Bilancio Consuntivo - Bilancio di Missione - www.fondazionecrprato.it - Acri
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INDICE Organi collegiali della Fondazione...................................................................................................... 3 Soci della Fondazione.......................................................................................................................... 4 Il ruolo della Fondazione nella società locale..................................................................................... 5 Bilancio di esercizio e Bilancio di missione ....................................................................................... 6 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE......................................................7 Situazione economica e finanziaria della Fondazione ....................................................................... 8 Scenario macroeconomico e mercati finanziari.................................................................................. 8 Strategia d’investimento adottata e risultati ottenuti dagli intermediari finanziari.........................10 Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio...................................................................................12 Evoluzione prevedibile della gestione economica e finanziaria........................................................13 Partecipazioni di controllo.................................................................................................................14 Il patrimonio.......................................................................................................................................14 Attività istituzionale...........................................................................................................................17 Considerazioni sul risultato d’esercizio.............................................................................................17 BILANCIO DI MISSIONE.............................................................................................................19 La storia.............................................................................................................................................20 Il quadro normativo..........................................................................................................................20 La missione e la strategia ..................................................................................................................21 ATTIVITÀ ISTITUZIONALE....................................................................................................... 23 Linee di strategia generale................................................................................................................ 24 Rendiconto erogazioni deliberate ed erogazioni liquidate .............................................................. 24 Obiettivi perseguiti dalla Fondazione .............................................................................................. 32 Confronto tra il DPP ed il bilancio consuntivo 2020........................................................................ 33 Attività istituzionale. Principali interventi ...................................................................................... 35 - Educazione, istruzione e formazione ............................................................................................. 36 - Arte, attività e beni culturali .......................................................................................................... 38 - Sociale .............................................................................................................................................40 SCHEMI DI BILANCIO................................................................................................................ 43 Stato patrimoniale............................................................................................................................. 44 Conto economico............................................................................................................................... 46 NOTA INTEGRATIVA.................................................................................................................. 47 Struttura e contenuto del bilancio ................................................................................................... 48 Criteri di valutazione adottati........................................................................................................... 48 Analisi delle voci di stato patrimoniale..............................................................................................57 Analisi delle voci del conto economico..............................................................................................77 RENDICONTO FINANZIARIO................................................................................................... 83 INDICATORI GESTIONALI........................................................................................................ 87 RELAZIONE UNITARIA DEL COLLEGIO DEI REVISORI................................................. 93 2 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
ORGANI COLLEGIALI DELLA FONDAZIONE CONSIGLIO DI INDIRIZZO Presidente Vice Presidente Consigliere Vicario Franco Bini Giammarco Piacenti Alessandro Pieraccini Consiglieri Marco Paolo Benesperi Maurizio Fioravanti Marco Pratesi Alessandro Brogi Isabella Lapi Paolo Signorini Marco Duradoni Massimo Roberto Mancini Diana Marta Toccafondi Domenico Antonio Mazzone Sauro Venturini Degli Esposti CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Vice Presidente Consiglieri Franco Bini Stefano Betti Claudio Cerretelli Irene Gorelli Roberto Palmucci Gabriele Pica Alfieri Luigi Scrima COLLEGIO DEI REVISORI Presidente Revisori Ilaria Risaliti Sauro Settesoldi Manuela Sodini Segretario Generale Paola Spadoni Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 3
