Storia greca a.a. 2022-2023, I semestre - Prof. Omar Coloru - Uniba
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Le Guerre persiane L’antefatto: la Rivolta ionica, 499-494 a.C. Polis di Asia Minore governate da tiranni nominati dal satrapo di Sardi. 500 a.C. Aristagora tiranno di Mileto su istigazione del suocero Istieo e del satrapo Artaferne promuove la conquista di Nasso allora sconvolta da una stasis. 499 Dario I fornisce una flotta guidata da Megabate, parente di Artaferne e Dario. L’assedio di Nasso fallisce e Aristagora, per timore delle conseguenze, incita la Ionia alla rivolta. Aristagora chiede aiuto a Cleomene di Sparta, che rifiuta, e ad Atene, che invece invia 20 navi a cui se ne aggiungono 5 da Eretria l’invio di navi è considerato da Erodoto (V.97.2) archè kakôn «inizio dei mali». 498 Ioni, Ateniesi e Eretriesi incendiano Sardi. La rivolta si estende alla Caria, alla Licia e a Cipro (ripresa nel 496). 494. Vittoria navale persiana presso l’isola di Lade. Mileto è distrutta e gli abitanti deportati.
Dopo la soppressione della rivolta i Persiani riorganizzano l’Asia Minore - Artaferne riorganizza il tributo dovuto dalle polis ma non lo appesantisce - Mardonio, nipote e genero di Dario, conduce una flotta nell’Egeo e instaura «democrazie» (Erodoto) nelle città ioniche. - Campagna di Mardonio nell’Egeo settentrionale: assoggettamento di Taso; il regno di Macedonia riconosce l’autorità persiana; la spedizione si interrompe a causa di una tempesta al largo del monte Athos. 492-491 a.C. Dario I invia ambasciatori in Grecia per chiedere «terra e acqua», atto formale di sottomissione. Molte polis accettano, ma sia Sparta che Atene rifiutano e uccidono gli ambasciatori persiani. 490 a.C. La prima guerra persiana Una flotta al comando di Dati e Artaferne (figlio dell’omonimo satrapo) conquista le Cicladi e distrugge Nasso. Poi, in Eubea, l’esercito distrugge Eretria e gli abitanti sono deportati in Persia.
490 a. C., la battaglia di Maratona - L’esercito persiano sbarca nei pressi di Maratona su indicazione di Ippia (secondo Erodoto) - Esercito ateniese guidato da Milziade + 1000 soldati di Platea VS esercito persiano - I Persiani riescono a riprendere il mare per raggiungere Atene passando da Capo Sunio, ma gli Ateniesi li precedono per la via terrestre (ca. 40 km, origine del termine «maratona») e così i Persiani rinunciano all’attacco e si ritirano. Questo evento è sospetto e molto discusso. Il «mito» di Maratona - Non fu l’evento epocale dello scontro tra Oriente e Occidente, tra barbarie e civiltà - Cifre su soldati e caduti eccessive e poco credibili. - Presentazione ideologica dello scontro per esaltare il ruolo di Atene nella difesa della «libertà» greca e per giustificare la sua successiva egemonia. - Lo scontro di Maratona è solo un episodio di un progetto più ampio di conquista persiana.
114. Fu ucciso in questa mischia, dopo valorose gesta, il polemarco Callimaco; e degli strateghi morì Stesilao figlio di Trasila. E cadde, con la mano troncata da una scure, Cinegiro figlio di Euforione, che si afferrava agli aplustri di una nave; e molti altri famosi Ateniesi. (Erodoto, Storie, VI.114) Anche il merito di Cinegiro, un soldato ateniese, ha ricevuto grande encomio da parte degli storici; 17 perché, dopo aver ucciso un gran numero di persone in battaglia e aver inseguito i nemici in fuga verso le loro navi, afferrò una nave affollata con la mano destra e non la lasciò andare finché non perse la mano; 18 e anche allora, quando la sua mano destra fu tagliata, afferrò la nave con la sinistra, e avendo perso anche questa mano, alla fine afferrò la nave con i denti. 19 Il suo spirito era così imperterrito che, non essendo stanco di uccidere tanti uomini, né scoraggiato per la perdita delle mani, combatté fino all'ultimo, mutilato com'era, con i denti, come una bestia selvaggia. 20 I Persiani persero duecentomila uomini nella battaglia o per naufragio. (Giustino, Storie Filippiche. Florilegio da Pompeo Trogo, II.19)
Ricostruzione del dipinto della battaglia di Maratona (forse opera di Micone) nella Stoà Poikile ad Atene
Elmo di Milziade (Olimpia, Museo archeologico)
Fra le due guerre - Dopo Maratona, Milziade attacca Paro, che aveva aiutato i Persiani, ma l’assedio non ha successo. - 489 a.C. Santippo accusa di tradimento Milziade, che viene condannato a morte, ma poi la pena è commutata in multa in denaro (50 talenti). Milziade muore per i postumi di una ferita ricevuta durante l’assedio di Paro. - 486 a.C. Muore Dario I, gli succede il figlio Serse. - 484 a.C. iniziano i preparativi per la spedizione persiana: costruzione di un ponte di barche sull’Ellesponto; costruzione di un ponte sul fiume Strimòne; costruzione di un canale artificiale per tagliare il promontorio dell’Athos. All’esercito di terra si affianca la flotta guidata da Serse in persona e da Mardonio. - 483/482 a.C. Temistocle convince gli Ateniesi a finanziare la costruzione di 200 triremi con i proventi delle miniere del Laurion. - 481 a.C. in primavera Serse e Mardonio partono con l’esercito alla volta della Grecia
