Come Guadagnare con un Blog - www.smetteredilavorare.it - Notizie24h.it

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Come Guadagnare con un Blog
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Introduzione
Da quanto sono diventato un blogger (www.smetteredilavorare.it) ho scoperto un
mondo nuovo, dove è possibile fare soldi online grazie alle proprie passioni.
Solitamente le persone sono gelose di questi segreti, oppure sfruttano le loro
conoscenze scrivendo e-book a pagamento su come guadagnare con un blog.

In verità crearsi una rendita extra, o addirittura vivere facendo il blogger
professionista, non è difficile e non servono conoscenze particolari, acquistare
manuali o qualsiasi servizio a pagamento; bastano solo alcune conoscenze di base e
tanta passione.

In questo e-book spiego come fare, investendo solo 12 euro l'anno.

Come funziona
Dettaglieremo dopo i vari passaggi, adesso vorrei solo dare un quadro generale del
meccanismo per guadagnare online: la prima cosa da fare è aprire un blog (vedremo
come) su un argomento che possa interessare più persone possibili, perché solo
ciò che è di largo interesse permette di attirare pubblico, e quindi di guadagnare. Non
esiste altro modo, solo se si hanno tante visite si possono fare soldi, altrimenti niente.

Quanti soldi? Beh questo dipende molto dalla tipologia di blog, cioè dagli argomenti
trattati e naturalmente dai canali che scegliamo per ricevere soldi a fronte di quello
che facciamo, ma in generale possiamo dire che con 1000 visitatori unici al giorno
(cioè persone fisiche, non pagine viste), si possono fare dai 250 ai 400 euro al mese.

Personalmente ho impiegato circa un anno per ottenere 1000 visitatori unici al giorno,
ma non avevo a disposizione una guida precisa e completa come questa.

Secondo recenti statistiche, la maggior parte dei blogger non arriva a 100 euro al
mese, questo perché tutte le nozioni presenti in questo e-book difficilmente si trovano
in un unico documento gratuito on line. Va tenuto presente però che ci sono numerosi
blogger italiani che vantano anche 10.000 visite al giorno, quindi fatevi due conti su
quanto guadagnano.

Prima di dettagliare ogni passaggio vorrei fin da subito sottolineare che fare il
blogger di professione non significa scrivere ogni tanto quello che ci passa per la

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mente e poi pubblicarlo ricavandone dei soldi, è un approccio scientifico e molto
poco romantico, che richiede duro lavoro e costanza, ma che ripaga piuttosto bene.

La favoletta del "quello ha un sito, scrive quattro cavolate e fa i soldi" non
esiste, chiunque guadagni veramente online ne sa a pacchi e anche se l'apparenza
è quella di una persona che scrive solo per passione, dietro ci sono ragionamenti e
strategie ben precise.

Sedetevi comodi, perché ora ve le spiego tutte.

Leggi anche: Come Fare Soldi Senza Lavorare

Come aprire un blog
Se abbiamo almeno un paio di ore al giorno da dedicare al nostro blog, allora
vediamo insieme di capire da dove iniziare, spendendo il meno possibile.

La miglior piattaforma gratuita per aprire un blog è Blogger di Google, non costa
niente e permette di avere un sito personale sfruttando già delle grafiche
preconfezionate e generalmente molto belle, senza richiedere alcuna conoscenza
informatica. Va scelta una grafica semplice, che valorizzi i contenuti che scriviamo
e che permetta alle persone di orientarsi con facilità tra le pagine.

Si va su Blogger, ci si iscrive scegliendo un titolo interessante; la scelta del nome del
blog è importante perché dovrebbe quantomeno contenere la parola chiave più
importante per noi. Per esempio, se intendiamo aprire un blog che parla di viaggi,
inseriremo nel titolo la parola viaggio o viaggiare.

Lo chiameremo "viaggiare nel mondo", quindi Blogger ci assegnerà automaticamente
il seguente indirizzo web (comunemente chiamato URL):
www.viaggiarenelmondo.blogspot.com

Che non va bene, perché è poco professionale e difficile da ricordare, e qui entra in
gioco il nostro piccolo investimento annuo, perché ci compriamo il nome (si dice
dominio) www.viaggiarenelmondo.it.

Andiamo quindi su Aruba.it (una compagnia, si dice, di hosting) italiana, e ci
compriamo solo il nome. Non ci serve lo spazio web dove caricare gli articoli, perché
quello ce lo da gratis Google con il suo Blogger, compriamoci solo il

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nome www.viaggiarenelmondo.it, che costa 9,99 euro l'anno più Iva, quindi circa 12
euro (ATTENZIONE: Scegliamo la tipologia 1 Dominio + Gestione DNS
Pannello di gestione DNS)

Clicca qui per fare la registrazione

                        come si registra il proprio dominio su Aruba.it

Scegliamo .it perché se il nostro sito avrà target di utenza principalmente italiana,
questo ci favorirà nel posizionamento sui motori di ricerca, con le ricerche italiane
(vedremo poi questo cosa significa).

Una volta registrato e pagato, seguiamo questi semplici passaggi per associare il
nostro blog, aperto su Blogger, a questo nuovo indirizzo (URL), che è solo un nome
diverso, tutto qui, solo che è più bello, professionale e facile da ricordare.

Andiamo sul pannello di controllo del nostro account di Aruba.it

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Entriamo nel PANNELLO DI CONTROLLO del nostro dominio.

Qui appare www.smetteredilavorare.it        ma     nel   nostro   esempio       sarà
www.viaggiarenelmondo.it.

