Cap. 10: la democrazia e le sue varietà - Scienza Politica (A-K) - SPO Alessandro Pellegata

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Cap. 10: la democrazia e le sue varietà - Scienza Politica (A-K) - SPO Alessandro Pellegata
Cap. 10: la democrazia
       e le sue varietà
    Scienza Politica (A-K) – SPO

           Alessandro Pellegata
Cap. 10: la democrazia e le sue varietà - Scienza Politica (A-K) - SPO Alessandro Pellegata
Varietà di democrazie

▪ Sinora avete visto:
   o che cos’è e come nasce uno stato
   o come si misura e come nasce una democrazia
   o Le performance delle democrazie paragonate alle dittature

▪ Da oggi analizzeremo:
   o Come funziona        il   processo   decisionale   adottato   dalle
     democrazie
   o Come variano gli assetti politico-istituzionali delle democrazie
   o Quali sono le performance dei diversi modelli democratici
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Quale assetto istituzionale è
migliore?
Due approcci differenti:

▪ Etica consequenzialista: le istituzioni producono buoni
  risultati?
   o Nelle lezioni precedenti abbiamo visto che non sempre le
     democrazie hanno performance migliori degli autoritarismi

▪ Etica deontologica: le istituzioni sono intrinsicamente
  migliori (buone, eque, giuste), a prescindere dal
  risultato?
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Il processo attraverso il quale i
governi democratici prendono le
  decisioni è normativamente o
  moralmente migliore di quello
  adottato nei regimi autoritari?
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Spoiler

Non ci sono sistemi
decisionali perfetti,
 neanche tra quelli
    democratici
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Varietà di democrazie

▪ Tutti i processi decisionali, compresa la decisione di
  adottare istituzioni democratiche, comportano un
  insieme di bilanciamenti significativi

▪ Questi diversi bilanciamenti ci permettono di spiegare
  perché, come vedremo, esistono diversi tipi di
  democrazie
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Regola della maggioranza

▪ Per essere eque le decisioni collettive dovrebbero
  riflettere le preferenze della maggioranza

▪ La democrazia è un sistema nel quale la maggioranza
  governa

▪ In molte situazioni la regola della maggioranza è molto
  più complicata e meno equa di quanto il senso comune
  suggerirebbe
   o Quando le opzioni di scelta sono più di due capita spesso
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Il Problema delle decisioni
collettive
▪ Il Paradosso di Condorcet: Un insieme di individui con
  preferenze razionali non ha necessariamente preferenze
  razionali quando agisce come gruppo

▪ La razionalità individuale non è sufficiente per assicurare
  la razionalità di gruppo
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Attori Razionali
▪ Un attore è razionale se rispetto ad un insieme di esiti (x, y, z, …)
  possiede un ordinamento di preferenze completo e transitivo
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Ordinamento di preferenze

▪ x > y indica che x è preferito a y nel senso che, data
  una scelta tra x e y, l’individuo sceglierebbe x

▪ Ordinamento di preferenze forte
   o Se x è sempre considerato più soddisfacente di y

▪ Ordinamento di preferenze debole
   o Se x è considerato almeno tanto soddisfacente quanto y
Attori Razionali
▪ Un attore è razionale se rispetto ad un insieme di esiti (x, y, z, …)
  possiede un ordinamento di preferenze completo e transitivo

▪ Un attore ha un ordinamento completo di preferenze se può
  confrontare ogni coppia di elementi appartenenti ad un insieme di
  esiti possibili in uno dei seguenti modi:
    o l’individuo preferisce x a y,
    o preferisce y a x,
    o è indifferente tra i due

▪ Un attore ha un ordinamento transitivo di preferenze se, per
  qualsiasi x, y, e z nell’insieme di esiti possibili, si dà il caso che:
    o se x è debolmente preferito a y
    o e y è debolmente preferito a z,
    o allora x DEVE essere debolmente preferito a z
Il Paradosso di Condorcet:
Un Esempio
▪ Immaginate un consiglio comunale composto da tre
  persone (sinistra, centro e destra) che devono decidere
  in merito al livello di servizi sociali da offrire:

▪ Tre possibili esiti tra cui scegliere
   o Incrementare i servizi sociali (I)
   o Diminuire i servizi sociali (D)
   o Mantenere i livelli correnti di servizi sociali (C)
Supponiamo che i consiglieri
abbiano le seguenti preferenze:
Procedura di scelta
▪ Il consiglio decide usando la regola della maggioranza
▪ Maggioranza: due consiglieri su tre
▪ Metodo di voto: torneo Round Robin (o girone
  all’italiana)
Girone all’italiana
Procedura di scelta
▪ Il consiglio decide usando la regola della maggioranza
▪ Maggioranza: due consiglieri su tre
▪ Metodo di voto: torneo Round Robin (o girone
  all’italiana)
   ▪ I consiglieri votano su tutti i possibili confronti a coppia tra le
     alternative a disposizione
   ▪ l'alternativa che vince il maggior numero di confronti è la
     scelta del gruppo
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore   Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire
2       Livelli correnti VS incrementare
3       Livelli correnti VS diminuire
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore   Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire             D
2       Livelli correnti VS incrementare
3       Livelli correnti VS diminuire
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore    Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire             D        Centro + Destra
2       Livelli correnti VS incrementare
3       Livelli correnti VS diminuire
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore    Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire             D        Centro + Destra
2       Livelli correnti VS incrementare       I
3       Livelli correnti VS diminuire
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore    Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire             D        Centro + Destra
2       Livelli correnti VS incrementare       I       Sinistra + Destra
3       Livelli correnti VS diminuire
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore    Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire             D        Centro + Destra
2       Livelli correnti VS incrementare       I       Sinistra + Destra
3       Livelli correnti VS diminuire         C
Quale esito risulta vincitore?

Turno   Confronto                          Vincitore    Maggioranza
1       Incrementare VS diminuire             D        Centro + Destra
2       Livelli correnti VS incrementare       I       Sinistra + Destra
3       Livelli correnti VS diminuire         C        Sinistra + Centro
Maggioranza ciclica

   RISULTATO: INSTABILITÀ
Il Paradosso di Condorcet
▪ Questo esempio dimostra che è possibile che un
  insieme di individui razionali formi un gruppo con
  preferenze intransitive

▪ In altre parole, la razionalità individuale e la regola della
  maggioranza non garantiscono che un’alternativa
  emerga come un vincitore Condorcet

▪ Un vincitore Condorcet è quell'alternativa che batte
  tutte le altre in una serie di confronti a coppie
La regola della maggioranza è
problematica
▪ Chi rappresenta la maggioranza?
      o Ogni alternativa ha una sua maggioranza

▪ A volte non c'è un vincitore finale

▪ Quando le preferenze del gruppo sono intransitive non
  c’è un risultato stabile
  o      La probabilità di intransitività di gruppo è funzione del numero di
         alternative e del numero dei votanti
Quando il numero delle alternative o il
numero dei votanti è grande…

  le maggioranze cicliche sono più probabili
Lo stallo nella Brexit (2016)
Lo stallo nella Brexit (2019)
Il conteso Backstop irlandese
Il conteso Backstop irlandese
Lo stallo nella Brexit

▪   Quali sono le principali opzioni in campo:

▪   May’s deal

▪   No deal

▪   Remain
Lo stallo nella Brexit
Lo stallo nella Brexit

▪   I possibili esiti sono potenzialmente più numerosi,
    anche se meno probabili:
    o   Soft Brexit (vedi status della Norvegia)
    o   Secondo referendum

▪   Di conseguenza:
    o   i possibili ordinamenti di preferenze si fanno più complessi
    o   Le possibilità di avere maggioranze cicliche e instabilità
        crescono
Lo stallo nella Brexit
L’Instabilità della Regola della
Maggioranza
▪   Dal momento che molte decisioni in democrazia
    includono molti “votanti" e/o un gran numero di
    alternative, se le decisioni vengono prese impiegando
    un torneo round-robin, dovremmo osservare una
    grande instabilità politica

▪   Tuttavia osserviamo più stabilità nei processi
    decisionali di quanto il paradosso di Condorcet
    suggerirebbe…perché?
Le Istituzioni sono importanti
▪   Un motivo per cui non osserviamo instabilità è che, oltre
    al torneo round robin, vengono utilizzati altri
    meccanismi per prendere decisioni di gruppo

▪   Il vostro manuale ne prende in esame due:
    1.   Il Metodo di Borda
    2.   Un Organizzatore dell’Agenda (Agenda Setter) potente
La Regola della Maggioranza con
un Organizzatore dell'Agenda
▪   Che cosa succederebbe se uno degli attori avesse il
    potere di decidere l'ordine in cui le votazioni si
    svolgono?

