RELAZIONE SULLA PERFORMANCE - Provincia di Bergamo
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ANNO ANNO 2018 2019 RELAZIONE SULLA PERFORMANCE Approvato con Decreto del Presidente della Provincia n. 78 del 19 Maggio 2020 Settore Dipartimento di Presidenza, Direzione e Segreteria Generale Servizio Controllo di gestione e partecipazioni societarie Via Torquato Tasso, 8 – 24121 Bergamo Tel. 035.387822 Email-direzione@provincia.bergamo.it 1
INDICE PREMESSA ........................................................................................................................................ 2 PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2019 ............................ 3 I DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER LA RELAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE .............................................................................................................................. 4 CONOSCERE PER GOVERNARE – L’IDENTITÀ..................................................................... 5 Il contesto esterno: la nostra provincia in cifre ............................................................................... 5 Il territorio 5 La popolazione 5 Il contesto istituzionale e la situazione economica e patrimoniale................................................. 7 Il contesto istituzionale 7 La situazione economica e patrimoniale 8 Il contesto interno: la nostra organizzazione ................................................................................. 10 Struttura organizzativa 10 LE RISORSE UMANE.................................................................................................................... 12 Programmazione e fabbisogni del personale ................................................................................. 12 La consistenza del personale ........................................................................................................... 13 Età anagrafica del personale ........................................................................................................... 15 Assenze del personale....................................................................................................................... 16 Dati sullo straordinario ................................................................................................................... 17 Le relazioni sindacali ....................................................................................................................... 18 IL GRUPPO “PROVINCIA DI BERGAMO” .............................................................................. 20 LA RENDICONTAZIONE DEL PIANO PERFORMANCE 2019 ............................................ 25 L’albero della Performance ............................................................................................................ 25 La mappa degli obiettivi di processo .............................................................................................. 27 Gli obiettivi strategici e di sviluppo per l’azione amministrativa ................................................ 29 Gli obiettivi trasversali a tutta la struttura amministrativa ........................................................ 31 Lo stato di attuazione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione (e programma per la trasparenza) ........................................................................................................................... 32 La rilevazione della qualità dei servizi ........................................................................................... 33 IL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE 2019 .......... 35 PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE ............................................................................................................................ 39 1
PREMESSA La redazione e la pubblicazione della Relazione sul “Piano delle Performance” rappresenta un punto focale della applicazione della Riforma introdotta dal D.Lgs. 150/09, in quanto strumento che sintetizza i risultati principali ottenuti dall’Ente: andamento della programmazione e monitoraggio rispetto ai risultati attesi, valutazione finale e andamento relativo alla trasparenza all’interno dell’Ente. Il Consiglio della Provincia di Bergamo con deliberazione n. 22 del 6/5/2019 ha approvato il Documento Unico di Programmazione e con deliberazione n. 23, sempre del 6/5/2019, ha adottato il Bilancio Pluriennale di previsione per il periodo 2019-2021; il Presidente dapprima con Decreto n. 99 del 14/5/2019 ha adottato il Piano Esecutivo di Gestione e quindi in data 3/7/2019 con Decreto n. 139 ha approvato il Piano della Performance integrato con il Piano Esecutivo di Gestione. Il Piano comprende nella sua formulazione una parte organizzativa con l’assegnazione delle risorse umane di ciascun Centro di Costo, una parte finanziaria con l’assegnazione delle relative risorse ed una parte relativa all’assegnazione degli obiettivi, collegati ciascuno ad uno o più processi contenuti nel Piano della Performance e riconducibili a specifici significativi miglioramenti delle attività ordinarie e per la prima volta, dopo diversi anni, degli obiettivi strategici su attività diverse dall’ordinaria amministrazione. Il Nucleo di Valutazione della Provincia di Bergamo nella seduta del 6/5/2020 ha approvato il monitoraggio del Piano delle Performance al 31/12/2019 ed ha completato la presente relazione integrandola con le percentuali di raggiungimento degli obiettivi e con i dati relativi alla valutazione dei comportamenti dirigenziali, dando atto che procederà alla validazione definiva della stessa successivamente all’adozione del Decreto Presidenziale. Il Piano è attualmente gestito con un applicativo on line, attraverso un sistema informatico in cloud computing che permette alla Provincia di Bergamo di avere a disposizione un software sempre aggiornato e al passo con le innovazioni normative in materia di analisi delle performance, efficienza, produttività, trasparenza e di armonizzazione al nuovo sistema contabile, completato dal 2019 da un applicativo on line, sempre in cloud computing, che permette di implementare in autonomia le necessarie indagini di customer satisfaction sui servizi offerti. 2
PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2019 La Relazione sulla performance – prevista dall’art. 10, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 150/2009 e in applicazione dell’art. 31 del Regolamento sull’ordinamento dei servizi approvato con delibera di Giunta n. 96 in data 08/03/01 e modificato con deliberazioni della Giunta Provinciale n. 368 del 03/06/04, n. 106 del 15/03/07, n. 130 del 27/03/08, n. 187 del 24/04/08, n. 633 del 30/11/09, n. 632 del 23/12/10, n. 578 del 27/12/12 e con Decreto Presidenziale n. 81 del 18/04/2016 – costituisce lo strumento mediante il quale l’amministrazione illustra ai cittadini e a tutti gli altri stakeholder (utilizzatori dei servizi portatori di interesse), interni ed esterni, i risultati ottenuti nel corso dell’anno 2019, concludendo in tal modo il ciclo di gestione della performance. La Relazione evidenzia a consuntivo i risultati organizzativi e dei singoli Dirigenti raggiunti rispetto agli obiettivi programmati e alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti registrati nel corso dell’anno, indicandone le cause e le misure correttive da adottare. Sotto un profilo generale, la stesura del documento è stata ispirata ai principi di trasparenza, immediata intelligibilità, veridicità e verificabilità dei contenuti, partecipazione e coerenza interna ed esterna. Per i dati di carattere economico-finanziario si richiama poi l’applicazione dei principi contabili delle norme vigenti. La Relazione dovrà essere validata dal Nucleo di Valutazione come condizione inderogabile per l’accesso agli strumenti premiali. Questo documento risponde alla necessità di individuare e valutare le performance della Provincia di Bergamo, affinché si renda conto ai cittadini delle attività svolte e si abbia una costante tendenza al miglioramento, il tutto in un’ottica di massima diffusione dei contenuti nel rispetto del principio di trasparenza. La Relazione sulla performance si articola nelle seguenti fasi: 1. rendicontazione degli obiettivi di processo assegnati, dei valori di risultato raggiunti e dei rispettivi indicatori; 2. rendicontazione degli obiettivi strategici assegnati, dei valori di risultato raggiunti e dei rispettivi indicatori, nonché del rispetto delle tempistiche prefissate sulle fasi; 3. misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; 4. utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito. 3
I DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER LA RELAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE - Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (e programma per la Trasparenza) 2019 – 2021 approvato con Decreto Presidenziale n. 15 del 31/1/2019; - Circolare interna trasmessa in data 27 marzo 2019 dal Dirigente del servizio finanziario con la quale sono state impartite le indicazione necessarie per il passaggio dalla gestione in regime esercizio provvisorio (fino al 31 marzo 2019, termine ultimo per l'approvazione del bilancio 2019/2021 fissato con Decreto del Ministro dell’Interno del 2 febbraio 2019) alla gestione provvisoria nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell’esercizio 2019, come confermati dal Decreto del Presidente n. 139 dell’11 giugno 2018 di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione 2018/2020 e successive modifiche, nelle more dell’approvazione del bilancio, approvazione poi avvenuta in data 6/5/2019; - Documento Unico di Programmazione 2019 (DUP), approvato definitivamente con delibera di Consiglio Provinciale n. 22 del 6/5/2019. Il documento recepisce le priorità dell’azione amministrativa declinandole, sull’assetto organizzativo della Provincia. Il DUP è strettamente collegato al bilancio di previsione annuale e pluriennale 2019-2021 e delinea gli obiettivi generali articolati per programma; - Bilancio di Previsione annuale e pluriennale 2019/2021, approvato definitivamente con delibera di Consiglio Provinciale n. 23 del 6/5/2019; - Decreto presidenziale n. 99 del 14 maggio 2019 con il quale è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) per l’esercizio 2018 e sono state assegnate le risorse finanziarie ai dirigenti; - Decreto presidenziale n. 123 del 6/06/2019 con il quale si è provveduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi; Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 33 del 17/7/2019 con la quale si è provveduto all’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio 2018; - Piano delle Performance (PDP) e Piano Esecutivo di Gestione (PEG), approvati con Decreto Presidenziale n. 139 del 3/7/2019. Il documento si pone come strumento di programmazione operativa del bilancio e quindi del DUP e traduce in obiettivi gestionali ciascun programma contenuto nel DUP affidandoli, unitamente alle dotazioni economiche necessarie, ai responsabili di ciascun settore e servizio. Il documento comprende: una parte organizzativa-finanziaria che, distintamente per Centri di Costo assegna le risorse finanziarie ed umane; una parte relativa agli obiettivi di Processo riconducibili a specifici significativi miglioramenti delle attività ordinarie; una parte relativa agli Obiettivi strategici riconducibili alla realizzazione di attività diverse dall’ordinaria amministrazione. - Deliberazioni del Consiglio Provinciale nn. 40 (29/7/2019), 46 (30/9/2019) e 51 (26/11/2019) con le quali sono state approvate modifiche al DUP e/o al Bilancio di Previsione 2019-2021; - Decreti presidenziali nn. 131 (24/6/2019), 166 (30/7/2019), 169 (2/8/2019), 200 (30/8/2019), 217 (26/9/2019), 233 (3/10/2019), 235 (14/10/2019), 252 (7/11/2019), 288 (2/12/2019) e 295 (4/12/2019) con i quali sono state effettuate nel corso dell’esercizio variazioni di PEG; - Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 45 del 30 settembre 2019 con la quale è stato approvato il Bilancio Consolidato 2018 del Gruppo Provincia di Bergamo; 4
CONOSCERE PER GOVERNARE – L’IDENTITÀ Il contesto esterno: la nostra provincia in cifre Il territorio La provincia di Bergamo è una provincia italiana della Lombardia di 1.114.590 (dato Istat al 01.01.2019) abitanti, con capoluogo Bergamo. Situata al centro della regione, si estende su una superficie di 2.750,90 km² e con i suoi 243 comuni rappresenta la prima provincia lombarda per numero di suddivisioni comunali, terza in Italia (dopo Torino e Cuneo) ed ottava per popolazione. Confina a nord con la provincia di Sondrio, a ovest con la città metropolitana di Milano, con la provincia di Lecco e per un piccolo tratto con la provincia di Monza e della Brianza, a sud con la provincia di Cremona e a est con la provincia di Brescia. Per via della posizione centrale di Bergamo all'interno della provincia, le strade che si allontanano dal capoluogo verso le valli hanno una struttura a raggiera che converge sul capoluogo. Bergamo dispone di una circonvallazione esterna, di un'asse interurbano che passa a sud della città, collegando Albano Sant'Alessandro a Mapello e di una tangenziale, la Tangenziale Sud di Bergamo. Ancora più a sud passa la strada statale "Francesca", che collega Calcinate a Canonica d'Adda e infine, ancora più a sud, la strada statale 11 Padana Superiore attraversa l'abitato di Treviglio. La provincia è attraversata da ovest a est dall'autostrada A4 Torino - Trieste. Lungo il territorio provinciale è inoltre sita l'autostrada A35 (Brescia-Bergamo-Milano), che attraversa la bassa bergamasca da ovest a est. La popolazione I residenti alla data del 01.01.2019 (ultimo dato disponibile dall’ISTAT) risultano essere pari a 1.114.590 abitanti, con una densità abitativa media di quasi 405 abitanti per chilometro quadrato. La popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno a partire dal 2001 fino al 2018 , dati ISTAT, viene così rappresentata: In base alle diverse proporzioni fra fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario. L'analisi della 5
