Con riflessioni sulla Piattaforma Blackboard - A proposito di eLearning Modulo Didattica assistita da tecnologie
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Modulo Didattica assistita da tecnologie I Settimana A proposito di eLearning con riflessioni sulla Piattaforma Blackboard Corsista: Miriam Guerci Classe: I10
Premessa Definizione di eLearning Come sostiene, nell’introduzione del suo libro, Roberto Orazi: “Siamo di fronte ad una evoluzione dei supporti a disposizione dei docenti/formatori, lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione stanno mutando in modo sempre più rapido e incisivo la società in cui viviamo: l’evoluzione e il cambiamento interessano non solo gli strumenti e le tecniche di comunicazione, le strutture economiche e produttive dei nostri Paesi, ma l’intera società e le forme in cui essa si esprime, a partire dalla cultura, i costumi ed il modo di pensare. Le funzionalità di base offerte dalla telematica […] possono essere utilizzate direttamente come risorse nell’ambito di processi didattici di tipo tradizionale o possono servire a dare vita a modelli di insegnamento/apprendimento innovativi basati su processi di comunicazione collaborativi e bidirezionali, che si sono delineati negli ultimi anni nell’istruzione a distanza.”1 I nuovi modelli di insegnamento/apprendimento (LMS o VLE) tipici della formazione a distanza rappresentano dunque un fenomeno sociale del nostro tempo, legato all’evoluzione del processo di istruzione, dipesa dalla presenza ormai diffusa della tecnologia nella vita quotidiana di ciascuno e come tale ritenuta possibile strumento di supporto per l’apprendimento e per la trasmissione dei messaggi didattici agli studenti. Si è assistito ad un cambiamento radicale nel modo di lavorare delle persone e con l’avvento di Internet si sono posti in essere (e resi sperimentabili) nuovi modelli comunicativi più sofisticati, in grado di offrire opportunità di apprendimento con riscontri misurabili sia dal punto di vista qualitativo che economico. Come primo concetto su cui basare le riflessioni che verranno in seguito, trovo perciò utile soffermarmi sul definire cosa si intende per “eLearning”, citando allo scopo le parole di L. Galliani, dell’Università degli Studi di Padova, sul tema: “Uso delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento, agevolando l’accesso a risorse e servizi, nonché gli scambi e la collaborazione a distanza”2 dove in tale definizione devono essere compresi, sempre secondo Galliani: - L’integrazione delle tecnologie nell’insegnamento e nella formazione, - L’ampliamento di infrastrutture per consentire l’accessibilità e la fruizione a tutti i partecipanti - La condivisione di concetti e pratiche, al fine di ridurre il disallineamento culturale e mentale - La promozione di una nuova cultura dell’apprendimento, in stile lifelong learning - Lo sviluppo di contenuti e servizi di qualità attraverso le tecnologie. Dal modulo DOL del I anno, “Formazione nell’era della tecnologia: aspetti sociali e organizzativi”, si era appreso che “Il termine eLearning (Eletronic Learning) sottolinea – sul versante delle tecnologie – il ruolo del digitale, e – sul versante dell’approccio psico-pedagogico – la centralità dell’apprendimento. Di più: l’apprendimento è l’elemento principale del termine, rispetto a cui il prefisso e - s’incarica di specificare il contesto.”3 1 “Il contributo delle nuove tecnologie nella didattica: e-learning” di R. Orazi, Morlacchi Editore, 2004 2 “ELearning: formazione, modelli, proposte” di P. Crispiani, P.G. Rossi, Armando Ed., 2006 – pag. 31 3 Modulo DOL I anno – Formazione nell’era della tecnologia: aspetti sociali e organizzativi – dispensa corsisti per I settimana di lavoro
Le tecnologie che supportano gli ambienti eLearning sono schematicamente racchiuse in tre tipologie , che comprendono grande varietà e versatilità nell’uso di questi strumenti digitali: infrastruttura (ciò che supporta la formazione), applicazioni di produzione (utili cioè per la produzione pratica dei materiali a supporto dell’insegnamento e dell’apprendimento) e di erogazione (utili a definire l’ambiente integrato in cui diversi strumenti e funzionalità vengono utilizzati e applicati al fine di fornire materiali di apprendimento/insegnamento). L’analisi che, come richiesto dalle attività DOL, occuperà le prossime pagine prenderà in oggetto appunto uno strumento di erogazione della formazione, ossia un Learning Management System, la piattaforma Blackboard. Prima di passare alla descrizione e all’analisi dell’ambiente messo a disposizione dalla piattaforma Blackboard, spendo ancora qualche parola per definire meglio cosa si intende per Learning Management System e quali sono gli elementi che lo caratterizzano, definendo in ultimo quali possono essere gli utenti che ne usufruiscono, in linea generale.
