministrare la cosa pubblica: tanto pagano i cittadini. Basta
Faccio un piccolo esempio signor sindaco, quella tensostruttura grigia, che vediamo alle
Ghiaie, agli ex campi da tennis della Guardia di 8inanza, chi è il responsabile di avere ordinato
una struttura inservibile? Io come cittadino avrei piacere di sapere chi ha dato l'ordine di
ordinarla e poi di non usarla perché ritenuta pericolosa. Questo vuole il cittadino. Noi non
possiamo stare ogni anno, ogni 5 anni a tappare i buchi economici, di chi non è in grado di
amministrare.
Oggi ci troviamo con un semaforo che non funziona, una assurdità e qui stiamo parlando di
buttare altri soldi per coprire delle situazioni generate da anni, da altre amministrazioni.
Basta. Io voto contro a qualsiasi forma di tutela di questa società , che ha dato il peggio di sé
stessa.

DI TURSI
Io farei un ragionamento, per spiegare anche a chi sta a casa, quali sono i meccanismi di
funzionamento della Cosimo de' Medici, perché la questione è molto più complicata e per altri
aspetti più semplice, rispetto a quella che ci è stata rappresentata, in maniera più semplice,
abbastanza generica.
La Cosimo de' Medici nasce nel 2000, è una società interamente di proprietà del Comune di
Portoferraio, serve sostanzialmente a svolgere dei servizi per il Comune, più o meno quello
che fa la Cosimo de' Medici lo sanno tutti, il Comune di Portoferraio in forza di una
convenzione, di un contratto vero e proprio, annualmente versa determinati importi con cui
la società deve fare le cose previste dal contratto, solo che era una cosa abbastanza singolare,
molto portoferraiese da questo punto di vista, che il tecnico ha detto in termini relativi, a
partire dal 2001, e 2002, 8ino al 2018, la Cosimo de' Medici sedotta e abbandonata dai nostri
politici, viene comandata sistematicamente a fare una serie di opere che evidentemente non
sono contenute nel contratto che era stato stipulato e la Cosimo de' Medici emette
regolarmente fattura, le fa ma non le vengono mai pagate, la questione non viene mai
sollevata, la Cosimo de' Medici (.....) emesse nei confronti del Comune di Portoferraio e queste
fatture non vengono pagate e vengono portate in bilancio, il bilancio, cosa buffa se non fosse
tragica, queste fatture vengono portate in bilancio dal Comune di Portoferraio, che non paga
le fatture alla Cosimo de' Medici, sa che non le può o non le vuole pagare, ma le approva in
bilancio, in tutti questi anni, tanto per darvi una rappresentazione, parleremo anche del ruolo
del sindaco che sceglie una soluzione contro sé , come suol dirsi, che sceglie una soluzione
contraria al ruolo che ha svolto dal 2004 al 2014 quando è stato vicesindaco, e assessore al

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Consiglio comunale del 17 novembre 2020

bilancio, vedremo perché , da quel periodo sino ad oggi, arriviamo alla cifra vicina a 1 milione
di euro, che la Cosimo de' Medici avanza, per essere molto chiari, per quelle famose fatture,
per lavori che la Cosimo de' Medici ha fatto, e questo lo sanno tutti, perché la Cosimo de'
Medici è stata comandata a fare quei lavori, i dipendenti della Cosimo non si alzavano la
mattina per andare a giocare a pallone, andavano a lavorare per conto del Comune, il Comune
però evidentemente non regolarizzava gli aspetti contrattuali, le fatture venivano emesse e le
fatture non venivano pagate. Questa storia va avanti 8ino al 2018, quando ci si accorge che la
Cosimo de' Medici non è più in grado di fare fronte perché le fatture il Comune di
Portoferraio non gliele paga, e quindi la situazione della Cosimo de' Medici è dal punto di
vista contabile e dal punto di vista di pro8itti e perdite, in uno stato fallimentare, la Cosimo
de' Medici avanza 935 mila euro che il Comune di Portoferraio non glieli da.
E il Comune di Portoferraio non glieli da nemmeno ora, attenzione, perché la delibera che
viene portata in Consiglio comunale non serve per dare i soldi che la Cosimo de' Medici
avanza nei confronti del Comune, serve a un altro discorso: serve a stabilire oggi, che la
Cosimo de' Medici e chi la amministrata, avrebbe sperperato, perché questo si va a stabilire
oggi, quasi 1 milione di euro. Perché se alla Cosimo de' Medici non si vede riconosciuti i 935
mila euro di debiti fuori bilancio vuole dire che ha fatto una attività che non ha portato
nessuna utilità al Comune di Portoferraio, perché laddove fosse stata una attività utile come in
realtà è stata, il Comune di Portoferraio dovrebbe riconoscere il debito fuori bilancio, che
serve proprio a questo.
Quando non ci sono i documenti formali, ma il lavoro è stato fatto per conto e nell'interesse
del Comune di Portoferraio, che se ne è avvantaggiato, quando sono state sistemate le mura
medicee, o sistemato il campo di atletica, non sono andati a giocare a pallone i dipendenti
della Cosimo de' Medici, il Comune di Portoferraio, e chi lo ha gestito, anche se è brutto dirlo,
ha portato a questa situazione, oggi la soluzione partorita dal Consiglio comunale è molto
semplice, si dice: noi si fa in questa maniera, non si riconosce nulla alla Cosimo de' Medici, non
gli si da più niente, la Cosimo de' Medici rinuncia alla causa, nel bilancio viene scritto che 935
mila euro non ci sono mai stati, la società si avvicina al fallimento, poi però per tentare di
salvare la faccia, si dice: fai cosı̀, fa un bel piano industriale, fa vedere come puoi sopravvivere
e migliorare, se a me va bene ti do dei soldi e ti faccio continuare a vivere, ma non è cosı̀,
perché non è questa la strada giusta, una cosa è dare 935 mila euro alla Cosimo de' Medici
perché i lavori li ha fatti e quindi i soldi gli vanno dati, altra cosa è dire che chi ha diretto la
Cosimo, e la parte amministrativa e politica che ha vigilato, ha buttato via 1 milione di euro
dei cittadini portoferraiesi, sono due cose completamente diverse.
Non solo, la delibera che si vuole proporre oggi è illegittima per diversi aspetti, perché i
pareri che sono stati dati, sono stati dati su una rappresentante di un certo tipo sui pareri
forniti, prima di tutto il ragioniere capo nel parere che da, dice una cosa molto semplice: io do
parere positivo, ma non avete spiegato per quale motivo non volete riconoscere i debiti fuori
bilancio, avete detto che genericamente non si possono riconoscere, perché genericamente
non c'è documentazione, ma in tutti gli altri Comuni per i debiti fuori bilancio non c'è
documentazione perché se ci fosse la documentazione regolare non sarebbero fuori bilancio.
E' lo stesso ragioniere capo che avverte il Consiglio che non è questa la strada, riconoscete
quello che va riconosciuto alla Cosimo de' Medici e quello che non va riconosciuto, (.....)
andiamo a capitalizzarlo, ma non può passare il concetto che è stato sperperato 1 milione di
euro da parte di Cosimo de' Medici , perché questo è il concetto che passa.

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