ROBES POLITIQUES DONNE POTERE MODA - ITALIANO - Textilmuseum St.Gallen
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ROBES POLITIQUES DONNE POTERE MODA ITALIANO
pubblicazione per la mostra robes politiques – donne potere moda 19.3.2021– 6.2.2022 te nell’ambito domestico. A partire dal- la metà del XIX secolo, in vari paesi di POTERE FEMMINILE stampo occidentale ciò portò a proteste, finché in molti stati le donne riuscirono E IMPOTENZA a ottenere il diritto di voto e di elezione UNA nella prima metà del XX secolo. CLASSIFICAZIONE Nel XIX secolo, la Svizzera era una del- STORICA le democrazie più progredite. Eppure, è stato uno degli ultimi stati europei a in- trodurre, nel 1971, il diritto di voto e di In passato, i troni d’Europa erano oc- elezione per le donne. Fino a quel mo- cupati quasi esclusivamente da uomini. mento, alle donne svizzere era vietato Le donne che governavano a pieno ti- ricoprire cariche politiche. La Svizzera tolo costituivano un’eccezione. In alcu- è ancora molto lontana dall’uguaglian- ni paesi, le donne delle famiglie regnan- za numerica nel Parlamento e nel Con- ti erano escluse per legge dalla succes- siglio federale. sione al trono. Tuttavia, a volte capitava che, anche in quei paesi in cui non era prevista una linea di successione femmi- nile, delle reggenti potessero governare per un periodo limitato in sostituzione di un sovrano. Anche nel ruolo subordi- nato di regina madre o regina consorte, le donne erano tutt’altro che prive di au- torità ed erano in grado di tirare le fila della politica. Con la Rivoluzione francese del 1789 fu abolita la monarchia assoluta e si instau- rarono nuove condizioni politiche, fon- date sul principio che il detentore del potere statale non fosse più un singo- lo sovrano, bensì il popolo. La politica era considerata un affare completamente maschile, mentre le donne erano relega- Textilmuseum St.Gallen
contenuti ROBES POLITIQUES DONNE POTERE MODA I FASHION STATEMENTS L’ABBIGLIAMENTO Subito dopo l’elezione delle consigliere fede- COME STRATEGIA 4 rali* del 2018, la televisione svizzera trasmi- se un contributo in cui un professionista della II NEI MEDIA comunicazione e un esperto di stile commen- tavano l’aspetto di Karin Keller-Sutter e Viola ICONE (DI MODA) Amherd, appena elette. La trasmissione fece in- E SCANDALI 7 sorgere l’opinione pubblica, perché aveva reso evidente che le donne politiche corrono tutto- III NESSUNA DI NOI ra il rischio di essere giudicate per l’apparenza, DIMOSTRARE anziché per le loro competenze e qualifiche. SUPERIORITÀ 10 In occasione dell’anniversario del suffragio IV IN MEZZO AGLI UOMINI femminile in Svizzera, il Museo tessile di San IMITARE O SPICCARE 12 Gallo espone oggetti che simboleggiano la ri- vendicazione e la rappresentazione del potere V UNA DI NOI femminile nell’evoluzione della società, della DIMOSTRARE politica e della moda. Le donne politicamen- VICINANZA ALLA te influenti si muovono sul filo del rasoio: da POPOLAZIONE 15 una parte, il guardaroba femminile lascia spa- zio a dichiarazioni politiche; dall’altra, le don- VI NEL PALAZZO FEDERALE ne spiccano in ambiti (ancora) a predominan- LE DONNE za maschile e rischiano di incorrere in critiche POLITICHE SVIZZERE per il loro stile di abbigliamento. E LA QUESTIONE DELL’ABBIGLIAMENTO 16 La mostra è intesa come un approccio tema- tico senza ordine cronologico. In sei capito- li, viene esaminato sotto diversi punti di vista l’abbigliamento di donne influenti. Cinquan- ta oggetti tessili illustrano il conflitto tra fem- minilità e posizione di potere, scandalo e ide- alizzazione, vicinanza alla popolazione e rap- presentanza, oltre a mostrare l’uso strategico dell’abbigliamento. Gli esempi concreti di vari secoli e paesi mettono in luce continuità, evo- luzioni e cambiamenti. * Nei testi della presente mostra viene * coerentemente utilizzata la forma femminile Textilmuseum St.Gallen
I FASHION STATEMENTS L’ABBIGLIAMENTO COME STRATEGIA Le sovrane e le donne politi- Quella che dal 1853 fu l’ultima impera- razione del traforo erano presenti nume- che di ogni epoca hanno trice francese, Eugenia de Montijo, cercò rosi capi di Stato e di governo europei. di sottolineare la propria posizione di po- Ma nessuno di loro sfoggiava una mise sfruttato il proprio abbiglia- tere sfruttando la moda. Non proveniva tanto appariscente quanto quella della con- mento in maniera strategica. da una dinastia reale, ma sposò Napole- sigliera federale Leuthard. Indossando la A essere radicalmente diffe- one III, il quale era diventato imperato- « casacca forata », sembrava strizzare sim- re attraverso un colpo di stato. Eugenia bolicamente l’occhio alla costruzione del- renti, però, erano i presuppo- cercò di distrarre intenzionalmente l’at- la galleria come a una delle competenze sti: prima della Rivoluzione tenzione dalla sua dubbia legittimazione chiave della Svizzera. Al contempo, aven- francese, la posizione di politica, conferendo al proprio guarda- do scelto l’etichetta di moda Akris, lascia- roba un ruolo centrale e strategico. Ten- va trasparire orgoglio nazionale e rispet- potere veniva « data da Dio », tò di nobilitare la propria immagine con to nei confronti dell’industria locale. ereditata oppure ottenuta l’ausilio di codici di abbigliamento co- mediante una politica matri- struiti, non tramandati dalla tradizione, 2 Ensemble (da campionario) Akris e di continui cambi d’abito. A ogni modo, moniale mirata. L’aspetto il lusso nel vestiario non servì solo a di- 2016, San Gallo Cotone, armatura a saia, ricamato esteriore delle sovrane ri- stogliere dalle mancanze del suo albero Prestito di Akris Nel 2016, in occasione dell’inaugurazione della specchiava tale ordine divino. genealogico, ma incentivò anche la pro- galleria di base del San Gottardo, l’allora consi- duzione tessile: le « robes politiques » at- Gli stravolgimenti sociali e gliera federale Doris Leuthard stupì tutti con un tribuite a Eugenia, realizzate in materia- outfit stravagante. Indossava un completo che politici causati dalla Rivolu- li sopraffini, costituivano una sorta di pub- sui media venne definito « abito a buchi ». La casacca bianca e il pezzo di sopra con numero- zione francese e la conse- blicità dell’industria tessile francese. si fori ricamati facevano parte della collezione guente perdita di tradizioni 1 Abito da ballo dell’imperatrice primaverile della casa di moda Akris con sede a San Gallo. Scelto appositamente per quel gran- fecero sì che gli abiti sfarzosi Eugenia (1826–1920) de evento, il suo abito svolse la funzione di un 1850–1870 messaggio simbolico. perdessero rilevanza quale Lino, pizzo ad ago TM 03612 simbolo del potere sovrano. Questo abito è attribuito all’ultima imperatrice Da quel momento in poi, il di Francia, Eugenia de Montijo. Pare che il suo consorte, Napoleone III, abbia acquistato per lei guardaroba di una reggente questo abito in pizzo ad ago di Alençon, pagan- dolo 900 franchi. Si dice, inoltre, che vi abbiano subì cambiamenti di moda lavorato 36 donne per 18 mesi. La sottoveste più rilevanti. abbinata non si è conservata. Oltre al materiale e al colore del tessuto, rimangono incerti an- che l’effettiva lunghezza della gonna, il taglio del corpetto e la forma del collo. Considerate le condizioni frammentarie e la datazione incerta, la composizione dell’abito è da intendersi esclu- sivamente come approssimazione all’originale. Con la nuova galleria del San Gottardo, la Svizzera aveva costruito uno dei tun- nel ferroviari all’epoca più lunghi e più costosi del mondo. Il fatto che la popo- lazione avesse approvato il progetto mi- liardario fu considerato come un succes- so ella democrazia diretta e all’inaugu- 4