Cos’è un LMS? In genere, con la dicitura Learning Management System (LMS) si intende un sistema integrato di diversi strumenti e funzionalità che consentono l’erogazione della formazione online, dunque a supporto delle attività formative: tale ambiente per la sua complessità può richiedere diversi anni di sviluppo e in alcuni casi costi elevati, ma si contraddistingue come innovativo per le dinamiche di comunicazione che innesca per la formazione a distanza. Come già introdotto dal modulo DOL “Formazione nell’era della tecnologia: aspetti sociali e organizzativi” del I anno, un LMS presenta quattro funzionalità principali:4 1. archiviazione e presentazione dei contenuti. In questa sua caratteristica non si differenzia da un Content Management System (CMS) in quanto anch’esso si occupa, come i LMS, di trasportare i dati dai database alla pagina di interfaccia con l’utente; 2. supporta la comunicazione asincrona, principalmente tramite forum di discussione, e/o sincrona, tramite chat e videoconferenza; 3. supporta la valutazione. Un LMS mette a disposizione strumenti di verifica e valutazione (anche self-assessed), che permettono al professore di verificare se gli studenti stanno imparando; 4. permette di gestire l’attività formativa. Il docente ha la possibilità di definire obiettivi, modalità e tempi. Un’applicazione di questo tipo è utile per migliorare la qualità dell’esperienza formativa a distanza: il medesimo software può supportare differenti corsi. In un ambiente LMS vengono supportate principalmente quattro categorie di funzioni: di contenuto, di gestione, di comunicazione e di valutazione. In esso, infatti, per il docente è possibile caricare i contenuti dei corsi che si intendono offrire, di organizzarli e di strutturare un preciso percorso di apprendimento per i discenti. Per contenuti si intendono diverse modalità di distribuire le informazioni (testi in vari formati – word,pdf,ecc. – audio, video…) e proprio la gestione più completa dei diversi formati rende più efficace l’LMS. Inoltre, più per chi gestisce l’ambiente formativo e i corsi che per i docenti, sono previste funzioni organizzative e amministrative, come l’iscrizione e l’assegnazione ai corsi degli studenti, l’organizzazione di gruppi di lavoro o classi virtuali…Al momento dell’erogazione del corso, poi, entrano in gioco funzioni relative alle dinamiche comunicative che un ambiente virtuale di apprendimento deve avere per consentire una piena interazione, funzioni che generalmente vedono protagonisti docenti e studenti e incidono molto sulla didattica del corso. Ne sono un esempio la creazione di forum di discussione, chat o la condivisione di documenti o messaggi (mail, blog, commenti…). In alcuni casi nei LMS sono previsti personal roster, ossia pagine di presentazione personale, al fine di potenziare l’interazione in un corso, così come videoconferenze a supporto della didattica (in funzione dell’infrastruttura e dei costi). La formazione a distanza si differenzia certo dalla formazione in presenza, sia per le dinamiche di interazione contraddistinte dalla multimedialità e dall’assistenza, che per la valutazione, risultante ridotta e ottenibile attraverso quiz somministrati on line che possono comprendere la valutazione automatica delle risposte così come la valutazione ad opera di individui. I risultati della valutazione sono trasmessi agli utenti finali tramite diverse modalità (con feedback dei tutor, registro voti…). La valutazione nei LMS non avviene solo ai fini misurativi del livello di apprendimento dei discenti ma anche per verificare l’efficacia del corso offerto, ai fini di una successiva revisione dello stesso. Per questo, in molti LMS, sono disponibili funzioni di student tracking, ossia di osservazione e monitoraggio delle attività svolte dagli studenti all’interno del corso (quanti accessi, quali pagine sono state visionate, quali test superati, ecc.) al fine di reperire informazioni utili sull’uso effettivo delle risorse messe a disposizione e valutare nel complesso l’andamento e la fruibilità del corso. 4 Modulo DOL I anno “Formazione nell’era delle tecnologia: aspetti sociali e organizzativi” – dispensa corsisti II settimana di lavoro
Attualmente esistono diverse tipologie di LMS: commerciali (preconfezionati, per cui occorre pagare una licenza d’uso), OpenSource (gratuiti e modificabili nel codice sorgente, scaricabili ed installabili senza licenze o permessi) o creati con software ad hoc. La scelta della tipologia da utilizzare per un’organizzazione che intende offrire LMS dipende da molte variabili, come il tipo di progetto, le competenze già in possesso, il tempo richiesto per la realizzazione e non ultimo, il budget a disposizione. I LMS open source gratuiti, infatti, richiedono notevoli risorse in termini di competenze e di attività di gestione e aggiornamento e per tale motivo sono più adatti nei casi in cui tali risorse siano a disposizione in modo costante. Elementi chiave dello scenario di apprendimento virtuale Per riassumere come si caratterizza un LMS, occorre riflettere sullo scenario di apprendimento che si viene a realizzare con esso: uno scenario in cui le tecnologie sono una dimensione