Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli

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Un filo di storie - Biblioteca Nazionale di Napoli
Un filo di
                  storie
Suggerimenti di lettura per il prestito di Libri al Punto Lettura Nati per Leggere
              Campania nella Biblioteca Nazionale di Napoli

                        Settimana dal 10 al 17 fmarzo 2021

Dal 27 gennaio 2021, con la ripresa regolare del prestito libri al Punto Lettura nella Biblioteca
Nazionale di Napoli, parte anche la rubrica settimanale Un Filo di Storie: suggerimenti di lettura
per ogni fascia d’età a cura delle volontarie e dei volontari Nati per Leggere Campania. Un modo
per sostenervi nella buona pratica della lettura condivisa in famiglia attraverso libri e albi illustrati
di qualità. Tutti i libri proposti possono essere presi in prestito ogni mercoledì mattina, dalle 11.00
alle 14.00. Le letture consigliate per le settimane precedenti le trovate sulle pagine dedicate al Punto
Lettura Nati per Leggere sul sito della Biblioteca nazionale di Napoli.
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100 baci della buonanotte / Mack. Clavis, 2018 da 1 anno

Prima di fare la nanna, Fluffy (una citazione di Flush il cane amorevole di una favola vera di Virginia
Woolf?), dà il bacio della buonanotte a tutti i suoi amici animali, poi va incontro alla sua mamma e...
finalmente si addormenta!
Questo è un libro molto tenero e ben disegnato che racconta di un morbido pulcino che, prima di
fare la nanna, dà il bacio della buonanotte a tutti i suoi amici animali selvatici e domestici,
dall'enorme leone al minuscolo riccio, dal coccodrillo alla giraffa, dal gallo al maialino al cane alla
capretta, sono proprio tanti e molto diversi fra loro. Il bambino è incitato a riconoscerli ed è avvolto
progressivamente in un’atmosfera di tenerezza e di pace che lo convince a dormire ricevendo dalla
mamma il suo bacio della buonanotte.
E' il racconto del rituale di gesti ripetitivi necessari a prendere sonno che ogni bambino e ogni
mamma conoscono bene e che avranno piacere di rinnovare insieme in questo libro.
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I
              l cantiere. Scorri e gioca / Nathalie Choux. Gallucci, 2015 da 1 anno

I libri della serie Scorri e gioca fanno parte di un progetto dedicato ai bambini più piccoli, sono
cartonati e di robusta struttura, ma soprattutto sono interattivi grazie agli inserti mobili e ai disegni
molto netti dai bei colori che descrivono gli oggetti con chiarezza.
Questo libro è dedicato agli automezzi e agli strumenti degli operai che operano in un cantiere edile,
oggetti identificati da didascalie che permettono alla mamma di illustrare al figlio ogni disegno,
aiutandolo a fare conoscenza con camion, betoniere, gru e a giocare cercando di riconoscerli nella
panoramica delle ultime due pagine. Vale la pena di sottolineare il messaggio subliminale della
uguaglianza fra gli operai che l’autrice disegna di razze diverse
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Dov'è mamma elefante? / di Bérengère Delaporte. Gallucci, 2016 da 2 anni

Questo libro con alette stimola i bambini alla scoperta. Le bandelle da aprire sollecitano la curiosità
e invitano i più piccoli ad associare immagini, azioni e linguaggio.
La storia è molto dolce. Un cucciolo di elefante non trova la sua mamma e la cerca ovunque: è
dietro il cespuglio, o dietro quei fiori dai quali sembra spuntare la sua coda, dietro l’albero o dietro
quel il formichiere? La ricerca è lunga ma ogni volta che crede di averla ritrovata scopre invece un
nuovo animale insieme con il bambino che si appassiona e solleva le alette con impazienza
imparando a conoscere i nuovi abitanti di questo mondo ignoto.
Il libro è cartonato con una rappresentazione grafica molto accattivante e piuttosto resistente, può
essere maneggiato anche da bimbi più piccoli.
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Oggi mi sento così / Alessandro Sanna. Emme, 2012 da 2 anni