I 3 Imperatrice Eugenia (1826–1920) occupavano una posizione di primo piano sia Frederick Worth che riprendeva elementi del co- Riproduzione di un dipinto di Franz Xaver dal punto di vista artistico che tecnico. stume da magnate ungherese. Per anni era stata Winterhalter, 1853 fautrice degli interessi ungheresi e, per l’occa- Questo ritratto dell’incoronazione dipinto da sione, si presentò come un’ungherese. Tuttavia, Franz Xaver Winterhalter diventò il ritratto da l’abito rispecchiava le ultime tendenze, infatti parata dell’imperatrice francese Eugenia de era stato disegnato dalla casa di moda parigina Montijo. La seta pregiata, i merletti e i gioielli più rinomata dell’epoca, pur con la particolarità sottolineano il rango della giovane sovrana, ce- del richiamo nazionalista. lando al contempo le origini di Eugenia, eleva- ta a dignità imperiale senza avere sangue reale. La regina Vittoria in un abito viola molto simile. © John Jabez Edwin Mayall, Alamy. 7 Simonetta Sommaruga Consigliera federale 2020 10 Guarnizione 1580–1620 Metallo, pizzo a tombolo TM 00096 Questa guarnizione in pizzo di metallo presenta piccole lamelle mobili (tremolanti), la cui su- perficie levigata brillava con grande effetto alla luce vivida di candele, fiaccole e camini. Orna- 4 Doris Leuthard menti e materiali come perle e pietre preziose, Ex consigliera federale nonché ricami in oro e argento, che catturano 2016 © Keystone e riflettono la luce, esaltavano l’effetto prodotto Simonetta Sommaruga ha indossato questo ve- dall’aspetto di una figura reale. stito di colore rosso segnale nel gennaio 2019, alla cerimonia di apertura del World Economic 11 Arciduchessa e governatrice Isabella Forum (WEF). Ecco come ha commentato lei Clara Eugenia (1556–1633) stessa la scelta dell’abito: « Quando ho aperto il Riproduzione di un dipinto di Forum economico mondiale di Davos, lo scorso Alonso Sanchez Coello, 1586 gennaio, ero tutta in rosso, perché il mio di- scorso evocava un mondo in fiamme, nel quale l’equilibrio climatico è minacciato e le specie si estinguono. » © Keystone 8 Abito da ballo dell’imperatrice Elisabetta « Sissi » (1837–1898) 5 Scarpe dell’imperatrice ca. 1865 Eugenia (1826–1920) Seta, armatura a tela (modificata) 1851–1900 Prestito dell’SKKG di Winterthur, 15016 Seta Le clienti reali, vincolate da interessi nazionali, Prestito del Museo napoleonico della acquistavano in segreto le creazioni di Charles Turgovia, Castello di Arenenberg Frederick Worth a Parigi, per non urtare l’opi- nione pubblica nel proprio paese. Anche la prin- 6 Abito da giorno cipessa « Sissi », imperatrice d’Austria-Ungheria, 1851–1900 comprò anno dopo anno molti capi della casa Seta, armatura a tela (modificata), moiré Worth. TM 52948 Questo abito fu presumibilmente tinto con 9 Ritratto dell’imperatrice l’anilina, un colorante sintetico scoperto nel Elisabetta « Sissi » (1837–1898) 1856. Tale innovazione fece subito tendenza. Riproduzione di una fotografia colorata Per vestiti di questo genere era necessaria una di Emil Rabending, 1866 L’effetto particolare di questo abito realizzato quantità enorme di tessuti di seta. Ciò giovò in In occasione della sua incoronazione a regina nei materiali più pregiati prendeva forma anche particolare all’industria della seta, e soprattutto d’Ungheria nell’anno 1867, l’imperatrice au- nel movimento: nello scintillio dei ricami dorati alle manifatture di Lione, i cui prodotti in seta striaca Elisabetta indossò un abito di Charles e dei gioielli, nel pizzo vibrante, nel gioco di 5
I luci e ombre sulle superfici dei tessuti e nell’o- 15 Ritratto di Caterina II scillazione della gonna. A quest’ultimo aspetto « la Grande » (1729–1796) fa riferimento un dettaglio sartoriale: la crino- Riproduzione di un dipinto di Fyodor lina indossata da Isabella presenta, nella parte Stepanovich Rokotov, 1780 inferiore, un’ampia piega che si curva sull’orlo e In seguito all’assassinio del marito, lo zar Pietro ricade di lato. La struttura della gonna amplifica III, nel 1762 Caterina II si fece proclamare zari- il movimento della persona che la porta e richie- na e autocrate della Russia. Il ritratto sottolinea de passi ordinati e misurati. l’importanza di Caterina attraverso la rappre- sentazione di materiali sontuosi e simboli regali. 12 Frammento Sono presenti porpora, oro e argento, così come 1551–1600, Inghilterra le insegne tradizionali del potere: corona, scet- Lino, seta, metallo, ricamo tro e globo imperiale, nonché il mantello dell’in- TM 33667 coronazione ornato di pelliccia d’ermellino. L’impiego originario di questo ricamo non è chiaro. Si tratta di un finissimo e complesso lavoro d’ago proveniente dall’Inghilterra che, quanto allo stile, è paragonabile agli ornamenti presenti sul corpetto della regina Elisabetta I nel ritratto intitolato « Rainbow Portrait ». 13 Regina Elisabetta I (1533–1603) Riproduzione del « Rainbow Portrait », Isaac Oliver / Marcus Gerards II, 1600–1602 Questo ritratto mostra la regina Elisabetta con un vestito che trasforma il suo corpo naturale in un corpo ufficiale di rappresentanza. Il suo cor- po mortale viene tramutato in un simbolo del potere: indossa una veste che, in senso figurato, vede e sente in tutte le direzioni, elevandola a istanza assoluta di controllo e conoscenza. 14 Stola 1920–1930 Pelliccia di ermellino TM 59344 La candida pelliccia invernale dell’ermellino fu per secoli, quale simbolo di purezza e integri- tà, il segno distintivo del potere regale. Sin dal Medioevo, un capo orlato di pelliccia di ermel- lino rappresentava lo status regale e la pellic- cia con i caratteristici puntini neri della coda faceva parte di molti paramenti reali indossati per l’incoronazione. Nel XX secolo, la pelliccia di ermellino perse il proprio significato regale e iniziò a essere usata come decorazione alla moda di accessori. 6
II NEI MEDIA ICONE (DI MODA) E SCANDALI Ieri come oggi, il guardaroba Un ritratto della regina francese Maria Abito-camicia (chemise à la reine) Antonietta scatenò uno scandalo nel 1783. ca. 1780, Inghilterra delle donne politicamente Lino, armatura a tela, stampato Il quadro la raffigurava con indosso un influenti è stato trattato non leggero vestito di cotone, diventato di Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 0585 L’abito-camicia è un indumento a due pezzi, su come un affare privato, bensì moda dal 1780. L’abito era totalmente cui la vita è stata spostata immediatamente sotto il petto. L’abito-camicia era privo di bordure in come un tema di pubblico diverso dai sontuosi abiti di corte per pizzo, ricami di perline e costose guarnizioni; materiale, modello e lavorazione. La re- dominio. L’abito da loro gina si mostrava nei panni non di una nella maggioranza dei casi non era fatto di seta, bensì di cotone o lino. Nonostante questo tipo di scelto dava di volta in volta sovrana ma di una domestica. Così fa- abito fosse diventato di moda a partire dal 1780 sotto il nome di chemise à la reine, con la sua fog- adito a critiche