CARBOIDRATI E SALUTE IL FATTORE QUALITÀ È DETERMINANTE - ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE CARBOIDRATI E SALUTE IL FATTORE QUALITÀ È DETERMINANTE 2 anno VII www.pacinimedicina.it
2 anno VII IN QUESTO NUMERO: 3 L’EDITORIALE di Franca Marangoni Direttore Scientifico Franca Marangoni 4 IL TEMA a cura di Cecilia Ranza La salute cardiometabolica Direttore Responsabile dipende anche dalla qualità Patrizia Alma Pacini dei carboidrati alimentari © Copyright by 11 L’INTERVISTA ALL’ESPERTO Nutrition Foundation of Italy di Cinzia Testa I principi dell’alimentazione bilanciata per tenere a bada la disbiosi cutanea Coordinamento redazionale associata alle manifestazioni acneiche Alessandra Della Mura Risponde Marco Pignatti Redazione 14 LA SCHEDA NFI - Nutrition Foundation of Italy Il pompelmo Viale Tunisia 38 - 20124 Milano Tel. 02 76006271 - 02 83417795 Fax 02 76003514 info@nutrition-foundation.it Grafica Pacini Editore Srl Via Gherardesca 1 • 56121 Pisa Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300 info@pacinieditore.it • www.pacinimedicina.it ISSN 2531-3908 (online) Edizione digitale marzo 2020 Periodico mensile – Testata iscritta presso il Registro OPEN ACCESS pubblico degli Operatori della Comunicazione La rivista è open access e divulgata sulla base della licenza CC-BY-NC-ND (Creative Commons Attribuzione (Pacini Editore Srl, iscrizione n. 6269 del 29/08/2001) – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale). Il fascicolo può essere usato indicando la menzione di paternità adeguata e la licenza; solo a scopi non commerciali; solo in originale. Per ulteriori informazioni: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
L’EDITORIALE G li studi mirati a definire gli duzione del rischio di sviluppare nel effetti di salute della dieta di tempo malattie cronico degenerative tipo mediterraneo, basata sul (e gli eventi correlati), ma anche, in consumo prevalente di vegetali (frut- tempi più brevi, la maggiore efficacia ta e verdura, cereali integrali, legumi, di una dieta ipocalorica finalizzata al semi e frutta secca a guscio) conti- calo ponderale. nuano sostanzialmente a confermare le prime osservazioni, e cioè i vantag- Ha radici nella ricerca di base, ma con gi a tutto tondo di un modello ali- implicazioni decisamente di carattere mentare che prevede che una quota pratico, l’argomento oggetto dell’In- importante delle calorie sia apporta- tervista raccolta da Cinzia Testa. Mar- ta dai carboidrati. Gli studi ripresi nel co Pignatti, dermatologo, presen- Tema di questo mese, dimostrano il ta l’acne e le sue possibili cause alla ruolo centrale della qualità (oltre che luce delle più attuali conoscenze sul della quantità) dei carboidrati che microbiota cutaneo, dal cui equilibrio compongono una dieta equilibrata, e dipende la salute della pelle: come concordano sulle caratteristiche cru- del resto avviene per il microbiota in- ciali della componente glucidica del- testinale e la sua relazione con il be- la dieta, che deve essere apportata in nessere dell’organismo. larga parte da cereali integrali e cibi in forma solida, a basso indice glice- Buona lettura! mico, e con un tenore elevato di fibra. Franca Marangoni I benefici principali riguardano la ri- Direttore Scientifico AP&B ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 3
IL TEMA La salute cardiometabolica dipende anche dalla qualità dei carboidrati alimentari a cura di Cecilia Ranza S ono le caratteristiche dei carboi- stato di salute e benessere in chi è sano, drati presenti negli alimenti (la ma anche per migliorare il profilo car- loro “qualità” nutrizionale com- diovascolare di chi presenta uno o più plessiva, in altre parole) il fattore deter- fattori di rischio cardiometabolico. minante che ne condiziona gli effetti sul rischio cardiometabolico. Le scelte dei Nei paragrafi che seguono, sono deli- consumatori devono quindi privilegiare neate alcune tappe recenti di questo gli aspetti di qualità nutrizionale di que- processo, le cui conclusioni possono sti macronutrien- essere ben sintetiz- ti, adeguandone le zate dall’editoriale quantità ai fabbiso- di Mark A. Perei- L’alta qualità dei carboidrati gni individuali, ana- ra, epidemiologo logamente a quan- e l’ampia