SOCI DELLA FONDAZIONE AL 30 APRILE 2021 * ALDERIGHI Paolo COLOTTO Angela * MAZZI Dalila * ANDREOZZI Domenico DE MARIA Pietro MAZZI Giancarlo BANCI Luigi * DE MARZI Marzia MAZZONE Domenico Antonio BARDAZZI Chiara * DIDDI Lirio * MORGIGNI Bruno BARONCELLI Franco * FABBRI Leonardo * MULINACCI Nadia BATISTI Alberto FABRINI Fabrizio NANNICINI Sergio * BECCAGLIA Greta FACCHINI Aldo * ORLANDI Angela BELLI Andrea * FANI Francesca PELAGATTI Luciano * BENESPERI Marco Paolo * FANTAPPIE’ Renzo PIACENTI Daniele BERARDONO Gennaro * FIORAVANTI Maurizio PIACENTI Giammarco * BIAGINI Antonio FIORELLI Piero PICA ALFIERI Gabriele * BIANCALANI Claudio FRATONI Furio Giacinto PICCHI Piero * BIANCALANI Paolo * GALLETTI Lamberto PIERACCINI Alessandro BIGAGLI Franco Alberto GATTI DEI Maurizio PIERALLI Elena BINI Franco * GELLI Silvano PRATESI Marco BINI Paolo GESTRI Mario * PUGGELLI Patrizio Raffaele * BISCOTTI Aurelio * GIACCO Michele RINFRESCHI Luca Marco BOCCI Silvia GIANNERINI Anna ROMAGNOLI Fabia * BRACHI Paolo Antonio GIOVANNELLI Alberto * ROSSI Riccardo * BURICCHI Fabrizio GIOVANNELLI Guido SANESI Irene * CAMPINOTI Renato GIOVANNELLI Mauro SANTI Giovanni CANGIOLI Carlo * GORELLI Irene SARTI Maurizio CANGIOLI Vincenzo * GORI Alessandro Aldo SARTI Roberto CARLESI Orazio GORI Giuseppe SCRIMA Luigi CASTAGNOLI Beatrice GORI Marcello SIMONI Gastone * CASTELLANI Aurora GRASSI Aldo * STANCARI Carlo * CAVALLARO Marco GUARDUCCI Foresto TADDEUCCI SASSOLINI Pietro CAVICCHI Andrea GUARDUCCI Luigi TASSI Luca CECCHI Lamberto GUARDUCCI Mario * TEMPESTINI Andrea CECCHI Renato LAPI Isabella TOCCAFONDI Diana Marta CENTAURO Giuseppe Alberto LUCCHESI Antonio Gino TOMADA Rossella CERRETELLI Claudio MACRI’ Roberto VENCO Italia CIATTI Luciano MARCHI Mario A. VESTRI Enzo CIATTI Marco * MARINI Riccardo * Soci designati dagli Enti locali territoriali, a norma dell’articolo 18 dello Statuto. Soci sospesi dalla qualifica in quanto membri degli Organi della Fondazione (articolo 19 c. 5 dello Statuto). 4 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
IL RUOLO DELLA FONDAZIONE NELLA SOCIETÀ LOCALE È l’impegno determinato nel contribuire alla salvaguardia della coesione sociale, a fronte del momento storico straordinario e complesso della pandemia, a caratterizzare e guidare le azioni concrete del bilancio 2020 della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Un impegno perseguito senza incertezze con l’obiettivo di restare accanto a Prato e ai pratesi in una delle fasi di crisi più difficili del Dopoguerra, svolgendo il suo ruolo di sostegno della comunità locale, attivando iniziative straordinarie per fronteggiare le emergenze sanitaria e sociale, pur continuando a garantire l’attività ordinaria di erogazione nei settori della solidarietà, dell’istruzione e della cultura, messi peraltro a dura prova dalla pandemia. È significativo - e indice di forte responsabilità - che la Fondazione sia in molti casi l’unico ente privato che interviene a sostegno delle più importanti istituzioni che, nei diversi campi, sono attive in città. Il Documento previsionale e programmatico aveva previsto un impegno sul fronte dei contributi di 900 mila euro, cifra che con la pesante evoluzione della situazione è stata portata a 1 milione e 330 mila euro nella fase di assestamento di bilancio. In questo modo abbiamo potuto assicurare le risorse per l’acquisto di macchinari e presidi ospedalieri da destinare al Santo Stefano e per il sostegno alle persone e alle famiglie colpite dalla crisi, intervenendo per quest’ultima finalità attraverso il Progetto Insieme, con un’azione efficace di rete che vede coinvolte le diverse istituzioni. Sul fronte patrimoniale il bilancio 2020 si chiude con una situazione di positiva stabilità, un risultato legato a scelte oculate che non sempre è facile attuare e che ci hanno consentito di rispondere alle esigenze straordinarie legate all’emergenza sanitaria e sociale. Il 2020 ha visto il completamento del percorso della revisione dello Statuto con l’approvazione delle modifiche da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze. La riforma è il risultato di un lavoro articolato e lineare, condotto dal Consiglio di Indirizzo con l’intento di guardare al futuro affermando un ruolo di apertura alla società pratese, mantenendo ben saldo - anzi valorizzando - il legame con la storia e con la missione solidaristica originaria della Fondazione. La visione a cui fa riferimento il nuovo Statuto è quella di una Fondazione resa più rappresentativa e inclusiva attraverso l’aumento dei soci e la valorizzazione della rappresentanza delle categorie economiche e produttive, delle professioni, delle istituzioni culturali e religiose. Un gruppo di soci ha deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale, contestando le scelte approvate. Mentre considero assolutamente legittimo dissentire trovo meno spiegabile la scelta - in un momento in cui le enormi difficoltà della città richiederebbero responsabile generosità nell’azione condivisa e nella coesione - di coltivare il terreno dello scontro piuttosto che quello del confronto costruttivo. Siamo chiamati a rispondere alle esigenze dei nostri concittadini in un momento storico che è drammatico e straordinario, nell’interesse di quel bene comune che deve essere priorità condivisa: non abbiamo altra scelta che quella di un impegno sincero per il superamento delle divisioni. Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Franco Bini Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 5
BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO DI MISSIONE L’impatto con la realtà di questo anno non ha consentito a nessuno di rimanere indifferente: il Covid-19, oltre ad aver richiesto uno straordinario investimento di risorse, ha stimolato tutti a trovare le energie necessarie per rispondere alle nuove sfide che ci attendono. Dopo più di un anno cosa è accaduto? Abbiamo visto rinascere forte il desiderio di un cambiamento. Se dall’ignoto che ci aspetta poteva scaturire insicurezza, dopo il primo impatto sull’emergenza è rinata più forte la domanda sulla missione delle Fondazioni ex bancarie, “figlie della cultura costituzionale della sussidiarietà orizzontale, cioè di una concezione della società in cui il ruolo dei corpi intermedi è un valore in sé, che rafforza la libertà e il pluralismo: in sintesi, la stessa democrazia. Ne consegue, che il ruolo delle Fondazioni non è, né può né deve essere, sostitutivo dell’intervento pubblico, ma deve essere di innovazione e di supporto alla partecipazione dei cittadini alla vita sociale e culturale del paese e della comunità” (G. Righetti - direttore Acri). La sussidiarietà, caratteristica identificativa dei corpi intermedi, richiede ai medesimi la promozione e la responsabilizzazione nei processi di sviluppo. Il futuro passerà quindi da un nuovo ruolo che la Fondazione saprà costruire - coinvolgendo le forze attive della comunità e trovando le energie necessarie, anche attraverso formule innovative - per una nuova progettualità, di sostegno e stimolo allo sviluppo e al benessere delle persone e dei territori, in tal senso incisiva ed efficace. In queste pagine viene presentato il bilancio di missione e di esercizio: quest’ultimo costituisce la forma di rendicontazione propria