pubbliche. cendo, infranse il sistema di valori che gia relativamente disadorna non corrispondeva regolava il significato e le funzioni degli Spesso le donne che ricopri- oggetti della quotidianità di corte. Le al tradizionale abbigliamento di corte. vano ruoli statali erano eleva- critiche furono talmente aspre da indur- Alle sue nozze nel 1840, la regina Vitto- te a icone di stile; parallela- re a realizzare una seconda versione del quadro, in cui la regina indossava un ria d’Inghilterra impose una tendenza che mente, a partire dal XIX abito adeguato al suo rango, cioè una perdura ai giorni nostri: indossò un abi- secolo, l’alta moda assunse robe à la française. In questo caso, la ri- to da sposa in raso di seta color crema con rifiniture di pizzo a contornare la scol- un ruolo di rilievo. Uno dei trattista di corte Élisabeth Vigée Le Brun si limitò a cambiare il vestito, lasciando latura e le maniche. Con la sua vita stret- primi e più importanti stilisti ta, la gonna molto ampia e il colore bian- invariata la composizione. fu Charles Frederick Worth. co, è considerato ancora oggi il modello Come couturier delle regine, Allo stesso modo, nel 2008, fece notizia tradizionale dell’abito da sposta classico a livello internazionale la mise della can- occidentale. Se è vero che già negli anni disegnò abiti per la regina celliera tedesca in carica, Angela Merkel, Venti dell’Ottocento il colore bianco si era Vittoria, l’imperatrice Eugenia durante una serata all’Opera. L’abito da imposto come simbolo di innocenza e pu- e l’imperatrice « Sissi ». Oggi- sera dall’audace scollatura cozzava con rezza, furono però le nozze della regina giorno, a essere elette icone l’immagine prevalente di questa donna Vittoria a rendere questa tendenza social- politica, che fino a quel momento non mente accettabile. In precedenza, le don- di stile sono spesso le first aveva messo in mostra la propria femmi- ne indossavano abiti da sposa di vari co- lady o le donne appartenenti nilità e, anzi, aveva fatto del completo con lori. La regina Vittoria dettò anche la moda pantaloni il proprio marchio distintivo. del lutto: il nero come colore del cordo- a case reali. glio nel mondo occidentale vanta una lun- 1 Abito (robe à la française à grand panier) ga tradizione. Le fogge dei vestiti da lut- ca. 1765, Francia to, tuttavia, variavano a seconda della re- Seta, armatura a tela, broccato gione e del rango. Dopo la morte del co- Collezione Kamer-Ruf, 0380 Nel XVIII secolo l’abito di corte era composto niuge nel 1861, Vittoria decise che si sa- da tre pezzi: una sopravveste, una gonna e un rebbe vestita solo più di nero. I vestiti corpetto triangolare. Questi capi venivano portati neri da lutto si imposero come un’usanza sopra un grande panier e un corsetto. Erano rea- lizzati in pregiati tessuti di seta, spesso a fantasia sociale radicata nel corso del XIX secolo. e broccati con fili metallici. Tali abiti, noti come robe à la française, furono usati fino alla Rivolu- Nel XX secolo, poi, a dettare le tenden- zione francese. ze sono le first lady, come Jackie Ken- nedy. La sua limpidezza, la sua sobrietà e la sua linea snella hanno ispirato l’evo- luzione della moda a partire dagli anni Sessanta del Novecento. 7
“ II 2 Vestito da lutto 5 Calza e scarpa della regina Vittoria Duflot, uno dei deputati avrebbe addirittura gri- ca. 1860, Inghilterra (1819–1901) dato « Avanti, sbottona il vestito! ». L’aspetto pa- Seta, armatura a tela, moiré 1801–1900 radossale è che lei aveva comprato quel vestito Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 1190 Seta proprio perché, alcuni mesi prima, era stata cri- Abito da sposa Prestito della SKKG Winterthur, 13909 ticata per avere indossato i jeans in Parlamento. ca. 1865, Inghilterra Questo fatto eclatante è nel frattempo diventato Seta, armatura a tela parte di una campagna francese di sensibilizza- Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 1200 zione contro il sessismo nella quotidianità. 3 Maria Antonietta (1755–1793) 8 Teresa Bellanova (*1958) Regina di Francia Ministra italiana delle politiche agricole Riproduzione di due dipinti di 2019 Élisabeth Vigée Le Brun, 1783 Il giorno del suo giuramento, Teresa Bellanova portava un vestito blu di chiffon con balze, che provocò attacchi offensivi dallo schieramento politico di destra. Bellanova rispose con ironia: il giorno successivo condivise sui social media una sua foto con un vestito giallo a pois neri: #vestocomevoglio La regina inglese Victoria in abito da lutto. © Hulton Archive, Getty 6 Cappotto, della first lady Jacqueline « Jackie » Kennedy (1929–1994) 1964 © Indipendente Agenzia fotografica Prestito della SKKG Winterthur, 0733 9 Angela Merkel (*1954) Cancelliera tedesca 2008 Nel corso degli anni Angela Merkel ha svilup- pato uno stile inconfondibile: pantaloni neri in- tercambiabili, con gamba diritta e ampia. Sopra, un blazer in innumerevoli varianti di uno stesso modello base, progettato dalla stilista tedesca Bettina Schoenbach. Quando la Merkel deviò dal suo stile abituale all’inaugurazione dell’O- pera di Oslo, vi fu un’accesa discussione sulla Jackie Kennedy in Chanel: questo abito diventò sua scollatura. noto in tutto il mondo, in quanto la first lady lo portava il giorno dell’assassinio di John F. Ken- nedy. © Art Rickerby, Getty 7 Cécile Duflot (*1975) Ex donna politica francese 2012 4 Abito Charles Frederick Worth © Keystone ca. 1895, Francia Seta, tessuto jacquard 10 Micheline Calmy-Rey (*1945) Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 1750 Ex consigliera federale Nella seconda metà del XIX secolo l’inglese 2008 residente a Parigi Charles Frederick Worth, Nel 2008 Micheline Calmy-Rey si recò a Tehe- fondatore dell’haute couture, diventò lo stilista ran, nello specifico per sottolineare la presenza ineguagliato dell’alta aristocrazia europea. Gra- © MAX PPP dello Stato alla firma di un contratto di fornitura zie alla sua abile strategia, Worth dettò lo stile Nel 2012, Cécile Duflot è stata fischiata durante di gas a lungo termine tra l’Iran e la EGL, con- nel panorama della moda parigina per quasi una votazione in Parlamento, perché indossa- sociata di Axpo. Per l’incontro con l’allora pre- mezzo secolo. va un vestito a fiori bianco e blu. Stando alla sidente Mahmud Ahmadinejad, si coprì il capo 8