Scorriamo un po’ verso il basso e clicchiamo su “Gestione DNS e Name Server”.

Nel riquadro Record A modifichiamo (attraverso il tasto Gestisci) la voce www in
www1

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Poi premiamo il tasto Gestisci nel riquadro “Record CName”

E compiliamolo in questo modo

    Nel campo Host mettiamo www
    Nel campo Nome CNAME mettiamo ghs.google.com
    Premere il tasto verde “Aggiungi”

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A questo punto i campi Host e Nome CNAME verranno “sbiancati” e, i valori
appena inseriti, aggiunti alla lista sottostante. Compiliamo nuovamente i due campi in
questo modo:

    Nel campo Host mettiamo YZE3SQILYKFM
    Nel campo Nome CNAME mettiamo gv-
     BC7XU4X7YYNBM3Q2NCZQ56PNHMIWOI567X3KRLCBONBFJQ56
     5MFA.domainverify.googlehosted.com
    Premere il tasto verde “Aggiungi”

Il risultato finale è il seguente

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Le due voci che abbiamo inserito compilando i campi Host e Nome CNAME sono
state aggiunte alla lista sottostante. A questo punto occorre aspettare circa un ora
perché le impostazioni abbiano effetto.

Non ci rimane quindi che dire a Google che il nostro nuovo blog esiste, usando il
servizio Google Submit Site, nel quale inseriremo l’indirizzo (URL) del nostro blog
(cioè www.viaggiarenelmondo.it) e un commento, cioè una frase su quello che il blog
tratta (facoltativo).

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Finito, ora siamo sul web in modo professionale e possiamo iniziare a guadagnare
soldi. ma come ottengono concretamente questi benedetti introiti?

Leggi anche: Una Vita Senza il Denaro è una Vita Felice

Come ottenere visitatori
Il modo più efficace per avere tanti visitatori è scrivere articoli che trattino
argomenti molto ricercati dalle persone, ma allo stesso tempo che non abbiano
grande concorrenza da parte di altri blog, in questo modo, quando le persone cercano
su Google (che è il motore di ricerca più usato al mondo) una certa frase, devono
trovare (nei primissimi risultati) il nostro articolo.

Ecco, questa "certa frase" che le persone cercherebbero su Google è la chiave di
tutto, perché se io so che 1.000.000 di persone al mese cerca su Google l'esatta frase
"come vincere al Superenalotto", scrivo un articolo su questo argomento e questo
miracolosamente appare sempre come primo risultato di ricerca per quella frase… ho
circa 1.000.000 di persone al mese che mi leggono, quindi un milione di potenziali
clienti.

Ecco un esempio di un articolo ben posizionato su Google, che appare come primo
risultato, quando le persone digitano la frase “diventare ricchi” (che è molto
ricercata!)

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Nel nostro blog di viaggi quali argomenti dobbiamo scegliere per attirare tanta gente,
e che abbia poca concorrenza da parte di altri blogger, in modo da arrivare facilmente
primi (con i nostri articoli) su Google?

Per capirlo non servono né esperti SEO (Search Engine Optimization, cioè
ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca) né software o guide a pagamento,
ma un servizio gratuito di Google che si chiama Google Keywords.

Funziona così: immaginiamo che l'argomento "lastminute", che è inerente al tema dei
viaggi, sia qualcosa di molto ricercato dalle persone; in realtà non sappiamo se lo sia
veramente, quindi verifichiamolo. Andiamo su Google Keywords e scriviamo
"lastminute" ricordandoci di spuntare, sulla sinistra, dove c'è scritto "Tipi di
corrispondenza", la casella [Esatto].

A questo punto scopriamo che gli italiani cercano questa parola 60.500 volte al mese,
e la concorrenza è bassa, cioè non ci sono attualmente molti articoli sull'argomento,
oppure i blog che lo trattano non sono particolarmente "forti" (poi spiegherò questo
concetto).

        Come Google Keywords mostra i risultati della ricerca per la parola "lastminute"

Perfetto, se scriviamo un articolo che parla di lastminute, secondo alcuni
accorgimenti che spiegherò, e riusciamo a far e in modo che esca nella prima pagina
di Google quando la gente digita appunto "lastminute", avremo circa 60.000 visitatori
al mese, che possono assicurarci un certo quantitativo di denaro.

Naturalmente, di argomenti inerenti i viaggi ce ne sono molti, usando la tecnica sopra
elencata possiamo scoprine altri piuttosto popolari. Un buon modo per ottenere
qualche suggerimento su quali possono essere le frasi più ricercate dalle persone, è
lasciarselo dire da Google stesso, iniziando a scrivere una frase e lasciando che sia il
noto motore di ricerca a completarla, perché il sistema di auto-completamento di
Google si basa proprio sulle frasi più digitate dalle persone.

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Un esempio di come Google ci suggerisce le tendenze di ricerca

Potrebbe interessarti: Arricchirsi On Line con Il Poker (guida completa)

Come scrivere gli articoli
Quello che dobbiamo fare è "convincere" l'algoritmo di Google che il nostro articolo
tratta esattamente quel determinato argomento che abbiamo capito essere di grande
interesse per le persone. Anzi, non quell'argomento, ma proprio quella frase o
quella parola da noi individuata. La frase o la parola è detta in gergo "chiave" o
"parola chiave" (dall'inglese keyword).

Gli altri motori di ricerca (Bing, Yahoo ecc.) non ci interessano molto, l’80% delle
ricerche su internet vengono eseguite tramite Google, e questo ci basta e ci avanza.

Prima di elencare le regole per scrivere articoli vincenti, c'è una considerazione
generale da fare.