trasversale che interessa tutti gli elementi che caratterizzano la formazione a distanza, ossia persone, metodi, contenuti e integrazione; scenario in cui l’attività formativa proposta sa integrare momenti in presenza e momenti on line, costruendo una nuova modalità di apprendimento definita con il termine blended learning, stabilita attraverso una attenta fase progettuale. Uno scenario di informazione e conoscenza condivisa che, dal punto di vista di chi insegna, può tenere conto del modello offerto dai router, gli apparecchi che permettono la trasmissione dei dati nella rete senza dispersioni: - proprio come il router, infatti, il docente insegna come raggiungere le informazioni, dove e quando servono, stabilendo una gerarchia delle fonti; - il docente utilizza le tecnologie per favorire l’insegnamento ma anche per aiutare e supportare l’apprendimento dei discenti; - il docente orienta, rassicura, promuove conoscenze e comunicazione, supporta la crescita degli studenti. Da segnalare che l’aspetto multimediale della formazione on line permette la fruizione di materiali didattici molto ricchi e vari nell’uso e proprio per questa caratteristica innovativa legata alle tecnologie, le applicazioni eLearning richiedono capacità di collaborare con diverse figure, complementari fra loro, ponendo in essere un ambiente di lavoro interdisciplinare dove spesso il docente che si occupa dei contenuti lavora in team con designer o tecnici professionisti per Scenario eLearning procedere con l’implementazione e l’integrazione dei materiali che verranno usati dagli studenti. (immagine tratta dalla dispensa DOL “Didattica assistita da tecnologie” Questa attività, infatti, può rivelarsi critica, in quanto ogni medium ha grammatica, generi e regole di L. Cantoni) espressive proprie, che solamente figure professioniste conoscono.5 5 A tal proposito, utile la descrizione delle varie figure professionali coinvolte nella progettazione e implementazione di un progetto e-learning fornita dal testo “E-Learning: una guida operativa. Come realizzare e valutare un progetto” di G. Esposito, G. Mantese, Franco Angeli Edizioni, 2003, pag. 46
Lo scenario che si configura negli ambienti di apprendimento vede la figura del discente al centro di una complessa rete di interazioni che si sviluppano attraverso la mediazione delle tecnologie sia con figure e ruoli (docenti, esperti, colleghi, comunità virtuali di apprendimento) sia con organizzazioni e istituzioni in grado di produrre ed erogare risorse o formazione più strutturata, come agenzie formative, editori online, università virtuali, biblioteche telematiche e didattiche. Le tecnologie si inseriscono nello scenario come strumenti di mediazione delle interazioni in atto. […] Fondamentali sono i momenti di negoziazione, che in rete assumono un significato e una forza particolari, potendo contare il tutor su molteplici tecniche di comunicazione e interazione. […] La rete si delinea come spazio educativo capace […] di rispondere a una maggiore quantità e varietà di bisogni.6 Sempre Orazi, evidenziando il contributo delle tecnologie nella didattica, ricorda che tra i motivi che hanno portato a una più larga diffusione della formazione on line ci sono vantaggi organizzativi e logistici, oltre che economici che divengono importanti soprattutto in ambito aziendale. 6 “Il contributo delle nuove tecnologie nella didattica: e-learning” di R. Orazi, Morlacchi Editore, 2004
Chi sono gli utenti dei LMS? Attualmente, gli ambiti in cui è applicata la formazione tramite eLearning sono ancora pochi e riguardano: 1)scuole e università (in forma ancora sperimentale); 2) aziende (più interessate alla formazione on line). Vediamo in dettaglio chi potrebbe essere interessato ad usufruire di questo tipo di apprendimento:7 1) Studenti che hanno bisogno di più tempo per padroneggiare nuovi concetti • Studenti che hanno difficoltà con la lingua • Studenti che si distraggono facilmente in classe, hanno un deficit di attenzione o problemi di apprendimento • Studenti che, per motivi famigliari, viaggiano spesso o si trasferiscono nel corso dell’anno scolastico • Studenti costretti a casa per malattia, o ospedalizzati • Studenti impegnati in attività sportive o artistiche a livello professionale 2) Studenti interessati a migliorare le proprie prestazioni e a favorire la propria autorealizzazione • Studenti brillanti, che imparano più velocemente degli altri e in classe si annoiano • Studenti che, per interesse, vogliono approfondire discipline non offerte dalla loro scuola • Studenti degli anni successivi che hanno bisogno di ripassare un argomento • Studenti che vogliono guadagnare crediti per l’università 3) Adulti lavoratori che intendono migliorare la propria formazione • Adulti che tornano a studiare per conseguire il diploma • Insegnanti in cerca di idee nuove per presentare un argomento • Professionisti che vogliono rimanere aggiornati • Professionisti che vogliono (o devono) esplorare nuovi ambiti fuori dalla loro area di competenza La comunità o gruppo collaborativo8 Nel contesto di un ambiente di eLearning, il discente gioca un ruolo attivo nel proprio percorso formativo, venendo coinvolto