BUON NATALE! NOTIZIE DAL COLLEGIO PAPIO - N.12

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BUON NATALE! NOTIZIE DAL COLLEGIO PAPIO - N.12
BUON NATALE!
 NOTIZIE DAL COLLEGIO PAPIO - N.12
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Editoriale

Le classi del liceo e della quarta media hanno iniziato il periodo dell’Avvento
incontrando, lunedì 3 dicembre, la signora Simona Carobene, direttrice di
FDP-Protagonişti în educaţie, una Organizzazione non governativa (ONG),
che opera in Romania nell’accoglienza e nell’educazione dei bambini orfani o
abbandonati.
La signora Carobene ha parlato ai ragazzi della sua esperienza personale,
che si protrae ormai da più di dieci anni, e che è strettamente legata alla sua
vita di fede. La ONG che dirige è nata vent’anni or sono dall’incontro con i
bambini trovati in un orfanotrofio alla periferia di Bucarest, nell’agosto 1998.
«Costretti a dormire in letti piccoli, perché tanto non valeva la pena
prendersene cura, dato che avrebbero dovuto morire presto, perché quasi
tutti sieropositivi. Lavati a getto dagli infermieri con delle pompe a distanza.
Esclusi dalle scuole» così ci ha descritto il primo contatto con quella realtà. In
Romania, dove l’abbondono dei neonati e dei bambini è una vera piaga, triste
eredità del regime comunista, che ha oppresso il Paese dalla fine della
Seconda guerra mondiale fino al 1989.
Da quell’incontro di vent’anni fa è nato però molto di più di un progetto, «è
nata una vita che ci vede insieme ancora oggi, con quei piccoli che sono
diventati padri e madri, lavorano, hanno una casa».
La nostra ospite ci ha anche detto che «loro ci hanno insegnato tanto; ci
hanno sempre stupiti e continuano a farlo». Quei bambini pensavano di
morire, come tanti loro coetanei, invece la ONG ha aperto tre case per
accoglierli e solo una delle bambine accolte è morta, a causa della malattia,
lo scorso mese di febbraio.
La signora Carobene ha poi mostrato anche un video dell’incontro di papa
Francesco con un gruppo di questi giovani, incontro che ha avuto luogo lo
scorso mese di gennaio. Di fronte alle domande dei giovani, alcune
veramente drammatiche – come quella sul perché quei ragazzi avessero
avuto questa sorte oppure quella sul perché un ragazzo, che ha ritrovato la
madre dopo anni, da essa sia stato rifiutato – il papa si è mostrato
accogliente ed è andato all’essenziale. Vi riporto la risposta alla prima di
quelle due domande. «Il tuo perché è uno di quelli che non hanno una
risposta umana, ma solo divina. Non so dirti perché tu hai avuto “questa
sorte” Non sappiamo il “perché” nel senso del motivo, ma sappiamo il
“perché” nel senso del fine che Dio vuole dare alla tua sorte. E il fine è la
guarigione (…) Vuol dire che Dio, davanti a tante situazioni brutte in cui noi
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possiamo trovarci fin da piccoli, vuole guarirle, risanarle, vuole portare vita
dove c’è morte. Questo fa Gesù, e questo fanno anche i cristiani che sono
veramente uniti a Gesù. Voi lo avete sperimentato».
Il papa li ha invitati a non perdere la speranza, soprattutto a partire
dall’esperienza di accoglienza che avevano vissuto e che continuavano a
vivere con la signora Carobene e i suoi collaboratori. La forza
dell’accoglienza, che si accompagna necessariamente a quella del perdono,
può superare tutte le barriere.
È proprio per questa descrizione dell’accoglienza del bisogno che ho pensato
che valesse la pena di iniziare il periodo che ci prepara al Natale con questo
significativo incontro e di riproporvelo in questa comunicazione. Natale è
infatti proprio un invito ad accogliere Dio che si è fatto uomo, che, attraverso
coloro che credono in lui, continua a bussare alla nostra porta, continua a
proporsi come compagno di cammino, per liberarci dai nostri limiti, dalle
nostre meschinità e promuovere vie di riconciliazione.
Auguro a tutti un lieto Natale nell’esercizio dell’accoglienza reciproca.