struttura per età della popolazione della Provincia di Bergamo (considerate tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre) è visualizzata nel grafico che segue: Il flusso migratorio della popolazione (numero dei trasferimenti di residenza da e verso la provincia di Bergamo riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe dei comuni della provincia) è visualizzato nel grafico che segue: L’andamento del saldo naturale della popolazione (differenza fra le nascite ed i decessi) è riportato nel grafico che segue: 6
Il contesto istituzionale e la situazione economica e patrimoniale Come già negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018, anche nel corso dell’anno 2019 alcuni fattori esterni hanno fortemente condizionato l’azione amministrativa dell’ente. Il contesto istituzionale Il contesto istituzionale è stato ridefinito dalla Legge 56 dell’8 aprile 2014 che ha cambiato completamente la fisionomia delle Province, trasformandole in enti di secondo livello, ossia senza elezione diretta, imperniati su tre organi: Presidente, Assemblea dei Sindaci e Consiglio Provinciale. La Legge 56/2014 ha riordinato profondamente l’amministrazione locale e ha trasformato le Province in enti di area vasta strettamente legati ai Comuni del loro territorio. Da un’amministrazione locale basata su due livelli di governo separati e, in molti casi, conflittuali si passa ad un’amministrazione locale in cui i Sindaci (e gli amministratori comunali) si fanno carico sia delle esigenze di governo di prossimità, sia delle esigenze di governo territoriale. Le nuove Province, enti di governo di area vasta di secondo livello, diventano le “Case dei Comuni” nelle quali si dovranno trovare le soluzioni più efficienti e funzionali per rispondere alle domande dei territori e si dovrà sviluppare il modello dell’amministrazione locale condivisa. Pur in una situazione finanziaria complicata le nuove Province stanno procedendo al riassetto organizzativo degli enti, valorizzando le attività di assistenza tecnica e amministrativa (tra cui l’avvio delle stazioni uniche appaltanti previste dall’art. 1, c.88, L56/14) e quelle di amministrazione condivisa con i Comuni del territorio. In questo contesto, emerge quindi la necessità di attivare processi cooperativi in grado far sintesi delle esigenze locali, rappresentandole in una logica di sistema. Si tratta di sviluppare e consolidare le pratiche di collaborazione, creando una rete che tenga insieme i territori e consenta di erogare servizi di qualità ai cittadini e alle imprese in un’ottica di semplificazione amministrativa e di riduzione dei costi. La mancata approvazione del referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre 2016 che prevedeva, tra le altre, la soppressione delle Province, in sostanza ha avuto l’effetto di cristallizzare la riforma ordinamentale per i profili relativi alle Province e agli Enti di area vasta alle statuizioni della legge n. 56/2014, legge che esprime un nuovo assetto delle Province e del livello istituzionale di area vasta che è oramai da ritenere stabile per il rispetto del principio di continuità delle funzioni amministrative che, in quanto tale, opera, oggettivamente, in una prospettiva duratura. D’altra parte, sotto un profilo generale, agli Enti di area vasta vengono assegnate funzioni di livello sovra-comunale che sono indispensabili per gestire interessi di dimensione più ampia rispetto a quelli di prossimità che devono, comunque, essere garantiti. Le Province in generale, e la Provincia di Bergamo, conservano dunque il ruolo di enti essenziali per l’esercizio a livello locale di funzioni amministrative (c.d. funzioni di area vasta) di dimensione ultracomunale così come individuate dalle medesima legge. La Provincia di Bergamo, inoltre, si è fatta promotrice ed animatrice, insieme ad altri enti (Comune di Bergamo, CCIAA, Università degli Studi), ed alle forze sociali e imprenditoriali di un percorso che conduce alla definizione di una agenda strategica del territorio di riferimento. L’occasione è stata generata dall’avvio del Tavolo per lo sviluppo e la competitività di Bergamo, attivato a seguito 7
delle sollecitazioni degli esperti OCSE, al fine di definire un luogo di governo del territorio, in grado di elaborare una visione strategica condivisa del territorio nel medio-lungo periodo, tavolo insediatosi nel dicembre 2016. La situazione economica e patrimoniale Il contesto economico e finanziario e la gestione delle risorse umane in dotazione all’ente sono state fortemente condizionate dai ripetuti interventi legislativi (in particolare ad opera della L. 190/2014) che hanno comportato una situazione di grave difficoltà ed hanno determinato il mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità già nell’esercizio 2014. In ragione dei richiamati interventi legislativi le Province sono state autorizzate - a partire dall’anno 2015 e fino all’anno 2017 - ad adottare il bilancio di previsione su base annuale, anziché triennale. Se la riforma Delrio ha profondamente innovato le Province e la stessa amministrazione dei territori, la Legge di stabilità 190/2014 ne ha di fatto ostacolato la piena attuazione. Nonostante le misure previste dalla legge di bilancio per l’anno 2019 le risorse a disposizione, non consentono, per il 2019, un’adeguata copertura della spesa relativa alle funzioni fondamentali. In linea generale, per gli anni 2020 e 2021 si registra un miglioramento della situazione finanziaria dell’ente, dovuta in larga misura alla riduzione programmata dei mutui in ammortamento. Tuttavia l’anno 2020 sarà caratterizzato dalla necessità di riprogrammare bilancio e attività in relazione alla gestione dell’emergenza in corso COVID 