nella costruzione della conoscenza attraverso processi di discussione e interazione con altri studenti ed esperti. Il contesto infatti per l’apprendimento dovrebbe fornire ai discenti opportunità di esprimere il proprio parere, condividere opinioni con altri e ascoltare le reazioni altrui. La costruzione della conoscenza, dunque, e dei concetti da apprendere avviene tramite relazioni e condivisione. In generale, in fase organizzativa del corso, gli studenti sono suddivisi per “classi virtuali” che costituiscono i gruppi collaborativi, anche se a volte eterogenei, in cui e per cui interagire. Ogni studente mantiene il proprio stile di apprendimento ma potrà affinare le proprie attitudini e accrescere la propria conoscenza attraverso il confronto con gli altri “compagni” di classe. Tutti sono coinvolti nello stesso progetto comune di apprendimento e prende vita una dimensione “collettiva” dove non c’è successo personale senza il successo dell’intero gruppo. In un processo di apprendimento collaborativo, metodologia adatta alla formazione degli adulti, il senso di responsabilità nei confronti del gruppo e la spinta ad imparare in modo attivo sono gli elementi caratterizzanti l’ambiente virtuale dei LMS. Nella classe virtuale vengono a porsi diversi tipi di interazione: quello fra docente e discente, quello tra discente ed il suo tutor, ma anche viene stimolato l’aiuto reciproco, sia in modo diretto che indiretto, fra i partecipanti al corso. E’ questo aspetto dello “scambio reciproco” che costituisce la peculiarità della classe virtuale, ossia quello per cui è possibile praticare modalità didattiche collaborative volte a costruire conoscenza condivisa. La figura centrale del docente muta in questo contesto e la protagonista dell’apprendere diviene la 7 Slides della videoconferenza DOL del 16 febbraio 2012, tenuta dalla dott.ssa Caterina Poggi in merito al modulo Didattica assistita dalle tecnologie. 8 Si veda in proposito il volume “Il contributo delle nuove tecnologie nella didattica: e-learning” di R. Orazi, Morlacchi Editore, 2004, pag. 27 e successive sul “collaborative learning”
comunità dei discenti, con le loro interazioni tra loro e con tutte le figure coinvolte nel corso on line. In tale comunità esiste una “gerarchia” teorica ma non di fatto, in quanto tutti i membri possono essere tanto apprendisti quanto docenti. Perché scegliere di formarsi attraverso l’eLearning? L’eLearning può essere definito dunque come utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza (CEC, 2001, p. 2).9 Propongo qui di seguito un elenco di motivazioni e vantaggi riconosciuti per la scelta di usufruire della formazione on line10: Risponde alle esigenze di aggiornamento senza richiedere spostamenti Consente di formarsi, informarsi, specializzarsi e aggiornarsi sui temi specifici relativi a: tecnologia, marketing, vendita, bilancio e finanza. Il tutto senza spostarsi da casa o dal proprio lavoro. Tempi rapidi di formazione Offre la possibilità di gestire con flessibilità il tempo dedicato alla formazione, grazie alla disponibilità dei corsi on line in ogni momento della giornata. Riduce i costi per la formazione Per l’azienda, un corso di e-learning ha un costo inferiore rispetto a un corso d'aula. Inoltre, richiede un investimento economico inferiore perché permette di formare le risorse senza che abbandonino la postazione di lavoro. Per il singolo, abbatte i costi di trasferta e consente di non spostarsi da casa. Percorsi di apprendimento personalizzati L'ampio ventaglio di tematiche offre sia al singolo sia all'azienda la possibilità di scegliere un percorso di apprendimento che risponda alle proprie esigenze, secondo i proprio ritmi e nei momenti più comodi, supportati anche da un servizio di tutoring personalizzato, a cui rivolgersi per avere risposte alle domande di interesse. Favorisce la nascita di comunità virtuali L'e-learning, grazie ai servizi di comunicazione che offre (e-mail, forum, chat, wiki, blog..), stimola un apprendimento collaborativo, basato sulla comunicazione e la condivisione delle esperienze di apprendimento tra i partecipanti ai corsi. Sulle dispense DOL11del I anno, venivano fornire le motivazioni che, in generale spingono all’uso delle tecnologie della formazione, tra cui l’eLearning: 1. migliorare la qualità dell’insegnamento; 2. offrire esperienza con le tecnologie agli apprendenti; 3. aumentare l’accessibilità e la flessibilità; 4. ridurre i costi; 5. migliorare l’efficacia degli investimenti; 6. rispondere all’imperativo tecnologico; 7. cercare, organizzare, analizzare e utilizzare le informazioni in modo ordinato e appropriato; 8. standardizzazione dei contenuti. 9 Modulo DOL I anno – Formazione nell’era della tecnologia: aspetti sociali e organizzativi – dispensa corsisti per III settimana di lavoro 10 Fonte: formaper eLearning – sito www.elearning.formaper.it (articolo in oggetto: http://www.elearning.formaper.it/show.jsp?page=69940 ) 11 Ibidem, par. 3.2 – Perché introdurre l’eLearning