II con un velo. Una foto dell’occasione fece il giro il suo spiccato senso della moda l’ha resa un’ico- del mondo suscitando critiche, tanto che, su cer- na di stile. Ha spesso prediletto creatori di moda ti mezzi di comunicazione, l’attenzione si con- quasi sconosciuti, come ad esempio la stilista di centrò più sul velo che sull’incontro controverso. origini cubane Isabel Toledo. Fu quest’ultima a creare questo vestito di un verde chiarissimo in pizzo San Gallo, che Michelle indossò per l’insediamento del marito. © Reuters 11 Diana Spencer (1961–1997) Ex principessa britannica © Getty 1989 « Lady D » fu per un certo periodo la donna più « Evita », si batteva per gli indigenti, scagliando- fotografata ed è ancora oggi considerata un’i- si contro la classe elevata e la borghesia colta. cona di stile. Nel 1989 indossò un abito di seta Onorava le proprie origini, per dimostrare vici- bianca senza spalline con un bolero ricoperto nanza al popolo. Allo stesso tempo, metteva in di perline, che i media ribattezzarono « Elvis mostra lussuosi abiti di Christian Dior e Jacques dress ». Quel look fu contestato, in quanto rite- Fath insieme a costosi gioielli, diventando così nuto decisamente non appropriato per l’occasio- © Keystone un’icona della moda. ne, una visita di Stato a Hong Kong. In seguito, Diana sfruttò la notorietà dell’ensemble per sco- 13 Grace Kelly (1929–1982) 15 Yulia Tymoshenko (*1960) pi benefici: fu venduto all’asta da Christie’s per Attrice e principessa di Monaco Ex Primo ministro dell’Ucraina tre milioni di sterline nell’ambito di una raccolta L’elegante stile classico di Grace Kelly la rese Figura molto discussa nel suo paese, nel 2004 fondi a favo re di zorganizzazioni per la lotta un modello di moda per moltissime donne già questa donna fu il volto della « Rivoluzione all’AIDS e al cancro. durante la sua vita. A dettare la tendenza erano Arancione ». Tymoshenko e la sua bionda ac- le sue mise fatte di gonne a ruota, camicie con conciatura a treccia diventarono in seguito fiocco e cardigan di cashmere, nonché la leg- più di una semplice immagine del nazionali- gendaria « borsa Kelly » di Hermès che prese il smo ucraino. Con l’azzeccata combinazione di suo nome. Altrettanto caratteristico del suo stile: elementi folcloristici e abiti di marchi dell’alta il modo in cui Grace Kelly si copriva il capo moda occidentale, creò un’immagine iconica di con pregiati foulard di seta, incrociandoli sotto se stessa, trasmettendo al contempo il senso del- il mento e annodandoli dietro la nuca – anche le proprie radici e l’attaccamento alla patria così noto come « stile Kelly ». come mondanità e apertura europeista. © Reuters © Getty © Getty 12 Michelle Obama (*1964) Ex first lady degli Stati Uniti 14 Eva Duarte Perón (1919–1952) 2009 Attrice e moglie del presidente argentino Michelle Obama è entrata nei libri di storia Eva Duarte, di origini umili, nel giro di pochi come la first lady del primo presidente afroame- anni diventò la donna più potente dell’Argentina ricano. Con saggezza, grazia e i suoi modi aperti grazie al matrimonio con il presidente argentino e ispiratori, ha conquistato gli americani, mentre Juan Domingo Perón. Eva Perón, per il popolo 9
III NESSUNA DI NOI DIMOSTRARE SUPERIORITÀ Sin dall’antichità, passando Un ritratto di Eleonora di Toledo, risa- 2 Duchessa Eleonora lente all’anno 1546, immortala la figlia di Toledo (1522–1562) per il Medioevo e fino al Riproduzione di un dipinto di Agnolo del viceré di Napoli in un abito sfarzoso rococò, le reggenti dovevano di pregiato broccato d’oro. All’età di 17 Bronzino, 1545 distinguersi dal resto del anni andò in sposa a Cosimo I de’ Medi- popolo anche attraverso il ci, assumendo così il titolo di duchessa di Firenze. Il rango elevato e l’enorme proprio aspetto. Materiali ricchezza della famiglia della sposa con- nobili, come seta, fili metalli- tribuirono a rafforzare il regno mediceo ci e pregiate pellicce, nonché e le origini di Eleonora furono determi- nanti nel modo in cui venne percepita la la loro complessa lavorazione, sua posizione a Firenze. Come persona rimarcavano la superiorità pubblica, nel contesto del rinvigorito do- delle regnanti. I codici di minio dei Medici, la duchessa assunse la parte di fondatrice di istituzioni religio- abbigliamento dettavano se e di reggente durante le assenze del regole circa l’uso di tessuti marito. Il sontuoso velluto dipinto con pregiati per la rispettiva dovizia di particolari nel quadro del Bron- zino è un simbolo di grande effetto del- classe, contribuendo in tal 3 Abito di corte con strascico della la rivendicazione del potere, del rango e modo al mantenimento della ricchezza. Lo splendore regale dell’a- Marquesa di Rockingham Mary Watson Wentworth (1736–1804) dell’ordine sociale e politico. bito sottolinea l’importanza della casata ca. 1794, Francia dei Medici. Contrariamente a quanto so- Seta, metallo, armatura a tela e a raso, broccato Se per le sovrane di un tem- Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 0575 stenuto in precedenza, il tessuto di quel po l’opulenza nell’abbiglia- vestito non è di origine spagnola, ma va Dopo che Napoleone I e sua moglie Giuseppi- na erano saliti al trono, l’abbigliamento assunse mento era un obbligo, nel senza dubbio attribuito alla produzione una funzione di propaganda politica. Al fine di lusso fiorentina. In altre parole, que- di nobilitare il giovane impero, fu ripresentato caso delle donne politiche di l’abbigliamento sfarzoso della monarchia pre-ri- sto ritratto mette efficacemente in evi- oggi, che non vengono ordi- denza, oltre al rango personale, anche la voluzionaria. Lo strascico applicato all’abito di corte come espressione di stravaganza e autorità nate da un potere superiore maestria dell’industria tessile locale. diventò obbligatorio per il cerimoniale di corte in tutta Europa. ma elette dal popolo, viene 1 Pezzo di stoffa anzi criticato come sperpero 1760, Lione 4 Engageante ca. 1730, Francia Seta, metallo, armatura a tela, broccato di denaro. Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 1170 Lino, pizzo ad ago Il pizzo, uno dei manufatti più costosi, era im- TM 02131 portantissimo per la decorazione degli abiti fem- 5 Frammento minili di corte. Sia il pizzo ad ago che il pizzo a 1700–1715, Francia tombolo si diffusero in Europa verso la fine del Seta, metallo, damasco, broccato XVI secolo. Colletti in pizzo, bordi per le cuf- TM 45035 fie e guarnizioni in pizzo conferivano ai vestiti un tocco decisamente di lusso, poiché il pizzo 6 Frammento rappresentava l’ornamento tessile più costoso. 1601–1633, Italia Seta, metallo, damasco, broccato TM 45172 7 Frammento 1625–1650, Italia Seta, metallo, armatura a tela, broccato TM 45292 10
III 13 Frammento 8 Elisabetta di Francia (1602–1644) partito tedesco SPD, scatenò una bufera di in- 1625–1650, Italia Regina di Spagna e Portogallo dignazione per essersi fatta immortalare su una Seta, armatura a raso, lanciato Riproduzione di un dipinto di foto ufficiale con un orologio Rolex al polso. Le TM 55216 Frans Pourbus il Giovane, 1611 fu rimproverato che un orologio di lusso non è 14 Frammento compatibile con i valori del suo partito. A cau- 1501–1600, Italia sa dell’episodio, Chebli ricevette talmente tanti Seta, velluto messaggi di astio su Facebook da avere disatti- TM 45231 vato il proprio account. 