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CICLO SEMINARI SULLA CORPORATE GOVERNANCE La funzione del Codice tra auto-disciplina e regolamentazione: adesione, grado di applicazione, proporzionalità Primo Seminario, 28 gennaio 2022 1
Il ruolo del Codice nell’evoluzione del mercato azionario italiano Il Codice di Corporate Governance ha sin dall’inizio considerato il miglioramento degli standard di corporate governance delle società quotate in Italia come un strumento per: – aumentare la fiducia degli investitori nel mercato italiano – attrarre le imprese italiane sul mercato dei capitali, riducendo il costo del capitale Obiettivi chiaramente individuati nel Codice Preda del 1999: «La redazioni di un Codice di Autodisciplina in tema di corporate governance è quindi da intendersi come l’offerta alle imprese italiane di uno strumento capace di rendere ancora più conveniente il loro accesso al mercato dei capitali». «Se ci sarà un convinta adesione al Codice e gli investitori valorizzeranno le scelte di governance coerenti con il Codice, potremmo ritenere di aver contribuito al successo delle società e del mercato italiano». 2
L’evoluzione del contesto Il Codice nasce in un contesto di forte crescita del mercato azionario italiano dove, soprattutto sotto la spinta delle privatizzazioni e delle riforme normative degli anni ‘90, si confrontano una più ampia offerta (esclusivamente nazionale) con una domanda sempre più internazionalizzata. Agli inizi degli anni 2000, la rappresentatività dell’economia italiana (capitalizzazione/PIL) si avvicinava a quella dei paesi più avanzati. A 20 anni di distanza, è evidente un’inversione di tendenza: da un lato, la dimensione complessiva del mercato non ha seguito la crescita dell’economia reale (pur contenuta); dall’altro si è attenuata la natura «domestica» dell’offerta. Numero società Capitalizzazione società Capitalizzazione quotate quotate società quotate/PIL italiane estere totale italiane estere totale italiane estere totale 1990 229 - 229 86.834 - 86.834 14% - 14% 2000 237 - 237 790.277 - 790.277 68% - 68% 2020 219 11 230 487.245 141.891 629.136 28% 8% 37% 3
I fenomeni del forum shopping societario e dei listing shopping Il ricorso al mercato dei capitali da parte delle imprese italiane ha visto emergere due fenomeni significativi: – lo spostamento della sede legale in ordinamenti più favorevoli allo status di società quotata, mantenendo o ottenendo la quotazione in Italia (forum shopping «societario») – la quotazione su un mercato dotato di maggiore liquidità e di un ecosistema finanziario più maturo, mantenendo la sede legale in Italia («listing» shopping) Con questi due fenomeni, si è ridotta la tradizionale corrispondenza tra borsa nazionale e insieme delle imprese nazionali quotate (per cui tutte e solo le imprese italiane erano quotate in Italia): – oggi il peso delle società estere (ma riferibili a gruppi a forte identità italiana) nella borsa italiana è significativo (circa un quarto della capitalizzazione) – la quotazione all’estero di società italiane è ancora episodico ma sta intensificandosi e riguarda soprattutto società medio-grandi 4
Le implicazioni per i policy makers I risultati attesi dalle riforme normative e auto-regolamentari sullo sviluppo del mercato dei capitali italiano sono stati modesti: l’accesso al mercato è ancora limitato e le imprese italiane più dinamiche stanno trovando strategie alternative nel forum shopping societario e nel listing shopping. Il «modello» di disciplina italiano si applica in maniera completa a un insieme sempre più rarefatto di imprese, determinando un sistema di tutela degli investitori disomogeneo e poco trasparente (disciplina societaria del paese di incorporazione e disciplina del mercato del paese di quotazione). C’è da chiedersi se non si debbano superare le diversità più accentuate del modello italiano, per favorire una maggiore convergenza verso gli standard dei sistemi più dinamici e rendere il sistema italiano più competitivo. Tra i principali elementi di diversità emerge l’intreccio, particolarmente intenso, tra autodisciplina e regolamentazione (e prassi di vigilanza), emblematico soprattutto: - nel dovere dell’organo di controllo di vigilare sulla corretta applicazione del Codice - nell’obiettivo del Piano Strategico Consob 2022-24 di promuovere la piena attuazione del nuovo Codice (segnali di particolare attivismo in sede di IPO) Rischio di incentivare la «fuga verso l’estero» e di scoraggiare l’accesso al mercato, ponendo un’ipoteca sull’evoluzione dell’autodisciplina (che diventa involontariamente 5 fonte di un dovere di compliance).
