Chi invierà il primo uomo su Marte? - Lombardia Aerospace ...

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Chi invierà il primo uomo su Marte? - Lombardia Aerospace ...
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        Chi invierà il primo uomo su Marte?

In una recente intervista, il fondatore e CEO della SpaceX, Elon Musk, ha dichiarato
che la prima missione con equipaggio potrebbe avvenire tra soli 4 anni.

Musk, ormai noto per la sua visione futuristica nonché ottimistica, si detto
"molto fiducioso" di poter lanciare il primo equipaggio verso il Pianeta
Rosso nel 2026. Tutto questo avviene mentre, la NASA e l'ESA stanno
studiando una missione di sample return dei campioni di terreno marziano che
avrà tempistiche decisamente lunghe; mentre la NASA sta organizzando
l'ambizioso programma Artemis di esplorazione e colonizzazione lunare che
farà da apripista, tra qualche decennio, ai viaggi verso Marte; mentre la Cina
ha svelato pubblicamente, per la prima volta lo scorso anno, di voler inviare
astronauti su Marte entro il 2050. Chi arriverà prima?
Riuscire ad inviare l'uomo su Marte non sarà solo una pietra miliare per
l'esplorazione spaziale, una conquista tecnologica, un fiore all'occhiello per il
paese che riuscirà nell'impresa ma potrà finalmente rispondere in modo
inequivocabile alle tante domande ancora aperte. C'è stata vita su Marte? C'è
vita su Marte? Queste sono sicuramente in cima alla lista...

SpaceX: obiettivo Marte
Elon Musk ha recentemente affermato che la sua compagnia farà sbarcare gli
esseri     umani    su     Marte   in     "circa     sei   anni    da      oggi".
"Se saremo fortunati, forse quattro anni", ha aggiunto il CEO della SpaceX,
intervistato in un webcast tedesco. Prima però "vogliamo provare ad inviare
[sul Pianeta Rosso] un veicolo senza equipaggio tra due anni" (le tempistiche
sono dettate solo dalle dinamiche orbitali tra la Terra e Marte che si allineano
ogni 26 mesi, rendendo i viaggi spaziali più convenienti).
L'ambizioso obiettivo fissato per il 2026 coincide con quanto Musk annunciò
al Congresso Internazionale di Astronautica (Iac) tenutosi in Messico, nel
settembre 2016. Il miliardario americano affermò che "se le cose fossero
andate benissimo", l'atterraggio di persone su Marte "sarebbe potuto avvenire
in 10 anni o giù di lì". "Non voglio dire che ciò sicuramente accadrà", aggiunse.
"C'è             un'enorme                quantità          di           rischio".
Dapprima sarà inviato un veicolo senza equipaggio nel 2022, al quale seguirà
una missione con equipaggio nel giro di 4-6 anni al massimo. In questa prima
fase, gli astronauti vivranno in cupole di vetro prima che Marte "venga
terraformato per sostenere la vita, come la Terra".
Il piano potrà avverarsi solo se la Starship, la nave spaziale da 50 metri che ha
recentemente compiuto il suo primo test orbitale ad alta quota, ed il
vettore Super Heavy che la spinge, saranno pronti a compiere missioni
operative.
Entrambi saranno in grado di fare rifornimento in orbita e di sfruttare le risorse
naturali di H2O e CO2 di Marte per fare rifornimento sulla superficie. Saranno,
inoltre, completamente e rapidamente riutilizzabili: il razzo tornerà sulla Terra
per atterraggi verticali poco dopo il decollo e Starship sarà in grado di volare
dall'orbita terrestre verso Marte e ritorno molte volte.

La Starship utilizzerà dei veicoli cisterna (che sono in pratica delle Starship
senza finestrini) per fare il carico di propellente prima di partire per il Pianeta
Rosso. "Il rifornimento in orbita consentirà il trasporto di 100 tonnellate di carico
fino a Marte", si legge sul sito della SpaceX.