15 Pezzo di stoffa 19 Aurelia Frick (*1975) 1760, Lione Donna politica del Liechtenstein Seta, metallo, armatura a tela, broccato 2018 Prestito della Collezione Kamer-Ruf, 1170 Nel 2018 Aurelia Frick indossò una pelliccia La seta della più alta qualità era imprescindibile all’apertura del Parlamento, a Vaduz. Come ri- per la moda di corte, almeno fino alla Rivolu- ferito dal tabloid « 20 minuti », la pelliccia fece zione francese. Gli abiti di corte di seta erano scalpore. Frick venne accusata di cattivo gusto spesso realizzati da tessuti riccamente decorati e si vide di conseguenza costretta a prendere con fili d’oro e d’argento, quindi estremamen- pubblicamente posizione: « Nel caso di un ri- te preziosi. Se, fino al XVII secolo, l’Italia era cordo di famiglia si pone dunque la questione dominante nella produzione di tessuti di lusso, se debba liberarmene e comprarmi invece un nel XVIII secolo i setifici di Lione ottennero piumino oppure se debba mettermi la pelliccia. fama mondiale. Ho scelto la seconda. » In questo ritratto, Elisabetta di Francia indossa 16 Chi ha mai toccato una vera pelliccia di un vestito la cui stoffa pregiata è abbellita da ermellino? Ecco l’occasione per farlo! sottili tagli diagonali – un tratto decorativo alla moda che poteva essere impiegato in molteplici 17 Imperatrice Giuseppina di Beauharnais variazioni. La base era costituita da un tessuto Bonaparte (1763–1814) di raso, particolarmente adatto a questo tipo di Riproduzione di un dipinto di decorazione: nel tessuto a trama fitta, i bordi ta- François Gérard, 1807–1808 gliati quasi non si sfilacciano, soprattutto quan- In questo ritratto, l’imperatrice francese Giusep- do vengono praticati diagonalmente rispetto alla pina indossa un mantello dell’incoronazione in direzione della trama. Nel Museo tessile viene velluto rosso, ornato con ricchi ricami dorati e conservato un piccolo frammento di un tessuto bordato di pelliccia d’ermellino. Per l’ampissi- simile. I tagli sono stati incollati nel corso della mo mantello, che ricade in un lungo strascico, musealizzazione, certamente nell’ambito di un è stata usata un’enorme quantità di velluto di intervento di restauro. seta, uno dei tessuti preferiti per gli abiti di gala. © Daniel Schwendener Lo stesso dicasi per il bordo di pelliccia, che si 9 Colletto contraddistingue per i caratteristici puntini neri 20 Vaira Vike-Freiberga (*1937) ca. 1610, Spagna della coda dell’ermellino e, per tradizione, era Ex presidente della Lettonia Lino, metallo, pizzo a filet segno dell’appartenenza alla casa reale. Durante il suo mandato, Vike-Freiberga ela- TM 01944 borò uno stile che non passava inosservato, ca- ratterizzato in particolare da completi con vari 10 Fontange motivi realizzati in tessuti damascati e jacquard. ca. 1695, Francia Durante un’intervista radiofonica affermò di Lino, pizzo ad ago avere speso gran parte dei suoi guadagni per TM 01246 acquistare vestiti che non avrebbe mai più mes- Il pizzo, uno dei manufatti più costosi, era im- so. Nonostante questa confessione, si affrettò portantissimo per la decorazione degli abiti fem- a respingere qualunque accusa di stravaganza: minili di corte. Sia il pizzo ad ago che il pizzo a « Una rappresentante dello Stato che si rispetti tombolo si diffusero in Europa verso la fine del non può permettersi di apparire da meno quan- XVI secolo. Colletti in pizzo, bordi per le cuf- do presenzia alle cerimonie ufficiali accanto alle fie e guarnizioni in pizzo conferivano ai vestiti regine d’Inghilterra e dei Paesi Bassi o all’impe- un tocco decisamente di lusso, poiché il pizzo ratrice del Giappone » rappresentava l’ornamento tessile più costoso. 11 Guarnizione 1676–1750 Metallo, strisce di pergamena, pizzo a tombolo TM 01123 18 Sawsan Chebli (*1978) Donna politica tedesca 12 Frammento 2018 ca. 1600 Il lusso ostentato non viene visto di buon oc- Seta, metallo, armatura a raso, broccato chio nelle odierne democrazie occidentali; ciò TM 34131 vale in particolare per le donne politiche della sinistra politica. Sawsan Chebli, esponente del © Alamy 11
IV IN MEZZO AGLI UOMINI IMITARE O SPICCARE L’abito scuro, che sembra non passare mai di moda ed è quasi diventato una sorta di uniforme, è un capo essen- ziale nel guardaroba di un politico. La donna attiva in politica, invece, ha a disposi- zione svariate possibilità per assumere una posizione mediante una scelta pondera- ta di ciò che indossa. Può avvicinarsi visivamente ai propri colleghi, scegliendo un tipo di abbigliamento orientato allo stile maschile. Il tailleur da donna, compo- Nel 1979 Margaret Thatcher fu la prima In particolare la borsa fu per molti il sim- sto da giacca e pantalone o donna ad assumere la carica di Primo mi- bolo del suo stile da donna di potere. Il- gonna al ginocchio, è oggi nistro del Regno Unito. Nel corso di un termine inglese « handbagging », che de- decennio diventò una delle donne più finisce un attacco verbale verso opposi- sinonimo di autorità e pro- potenti al mondo. Ciò si rifletteva anche tori e colleghi, divenne talmente popo- fessionalità. Marchi come nel suo guardaroba, che era una compo- lare durante il suo governo, da essere Chanel, Jil Sander o Giorgio nente fondamentale della sua immagine inserito nel dizionario della lingua ingle- Armani sono pionieri di una pubblica. Con l’austero tailleur da uffi- se Oxford English Dictionary. cio, il caschetto cotonato e la collana di moda donna moderna che perle, nella sua veste di « Lady di ferro » 1 Completo del Primo ministro combina elementi femminili dettò una moda che esprimeva al con- Margaret Thatcher (1925–2013) Aquascutum e maschili. tempo potere e femminilità. Al pari dell’ar- ca. 1989, Inghilterra matura di un cavaliere, i suoi vestiti ave- Lana, seta, armatura a saia Prestito di Sir Peter Wood vano la funzione di attirare tutti gli sguar- Questo completo fu indossato da Margaret Tha- di e respingere ogni attacco. In un am- tcher nel maggio 1989, in occasione del 10. anni- bito tradizionalmente dominato da uo- versario della sua prima elezione a Primo ministro mini, il suo stile emanava efficienza e au- britannico. Thatcher era nota per il suo aspetto impeccabile in qualunque circostanza. Nel 1984, torità. Allo stesso tempo, seppe sfruttare l’IRA compì un attacco bomba al Grand Hotel di consapevolmente la propria femminilità, Brighton, dove il Primo ministro e il suo entou- dando origine a uno stile signorile che rage pernottavano in occasione di un congresso caratterizzò il « power dressing » degli del partito. La Thatcher, che al momento dell’e- splosione stava lavorando al suo discorso per la anni Ottanta del Novecento. conferenza, non ha mancato di cambiarsi d’abito per il giorno seguente, prima di essere scortata fuori dalle macerie alle 3 del mattino. 12
IV Fino al XIX secolo, uomini e donne dell’a- 4 Abito da uomo da Alain Berset (*1972) 7 Completo ristocrazia si vestivano in maniera ugual- Consigliere federale Giorgio Armani Giorgio Armani, Hugo Boss Anni '80, Italia mente sfarzosa. La moda era intesa come Tessuto misto, cotone, armatura a tela Tessuto misto, armatura a raso un lusso nel vestiario ai fini della rappre- Prestito di Alain Berset TM 59305 sentanza. Luigi XIV introdusse una va- Giorgio Armani ha trasferito con successo i ca- ratteri essenziali della moda maschile in quella riante dell’uniforme militare come abito femminile: ha tramutato il blazer da uomo in da uomo per eccellenza. Il justacorps, giacca da donna e ha soppiantato la tradiziona- come era chiamato quel tipo di giubba, le giacca da abito. L’abbigliamento femminile era aderente fino alla vita e poi scende- di Armani rinuncia ancora oggi al superfluo e punta sulla comodità, senza perdere lo stile va fino al ginocchio. Veniva abbinato a professionale. un gilet e a dei pantaloni al ginocchio. Il materiale e la foggia variavano a secon- 8 Smoking da del rango sociale di chi lo indossava. Yves Saint Laurent 1967, Francia Negli anni successivi alla Rivoluzione Lana, armatura a tela francese, i pantaloni lunghi diventarono Alain Berset indossò questo abito, tra le altre Prestito del Museo Svizzero della Moda, la norma per gli uomini. In Francia as- occasioni, il giorno in cui fu eletto al Consiglio 2002-0160 federale nel dicembre 2011. © Bieler Tagblatt Nella collezione autunno/inverno del 1966, sunsero una valenza politica, perché i Yves Saint