Per coloro, dunque, che fossero in difficoltà nell’accettare questa nuova forma di insegnamento/apprendimento e fossero titubanti sugli esiti che una formazione di questo tipo può raggiungere, riporto in aggiunta a quanto già citato nelle pagine precedenti, anche un’opinione autorevole e lungimirante in proposito: “L’eLearning può e deve rappresentare un’occasione di ricerca e di sperimentazione continua nel settore della didattica e della pedagogia dell’insegnamento e dell’apprendimento […] l’eLearning rappresenta uno dei grandi scenari entro cui si costruisce la formazione del futuro e, come tale, costituisce una sfida necessaria e ineludibile per una pedagogia dell’istruzione e della formazione che voglia continuare a fornire risposte di senso e a garantire la preparazione di soggetti culturalmente e umanamente maturi”.12 Mappa sull’eLearning e LMS Prima di tuffarmi nell’analisi della Blackboard ho approfondito le mie conoscenze sul tema eLearning attraverso la lettura dei materiali forniti dal modulo DOL e la ricerca di materiali utili in Internet. Tramite le informazioni avute da tali fonti, ho in seguito redatto con l’app gratuita per ipad Idea Sketch della Nosleep Software, una mappa mentale sull’argomento, che allego a fondo paragrafo. La mappa mi è tornata utile poi per tenere presente i passaggi su cui fare una mia personale analisi della piattaforma Blackboard. Dal momento che la mappa non è ben visibile per motivi di spazio disponibile e per la complessità dell’argomento, indico anche l’indirizzo URL dove poterla visualizzare ed, eventualmente, scaricare. La mappa, salvata come immagine JPEG, è disponibile qui: https://docs.google.com/open?id=0B8J9ScBRgyIvYWZiODdkMzUtN2ZiMy00MTZhLWJlNGMtZTZlOGYxOTYzMmEx . 12 “ELearning: formazione, modelli, proposte” di P. Crispiani, P.G. Rossi, Armando Ed., 2006, pag. 14
Analisi generica della piattaforma Blackboard Target di riferimento Il corso modulare del DOL è pensato per la formazione di adulti lavoratori, in particolare docenti di ogni ordine e grado, che intendono aggiornarsi, migliorando le proprie conoscenze in merito alle tecnologie, al fine di utilizzarle per integrare le proprie metodologie didattiche di insegnamento. L’integrazione delle tecnologie nella didattica può offrire una possibilità di facilitazione dell’apprendimento nei propri studenti, offrendo loro nuovi percorsi formativi efficaci nella trasmissione del messaggio formativo didattico e del coinvolgimento. Contenuti erogati I contenuti proposti ai corsisti sono di vario tipo: dispense informative, con nozioni teoriche sugli argomenti trattati, sitografia dove reperire materiali aggiuntivi e integrativi per approfondire le tematiche presentate, risorse aggiuntive per gestire l’autoapprendimento, come documenti reperibili in Internet o video utili. Nel pieno rispetto del carattere della multimedialità che contraddistingue i contenuti dello scenario di apprendimento, secondo il modello descritto da Cantoni, la piattaforma Blackboard consente la fruizione di materiali didattici ricchi e vari nell’utilizzo: dai testi, fruibili in vario formato come .doc, .pdf, .ppt, alle immagini, ai video, agli audio, i corsisti possono accedere ai contenuti predisposti secondo una disposizione gerarchica definita dagli autori, ma che al tempo stesso può essere integrata dalla possibilità di condividere, allegandoli nel forum predisposto per la discussione, ulteriori file di diverso genere prodotti o reperiti dai corsisti stessi. Inoltre, agli iscritti vengono anche offerte videoconferenze tenute da docenti esperti nella materia di studio, a supporto dell’apprendimento. In tal modo, vengono rispettati tutti i criteri specificati nel modello di Cantoni, in merito alla comunicazione, che deve ruotare attorno a due assi di tipologie comunicative, quello relativo allo spazio (sintopica e asintopica) e quello relativo al tempo (sincrona e asincrona). L’approccio e l’elaborazione dei contenuti avviene generalmente ed in prevalenza in modalità asincronica, con organizzazione delle attività temporale, dal momento che le attività assegnate ai corsisti devono essere svolte entro un periodo ben definito. Ciò non impedisce però la presenza di attività atemporali, poiché la lettura dei materiali forniti (risorse integrative così come materiali di studio flessibili e adattabili al proprio stile cognitivo) avviene autonomamente dal corsista, secondo le proprie disponibilità di tempo e secondo le proprie esigenze di approfondimento. Gestione diritti di accesso Tra le funzioni supportate nel LMS della piattaforma Blackboard, è prevista la gestione ed il controllo degli accessi. La piattaforma, infatti, consente l’accesso previa riconoscimento utente, che avviene tramite indicazione delle credenziali ( un nome utente ed una password). Il riconoscimento delle credenziali costituisce parte della gestione differenziata dei livelli di accesso tipica dei LMS e che, nei moduli DOL, prevede le figure di semplice corsista o studente, di tutor (figura che accompagna i corsisti, li sostiene nel loro percorso di apprendimento), di membro dello staff, di docente esperto e formatore (fonte del sapere, che definisce e trasmette i contenuti del corso; in alcuni casi può essere anche esterno) e infine degli amministratori del sistema (dal punto di vista organizzativo/amministrativo e dal punto di vista tecnico).