Con uno scudo termico progettato per resistere a più ingressi atmosferici,
Starship entrerà nell'atmosfera di Marte a 7,5 chilometri al secondo e
decelererà                                                aerodinamicamente.
La nave spaziale sarà poi in grado di decollare facilmente sia dal pianeta che
dalla Luna, dove la gravità è minore. La versione finale monterà sei dei nuovi
potenti motori Raptor, un motore riutilizzabile alimentato a metalox (metano
liquido e ossigeno). Mentre Super Heavy ne avrà installati circa 30.
Il veicolo, realizzato in acciaio inossidabile, verrà utilizzato per trasportare
grandi carichi di merci e fino a 100 persone alla volta.
Musk sottolinea da tempo di aver fondato la SpaceX nel 2002 principalmente
per aiutare l'umanità a diventare una specie multiplaneta. Durante la recente
intervista ha dichiarato che uno dei suoi desideri è quello di morire su Marte,
"solo non all'impatto", ha ironizzato.

Musk: pensare in grande
Questo è normale per Musk! Se si vuole far nascere un'insediamento umano
su Marte, ci sarà bisogno di organizzare ed attivare molti servizi tra cui le
comunicazioni che dovranno essere efficienti sia sul pianeta sia per
raggiungere la Terra. Sembra ancora anacronistico ma nel contratto tra l'utente
ed il servizio di Internet satellitare Starlink, secondo l'independent, spicca un
paragrafo che cita: "Per i servizi forniti su Marte, o in transito verso Marte
tramite Starship o altri veicoli spaziali di colonizzazione, le parti riconoscono
Marte come un pianeta libero e che nessun governo della Terra ha autorità o
sovranità sulle attività marziane. …. Di conseguenza, le controversie saranno
risolte attraverso principi di autogoverno, stabiliti in buona fede ...". In pratica,
SpaceX non vuole creare una colonia su Marte, ossia un nucleo di persone
soggetto alla sovranità ed alla giurisdizione dello stato colonizzatore ma una
comunità, ossia un gruppo indipendente con interessi comuni, organizzato in
una democrazia diretta. Pertanto, la compagnia non riconoscerà il Diritto
Internazionale sul Pianeta Rosso ma piuttosto aderirà a quei "principi di
autogroverno" che saranno definiti quando si svilupperà l'insediamento. D'altra
parte, per gli esperti, questa clausola può avere solo due spiegazioni: o è uno
scherzo o la SpaceX sta cercando di gettare le basi per una costituzione
autonoma su Marte, facendo leva sulla permissività della legislazione attuale
in materia di esplorazione spaziale, fragile e libera ad interpretazioni molteplici.