Laurent introdusse lo smoking da pantaloni al ginocchio rientravano nel 5 Abito da uomo di Michael Töngi (*1967) donna, all’epoca ancora ritenuto scandaloso. guardaroba della nobiltà ormai caduta Consigliere nazionale Nonostante nel 1934 Marcel Rochas avesse di- in discredito. Inoltre, i tessuti di lana dai WE, Cotondoux segnato il primo tailleur pantalone per donna Tessuto misto, cotone, armatura a tela e Marlene Dietrich portasse dei completi ma- colori spenti presero il posto delle sete Prestito di Michael Töngi schili su misura già in quel periodo, il tailleur a fantasia, aprendo la strada a uno stile pantalone divenne famoso solo grazie a Yves di abbigliamento più modesto e più ra- Saint Laurent. zionale. L’epoca borghese del XIX seco- 9 Tailleur pantalone lo segnò, infine, l’abbandono definitivo Jil Sander degli abiti in seta dai bellissimi colori. Anni '90, Germania La finanziera sostituì gradualmente il frac Tessuto misto, armatura a saia TM 59304 e, a sua volta, dopo il 1870 fu soppian- Jil Sander è famosa per il suo stile sobrio. Li- tata dalla più moderna giacca. E con ciò nee chiare, design minimalista e colori senza si concluse in larga parte l’evoluzione tempo sono le caratteristiche dei suoi modelli. I dell’abito da uomo, così come viene por- suoi tailleur pantalone e i suoi freschi completi con blazer, che si adattano di volta in volta alla tato ancora oggi. L’abito maschile non lascia molta libertà alla moda dominante grazie a lievi modifiche nel moda. Se c’è un uomo che sa sfruttarne le pos- taglio, sono sinonimo di eleganza e qualità. La L’odierno abito maschile rende presso- sibilità, è sicuramente Michael Töngi. Le camicie stilista riesce a dare un tocco femminile crean- con motivi colorati, abbinate a un normalissimo do un blazer aderente e leggero quasi quanto ché uniforme l’aspetto degli uomini; sol- completo, sono diventate il suo marchio distin- una camicetta. tanto la cravatta, i calzini o l’uso di spil- tivo. Töngi indossò questo completo nel 2018 le e distintivi conferiscono un tocco in- per il suo giuramento in qualità di consigliere 10 Amelia Bloomer (1818–1894) dividuale. nazionale. © Keystone Attivista americana antesignana del femminismo 6 Completo 1849 2 Justacorps Chanel Dagherrotipo 1770–1790, Francia ca. 1970, Francia Prestito: Martin Kamer Seta, armatura a tela, ricamato Seta (ciniglia), metallo, lavorato a maglia A partire dal 1851, Amelia Bloomer e le sue TM 21479, 21500, 21501 TM 59330 compagne di lotta lanciarono dei lunghi e ampi Nel 1954 Gabrielle « Coco » Chanel creò un com- pantaloni da donna raccolti alle caviglie, chia- 3 Frac pleto composto da una giacchetta comoda e da mati « pantaloni Bloomer ». Sopra di essi veniva ca. 1850, Svizzera una gonna leggermente svasata di tweed a trama indossata una gonna più corta della stessa stof- Lana, armatura a tela, follato larga. Questo « tailleur Chanel », come venne pre- fa. Con questa iniziativa, avevano intenzione TM 55247 sto battezzato, ha subito continue modifiche da- di riformare l’abbigliamento femminile. La Per tutto il XIX secolo, il frac rivestì un ruo- gli anni '50, tuttavia il suo modello base è giunto maggioranza della popolazione, tuttavia, tro- lo importante quale capo elegante della moda fino ai nostri giorni. Questo elegante completo vava scandaloso l’abito Bloomer, accettandolo maschile. è stato indossato in tutto il mondo da donne al massimo per le attività sportive delle donne. benestanti e professionalmente attive, anche se Su questo dagherrotipo, Amelia Bloomer in- non sempre si trattava dell’autentico « Chanel », dossa un pantalone dal taglio diritto sotto la bensì di imitazioni di qualunque fascia di prezzo. gonna più corta. 13
IV 11 Primo ministro gna a favore della tolleranza e del multicultu- 16 Donald Trump (*1946) Margaret Thatcher (1925–2013) ralismo, onorò entrambi gli eventi. E al Forum Ex presidente degli Stati Uniti Riproduzione di un disegno di Michael Economico Mondiale di Davos? Calzini viola L’aspetto e le abitudini di abbigliamento di Do- Leonard, 1980 con paperelle gialle. nald Trump sono state spesso oggetto dell’at- La caricatura « Il suo primo anno » mostra il tenzione dei media negli ultimi anni. La sua Primo ministro Margaret Thatcher nei panni 14 Gerhard Schröder (*1944) pettinatura, la cravatta troppo lunga, gli abiti di Giovanna d'Arco, circondata da vari ministri Ex cancelliere tedesco costosi ma che non gli stavano bene, il colore del governo rappresentati come putti. Il dise- della carnagione… Nonostante tutto, queste gno fu commissionato dal Sunday Times. critiche sembrano nulla in confronto agli arti- coli sull’abbigliamento di sua moglie, Melania 12 La nobile bernese Katharina von Trump. Wattenwyl (1645–1714) Riproduzione di un dipinto di Theodor 17 Yanis Varoufakis (*1961) Dietrich Roos, 1674 Ex ministro delle finanze della Grecia Nel 2015 il ministro greco delle finanze Va- roufakis entrò in scena come oppositore degli altri paesi dell’eurozona. Cercò di concordare un’alternativa alla severa politica di austerità © Keystone dell’Unione europea, ma senza successo. Va- roufakis divenne il volto della crisi politico-fi- Anche i politici uomini corrono il rischio di nanziaria, attirando enormemente l’interesse subire critiche per il proprio modo di vestirsi. dei media. Girò l’Europa con stivali di pelle, Per esempio, l’ex cancelliere tedesco Gerhard giaccone in pelle e camicia fuori dai pantaloni. Schröder fu oggetto di giudizi negativi sui Si presentava così nel ruolo dell’outsider che giornali quando, fresco di carica, si fece im- non ha tempo per l’etichetta. mortalare dal fotografo delle star Peter Lind- bergh. I suoi detrattori lo chiamavano « Can- celliere in cashmere » o « cancelliere Brioni », soprannomi di cui il politico del partito SPD © Fondation du Château de La Sarraz/C. Bornand. non si liberò mai. Katharina von Wattenwyl fu arrestata nel 1689 15 Joschka Fischer (*1948) perché accusata di essere una spia del re fran- Ex politico tedesco cese Luigi XIV. Già da giovane aveva suscitato Joschka Fischer indossò una giacca di tweed scalpore con il suo comportamento giudicato pesante e scarpe da ginnastica in occasione del poco femminile per l’epoca: era abile a cavallo, suo giuramento in qualità di ministro dell’am- si immischiava negli affari politici e duellava. Il biente nel 1985. La scelta di questa mise era © Keystone dipinto del 1674 documenta con grande effetto una provocazione, dato che a quel tempo le la sua rottura con i modelli prestabiliti: si fece scarpe da ginnastica simboleggiavano la ribel- 18 Interviste filmate con consiglieri ritrarre con la fluente chioma ondulata, l’arma- lione: essendo il primo tra i Verdi a diventare nazionali e agli Stati sulla questione tura e la pelliccia di ermellino. ministro in Germania, con un abbigliamento dell’abbigliamento Sessione autunnale informale voleva esprimere che, quale espo- 2020 al Palazzo federale 13 Justin Trudeau (*1971) nente del partito ecologista, non faceva par- © Riprese di: Eveline Falk, Daniel Leippert e Primo ministro canadese te dei soliti politici con abito scuro e camicia Adrian Aeschbacher su incarico del Museo bianca. Poco dopo passò anche lui all’abito tessile classico. 19 Manuali « Dress for Success » di John T. Molloy ed Edith Head Dagli anni '60 agli anni '80 Completo, tailleur pantalone, spalline imbot- tite, collana di perle: quando si tratta di don- ne in ruoli di potere, nella moda si usa spesso l’espressione « power dressing », argomento su cui tantissime riviste dispensano consigli. Le classiche nozioni di abbigliamento formale ap- © Keystone paiono oggi decisamente sorpassate, in quanto Trudeau utilizza i calzini per mandare messag- negli ultimi anni ha preso piede un dress code gi riguardanti la moda e la politica. Durante che lascia alle donne con ruoli pubblici molta un’intervista con un’emittente statunitense, il più libertà di scelta su cosa indossare rispetto Primo ministro canadese lasciò intravedere ad alcuni decenni fa. da sotto i pantaloni dei calzini rossi con foglie d’acero bianche. In occasione della parata del Gay Pride a Toronto, che coincise con la fine del Ramadan, indossò dei calzini a righe co- lorate con la scritta « Eid Mubarak » (« buona festa »): in questo modo Trudeau, che si impe- © Keystone 14