L’applicazione del Codice L’applicazione del Codice è pressoché totale per le società italiane quotate su Euronext Milano (95% delle società, 99% della capitalizzazione). Le società italiane che non applicano il Codice sono sempre meno (7% nel 2013) e destinate a diminuire (alcune società hanno annunciato l’intenzione di aderire al nuovo Codice a partire dal 2021). La copertura del totale delle società (italiane e estere) inserite negli indici di Euronext Milano è però notevolmente inferiore (91% delle società, 77% della capitalizzazione), per la crescente presenza di società estere grandi che: – applicano il Codice di altri paesi (sede in Olanda) – non applicano alcun Codice (sede in Svizzera) – solo due società estere di piccole dimensioni applicano volontariamente il Codice italiano Nel 2013, prima della «fuga verso l’Olanda» avviata dal gruppo Exor, la copertura del mercato italiano da parte del Codice era maggiore (91% delle società, 91% della capitalizzazione), dove la parte non coperta era rappresentata prevalentemente da società italiane di dimensione-medio piccole che non applicavano il codice (solo due società estere quotate di grandi dimensioni) 6
Una misurazione dell’effettività del Codice Negli ultimi tre anni abbiamo elaborato un indicatore sintetico (Corporate Governance Grade) che non misura la qualità della governance bensì l’«effettività» del Codice di Corporate Governance. Basato su 20 indicatori che misurano l’applicazione delle principali raccomandazioni del Codice, considerate fondamentali per un efficace funzionamento del «sistema Codice», che riguardano l’efficacia del board e le politiche di remunerazione: - selezionando 4 marco-aree (composizione, funzionamento del consiglio, indipendenza, remunerazioni) - analizzando le prassi delle società che aderiscono al Codice rispetto alle best practice espressamente raccomandate, sottese alle raccomandazioni o innovative (e recepite dal nuovo Codice) Adottando un approccio sostanzialista, volto a verificare la concreta applicazione delle best practice raccomandate e non della mera compliance (rilevati tutti i casi di non applicazione, a prescindere dalla presenza di una spiegazione) e procedendo a un’analisi aggregata anche alla luce di specifiche caratteristiche delle società: dimensione, tipo di controllo, caratteristiche di governance 7
Il Corporate Governance Grade complessivo Il grado di adesione al Codice è complessivamente elevato e in miglioramento nel triennio di riferimento (67% nel 2021 vs 61% nel 2019); più elevato nelle società grandi e nelle finanziarie (banche e assicurazioni). Il grade è scarsamente influenzato dalla concentrazione proprietaria e dal modello di controllo: soltanto nelle società grandi il grade è un po’ più elevato nelle società non concentrate. Tra le società controllate, l’adesione al Codice è particolarmente elevata tra le società a controllo pubblico (statale o locale). Il miglioramento tra il 2019 e il 2021 riguarda tutte le categorie (tranne le finanziarie) ed è più significativo nelle società piccole. Corporate Governance grade (2019 vs 2021) 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% All companies Small Large Non-financial Financial Concentrated Non-concentrated 2019 2021 8
Il Corporate Governance Grade delle singole società Il grado di applicazione delle singole società è fortemente differenziato. Nel 2021, il 25% delle società mostra un grado di applicazione completo (>80%), circa il 50% un grado di applicazione elevato (>60% e 50% e
Il Corporate Governance Grade e il voto rafforzato La presenza del voto maggiorato/multiplo (CEM) non incide, in generale, sul grado di adesione al Codice. Nelle società a controllo familiare – tipologia largamente prevalente di società che adottano tale strumento – l’applicazione del Codice è in media più elevata in presenza di rafforzamenti dei diritti di voto (66% vs 59%). Il contrario avviene nelle società a controllo pubblico. Corporate Governance grade in companies with CEM (loyalty shares or multiple voting rights) 90% 80 80% 70 70% 60 60% 50 50% 40 40% 30 30% 20 20% 10% 10 0% 0 All Other Family Not controlled SOEs no CEM CEM n. of companies with CEM 10
Il Corporate Governance Grade – per area di governance Il grado di adesione al Codice è più elevato per le raccomandazioni più quantitative (composizione consiglio e elementi della politica di remunerazione), mentre le debolezze più significative si riscontrano nelle aree più qualitative (es. applicazione delle raccomandazioni sul funzionamento del consiglio, sulla valutazione di indipendenza). Comunque, si registra un costante miglioramento in tutte le aree. Corporate Governance Grade, by governance area 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Board composition and Board effectiveness Board independence Directors' Remuneration structure 2019 2020 2021 11
