Axiom, la stazione spaziale commerciale con il cuore italiano
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
https://aliveuniverse.today/flash-news/missioni-spaziali/4646-axiom-la-stazione-spaziale-commerciale- con-il-cuore-italiano Axiom, la stazione spaziale commerciale con il cuore italiano La Axiom Space sarà la prima compagnia a sviluppare moduli spaziali abitati commerciali, prima agganciati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e, in seguito, ad orbitare indipendentemente. Nell'illustrazione la stazione spaziale Axiom in orbita terrestre La NASA ha iniziato, già da diversi anni, il coinvolgimento dei privati in modo più massiccio nella gestione delle risorse in orbita bassa terrestre, principalmente con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa operazione permetterà, quando sarà il momento di dismettere la ISS (verso la fine degli anni '20) di non rimanere senza un punto operativo in LEO e, contemporaneamente, di potersi concentrare con i prossimi obiettivi lunari e marziani. Lo sviluppo di destinazioni commerciali in orbita terrestre bassa è uno dei cinque elementi del piano della NASA di aprire la Stazione Spaziale Internazionale a nuove opportunità commerciali e di marketing. Gli altri
elementi del piano in cinque punti comprendono gli sforzi per rendere disponibili le risorse della stazione e dell'equipaggio per uso commerciale attraverso una nuova politica commerciale e tariffaria; abilitare missioni di astronauti privati nella stazione; cercare e perseguire opportunità per stimolare una domanda sostenibile e di lungo periodo per questi servizi; e quantificare la domanda a lungo termine della NASA per attività in orbita terrestre bassa. Alla luce di questa visione la NASA, il 28 gennaio 2020, ha stilato un accordo con la compagnia privata Axiom Space per l'utilizzo del boccaporto anteriore del modulo Harmony (Nodo 2) sulla ISS a cui far agganciare un proprio modulo privato. In pratica, dove ora si trova il PMA-2 (Pressurized Mating Adapter) verrebbe agganciato il primo modulo, l'Axiom Node One (AxN1). Questo potrebbe avvenire già nel 2024 e sarebbe seguito, negli anni successivi da altri due moduli, l'Habitation Module (AxH1 e 2) e da una Cupola, ancora più spettacolare di quella già sulla ISS, che assieme formerebbero l'Axiom Segment della ISS. Il segmento Axiom consentirà all'azienda di supportare una vasta gamma di iniziative commerciali, tra cui turismo spaziale, dimostrazioni tecnologiche e produzione di materiali in orbita. Questo primo complesso potrebbe ospitare fino ad otto astronauti per periodi più o meno lunghi. Poco prima della dismissione della ISS, il segmento Axiom si sgancerebbe dalla stazione spaziale ed orbiterebbe per proprio conto, permettendo, negli anni successivi, di aggiungere altri moduli specializzati fino a poter ospitare 16 astronauti. Gli interni dei moduli abitati della stazione Axiom sono stati progettati dall'architetto e designer francese Philippe Starck. I rendering dell'habitat mostrano una camera con pareti ricoperte di imbottitura trapuntata e tempestate di centinaia di LED che cambiano colore. Axiom manterrà in permanenza almeno un astronauta nella stazione, che sarà in grado di occuparsi dei progetti di ricerca e della manutenzione. La stazione avrà servizi tra cui Wi-Fi ad alta velocità, schermi video, finestre panoramiche e una cupola con pareti di vetro - che Axiom chiama "il più grande osservatorio con finestre mai costruito per l'ambiente spaziale”. I moduli sono molto simili, esteriormente, a quelli che già compongono la ISS ma verranno inviati in prossimità della stazione con un veicolo di lancio tradizionale e poi agganciati e collegati per mezzo del braccio robotico Canadarm2.
Nell'illustrazione l'interno di uno dei moduli Axiom. Per il trasporto degli astronauti verso la stazione Axiom verranno utilizzate le nuove capsule americane della SpaceX (Crew Dragon) e della Boeing (Starliner). Ma, prima di arrivare ai moduli sulla ISS, la Axiom ha già stretto un accordo sia con la NASA che con SpaceX per il volo di astronauti privati verso la ISS. Il primo gruppo di tre astronauti 'paganti' potrebbe arrivare sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) già nel 2021. Non sono stati ancora fatti i nomi di questi tre fortunati ma fra loro ci potrebbe essere anche l'attore Tom Cruise che aveva già dimostrato interesse nel voler girare un film nello spazio. Ma chi c'è dietro la Axiom Space Inc., nata soltanto nel 2016 e con proposte già così avanzate?. La compagnia è stata fondata ad Houston, nel Texas, nientemeno che da Michael T. Suffredini (ora amministratore delegato della compagnia), che ha ricoperto il ruolo di program manager della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dal 2005 al 2015 e Kam Ghaffarian, ingegnere ed imprenditore del settore contractor di NASA (ora capo esecutivo di Axiom Space). Oltre a loro ricoprono ruoli nell'azienda altri nomi di spicco provenienti dalla NASA, come Charles Bolden (amministratore NASA dal 2009 al 2017) e gli ex-astronauti Michael Lopez-Alegria e Brent W. Jett Jr. (entrambi con quattro missioni spaziali alle spalle). Insomma, una compagnia nata su una solida base di ex-dipendenti NASA con carriere ed esperienze molto importanti.
Per quanto riguarda invece le collaborazioni industriali, la Axiom vanta, oltre alla Boeing, la Thales Alenia Space (una joint venture fra la francese Thales e l'italiana Leonardo). L'Azienda italo-francese realizzerà i primi due moduli di Axiom, il nodo ed il modulo abitativo, presso i suoi stabilimenti di Torino. Ricordiamo che la TAS ha realizzato in Italia, per la ISS, i Nodi 2 e 3, il modulo Europeo Columbus, il Multi-Purpose Logistics Module (MPLM), il Permanent Logistic Module (PPM) e la Cupola, così come le parti pressurizzate dei veicoli cargo ATV e Cygnus. Nell'illustrazione la spettacolare cupola della Axiom. L'Italia, anche con il progetto del lander lunare della Dynetics, sarà ancora una volta in prima fila nel campo dell'esplorazione spaziale, facendo tesoro della lunga esperienza maturata fin qui che ne fa un leader industriale fra le grandi potenze in questo settore. Non c'è che esserne fieri, come italiani ed europei, in un periodo così difficile per il nostro Paese dei risultati che riusciamo comunque ad ottenere. Insomma, il futuro dell'uomo nello spazio, oltre alle missioni lunari Artemis proseguirà anche in orbita bassa terrestre, e questa volta, anche con stazioni private. Così lo spazio finirà di essere un campo pionieristico per entrare nell'era commerciale e più alla portata di tutti.
Puoi anche leggere