varietà delle fonti dell’Università del to già emerso per contribuiscono a mantenere Minnesota, che grassi e proteine. la salute cardiometabolica commenta così i ri- Dopo i risultati de- sultati dello studio ludenti degli studi PREDIMED - Plu s , condotti con diete pubblicati sull’Ame- a ridotto contenuto di grassi (e quindi, rican Journal of Clinical Nutrition: «L’as- implicitamente, a maggiore contenuto sunzione di carboidrati di alta qualità in carboidrati), infatti, l’attenzione degli (nutrizionale, n.d.r.) da un’ampia va- esperti e del pubblico si è focalizzata sui rietà di fonti è la base del modello di carboidrati: in prima istanza sulle loro alimentazione mediterranea, noto tra quantità di consumo (dando origine ad l’altro per il profilo salutare relativo an- una ricca serie di diete low-carb o no- che agli acidi grassi. Il PREDIMED-Plus, carb, assai popolari ma poco consistenti condotto su una popolazione a rischio sul piano scientifico) e, in seguito, con elevato (soggetti sovrappeso o obesi una rivalutazione degli aspetti, invece, con sindrome metabolica, n.d.r.), ribadi- di natura qualitativa. sce quanto un apporto moderato di tali Un cambio di passo che si è rivelato de- carboidrati, associato alla limitazione cisivo non soltanto per mantenere lo di quelli raffinati, sia la caratteristica 4 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
fondamentale per garantire un’alimen- Associazione tra livelli di assunzione di fibre tazione salutare alla maggior parte della ed ampiezza dell’effetto sulla riduzione popolazione». del rischio per malattie cardiometaboliche Fibre Effetto favorevole Qualità I risultati dello studio (ampiezza) dell’evidenza sotto l’egida OMS 15-19 g/die Moderata 20-24 g/die Moderata Nel febbraio 2019 Lancet pubblica i 25-29 g/die Moderata risultati dell’analisi, commissionata dall’OMS (Organizzazione Mondiale Fonte: Modif. da Reynolds et al. Lancet 2019. della Sanità), sul rapporto tra vari in- dicatori della qualità dei carboidra- ti (ricchezza in fibre assunte con gli affermare che si tratti di un rappor- alimenti, origine da cereali integrali to di tipo causa-effetto. e semi, indice glicemico, carico glice- I benefici più consistenti, negli mico) e patologie non infettive (inci- adulti, emergono per livelli di as- denza, mortalità e fattori di rischio) in sunzione di fibre pari a 25-29 g popolazioni sane all’inizio del perio- quotidiani, che si associano a una do di osservazione, o comunque sen- riduzione importante (tra il 15 e il za patologie acute o croniche in atto, 31%) del rischio di mortalità per tutte pur presentando segni di pre-diabe- le cause, di mortalità per cause on- te, ipercolesterolemia o ipertensione cologiche, di incidenza e mortalità lievi-moderate, sindrome metabolica. per malattie cardiovascolari e, nello Non sono stati considerati, invece, gli specifico, di incidenza di ictus ische- studi finalizzati alla perdita ponderale, mico e di tumore colorettale, mam- o nei quali era previsto l’uso di integra- mario ed esofageo. tori a base di fibre. Il consumo medio quotidiano di fi- Nel complesso l’indagine ha riguardato bre con gli alimenti, nel mondo, non 185 studi prospettici (135 milioni perso- supera però i 20 g al giorno. Gli Auto- ne-anno) e 58 trial clinici (4.635 adulti e ri ripetono l’appello a incrementare bambini). l’apporto quotidiano degli alimenti • ad alto contenuto di fibre. • Questi i risultati: Cereali integrali. I benefici associa- Fibre. Il consumo di alimenti ad ele- ti all’assunzione di cereali integra- vato tenore di fibre mantiene salda- li sono quantitativamente simili a mente un ruolo di primo piano come quelli emersi per le fibre, delle quali abitudine salutare: l’associazione tra garantiscono un ottimo apporto. I quantità di fibre assunte e riduzione loro effetti di salute possono tut- del rischio di patologie cardiometa- tavia essere più ampi, per la pre- boliche è infatti lineare (v. Tabella). senza, nei cereali integrali, anche Inoltre, poiché anche i risultati dei di minerali e vitamine, nonché di trial clinici e degli studi prospettici specifici antiossidanti. Il rischio di coincidono, si può ragionevolmente mortalità totale, malattia coronari- ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 5