Il Corporate Governance Grade – composizione e struttura del consiglio La composizione e la struttura del consiglio manifestano in generale un elevato grado di adesione alle raccomandazioni del Codice. La principale area di debolezza è rappresentata dalla istituzione e dall’adeguato funzionamento del comitato nomine, dove si riscontra tuttavia un graduale miglioramento (anche nelle spiegazioni: circa un terzo delle società che non ha istituito il CN ha attribuito tali funzioni al plenum). Corporate Governance grade regarding "Board composition and structure" A. Control and Risk Committee A. Remuneration Committee A. Nomination Committee A. LID when recommended A. Board composition 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 2019 2020 2021 12
Il Corporate Governance Grade – l’efficace funzionamento del consiglio Questa area presenta numerosi elementi di valutazione più qualitativa (in particolare per la gestione di adeguati flussi informativi ai consiglieri e per l’autovalutazione). Alcune delle principali debolezze (riservatezza come esimente al termine di preavviso per l’info pre-consiliare, mancanza di un chiaro ruolo del consiglio rispetto al processo di autovalutazione, assenza o genericità dell’orientamento del board su composizione ottimale) emergono dagli stessi esiti delle autovalutazioni. La previsione di un piano di successione, pur in aumento, è ancora scarsa. Corporate Governance grade regarding "Board effectiveness" B. Board guidance on its optimal composition B. Board guidance on interlocking B. Board evaluation B. Succession plan B. Management attendance B. Board pre-meeting information 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 2019 2020 2021 13
Il Corporate Governance Grade – valutazione di indipendenza L’applicazione dei criteri di indipendenza dimostra un buon grado di adesione al Codice ed è accompagnata da un buon livello di trasparenza (riduzione dei casi di indipendenza «discutibile»). La pre-definizione dei parametri di «significatività» delle relazioni/remunerazioni aggiuntive rappresenta un elemento cruciale, relativo alle condizioni di possibile non indipendenza maggiormente soggette a una valutazione discrezionale del consiglio, sul quale insiste il nuovo Codice: il livello di adesione è ancora molto basso (inferiore al 30%) ma segna un significativo aumento rispetto agli anni precedenti. Corporate Governance grade regarding "Board independence" C. Application of independence criteria C. Independence criteria for significant relationships 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 2019 2020 2021 14
Il Corporate Governance Grade - remunerazioni Le relazioni sulla remunerazione sono complessivamente migliorate nel tempo. Le principali criticità continuano a riguardare la misurabilità delle componenti «straordinarie» (bonus ad hoc e indennità di fine carica). Nel caso delle componenti variabili, nonostante la riduzione dei compensi «discrezionali», emerge un significativo margine di miglioramento nella chiarezza delle componenti variabili, con particolare riferimento ai parametri legati a obiettivi «sostenibili». Corporate Governance grade regarding "Directors' remuneration" D. Clear rules on severance payments D. Claw-back clauses D. Measurable performance targets D. Cap to variable remuneration D. Performance criteria linked to strategic objectives D. Long-term variable remuneration D. Variable remuneration for executive directors 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 2019 2020 2021 15
Molte luci e alcune ombre L’analisi evidenzia il permanere di alcune criticità, in un quadro di progressivo miglioramento (soprattutto nell’ultimo anno). Rispetto a dieci anni fa e, in particolare, dall’applicazione del Codice 2011, le società quotate italiane presentano: - Consigli più snelli - Maggiore impegno dei consiglieri (nel board e nei comitati) - Quota di indipendenti più elevata e di maggiore «qualità» - Responsabilizzazione del consiglio rispetto alla propria composizione (CN e piani di successione) e funzionamento ottimali (previsione termini per informativa al consiglio) Le raccomandazioni della Lettera annuale del Presidente del Comitato ha progressivamente influenzato le riflessioni dei consigli e l’attenzione posta ad alcuni temi di governance. Tuttavia, l’analisi dimostra il persistere di alcune aree di debolezza che sono confluiti nella Lettera 2022: - Qualità dell’informativa al consiglio (eccezioni di «riservatezza») - Ruolo del consiglio rispetto all’autovalutazione e alla coerenza del processo di nomina - Chiarezza e misurabilità delle componenti variabili della remunerazione 16
