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Rugby internazionale, “big match” Zebre – Southern Kings RUGBY, IL GUINNESS PRO14 SBARCA NELLE MARCHE: SABATO 18 APRILE LO STADIO PACIFICO CAROTTI DI JESI OSPITERÀ LA GARA INTERNAZIONALE TRA LE ZEBRE E I SUDAFRICANI SOUTHERN KINGS
Ancona, 2020-01-14 – E’ stato presentato oggi, a Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, alla presenza del presidente della Regione, Luca Ceriscioli e del sindaco del Comune di Jesi, Massim o Bacci , l’evento rugbistico internazionale che si terrà sabato 18 aprile allo stadio Carotti di Jesi. Sarà infatti una giornata di festa per il popolo del centro Italia che per l’occasione potrà assistere alla prima gara internazionale di Guinness PRO14 disputata nelle Marche, per un incontro che vedrà in campo diversi degli Azzurri della nazionale italiana che fanno parte della rosa delle Zebre. La partita in questione riguarderà il 17° turno del prestigioso torneo celtico: il “big match” tra i giocatori dello Zebre Rugby Club e gli atleti dei Southern Kings, franchigia sudafricana con sede a Port Elizabeth. Una giornata ovale imperdibile con una doppia sfida: prima del confronto internazionale delle ore 16 anche il club locale del Rugby Jesi 1970 scenderà in campo nel campionato nazionale di Serie B contro l’Imola Rugby, condividendo lo stesso
impianto, lo Stadio Carotti, per una grande festa di tutto il movimento rugbistico del territorio. “Sarà una bella giornata – ha evidenziato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli– perché il rugby torna protagonista nelle Marche dopo l’evento internazionale dello scorso agosto a San Benedetto. Noi crediamo da sempre che lo sport sia uno strumento privilegiato per raccontare le bellezza di una terra e un moltiplicatore di valore. Lo sport genera empatia, la stessa che ha trasmesso Vincenzo Nibali negli spot pubblicitari andati in onda recentemente e noi siamo vicini alle iniziative che in qualche modo aggiungono valore al nostro territorio e lo fanno conoscere. Abbiamo investito molto negli impianti sportivi, siamo la regione che promuove più di altre la pratica sportiva fin dalle scuole elementari, siamo adesso la regione della bici e del turismo lento e vogliamo essere anche la regione della palla ovale perché significa anche proiettarsi in una dimensione internazionale di maggiore visibilità.”
Anche il sindaco di Jesi, Massimo Bacci ringraziando la Regione Marche per l’ospitalità e il sostegno, ha sottolineato “ l’opportunità importante di questo evento per la città di Jesi”, lodando la gestione organizzativa del Rugby Jesi 1970 e ha poi evidenziato “ la tradizione jesina del rugby , una realtà cinquantennale che è motivo di orgoglio per la città e di esempio di educazione allo sport per i giovani.” Fondata nel 2012, la franchigia federale dello Zebre Rugby Club annovera come sua sede la Cittadella del Rugby di Parma, centro sportivo di eccellenza in gestione alla Federazione Italiana Rugby. Al tempo stesso però, la formazione di base nella città ducale esprime una vocazione territoriale nazionale, raccogliendo il sostegno e il tifo degli appassionati di rugby sparsi in tutta la Penisola. Dopo il successo di agosto 2019 che ha visto più di diecimila