fibre e dell’apporto di cereali inte- L’apporto di fibre con frutta grali. L’incidenza di diabete di tipo e verdura 2 si riduce del 5% nei soggetti che seguono un’alimentazione a basso Per quanto riguarda le fibre assunte indice glicemico; più marcata è in- con frutta e verdura, gli Autori citano la metanalisi pubblicata nel 2017 dall’In- vece la riduzione della mortalità per ternational Journal of Epidemiology, ictus. Il ruolo del carico glicemico da cui era emersa una riduzione media (CG), che considera anche la quan- pari al 10% del rischio di coronaropatia, tità dei carboidrati consumati, oltre ictus e mortalità totale per ogni aumen- to di 200 g dell’assunzione quotidiana alla risposta insulinica che gli stessi di frutta e verdura; inferiore, ma comun- generano dopo il consumo, sembra que significativa, anche la riduzione del di minore rilevanza. rischio totale di malattie cardiovascolari Gli Autori ricordano però che nella e oncologiche. La metanalisi aveva evi- denziato un’associazione lineare di tipo metanalisi non sono stati inclusi gli dose-risposta anche per frutta e verdu- studi prospettici e i trial clinici con- ra fino a un apporto di 800 g al giorno. dotti su pazienti con diabete concla- In dettaglio: era stata dimostrata un’as- mato di tipo 2, o con iperlipidemia sociazione inversa tra livelli di consumo grave, cioè i soggetti per i quali la di mele, pere, agrumi, vegetali a foglia verde, crucifere e insalata e malattie valutazione di indice e carico glice- cardiovascolari o mortalità totale. mico ha invece un ruolo di primo Il rischio oncologico totale era risultato piano. inversamente associato al consumo di Un maggiore ruolo per l’indice glice- vegetali, verdi o gialli, e di crucifere. Infine, gli Autori ricordano che, all’effet- mico, e di conseguenza per il carico to benefico di frutta e verdura, concor- glicemico, è ipotizzato in un’altra re- rono tutti i componenti cosiddetti non visione della letteratura, pure recen- nutritivi, dalle vitamine ai minerali ai po- temente pubblicata da Livesey su lifenoli. Nutrients: il rischio di diabete di tipo 2 aumenta del 25% circa per ogni in- cremento di 10 punti dell’indice gli- ca, diabete di tipo 2, mortalità onco- cemico della dieta. logica, mortalità per ictus ischemi- In associazione alla stessa variazio- co si riduce anche in questo caso in ne dell’indice glicemico, il medesi- modo lineare, al crescere degli ap- mo autore aveva rilevato, in una me- porti di cereali integrali ed è media- tanalisi precedente, un aumento del mente pari al 20% (tra 13 e 33%). Nei rischio di malattia coronarica com- trial in cui viene promossa l’assun- preso tra il 25 ed il 44%. zione di cereali integrali, si eviden- In ambedue i casi, un’attenta valuta- ziano inoltre calo ponderale e ridu- zione dei criteri di Bradford-Hill con- • zione della colesterolemia. fermerebbe la natura causale della Indice Glicemico. Il ruolo dell’indice relazione tra le variazioni dell’indi- glicemico (IG) appare subordinato ce e del carico glicemico e l’inci- rispetto a quello del contenuto di denza delle patologie considerate. 6 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Disegno e scopo Quest’ultimo parametro, che non era del PREDIMED-Plus considerato nello studio OMS, com- pleta la valutazione qualitativa dei car- Ad ampliare i risultati della metanalisi boidrati: è noto infatti che, a parità di OMS contribuiscono quelli dello stu- apporto calorico, i carboidrati in for- dio PREDIMED-Plus (PREvención con ma liquida contribuiscono in misura DIeta MEDiterránea-Plus), nel quale la minore al senso di sazietà. qualità dei carboidrati consumati da 6.874 soggetti tra uomini (55-75 anni) I partecipanti (tutti) sono stati poi rag- e donne (60-75 anni) con sindrome gruppati in quintili in base al punteg- metabolica, è stata valutata in relazio- gio acquisito per ciascuno di questi ne al profilo di rischio cardiovascolare quattro criteri, compreso tra 1 (il meno a 6 e 12 mesi. favorevole) e 5 (il più favorevole), in tut- ti i casi tranne che per l’indice glicemi- All’inizio dello studio i soggetti sono co, per il quale veniva assegnato un 5 stati suddivisi in due gruppi, in modo al valore inferiore e un solo punto al