Axiom, la stazione spaziale commerciale con il cuore italiano

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Axiom, la stazione spaziale commerciale con il cuore italiano
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con-il-cuore-italiano

         Axiom, la stazione spaziale
       commerciale con il cuore italiano

La Axiom Space sarà la prima compagnia a sviluppare moduli spaziali abitati
commerciali, prima agganciati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e, in
seguito, ad orbitare indipendentemente.

                 Nell'illustrazione la stazione spaziale Axiom in orbita terrestre

La NASA ha iniziato, già da diversi anni, il coinvolgimento dei privati in modo
più massiccio nella gestione delle risorse in orbita bassa terrestre,
principalmente con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa
operazione permetterà, quando sarà il momento di dismettere la ISS (verso la
fine degli anni '20) di non rimanere senza un punto operativo in LEO e,
contemporaneamente, di potersi concentrare con i prossimi obiettivi lunari e
marziani.
Lo sviluppo di destinazioni commerciali in orbita terrestre bassa è uno dei
cinque elementi del piano della NASA di aprire la Stazione Spaziale
Internazionale a nuove opportunità commerciali e di marketing. Gli altri
Axiom, la stazione spaziale commerciale con il cuore italiano
elementi del piano in cinque punti comprendono gli sforzi per rendere
disponibili le risorse della stazione e dell'equipaggio per uso commerciale
attraverso una nuova politica commerciale e tariffaria; abilitare missioni di
astronauti privati nella stazione; cercare e perseguire opportunità per stimolare
una domanda sostenibile e di lungo periodo per questi servizi; e quantificare la
domanda a lungo termine della NASA per attività in orbita terrestre bassa.
Alla luce di questa visione la NASA, il 28 gennaio 2020, ha stilato un accordo
con la compagnia privata Axiom Space per l'utilizzo del boccaporto anteriore
del modulo Harmony (Nodo 2) sulla ISS a cui far agganciare un proprio modulo
privato.
In pratica, dove ora si trova il PMA-2 (Pressurized Mating Adapter) verrebbe
agganciato il primo modulo, l'Axiom Node One (AxN1). Questo potrebbe
avvenire già nel 2024 e sarebbe seguito, negli anni successivi da altri due
moduli, l'Habitation Module (AxH1 e 2) e da una Cupola, ancora più
spettacolare di quella già sulla ISS, che assieme formerebbero l'Axiom
Segment della ISS.
Il segmento Axiom consentirà all'azienda di supportare una vasta gamma di
iniziative commerciali, tra cui turismo spaziale, dimostrazioni tecnologiche e
produzione di materiali in orbita.
Questo primo complesso potrebbe ospitare fino ad otto astronauti per periodi
più o meno lunghi.
Poco prima della dismissione della ISS, il segmento Axiom si sgancerebbe
dalla stazione spaziale ed orbiterebbe per proprio conto, permettendo, negli
anni successivi, di aggiungere altri moduli specializzati fino a poter ospitare 16
astronauti.
Gli interni dei moduli abitati della stazione Axiom sono stati progettati
dall'architetto e designer francese Philippe Starck. I rendering dell'habitat
mostrano una camera con pareti ricoperte di imbottitura trapuntata e
tempestate di centinaia di LED che cambiano colore. Axiom manterrà in
permanenza almeno un astronauta nella stazione, che sarà in grado di
occuparsi dei progetti di ricerca e della manutenzione. La stazione avrà servizi
tra cui Wi-Fi ad alta velocità, schermi video, finestre panoramiche e una cupola
con pareti di vetro - che Axiom chiama "il più grande osservatorio con finestre
mai costruito per l'ambiente spaziale”.
I moduli sono molto simili, esteriormente, a quelli che già compongono la ISS
ma verranno inviati in prossimità della stazione con un veicolo di lancio
tradizionale e poi agganciati e collegati per mezzo del braccio robotico
Canadarm2.
Axiom, la stazione spaziale commerciale con il cuore italiano
Nell'illustrazione l'interno di uno dei moduli Axiom.
Per il trasporto degli astronauti verso la stazione Axiom verranno utilizzate le
nuove capsule americane della SpaceX (Crew Dragon) e della Boeing
(Starliner).
Ma, prima di arrivare ai moduli sulla ISS, la Axiom ha già stretto un accordo sia
con la NASA che con SpaceX per il volo di astronauti privati verso la ISS. Il
primo gruppo di tre astronauti 'paganti' potrebbe arrivare sulla Stazione
Spaziale Internazionale (ISS) già nel 2021. Non sono stati ancora fatti i nomi
di questi tre fortunati ma fra loro ci potrebbe essere anche l'attore Tom Cruise
che aveva già dimostrato interesse nel voler girare un film nello spazio.
Ma chi c'è dietro la Axiom Space Inc., nata soltanto nel 2016 e con proposte
già così avanzate?.
La compagnia è stata fondata ad Houston, nel Texas, nientemeno che da
Michael T. Suffredini (ora amministratore delegato della compagnia), che ha
ricoperto il ruolo di program manager della Stazione Spaziale Internazionale
(ISS) dal 2005 al 2015 e Kam Ghaffarian, ingegnere ed imprenditore del settore
contractor di NASA (ora capo esecutivo di Axiom Space). Oltre a loro ricoprono
ruoli nell'azienda altri nomi di spicco provenienti dalla NASA, come Charles
Bolden (amministratore NASA dal 2009 al 2017) e gli ex-astronauti Michael
Lopez-Alegria e Brent W. Jett Jr. (entrambi con quattro missioni spaziali alle
spalle). Insomma, una compagnia nata su una solida base di ex-dipendenti
NASA con carriere ed esperienze molto importanti.
Per quanto riguarda invece le collaborazioni industriali, la Axiom vanta, oltre
alla Boeing, la Thales Alenia Space (una joint venture fra la francese Thales e
l'italiana Leonardo). L'Azienda italo-francese realizzerà i primi due moduli di
Axiom, il nodo ed il modulo abitativo, presso i suoi stabilimenti di Torino.
Ricordiamo che la TAS ha realizzato in Italia, per la ISS, i Nodi 2 e 3, il modulo
Europeo Columbus, il Multi-Purpose Logistics Module (MPLM), il Permanent
Logistic Module (PPM) e la Cupola, così come le parti pressurizzate dei veicoli
cargo ATV e Cygnus.

               Nell'illustrazione la spettacolare cupola della Axiom.
L'Italia, anche con il progetto del lander lunare della Dynetics, sarà ancora una
volta in prima fila nel campo dell'esplorazione spaziale, facendo tesoro della
lunga esperienza maturata fin qui che ne fa un leader industriale fra le grandi
potenze in questo settore. Non c'è che esserne fieri, come italiani ed europei,
in un periodo così difficile per il nostro Paese dei risultati che riusciamo
comunque ad ottenere.
Insomma, il futuro dell'uomo nello spazio, oltre alle missioni lunari Artemis
proseguirà anche in orbita bassa terrestre, e questa volta, anche con stazioni
private. Così lo spazio finirà di essere un campo pionieristico per entrare
nell'era commerciale e più alla portata di tutti.
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