delle imprese, il bilancio di missione è invece caratteristico delle realtà non profit, che hanno come finalità istituzionale il conseguimento di determinati benefici per un gruppo di persone oppure per l’intera comunità. Per una fondazione l’attività di rendicontazione non può limitarsi all’esame degli equilibri economici, finanziari e patrimoniali dell’ente, ma deve fornire anche dati e informazioni riguardanti l’adempimento delle sue finalità istituzionali. Il Segretario Generale Paola Spadoni 6 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DELLA FONDAZIONE Il patrimonio della Fondazione è costituito prevalentemente di beni di natura finanziaria da cui trarre le risorse necessarie per lo svolgimento dell’attività istituzionale e per le spese di funzionamento. La Fondazione ha svolto la propria attività perseguendo gli scopi previsti dallo Statuto, in conformità con quanto stabilito dal Dlgs. 153/99, dal Protocollo Acri-Mef e con le decisioni del Consiglio di Indirizzo indicate nel Documento Programmatico. Tenuto conto delle persistenti difficoltà del territorio di riferimento, il Consiglio di Amministrazione ha cercato di rispondere alle crescenti istanze attraverso iniziative straordinarie per fronteggiare le emergenze sanitaria e sociale, pur continuando a garantire l’attività ordinaria di erogazione nei settori dell’istruzione, della cultura e della solidarietà, nell’ambito dei settori definiti dallo Statuto. Al fine di accrescere l’incisività e l’efficacia dell’intervento della Fondazione il Consiglio di Indirizzo ha iniziato un approfondimento sul ruolo della stessa per una nuova progettualità, di sostegno e stimolo allo sviluppo e al benessere delle persone e dei territori. SCENARIO MACROECONOMICO E MERCATI FINANZIARI Il 2020 resterà nella storia come un anno legato alla diffusione della pandemia Covid-19 e agli effetti che ha provocato e potrà ancora provocare nei prossimi anni. A partire dalla fine di febbraio, la presa d’atto della diffusione dell’epidemia nei paesi occidentali, prima in Europa, poi nelle Americhe, e la consapevolezza che non si trattasse più di una epidemia localizzata e circoscritta (come era avvenuto in passato con la Sars o la Mers) bensì di una pandemia a livello mondiale, ha notevolmente sconvolto la vita economica e sociale di tutto il mondo. La rapidità con cui si è diffusa ha richiesto misure straordinarie per cercare di contenerne il contagio che, nella maggior parte dei casi, si sono tradotte in lockdown generalizzati per limitare al massimo la circolazione e la mobilità delle persone. La dinamica dell’attività economica ha seguito il corso della diffusione dei contagi e delle misure adottate per contenerla. Nei paesi industrializzati il periodo di maggiore criticità dell’attività economica si è osservato invece nel secondo trimestre - periodo di lockdown - nel quale si sono osservate cadute del Pil del 9% negli Stati Uniti, oltre il 10% nella media dell’area Uem, di quasi il 13% in Italia. In media d’anno si osservano contrazioni del Pil del 3,5% per gli Stati Uniti, del 6,8% per l’area Uem, dell’8,9% per l’Italia. Analizzando in dettaglio l’andamento dell’economia italiana si osserva una contrazione dei consumi delle famiglie pari al 10,7%, gli investimenti sono caduti del 9,1%, le esportazioni del 13,8%. Gli interventi adottati si sono riflessi ovviamente in un peggioramento degli indicatori di finanza pubblica: il rapporto deficit/pil si è portato al 9,5% mentre il debito pubblico si è attestato su valori pari al 155,6% del Pil. Tale situazione avrà indubbi riflessi nella sostenibilità della crescita futura, al di là delle misure eccezionali e delle deroghe che saranno adottate in questi anni. In ogni caso l’aumento dell’indebitamento privato (oltre a quello pubblico) è stato di notevole entità (al pari degli altri paesi) generando incertezze sull’evoluzione dei crediti deteriorati del sistema bancario, anche se le garanzie e le moratorie messe in atto dal governo dovrebbero contenerne gli effetti nel breve termine, generando comunque un problema su come gestirne la fase successiva nel momento in cui verranno meno. In Cina, dove la pandemia si è diffusa a partire dalla fine del 2019, gli effetti recessivi si sono visti nel primo trimestre, con una caduta del Pil del 9,8% rispetto al trimestre precedente. Il sostanziale ritorno a regime dell’industria a partire dai mesi estivi ha più che compensato le difficoltà di quei settori più 8 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
esposti al rischio contagio, contribuendo ad accelerare la ripresa e portando a fine anno la crescita del Pil cinese al 2,3%, l’unico paese, tra i principali, con un tasso di crescita positivo, seppur molto lontano dalle medie degli anni passati. L’eccezionalità della situazione che si è venuta a creare ha reso necessaria l’attivazione di politiche economiche - monetarie e fiscali - straordinarie sia nelle quantità che nelle forme utilizzate. Si sono infatti generate esigenze di natura congiunturale che hanno richiesto sussidi immediati per i settori che hanno dovuto interrompere le proprie attività, ma anche strutturali per invertire il processo recessivo e generare le condizioni per una crescita sostenibile. Le politiche monetarie hanno accentuato gli interventi di acquisti sul mercato e l’incremento della liquidità nel sistema finanziario con l’obiettivo di sostenere i mercati finanziari, allentare le condizioni di stress sul sistema bancario e facilitare i finanziamenti all’economia. La BCE è intervenuta su diversi fronti adottando un nuovo programma di acquisto titoli fino a 1.850 miliardi di euro ed estendendo il periodo di intervento mediante il rifinanziamento delle scadenze (fino a marzo del 2022); sono state inoltre allentate le misure inerenti i requisiti di capitale e di liquidità, sono state adottate misure di mitigazione del rischio di credito delle banche ed è stata inoltre annunciata una riduzione temporanea dei requisiti di capitale. Al fine di coniugare l’allentamento delle misure di vigilanza è stato però raccomandato al sistema bancario di sospendere la distribuzione di dividendi per tutto il 2020. La Fed invece è intervenuta adottando un taglio dei tassi che sono stati portati nella forchetta 0%-0,25%; sono stati inoltre adottati provvedimenti di finanziamento diretto a banche e imprese mediante acquisto di commercial paper e obbligazioni nonché mediante l’attivazione di linee di credito e prestiti agevolati; sono stati anche introdotti nuovi strumenti di supporto al sistema finanziario e interventi diretti di acquisto anche sul mercato degli ETF. Infine è stata impostata una nuova strategia di politica