19 ed al suo andamento, che alla data di stesura della presente relazione non risulta prevedibile. Relativamente alle competenze della Provincia è dunque fondamentale che si rimetta al centro il principio secondo cui le funzioni esercitate devono essere coperte da risorse adeguate. L’insostenibile contributo alla finanza pubblica imposto dalla legge 190/2014, ha comportato, di fatto, la sospensione della capacità programmatoria dell’ente, dal 2015 ad oggi, inequivocabilmente testimoniata dalla approvazione per ciascuna delle annualità 2015, 2016, 2017 di un bilancio per una sola annualità, anziché per il triennio e vieppiù approvato ad esercizio quasi concluso. Occorre un intervento legislativo che ristabilisca anche per le Province l’autonomia finanziaria solennemente affermata dall’art.119 della Costituzione e ripensi complessivamente il sistema di finanziamento delle funzioni fondamentali di questi enti, in modo che sia assicurata la copertura dei servizi da garantire ai cittadini. Anche per il 2019, seppure a fatica, la Provincia di Bergamo si è riappropriata del potere di predisporre il bilancio di previsione triennale, come previsto dall’armonizzazione contabile. Questo è stato consentito, come già per il 2018, grazie alla misura prevista all’art.1, comma 866 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, in virtù della quale per gli anni dal 2018 al 2020 gli enti locali possono avvalersi della possibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni patrimoniali, anche derivanti da azioni o piani di razionalizzazione per finanziare le quote capitali dei mutui o dei prestiti obbligazionari in ammortamento nell'anno o in anticipo rispetto all'originario piano di ammortamento. In questo quadro il Documento Unico di Programmazione, benché formulato ad esercizio iniziato (e non a luglio dell’anno precedente come vorrebbe la norma), ha riacquistato di significato e per l’effetto anche l’attività di controllo strategico. Quanto alle funzioni “non fondamentali”, cioè alle funzioni assegnate con legge regionale, anche in tale caso la Regione, con propri atti ha assicurato il finanziamento, ancorché non integrale, per il solo esercizio in corso. 8
I valori risultanti dal bilancio al 31.12.2019 riferibili all’annualità 2019 (intesi quali stanziamenti puri 2019 e quindi al netto degli stanziamenti imputabili a fondo pluriennale vincolato) possono essere riassunti come riassunto nella pagina seguente: 9
Il contesto interno: la nostra organizzazione Le principali caratteristiche del contesto interno sono collegate alla struttura organizzativa ed alle risorse umane a disposizione per l’espletamento delle funzioni dell’ente. Struttura organizzativa La struttura dell’Ente è definita dal Regolamento sull’ordinamento dei Servizi della Provincia di Bergamo e si articola in “Dipartimento Presidenza Segreteria e Direzione Generale”, Settori e Servizi, il cui numero, denominazione, articolazione di norma per funzioni omogenee ed ambiti di intervento sono definiti tramite apposito funzionigramma con Decreto Presidenziale. L’assetto organizzativo della Provincia di Bergamo per il 2019 è stato ridefinito, nelle more del riordino delle Province e delle relative funzioni, con Decreti Presidenziali nn. 53 e 314 del 2018. L’organigramma a partire dal 1/1/2019 dell’ente è sintetizzato nel prospetto che segue: 10
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LE RISORSE UMANE Programmazione e fabbisogni del personale Come noto, negli ultimi anni la Provincia è stata interessata da una disciplina speciale particolarmente restrittiva che ha di fatto impedito assunzioni di personale a qualsiasi titolo: ci si riferisce in particolare alle disposizioni di cui all’art. 1 comma 420 della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Per quanto disposto dall’art.1 comma 845 ss. della legge 27 dicembre 2017, n.205 (Legge di Bilancio 2018), a partire dall’anno 2018, è stata ripristinata anche per le Province la possibilità di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato di personale, entro limiti differenziati in relazione al rapporto tra l’importo delle spese complessive di personale (al lordo di oneri riflessi a carico delle amministrazioni) e le entrate correnti. Quanto sopra, entro il generale limite della dotazione organica di cui al comma 844, ovvero nei limiti di spesa di cui all'articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190; la norma prevede infine che le assunzioni siano destinate, prioritariamente, alle attività in materia di viabilità ed edilizia scolastica. Nel corso dell’anno 2019 è rimasta invariata la possibilità di avvalersi di personale con rapporti di lavoro flessibile nel limite del 25% delle spesa sostenuta per le stesse finalità nel 2009. Tale limite è riferito ai rapporti di lavoro a tempo determinato, comprensivi di quelli in attuazione dell’art. 90 e dell’articolo 110, comma 2, del TUEL, che restano al di fuori delle dotazioni organiche. Coerentemente con il ripristino delle facoltà di assunzione delle Province sono state abrogate alcune norme recanti specifici divieti (l’articolo 16, comma 9, del D.L. 95/2012, l’articolo 1, comma 420, lettere da c) a g), della L. 190/2014, l’articolo 22, comma 5, del D.L. 50/2017) L’art.1 comma 844 della legge 27 dicembre 2017, n.205, ha previsto che, “ferma restando la rideterminazione delle dotazioni organiche nei limiti di spesa di cui all'articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, ai fini del ripristino delle capacità di assunzione, le città metropolitane e le province delle regioni a statuto ordinario definiscono un piano di riassetto organizzativo finalizzato ad un ottimale esercizio delle funzioni fondamentali previste dalla legge 7 aprile 2014, n. 56”. In attuazione di detta norma, la Provincia di Bergamo aveva provveduto ad adottare il proprio piano di riassetto organizzativo con Decreto del Presidente n. 53 del 9 marzo 2018: nel corso dell’anno 2019 non sono state apportate modifiche a detto piano di riassetto, al quale si è data concreta attuazione mediante le assunzioni di personale previste dal PTFP 2018-2020 e la nuova programmazione del PTFP 2019-2020. Nel corso dell’anno 2019, è stato dapprima adottato il “Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2019-2021”, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.22 del 6 maggio 2019, in allegato al Documento Unico di Programmazione, strumento attraverso il quale l’organo di vertice dell’Amministrazione assicura le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse umane necessarie per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e con i vincoli normativi alle assunzioni di personale e di finanza pubblica, ai sensi dell’art.6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165, come modificato dall’art.4 del D.Lgs. 25 maggio 2017, n.75. Nella stesura dello sviluppo triennale del PTFP 2019-2021, il budget assunzionale per l’anno 2019 è stato calcolato tenendo esclusivamente conto delle cessazioni intervenute nel corso dell’anno 2018, nonché dei resti relativi agli anni precedenti; analogamente, per i successivi anni 2020 e 2021, i 12