spettatori sostenere l’Italia nel test match pre-mondiale contro la Russia allo Stadio Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto, il movimento rugbistico della regione Marche avrà l’opportunità di riabbracciare il grande rugby internazionale. La volontà di disputare questa gara contro i sudafricani lontano da Parma rientra proprio in quest’ottica: dopo il buon successo mediatico e in termini di spettatori già riscosso nelle precedenti sfide itineranti al “Mirabello” di Reggio Emilia (21 aprile 2013), al “Fattori” de L’Aquila (14 aprile 2018) e allo “Zaffanella” di Viadana (16 febbraio 2019), i giocatori multicolor sono infatti pronti a fare tappa il 21 febbraio allo Stadio “Giovanni Mari” di Legnano e il 18 aprile allo Stadio “Pacifico Carotti” di Jesi, portando avanti il loro progetto di valorizzazione del rugby italiano e del Guinness PRO14 in due piazze di sicura tradizione, consapevoli di trovare la calorosa vicinanza dei club, rispettivamente, del nordovest e del centro Italia. Organizzatore dell’evento sarà il Rugby Jesi 1970, uno degli 83 club affiliati alla Zebre Family, nonché punto di riferimento in assoluto di tutto il movimento rugbistico della provincia anconetana. Forte di circa 300 tesserati, la società biancoverde è ad oggi una realtà in forte crescita e ha visto crescere all’interno del suo settore giovanile il mediano di mischia dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” Ratko Jelic, in campo e in meta con le Zebre in qualità di giocatore invitato dallo staff tecnico presieduto da coach Bradley nell’amichevole estiva del 13 settembre, vinta a Treviso contro il Benetton Rugby. “ Già dagli inviti per la presentazione di oggi ho potuto riscontrare l’interesse e l’attenzione che richiamerà questa manifestazione – ha detto Maurizio Longhi , direttore del Coni regionale – e non può che farci piacere. E’ un’occasione straordinaria che va vissuta e goduta al meglio.” “ Vogliamo portare il grande rugby nelle Marche – ha affermato Andrea Dalledonne, amministratore unico delle Zebre Rugby Club – una regione ospitale e accogliente che conosco bene e posso
dire anche benaugurante in termini scaramantici , dato che appena annunciato l’evento di aprile, abbiamo segnato due vittorie storiche! Vogliamo stringere un forte legame con Jesi e con le Marche perché questo evento diventi una bella tradizione. Un evento significativo anche in termini di promozione a livello internazionale dato che sarà seguito dalle televisioni di moltissimi Paesi.” “ Sarà una bella festa di compleanno per i cinquant’anni del nostro club- ha detto il presidente del Rugby Jesi 1970 – Luca Faccenda- come meglio non avremmo potuto festeggiare. Sarà un appuntamento molto importante , a cui dedichiamo già da mesi tutto l’entusiasmo , l’attenzione e la cura per l’organizzazione e vogliamo coinvolgere anche tutti i club del territorio regionale perché si tratta di un evento che andrà nel circuito internazionale.” Nato nel 2001 con il nome di Celtic League, il Guinness PRO14 è un campionato internazionale che vede la partecipazione delle formazioni più rinomate di Irlanda, Scozia, Galles, Italia e Sudafrica. Si tratta pertanto di una competizione di altissimo livello, giocata su due diversi emisferi: Europa e Africa, con il coinvolgimento di quattordici squadre divise in due gironi da sette. Le Zebre, unica squadra italiana iscritta al torneo assieme al Benetton Rugby con il quale condividono la quasi totalità degli atleti della Nazionale Italiana, prendono parte al campionato celtico a partire dalla stagione 2012/13 e quest’anno sono state collocate nel “Girone A” in compagnia degli Irlandesi del Leinster, dei Nordirlandesi dell’Ulster, dei Sudafricani Cheetahs, degli scozzesi Glasgow Warriors e dei Gallesi Dragons e Ospreys. I Southern Kings, di contro, trovano spazio nel “Girone B”, condiviso con gli Scozzesi dell’Edinburgh Rugby, i Gallesi Scarlets e Cardiff Blues, gli Irlandesi del Connacht e del Munster e i trevigiani del Benetton Rugby.