monetaria che sarà strutturalmente più espansiva per un periodo di tempo più lungo: sarà posta particolare attenzione all’andamento dell’occupazione, mentre il target di inflazione sarà osservato su dati medi e non più puntuali, tollerando quindi livelli superiori al 2% dopo periodi in cui la crescita dei prezzi è risultata inferiore a tale livello. La situazione che si è venuta a creare ha costituito un importante banco di prova per la tenuta dell’Unione europea, chiamata come mai era accaduto in passato a mostrare la solidità, la solidarietà e la collegialità degli interventi da effettuare. La risposta è stata importante pur nelle difficoltà burocratiche che caratterizzano i processi decisionali degli apparati deliberativi comunitari. Alle misure emergenziali che hanno adottato i singoli stati all’insorgere della pandemia e ai provvedimenti di lockdown più o meno generalizzati, è stato da subito adottato un provvedimento di sospensione temporanea del patto di stabilità. Successivamente sono state approvate linee di credito ESM senza condizionalità fino al 2% del Pil a disposizione di ogni paese dell’Unione per costi diretti e indiretti dell’assistenza sanitaria. E’ stato approvato un fondo di garanzie per mobilitare prestiti BEI fino a 200 miliardi per le piccole e medie imprese; è stato istituito il cosiddetto SURE, un fondo di 100 miliardi per le casse integrazioni nazionali. Infine è stato approvato il recovery plan, un piano emergenziale denominato Next Generation EU (NGEU) per € 750 mld (di cui € 390 mld di aiuti a fondo perduto e € 360 mld di prestiti agevolati), oltre al rafforzamento del bilancio settennale dell’Unione Europea 2021-2027, che dovrebbe raggiungere complessivamente € 1800 mld. Per l’Italia i fondi NGEU ammontano a circa € 209 mld (€ 80 mld come grants e € 129 mld come loans) e devono essere impegnati entro il 2023 per poi essere spesi entro il 2026. Tali provvedimenti hanno consentito di migliorare il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese e le aspettative di ripresa del 2021 e dei prossimi anni, legate inevitabilmente all’implementazione delle misure espansive programmate. Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 9
STRATEGIA D’INVESTIMENTO ADOTTATA E RISULTATI OTTENUTI DAGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Nel 2020, anche in considerazione della forte instabilità che ha caratterizzato i mercati finanziari globali causata dal diffondersi della pandemia di Covid-19, la strategia d’investimento della Fondazione è stata incentrata sulla prudenza ed ha posto particolare attenzione alla salvaguardia del patrimonio. Già da diversi anni la Fondazione si è dotata di un approccio ALM (Asset & Liability Management) finalizzato all’individuazione della strategia di investimento di lungo periodo coerente con il livello di erogazioni desiderato e, al tempo stesso, la tutela del valore del patrimonio in termini reali. Tale approccio ha favorito, anche tramite il supporto dell’advisor finanziario, un’ampia diversificazione settoriale e geografica degli investimenti. Con l’asset allocation strategica a fungere da guida, in un contesto di mercato particolarmente sfidante le scelte di asset allocation tattica sono state attuate sulla base dell’attenta analisi dell’evoluzione nel breve termine del quadro macroeconomico e dei mercati finanziari mantenendo un’ottica prudenziale. Le scelte effettuate nel corso del 2020 hanno portato ad un graduale investimento della liquidità disponibile ad inizio anno destinata, tempo per tempo, ad una progressiva ricostituzione del portafoglio azionario diretto, all’ampliamento del portafoglio di obbligazioni societarie dirette ed in parte destinata a strumenti di risparmio gestito. Il costante monitoraggio dell’efficienza degli strumenti in portafoglio e l’attenzione ai costi, anche di quelli impliciti, ha portato alla sostituzione di alcuni prodotti con altri ritenuti più efficienti nonché ad un maggior ricorso ai canali che consentono un più ampio accesso al mercato e la possibilità di sottoscrivere le classi istituzionali dei prodotti di risparmio gestito. La necessità di stabilizzare i proventi nel breve/medio termine, e di programmare l’attività erogativa, ha portato a prediligere l’investimento in strumenti diretti, titoli azionari e obbligazionari che prevedono il periodico pagamento di flussi di cassa in linea con gli obbiettivi di rendimento della Fondazione, mentre per gli strumenti di risparmio gestito, sono state, ove disponibili, preferite classi a distribuzione dei proventi. Nell’arco del 2020, la necessità di investimento della liquidità disponibile a inizio anno e il manifestarsi di opportunità di investimento susseguenti allo storno dei mercati legato al Covid-19 hanno consentito l’investimento graduale a condizioni vantaggiose di parte della liquidità in portafoglio. L’investimento della liquidità ha interessato tutti i comparti del portafoglio. Nello specifico, il peso del comparto azionario, a seguito della sua riduzione avvenuta nell’esercizio 2019, è stato incrementato, prevalentemente attraverso l’incremento dell’investimento nei titoli azionari per i quali sono previste distribuzioni di dividendi, in maniera tale da stabilizzare i proventi di conto economico. Oltre agli investimenti in titoli diretti, gli investimenti sul comparto azionario hanno inoltre riguardato la sottoscrizione di alcuni strumenti di risparmio gestito attivi sui mercati azionari globali. Grazie anche alla reattività della Fondazione il portafoglio ha beneficiato di un timing di ingresso molto favorevole, che ha consentito di maturare, ed in parte realizzare, marcate plusvalenze sui titoli acquistati nel corso dell’esercizio. Gli investimenti obbligazionari sono stati interessati nel corso del 2020 da diverse operazioni che, a fronte di un leggero aumento dell’investimento, ne hanno modificato la composizione in termini di settore di investimento e strumenti utilizzati. Nel dettaglio, è stato ridotto il peso del comparto governativo a favore di un maggiore investimento nel comparto obbligazionario corporate in grado di offrire un maggiore rendimento implicito a scadenza. Gli strumenti di risparmio gestito sono stati interessati da alcune operazioni volte ad incrementare l’efficienza in termini di un miglior profilo rischio-rendimento ed in termini di riduzione dei costi impliciti. Complessivamente, le operazioni effettuate hanno comportato 10 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