Patrizio Foletti
Rettore

Come da tradizione i nostri auguri sono accompagnati da alcune notizie
inerenti avvenimenti recenti del Collegio.
Buona lettura.
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Gita dell’amicizia al Parco delle gole della Breggia con le terze
medie
14 settembre 2018

Dal diario di León Bettata

“(…..) Arrivati alle gole della Breggia le due classi si sono divise: la 3A è
andata con la signora Gisella mentre la 3B con il signor Gianni.
Abbiamo iniziato a camminare nel parco e subito ho scorto tantissime strane
conformazioni di roccia bianca e rosa. Dopo un paio di minuti di cammino
siamo arrivati ad un vecchio cementificio che ha prodotto cemento dal 1963
al 2003 con roccia quasi sempre locale.
Dopo aver ripreso a camminare siamo
arrivati ad un bellissimo ponte costruito
nel 1800 per far passare i carri da una
sponda all’altra del fiume, in cui c’erano
conformazioni        di   roccia    calcarea
stupende. Il signor Gianni ci ha spiegato
come si erano formate milioni e milioni di
anni fa e soprattutto come si erano
prodotte le scanalature.
                                              Nel corso del fiume c’era un
                                              grandissimo sasso che era stato
                                              portato lì da un ghiacciaio che
                                              terminava sulla piana di Chiasso.
                                              Una delle cose più belle è stata
                                              che il signor Gianni ha individuato
                                              sulle rocce un piccolo fossile di un
                                              animaletto invertebrato chiamato
                                              ammonite.      Risaliti    il   fiume
                                              abbiamo fatto una piccola pausa,
                                              poi siamo ripartiti e abbiamo
visitato un vecchio mulino. Dopo il mulino, come per magia, la roccia
cambiava colore e diventava rossa, era stupenda. (…..) Trovo che questa
gita sia servita a tutti per riavvicinarsi agli amici persi ma anche per stare
assieme realmente come dei veri amici. (…)”.
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Uscita di studio a Mendrisio per partecipare a Media in piazza
27 settembre 2018

Il 27 settembre 2018 con le due classi di terza media ci siamo recati a
Mendrisio per partecipare a “Media in piazza”, un’importante manifestazione
organizzata dal DFA sul mondo dei social media.

Il tema di quest’anno era #maèvero?, un tema che voleva offrire
un’occasione per guardare con occhio critico al nostro rapporto con l’oceano
di informazioni e notizie che il web e i social network ci offrono. Cosa significa
saper trovare un’informazione in internet? Come identificare le fake news e
non farsi intrappolare? Quanto vale oggi davvero una notizia? Come lavorano
i professionisti dell’informazione? Un’immagine dice sempre la verità? Come
trovare online ciò che davvero ci serve? Di chi possiamo fidarci in rete? Co-
me presentiamo noi stessi sui social?
I ragazzi a coppie hanno potuto partecipare a diversi laboratori e anche noi
docenti abbiamo seguito una formazione sul mondo degli influencer con due
responsabili del Centro didattico cantonale (CERDD). Una delle attività a loro
proposte ad esempio consisteva nello scrivere una notizia per il giornale onli-
ne TIO. I ragazzi dovevano scegliere delle immagini e scrivere la relativa no-
tizia in base alla foto scelta. Finito di scrivere l’articolo gli animatori del labora-
torio hanno svelato loro la provenienza delle immagini. Quelle che pensavano
fossero legate ai migranti che su gommoni malridotti cercano di raggiungere
le coste italiane si riferivano invece al programma televisivo “L’isola dei famo-
si”, a dimostrazione che a volte le immagini ci ingannano e non ci mostrano
sempre la realtà.
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È stata sicuramente una giornata molto istruttiva che ha sensibilizzato i nostri
allievi su aspetti legati al mondo delle informazioni che spesso diamo per
scontati. Un’esperienza da ripetere in futuro!