Il mondo dei blogger è spietato, quando scrivo un articolo di successo che mi porta
tante visite, molti blogger cercano di imitarmi, anche parzialmente copiando le mie
idee, sperando di sottrarmi il pubblico, ma questo non accade praticamente mai,
perché molti ignorando una regola aurea: l'originalità.

L'algoritmo che Google usa per decidere quale articolo (tra migliaia) far risultare
per primo quando le persone cercano una determinata frase o parola, è molto
intelligente e sa capire se qualcuno copia o imita un altro, penalizzandolo.

Anche articoli che non aggiungo nulla di nuovo a quelli già scritti da altri non
vengono premiati da Google, tanto che su determinate chiavi di ricerca, oggi sono

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ancora primi articoli scritti anche sei o setti anni fa.

La prima regola, che non inserisco nella lista seguente, perché troppo importante e
primaria, è proprio quella di scrivere articoli originali, su argomenti interessanti, in
modo approfondito e completo, che siano di reale utilità per chi li legge, senza mai
copiare le idee degli altri.

Di seguito ecco tutto quello che serve sapere per scrivere un articolo che si posizioni
bene sui motori di ricerca.

Le 13 regole per articoli che portano soldi
   1. Mettere la parola chiave nel titolo dell'articolo.
   2. Mettere la parola chiave nelle prime 10 righe dell'articolo.
   3. Usare molti sinonimi (qui il Generatore di Sinonimi di Virgilio) della parola
      chiave, all'interno del testo dell’articolo, distribuiti in modo omogeneo e
      naturale, ma senza metterne troppi. Si chiama "densità di keyword" e si può
      verificare con Questo Servizio Gratuito inserendo l'indirizzo dell’articolo. La
      densità di una parola chiave all'interno di un testo non deve mai superare il
      2%.
   4. Evidenziare alcune delle occorrenze delle parole chiave e dei suoi sinonimi
      con il grassetto e/o sottolineandole (non tutte, non sarebbe naturale).
   5. Suddividere gli articoli in capitoli, in qualche titolo dei capitoli mettere la
      parola chiave o un sinonimo.
   6. Scrivere più articoli sullo stesso argomento e, in quelli più recenti, mettere un
      link a quelli più datati, il testo del link deve contenere la parola chiave o un
      sinonimo.
   7. Inserire sempre una o due immagini, i nomi dei file delle immagini devono
      contenere la parola chiave.
   8. Aggiungere, ogni tanto, un video di Youtube sullo stesso argomento.
   9. Scrivere articoli lunghi, di almeno 500 battute.
   10.Aggiungere link a siti esterni che trattano lo stesso argomento, questi siti
      devono avere Pagerank (che è un metro di misura che Google usa per definire
      la popolarità del sito, la "forza" di cui accennavo prima) almeno di livello 4.
      Per conoscere il Pagerank di un sito basta inserire l'indirizzo del sito in Questo
      Servizio Online. Per esempio Wikipedia è sempre un buon sito da linkare, ha
      Pagerank 9 su 10.
   11.Avere un tema ben preciso, se si parla di viaggi allora si scrivono notizie sui
      luoghi del mondo, sui voli più economici oppure su come viaggiare gratis, ma
      di certo non parleremo di "soldi online" o di come guadagnare con internet.

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12.Pubblicare articoli con scadenze maniacali, cioè se decidiamo (per esempio)
      di pubblicare un articolo a settimana, rispettiamo sempre questa regola, Google
      premia chi pubblica articoli con grande regolarità.
   13.Le pagine devono caricarsi velocemente, quindi mettiamoci solo
      l'indispensabile: gli articoli, foto piccole e la pubblicità, tutto il resto via, non
      serve e appesantisce il caricamento e l'esperienza dell'utente. Google premia,
      posizionando bene, i siti che si caricano veloci.

Queste regole sono il SEO, gli esperti SEO che si fanno strapagare per una
consulenza di ottimizzazione, fanno solo questo, niente di misterioso o
informaticamente complicato. Google favorisce semplicemente i siti che garantiscono
alle persone di trovare quello che cercano, infatti, se ci fate caso, questi non sono
trucchetti, ma semplicemente buone pratiche per scrivere articoli lunghi,
interessanti, utili e ben centrati su un determinato argomento.

Aggiungo che, infatti, il Pagerank di un sito (cioè quanto questo è di qualità) dipende
in larga parte da quanti altri siti lo linkano, cioè lo citano o ne citano gli articoli,
soprattutto quanti altri siti di qualità (Pagerank alto) e sullo stesso argomento, lo
menzionano!

E' un sistema altamente meritocratico, che penalizza chi cerca di fare il furbo (quello
che in gergo viene chiamato Black Hat SEO), e favorisce chi invece scrive con
passione cose realmente utili e originali.

Leggi anche: Dove Trovare il Denaro per Cambiare la Propria Vita

Un esempio pratico
Abbiamo capito come scegliere le parole chiave per scrivere articoli che rispecchino
le ricerche più frequenti, ora chiarifichiamo il tutto con un esempio, proprio usando la
parola chiave lastminute.

Dobbiamo inventarci un articolo che tratti questo tema, quindi ci facciamo aiutare da
un comodo servizio web che ci suggerisce, data una parola chiave, le tendenze di
ricerca degli italiani. Si chiama Ubersuggest e funziona così: inseriamo la parola
“lastminute”, impostiamo Italian, clicchiamo sul tasto Suggest, e scegliamo uno dei
risultati.