la riduzione dell’investimento in questa tipologia di strumenti a favore di un maggior ricorso a titoli obbligazionari diretti. Per questi ultimi, dati i bassi tassi di interesse che hanno caratterizzato i titoli di stato italiani (derivanti anche dai piani di acquisto della BCE) e la minore esposizione al comparto obbligazionario corporate diretto del portafoglio, la preferenza è ricaduta su emissioni societarie con un rendimento a scadenza elevato, tra cui prevalentemente emissioni subordinate emesse da società del settore bancario e assicurativo. Il portafoglio di emissioni societarie a fine 2020 risulta avere un peso pari al 14,4% del portafoglio complessivo e risulta ben diversificato sia per emissioni che per emittenti. Inoltre, il portafoglio obbligazionario corporate presenta un rendimento medio lordo a scadenza (o prima data di call) pari al 5% stimato sui prezzi di acquisto. L’operatività effettuata sugli strumenti del comparto obbligazionario nel 2020, sia tramite titoli diretti che strumenti di risparmio gestito, ha consentito di incrementare i proventi del conto economico per effetto delle plusvalenze realizzate e degli interessi/proventi incassati. A fronte dell’operatività effettuata nel corso del 2020, il peso della liquidità si è ridotto passando dal 16% circa di inizio anno al 12,6% circa di fine 2020 ma mantenendosi comunque su livelli superiori alle normali esigenze di tesoreria, confermando l’approccio prudenziale adottato. Si riporta di seguito la scomposizione del portafoglio finanziario a fine 2020, per strumento e per classi di attività. SCOMPOSIZIONE PER ASSET CLASS SCOMPOSIZIONE PER STRUMENTO (*) comprende le polizze e gli investimenti non ricompresi nelle altre asset class (es. commodities). La componente prevalente degli investimenti è riconducibile al comparto obbligazionario (52,6%), sia attraverso investimenti diretti sia tramite strumenti di risparmio gestito e mandati di gestione, seguito dal comparto azionario (23,1%), anch’esso ripartito tra investimenti diretti e strumenti di risparmio gestito. Risulta minoritario il peso della componente flessibile/total return. I criteri di valutazione adottati non presentano variazioni rispetto a quelli applicati a partire dal 2012 con utilizzo del costo di acquisto per gli strumenti finanziari immobilizzati. In continuità con gli esercizi precedenti, per gli strumenti finanziari non immobilizzati (rappresentati esclusivamente dalle gestioni patrimoniali mobiliari) è stata applicata la valorizzazione al 31 dicembre 2020. Per quanto riguarda le Polizze presenti in portafoglio la rivalutazione è stata effettuata solo laddove i proventi fossero definitivamente acquisiti e quindi sulla base della certificazione della rivalutazione annua comunicata dalla compagnia di assicurazione che, anche in caso di andamento negativo dei mercati, non potrà ridursi. Laddove il contratto della polizza non prevede che la certificazione sia definitivamente acquisita, come nel caso della polizza multiramo, la Fondazione ha prudenzialmente iscritto lo strumento al costo storico nonostante il valore di mercato dello strumento comunicato dalla compagnia di assicurazione risulti al 31/12/2020 più elevato. Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 11
Nonostante un andamento incerto dei mercati finanziari nel 2020 a causa del diffondersi della pandemia da Covid-19 e delle incertezze legate alle prospettive di crescita economica, l’impostazione di portafoglio particolarmente prudente ha consentito di limitare le perdite derivanti dallo storno dei mercati registrato nel primo trimestre del 2020. Il successivo recupero dei mercati finanziari e l’investimento graduale di parte della liquidità disponibile hanno permesso al portafoglio degli investimenti di dare un contributo positivo alla redditività dell’esercizio sia per effetto del positivo andamento della componente a circolante e immobilizzata, sia per effetto del risultato di negoziazione conseguito attraverso la gestione tattica delle posizioni. Rilevante, in termini di proventi incassati e maturati, è stato il contributo della componente immobilizzata, che a fine esercizio presenta peraltro valori di mercato complessivamente superiori a quelli di acquisto. La parte prevalente della redditività dell’esercizio è riconducibile ai titoli obbligazionari e azionari diretti in portafoglio, per effetto di un apprezzabile flusso di proventi incassati e interessi maturati e delle plusvalenze generate dalla gestione tattica delle posizioni. A ciò si aggiunge il contributo positivo delle gestioni patrimoniali, grazie ai favorevoli andamenti a mercato osservati principalmente nella seconda metà dell’anno e che hanno consentito di recuperare le perdite registrate nel primo semestre del 2020. Positivo anche il contributo degli strumenti di risparmio gestito, per effetto prevalentemente dei proventi incassati. La redditività nell’esercizio al netto della fiscalità è positiva e stimata pari al 2,7%, superiore rispetto a quanto previsto nel Documento Programmatico Previsionale 2020. FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO I mercati finanziari nella prima parte del 2021 hanno proseguito sul trend di crescita registrato a fine 2020 favorendo il rialzo delle quotazioni dei prodotti in portafoglio ed il generale aumento del valore di mercato degli investimenti. Alla luce dei consistenti rialzi, in linea con la strategia di gestione adottata nei passati esercizi, sono state effettuate alcune operazioni tattiche con lo scopo di ridurre alcuni sottopesi rispetto all’asset allocation strategica e bilanciare i rischi di portafoglio. Le operazioni implementate hanno nel complesso riguardato l’investimento di parte della liquidità disponibile a fine 2020, superiore alle normali esigenze di tesoreria. In particolare sono stati sottoscritti due prodotti che investono nel comparto azionario area emergente, per un totale investito di 1,5 milioni di euro, ed è stata sottoscritta l’obbligazione emessa da G.I.D.A. SpA con rendimento cedolare annuo pari a 4,25% e scadenza a febbraio 2027 per un nominale di 1 milione di euro. 12 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ECONOMICA E FINANZIARIA L’evoluzione congiunturale e prospettica, sia per la crescita economica che per le dinamiche dei mercati finanziari, è stata e resterà condizionata dall’evoluzione della pandemia che segue evidentemente percorsi diversi tra le varie aree geografiche. In particolare la Cina e in generale tutta l’area asiatica, tranne forse l’India, sembrano in fase di forte rallentamento dell’evoluzione del contagio, fino ad arrivare quasi ad una situazione di relativa normalità con conseguenti riflessi sulla ripresa dell’attività economica. Diversamente, l’Europa e gli Stati Uniti si trovano ancora nel mezzo della seconda ondata. Ciò nonostante le attese prevalenti sono