random: il primo è stato assegnato a valore più elevato. un programma che prevedeva, oltre La massima qualità dei carboidrati as- alle terapie già in atto, una dieta di sunti corrispondeva quindi a 20 punti, tipo mediterraneo a ridotto appor- mentre la qualità minima a 4 punti. to calorico associata ad attività fisica Il primo obiettivo del PREDIMED-Plus moderata, costante e adattata alle era la valutazione della perdita di peso condizioni del singolo, e ad una tera- a sei e a dodici mesi, associata alla pia comportamentale di sostegno alla qualità dei carboidrati. Gli obiettivi se- perdita ponderale; il secondo gruppo, condari erano la variazione del girovi- di controllo, doveva seguire, accanto ta, della pressione arteriosa, della gli- alle terapie già in atto, una dieta me- cemia e della lipidemia. diterranea, ma senza particolari restri- zioni caloriche, né alcuna raccoman- I benefici consolidati dazione rispetto all’attività fisica o al nell’arco di 12 mesi calo ponderale. Al termine dei 12 mesi di studio, nella La valutazione qualitativa dei carboi- maggior parte dei partecipanti di en- drati si è basata su quattro criteri, trambi i gruppi è risultata migliorata fissati in uno studio precedente, pure la qualità dei carboidrati assunti, gra- condotto in Spagna, il SUN: apporto zie a un incremento del consumo di totale di fibre con gli alimenti (g/die), frutta e verdura e a una riduzione del indice glicemico, rapporto tra quota consumo di cereali raffinati (in prima di cereali integrali e cereali totali (la battuta di pane bianco, a favore del somma cioè di cereali integrali, cereali pane integrale) e di bevande zucche- raffinati e prodotti derivati), rapporto rate. tra carboidrati solidi e carboidrati to- Il profilo complessivo della dieta è tali (solidi più liquidi). quindi migliorato, grazie anche a una ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 7
maggiore frequenza di consumo di ne sisto-diastolica, la glicemia a digiu- legumi, pesce e frutta oleaginosa, ali- no e i valori di HbA1c, la trigliceridemia, menti tipici della dieta mediterranea. la colesterolemia HDL e il rapporto tra Va detto che i miglioramenti più signi- colesterolemia totale e HDL. ficativi nella qualità dei carboidrati as- I risultati sono stati più evidenti nel Il profilo complessivo della dieta è quindi migliorato, grazie anche a una maggiore frequenza di sunticonsumo si sonodimessi legumi,inpesce lucee nei frutta oleaginosa,gruppo soggetti alimenti tipiciassegnato al programma della dieta mediterranea. che,Va aldetto momento dell’inclusione che i miglioramenti più significativi combinato nello nella qualità deidi dieta mediterranea carboidrati assunti si sono messi a ri-in studio, luce avevano nei soggettitotalizzato che, al momento il punteg- dotto dell’inclusione nellocontenuto calorico, studio, avevano esercizio totalizzato fisi- più il punteggio gio più basso.basso. co e counseling psicologico, rispetto al gruppo di controllo (v. Figura). Complessivamente, quindi, il PREDI- Complessivamente, quindi, il PREDIMED-Plus ha Questi dati un’associazione evidenziato confermano lineare che latraquali- MED-Plus ha evidenziato miglioramento un’associa- della qualità dei carboidrati di tà, piuttosto origine alimentare che la quantità, e riduzione dei car- dei principali fattori di zione lineare rischio tra miglioramento cardiometabolico. Anche l’entità del- boidrati, dei benefici rivestelinearmente è aumentata il ruolo primario nel tempo. nel la qualità A mostrare deii miglioramenti carboidratipiùdievidenti, origine determinare al termine dello studio,favorevolmente sono stati il peso, la la salu- circonferenza alimentare e riduzione vita, la pressione dei principali sisto-diastolica, la glicemia ate cardiometabolica, digiuno tanto e i valori di HbA1c, la più in una trigliceridemia, la colesterolemia fattori di rischio HDLcardiometabolico. e il rapporto tra colesterolemia totale e HDL. popolazione che già presenta fattori di Anche I risultati sono l’entità stati dei più evidenti benefici nel gruppo assegnato è aumenta- rischio.alIlprogramma disegno combinato dello studio,di dietainoltre, mediterranea nel ta linearmente a ridotto tempo. contenuto calorico, esercizio permette fisico di e