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Farsi suggerire le keywords da Ubersuggest

In questo caso sceglierò “lastminute affidabili” perché vorrei scrivere un articolo sui
quelli che sono i siti di lastminute più affidabili del web. Come prima cosa controllo
se esiste già qualcuno che può farmi concorrenza, quindi cerco “lastminute
affidabili” su Google.

                            Risultati di ricerca per lastminute affidabile

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Non sembrano esserci articoli in merito, almeno nei primi risultati di ricerca, quindi
probabilmente non c’è concorrenza sull’argomento e ho buone probabilità di scrivere
un articolo che tratti la tematica “lastminute” e che si posizioni bene, proprio perché
originale.

Apro il mio pannello di amministrazione di blogger e scrivo l’articolo.

                            Come comporre al meglio l’articolo

Ho inserito la parola chiave nel titolo: “5 siti lastminute affidabili per viaggiare
spendendo poco”, ho ripetuto la frase “lastminute affidabili” nelle prime parole
dell’articolo, evidenziandola con il grassetto. Poi ho selezionato “permalink
personalizzati” dal menù di destra, e inserito nel campo “bianco” le parole siti-
lastminute-affidabili (separate da trattini!) così deciderò io l’indirizzo del mio
articolo, che sarà:

http://www.nomedelmiosito.it/2013/05/siti-lastminute-affidabili.html

Cioè anche l’URL conterrà le parole chiave su cui ho scelto di basare il mio articolo,
ma senza parole inutili (e senza congiunzioni) che non mi interessano vengano
considerate (si dice indicizzate) dall’algoritmo di Google.

Questa sarà l’impostazione standard di ogni nostro articolo, cioè la ripetizione delle
parole chiave in posizioni strategiche e la composizione di un URL (l’indirizzo web

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                                                                                 14
del mio articolo) che contenga solo le parole che mi interessano.

Nel resto dell’articolo avrò cura di inserire (qua e là) la frase “lastminute affidabili”,
evidenziandola, di tanto in tanto, con il grassetto, con il sottolineato con il l’italico,
ma senza esagerare, deve essere tutto il più naturale possibile, se forziamo troppo la
mano l’algoritmo di Google se ne accorge e ci penalizza. Inoltre non sempre scriverò
affidabili, ogni tanto utilizzerò dei sinonimi.

Mi faccio suggerire i sinonimi da Virgilio Sinonimi, in questo caso: attendibili o
seri, quindi scriverò lastminute attendibili e oppure lastminute seri

          I risultati di ricerca per i sinonimi di “attendibili”, tramite Virgilio Sinonimi

Una volta scritto l’articolo controllo se ho valorizzato in modo corretto la mia
keyword (lastminute affidabili) copiando l’indirizzo dell’articolo e incollandolo in
questo servizio web gratuito, che mi dice quali sono le parole più usate nel mio
articolo: Keyword density checker tool

Ecco il risultato:

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Come appare l’analisi del nostro articolo, ad opera del tool di webconfs

Abbiamo fatto un buon lavoro, il programma ci dice che “lastminute affidabili” è in
risalto, e la sua densità all’interno dell’articolo è vicina all’1%. Potevamo osare di
più, la regola 3 dice che è sufficiente restare sotto il margine di densità del 2%, ma va
bene lo stesso, l’importante è non andare oltre (si chiama Keywords Stuffing), una
volta era un tecnica per “barare”, oggi penalizza chi esagera ad inserire parole chiave
negli articoli.

L’importanza del pagerank
Il Pagerank, lo abbiamo intuito dalla regole prima elencate, è un fattore piuttosto
importante; siti con Pagerank elevato si posizionano meglio di altri con Pagerank più
basso. Il Pagerank è una sorta di “voto” che Google da ad un sito web, ed è
determinato in larga parte dal numero di altri siti che linkano il nostro, cioè quanti
altri siti appartenenti alla stessa nicchia (categoria, diciamo) hanno un Collegamento
Ipertestuale verso il nostro.

In realtà non è la quantità che conta ma la qualità, cioè pochi siti di alta qualità che

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ci “citano”, valgono di più di migliaia di siti di bassa qualità che si collegano al
nostro blog. Per alta qualità intendo siti che a loro volta hanno Pagerank elevato.

Capito questo concetto intuiamo che cercare di alzare il Pagerank del nostro sito
permette ai nostri articoli di finire più facilmente in prima pagina di Google. Per farlo
una tecnica usata un po’ da tutti è quella di lasciare dei commenti agli articoli
pubblicati da altri blog simili al nostro (che trattano gli stessi argomenti) e, nel testo
del commento, inserire noi stessi un collegamento al nostro sito. Non è un’attività
molto ben vista, ma se i commenti che lasciamo sono di reale valore, generalmente
vengono accettati e pubblicati.

Molti blogger, per ottenere un link al proprio blog proveniente da siti prestigiosi,
adottano la tecnica del “guest posting”, cioè scrivono un bell’articolo per il blog dal
quale vogliono essere citati, e chiedono che venga pubblicato.

          Il Pagerank di eBay è 7/10, pochi siti possono vantare un valore così elevato

Se Wikipedia ci “linkasse” (ha pagerank 9/10) sarebbe come vincere al Superenalotto
e in fatti molti blogger tentano di modificare le pagine del noto dizionario online,
inserendo un collegamento al proprio sito; in alcuni contesti questo collegamento non
viene cancellato dai moderatori, perché pertinente e di reale valore, in molti altri
viene cancellato e il sito bannato (cioè diventa impossibile inserirne l’indirizzo in una
qualsiasi voce di Wikipedia).