per una riduzione dei contagi grazie alla diffusione dei vaccini, sia pur con l’incognita delle varianti che si stanno presentando. In ogni caso, l’evoluzione pandemica continuerà a costituire l’elemento esogeno capace di condizionare le aspettative e il sentimento dei mercati, seppur in una situazione generale di maggior fiducia. Ancorché ancora poco visibile nel numero dei contagi, appare invece più incisiva sulle attese e sulle speranze di progressiva fuoriuscita dalla fase di emergenza. Stati Uniti e area Uem mantengono aspettative di ripresa meno intense di quella cinese per il prolungarsi della pandemia e per le conseguenti misure di contenimento. Le famiglie mantengono un’elevata propensione al risparmio, frutto del grado di incertezza che rimane elevato, complice anche il lento aggiustamento del mercato del lavoro. In ogni caso i segnali di ripresa dovrebbero essere più evidenti nella seconda metà dell’anno, quando si potranno manifestare in misura più diffusa gli effetti dei vaccini e le politiche economiche cominceranno a trasmettere gli effetti sulle attività produttive. In ogni caso, soprattutto nell’area Uem, la forza della ripresa dipenderà da quante e quali conseguenze la pandemia avrà generato, soprattutto sul fronte occupazionale e sulla salute delle imprese e da quanto la politica fiscale sia stata in grado di ammortizzarne gli effetti, in attesa degli interventi strutturali previsti dal NGEU. Nella gestione degli investimenti, particolare attenzione sarà attribuita all’evoluzione del contesto di mercato e proseguirà l’attento monitoraggio dei rischi di portafoglio. La liquidità disponibile potrà essere destinata a nuovi investimenti al fine di ridurre i sottopesi con l’asset allocation strategica, aumentare i proventi attesi nonché cogliere le opportunità offerte dai mercati. L’attesa di un’elevata volatilità suggerisce comunque un ingresso graduale nel mercato al fine di diversificare il timing di ingresso e l’attento monitoraggio dei rischi di portafoglio. La strategia di investimento non muterà rispetto a quella perseguita nei recenti anni. Data l’attuale impostazione di portafoglio, ci si attende un contributo positivo da parte degli investimenti iscritti tra le immobilizzazioni grazie ai flussi di cassa attesi ed alle leve contabili che riducono la dipendenza del conto economico all’andamento dei mercati. Il raggiungimento dell’obbiettivo di redditività annuo sarà comunque subordinato all’andamento dei mercati finanziari, che potrà favorire un positivo andamento degli investimenti a circolante e la capacità di generare proventi dalla gestione tattica. Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 13
PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO La Fondazione non detiene alcuna partecipazione di controllo. IL PATRIMONIO Il patrimonio della Fondazione al 31/12/2020 ammonta a Euro 74.688.556, aumentato per effetto degli accantonamenti e del risultato di esercizio, con un incremento complessivo di Euro 367.875 rispetto al valore al 31/12/2019. Il patrimonio della Fondazione è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari ed è amministrato osservando criteri prudenziali di rischio, in modo da preservarne il valore e ottenere una adeguata redditività per garantire, nel tempo, la continuità delle risorse da destinare all’assolvimento delle finalità istituzionali, effettuando una prudente diversificazione degli investimenti. Ricordiamo che ai sensi dell’art. 7 comma 3 bis del D. Lgs. 153/99 le Fondazioni possono investire una quota non superiore al 15 per cento del proprio patrimonio in beni immobili diversi da quelli strumentali. Possono altresì investire parte del loro patrimonio in beni che non producono l’adeguata redditività di cui al comma 1 del suddetto articolo, qualora si tratti di beni, mobili o immobili, di interesse storico o artistico, con stabile destinazione pubblica o di beni immobili adibiti a sede della fondazione o allo svolgimento della sua attività istituzionale o di quella delle imprese strumentali. La nostra Fondazione ha rispettato tale disposizione. Il patrimonio della Fondazione comprende anche: Opere di Guido Dolci Si tratta della collezione di ventinove quadri (ad olio ed acquerelli), che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ricevette, nel 2002, per volontà testamentaria delle sorelle Ornella e Gina Dolci, che intendevano così ricordare l’opera del padre, il pittore pratese Guido Dolci (1880-1969). L’artista, autore anche di raffinate decorazioni e fregi in stile liberty (Politeama Banchini, facciata dell’edificio sede della Pubblica Assistenza, teatro del Collegio Cicognini), fu intimamente legato ai movimenti pittorici di inizio Novecento. Negli anni Trenta approfondì quel linguaggio post- macchiaiolo che caratterizzerà la produzione più nota dell’artista, uno dei testimoni più interessanti della cultura pratese del Novecento, secolo in cui, anche nella nostra città, le complesse vicende storiche sono state accompagnate da una grandissima vitalità intellettuale ed artistica. La Fondazione ha partecipato con due opere del Dolci alla mostra “Ritratti dalle Collezioni Toscane” in occasione del XXIII Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio che si è tenuto a Lucca nel giugno 2015. È stata l’occasione per divulgare l’opera del Dolci nel rispetto delle disposizioni testamentarie delle figlie del pittore pratese. 14 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
Polittico di Mariotto di Nardo Il Polittico di Mariotto di Nardo, che la Fondazione si aggiudicò all’asta Sotheby’s nel novembre 2007, fu dipinto nel 1424 per la Cappella Serristori nella Chiesa di san Francesco a Figline Valdarno ed è l’ultima opera sicuramente datata dell’artista. Si tratta di un raro polittico (tempera su tavola, fondo oro, con predella), tra i pochissimi di proprietà privata. Integralmente conservato, l’opera rappresenta - nella complessa disposizione, nel prezioso fondo oro, nella padronanza dei colori - uno splendido esempio della ricca e raffinata cultura del Quattrocento fiorentino. Nel 2014 la Fondazione ha concesso in prestito l’opera al Museo di Palazzo Pretorio, che ne garantirà la fruibilità pubblica, nel rispetto della propria missione e dell’intento che ispirò l’acquisizione della medesima. Predella del Maestro della Natività di Castello Nel luglio 2014 la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha acquistato all’asta Christie’s di Londra un piccolo dipinto raffigurante San Giusto penitente inginocchiato di fronte ad un altare. Esso costituisce l’estremità destra della predella di una splendida pala d’altare dipinta intorno al 1449 da un collaboratore di