counseling concludere psicologico, rispetto al che i vantaggi gruppo di controllo (v. Figura). A mostrare i miglioramenti più eviden- cardiometabolici di un’alimentazione ti, al termine dello studio, sono stati il attenta alla qualità dei carboidrati si peso, la circonferenza vita, la pressio- consolidano nel tempo. Variazione percentuale del peso rispetto al valore basale, dopo 6 e 12 mesi di follow-up, nei quintili con crescente miglioramento della qualità dei carboidrati assunti con la dieta Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 0,0% -0,5% -1,0% -1,5% -2,0% -2,5% -3,0% -3,5% -4,0% -4,5% -5,0% a 6 mesi a 12 mesi Q1 = quintile con minore incremento dell’indice di qualità dei carboidrati (CQI); Q5 = quintile con maggiore incremento del CQI Q1 = quintile con minore incremento dell’indice di qualità dei carboidrati (CQI); Q5 = quintile con maggiore incremento del CQI Variazione percentuale Fonte: Modif. del pesoetrispetto da Martínez-González alNutr al. Am J Clin valore 2020 basale, dopo 6 e 12 mesi di follow-up, nei quintili con crescente miglioramento della qualità dei carboidrati assunti con la dieta (Fonte: Modif. da Martínez-González et al. Am J Clin Nutr 2020). Questi dati confermano che la qualità, piuttosto che la quantità, dei carboidrati, riveste il ruolo 8 | ALIMENTAZIONE primario nel determinare PREVENZIONE favorevolmente & BENESSERE la salute cardiometabolica, tanto più in una popolazione che già presenta fattori di rischio. Il disegno dello studio, inoltre, permette di concludere che i
Il valore aggiunto del PREDIMED-Plus Nell’editoriale a commento, già citato in apertura, Mark A. Pereira sottolinea il valore ag- giunto dello studio PREDIMED-Plus, che segue il PREDIMED. Lo studio precedente ave- va dimostrato come l’adesione ad un’alimentazione di tipo mediterraneo, caratterizzata da un apporto moderato di carboidrati e grassi di buona qualità (che comprenda frutta oleaginosa, olio extravergine di oliva, cereali integrali, legumi, frutta e verdura fresche), fosse in grado di ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari nella popolazione generale. Pereira evidenzia che gli scopi e il rigore del PREDIMED-Plus permettono prima di tutto di chiarire la fattibilità di un programma articolato, per un periodo di tempo abbastanza lungo da consentire di migliorare (e mantenere) i risultati già emersi nel PREDIMED, in una popolazione ad alto rischio cardiometabolico. Ma a proposito del fulcro dello studio, che consisteva nel definire il ruolo diretto del- la qualità dei carboidrati sul rischio cardiometabolico, Pereira sottolinea che l’adesione long-term a un’alimentazione di tipo mediterraneo, nella quale il 40% dell’energia era fornita da carboidrati di alta qualità, un altro 40% da grassi sempre di alta qualità e il restante 20% da proteine, era di fatto prevista anche per il gruppo di controllo. Ebbene, un miglioramento significativo dei principali fattori di rischio cardiometabolico è stato ottenuto, al termine dei 12 mesi di studio, anche in questo gruppo, in assenza quindi di attività fisica programmata e senza che fosse raggiunta alcuna perdita ponderale. «Anche se i risultati sono stati più marcati tra i soggetti che avevano affiancato alla dieta mediterranea attività fisica costante e moderata e counseling – ricorda Pereira – è evi- dente che migliorare la composizione della dieta e, nello specifico, la qualità dei carboi- drati, apporta comunque benefici evidenti. Quelli che già Ancel Keys aveva ipotizzato e poi dimostrato circa 70 anni fa». Conclusioni • Dopo le dimostrazioni emerse per grassi e proteine, il fattore qualità si rivela de- cisivo anche nel caso dei carboidrati, per il mantenimento (nei soggetti sani), o • il miglioramento (in chi presenta fattori di rischio) della salute cardiometabolica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha a questo proposito commissionato una metanalisi, per la quale sono stati selezionati 185 studi prospettici e 58 trial • clinici, condotti su soggetti fondamentalmente sani. Tale metanalisi ha dimostrato che, alla qualità dei carboidrati assunti con gli ali- menti, valutata in termini di più alto contenuto di fibre, di maggiori livelli di ce- reali integrali e semi e di indice glicemico ridotto, si associa una riduzione del ri- schio di mortalità per tutte le cause, di mortalità per cause oncologiche, e infine • di incidenza e mortalità per malattie cardiovascolari. I benefici si consolidano parallelamente all’aumento dell’apporto di fibre: i più • consistenti emergono per un’assunzione quotidiana pari a 25-29 g. Il consumo di cereali integrali è altrettanto favorevole, probabilmente perché si tratta di alimenti ad alto contenuto di fibre. Inoltre, l’integrità del cereale garan- tisce l’apporto di microelementi non nutritivi, ma indispensabili (vitamine, mine- rali, polifenoli). ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 9
• Anche per quanto riguarda l’apporto di frutta e verdura (fonti di fibre e di vitami- ne, minerali, polifenoli), l’associazione con i vantaggi cardiometabolici è lineare e • cresce fino a un consumo pari a 800 g al giorno. Un secondo studio recente, finalizzato ad approfondire il rapporto tra qualità dei carboidrati e salute cardiometabolica, è il PREDIMED-Plus, condotto in uomini e donne (55-75 anni) sovrappeso/obesi e con segni di sindrome metabolica, se- • guiti per 12 mesi. Nel PREDIMED-Plus sono stati confrontati due programmi di intervento: il primo comprendeva una dieta di tipo mediterraneo a ridotto apporto calorico, attività • fisica e counseling; il secondo, di controllo, prevedeva la sola dieta mediterranea. Al termine dello studio, tutti i partecipanti avevano migliorato la qualità della propria dieta e, in particolare, quella dei carboidrati assunti. A questo migliora- mento si è associata, in modo lineare e significativo, una riduzione di tutti i prin- • cipali fattori di rischio cardiometabolico. Il miglioramento è stato più marcato, come del resto era atteso, nel gruppo as- segnato al trattamento combinato. Ma il beneficio è stato ottenuto anche nei • soggetti del gruppo di controllo. Questi risultati confermano l’importanza dell’apporto quotidiano adeguato di carboidrati di qualità per la popolazione in salute, ma anche per chi presenta fattori di rischio cardiometabolico. Bibliografia di riferimento Aune D, Giovannucci E, Boffetta P, et al. Fruit and prospective cohort studies. Mayo Clin Proc Innov vegetable intake and the risk of cardiovascular Qual Outcomes 2019;3:52-69. disease, total cancer and all-cause mortality - Livesey G, Taylor R, Livesey HF, et al. Dietary glycemic a systematic review and dose-response meta- index and load and the risk of type 2 diabetes: a analysis of prospective studies. Int J Epidemiol systematic review and updated meta-analyses 2017;46:1029-56. of prospective cohort studies. Nutrients 2019;11(6). Dalen JE,Devries S. Diets to prevent coronary heart Martínez-González MA, Fernandez-Lazaro CI, et al. disease 1957-2013: what have we learned? Am J Med 2014;127:364-9. Carbohydrate quality changes and concurrent changes in cardiovascular risk factors: a longi- Hardy D, Garvin J, Xu H. Carbohydrate quality, gly- tudinal analysis in the PREDIMED-Plus random- cemic index, glycemic load and cardiometa- ized trial. Am J Clin Nutr 2020;111:291-306. bolic risks in the US, Europe and Asia: a dose- response meta-analysis. Nut Metab Cardiov Dis Pereira MA. Dietary carbohydrate and cardiometa- 2020 [E-pub ahead of print]. bolic risk: quality over quantity. Am J Clin Nutr Keys A. Human atherosclerosis and the diet. Circula- 2020;111:246-7. tion 1952;5:115-8. Reynolds A, Mann J, Cummings J. Carbohydrate Keys A. Mediterranean diet and public health: person- quality and human health: a series of sys- al reflections. Am J Clin Nut 1995;61(Suppl):1321S- tematic reviews and meta-analyses. Lancet 3S. 2019;393:434-45. Livesey G, Livesey H. Coronary heart disease and Stephen AM, Cummings JH. Mechanism of ac- dietary carbohydrate, glycemic index, and gly- tion of dietary fibre in the human colon. Nature cemic load: dose-response meta-analyses of 1980;284:283. 10 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
