COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 27 dicembre 2013

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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 27 dicembre 2013
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN
      PERSICETO
     Venerdì, 27 dicembre 2013
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 27 dicembre 2013
Venerdì, 27 dicembre 2013

Cronaca
 Belle sorprese e qualche gradito ritorno le tavole "del sorriso" secondo...         1
 Da La Repubblica (ed. Bologna) del 2013­12­27T04:11:00
 I nostri «Pranzi di Babette»: i migliori piatti del 2013...                         3
 Da Corriere di Bologna del 2013­12­27T02:01:00
 Castenaso fa il pieno di medaglie con Di Pasquale, Franceschelli e Fubiani          5
 Da Il Resto del Carlino (ed. Bologna) del 2013­12­27T05:21:00
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Venerdì, 27 dicembre 2013
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                                                         Cronaca

  Tra le scoperte del critico gastronomico la Locanda Pincelli di Selva Malvezzi, Opera Dulcis a
  Imola la pizzeria Pummarò di San Lazzaro di Savena e, nel capoluogo, I Portici di via
  Indipendenza.

  Belle sorprese e qualche gradito ritorno le tavole
  "del sorriso" secondo Trevisani
  GUGLIELMO GENTILEUN LAVORO duro
  quello del critico gastronomico, ma che
  qualcuno deve fare. Ed è quello che il
  giornalista Paolo Trevisani ha svolto in
  incognito sulle tavole della città e della
  provincia, sedendo come un qualunque cliente
  normale in compagnia della moglie, o assieme
  ad amici, per premiare le eccellenze della
  nostra cucina, e valutando ogni singolo aspetto
  della proposta gastronomica, dall'
  ambientazione al caffè. I migliori pasti
  regalano a fine pranzo un "sorriso". Ecco
  quindi il riepilogo delle eccellenze
  gastronomiche meritevoli di essere segnalate
  con il massimo riconoscimento.
  Tra i locali recensiti per la prima volta, quelli
  che prendono il massimo dei voti sono solo
  quattro. La Locanda Pincelli, in Via Selva 52 a
  Selva Malvezzi, ha stupito il critico
  gastronomico che proviene dalla Guida deL'
  Espresso per via della veracità di una trattoria
  di alto livello dalla grande qualità e dal piccolo
  conto. Un sorriso di Trevisani anche perOpera
  Dulcis, in piazza Matteotti a Imola, un locale
  che ha aperto quest' anno e cheha stupito
  soprattutto per la grande cura nella
  preparazione dei dessert, e che vale la pena
  segnalare anche per gli ottimi prezzi del mezzogiorno. La terza novità è finalmente entro le mura, e si
  tratta del pluripremiato chef Agostino Iacobucci, che all' interno della bella ambientazione del ristorante I
  Porticiin Via Indipendenza 69, ha importato l' eleganza della scuola gastronomica partenopea, offrendo
  tra le altre cose ai palati bolognesi la straordinaria eleganza del suo Babà.
  L' ultima novità dell' anno è la pizzeria Pummarò a San Lazzaro, in Via Canova 1, dove con 15 euro si
  mangia un' eccellente pizza da scegliere tra le 135 proposte diverse.
  «Quest' anno ho però voluto privilegiare laverifica di locali già visti ­ spiega Trevisani ­ anche per capire
  chi è riuscito a mantenere la qualità in un anno non facile per il mondo della ristorazione». E dalle sue
  verifiche emergono, confermati nel massimo dei voti, il Ristorante Amerigodi Savigno, immancabile in
  ogni guida, grazie alle sapienti cure del patron Alberto Bettini. Poi non può mancare il Ristorante Al
  Cambio di Bologna, dove Max Poggi propone la sua ottima e misurata cucina legata al territorio e alla