▪   Il processo di voto si trasforma in un gioco sequenziale
    dove gli attori prendono in esame (e votano)
    sottoinsiemi si alternative disponibili
Che cosa è un’Agenda?
▪   Un piano che determina l'ordine in cui si svolgono le
    votazioni (ordine del giorno)

▪   Nel nostro esempio di consiglio comunale:
    ▪   Primo turno: i giocatori votano simultaneamente I contro D
    ▪   Secondo turno: i giocatori votano simultaneamente tra
        l’opzione che vince il 1°turno e C
Come votano i consiglieri?

Possiamo fare due assunzioni circa il modo in cui i
consiglieri (e gli attori politici in generale) votano:

▪ Voto sincero: l’individuo       vota   per l’opzione     che
  preferisce

▪ Voto strategico: l’individuo non vota per l’opzione
  favorita, perché ritiene che, così facendo, otterrà alla fine
  un risultato migliore rispetto a quello che otterrebbe
  altrimenti
Se i Consiglieri votano in
modo "sincero"
Votano per l’alternativa da loro preferita
Di conseguenza
▪ In un contesto di informazione completa e perfetta
  l'attore a cui è conferito il potere di organizzare l'agenda
  (o ordine del giorno) sceglierà quell'agenda che produce
  la sua alternativa preferita

▪ Questo induce gli attori a "pensare strategicamente",
  cioè chiedersi come influisce l'esito del primo turno sulla
  votazione che avverrà nel secondo turno e che cosa
  pensano dei risultati attesi da queste due votazioni
Nel nostro esempio

▪ Ci sono solo due confronti possibile al 2°turno: I vs. C o D vs. C
▪ Siccome I vince in un confronto I vs. C e C vince in un confronto D
  vs. C, votare per I al primo turno produce I alla fine, mentre votare
  per D al primo turno produce C alla fine
▪ Pertanto, il primo turno di voto è IN REALTÀ un voto tra il I e C
Si Consideri il Consigliere di
Destra
▪ Ordinamento di preferenze: D > I > C

▪ Preferisce I a C e, quindi, se l’agenda è: D VS I al 1°turno, ci si può
  aspettare che voti per I al primo turno

▪ Non perché preferisce I a D (anzi è l'opposto), ma perché questo
  voto produrrà il suo secondo miglior risultato nel turno finale, I

▪ Al contrario, un voto al primo turno per la sua alternativa preferita -
  D - produrrà, per ironia della sorte, il suo peggior risultato nel turno
  finale di votazione - C.
Il Potere d'Agenda
▪ Pertanto, una ragione per la quale i processi decisionali
  sembrano essere più stabili di quanto si potrebbe
  prevedere alla luce del paradosso di Condorcet è che è
  data, ad uno o più attori, la possibilità di organizzare
  l'agenda

▪ Se questo è vero, allora la stabilità è stata raggiunta a
  scapito dell'equità
   o l'organizzatore dell'agenda avrà una notevole influenza sull’esito
     finale del voto
Stabilità attraverso restrizioni
sulle preferenze
▪ Un altro modo con cui si potrebbero produrre risultati
  stabili, nonostante la presenza di molti votanti ed un gran
  numero di alternative, è quello di imporre delle
  restrizioni alle preferenze che gli attori possono
  avere

▪ È possibile rappresentare le preferenze degli attori
  attraverso la funzione di utilità
   o Una scala numerica dove i numeri più elevati rappresentano
     posizioni superiori nell’ordinamento di preferenze
Consigliere di centro
                                      Punto ideale

Votanti con ordinamenti di preferenze a un solo picco hanno un punto
ideale nello spazio politico e la loro utilità declina se la politica si
allontana da tale punto.
Consigliere di destra
Teorema del Votante Mediano
In una votazione che prevede:
1.  Un confronto tra due alternative
2.  Disposte lungo una singola dimensione politica
3.  Con un numero dispari di votanti
4.  Che hanno preferenze a un solo massimo
5.  Che votano in modo sincero

Nessuna alternativa può sconfiggere quella preferita
dal votante mediano
   o colui che ha almeno la metà di tutti i votanti alla sua sinistra (o
     nella sua stessa posizione) e l’altra metà alla sua destra (o nella
     sua stessa posizione)
Restrizione: ordinamenti di
preferenze a un solo massimo

                         Votante
                         mediano
Spazio politico continuo

Punto ideale Destra   Punto ideale Centro   Punto ideale Sinistra
Teorema del votante mediano