Equipaggio di una trireme in età classica 200 (inclusi 5 ufficiali) trierarca (τριήραρχος) comandante della nave nocchiere (κυβερνήτης) keleuste (κελευστής) responsabile dell'addestramento dell’equipaggio pentecontarchos (πεντηκόνταρχος) ufficiale amministrativo Modello di τριήρης, trireme (Deutsches Museum, Monaco) prorate (πρῳράτης) responsabile della sorveglianza aulete (αὐλητής) dà il ritmo di vogata ai rematori
Trireme ateniese con nove rematori (frammento di bassorilievo, Atene, Museo dell’Acropoli)
170 rematori su tre file 62 trainiti (θρᾱνῖται) banchi superiori 54 zygiti (ζυγῖται) banchi intermedi 54 talamiti (θαλαμῖται) banchi inferiori Tra 10 e 13 marinai addetti alle vele 14 fanti di marina (epibati) 10 opliti (numero variabile) 4 arcieri (numero variabile
La Grecia di fronte all’avanzata persiana Macedoni, Tessali, Locresi, Focesi e Tebani «medizzano», si sottomettono ai Persiani Argo neutrale Siracusa, Corcira e Creta non prendono parte alla guerra Atene, Sparta e poco più di 30 polis, tra cui Corinto tra 481 e 480 formano una «lega ellenica» (Hoi Héllenes) contro la Persia. L’alleanza prevede questi termini: Sparta comando dell’esercito e della flotta Sospensione di tutti i conflitti in corso Richiamo in patria degli esuli (Alla fine della guerra) Punizione di chi ha sostenuto i Persiani Adozione di una strategia comune (ridiscussa a più riprese durante la guerra)
481/80 – 478 a.C. La seconda guerra persiana 480 doppia linea di difesa: su terra, alle Termopili (tra Tessaglia e Grecia Centrale); sul mare, presso il capo Artemisio (punta settentrionale dell’Eubea) Battaglia delle Termopili il passaggio resta presidiato solo da Leonida e 300 spartiati, 700 Tespiesi e 400 Tebani. Sconfitta greca. Battaglia navale dell’Artemisio esito nullo (ma Atene la celebra come una vittoria) «Decreto di Temistocle» evacuazione della popolazione ateniese a Salamina, Egina e Trezene Estate 480 I Persiani occupano Atene: città saccheggiata e data alle fiamme. Settembre 480. Battaglia di Salamina strategia di Temistocle, la flotta greca (300 navi) attira la flotta persiana (1400 navi) nel braccio di mare tra Salamina e l’Attica. Vittoria greca Serse si reca a Sardi, ma lascia Mardonio con l’esercito in Tessaglia per l’inverno. Tramite Alessandro I di Macedonia, Mardonio cerca invano di staccare Atene dagli alleati. Un secondo tentativo nel 479 non va a buon fine. Mardonio devasta l’Attica, nuova evacuazione di Atene. Mardonio si attesta in Beozia 479 le truppe della lega ellenica si scontrano a Platea. Pesante sconfitta persiana e morte di Mardonio sul campo. Flotta persiana distrutta a Capo Mìcale. 478 Gli Ateniesi conquistano Sesto.
«Decreto di Temistocle», Antonetti – De Vido n° 57 (trad. C. Bearzot). Uno psephisma? Cfr. Erodoto (VII.143;VIII.41); Demostene, De falsa legatione, 19.303; Plutarco, Them. 10.4 τάξις ἐν τῆι ἀκροπόλε[ι τοὺς μὲν μεθεστηκότας τὰ [δέκα] ἔτη
Dopo la guerra - Il re spartano Pausania accusato di «medismo» viene assolto in patria ma gli alleati si rifiutano di essere comandati da uno spartano. Sparta rinuncia alla guida della lega ellenica in favore di Atene. - Estate del 477. Atene fonda la «Lega di Delo» o «Lega delio-attica» alleanza militare guidata da Atene in funzione anti-persiana, ma poi diventa strumento del suo imperialismo a scapito degli alleati. - Atene opera una revisione della memoria pubblica per giustificare la sua egemonia in Grecia: gli Ateniesi hanno vinto i Persiani a Maratona «per primi e da soli». - 471 o 470, ostracismo di Temistocle, prima esilio ad Argo poi, dopo varie peripezie, presso Artaserse I di Persia. Operazioni anti-persiane della Lega: 476-466: Egeo settentrionale Ca. 469: Battaglia dell’Eurimedonte (Panfilia, Asia Minore meridionale), guidata da Cimone, figlio di Milziade. 460-454 campagna in Egitto per sostenere la ribellione del re Inaro contro i Persiani. Esito disastroso per gli Ateniesi. 459 spedizione a Cipro e in Fenicia 450 spedizione a Cipro, morte di Cimone. Fine delle ostilità con la Persia (Pace di Callia del 449 con Artaserse I, ma la sua esistenza è dubbia). L’Egeo è uno spazio ateniese.
Oinochoe a figure rosse di Eurimedonte (Attica, ca. 460 a.C.) Museum für Kunst und Gewerbe, Amburgo. εύρυμέδον ειμ[í] κυβα[---] έστεκα
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