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  I nostri «Pranzi di Babette»: i migliori piatti del 2013
  Trionfa il mare «salato» della Mazzucchelli e di
  Iacobucci
  N o, non vuole essere una classifica con
  vincitori e perdenti. Di quelle che ahimé, vanno
  tanto, perché, come si suol dire, «la gente le
  legge». Vuole essere molto semplicemente un
  ringraziamento di cuore ad alcuni ristoratori
  che in questo 2013 con i loro piatti ci hanno
  regalato emozioni più forti di altri. E vuole
  anche essere un atto di stima e rispetto per un
  lavoro, quello del ristoratore (il ristoratore
  onesto e appassionato s' intende ovviamente,
  gli altri non ci interessano), che forse non tutti
  conoscono fino in fondo. Lo chef, il patron o
  quel che sia, è un lavoro di responsabilità, s­e­
  n­z­a orari (cominci alla mattina facendo la
  spesa e non sai quando finisci alla sera/notte
  con l' ultimo cliente che non puoi mandare via),
  con mille incognite (clienti che prenotano e che
  poi non si presentano, dando un danno al
  ristorante, che avrebbe potuto rivendere il
  tavolo), tassato e controllato come pochi altri in
  Italia (conosco ristoratori di successo, sulla
  carta e sulle guide, che per essere onesti e
  pagare i dipendenti, i fornitori e tutto il resto,
  riescono a ritagliarsi uno stipendio da 1.200
  euro al mese: altro che l' immagine venduta da
  Masterchef ). Fatta questa premessa e questo
  ­ chiamiamolo ­ piccolo atto d' amore nei confronti di chi in cucina ci lavora con passione e ricerca tutti i
  santi giorni, vi vorrei raccontare i piatti più buoni mangiati quest' anno tra Bologna e dintorni. Quelli che
  hanno lasciato il segno.
  Certo non abbiamo mangiato in tutti i ristoranti della zona (sia ben chiaro), ma in moltissimi sì.
  Partiamo subito con i due piatti più buoni in assoluto: «Mare d' inverno» di Aurora Mazzucchelli del
  Marconi (un piatto lisergico, che ti scombina il palato, ti sorprende ­ e chi riesce a sorpenderti più?­,
  fatto di canocchie (ghiacciate e servite come brina sopra il resto), fasolari, aringa, alghe fresche e
  caviale e «Ostrica, gelatina di Campari e gelato al Mango» di Agostino Iacobucci (un piatto talmente
  versatile e in equilibrio perfetto che, grazie ai suoi bellissimi contrasti ­ un amico mi dice da sempre che
  il Campari insieme alla ruota e all' aria condizionata è una delle più grandi invenzioni dell' uomo ­ può
  funzionare sia come antipasto, primo, secondo o dessert). Ancora mare con la «Passatina di zucca con
  gamberi rossi siciliani crudi, nuvola di Bergamotto, Habanero e sale nero» (di Vincenzo Vottero
  Vintrella, chef e patron dell' Antica Trattoria del Trebbo), «Anguria sapida con scampo crudo e ricotta al
  forno» (di Lorenzo Barsotti, di Trattoria Barsotti di Marzabotto), «Sandwich con alici con pistacchio e
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  Tiro con l' arco Nella prova a squadre Tedeschi, Tullini e Cevenini precedono i tre del Basso
  Reno di Argelato, Baldassarre, Bonfatti e Cortellino.

  Castenaso fa il pieno di medaglie con Di Pasquale,
  Franceschelli e Fubiani
  Bologna C' E' LA FIRMA degli Arcieri di
  Castenaso nella prova interregionale di tiro
  con l' arco organizzata dal club di Carla Di
  Pasquale.
  Oltre ai padroni di casa brillano gli Arcieri del
  Basso Reno di Argelato, i Felsinei e gli Orange
  Ladies EmilBanca. Sul campo di tiro di
  Castenaso, uno dei migliori impianti italiani, si
  ritrovano in duecento e, nell' arco olimpico,
  arrivano le prime soddisfazioni con le
  medaglie d' oro conquistate da Stefania
  Franceschelli, Carla Di Pasquale e Paolino
  Fubiani. Ci sono altre medaglie, sempre per
  Castenaso, con l' argento di Alessandra
  Carnevali e il bronzo di Sergio Bisacchi. Al
  quinto posto Marco Brusa.
  Non mancano le soddisfazioni per gli Arcieri
  del Landa Team di Zola Predosa che
  strappano il bronzo per Angela Santi. Angela,
  tra l' altro, precede la compagna di squadra
  Paola Melloni. Nella prova a squadre sul
  gradino più alto del podio ancora Castenaso
  con Fubiani, Bisacchi e Brusa, mentre a livello
  senior il Castenaso è d' argento con Gabriele
  Mazza, Roberto Rinaldi e Mirco Marcoppido. Al primo posto ci sono i Felsinei con Alessandro Draghetti,
  Luigi Battista e Daniele Fajner. Si ferma al quarto posto la corsa del Landa Team. Più staccati gli Arcieri
  del Re Bertoldo di Persiceto che si piazzano noni davanti agli Archery Globe di San Pietro in Casale.
  Nel compound i risultati sono di livello, seppur un po' inferiori all' olimpico. Il solito Castenaso fa incetta
  di medaglie di bronzo con Ivan Tedeschi, Monica Finessi e Marco Golfieri. Secondi posti che si
  spiegano con il fatto che, davanti, ci sono atleti nel giro della Nazionale. E' di bronzo Piero Zamboni
  degli Arcieri di Misa di Marzabotto. A livello master Anna Goggioli (Castenaso) precede Marina Tavella
  (Orange Ladies EmilBanca), mentre a squadre si impone il Castenaso con il terzetto Ivan Tedeschi,
  Michele Tullini ed Emiliano Cevenini. Un gradino sotto gli Arcieri del Basso Reno di Argelato con l'
  instancabile Mauro Baldassarre (la voce dell' arco delle Due Torri), Massimiliano Bonfatti e Nicola
  Cortellino. Nell' arco nudo oro per Danila Barioni e bronzo per Ferdinando Affinito dei Felsinei. Affinito d'
  argento a squadre con Lucio Gilberti e Denis Gubbellini. Argento, infine, per Alessandra Carnevali
  (Castenaso) e bronzo per Franca Frassinetti (Arcieri di Misa Marzabotto).

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