Yahoo Answer (ha pagerank 6/10) è un altro ottimo modo per alzare il Pagerank: se,
relativamente ad una domanda posta da un qualunque utente, abbiamo scritto un
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articolo che ne contiene la soluzione, possiamo rispondere inserendo un
collegamento verso il nostro blog. Tuttavia va ricordato che su Yahoo Answer
occorre essere almeno di livello 2 per inserire link ipertestuali.

Esistono anche servizi a pagamento per generare un numero molto elevato di
collegamenti (backlink) da siti di una certo livello al nostro. Questa pratica è molto
usata, ma funziona male, perché il prolificare troppo rapido di backlink verso il
nostro sito, fa “insospettire” l’algoritmo di Google, che ci penalizza. Inoltre il
Pagerank che Google ci assegna viene aggiornato ogni tot mesi (tipicamente ogni 3),
quindi o si continua a pagare, oppure al prossimo aggiornamento, il nostro livello di
Pagerank scenderà nuovamente.

Link per controllare il Pagerank di un sito

Usare i social network
Oggi i social network, cioè Facebook, Twitter e G+ sono uno dei modi più efficaci
per diffondere i propri articoli. Chi intende fare soldi con un blog, deve
contestualmente aprire una pagina Facebook, un profilo su G+ e su Twitter. Ogni
volta che si scrive un articolo è necessario anche condividerlo su tutti i social
network, in modo da raggiungere più persone possibile e sperare che queste lo
condividano a loro volta.

Niente, come un articolo ben scritto e estremamente interessante, può portarci traffico
(visite), specialmente tramite Facebook; le persone lo condivideranno e metteranno
"Mi Piace", contribuendo enormemente alla nostra notorietà.

E’ quindi imperativo prevedere un’area ben visibile dove posizionare una riquadro
che dia la possibilità agli utenti di mettere “Mi Piace” alla pagina Facebook del
nostro blog, al profilo di Twitter e di G+.

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Su smetteredilavorare.it la possibilità di iscriversi è sempre ben visibile

Da ricordare poi che G+ (Google plus) gioca un ruolo fondamentale; articoli che sono
stati ampiamente condivisi dagli utenti tramite i loro profili G+, si posizionano
generalmente meglio di altri.

Potrebbe interessarti: Quanti Soldi Servono per Vivere di Rendita

Farsi pubblicità pagando
Henry Ford disse: Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se
fermasse l'orologio per risparmiare il tempo.

Non è obbligatorio, ma ci permette di crescere rapidamente, quindi anche questa
"tecnica" va valutata con attenzione. Inutile girarci attorno, i social network sono il
canale migliore per attirare utenti, quindi, siccome Facebook è il più usato, investire
in pubblicità su Facebook è una buona mossa, migliore anche di investire in adWords
di Google.

Il ritorno in termini di denaro è assicurato, perché la pubblicità su Facebook ha
due risvolti positivi:

      Porta molte persone sul nostro blog.
      Induce le persone a mettere “Mi Piace”, e chi ha messo mi piace riceve

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automaticamente le notifiche di novi articoli.

Una buona cifra iniziale da investire si aggira sui 50 euro al mese, ponendo molta
attenzione sul target di clientela che si vuole attirare. Per esempio, se apriamo un blog
di cucina, diremo a Facebook di far apparire la nostra inserzione pubblicitaria solo
alle donne sopra i 30 anni e disoccupate, cioè quelle che nutrono (credo) maggior
interesse verso questo hobby. Non ci interessano le ragazzine o gli anziani (ammesso
che usino Facebook) è molto più facile crearsi un giro di pubblico puntando su madri
casalinghe.

Altro esempio: se voglio vendere suonerie per cellulare, direi che il target migliore è
quello formato dai giovanissimi, addirittura scuole medie e primi anni delle superiori;
il pannello di configurazione delle inserzione di Facebook permette queste scelte:

                  filtri disponibili quando si crea un’inserzione con Facebook

Ho riportato un immagine di quali "filtri" si possono impostare, quando si decide di
creare un'inserzione tramite Facebook: come si nota, possiamo puntare sia sull'età sia
sugli interessi precisi delle persone. E’ uno strumento molto potente che ci permette
di raggiungere in modo mirato solo le persone che possono essere interessati al tema
che trattiamo nel nostro blog.

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Leggi anche: Arricchirsi: 3 Strade Famose da Valutare

Usare gli aggregatori di notizie
Un altro modo per diffondere molto velocemente i nostri articoli, e quindi generare
traffico (leggasi soldi), è quello di pubblicare i nostri articoli (cioè il collegamento
agli articoli) su siti di notizie, cioè quei portali che raccolgono notizie da tutto il web.

Si tratta semplicemente di iscriversi e, ogni volta che si pubblica un articolo, inserirlo
anche su questi portali; ecco la lista dei più frequentati dagli italiani:

OK Notizie
Fai Informazione
Up News
Zic Zac
Digga
Notizie Flash

Potrebbe interessarti: Sfruttare Bene la Disoccupazione per Ottenere Soldi

Soldi online con un blog, ecco come
Fino a quando non avremo almeno 100 visitatori unici al giorno non ha molto senso
provare a guadagnare, perché i vari circuiti pubblicitari a cui dobbiamo iscriverci,
probabilmente non accetterebbero la nostra richiesta di collaborazione. Tuttavia
questo traguardo, seguendo le regole sopra elencate, lo possiamo raggiungere
piuttosto rapidamente, direi nell'arco di due o tre mesi se pubblichiamo un articolo
ogni quattro o cinque giorni.