V UNA DI NOI DIMOSTRARE VICINANZA ALLA POPOLAZIONE Le donne politiche di oggi si Oggigiorno, è difficile riconoscere una predecessora Doris Leuthard, è stata nel Vallese, consigliera federale unicamente dal suo dove a riceverle c’erano gli esponenti politici del trovano in una situazione Cantone e la popolazione. abbigliamento. Al contrario, l’usciera del- complessa per quanto riguar- la Confederazione al suo fianco è imme- da il loro abbigliamento: diatamente identificabile. In occasione un’immagine esageratamente di cerimonie e apparizioni ufficiali, que- sta funzionaria indossa il mantello for- opulenta o sfarzosa comporta male, la toga. Sotto la toga, così come il rischio di essere considera- durante lo svolgimento del servizio or- te snob. Al contempo, sono dinario presso il Palazzo federale, indos- sa una giacca lunga formale insieme a un le facenti funzione del popo- cappello a due punte come copricapo. La © Keystone lo al servizio del proprio toga, che viene portata come veste uffi- 3 Foto delle gite del Consiglio paese e devono svolgere ciale di foggia simile anche dalle giudici federale del anno 2011 o dalle professoresse universitarie, fu un’e- Dopo l’ultima seduta ordinaria del Consiglio ruoli di rappresentanza. voluzione della pellanda, un soprabito federale, le consigliere e i consiglieri federa- Questo dissidio è particolar- dell’alta borghesia. La giacca lunga de- li partono per la loro tradizionale gita di due giorni. Vi partecipano anche il cancelliere della mente evidente nelle appari- rivò, invece, dalla redingote, un soprabi- Confederazione e i due vicecancellieri. Dal 1957 to usato dagli uomini a cavallo. Il cap- questa gita ha luogo ogni anno, di norma nel zioni pubbliche informali, ad Cantone d’origine della presidente o del presi- pello a due punte fece la sua comparsa esempio durante la tradizio- come copricapo da uomo negli anni Ot- dente in carica della Confederazione. nale gita di due giorni del tanta del Settecento; è stato mantenuto 4 Kamala Harris (*1964) nell’uniforme militare e nell’abito di gala Vicepresidente degli Stati Uniti Consiglio federale, che si Foto: Screenshot dal profilo Instagram di diplomatici e ufficiali della Marina. svolge ogni anno. Ovviamen- di Kamala Harris In seguito all’annuncio della vittoria di Biden te, anche gli abiti di tutti i L’usciera non si occupa soltanto di ser- alle elezioni, la vicepresidente designata degli vizi e commissioni, ma svolge anche com- Stati Uniti, Kamala Harris, ha pubblicato un vi- giorni possono essere usati deo sui social media. Ripresa subito dopo avere piti di protocollo, ad esempio durante il in modo consapevole per giuramento del Consiglio federale. Nel fatto jogging, si è detta entusiasta della vittoria comune: « We did it. We did it, Joe! ». Attraverso trasmettere il messaggio: io 2005, Petra Huber-Neff fu la prima don- questo video spontaneo, girato in una situazione na con il ruolo di usciera della Confede- quotidiana, Harris ha dimostrato di essere e di sono una di voi. volere restare vicina alla realtà di vita della po- razione accanto al consigliere federale polazione che sta per cogovernare. Samuel Schmid. Oggi, a livello federale, prestano servizio cinque usciere e otto 5 Jacinda Ardern (*1980) Primo ministro neozelandese uscieri della Confederazione. Foto: Screenshot dalla videochat di Jacinda Ardern su Facebook 1 Divisa da usciera della Confederazione Durante il lockdown della primavera 2020, Fibra sintetica, armatura a saia, argento dorato Jacinda Ardern ha risposto alle domande dei Prestito della Cancelleria federale/ cittadini in una videochat su Facebook. Per l’oc- Kostüm Kaiser casione indossava una felpa scolorita; sullo sfon- do, si intravedeva la sua bambina che saltellava. 2 Viola Amherd (*1962) Con questa sua apparizione, Jacinda Ardern ha Consigliera federale svizzera dimostrato di conoscere per esperienza diretta Alcuni giorni dopo l’elezione al Consiglio fede- la quotidianità dello smart working: « Perdonate rale, le consigliere e i consiglieri federali appena questo abbigliamento casual, mettere a letto i eletti si recano nel proprio Cantone di origine bambini piccoli può rivelarsi un’attività caotica, per festeggiare. Così Viola Amherd, accompa- per questo non indosso i miei abiti da lavoro », gnata dall’usciera della Confederazione e dalla ha detto la donna. 15
VI NEL PALAZZO FEDERALE LE DONNE POLITICHE SVIZZERE E LA QUESTIONE DELL’ABBIGLIAMENTO Le consigliere federali sono 1 Dipinto « Wunder Schweizerland, « Di norma cerco di sottolineare la mia femmini- werthster Freyheit höchster Zier » lità, lo considero importante e giusto. » tenute a rispettare un codice Anonimo, ca. 1612, presumibilmente Zurigo di abbigliamento unicamente Olio su tela Prestito del Museo Nazionale Svizzero, 3 Abito da sera di Doris Leuthard (*1963) Ex consigliera federale in rare occasioni, come ad LM-65151 Akris Questo dipinto mostra per la prima volta la Seta, metallo, armatura a tela esempio ai ricevimenti di personificazione della patrona svizzera Helve- Prestito del Museo d’Argovia Stato, per i quali il dress tia. Nell’« antico abito virginale » porta, a mo’ di corona, gli stemmi dei 13 Cantoni originari. A code viene stabilito dalla corteggiare Helvetia vi sono tre principi europei su ciascun lato: il Margravio di Baden, l’Arciduca nostra attuale presidente d’Austria, il Duca di Savoia, i due re di Spagna e della Confederazione. Il Francia, e il Doge di Venezia. Le donne sono state effettivamente a lungo escluse da ruoli politici Regolamento del Consiglio attivi, ma in tutta Europa, specialmente a partire dal XIX secolo, erano sempre presenti allegorie degli Stati impone soltanto femminili come personificazioni dello Stato, che rappresentavano la comunità e la nazione. un « abito decoroso ». Il Con- L’ex presidente della Confederazione Doris siglio nazionale non prevede 2 Costume tradizionale di Lucerna di Leuthard all’apertura della cena di gala con Yvette Estermann (*1967) questo abito da sera. © Keystone un codice di abbigliamento. Consigliera nazionale Seta, lana, lino, cotone, armatura a tela « Ho indossato questo vestito due volte. Ci sono Queste regole aperte e la Prestito di Yvette Estermann abiti da sera che non è possibile mettere spesso. varietà della moda femminile È stato subito oggetto di commenti… La prima volta l’ho indossato al gala per il 50° anniversa- offrono