Un grande sorriso campeggia in copertina, tra le gote rosso fuoco di un bimbo che sorride e dichiara
nel titolo di volere esprimere le sue sensazioni al lettore.
Sfogliando il piccolo cartonato, si entra in un mondo di colori smaglianti acquerellati, che senza
contorni invadono le pagine, misurandosi con una sola parola per volta, che definisce l'emozione
del momento, espressa con un aggettivo non scontato e con scene inconsuete ma significative.
Così, a braccia aperte e con un paio di occhiali neri, è descritto l'essere 'solare', o il sentirsi 'furbo'
con una volpe accucciata nella testa, o l'essere 'affamato', con una bocca spalancata e così grande
da poter ingoiare un intero frutto. Fino alle poetiche illustrazioni che descrivono il sentirsi 'leggero'
come un uccellino o teneramente 'protetto', con le raffigurazioni poetiche delle manine e dei piedini.
Immagini e parole stimolano il piccolo lettore a riconoscere le proprie emozioni, imparando a
chiamarle con il loro nome e ad amministrarle nel miglior modo possibile.
Sanna dimostra qui, come in altri libri destinati a questa fascia d'età, che anche bimbi piccolissimi
sono attratti dalle visioni artistiche e poetiche, che magari stravolgono e interpretano la realtà, con
arditi accostamenti e azzardate similitudini.
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Gli stivali raccontano: Il gatto con gli stivali / Silvia Roncaglia. Fanucci Kids, 2011 da 3 anni

Da un antico manoscritto, il “Diario dei miei stivali”, è tratta la storia del famoso gatto, che, dopo
miglia e miglia di strada, si presentò al cospetto del re, sconfisse l'orco malvagio e fu premiato con
un favoloso castello, dove visse per sempre con il suo padrone, il marchese di Carabas. Ma questa
volta narratori della storia sono proprio gli stivali.
A complicare – e a rendere assolutamente originale - la narrazione, dobbiamo constatare che le due
eleganti e ricercate calzature sono fratelli diversi, e reagiscono agli eventi in modo differente: il
destro è ottimista e propositivo, l'altro è scettico e distruttivo.
In ogni pagina, per uno stesso evento, sono quindi narrati due diversi punti di vista, in un'alternanza
di stili letterari, di toni, di accenti, che il lettore può divertirsi a interpretare e che rappresentano la
relatività degli accadimenti umani e la necessità di accogliere e comprendere chi la pensa
diversamente da noi.
Nella stessa collana, sono state pubblicate altre “Insolite fiabe”, narrate dallo specchio di
Biancaneve, dalla zucca di Cenerentola, dalla strada del mago di Oz.
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Il principe ranocchio / Attilio Lapis, 2018 da 3 anni

Il principe ranocchio è una delle fiabe più amate dei Fratelli Grimm in cui si racconta di una
principessa che fa suo malgrado amicizia con un ranocchio, che poi si scopre essere un principe
tramutato da un incantesimo malvagio.
Esistono molte versioni e questa raccontata ai bambini di oggi ha il tratto allegro e ironico della
grafica inconfondibile di Attilio Cassinelli in grado di catturare immediatamente l’attenzione.
La principessa ogni mattina esce allegra dal suo castello inseguendo per gioco la sua palla dorata
per campi e boschi e lungo il fiume, ma per sbaglio oggi la sua palla cade nello stagno. Disperata
comincia a piangere perché è sicura di averla persa, ma dall'acqua all’improvviso spunta un
ranocchio con una corona in testa su cui è poggiata la palla dorata che le restituisce con
semplicità. La principessa è così felice che gli dà un bacio e... per magia il rospo si trasforma in un
piccolo principe! La principessa gli insegna a giocare a palla e poi lo invita al castello. Da quel
momento saranno grandi amici. La gratitudine sincera e la gioia di incontrarsi trionfa sul malvagio
incantesimo che incatenava il principe
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I nani di Mantova /Gianni Rodari, Daniela De Luca. Giunti junior, 2000 da 5 anni