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Per guadagnare ci sono tre strade:

   1. Vendere qualcosa in modo diretto (e-book, servizi, applicazioni ecc.).
   2. Vendere qualcosa per conto di altri (si chiama affiliazione).
   3. Inserire pubblicità e farsi pagare o per il semplice fatto di averle inserite, o ad
      ogni click che viene eseguito sulla pubblicità stessa.

Qual è il modo migliore? Quale dobbiamo scegliere? Questa domanda non ha una
risposta univoca, dipende dal tipo di blog che apriamo. Per esempio, se trattiamo
l'alta finanza, può essere una buona idea scrivere guide da vendere a prezzi molto
bassi. Molti siti sull'argomento lo fanno, e guadagnano piuttosto bene.

Se trattassimo il tema del running (la corsa, per capirci) allora potrebbe essere
interessante usare un programma di affiliazione con un negozio che vende scarpe da
corsa, perché, per esempio, possiamo scrivere numerose recensioni sulle varie
tipologie di scarpe, e alla fine dell'articolo mettere il collegamento ad un sito di un
negozio, che ci da una percentuale su ogni paio di scarpe venduto.

Infine, se per esempio apriamo un sito sull'oroscopo (Dio me ne scampi, ma resta
comunque uno degli argomenti più cercati dagli italiani) probabilmente l'ideale è
inserire una pubblicità che ci paga ogni volta che qualcuno ci clicca sopra (in gergo
si dice pay per click), perché effettivamente, un blog sull'oroscopo, non ha molto da
vendere ne da affiliarsi.

Adesso approfondiamo le tre metodologie con degli esempi concreti di siti realmente
esistenti, anche piuttosto famosi.

Vendere qualcosa prodotto da noi
Si fa così: si scrivono articoli su argomenti che attirano gente, per esempio la finanza
oppure la crescita personale, gli articoli hanno un buon valore ma comunque
marginale e, in definitiva, servono solo per posizionarsi bene sui motori di ricerca con
determinate chiavi.

Lo scopo finale, infatti, è vendere le guide che il proprietario del sito produce, quindi
gli articoli in realtà incuriosiscono solo, in modo da spingere le persone a caprine
qualcosa e, per approfondire, comperare gli e-book venduti sul sito.

Non metto il link a nessun sito perché rischio che qualcuno si arrabbi, ma è così che

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funziona e in ogni caso non è una pratica scorretta, le guide spesso sono di reale
valore, ma il sito lo possiamo considerare come "di facciata", cioè una sorta di esca
molto ben studiata. E' come avere un negozio in Via del Corso a Roma, siccome è
ben posizionato, ci passa tanta gente e venderà facilmente quello che contiene.

Affiliarsi
Questo è tipico dei siti che trattano argomenti come la recensione di libri o di articoli
elettronici; il blogger scrive molti articoli validi e approfonditi sulla tecnologia
oppure recensisce in modo veramente utile e ben fatto molti libri. Viene poi inserita
la pubblicità di alcuni libri, per esempio direttamente tramite Amazon, in questo
modo, le persone che si recano su Amazon tramite la pubblicità che abbiamo inserito
nel blog (cioè ci cliccano sopra), e comperano, ci permettono di guadagnare una
percentuale su ogni vendita.

Un esempio molto famoso è ShoutMeLoud, un sito che seguo molto, che serve ai
blogger per capire come fare soldi. Il proprietario è affiliato con Bluehost, che è un
servizio che ti da spazio web a pagamento. Inutile dire che, se clicco sul banner
presente sul suo sito (vedi immagine) e ordino uno spazio web, lui si prende una
percentuale.

       Un esempio di programma di affiliazione, si guadagna on line se un utente compra
                           qualcosa “passando” dal nostro blog

Più si fanno generare introiti all'affilatore (Bluehost in questo caso) più è facile che
cresca la percentuale che viene data, per ogni vendita, al proprietario del blog.

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ShoutMeLoud ha 5000 visitatori al giorno e, solo con i programmi di affiliazione che
inserisce nel suo sito, guadagna da 1800 a 2300 dollari al mese.

Tradedoubler è probabilmente il miglior sito che permette di affiliarsi a partner di
diversa natura, cioè di inserire nel proprio blog una pubblicità e poi decidere tramite
il proprio account la tipologia di prodotti di pubblicizzare.

Anche l'affiliazione con Amazon può essere considerata al primo posto tra le
più remunerative, è molto usata e valida, permette di guadagnare on line percentuali
molto buone.

Ricevere soldi per ogni click
Questo è il metodo più usato, soprattutto perché è quello che richiede meno sforzo e
strategia. Viene inserita una pubblicità, ogni volta che una persona ci clicca sopra, il
proprietario del sito riceve dei soldi (sì, solo perché ci ha cliccato). Quanti soldi
prende per ogni click dipende da molti fattori, ma il più importate è l'argomento
trattato.

Ci sono nicchie, come per esempio il gioco d'azzardo, il Forex Trading o il settore
sanitario che pagano anche 2 o 3 euro a click, altrimenti solitamente una buona media
si aggira intorno ai 15 o 20 centesimi di euro per click.

IL (e lo scrivo maiuscolo) programma pubblicitario migliore in assoluto in questo
campo è adSense di Google, usato praticamente da tutti i blogger, che permette di
guadagnare, appunto, le cifre di cui scrivevo poco fa.

Funziona così: Ci si iscrive tramite Questo Link: e si aspetta di essere valutati e
quindi accettati; occorre infatti avere un sito già avviato con numerosi articoli e di
una certa qualità, altrimenti si viene rifiutati (ma si può sempre richiedere più avanti,
dopo aver migliorato il sito). Poi, tramite un semplice pannello di controllo, si genera
un codice che non ci interessa capire, e che va inserito nei nostri articoli.