Le sfide per il futuro Il nuovo Codice – i cui effetti potranno essere concretamente valutati soltanto nei prossimi anni – riflette molte delle evoluzioni indicate attraverso novità anche strutturali: - Sistema «aperto» ai diversi modelli di governance (tradizionale, one-tier, two- tier) e alle società estere - Maggiore proporzionalità delle best practice raccomandate, delineando un modello adeguato alle imprese familiari e con prospettive di crescita - Attenzione alle «scelte di governance» che il consiglio propone «qualora ritenuto necessario per definire un sistema di governo societario più funzionale alle esigenze dell’impresa» valorizzando l’autonomia statutaria - Obiettivo del successo sostenibile e la sua integrazione negli obiettivi strategici, nelle remunerazioni e nel sistema dei controlli interni - Il successo sostenibile e la centralità del dialogo con i soci (politica) e gli altri stakeholder rilevanti - Ruolo del consiglio rispetto alla sua efficace composizione e funzionamento: il regolamento del consiglio, la trasparenza nella formazione e nella presentazione della lista del consiglio; la rispondenza delle liste agli orientamenti del board uscente; i piani di successione 17
Le sfide per il futuro - Ruolo del Presidente del consiglio rispetto all’efficace funzionamento del consiglio: autovalutazione, coordinamento cda e comitati - Qualità dell’indipendenza e la «pre-definizione» dei parametri per valutare la significatività delle relazioni con la società/remunerazioni aggiuntive: elemento cruciale per assicurare la funzione di monitoraggio che l’autodisciplina e il quadro legislativo affidano agli amministratori indipendenti - La valorizzazione della «investitura» del Presidente indipendente con adeguata definizione della composizione dei comitati consiliari raccomandati dal Codice - La cura della parità di trattamento e di opportunità di genere anche nella struttura aziendale - Adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: ruolo del CEO, imparzialità delle altre funzioni aziendali (diverse dall’internal audit), il ruolo del CCR anche rispetto alla idoneità della informativa finanziaria e non, il coordinamento dell’OdV Alcuni di questi aspetti sono stati sottolineati anche nella Lettera 2021 del Presidente CCG quali aree cui porre maggiore attenzione nelle prossime relazioni sul governo societario. 18
APPENDICI
La rilevanza del forum shopping A fine 2020, il 24% della capitalizzazione di Euronext Milano è riferibile a società estere, di cui: – 7 società su 40 del FTSE MIB (26% della capitalizzazione dell’indice) – 4 società su 72 dello STAR (14% della capitalizzazione del segmento) Se si considera il solo settore non finanziario privato (escludendo le banche, le assicurazioni e le società controllate dallo stato o da amministrazioni locali), il peso delle società estere è molto maggiore (39% della capitalizzazione del totale settore, 52% del FTSE Mib) La maggior parte delle società estere (10 su 11) sono gruppi italiani che hanno stabilito o spostato all’estero la loro sede sociale, soprattutto in Olanda (8 su 10). Nel 2021/2022, la tendenza è proseguita: – La principale IPO del 2021 (3,5 miliardi di capitalizzazione) riguarda un gruppo italiano (Ariston), che ha spostato la sede sociale in Olanda subito prima la quotazione – Mediaset ha spostato la sede in Olanda, mantenendo la quotazione in Italia – Prosegue la quotazione sul mercato italiano del «gruppo Fiat» (Iveco nel 2022) 20
La ragioni del forum shopping societario L’Olanda appare chiaramente come la principale sede di attrazione per l’incorporazione delle imprese italiane. La disciplina fiscale, notoriamente favorevole per le holding, non sembra essere la principale motivazione: molte società hanno infatti espressamente mantenuto la sede fiscale in Italia o scelto un altro ordinamento (gruppo Fiat il Regno Unito). Gli elementi di attrattività: – la caratura internazionale della piazza finanziaria di Amsterdam – la reputazione «business friendly» dell’ecosistema olandese (corti specializzate che operano in inglese, autorità di vigilanza che adotta e prassi di vigilanza meno rigide, es. approvazione prospetti, disciplina informazione continua) – l’ordinamento societario è caratterizzato, nei limiti della armonizzazione europea, da scelte legislative più liberali e più ampi margini per l’autonomia statutaria: • disciplina sul voto multiplo (adottato da 7 società su 8 con voto multiplo compreso tra 10 e 20 voti). • possibilità di superare peculiarità del sistema italiano su nomina amministratori (voto di lista), difese da OPA ostili, regole per OPC, quorum 21 assembleari.