Filippo Lippi, il cosiddetto Maestro della Natività di Castello, per la chiesa di San Giusto e San Clemente a Faltugnano. La pala, raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra San Giusto e San Clemente, si conserva dal 1976 nel Museo dell’Opera del Duomo di Prato, mentre la sottostante predella venne venduta ai primi del Novecento. Finora se ne conoscevano i tre scomparti maggiori, raffiguranti la Natività e due scene della vita dei santi, conservati rispettivamente nella National Gallery di Londra e nel Philadelphia Museum of Art. La scoperta del nuovo scomparto di predella, ha consentito di ricostruire la struttura originaria del dipinto, che doveva essere completato da una cornice architettonica di gusto brunelleschiano, fiancheggiata da lesene scanalate. Sotto quella di destra si trovava il vivace dipinto, che presenta il santo in preghiera davanti al Crocifisso, mentre si sta flagellando: la sua penitenza obbliga alcune creature demoniache a fuggire da una caverna vicina alla cappella. La predella è stata concessa in prestito al Museo dell’Opera del Duomo per essere esposta in contiguità con la splendida pala d’altare, di cui è ritornata a far parte. Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 15
Ruota Dani Karavan Si tratta della grande ruota, intitolata Tempo, installata nella rotatoria all’uscita del casello autostradale di Calenzano, opera del maestro israeliano Dani Karavan. La ruota costituisce la porta di ingresso ed il segno identitario dell’area posta tra Prato e Firenze ed è una metafora del tempo, che unisce l’antica vocazione agricola ed il più recente insediamento industriale del luogo. La ricerca di Karavan si articola infatti intorno alle complesse relazioni tra paesaggio naturale e spazio costruito: in tale spazio le opere diventano luoghi da vivere, un intreccio tra sculture e ambienti che possono così essere percorsi e attraversati, interagendo con gli elementi della natura ed esaltandone i tratti più suggestivi, divenuti simbolo dello sviluppo sostenibile e della simbiosi tra uomo e natura. Opere di arte contemporanea La Fondazione possiede numerose opere di arte contemporanea, acquistate nel corso di vari anni e concesse in comodato al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci per arricchirne la collezione permanente. Nell’accogliere i suggerimenti degli esperti del Centro, la Fondazione ha acquisito opere di artisti italiani e stranieri, molti dei quali appartenenti a movimenti di avanguardia, garantendo la fruibilità pubblica ad opere altrimenti non facilmente visibili. L’ultimo acquisto è stato effettuato nel 2016 in occasione della riapertura del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci con l’opera di Thomas Hirschhorn Break-Through (two) 2013. Thomas Hirschhorn Break Through (two) 2013 Cassone in stile rinascimentale Nel 2008 la Fondazione ricevette in dono un bel cassone da nozze fiorentino di pregevole fattura, in stile rinascimentale, finemente intagliato, dorato e smaltato, sulla cui parte anteriore sono raffigurate scene tratte dal Decamerone di Giovanni Boccaccio. Dalle indagini diagnostiche effettuate è stato rilevato che con ogni probabilità si tratta di un manufatto degli ultimi decenni del XIX secolo, opera congiunta di ottimi artigiani che si sono ispirati alla tradizione rinascimentale dei cassoni per la dote delle spose, decorati con immagini per lo più di carattere profano, scene d’amore, di caccia, cortei nuziali e soggetti mitologici. 16 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
Immobili La Fondazione è proprietaria di un immobile posto in Prato, via Campostino 18, acquistato nel luglio 2004 dalla Cariprato S.p.A. per la somma di Euro 250.000, oltre oneri e spese accessorie. L’edificio è attualmente adibito a sede della casa famiglia per minori privi di sostegno familiare, gestita dalla Fondazione Opera S. Rita di Prato, fondazione benefica senza fini di lucro, cui è stato concesso in comodato ventennale gratuito. Partecipazioni Le partecipazioni della Fondazione sono: Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A. Fondazione con il Sud Politeama Pratese PIN Banca Etica Fondazione AMI Chianti Banca ATTIVITÀ ISTITUZIONALE Maggiori dettagli sono riportati nel bilancio di missione. CONSIDERAZIONI SUL RISULTATO D’ESERCIZIO L’esercizio 2020 chiude con un avanzo di gestione di Euro 2.684, che si propone di destinare a dispo- nibilità per erogazioni, da effettuare nel corso dell’esercizio 2021. per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Franco Bini Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 17
Bilancio di Missione “20 20 “
LA STORIA La Fondazione proviene dalla Cassa di Risparmio di Prato, costituita nel 1830 come “privata società anonima” da 60 benemeriti cittadini e divenuta autonoma con R.D. n. 732 del 13 ottobre 1882. Nel 1992 ha effettuato il conferimento dell’azienda bancaria alla società per azioni denominata “Cassa di Risparmio di Prato S.p.A.”, partecipata, in qualità di socio di maggioranza, dal Monte dei Paschi di Siena, in applicazione della legge 30 luglio 1990, n. 218 ed in conformità del Decreto del Ministro del Tesoro del 13 agosto 1992. In seguito al progetto di ristrutturazione del Monte dei Paschi di Siena, la Fondazione ha ceduto, in data 12 ottobre 1995, alla Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., l’intero pacchetto azionario corrispondente alla partecipazione nella società conferitaria e, quindi, ha partecipato alla costituzione, avvenuta il 30 ottobre 1995, di una nuova banca denominata Cariprato-Cassa di Risparmio di Prato S.p.A., assumendo una partecipazione pari al 21%. Nell’anno 2010, la Fondazione ha ceduto con due distinte operazioni la propria partecipazione, acquisendo una partecipazione nella Banca Popolare di Vicenza e incrementando le disponibilità per diversificare gli investimenti, grazie al plusvalore realizzato. A seguito della cessione del ramo d’azienda della Banca Popolare di Vicenza a Intesa San Paolo la Fondazione ha richiesto ad ottobre 2017 all’organo di vigilanza se esista allo stato una banca da ritenersi conferitaria. A febbraio 2018 il Mef ha risposto ritenendo che Intesa San Paolo SpA, a seguito delle operazioni di liquidazione delle Banche Venete e, quindi, anche della Banca Popolare di Vicenza, sia ora titolare di parte dell’originaria azienda bancaria conferita dalla Fondazione ai sensi del D.Lgs. 356/90 (Cassa di Risparmio di Prato SpA); qualora la Fondazione dovesse detenere una partecipazione in Intesa San Paolo SpA, questa dovrebbe essere considerata “società bancaria conferitaria”. Oggi la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato è persona