budget assunzionali sono stati calcolati sulla base delle cessazioni previste rispettivamente nel corso degli anni 2019 e 2020, in relazione ai dati al tempo disponibili e ragionevolmente certi, nonché dei resti generati dalle assunzioni programmate. L’articolo 3, comma 5-sexies, del D.L. 24 giugno 2014, n.90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.114 (comma introdotto dall’articolo 14-bis del D.L. n.9/2019, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n.26) ha poi previsto che “per il triennio 2019-2021, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile, le regioni e gli enti locali possono computare, ai fini della determinazione delle capacità assunzionali per ciascuna annualità, sia le cessazioni dal servizio del personale di ruolo verificatesi nell'anno precedente, sia quelle programmate nella medesima annualità, fermo restando che le assunzioni possono essere effettuate soltanto a seguito delle cessazioni che producono il relativo turn-over”. Per quanto sopra, rispetto alle previsioni originarie, anche in relazione alle possibilità aperte dalla normativa relativa a “quota 100”, sono state rilevate ulteriori cessazioni sia nel corso dell’anno 2019 che dell’anno 2020, delle quali tenere conto nella determinazione del budget assunzionale relativo ai rispettivi anni, al fine di mitigare, per quanto possibile, l’impatto delle numerose cessazioni sull’assetto organizzativo. Successivamente, pertanto, è stata adottata una variazione al suddetto PTFP 2019-2021, approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.46 del 30 settembre 2019. Nel corso dell’anno 2019 sono state pertanto avviate le procedure selettive previste dal citato Piano ed effettuate diverse assunzioni di personale. La consistenza del personale L’andamento e la consistenza del personale nel periodo che va dal 2010 al 31.12.2019 sono riassunti nelle seguenti tabelle: Personale in servizio a tempo indeterminato e a tempo determinato al 31/12 di ciascun anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Tempo 711 629 610 595 576 493 416 393 379 372 indeterminato Tempo 13 10 9 6 1 1 1 1 2 1 determinato Totale personale 724 639 619 601 577 494 417 394 381 373 Suddivisione per categoria contrattuale Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Dirigenti 15 16 15 13 12 9 5 5 5 5 Categoria D 216 155 150 149 142 116 93 91 90 93 Categoria C 219 214 210 203 194 169 145 129 128 128 Categoria B 246 238 228 222 216 188 162 157 147 136 13
Categoria A 28 16 16 14 13 12 12 12 11 11 Totale personale 724 639 619 601 577 494 417 394 381 373 Rapporto al numero degli abitanti Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Totale 724 639 619 601 577 494 417 394 381 373 personale Popolazione 1.098.740 1.086.890 1.094.062 1.107.441 1.108.853 1.108.298 1.109.933 1.112.010 1.113.170 1.114.590 Rapporto 1518 1701 1767 1843 1922 2244 2662 2822 2922 2988 ab./dip. Posizioni direttive e di coordinamento Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Totale personale 724 639 619 601 577 494 417 394 381 373 Dirigenti 15 16 15 13 12 9 5 5 5 5 Dirigenti % 2,07% 2,50% 2,42% 2,16% 2,08% 1,82% 1,20% 1,27% 1,31% 1.34% Quadri 28 28 27 28 25 21 22 22 22 24 Quadri % 3,87% 4,38% 4,36% 4,66% 4,33% 4,25% 5,28% 5,58% 5,77% 6,43% Dalle tabelle di cui sopra relative appare evidente la drastica contrazione del personale in servizio nel periodo esaminato: il personale in servizio al 31.12.2019 è pari poco più del 50% del personale in servizio al 31.12.2010. Quanto alla tipologia ed al livello del personale in servizio si evidenzia come la riduzione sia più che proporzionale per il personale con qualifiche direttive e di coordinamento: per la qualifica dirigente il personale in servizio al 31.12.2019 è infatti pari al 33% del personale in servizio al 31.12.2010, mentre per la qualifica D è pari al 43%. Per quanto riguarda le altre fasce invece la riduzione è meno accentuata: il personale appartenente alla fascia C è pari al 58%, quello appartenente alla B è pari al 55% e quello appartenente alla fascia A è pari al 39%. Nell’anno 2010 il rapporto con la popolazione di riferimento era pari a 1518 abitanti per dipendente, mentre nel 2018 è quasi raddoppiato passando a 2988 abitanti per dipendente. Dopo l’introduzione della L. 56/2014 gli organici della Province sono stati suddivisi in personale a supporto delle funzioni fondamentali (comprensivo anche del personale incaricato dei servizi generali e di staff a tutto l’ente) e personale a supporto delle funzioni delegate sulla base della disciplina di legge regionale e degli appositi accordi bilaterali sottoscritti con Regione Lombardia. Di seguito si evidenzia l’andamento nell’ultimo triennio del personale in servizio al 31/12 distinti per funzioni fondamentali e funzioni delegate: Personale in servizio per funzioni fondamentali e per funzioni delegate 14
Anno Anno Anno 2017 2018 2019 Funzioni fondamentali 308 297 292 Funzioni delegate e mercato del lavoro 86 84 81 Totale personale 394 381 373 Personale suddiviso per genere e titolo di studio al 31/12/2019 Uomini Donne TITOLO DI STUDIO n. % n. % Scuola dell'obbligo 55 29,73% 37 19,68% Secondaria di II grado 89 48,11% 89 47,34% Laurea I livello (breve) 4 2,16% 2 1,06% Laurea II livello (spec) 37 20,00% 60 31,91% TOTALE 185 100,00% 188 100,00% di cui con Specializzazioni post-laurea 16 8,65% 24 12,77% Per quanto riguarda il titolo di studio la categoria più numerosa è quella rappresentata dai dipendenti in possesso di diploma di scuola media superiore (secondaria II grado) pari a 178 unità, pur essendo rilevante anche la categoria dei laureati (per macro-categoria: laurea I livello, laurea II livello e specializzazioni post-laura), che incidono complessivamente per 62 unità di personale. Dal punto di vista del genere, permane la presenza di un livello di istruzione più alto nel genere femminile: le donne laureate (macro-categoria: laurea I livello, laurea II livello e specializzazioni post-laurea) rappresentano un totale del 32,97% contro una percentuale totale nel genere maschile pari al 22,16%; calcolate sul totale dei laureati e specializzati; rispetto alla