L’INTERVISTA ALL’ESPERTO di Cinzia Testa I principi dell’alimentazione bilanciata per tenere a bada la disbiosi cutanea associata alle manifestazioni acneiche Risponde Marco Pignatti, Poliambulatorio Villa Richeldi, Carpi (Modena) N on mangiare cioccolata, anzi sì, DOMANDA: Qual è la relazione tra ma solo fondente. Eliminare i sa- microbiota cutaneo e acne? lumi, anzi no, non serve. L’acne RISPOSTA: Abbiamo sempre conside- vede da sempre un’altalena di ordini e rato l’acne come un’infezione causata contrordini, specie sul piano dietetico. dal Cutibacterium acnes. Ora invece, Ora, alcuni studi hanno portato al cen- alla luce delle ultime conoscenze sul mi- tro dell’attenzio- crobiota cutaneo, ne il ruolo giocato, sappiamo che il in questa patolo- C. acnes è in re- gia, dal microbiota Verdura, frutta, cereali altà il principa- cutaneo e hanno le abitante delle integrali, proteine: così aperto la strada a zone sebacee del- un nuovo approc- la dieta affianca i farmaci la pelle sana e che cio terapeutico, per il controllo dell’acne il problema, in chi come ha racconta- ha la malattia ac- to Marco Pignatti, neica, è la presen- dermatologo del za di uno stato di Poliambulatorio Villa Richeldi di Carpi, disbiosi, cioè di disequilibrio, tra questo nei suoi ultimi due libri (Dermobiotica, ed altri batteri commensali. Queste co- ed. Minerva Medica e Intestino e salu- noscenze rappresentano una rivoluzione te della pelle, Terra Nuova Edizioni). Ina- e cambiano il trattamento: non si posso- spettatamente non comprende farma- no più prescrivere soltanto cure per de- ci innovativi, ma un regime alimentare bellare il batterio, ma occorre cercare di equilibrato. «Che, insieme a un’attività raggiungere uno stato di eubiosi, cioè di fisica quotidiana ed eventualmente a equilibrio tra i vari “abitanti” della pelle. cure locali, permette di riequilibrare il microbiota cutaneo e di evitare nella D.: Allora possiamo definire l’acne quasi totalità dei casi la terapia sistemi- una “disbiosi cutanea”? ca». R.: Certamente. Ci sono molte ricer- ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 11
che in corso per comprendere meglio i stenza insulinica e non a caso numero- meccanismi alla base della malattia. Ma se situazioni di iperinsulinismo si mani- sappiamo ad esempio che alcuni funghi festano anche con acne e irsutismo. e batteri producono, a partire da acidi grassi presenti nel sebo, sostanze che D.: Quindi la terapia come cambia? possono inibire la crescita del C. acnes: R.: Correggiamo alcuni frequenti errori se mancano questi batteri, il batterio dietetici, insegnando in parallelo ai no- dell’acne cresce in modo incontrollato e stri pazienti e ai genitori il giusto equili- genera infiammazione. brio tra gli alimenti da rispettare ad ogni pasto, per evitare picchi glicemici ali- D.: Ha un ruolo anche il microbiota menterebbero ancora di più lo stato di intestinale? insulino-resistenza. E qui va sfatato un R.: Certamente, il ruolo del microbiota luogo comune: non è vero che gli ado- intestinale nel nostro organismo è cen- trale e cominciamo ad avere le prime lescenti sono refrattari ai cambiamenti. nozioni sui suoi legami con il microbiota Al contrario, quando i miglioramenti di- cutaneo. ventano tangibili sulla pelle, si convinco- Innanzitutto, il metabolismo degli an- no definitivamente e non tornano più drogeni, gli ormoni sessuali che hanno indietro. Oltre a un’alimentazione ade- una responsabilità nell’acne, è forte- guata viene prescritta mezz’ora al gior- mente influenzato dal microbiota inte- no di movimento, che significa andare a stinale. E ancora, il microbiota intestina- scuola a piedi, oppure in bicicletta, per le sintetizza la vitamina B12 e la biotina, esempio. Questo, sempre con l’obiettivo due vitamine implicate nella patogenesi di riequilibrare la produzione di insulina. della malattia acneica. Va da sé che se nell’intestino c’è una situazione di di- D.: Niente farmaci allora? sbiosi, tutti questi meccanismi che ho R.: Al contrario, la terapia prevede anche elencato si alterano, con ripercussioni farmaci topici, a base di retinoidi oppure sullo stato di salute della pelle. di antibiotici. Li prescriviamo inizialmen- te per ridurre il grado di infiammazione D.: Perché definisce l’acne “diabete locale e favorire il ritorno dell’eubiosi. In della pelle”? questo modo, fra l’altro, i giovani sono R.: Numerosi studi legano l’acne alla motivati nella prima fase della terapia, resistenza insulinica. Quando l’insulina che è quella più impegnativa