Strumenti di interazione Il LMS della Blackboard si connota come ambiente multimediale e interattivo (nel rispetto dello scenario di apprendimento descritto nel modello di progettazione descritto da Cantoni), poiché nella piattaforma sono disponibili diverse tipologie e strategie di comunicazione ed il sistema risponde alle azioni dello studente. In particolare, nella Blackboard si rileva la presenza dei seguenti strumenti: Bacheca In Bacheca sono raccolte le informazioni generali a cui il corsista può accedere: materiali utili per comprendere come muoversi nell’ambiente virtuale, per poter affrontare l’uso del forum e per conoscere il regolamento a cui attenersi (netiquette), sia per interagire con gli altri corsisti, intervenendo nelle discussioni, sia ogni volta che si dispongono materiali da condividere (citazione delle fonti). Sempre dalla Bacheca l’utente corsista può verificare i propri dati e il proprio andamento didattico, accedendo alla pagina personale (personal roster) e/o accedendo alla sezione del Registro, dove poter verificare i voti che gli sono stati assegnati per ogni modulo concluso. Per una maggior interattività, il corsista può accedere anche alle pagine degli altri studenti, per prendere visione e conoscere i compagni della classe virtuale in cui è chiamato ad interagire. Nelle pagine personali è possibile stabilire alcune informazioni di carattere individuale, come una breve descrizione di sé (sia professionale che umana) così come aggiungere una propria foto ed il proprio indirizzo di posta elettronica e/o di sito personale, qualora se ne sia forniti. Queste informazioni, essendo consultabili dagli altri corsisti, possono facilitare la conoscenza, seppur virtuale, tra gli scritti e credo possano contribuire ad alleggerire il fatto che la comunicazione all’interno della piattaforma è a carattere asintopico, essendo i partecipanti provenienti da diverse zone geografiche, e ridimensionare quegli aspetti critici tipici della formazione a distanza, quale l’embodiment, per cui ci si concentra solo sui contenuti distribuiti e non sulle relazioni interpersonali. Sempre in Bacheca, si trovano “annunci” in primo piano, che lo staff predispone all’occorrenza e che aiutano il corsista a mantenersi aggiornato sugli sviluppi del percorso didattico, sugli appuntamenti calendarizzati e/o su eventuali problematiche riscontrate. Anche in Bacheca è disponibile un forum di discussione su aspetti generali della formazione, anche indipendenti dai moduli di insegnamento previsti. In tale sezione, tutor e corsisti possono comunicare, chiarendosi e confrontarsi su alcuni aspetti o proporre argomenti di discussione utili, che approfondiscono concetti emersi durante lo svolgimento del corso. Come avviene per il forum previsto all’interno dei moduli, la comunicazione fra i partecipanti avviene in modo asincrono e i commenti lasciati vengono letti in un secondo tempo. Nel gruppo classe a cui appartengo, è stato fatto un tentativo di superare questo “limite” accordandosi per accedere al forum ad un orario definito, al fine di stimolare una comunicazione che si avvicinasse a quella sincrona, tipica delle chat. In questo caso i commenti sono stati letti quasi in tempo reale, ma è stato comunque difficoltoso seguire l’ordine cronologico di pubblicazione dei commenti e non perdere parti della discussione. Email Nella Blackboard è prevista la possibilità di contattare individualmente altri corsisti, tutor, docenti e staff anche attraverso gli indirizzi e-mail indicati, potendo inviare direttamente un messaggio mail senza lasciare commenti nel forum, visibili dal resto della classe. Questa funzione permette di interagire in un rapporto uno a uno, e può divenire utile in caso di comunicazioni urgenti o private da parte dello staff, così come in caso il tutor intenda motivare o incoraggiare un corsista che sembra dimostrare sconforto o essere in evidente difficoltà. Anche questa funzionalità può concorrere a combattere gli aspetti critici di un’esperienza formativa a distanza e di una comunicazione mediata dal computer, accorciando la “distanza” fra le persone coinvolte nel processo formativo e diminuendo l’aspetto “impersonale” dell’ambiente virtuale in cui si opera.