La rilevanza del listing shopping Tradizionalmente, la quotazione su una piazza internazionale era complementare alla quotazione sulla borsa nazionale, che restava il mercato principale di negoziazione (dual listing) Negli ultimi anni, a fronte del declino del dual listing (duplicazione costi, vantaggi ottenibili altrimenti), è in forte crescita la quotazione esclusiva sulle principali piazze internazionali Alcune piazze finanziarie stanno diventando il polo di attrazione per la quotazione a livello globale (soprattutto New York mentre è in declino Londra) o regionale (Hong Kong e Singapore per i paesi asiatici) Lo spostamento verso queste piazze interessa le imprese di tutti i paesi europei: attualmente sono quotate sul mercato di New York più di 50 società dell’Unione europea con una capitalizzazione di circa 250 miliardi di euro (2% della capitalizzazione delle borse UE). Per le imprese italiane, alle storiche quotazioni di Natuzzi (1993, New York, capitalizz. 200 mln euro), Prada (2011, Hong Kong, capitalizz. 16 mld euro), Newron e Cassiopea (2006 e 2015, Zurigo, capitalizz. 40 e 400 mln rispettivamente) si sono aggiunte recentemente: – Stevanato (2021, New York, capitalizz. 6,5mld euro) – Zegna (2022, New York, capitalizz attesa 2 mld euro) 22
Gli effetti sistemici del forum shopping societario e del listing shopping Il listing shopping: – La quotazione all’estero di società italiane, soprattutto se riguarda società di dimensioni medio-grandi e profittevoli, riduce lo sviluppo della piazza finanziaria italiana e dell’ecosistema circostante. – Si rischia di alimentare un circolo vizioso dove si rafforzano i disincentivi alla quotazione in Italia (minore liquidità del mercato, minori rendimenti, più elevati «costi di quotazione») Il forum shopping societario: – lo spostamento della sede legale all’estero con quotazione in Italia ha (paradossalmente) effetti positivi sulla piazza finanziaria italiana, trattenendo o introducendo titoli che contribuisco al miglioramento quantitativo e qualitativo del listino. – L’effetto sull’ecosistema è però modesto, perché i servizi alle società tendono a concentrarsi soprattutto nel paese estero in cui è stabilita la sede legale. – Viene meno anche l’unitarietà della disciplina applicabile alle società quotate in Italia: per le società estere, infatti, la disciplina applicabile è un mix di regole italiane e regole del paese di incorporazione, con una prevalenza delle 23 seconde.
Gli effetti del forum shopping sul quadro normativo delle società quotate in Italia L’intersecazione delle discipline di diverse fonti determina, per le società (italiane ed estere) quotate in Italia, un quadro complessivo di «regole» (inclusa l’autoregolamentazione) fortemente articolato, composto dalla combinazione dei elementi provenienti: – dalla disciplina societaria, che dipende dal paese di incorporazione – dalla disciplina di mercato, che è fondamentalmente quella italiana – dai Codici di Corporate Governance, che è quello italiano per le società italiane, mentre per le società estere è: o Il Codice olandese per le società olandesi, in quanto il loro Codice casi si applica a tutte le imprese nazionali ovunque quotate o Nessun Codice per le altre società straniere, in quanto il Codice del paese di incorporazione di applica solo alle società nazionali quotate sul mercato nazionale (es. Lussemburgo) o non è previsto alcun codice nel paese di incorporazione (Svizzera) Non esiste quindi un quadro unitario delle «regole» per le società quotate sul mercato italiano e la disciplina italiana, nella sua interezza si applica solo a un sottoinsieme (le sole società italiane) 24
Schema disciplina applicabile Disciplina Società italiane Società estere quotate in Società Società Italiane quotate quotate in Italia Italia Italiane extra UE quotate nell’UE Disciplina societaria Codice Civile e Del paese di incorporazione Codice Civile Codice Civile (nomina organi sociali, OPA per TUF e TUF soglia e difese, OPC, articolazione diritti di voto, approvazione prospetto, Informazione finanziaria periodica, ) Disciplina di mercato TUF TUF Del paese di Del paese di quotazione (OPA per prezzo e quotazione approvazione documento, informazione continua, abusi di mercato, Codice di Corporate Codice Italiano Codice del paese di Nessuno Nessuno Governance incorporazione (società olandesi). Nessun Codice o adozione volontaria del Codice italiano (società di altri paesi) 25