▪ Possiamo evitare il problema di instabilità legato
  all’intransitività a livello collettivo e alle maggioranze
  cicliche:
    1. Escludendo certi ordinamenti di preferenze
    2. Restringendo lo spazio politico a una sola dimensione

▪   Entrambe le restrizioni sono problematiche e spesso
    poco plausibili
Spazio politico bidimensionale
▪   I rappresentanti di tre gruppi sociali (Capitale, Lavoro
    e Agricoltura) votano su come dividere una quota di
    sovvenzioni del bilancio governativo:
    o   Percentuale di sovvenzioni al capitale
    o   Percentuale di sovvenzioni al lavoro

▪   Assumiamo che ogni rappresentante ha solamente a
    cuore la massimizzazione delle sovvenzioni per il
    proprio gruppo e che sia indifferente rispetto a come
    viene ripartita la quota agli altri due gruppi
I Punti Ideali dei rappresentati

                                     Tutte le sovvenzioni al lavoro
  Lungo questa linea C è
  escluso dalla sovvenzioni
                                                               Limite massimo di tutte le
                                                               possibili ripartizioni
                                                               Lungo questa linea A è esclusa
                                                               dalla ripartizione

                               All’interno di quest’area una
                               ripartizione tra A, C e L è
                               possibile
                                      Tutte le sovvenzioni                         Tutte le sovvenzioni
                                      all’agricoltura                              al capitale

                              Lungo questa linea L è escluso dalla sovvenzioni
I Punti Ideali dei rappresentati

                  Ripartizione equa
                  tra A, C e L
Curve d’indifferenza e insiemi
vincenti
▪ Curva d’indifferenza: insieme di punti tale per cui un
  individuo è indifferente tra due punti qualsiasi
  dell’insieme

▪ Insieme vincente di un’alternativa z è l’insieme di tutte
  le alternative che sconfiggono z in un confronto a coppie
  se ognuno vota sinceramente, in base a qualsiasi regola
  utilizzata
Curve d’indifferenza e insiemi
vincenti

                 Curva d’indifferenza di A
                 Ogni punto al di sotto è
                 preferito da A rispetto a SQ
Curve d’indifferenza e insiemi
vincenti

                    Curva d’indifferenza di C
                    Ogni punto alla destra è
                    preferito da C rispetto a SQ
Curve d’indifferenza e insiemi
vincenti

                      Curva d’indifferenza di L
                      Ogni punto al di sopra è
                      preferito da L rispetto a SQ
Curve d’indifferenza e insiemi
vincenti

                 Insieme vincente di A + L

                                Insieme vincente di L + C

                                 Insieme vincente di A + C
L propone una ripartizione in
P1

   Alternativa preferita da A
   eL
   Vince su SQ
Curve di indifferenza e insiemi
vincenti nel nuovo SQ
C propone una ripartizione in
P2

                   Alternativa preferita da L
                   eC
                   Vince su P1
L’instabilità è continua
Il Teorema del Caos
▪ Se ci sono due o più dimensioni politiche e tre o più
  elettori con preferenze nello spazio politico, che votano
  tutti in modo sincero, allora, tranne nel caso di una rara
  distribuzione di punti ideali, non vi sarà alcun vincitore
  Condorcet

▪ Implicazione: se la politica non può essere ridotta a una
  sola dimensione allora in molte circostanze:
   o Non si avranno esiti stabili
   o Esiti stabili saranno imposti dagli attori che controllano l’agenda
La regola della maggioranza è
problematica
▪ Pensare alla democrazia semplicemente come un
  sistema che consente alla maggioranza di prendere
  decisioni è problematico

▪ La regola ella maggioranza presenta problemi
   ▪ Dal punto visto di vista pratico
   ▪ Dal punto di vista normativo

▪ Allora, perché non l'abbandoniamo?
La regola della maggioranza
non è speciale
▪ Le "patologie" che affliggono la regola della maggioranza
  valgono per "qualsiasi" procedura decisionale di gruppo
  che si imponga di rispettare alcuni standard minimi di
  equità

                       «la democrazia è la peggior forma di
                       governo, eccezion fatta per tutte quelle
                       altre forme che si sono sperimentate
                       finora» (Winston Churchill, 1947)
Teorema di Arrow
▪ Standard minimi di equità:
  1.   Non dittatorialità (D)
  2.   Ammissibilità universale (U)
  3.   Unanimità (o ottimalità Paretiana) (P)
  4.   Indipendenza da alternative irrilevanti (I)
Condizione di Non Dittatorialità (D)
 ▪ Non ci deve essere alcun individuo che determini
   interamente l'esito del processo decisionale di
   gruppo, indipendentemente dalle preferenze degli
   altri membri del gruppo