categoria dei diplomati (diploma di scuola secondaria II grado) invece, si rileva una presenza pressoché simile di genere. La presenza maschile è invece più rilevante nella categoria scuola dell’obbligo. Nella tabella che segue è evidenziato il rapporto tra dipendenti a tempo parziale e a tempo pieno, distinti tra uomini e donne; relativamente agli ultimi tre anni: Orario di lavoro – suddivisione personale per genere al 31/12/2019 2017 2018 2019 uomini donne uomini donne uomini donne Full Time 184 128 177 124 177 116 Part Time fino al 50% 5 8 4 7 4 6 Part Time superiore al 50% 4 65 5 64 4 66 Totale dipendenti per genere 193 201 186 195 185 188 I dati mostrano il permanere del disequilibrio nel ricorso all’istituto del part-time da parte dei due generi femminile e maschile, tendenza che si conferma negli anni e che si evidenzia in modo rilevante nella categoria del part-time superiore al 50% dell’orario di lavoro. Età anagrafica del personale La tabella di seguito indica il personale distinto per fasce d’età anagrafica. Nel periodo dal 2011 al 2019 si registra un progressivo aumento dell’età media, connessa all’aumento dell’età richiesta per 15
l’accesso ai trattamenti di quiescenza, pur nella costante riduzione del personale in servizio che passa da un valore di 639 unità nel 2011 ad un valore di 373 unità al 31/12/2019. I due dati vanno letti congiuntamente, ossia: meno dipendenti in servizio e di età più avanzata ai quali viene richiesto un maggior sforzo per mantenere inalterato il livello di performance organizzativa nell’erogazione dei servizi istituzionali ai cittadini. Età anagrafica – suddivisione personale per genere dal 2011 al 2019 Eta' 2011 2012 2014 2016 2018 2019 Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne da 20 a 8 7 5 3 3 0 1 0 0 1 1 1 29 anni da 30 a 45 65 41 55 26 32 13 20 8 8 7 6 39 anni da 40 a 111 153 103 150 85 130 64 76 53 57 42 57 49 anni da 50 a 135 101 134 109 138 122 107 109 97 108 99 102 59 anni oltre i 10 4 14 5 32 8 13 14 28 21 36 22 60 anni Totale 309 330 297 322 284 292 198 219 186 195 185 188 Totale 639 619 576 417 381 373 generale Ad esempio nella fascia di età compresa tra i 30 e i 39 anni al 31.12.2019 sono rimaste solamente 13 persone in servizio (rispetto a 111 nell’anno 2011), mentre nella fascia di età oltre i 60 anni le persone in servizio sono passate da 14 nel 2011 a 58 nel 2019. In termini percentuali si può meglio cogliere la rilevanza dei fenomeni di “invecchiamento” del personale in servizio e di mancanza di “ricambio generazionale”: confrontando il dato del 2011 con quello del 2019 si può constatare che il personale in servizio con più di 60 anni aumenta sensibilmente passando dal 2,2% (2011) al 15,5% (2019); se si analizza invece il personale in servizio con più di 50 anni il divario è ancora più marcato passando dal 39,1% (2011) al 69,4% (2019). Per contro il personale in servizio con meno di 40 anni diminuisce costantemente passando dal 19,6% (2011) al 4% (2019). Assenze del personale La tabella sottoriportata indica le assenze totali del personale, distinte anche per tipologia di assenza: ferie, malattia, altre assenze (retribuite e non retribuite), calcolate in giorni e relative frazioni per le assenze in ore. La tabella riepiloga, l’incidenza percentuale per tipologia di assenza per ogni anno di riferimento del periodo 2013/2019, nonché il dato medio in percentuale. ASSENZE 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 media FERIE 61,53% 59,27% 62,70% 61,45% 63,32% 62,97% 65,66% 62,34% MALATTIA 13,73% 16,08% 14,24% 17,25% 16,98% 14,18% 12,15% 14,72% ALTRO 24,75% 24,62% 23,05% 21,30% 19,70% 22,86% 22,20% 22,94% 16
Dati sullo straordinario Nella seguente tabella sono indicati gli importi delle ore straordinarie effettuate e liquidate al personale (con esclusione di Dirigenti e Posizioni Organizzative), nel periodo dal 2009 al 2019 tenuto conto delle disposizioni contrattuali e normative vigenti, nonché dei trasferimenti alla Provincia per funzioni delegate. Importo N. ore Costo medio di Anno liquidato liquidate un'ora 2009 € 162.641,13 11.427 € 14,23 2010 € 160.892,57 11.133 € 14,45 2011 € 116.135,59 8.170 € 14,21 2012 € 126.434,32 8.780 € 14,40 2013 € 120.421,72 8.332 € 14,45 2014 € 118.518,99 8.203 € 14,45 2015 € 88.490,53 5.990 € 14,77 2016 € 85.927,85 5.924 € 14,51 2017 € 84.327,60 5.752,5 € 14,66 2018 € 85.154,89 5.536,5 € 15,38 2019 € 81.674,99 5.184 € 15,76 I Dirigenti anche per l’anno 2019 hanno gestito con attenzione i budget assegnati, richiedendo il ricorso al lavoro straordinario essenzialmente per fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali. I dati relativi all’anno 2019 confermano la forte contrazione a livello aggregato del ricorso all’istituto dello straordinario, in linea con la contrazione del numero complessivo dei dipendenti ed in connessione con l’incertezza e le difficoltà istituzionali collegate al riordino delle Province e delle relative funzioni. I dati del 2019 si confermano in linea con gli anni precedenti, a partire dal 2015, il primo anno di piena applicazione della Legge 56/2014. Al fine di dare completezza all’illustrazione dei dati sullo straordinario effettuato nell’amministrazione, occorre tuttavia evidenziare - in aggiunta al suddetto dato - anche l’entità delle ore straordinarie non soggette a retribuzione per disposizione contrattuale, in quanto effettuate da personale con qualifica dirigenziale (in totale n. 1.309 ore nell’anno 2019) e da personale con qualifica di Posizione Organizzativa (in totale n. 4.528 ore nell’anno 2019). Nella tabella che segue viene riassunto il lavoro straordinario complessivamente effettuato nell’anno 2019, distinto sulla base della predetta qualifica del personale: Qualifica N. dipendenti N. ore 2019 Media ore Costo Dirigenti 5 1.309 261,8 € 0,00 Pos. Org. 24 4.528 188,7 € 0,00 Altri 344 5.184 15,1 € 81.674,99 Totale 373 11.021 29,5 € 81.674,99 17