Società di diritto estero incluse negli indici Euronext Milano (fine 2021) Società Paese di Indice capitalizzazio Voto Codice di Corporate Governance incorporazio Euronext ne multiplo ne Milano Stellantis Olanda FTSE MIB 54 mld Euro 1:10 Olandese Ferrari Olanda FTSE MIB 39 mld Euro 1:10 Olandese STMicroelectronic Olanda FTSE MIB 37 mld Euro No Olandese s CNH Olanda FTSE MIB 20 mld Euro 1:10 Olandese EXOR Olanda FTSE MIB 20 mld Euro 1:10 Olandese Campari Olanda FTSE MIB 14 mld Euro 1:20 Olandese Tenaris Lussemburgo FTSE MIB 11 mld Euro No Nessuno BB Biotech Svizzera Star 4 mld Euro No Nessuno Ariston Olanda FTSE MIB? 3,5 mld Euro 1:20 Olandese Mediaset Olanda MID Cap 3 mld Euro 1:10 Olandese Cementir Olanda Star 2 mld Euro No Olandese IVS Group Lussemburgo Star 200 mln Euro No Nessuno (italiano volontario) D’amico Lussemburgo Star 120 mln Euro No Nessuno (italiano volontario) 13 società (9 olandesi) per un capitalizzazione totale di circa 200 mld di euro, pari a circa il 26% della capitalizzazione del mercato 26
Schema disciplina applicabile Disciplina Società estere quotate Società Italiane Società Italiane in Italia quotate in UE quotate extra UE Nomina amministratori Del paese di TUF (voto di lista) Nessuna incorporazione Articolazione dei diritti di voto Del paese di TUF (maggiorato e Codice civile incorporazione multiplo) Operazioni con parti correlate Del paese di Regolamento Consob Nessuna incorporazione Offerte pubbliche di acquisto Del paese di TUF (soglia, difese) Nessuna incorporazione (soglia, Del paese di quotazione deroghe, difese) TUF (prezzo) (prezzo, informativa) Trasparenza assetti proprietari Del paese di TUF Nessuna incorporazione Obblighi di informativa periodica Del paese di Del paese di quotazione Nessuna + paese (Transparency) incorporazione di quotazione Disciplina sugli obblighi di informativa Del paese di TUF e in parte di Nessuna e paese continua (MAR) incorporazione e in parte quotazione di quotazione di quotazione Disciplina sul prospetto (autorità Del paese di TUF Nessuna competente per l’approvazione) incorporazione Relazione Corporate Governance Del paese di TUF Nessuna incorporazione Codice di Corporate Governance Del paese di Italiano Nessuna incorporazione 27
L’applicazione del Codice su Euronext Milano Adoption of the Italian CG Code by companies Adoption of the Italian CG Code by companies listed on Euronext Milano listed on the Euronetx Milano (number of companies at 31st December (% of market capitalisation at 31st December 2020) 2020) 1% 4% 4% 22% 0% 1% 77% 91% Italian companies adopting the Italian CG Code Italian companies adopting the Italian CG Code Italian companies not adopting the Italian CG Code Italian companies not adopting the Italian CG Code Foreign companies adopting the Italian CG Code Foreign companies adopting the Italian CG Code Foreign companies not adopting the Italian CG Code Foreign companies not adopting the Italian CG Code 28
L’applicazione del Codice sul FTSE MIB Adoption of the Italian CG Code by companies Adoption of the Italian CG Code by companies listed on the FTSE MIB listed on the FTSE MIB index (number of companies at 31 December 2020) (% market capitalisation at 31st December 2020) 18% 26% 74% 82% Italian companies adopting the Italian CG Code Italian companies adopting the Italian CG Code Foreign companies not adopting the Italian CG Code Foreign companies not adopting the Italian CG Code 29 29
L’applicazione del Codice sullo STAR Adoption of the Italian CG Code by companies Adoption of the Italian CG Code by companies listed on STAR segment listed on STAR segment (number of companies at 31 December 2020) (% of market cap at 31 December 2020) 3% 3% 14% 1% 85% 94% Italian companies adopting the Italian CG Code Italian companies adopting the Italian CG Code Foreign companies adopting the Italian CG Code Foreign companies adopting the Italian CG Code Foreign companies not adopting the Italian CG Code Foreign companies not adopting the Italian CG Code 30
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