giuridica privata senza fine di lucro, dotata di piena autonomia statutaria e gestionale, che opera esclusivamente per scopi di utilità sociale e di pro- mozione dello sviluppo economico ed è regolata dalle disposizioni della legge 23 dicembre 1998, n. 461 e del decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153. IL QUADRO NORMATIVO Le Fondazioni di origine bancaria traggono il loro assetto istituzionale nella cosiddetta Riforma “Ciampi” (tradotta nel D.Lgs. n. 153/99) che, sulla base dell’esperienza europea, assegna alle Fondazioni, soggetti privati con piena autonomia statutaria e gestionale, importanti compiti di sussidiarietà e solidarietà da svolgere prevalentemente nei confronti del territorio di riferimento. Nel corso degli anni il relativo quadro normativo è stato interessato da importanti evoluzioni sia sotto il profilo civilistico che fiscale. Dal punto di vista civilistico si è avuta la conferma del collocamento tra i soggetti di diritto privato, con le sentenze n. 300 e 301 del 24 settembre 2003 attraverso le quali la Suprema Corte definisce le 20 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
Fondazioni bancarie “persone giuridiche private dotate di piena autonomia statutaria e gestionale”. Si ricorda, infatti, che la Legge 448/2001 aveva introdotto dei vincoli rispetto alla natura privatistica delle Fondazioni, attraverso la limitazione nella scelta dei settori di intervento, imponendo una prevalente rappresentanza dei soggetti designati dagli enti locali negli organi di indirizzo, dando una interpretazione restrittiva del principio di “controllo” e prevedendo una scadenza per la dismissione delle partecipazioni nella società bancaria conferitaria. Va evidenziata, anche, la decisione della Commissione Europea del 22 agosto 2002, che ha stabilito che l’attività delle Fondazioni di origine bancaria non le qualifica come imprese, ma come “enti senza fine di lucro operanti per scopi di utilità sociale”. Nel 2015 le Fondazioni hanno sottoscritto il Protocollo ACRI-MEF dopo un percorso che le ha viste promotrici di un codice di autoregolamentazione. Dalla sottoscrizione del Protocollo al fine di specificare la portata applicativa delle norme che disciplinano le Fondazioni di origine bancaria è nata l’esigenza di definire criteri di condotta comuni inerenti la gestione del patrimonio, la governance e l’attività istituzionale. Per questo la Fondazione ha definito la revisione dello Statuto, approvato dal MEF il 21 giugno 2016 e conseguentemente approvato i tre regolamenti, che sanciscono quanto richiesto dal Protocollo, buone prassi in larga parte già precedentemente applicate. Nel 2020 è stato completato il percorso di revisione generale dello Statuto con l’approvazione delle modifiche da parte del MEF, intervento importante con l’intento di guardare al futuro, valorizzando il legame con la storia e la missione della Fondazione. A marzo 2021 è stata approvata una modifica al Regolamento di Gestione del Patrimonio per operare con maggiore dinamicità, prevedendo anche la possibilità di delega, quale opportunità prevista dallo Statuto. LA MISSIONE E LA STRATEGIA La Fondazione opera esclusivamente per scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico con Educazione, riferimento principale e prevalente al territorio della istruzione e formazione provincia di Prato. La Fondazione può inoltre operare, da sola o in concorso con altri soggetti pubblici o privati, Arte, attività Volontariato e beni culturali filantropie e per la definizione e la realizzazione di progetti di carattere beneficienza nazionale o sovranazionale. FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO La Fondazione, in continuità con le finalità originarie DI PRATO della Cassa di Risparmio, indicata all’articolo 1, persegue scopi di utilità sociale in modo prevalente nei seguenti Ricerca, Salute settori, considerati rilevanti: a) educazione, istruzione e pubblica scientifica e tecnologia formazione; b) arte, attività e beni culturali. La Fondazione, inoltre, opera, in rapporto al proprio principale territorio di riferimento, nell’ambito dei settori ammessi dalla legge, con particolare riguardo a quelli della ricerca scientifica e tecnologica, nonché della salute pubblica, del volontariato, della filantropia e della beneficenza. (Art. 3 dello Statuto) La Fondazione persegue i propri scopi liberamente con gli strumenti consentiti dalla sua natura giuridica, attraverso la definizione di programmi e progetti di intervento, anche pluriennali, da realizzare sia direttamente sia con la collaborazione di altri soggetti, pubblici o privati. Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020 21
Attività Istituzionale “20 20 “
LINEE DI STRATEGIA GENERALE II percorso delle strategie di intervento ed erogazione della Fondazione si caratterizza attraverso una procedura così articolata: il Consiglio di Indirizzo predispone il Documento Programmatico attraverso il quale vengono individuati i settori di intervento e attribuite le rispettive risorse; il Consiglio di Amministrazione approva il Bando annuale di erogazione, fissando il termine per la presentazione delle domande; le domande di contributo, pervenute nei termini e con le modalità fissate dal Bando, vengono istruite e sottoposte ad una prima valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione, che approfondisce le singole pratiche e richiede integrazioni, informazioni e documenti, ritenuti necessari; esaurita la fase istruttoria dei progetti, il Consiglio di Amministrazione ne esamina contenuti e finalità, assumendo quindi le decisioni relative all’assegnazione di un contributo; l’erogazione del contributo è successiva e conseguente alla rendicontazione delle spese previste nel progetto ed effettivamente sostenute e documentate; Il percorso di elaborazione e realizzazione di progetti propri della Fondazione è curato dal Consiglio di Amministrazione, che provvede ad individuare le iniziative ed i soggetti da coinvolgere. Il regolamento interno deliberato dal Consiglio d’Indirizzo disciplina le modalità d’individuazione e di selezione dei progetti e delle iniziative da finanziare, allo scopo di assicurare la trasparenza delle attività, la motivazione delle scelte e la più ampia possibilità di tutela degli interessi contemplati dallo Statuto, nonché la migliore utilizzazione delle risorse e l’efficacia degli interventi. RENDICONTO EROGAZIONI DELIBERATE ED EROGAZIONI LIQUIDATE La Fondazione, per lo svolgimento della propria attività di istituto, opera utilizzando i seguenti fondi: 24 Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: L’attività 2020
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