infinite possibilità, rio della Nuova Banca d'Argovia nel 2015 e poi nel maggio 2017 per l’incontro con il presidente che le donne politiche sviz- cinese Xi Jinping, in occasione della sua visita di zere sanno sfruttare in modi Stato di tre giorni in Svizzera. È stata una visita importante per le relazioni Svizzera-Cina e si è diversi. rivelata molto proficua. » 4 T-shirt con la croce svizzera di Anita Fetz (*1957) Yvette Estermann nella sala del Consiglio naziona- Ex consigliera nazionale e agli Stati le con il Costume tradizionale di Lucerna. © Keystone Swisstouch Fibre miste, maglia, stampato « Questo vestito l’ho indossato nel 2007 al primo Prestito di Anita Fetz giuramento del Consiglio nazionale. Il giorno se- guente, il quotidiano Blick ha riportato la foto in prima pagina. Alcuni colleghi hanno in seguito af- fermato: ‹ Lavoro da così tanti anni in Parlamento e non sono ancora mai riuscito a finire in prima pagina. Tu sei qui da appena un giorno e già ti sei guadagnata la copertina. ›» « Una volta una donna mi ha detto che non pote- va immaginare di fare politica solo perché si viene sempre criticati per ciò che si indossa. Come linea generale, non solo per quanto riguarda l’abbiglia- mento, ritengo che la migliore medicina sia forse mettere subito da parte l’irritazione e poi riderci Anita Fetz con la t-shirt raffigurante la croce sviz- sopra. Altrimenti non sarebbe possibile assumere zera nella sala del Consiglio nazionale. © Keystone tali incarichi. Bisogna sicuramente avere le spalle larghe. Comunque è tipico delle donne volere « Ho indossato questa maglietta nella sessione piacere a tutti ed essere più perfette possibile. » autunnale 2001 del Consiglio nazionale, in 16
VI occasione del dibattito riguardante l’iniziativa « La barzelletta ‹ Che cosa fa Ruth Dreifuss con 8 Tubino di Karin Keller-Sutter (*1967) per l’adesione della Svizzera all’ONU. Era chia- i suoi vecchi vestiti? – Li indossa! › fu inventata Consigliera federale ro che nel dibattito parlamentare ci si sareb- in una trasmissione radio umoristica e la si sente Akris be trincerati nelle solite posizioni. L’UDC con ancora oggi. Ovviamente non è proprio così, an- Seta, armatura a tela il suo nazionalismo e la retorica sentimentale che se in effetti si trattava (quasi) sempre della Prestito di Karin Keller-Sutter della neutralità, da una parte, contro i partiti di stessa immagine: nero o blu scuro, con un fou- centro-sinistra, dall’altra. Ho riflettuto su come lard colorato o un gilet. » potessi interrompere questo circolo vizioso una volta per tutte. L’idea mi è venuta con la t-shirt 6 Sequenza del filmato raffigurante la croce svizzera. Sulla scorta del « Die sieben Bundesrätinnen » motto ‹ un’immagine vale più di 1000 parole ›, (Le sette consigliere federali) mi sono presentata al Consiglio come patriota SRF DOK del 2018 di sinistra sostenendo il messaggio chiave: ‹ La © SRF Svizzera e i suoi simboli appartengono a tutti e non coincidono con l’isolazionismo della destra 7 Completo di Andrea Gmür (*1964) conservatrice né con la neutralità. › » Consigliera agli Stati Ursula Onorati, Le Sarte Pettegole Karin Keller-Sutter © Joel Hunn 5 Foulard e « spilla con il sole » Tessuto misto, armatura a tela di Ruth Dreifuss (*1940) Prestito di Andrea Gmür « Porto molto volentieri i capi del marchio Akris. Ex consigliera federale Non passano mai di moda e sono adatti a me. Fabric Frontline « Sono rimasta davvero sorpresa il giorno in cui, Conosco e stimo da molto tempo lo stilista e Seta, armatura a tela, incisione, in concomitanza con l'elezione al Consiglio de- direttore creativo Albert Kriemler. Questo vesti- stampato, ottone dorato gli Stati, sul giornale Luzerner Zeitung ho visto to in particolare l’ho indossato con piacere per Prestito di Ruth Dreif due foto che mi ritraevano con questo blazer e molti anni. » nell’articolo che le accompagnava c’era scritto che questo capo mi aveva ‹ portato fortuna ›. L’ho « L’aspetto esteriore ha sicuramente la sua im- trovato alquanto singolare, perché non sapevo di portanza, e in maniera crescente anche negli avere un ‹ portafortuna‹ nell'armadio. Nel mede- uomini… Basti pensare a Johnson o a Trump! simo articolo figurava un elenco delle occasioni Ma il modo migliore per mettersi in buona luce in cui lo avevo indossato e mi ha meravigliata continua a essere fare della buona politica. » che si tenesse traccia di una cosa simile. Per gli uomini, sicuramente a nessuno verrebbe una 9 T-shirt di Tamara Funiciello (*1990) tale idea. » Consigliera nazionale H&M « Mi è già capitato più volte di notare che la Fibre miste, maglia gente si ricorda di avermi vista in televisione, e Prestito di Tamara Funiciello magari persino con quale giacca, ma non ha più la minima idea di cosa io abbia detto. Perlomeno il riscontro era stato positivo. Al contempo, a Ruth Dreifuss con il foulard con causa di tutte le critiche che noi donne dob- rose stampate. © Keystone biamo subire, questa tendenza a ridurre tutto alle apparenze è anche uno svantaggio. A volte, Quando Ruth Dreifuss fu eletta al Consiglio però, mi sembra che siamo noi donne le più se- federale nel marzo 1993, portava una spilla a vere nel criticare le persone del nostro stesso forma di sole sulla camicetta. Questa spilla sesso. Spesso si tratta di chiacchiere su chi è una diventò in seguito il simbolo del sostegno alle buona madre o una madre snaturata, oppure su donne nella politica. Per il 50° anniversario del quanto peso ha preso o perso. Ritengo che do- suffragio femminile, il Partito Socialista Svizzero vremmo essere più solidali. » Tamara Funiciello © Franziska Roth ripropone la spilla a forma di sole. « Non cerco di ridurre le occasioni di critica con « Nel 1993, la mia vita è cambiata radicalmente il mio abbigliamento, anzi non gli do impor- nel giro di tre giorni: dalla mia nomina come tanza. Solitamente porto anche una specie di candidata alla mia elezione al Consiglio federale. tailleur: pantaloni neri, maglietta nera e blazer. Con la svolta professionale della mia posizione, Deve essere pratico, deve essere comodo, devo da segretaria centrale dell'Unione sindacale a poterlo indossare a una manifestazione come membro del governo del paese, ho dovuto ar- nella sala del Consiglio nazionale. That’s it. » ricchire il mio guardaroba. A causa degli incon- tri con i media e della preparazione in vista del « Gli uomini e il mondo da loro dominato, il pa- mio nuovo ruolo, però, non avevo il tempo di triarcato, controllano da millenni il corpo del- occuparmene. Così, ho chiesto alle mie due ni- le donne. Se portiamo il burka, non va bene; poti, di 23 e 24 anni, di girare i negozi di moda se ci mettiamo il bikini, non va bene. Non va femminile e abbiamo poi passato la notte a pro- mai bene niente. Possiamo uscirne fuori, solo vare gli outfit che mi avevano portato a casa. A ce si sottraiamo a questa mentalità. Il sessismo ogni modo, non ho cambiato molto il mio stile: Andrea Gmür indossa il blazer che il giornale Lu- e le strutture patriarcali agiscono su un piano di base blu navy e nero, illuminati da foulard e zerner Zeitung ha definito come « giacca portafor- molto sottile. Così, quando sono stata eletta al giacche di vari colori. » tuna ». © Keystone Consiglio nazionale, mi sono messa a guardare 17
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