perché aumenta alcune cellule, come quelle adipose e del muscolo, diventano “resi- sono in atto le modifiche alimentari. Ma, stenti” mentre altre, come le ghiandole non mi stancherò mai di ripeterlo, l’acne sebacee, non sviluppano resistenza e è una spia importante del futuro stato di continuano a produrre sempre più sebo salute del nostro giovane paziente. Se la in risposta al crescente stimolo insulini- curiamo bene oggi, preveniamo doma- co. Lo stesso aumento degli androge- ni sovrappeso, obesità, diabete, malattie ni, considerato uno dei fattori causali cardiovascolari e probabilmente anche dell’acne, sembra dipendere dalla resi- alcuni tumori. 12 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
La corretta alimentazione per la salute della pelle Cercare il cibo nemico dell’acne, o al contrario quello permesso, non produce risultati positivi. Bisogna invece prendere in considerazione l’alimentazione in generale, con un occhio di riguardo al carico glicemico dei pasti della nostra giornata. La dieta deve com- prendere tutti i macronutrienti, ma nelle giuste proporzioni. Come riferimento si può utilizzare il piatto del mangiar sano dell’università di Harvard. Va riempito per metà con verdura a piacere e/o una porzione di frutta nel caso della colazione. Nell’altra metà invece, un quarto sarà occupato da cereali integrali o derivati (come pane o pasta preparati con farine integrali), ma anche tuberi come patate oppure frutti ami- dacei come le castagne, e l’altro quarto da una buona fonte proteica (pesce, uova, carne, formaggio o legumi). Inoltre, è importante consumare al massimo 1 o 2 volte alla settimana snack e bevande dolci o succhi di frutta, perché hanno un contenuto elevato di zuccheri. Bibliografia di riferimento Napolitano M, Megna M, Monfrecola G. Insulin resis- Melnik BC. Acne vulgaris: the metabolic syndrome tance and skin diseases. ScientificWorldJournal of the pilosebaceous follicle. Clin Dermatol 2015;2015:479354. 2018;36:29-40. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 13
LA SCHEDA: pompelmo Che cosa è Appartenente alla famiglia delle Rutaceae e al genere Citrus, il pompelmo è un albero da frutto coltivato in tutto il mondo nella fascia subtropicale a temperature calde e non eccessivamente secche. La sua coltivazione è diffusa anche in Italia, soprattutto nelle isole e nelle regioni meridionali. Secondo la teoria più accreditata, il pompelmo sarebbe stato ottenuto dall’ibrida- zione del più antico Citrus maxima (Pomelo) con Citrus sinensis (Arancio dolce). Che cosa contiene Analogamente agli Contenuto medio di energia e nutrienti altri agrumi il pom- in 100 g di frutto (parte edibile) e per porzione (150 g) pelmo è ricco in vi- 100 g Porzione (150 g) tamina C; apporta Energia kcal 26 39 Acqua (g) 91,2 136,8 inoltre fibre, folati e Proteine (g) 0,6 0,9 potassio. Fibra (g) 1,6 2,4 Si caratterizza per Saccarosio (g) 2,2 3,3 la presenza di fla- Fruttosio (g) 2,1 3,15 Glucosio (g) 1,9 2,85 vonoidi, polifenoli ad azione antiossi- Sodio (mg) 1 1,5 Potassio (mg) 230 345 dante, soprattutto Ferro (mg) 0,3 0,45 la naringenina. Calcio (mg) 17 25,5 Inoltre, tra le varie- Zinco (mg) 0,10 0,15 Magnesio (mg) 9 13,5 tà, che si differen- Fosforo (mg) 16 24 ziano per il colore Vitamina B1 (mg) 0,05 0,075 della polpa, quella Vitamina B2 (mg) 0,03 0,045 a polpa rosa deve Vitamina C (mg) 40 60 Niacina (mg) 0,20 0,3 la colorazione ca- Biotina (µg) 1 1,5 ratteristica al lico- Folati totali (µg) 26 39 pene, un carote- Fonte: Modif. da BDA - Istituto Europeo di Oncologia. noide. Che cosa bisogna sapere Il consumo di pompelmo, anche come succo, deve essere sconsigliato nei soggetti in trattamento con farmaci appartenenti a diverse categorie – alcuni antipertensivi, i corticosteroidi, gli antistaminici, le statine, alcuni chemioterapici, anticoagulanti, immunosoppressori e ansiolitici – che vengono metabolizzati da specifici enzimi epatici, CYP3A4. Alcuni composti presenti nel pompelmo, come le furanocumarine, che inibiscono CYP3A4, riducono il metabolismo di questi farmaci e ne aumentano i livelli circolanti, e di conseguenza, in alcuni casi, gli effetti collaterali indesiderati. 14 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Puoi anche leggere