A Mantova, nelle 500 sale del Palazzo dei Gonzaga, sono ambientate le avventure dei simpatici
nani, la cui vita, a servizio dei duchi, è orientata a divertire gli altri, ma in realtà non è per niente
felice.
La storia comincia con una interessante premessa: l'appartamento dei nani esiste davvero nel
Palazzo ducale di Mantova, con tutti i suoi ambienti in miniatura, probabilmente architettato nel XVI
secolo per ospitare i buffoni di corte di piccola statura, che venivano impiegati all'epoca per allietare
le giornate dei nobili signori. E in questi ambienti lo scrittore ha incontrato un gruppo di ragazzi e
con loro ha ideato i disegni e i testi in versi, alla maniera degli antichi cantastorie.
E noi vediamo fantastici spaccati di scale interne, stanze da letto, soggiorni, cucine e bagni, di
dimensioni ridotte, nei quali si muovono simpatici personaggi dalle fattezze tondeggianti. Non sono
felici, però, i nani costretti in quegli angusti spazi come in gabbia e maledicono la propria statura,
comparandola a quella di un'altro buffone di corte, Rigoletto, che li offende e li provoca.
Loro si sentono diversi e provano quindi ad affrancarsi dal loro stato fisico, mangiando di più o
facendo ginnastica nell'annessa palestra o addirittura seguendo la provocatoria proposta di
innaffiarsi i piedi per crescere. Ma la situazione non cambia. E quando vengono obbligati a lottare
tra di loro per divertire i signori decidono di fuggire. Prima il prode Fagiolino e poi tutti gli altri nani si
rifugiano in città, dove trovano nel popolo dei compaesani accoglienza cordiale e lavoro, come
pescivendoli, panettieri, artigiani e sarti. Non solo, ma vengono pietosamente nascosti quando
irrompono le guardie inviate dal duca e guidate da capitan Bombardo.
E quando arriva il momento della verità, lo scontro finale vedrà i nani, immutati nella loro statura ma
armati dei loro strumenti di lavoro e soprattutto di gran coraggio, resistere eroicamente agli
oppressori.
La morale è chiara: le diversità sono una ricchezza, quando vengono accolte e accettate con aperta
solidarietà, perché - come canterà alla fine della storia la nana sarta – uniti, pure i nani diventano
giganti!
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Il paese di Ubi. Una contagiosa storia di amore e coraggio / Simonetta Funel. Iemme
                                  edizioni, 2015 da 10 anni
E’la storia vera di un bambino, che ha vissuto un’infanzia felice in una numerosa e allegra famiglia
e che, da grande, si trova ad affrontare la difficile missione di salvare dal degrado e dalla paura il
suo paese.Ubi vive, infatti, in una città piena di ombre minacciose, dove luoghi bellissimi e
monumenti storici di grande pregio sono chiusi al pubblico e dove gli abitanti vivono barricati nelle
proprie case, isolati nei propri egoismi e nelle proprie paure. Chiusa da tempo immemorabile è
anche la “Chiesa Grande” e Ubi decide di riaprirla con l’aiuto delle persone di buona volontà. Mette
in pratica, quindi, quel bagaglio di forza e di fantasia che lo ha contraddistinto dall’infanzia, quando
interpretava il ruolo di cavaliere e di eroe avventuroso, certo che, senza un pò di temerario coraggio,
non si raggiunge alcun risultato. Ma non vuole essere un eroe solitario e coinvolge con il suo
entusiasmo altre persone di buona volontà nei lavori di pulizia e di ripristino degli spazi monumentali,
che alla fine saranno riaperti e restituiti alla città. Il sottotitolo del libro evidenzia proprio quanto
‘entusiasmo e l’impegno individuale possano essere contagiosi e che sia questa l’unica strada da
percorrere, perché si possa tutti noi sperare in un mondo migliore.
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