Le relazioni sindacali L’iter procedurale per la sottoscrizione dei contratti decentrati relativi al 2019 per l’area della dirigenza e per il personale dipendente si è svolto nel rispetto delle disposizioni contrattuali nazionali. La negoziazione sui due contratti è stata speculare; di seguito è riportato lo stato di attuazione delle relazioni sindacali dei due comparti. Area della dirigenza: stato di attuazione del contratto decentrato e dell’utilizzo del fondo 2019 Con Determinazione Dirigenziale n. 1717 del 2 settembre 2019 l’ente ha provveduto alla costituzione del fondo per la contrattazione collettiva decentrata integrativa 2019 per l’area della dirigenza. Con Decreto Presidenziale n. 214 del 24 settembre 2019 è stato approvato l’indirizzo per l’avvio della trattativa sindacale sulla contrattazione integrativa relativa all’area della dirigenza e ne è stata demandata l’attuazione al Segretario/Direttore Generale, in coerenza con quanto previsto dall’art.3 del regolamento provinciale sull’ordinamento dei servizi. In data 10 ottobre 2019 è stata sottoscritta dalla Delegazione Trattante della Provincia di Bergamo l’ipotesi di Contratto Collettivo Decentrato Integrativo per l’anno 2019, subito trasmessa, unitamente alla relazione illustrativa tecnico – finanziaria, al collegio dei Revisori dei Conti, per l’espressione del relativo parere. Il collegio dei Revisori dei Conti non ha formulato rilievi alla predetta ipotesi, come da parere positivo espresso in data 24 ottobre 2019 (prot. 66156), relativamente alla compatibilità dei costi con i vincoli di bilancio. Si è pertanto proceduto all’autorizzazione al Direttore/Segretario Generale alla firma del Contratto Integrativo Decentrato – Area Dirigenza, con Decreto del Presidente n. 249 del 31 ottobre 2019. Il contratto è stato sottoscritto nella sua versione definitiva in data 8 novembre 2019. 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Fondo CCDI, risorse 760.887,00 714.648,00 687.195,00 539.429,85 348.549,59 259.010,95 259.010,95 259.010,95 stabili N. Dirigenti all’1.1 14 13 13 12 10 5 5 5 Retribuzione di 581.634,41 559.164,11 513.544,04 462.274,18 303.095,15 214.400,00 184.708,48 219.700,00 Posizione erogata Retribuzione di 178.573,63 155.261,06 89.861,36 63.531,21 42.549,59 40.054,63 36.753,76 n.d. Risultato erogata Totale 760.208,04 714.425,17 603.405,40 525.805,39 345.644,74 254.454,63 221.462,24 219.700,00 Media per dirigente 54.300,57 54.955,78 46.415,80 43.817,12 34.564,47 50.890,92 44.292,45 n.d. Personale dipendente: stato di attuazione del contratto decentrato e dell’utilizzo del fondo 2019 Con determinazione n. 1586 del 9 agosto 2019, in osservanza delle direttive per la definizione dei vincoli di ordine finanziario e delle priorità di cui al Decreto presidenziale n. 211 del 13 settembre 2019, sono state quantificate le risorse decentrate per l’anno 2019. In data 23 ottobre conseguentemente è stato sottoscritto l’accordo per la destinazione delle risorse anno 2019, a seguito dell’autorizzazione alla firma dell’Organo di Vertice, con Decreto del Presidente n. 239 del 23 ottobre 2019, nonché della certificazione circa la compatibilità dei costi della contrattazione con i vincoli di bilancio espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti in data registrata al protocollo n. 63733 del 16 ottobre 2019. 18
Percettori di risorse decentrate 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Dipendenti a tempo 580 563 482 411 385 379 indeterminato (percettori) Dipendenti a tempo determinato 5 1 1 1 1 1 Fondo risorse decentrate (*) 2.637.807 2.632.714 2.152.781 2.056.192 2.390.486 2.417.995 Rapporto fondo/tot dip. 4.509 4.668 4.457 4.991 6.193 6.380 (*) compreso lo stanziamento per le posizioni organizzative 19
IL GRUPPO “PROVINCIA DI BERGAMO” La Provincia di Bergamo ha definito specifici indirizzi ed obiettivi anche con riguardo al percorso di razionalizzazione che coinvolge gli organismi strumentali nei quali la stessa detiene partecipazioni e che vanno a costituire – nell’ottica dell’adozione del bilancio consolidato – il Gruppo Amministrazione Pubblica. L’attività amministrativa dell’ente è improntata a garantire la massima trasparenza attraverso la puntuale pubblicazione dei dati relativi alle società partecipate nel portale internet della Provincia di Bergamo e nella sezione trasparenza sulla base delle prescrizioni di cui al D.Lgs 33/2013, così come modificato dal D. Lgs. 97/2016. Il percorso di razionalizzazione e valutazione strategica delle società partecipate dalla Provincia di Bergamo è stato improntato al rispetto degli atti di indirizzo approvati dal Consiglio Provinciale negli ultimi anni ed agli obiettivi declinati dapprima nel Piano di razionalizzazione delle società partecipate, approvato, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 25 del 12 maggio 2015. Con l’entrata in vigore del D. Lgs. 175/2016 (Testo Unico delle Società Partecipate), gli indirizzi sono stati declinati dapprima in sede di revisione straordinaria ex art. 24 (approvata con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 18 del 06.10.2017) e quindi annualmente con l’approvazione della razionalizzazione periodica ex art. 20: il Consiglio Provinciale ha approvato la razionalizzazione periodica 2018 (indirizzo 2019) con deliberazione n. 57 del 18.12.2018 e la razionalizzazione periodica 2019 (indirizzo 2020) con deliberazione n. 59 del 13.12.2019. L’indirizzo approvato dal Consiglio Provinciale in sede di revisione periodica ex art. 20 del TUSP viene annualmente esplicitato anche all’interno del Documento Unico di Programmazione, nelle sezioni “2.2.6 – situazione economica e finanziaria degli organismi partecipati”, “2.3.4 - obiettivi gestionali degli organismi partecipati” e “3.1.1 – descrizione dei programmi ed obiettivi operativi”. Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 45 del 30.09.2019, la Provincia di Bergamo ha approvato il Bilancio consolidato 2018. Il gruppo “Provincia di Bergamo” è composto come segue: 1. PROVINCIA DI BERGAMO 2. Azienda Speciale AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE 3. Azienda Speciale UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO 4. BIGFIBRA s.p.a. 5. TEB Tramvie Elettriche Bergamasche s.p.a. 6. Consorzio Territorio ed Ambiente Valle Seriana S.p.A. 7. UNIACQUE s.p.a. Il Bilancio consolidato anno 2018 chiude con un utile di euro 3.490.520,64. Come sopra evidenziato, nel mese di dicembre 2018 con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 57 del 18.12.2018 è stata approvata la razionalizzazione periodica 2018 delle partecipazioni detenute dalla quale emerge il seguente indirizzo per l’anno 2019: ESITO DELLA ESITO DELLA DENOMINAZIONE % QUOTA DI RICOGNIZIONE RAZIONALIZZAZIONE SOCIETÀ PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA PERIODICA 2018 DCP 18/2017 LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE A.B.M. - AZIENDA (ATTRAVERSO LA (ATTRAVERSO LA BERGAMASCA 100,00% PROCEDURA PROCEDURA MULTISERVIZI CONCORDATARIA IN CONCORDATARIA IN S.P.A. - in concordato CORSO) CORSO) 20