 …un processo decisionale di gruppo dove alla fine
  decide sempre un singolo individuo non appare molto
  giusto …
Condizione di Ammissibilità
Universale (U)

▪ Gli individui possono adottare qualsiasi ordinamento
  razionale di preferenze nei confronti delle alternative
  disponibili
▪ Qualsiasi regola decisionale equa deve funzionare con
  qualsiasi insieme logicamente possibile di ordinamenti di
  preferenze individuali

…un processo decisionale di gruppo dove vengono imposti
 dei limiti alla libertà di espressione degli individui non
 appare molto giusto…
Condizione di Unanimità (o
Ottimalità Paretiana) (P)
▪ Se tutti gli individui in un gruppo preferiscono x ad y,
  allora anche la preferenza del gruppo deve riflettere una
  preferenza per x su y

…un processo decisionale di gruppo incapace di produrre
 un esito voluto da tutti i membri del gruppo non appare
 molto giusto…
La Condizione di Indipendenza
da Alternative Irrilevanti (I)
▪ La scelta del gruppo non deve cambiare a seguito di
  modifiche nell’ordine di preferenza di alternative
  irrilevanti

…un processo decisionale di gruppo che modifica il suo
 esito in seguito a cambiamenti irrilevanti non appare
 molto giusto…
Indipendenza da alternative
irrilevanti (I)
▪ Tutti in famiglia preferiscono X Factor ad Amici di Maria
  De Filippi e, fino a poco tempo fa, tutti preferivano Game
  of thrones a Porta a Porta. Ma per qualche strano
  motivo, ora che avete iniziato a studiare Scienza Politica
  tutti preferiscono Porta a Porta a Game of thrones.

▪ (I) richiede che ognuno preferisca ancora X Factor ad
  Amici di Maria De Filippi e che questa scelta non venga
  influenzata dalla modifica della preferenze di gruppo
  circa Game of thrones
Teorema di Arrow
▪ Standard minimi di equità:
  1.   Non dittatorialità (D)
  2.   Ammissibilità universale (U)
  3.   Unanimità (o ottimalità Paretiana) (P)
  4.   Indipendenza da alternative irrilevanti (I)

▪ Arrow ha dimostrato che è impossibile soddisfare tutte
  le     quattro       condizioni        di equità    e,
  contemporaneamente, garantire che il gruppo
  prenda decisioni razionali (cioè, eviti l'instabilità
  causata dall’intransitività di gruppo)
▪ Ogni processo decisionale deve sacrificare almeno una
  condizione
Possiamo avere solo due di
queste tre caratteristiche

                          Restrizione
                         ordinamenti di
    Potere d’agenda        preferenze

    Non dittatorialità
Implicazioni
▪ È difficile considerare l’esito di un qualsiasi processo
  decisionale     collettivo    come     necessariamente
  coincidente con la volontà del gruppo
Volontà generale
Volontà generale e
democrazia diretta
Implicazioni
▪ È difficile considerare l’esito di un qualsiasi processo
  decisionale     collettivo    come     necessariamente
  coincidente con la volontà del gruppo

▪ Il fatto che un gruppo arrivi a una decisione chiara può
  significare che:
   ▪ Le preferenze individuali si sono allineate in modo tale da
     permettere un esito chiaro che rappresenti la volontà del gruppo
   ▪ Gli individui con preferenze sconvenienti sono stati esclusi dal
     processo
   ▪ Qualche attore ha esercitato il potere d’agenda favorendo un
     determinato esito
Conclusione
▪ C'è una tensione ineliminabile tra il desiderio di garantire che un
  gruppo di individui sia in grado di compiere scelte coerenti e stabili,
  da un lato, e la possibilità di garantire a questi individui la possibilità
  di formare le proprie preferenze

▪ Queste tensioni vanno ben oltre la regola di maggioranza

▪ Ogni meccanismo decisionale deve confrontarsi con i bilanciamenti
  evidenziati dal teorema di Arrow e ogni sistema di governo
  rappresenta un insieme di questi meccanismi decisionali

▪ La grande varietà di democrazie che studieremo può essere
  pensata come tentativi alternativi di gestire le tensione tra equità e
  risolutezza decisionale
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