Forum di discussione Tra gli strumenti di interazione offerti dalla Blackboard fondamentale risulta essere il forum di discussione, dove i corsisti possono comunicare tra loro e con il tutor, lasciando commenti in cui esprimere il proprio punto di vista o la propria conoscenza in merito ad un argomento, e dove possono condividere materiale, avendo la possibilità di allegare files (di vario tipo, dai file di testo - .doc, .pdf, .ppt – ai file video e audio), utile per una costruzione di conoscenza condivisa. Il forum rappresenta così il centro del percorso di apprendimento dei partecipanti al corso ed è il luogo dove avvengono le principali interazioni tra i corsisti, che lì adottano tecniche di apprendimento “tra pari”, dove tutti possono imparare da tutti. L’attività di lettura degli interventi sul forum, sebbene richieda tempo e costanza, si rivela fonte di conoscenza, da cui il corsista può attingere sia per la realizzazione delle attività assegnate settimanalmente, sia per una propria formazione personale. E’ nel forum, infatti, che i corsisti allegano i propri elaborati (che restano consultabili dalla classe) e innescano discussioni di vario tipo, ponendo domande generiche o mirate al tutor, le cui risposte sono di interesse per tutti i partecipanti. Capita che le risposte ai quesiti posti nel forum arrivino proprio da altri corsisti, attivando così il processo di costruzione della conoscenza collaborativa. Anche da questi elementi si capisce come in uno scenario di apprendimento la comunicazione giochi un ruolo fondamentale ed è pertanto importante scegliere in fase di progettazione del LMS il modello che la favorisca al massimo. I lavori prodotti dai corsisti e allegati nel forum restano consultabili non solo dal gruppo classe, ma anche dagli iscritti che appartengono alle altre classi virtuali. La possibilità di prendere visione degli elaborati anche di altre classi consente a ogni corsista di poter ampliare i propri orizzonti cognitivi, accedendo a pratiche di sviluppo degli argomenti diversi dalla propria e che favoriscono e migliorano la costruzione delle competenze individuali sull’argomento trattato (sorrette dalla discussione e dal confronto che viene posto in essere), oltre a permettere una possibile integrazione o revisione del proprio elaborato. Il forum dunque, a scapito della modalità di comunicazione asincrona che utilizza, si identifica come elemento irrinunciabile per un LMS e qualifica positivamente la piattaforma Blackboard. Valutazione Nella piattaforma non sono previsti (o almeno finora non sono stati utilizzati) sistemi di valutazione automatica dell’apprendimento dei corsisti, come quiz o domande chiuse a punteggio. Piuttosto, la valutazione degli elaborati viene fatta dal team di lavoro che segue il modulo, ossia tutor, docenti e staff. Il tutor provvede ad un primo controllo dell’elaborato, affinché venga appurato che corrisponda con le consegne date. Come già descritto a riguardo della Bacheca, la comunicazione dei risultati avviene nell’apposita area del Registro voti, dove il corsista può verificare l’esito del percorso effettuato. Da evidenziare che è stato ribadito come nella valutazione si tenga anche conto dell’avvenuto rispetto dei tempi di consegna degli elaborati, elemento indica come le attività asincrone del LMS di approccio ai contenuti sono organizzate con metodo temporale, ossia devono essere svolte entro un periodo ben definito .Il mancato utilizzo di sistemi di valutazione automatici può costituire un elemento per cui far rientrare il modello di progettazione del LMS in oggetto tra i modelli “per prototipi”, che si caratterizza per l’attenzione alle problematicità dell’eLearning e all’accettazione delle persone coinvolte nel processo. L’aspetto valutativo viene più curato per quanto riguarda il modulo di insegnamento predisposto, ossia per l’impatto sul piano formativo. Sono infatti allestiti strumenti per la valutazione confermativa (tipica del modello di progettazione euristico, non strutturato in fasi precise, dei LMS), al fine di avere riscontri sul modulo fornito ai discenti ed evidenziare gli eventuali punti su cui intervenire per migliorarne l’efficacia, in previsione di un’ipotizzabile revisione dello stesso prima di una successiva riproposta ad altri apprendenti. (Questi aspetti rientrano nel ciclo di processo descritto nella struttura del modello di progettazione ELab ideato in Svizzera). In particolare, al termine del modulo seguito, il corsista è tenuto a compilare un questionario in cui esprimere il proprio gradimento e la propria valutazione circa l’andamento del percorso appena concluso, esprimendo a scelta un grado di apprezzamento su contenuti, interazione col tutor, ecc.
La figura del tutor13 Una menzione particolare nella descrizione delle strategie di comunicazione applicate nei LMS è dovuta alla figura poliedrica del tutor, figura che integra in parte il docente tradizionale della formazione in presenza. Le mansioni che riveste il tutor sono diverse ma tutte concorrono a sostenere l’apprendimento dei corsisti. 1) Funzione guida: che affianca gli studenti e li sostiene nel percorso didattico, anche se interviene solo se necessario per promuovere la collaborazione e l’interazione tra discenti. 2) Funzione di incoraggiamento (scaffolding): incoraggia le potenzialità che l’allievo può manifestare. Tale concetto richiama quello di scaffolding secondo il quale i discenti necessitano di aiuti, oltre che tecnici, soprattutto umani. 3) Funzione di facilitatore dell’apprendimento: al tutor i corsisti possono rivolgere domande, richiedere chiarimenti, manifestare dubbi e perplessità sull’esecuzione delle attività, così come segnalare eventuali problematiche o difficoltà riscontrate nel percorso di apprendimento. Il tutor prende in carico le questioni e, anche attraverso la collaborazione col team di staff, fornisce la soluzione più adatta alla casistica presentata. 