Le tempistiche
Sembra proprio che nell'esplorazione umana di Marte, la SpaceX sia destinata
ad                   arrivare                    per                    prima.
La CNBC ha dichiarato di aver ottenuto una mail scritta dal CEO ai propri
dipendenti a giugno 2020, nella quale viene chiesto di dare assoluta priorità al
programma Starship che dovrà accelerare "in modo drammatico ed
immediato".
La NASA, invece, ha confermato che non invierà un equipaggio su Marte prima
del 2033, concentrandosi prima sul Programma Artemis. Un rapporto
indipendente, pubblicato ad aprile di quest'anno, ha addirittura posticipato
l'eventuale missione ancora di qualche anno, asserendo che l'Agenzia non ha
alcuna possibilità di inviare equipaggi sul Pianeta Rosso almeno fino alla fine
degli anni '30. "La nostra analisi suggerisce che una missione orbitale su Marte
potrebbe essere effettuata non prima della finestra del 2037, senza
considerare sviluppi tecnologici, ritardi nella programmazione, sovraccarico dei
costi e rischi di carenza di budget".
Analogamente, la Cina, l'altro protagonista (silente!) dell'esplorazione
spaziale, ha annunciato che "i prossimi passi nei programmi spaziali con
equipaggio [della Cina] consisteranno nell'esplorazione della Luna".
Aggiungendo: "creeremo basi sulla Luna per condurre operazioni scientifiche,
espandere un luogo abitabile per l'umanità ed acquisire esperienza e
competenza per spedizioni nello spazio profondo oltre la Luna. L'obiettivo a
lungo termine è inviare esseri umani su Marte". Pang Zhihao, un ricercatore di
tecnologia spaziale di Pechino, ha commentato che sarà molto significativo per
l'umanità raggiungere Marte, spiegando che alcuni scienziati cinesi hanno
proposto una missione con equipaggio sul Pianeta Rosso non prima del 2050.
"L'invio di astronauti sul posto offrirà migliori opportunità di cercare tracce di
vita su Marte. Questo è importante perché nel nostro sistema solare, Marte
assomiglia di più alla Terra, quindi la ricerca di possibile vita ci permetterà di
capire meglio l'origine e l'evoluzione della vita sul nostro pianeta madre".
"Inoltre, ci sono teorie secondo cui Marte era molto simile alla Terra in termini
di ambiente miliardi di anni fa, quindi le missioni con equipaggio consentiranno
indagini estese e specifiche che aiuteranno a prevedere come probabilmente
la     Terra     cambierà        in     futuro",   ha      detto    il   ricercatore.
Secondo Pang, se le missioni senza equipaggio esistenti confermeranno una
qualsiasi forma di acqua su Marte, gli astronauti potranno essere inviati lì per
stabilire avamposti, per esplorare la fattibilità di una migrazione interplanetaria
su larga scala in caso di contingenze catastrofiche sulla Terra come l'impatto
con un asteroide. Tuttavia, scienziati ed ingegneri devono superare molte
difficoltà prima di inviare una missione con equipaggio sul Pianeta Rosso:
"Prima di tutto, Marte è molto lontano dalla Terra: la distanza più vicina è di 55
milioni di chilometri, il che significa che un viaggio di andata e ritorno richiederà
più di 500 giorni", ha detto il ricercatore. "In secondo luogo, mettere un razzo
con equipaggio nella traiettoria di trasferimento Terra-Marte, richiede che esso
sia in grado di volare alla velocità di fuga, ovvero 11,2 km al secondo".
Altri fattori che dovrebbero essere presi in considerazione includono difficoltà
nelle comunicazioni tra un veicolo spaziale su Marte e la Terra, la necessità di
disporre di fonti di energia per sostenere le operazioni in superficie ed i rischi
per la salute degli astronauti causati da una lunga permanenza nello spazio e
sul pianeta stesso. "La diminuzione della densità ossea, le radiazioni spaziali
e la salute mentale rappresenteranno una minaccia per gli astronauti e le loro
missioni. Gli scienziati dovranno sviluppare un sistema di supporto vitale
biorigenerativo affidabile", ha detto Pang. "Naturalmente, se nel frattempo
venisse sviluppato un sistema di propulsione rivoluzionario, il tempo
necessario per un viaggio su Marte sarebbe enormemente ridotto, così come
la complessità di una tale missione".
Xing Qiang, un ricercatore indipendente e fondatore della Micro-Rocket Union,
un'organizzazione di ricerca spaziale senza scopo di lucro a Pechino, ha
affermato che le tecnologie esistenti dell'umanità non sono abbastanza buone
per una missione con equipaggio su Marte e sono sufficienti solo per spedizioni
con      un     equipaggio       in    orbita    attorno    al      pianeta     .
"La parte essenziale in un viaggio per Marte con equipaggio è il razzo che deve
essere super-potente e dotato di uno stadio superiore in grado di compiere fino
a sei manovre orbitali. Il razzo dovrebbe trasportare molte cose, tutto quello di
cui gli astronauti avrebbero bisogno su Marte e per il viaggio di ritorno. Anche
il Long March 9 non sarà abbastanza forte per una simile missione".
Il Lunga Marcia 9, in fase di progettazione, dovrebbe diventare il razzo più
potente del mondo, fatta eccezione per il Super Heavy / Starship (nella
configurazione top!) di Musk.
In definitiva, per la NASA Marte è lontano e la Cina è scettica. Non ci resta che
incrociare le dita e sperare che i pensieri visionari di Musk si realizzino davvero!
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