A partire dall’estate del 2017, la guida della panchina zebrata è in mano a Michael Bradley, ex mediano di mischia della Nazionale Irlandese con la quale vanta 40 presenze da titolare tra il 1984 e il 1995. Quest’anno il 57enne originario di Cork ha intrapreso la sua terza stagione consecutiva in qualità di head coach della franchigia federale; il tecnico irlandese, già capo allenatore del Connacht, dell’Edinburgh Rugby, della Nazionale Georgiana e ad interim anche di quella Irlandese, è infatti ad oggi l’head coach più “longevo” della storia dello Zebre Rugby Club. A dare fiducia e continuità al lavoro dell’ex n° 9 è soprattutto il buon gioco offensivo che l’Irlandese ha portato con sé a Parma: un rugby molto propositivo che ama la ricerca degli spazi alla mano e capace di impensierire avversari di qualsiasi taglia. Lo si è visto nei risultati centrati dalle Zebre in questa prima metà di 2019/20: le quattro vittorie sin qui raccolte – di cui due in Guinness PRO14 (contro Dragons e Cheetahs) ed altrettante nella coppa europea Challenge Cup (contro le due compagini francesi del Brive e dello Stade Français) – hanno visto Bisegni e compagni andare in meta in quattro o più occasioni, ottenendo pertanto in tutti e quattro i successi il punto di bonus offensivo. Oltre al capitano delle Zebre , Tommaso Castello e del Rugby Jesi 1970 , Antonio Pulita , è intervenuto anche il capitano storico delle Zebre, attuale team manager, ed ex nazionale Andrea De Rossi che ha rimarcato la volontà di far appassionare a questo sport troppo poco conosciuto in Italia. Gli avversari di giornata, i Southern Kings, albergano ad oggi all’ultimo posto del Girone B a quota 6 punti, benché con due partite in meno disputate: i due derby in programma con l’altra formazione sudafricana dei Cheetahs a cavallo tra gennaio e febbraio. La franchigia di Port Elizabeth è iscritta al Guinness PRO14 a partire dal 2017, anno in cui la competizione assunse il nome e la formula attuale. Da allora la squadra dell’emisfero australe ha incontrato le Zebre
solamente in due occasioni, perdendo prima in Sudafrica il 27 settembre 2017 (17-43 nel primo storico successo di un club italiano in Sudafrica) e successivamente a Parma il 31 agosto 2018 (32-16). La franchigia federale scenderà pertanto sul campo del “Carotti” difendendo la propria imbattibilità con i Sudafricani, confidente del caloroso sostegno che la comunità ovale di Jesi e del centro Italia non faranno di certo mancare al XV multicolor, il quale per l’occasione potrà contare sul rientro in rosa dei suoi sedici atleti Azzurri convocati ieri per il Sei Nazioni 2020. LO STADIO CAROTTI DI JESI La sfida di sabato 18 aprile tra Zebre e Southern Kings si giocherà allo Stadio “Pacifico Carotti”, impianto di 5.000 posti a sedere in gestione al Comune di Jesi, già “Città Europea dello Sport” per il 2014. Inaugurato nel 1932, lo stadio conobbe un lavoro di completa ristrutturazione nel 1984, in occasione della promozione in Serie C1 della Jesina Calcio, società militante in Serie D che ancora oggi disputa le proprie partite casalinghe al “Carotti”. La struttura odierna prevede due tribune cui una coperta da 2500 posti ed una gradinata da 1000 alle quali si aggiunge una curva dalla capienza di 1.500 spettatori. Lo stadio jesino ha già ospitato una gara di rugby internazionale; si tratta del match del Sei Nazioni femminile che il 4 febbraio 2017 ha visto le Azzurre di Di Giandomenico uscire sconfitte contro il Galles nel 1° turno del torneo. L’impianto dista 2 km a piedi dalla stazione di Jesi, la quale prevede dei collegamenti ferroviari diretti con Perugia e Roma. La città della vallesina è situata a circa 20 km di distanza dall’Aeroporto delle Marche e dall’uscita di Ancona Nord dell’A14 Bologna-Taranto lungo la strada statale s76 che unisce la costa marchigiana con l’Umbria.
Il biglietto per assistere alle due sfide sono in vendita sul circuito Ciaotickets, sul sito web www.Ciaotickets.com e nei quasi 1000 punti vendita abilitati su tutto il territorio nazionale.
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