4) Funzione di orientamento: con i consigli del tutor, i discenti vengono stimolati a “fare” e ad “apprendere facendo”, avendo chiari gli obiettivi da raggiungere. 5) Funzione di moderatore: il tutor è pronto ad intervenire per sostenere il sostegno reciproco tra i componenti della comunità di apprendimento, per esaltare lo spirito collaborativo e per far rispettare le regole di netiquette e di citazioni delle fonti. 6) Funzione di monitoraggio: il tutor deve monitorare lo svolgimento del percorso didattico dei corsisti. Per farlo, è tenuto a visionare quotidianamente la propria posta elettronica e a controllare gli interventi presenti sul forum. Questa attività è quella che forse ha maggiore impatto sulla classe virtuale e sui singoli discenti, e svolgerla in modo costante e continua può evitare che il corsista si senta abbandonato a sé stesso. Fa dunque parte di quelle strategie di comunicazione che affrontano e limitano i rischi di un’esperienza formativa a distanza ( embodiment e disallineamento dei setting mentali/culturali). Il ruolo di sostegno in cui agisce il tutor è svolto su più piani: intellettuale, emotivo e sociale. E’ sempre il tutor, generalmente, che si occupa di predisporre l’atmosfera iniziale del gruppo, cercando di individuare e fare emergere le potenzialità di ciascuno. La strategia di comunicazione adottata dal tutor per svolgere il suo ruolo può esercitarsi su due livelli: uno a uno cioè comunicazione individuale con il discente, per incoraggiarlo e motivarlo uno a molti ovvero comunicazione rivolta al gruppo per garantire il rispetto della netiquette e delle regole. In entrambi i casi può agire online, in modo asincrono (con commenti sul forum) o direttamente interagendo in modo mirato, contattando individualmente il corsista via mail. 13 Per una chiara descrizione del ruolo del tutor: “e-Learning: Nuovi strumenti per insegnare, apprendere, comunicare online”, di Silvia Selvaggi, Gennaro Sicignano, Enrico Vollono, E. Manzi, Ed. Springer, 2007
Suggerimenti Dopo la precedente analisi e descrizione dell’ambiente di apprendimento Blackboard, provo ora a segnalare alcuni suggerimenti al fine di migliorarne l’efficacia: - l’utilizzo del forum, per quanto da me apprezzato e ritenuto fondamentale, sembra a volte non essere abbastanza. In alcuni casi, in cui necessiterebbe una forte interattività tra i corsisti, potrebbe venire in aiuto l’utilizzo di una chat, che rendesse possibile la modalità di comunicazione sincrona. - Per quanto riguarda la formazione, ed in particolare l’utilizzo pratico di programmi software, oltre a rendere disponibili per i corsisti vari tutorial sulle principali funzioni del software, sarebbe da considerare la possibilità di offrire più videoconferenze che spiegassero le funzioni più utili o i passaggi più complicati con cui procedere per ottenere determinati risultati. Inoltre, potrebbe essere utile prevedere una sezione di “esercitazioni” in cui il corsista può sperimentare le proprie conoscenze dello strumento in studio. Questo potrebbe favorire l’auto-apprendimento e l’auto-valutazione sulle competenze nell’utilizzo del software che, per gli utenti meno esperti, che hanno avuto difficoltà nel percorso, potrebbe risultare causa di “disaffezione” ed essere abbandonato dopo la dovuta consegna settimanale. - Ai fini della valutazione, non disdegnerei quiz finali di verifica, ma li vedrei più improntati ad una auto-valutazione del corsista che, dopo la lettura e lo studio dei materiali disponibili nel modulo, può verificare quanto abbia imparato e dal risultato ottenuto scegliere se approfondire i contenuti o passare alla parte pratica. Apprezzo molto anche il sistema valutativo attuale, attento al percorso didattico dello studente e alla sua persona. La valutazione via quiz potrebbe essere uno strumento in più nelle mani del discente, ai fini della sua formazione individuale e del suo costruirsi competenze.
Bibliografia - Materiali forniti dal modulo DOL Dispense “Formazione nell’era della tecnologia: aspetti sociali e organizzativi” – I anno DOL Dispensa “Didattica assistita da tecnologie” Lorenzo Cantoni e NewMinE Lab – II anno DOL Videoconferenza sull’eLearning e i diversi modelli di approccio della dott.ssa Caterina Poggi e relative slides - “ELearning. Capire, progettare, comunicare” di Lorenzo Cantoni, Ed. F.Angeli, reperibile parzialmente all’indirizzo http://books.google.it/books?id=WLthvDDJiMoC&lpg=PA239&dq=eLearning.%20Capire%2C%20progettare%2C%20comunicare.%20Milano%3A%20Fra nco%20Angeli&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q=eLearning.%20Capire,%20progettare,%20comunicare.%20Milano:%20Franco%20Angeli&f=false - “Il contributo delle nuove tecnologie nella didattica: eLearning” di Roberto Orazi, Morlacchi Ed. reperibile parzialmente all’indirizzo http://books.google.it/books?id=Bwyx2zfMNyAC&lpg=PP5&hl=it&pg=PP5#v=onepage&q&f=false - “ELearning: formazione, modelli, proposte” di Piero Crispiani, Pier Giuseppe Rossi, Armando Ed., reperibile parzialmente all’indirizzo http://books.google.it/books?id=wg7zzGrd1CkC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false - “Fare formazione in internet: manuale di didattica online”, di Calvani A., Rotta M., Ed. Erickson - “e-Learning: Nuovi strumenti per insegnare, apprendere, comunicare online”, di Silvia Selvaggi, Gennaro Sicignano, Enrico Vollono, E. Manzi, Ed. Springer, 2007 reperibile parzialmente all’indirizzo http://books.google.it/books?id=cTAmDrrIADEC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false
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