Per generarlo, dal pannello di controllo si sceglie I miei annunci e poi Nuova unità
pubblicitaria

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Si da un nome all’unità pubblicitaria (ne creeremo più di una, quindi meglio dare un
nome comprensibile), si sceglie il formato, cioè le dimensioni (poi vedremo i formati
più redditizi), si decidono i colori dello sfondo, del testo e del collegamento
ipertestuale (link) che, se cliccato da un visitatore, ci darà soldi.

                Il panello per creare unità pubblicitarie con adSense di Google

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Una volta salvato, dalla schermata principale del pannello di controllo di adSense si
chiede al programma di generare il codice che dobbiamo inserire nel nostro blog,
affinché la pubblicità appena creata appaia nei nostri articoli.

Apparirà la seguente schermata con un codice simile al seguente (qui ho cancellato
alcune parti per questioni di privacy). Questo è proprio il codice che dobbiamo
copiare e incollare nel nostro blog, affinché l’unità pubblicitaria che abbiamo creato
appaia.

                 Un esempio di codice generato, da inserire nei nostri articoli

Qui è spiegato bene come inserirlo in Un Certo Punto dell'Articolo oppure nella Barra
Laterale.

Il codice incomprensibile che inseriamo negli articoli si trasforma in link pubblicitari

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una pubblicità adSense inserita sul famoso portale di cucina Giallozafferano

A questo punto il gioco è fatto, quando le persone leggono il nostro articolo e
cliccano sulla pubblicità creata dal codice adSense che abbiamo inserito,
noi guadagniamo. Le pubblicità mostrate dipendono dal contenuto del nostro
articolo, quindi, se siamo stati bravi con le parole chiave, la densità e tutti i
“trucchetti” che ho spiegato prima, ci verranno mostrate pubblicità inerenti ciò che
abbiamo scritto nell'articolo.

Questo è molto importante per due ragioni, la prima è che avere pubblicità ben
contestualizzate aumenta la possibilità che il pubblico ci clicchi sopra, la seconda è
che possiamo pilotare quello che verrà mostrato. Se so che il Viagra è un argomento
che tira (scusate il gioco di parole) e che quindi probabilmente ogni click eseguito su
una pubblicità che tratta tale argomento paga bene, scriverò diversi articoli sul
Viagra, così da indurre adSense a far apparire pubblicità sul Viagra.

Siccome, più le persone cliccano più soldi facciamo, è molto importante
anche posizionare bene le pubblicità, qui c'è una guida precisa su come ottimizzare
la pubblicità di adSense per Ottenere più Denaro

Le persone ovviamente hanno inventato molte strategie per far crescere il numero di
click, una delle pratiche più usate, è quella di far assomigliare molto la pubblicità ai
normali contenuti del sito. Questa pratica è al limite del consentito, attualmente non è
chiaro (rispetto al regolamento di Google) quale sia il limite tra "pubblicità ben
integrate nel nostro sito" e "camuffamento", quindi occorre stare molto attenti. La
regola in generale dovrebbe essere quella di non trarre in inganno i visitatori, facendo
credere loro che le pubblicità siano in realtà normali contenuti del sito.

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La pubblicità ben integrata di studenti.it

La parte cerchiata in rosso è pubblicità, noterete che il testo, i caratteri e i colori sono
identici alla parte sopra, quella che ho evidenziato in verde, così da integrare al
meglio le pubblicità con il resto del sito.

Questo è il segreto dei soldi on line con adSense, ma Google non è scemo e, per
evitare che i blogger camuffino le pubblicità inducendo gli utenti a cliccare “per
sbaglio”, ha introdotto lo "Smart Pricing", cioè un algoritmo che sa capire quando
vengono generati troppi click accidentali, e di conseguenza abbassa
automaticamente i soldi che ci vengono dati ad ogni click.

Sul pannello di amministrazione di adSense c'è, giorno per giorno, la percentuale di
click rispetto al numero di visite ricevute, la percentuale migliore è tra il 2% e il
3% (CTR pagina), se si va oltre scatta lo smart pricing e iniziamo a guadagnare
molto poco. Purtroppo non posso mettere immagini perché, mostrare i propri dati
adSense è vietato dal regolamento.

Un Tour Completo su AdSense

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AdSense permette di scegliere numerosi formati pubblicitaria, sia come unità di link
che come classici banner visuali, ecco due esempi:

Nonostante Google insista che i banner visuali siano più redditizi è innegabile che
le unità di link, modificandone adeguatamente i colori, si possano integrare meglio
con il resto del sito.

Tutti i formati esistenti sono consultabili QUI, personalmente preferisco usare le
unità di link, si sono sempre rivelate più redditizie, soprattutto scegliendo i Formati
più Efficaci che sono:

      Rettangolo medio (300 x 250)
      Rettangolo grande (336 x 280)
      Leaderboard (728 x 90)
      Skyscraper largo (160 x 600)

Un trucco importante da ricordare è che tipicamente la prima unità pubblicitaria di
adSense, posizionata in alto nel nostro blog, è quella che rende di più in termini di
pay per click (cioè quanto ci viene pagato ogni click), quindi è saggio scegliere uno
dei formati sopra elencati come primo annuncio da posizionare in alto,
nell’interfaccia del nostro blog. Forse la miglior scelta è Rettangolo grande (336 x
280).