Cinzia Crugnola
docente di italiano
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Il Collegio Papio di Ascona
Da Carlo Borromeo alla diocesi di Lugano
Un libro di Lorenzo Planzi
sul Collegio Papio di Ascona

C’era grande attesa per il libro sul Collegio Papio di Ascona, che è stato
presentato lo scorso 16 novembre, fresco di stampa. La storia parte sempre
da luoghi concreti, nei quali è immersa la nostra vita. Quel luogo simbolico
che rappresenta il Collegio Papio, ponte culturale tra Svizzera e Santa Sede,
ha reso possibile un itinerario di ricerca, affidato dall’Associazione Amici del
Collegio al giovane storico ed ex allievo Lorenzo Planzi, attualmente
ricercatore per il Fondo nazionale svizzero presso gli Archivi vaticani. Il suo
libro, “Il Collegio Papio di Ascona. Da Carlo Borromeo alla diocesi di Lugano”,
è edito dall’Associazione Amici del Collegio Papio e da Armando Dadò
editore, con la collaborazione della Tipografia Pedrazzini.
Il volume di Lorenzo Planzi, fortemente
voluto dall’Associazione Amici, racconta
per la prima volta, in quattrocento pagine
con un centinaio di immagini, la storia del
Papio dalle sue origini al tempo presente.
Nella Città eterna affondano le radici del
Collegio, con la vicenda dell’asconese
Bartolomeo Papio, che fa fortuna a Roma
nel Cinquecento, destinando il suo palazzo
di Ascona alla creazione di un seminario. Il
cardinale Carlo Borromeo fonda così, nel
1584, il Collegio Pontificio di Ascona. Il suo
destino nei secoli è raccontato nel volume,
in un filo di drammaticità intensa, nei suoi
diversi periodi: dalla fondazione della
chiesa di Santa Maria della Misericordia nel
Quattrocento all’arrivo dei primi studenti, dagli oblati milanesi alla
secolarizzazione ottocentesca, dai salesiani italiani agli assunzionisti francesi,
sino al periodo di abbandono durante la Prima guerra mondiale.
Un’attenzione tutta speciale è dedicata al Novecento, contrassegnato dal
periodo d’oro dei monaci benedettini di Einsiedeln ad Ascona, dal 1924 al
1964, e poi dal periodo diocesano, con i rettorati di don Aldo Lanini e don
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Mino Grampa. Ne emerge il ritratto di una passione totalizzante per
l’educazione, in una storia sottile, intricata, avvincente, scolpita in un corpo a
corpo tra il cielo e il mondo.
La presentazione del libro, alla quale è accorso un foltissimo pubblico, ha
visto gli interventi del vescovo Pier Giacomo Grampa, autore della
prefazione, dell’ambasciatore di Svizzera presso la Santa Sede, Pierre-Yves
Fux, del rettore del Collegio don Patrizio Foletti nonché del vicesindaco di
Ascona, Maurizio Checchi, presidente dell’Associazione Amici del Collegio
Papio.

Per l’ordinazione del volume di Lorenzo Planzi “Il Collegio Papio di Ascona
Da Carlo Borromeo alla diocesi di Lugano” contattare:

ARMANDO DADÒ EDITORE
TIPOGRAFIA STAZIONE SA
Via Orelli 29 – CH-6601 Locarno
-Numero di Telefono: 091 756 01 20
-Email: shop@editore.ch
-Website: www.editore.ch

Per ulteriori informazioni scrivere ad amici@collegiopapio.ch oppure tele-
fonare alla segreteria del Collegio 091 785 11 65.
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Collegio Papio
      Via delle Cappelle 1
      Casella Postale 840
       CH - 6612 Ascona

      www.collegiopapio.ch
      info@collegiopapio.ch
    tel. +41 (0)91 785 11 65
    fax. +41 (0)91 785 11 69

Facebook: @CollegioPapioOfficial
    Twitter: @Collegio_Papio

       Orari di segreteria
      Da Lunedì a Venerdì
    8.00-12.00 e 13.30-18-00

        CCP 65-1340-3
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