Un bimbo del Congo trasportato al Gaslini è il salvataggio numero 2000 dei Flying Angels

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Un bimbo del Congo trasportato al Gaslini è il salvataggio numero 2000 dei Flying Angels
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     Un bimbo del Congo trasportato al Gaslini è il salvataggio
     numero 2000 dei Flying Angels
     di Redazione
     17 Maggio 2021 – 11:58

     Genova. Dieu Merci, ha 11 anni e viene dal Congo. Da quando è nato ha febbri ricorrenti e
     violente che gli impediscono di condurre una vita normale. Nel suo paese, dove vive in
     condizioni di estrema povertà, non può essere curato adeguatamente. Oggi è all’Ospedale
     Pediatrico Giannina Gaslini di Genova, dove finalmente sta seguendo un adeguato percorso
     di diagnosi e cura, che potrà restituirgli una speranza di vita soddisfacente.

     Dal 2012, Dieu Merci è il duemillesimo bambino salvato da Flying Angels Foundation,
     onlus specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati che
     necessitano di cure salvavita non disponibili nei loro paesi di origine.
     (www.flyingangelsfoundation.org).

     “Quello dei duemila bambini salvati da quando abbiamo cominciato ad operare è un
     traguardo simbolico che ci riempie di orgoglio e ci sprona a perseguire con tenacia la
     nostra missione di garantire il diritto alla salute dei bambini a tutte le latitudini,
     soprattutto in questo momento storico così complesso dal punto di vista sanitario a livello
     mondiale – commenta Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels Foundation.
     – Questo risultato rappresenta per noi la conferma della capacità di lavorare in emergenza,

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     del valore insostituibile di una rete di solidarietà che ci collega con tanti soggetti diversi in
     tutto il mondo, l’efficacia ed efficienza delle nostre azioni per concretizzare reali possibilità
     di cura, l’impatto reale che un viaggio aereo può avere sulle prospettive future di vita e di
     questi bambini”.

     2000 bambini, provenienti da ogni parte del mondo e bisognosi di delicate cure
     specialistiche, per i quali Flying Angels ha acquistato i biglietti aerei su voli di linea
     necessari a raggiungere rapidamente le strutture ospedaliere più adeguate oppure ha

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     finanziato il volo di equipe mediche specializzate che potessero risolvere più casi assieme
     direttamente in loco oppure ancora, nei casi più gravi, organizzando il trasferimento su
     aeroambulanze dotate di attrezzature mediche e personale sanitario dedicati per assistere
     i piccoli in volo.

     Nel caso della piccola Vittoria, bimba veneta di 11 mesi nata senza ghiandola del timo e
     per questo priva di difese immunitarie, all’inizio del 2021, in piena pandemia, Flying
     Angels ha utilizzato per la prima volta anche la formula del volo privato, per trasportare la
     piccola da Padova a Londra, dove è stata sottoposta ad una particolare biopsia che solo
     l’equipe che l’ha operata era in grado di eseguire.

     Le cardiopatie sono le patologie su cui con maggiore frequenza è richiesto un volo urgente
     per intervenire chirurgicamente e salvare la vita a un bambino. Come nel caso di Alieska
     Josbelly, bambina di 6 anni proveniente dal Nicaragua, affetta da una cardiopatia
     congenita, che nel 2020 è stata trasportata a Barcellona, presso l’ospedale pediatrico San
     Joan De Déu. A causa dell’emergenza Covid, in questo caso Flying Angels è riuscita a far
     viaggiare la bimba e la madre su un volo di rimpatrio per i cittadini spagnoli.

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     Per la realizzazione di progetti di cooperazione sanitaria pediatrica, Flying Angels opera
     inoltre all’interno di una vera e propria rete di solidarietà a livello internazionale, costruita
     negli anni con organizzazioni non profit e ospedali in tutto il mondo.

     Ad esempio, attraverso la Ong Action for Disadvantaged People, nel febbraio 2021, a
     Flying Angels è arrivata la segnalazione del caso di Rihanah, 4 anni, ugandese. La piccola
     aveva una cardiopatia congenita non operabile in Uganda. Grazie all’intervento di Flying
     Angels ha potuto raggiungere il Narayana Health Hospital di Bangalore in India, dove ha

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     affrontato un intervento a cuore aperto che le ha salvato la vita.

     2.000 bambini raggiunti in oltre 70 paesi del mondo – circa il 45% in Africa, il 35% in paesi
     europei; oltre 3.800 biglietti aerei finanziati, tra cui quelli relativi a 73 equipe mediche
     inviate direttamente nei paesi, principalmente africani; relazioni con circa 100
     organizzazioni non profit italiane e internazionali, tra onlus, fondazioni, associazioni e
     circa 120 ospedali, di cui 50 in Italia: sono questi i numeri principali che fotografano
     l’attività di Flying Angels dal 2012 a oggi.

     Numeri che rappresentano solo in parte l’attività di Flying Angels Onlus e il suo impegno
     quotidiano per garantire il diritto alla salute di tutti i bambini, a tutte le latitudini, anche
     grazie alla collaborazione di un autorevole Comitato Scientifico, composto da medici
     volontari di comprovata esperienza e competenza. Per effettuare una valutazione
     qualificata ed accurata di ogni caso, bambino, storia clinica, la Fondazione si avvale infatti
     della collaborazione di medici con diverse specializzazioni, che esaminano e autorizzano la
     finanziabilità dei biglietti aerei in base ai parametri clinici di gravità, urgenza e non
     curabilità nel proprio paese. Grazie alla loro costante dedizione e impegno, riescono a
     fornire una risposta entro poche ore, permettendo all’ufficio operativo voli di organizzare
     tempestivamente i trasferimenti aerei con voli di linea o, nei casi più gravi e urgenti, con
     aeroambulanze.

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