Inutile dire che, se clicchiamo sulle nostre stesse pubblicità, Google se ne accorge e
ci esclude per sempre dal programma adSense.

Da non perdere: I Passi per Fare di un Hobby un Guadagno (anche on line)

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Dove mettere la pubblicità
Il posizionamento dei banner pubblicitari è fondamentale, per questo motivo studiare
dove posizionarli può cambiare drasticamente i nostri guadagni. Nella seguente
mappa mostro (con rettangoli rossi) i punti migliori dove posizionare le pubblicità,
per uno schema classico (in gergo si chiama layout).

                Mappa per il posizionamento più remunerativo delle pubblicità

Il concetto è semplice: Chi arriverà sul nostro sito non lo farà tramite la pagina
principale, ma visualizzando direttamente un articolo, perchè noi scriviamo articoli
che si piazzano bene sui motori di ricerca! Queste pagine "d'arrivo" si chiamano
"landing pages".

I due riquadri pubblicitari in alto sono nel punto dove l'occhio umano cade più
facilmente (detto in gergo: above the fold) quando una persona arriva da Google su
un nostro articolo, quello in basso invece è il punto dove le persone solitamente
guardano, dopo aver letto un interno articolo.

In questo modo cattureremo l'attenzione, sia di chi arriva sulla pagina e si rende conto
che l'articolo non fa al caso suo, sia di coloro che invece leggeranno tutto quello che
abbiamo scritto.
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Ecco un buon esempio di “above the fold”, cioè pubblicità immediatamente
percepite da chi arriva sul nostro blog, senza che debba compiere alcuna azione.

                 Pubblicità adSense posizionate in modo da essere ben visibili

Leggi anche: Guadagnare Senza Lavorare, Quello che non ci Dicono

Generare una long tail
Tutto questo è ovviamente poco romantico e piuttosto lontano dal concetto di
"bloggare" per passione, ma è il modo di fare soldi e i blogger più furbi lo sanno
bene, scrivendo di argomenti popolari, che generano traffico, e allo stesso tempo
permettono di inserire pubblicità che rendono bene, posizionandole con sapienza.

Il problema è che, nonostante tutte queste nozioni insieme difficilmente si trovino in
un'unica guida gratis, e i blogger ne siano molto gelosi, la concorrenza è forte,
soprattutto su quegli argomenti molto ricercati, che quindi generano molte visite e di
conseguenza molti soldi.

La cosa giusta da fare è quindi crearsi la cosiddetta "long tail" cioè un gran numero
di articoli su keywords a concorrenza bassa, ognuno dei quali generano poco traffico
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ma, essendo tanti, nell'insieme ne generano molto.
Il vantaggio è duplice: i nostri articoli saranno facilmente presenti in prima pagina di
Google con quelle chiavi di ricerca e, non essendoci concorrenza alta, non dovremmo
temere che altri blogger scrivano dello stesso argomento, meglio di noi, e ci superino
"rubandoci" le visite.

Col trascorrere dei mesi la posizione dei nostri articoli su Google subirà numerose
oscillazioni; articoli che erano ben posizionati finiranno in seconda pagina mentre
altri saliranno. Se abbiamo ben diversificato le nostre keywords, cioè scritto articoli
su vari argomenti (ma sempre inerenti la tematica principale del nostro blog) queste
oscillazioni faranno variare di poco il nostro traffico; al contrario, se abbiamo puntato
tutto su un'unica chiave, perdendone il “dominio” (altri se la accaparrano) perderemo
tutto il traffico quasi istantaneamente.

Per questo motivo la “long tail” è la strategia più semplice e sicura che si possa
adottare: è meglio avere 100 articoli su chiavi a concorrenza bassa, ognuno dei quali
ci porta 10 visitatori al giorno, che un solo articolo su una chiave a concorrenza
alta, che da solo ci porta 1000 visitatori al giorno.

Da non perdere: Crearsi un Impiego da Soli

Conclusioni
Per fare soldi con un blog serve tanto lavoro, dedizione e soprattutto produrre
qualcosa di reale valore; su qualunque sito web serio che tratti l'argomento
"guadagnare online" troverete sempre questo concetto, trito e ritrito. Non ci sono
scorciatoie, solo nozioni da apprendere (quelle indicate in questo e-book gratuito
bastano e avanzano, non spendete vostri soldi in altri e-book) e tanta voglia di
scrivere fiumi di parole che possano realmente aiutare gli altri.

Ho imparato tutto questo cercando di gestire al meglio il mio blog
www.smetteredilavorare.it, dopo aver letto diversi libri e sperimentato personalmente
ogni tecnica citata. Si tratta di suggerimenti realmente funzionanti ed efficaci, che
mi hanno portato ad un guadagno di tutto rispetto.

Il mio obiettivo, per chi non seguisse il blog, è quello di vivere senza lavorare,
guadagnando solo grazie alle mie passioni!

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Guadagnare online è il metodo per ottenere denaro più interessante che esista, perché
ci permette di avere delle entrate, indipendentemente dal luogo in cui viviamo, per
farlo infatti necessitiamo solo di un PC portatile e una connessione ad internet.

Immaginiamo per un momento di riuscire a guadagnare 500 euro al mese, in Italia
non è certamente una gran cifra, ma nessuno ci vieterebbe di trasferirci in un luogo
dove la vita costa poco, e quindi vivere facendo il blogger professionista, magari
scrivendo i nostri articoli dal tavolino di un bar, in riva al mare.

Se ritieni che questo e-book sia utile, diffondilo gratuitamente, ti
chiedo solo di citare la fonte www.smetteredilavorare.it

Francesco

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