A.L.O.T. S.C.R.L. - AGENZIA DELLA LOMBARDIA ORIENTALE PER I 25,00% LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE TRASPORTI E LA LOGISTICA SOC. CONS. A R.L. - in liquidazione AGENZIA PER LO SVILUPPO E LA MANTENIMENTO CON MANTENIMENTO CON PROMOZIONE 45,15% AZIONI DI AZIONI DI TURISTICA DELLA RAZIONALIZZAZIONE RAZIONALIZZAZIONE PROVINCIA DI BERGAMO S.C.R.L. ANITA S.r.l. 0,33% ALIENAZIONE RECESSO AUTOSTRADE MANTENIMENTO CON MANTENIMENTO CON BERGAMASCHE 20,46% AZIONI DI AZIONI DI S.p.A. RAZIONALIZZAZIONE RAZIONALIZZAZIONE AUTOSTRADE 1,14% ALIENAZIONE RECESSO LOMBARDE S.p.A. MANTENIMENTO CON MANTENIMENTO CON BERGAMO FIERA 15,12% AZIONI DI AZIONI DI NUOVA S.p.A. RAZIONALIZZAZIONE RAZIONALIZZAZIONE BiGfibra S.p.A. 100,00% ALIENAZIONE ALIENAZIONE CO.S.IDR.A. S.p.A. 25,00% ALIENAZIONE ALIENAZIONE CONSORZIO TERRITORIO ED 23,29% ALIENAZIONE ALIENAZIONE AMBIENTE VALLE SERIANA S.p.A. G.A.L. VALLE BREMBANA S.r.l. - in 7,69% LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE liquidazione HIDROGEST S.p.A. 12,98% ALIENAZIONE ALIENAZIONE R.I.A. - RISANAMENTO ALIENATA IN DATA 20,00% ALIENAZIONE IDRICO 14/09/2018 AMBIENTALE S.p.A. REALIZZAZIONE E GESTIONE SERVIZI PUBBLICI LOCALI MANTENIMENTO MANTENIMENTO SENZA 14,16% S.P.A., PER SENZA INTERVENTI INTERVENTI BREVITA' "COGEIDE S.p.A." SIBEM S.p.A. - in RECESSO IN DATA 2,95% LIQUIDAZIONE liquidazione 30/07/2018 SOCIETA PER L AEROPORTO MANTENIMENTO MANTENIMENTO SENZA CIVILE DI 10,20% SENZA INTERVENTI INTERVENTI BERGAMO-ORIO AL SERIO S.P.A. 21
(S.A.C.B.O. S.p.A.) MANTENIMENTO CON MANTENIMENTO CON TECNODAL S.r.l. 49,00% AZIONI DI AZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE RAZIONALIZZAZIONE TRAMVIE MANTENIMENTO CON MANTENIMENTO CON ELETTRICHE 40,00% AZIONI DI AZIONI DI BERGAMASCHE RAZIONALIZZAZIONE RAZIONALIZZAZIONE S.p.A. TUTELA AMBIENTALE DEL 15,00% ALIENAZIONE RECESSO SEBINO S.r.l. MANTENIMENTO MANTENIMENTO SENZA UNIACQUE S.p.A. 6,41% SENZA INTERVENTI INTERVENTI ALIENATA IN DATA ZERRA S.p.A. 25,00% ALIENAZIONE 17/09/2018 ABM SERVICE S.R.L. - IN 100,00 LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE VOCEM S.R.L. - IN 100,00 LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE ABM NEXT S.R.L. 55,00 ALIENAZIONE ALIENAZIONE AUTOSTRADE BERGAMASCHE 2,68 ALIENAZIONE ALIENAZIONE S.p.A. SOCIETA' DI PROGETTO 0,0039 ALIENAZIONE ALIENAZIONE BREBEMI S.P.A. In attuazione del predetto indirizzo nel corso dell’anno 2019 sono state completate le seguenti operazioni di dismissione: - Anita S.r.l.: (partecipazione diretta dello 0,33%) la Provincia di Bergamo ha completato nel mese di luglio 2019 l’iter finalizzato all’esercizio del diritto di recesso ed è definitivamente uscita dalla compagine sociale a fronte dell’incasso di un controvalore determinato – previa valutazione peritale – in € 183.124,92; - GAL Valle Brembana S.r.l. – in liquidazione: (partecipazione diretta del 7,69%) nel mese di settembre 2019 si sono concluse le operazioni di liquidazione con l’approvazione del bilancio finale di liquidazione chiuso con un attivo residuo pari ad € 0,00 (nessuna distribuzione di capitale ai soci). La società è stata cancellata dal registro imprese nel mese di dicembre 2019. Nel mese di dicembre 2019 con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 59 del 13.12.2019 è stata approvata la razionalizzazione periodica 2019 che costituisce atto di indirizzo per l’attività dell’anno 2020. L’organigramma del Gruppo Provincia di Bergamo alla data dell’31.12.2019 è illustrato nel prospetto che segue. 22
Organigramma Società partecipate direttamente e indirettamente (con quote di controllo) al 31 dicembre 2019 23
Nella tabella che segue vengono messi in evidenza gli importi incassati nell’ultimo quadriennio (periodo 2016-2019) per dividendi, per alienazioni di quote di partecipazioni e per rimborso di mutui afferenti al Servizio Idrico Integrato (questi ultimi rappresentano entrata straordinaria relativamente al periodo di competenza 2007/2015 in quanto accertati ed incassati solo a partire dall’anno 2015): 2016 2017 2018 2019 Dividendi 790.246,29 888.263,99 878.498,24 758.992,13 Alienazioni 7.757.102,26 12.785.400,00 1.719.044,63 183.124,92 Rimborsi di mutui SII 800.064,44 160.683,87 91.979,17 91.979,17 24
LA RENDICONTAZIONE DEL PIANO PERFORMANCE 2019 In questa sezione sono presentati i risultati di performance conseguiti dall’amministrazione nel corso dell’anno 2019. L’albero della Performance L’albero della performance è una mappa logica che rappresenta graficamente, i legami del chi fa cosa (tra funzioni, processi e obiettivi strategici). In altri termini, tale mappa dimostra come gli obiettivi ai vari livelli e di diversa natura contribuiscano, all’interno di un disegno strategico complessivo coerente, alla realizzazione del mandato istituzionale e della mission dell’Ente. Essa fornisce una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata della perfomance dell’amministrazione. Nella rappresentazione grafica dell’albero della perfomance, le funzioni sono state articolate secondo il criterio dell’outcome (impatto sociale). Questa scelta è motivata dall’opportunità di rendere immediatamente intellegibile agli stakeholder la finalizzazione delle attività dell’amministrazione rispetto ai loro bisogni e aspettative. Le funzioni non vanno confuse con la struttura organizzativa. Generalmente, una funzione è trasversale a più unità organizzative (aree, servizi, uffici, etc.) anche se, in alcuni casi, una funzione può essere contenuta all’interno di una sola unità organizzativa. 25
CONTESTO popolazione territorio strutture comunali ENTE partecipate e consorzi … Stato economico solidità di bilancio liquidità patrimoniale capacità di indebitamento TREND struttura organizzativa Organizzazione qualità dell’organizzazione efficienza del personale LINEE PROGRAMMATICHE Obiettivi indicatori di processo TREND Obiettivi e indicatori strategici RISULTATI ATTESI Obiettivi di sviluppo indicatori efficienza di gestione Economico Patrimoniale solidità Struttura liquidità Monitoraggio efficienza sull’ente Organizzazione qualità Indicatori Obiettivi di efficacia Schede di controllo Processo processo strategico efficienza Obiettivi Schede strategici e di obiettivi sviluppo qualità Monitoraggio Linee Valutazione sugli effetti programmatiche politiche delle politiche pluriennali (outcomes ) 26
La mappa degli obiettivi di processo Ai dirigenti, sulla base delle risorse loro attribuite, sono assegnati obiettivi di processo finalizzati al mantenimento, all’innovazione e/o al miglioramento delle attività e funzioni proprie dell’amministrazione, riassunti nella tabella a seguire e dettagliatamente indicati nelle schede allegate: DIRIGENTE N. DESCRIZIONE PROCESSO RESPONSABILE GESTIRE: SEGRETERIA GENERALE, TRASPARENZA E 1 Immacolata Gravallese ANTICORRUZIONE GESTIRE: SVILUPPO TERRITORIALE, UFFICIO EUROPA E PARI 2 Silvano Gherardi OPPORTUNITÀ GESTIRE: PRESIDENZA, ORGANI ISTITUZIONALI, RELAZIONI 3 Immacolata Gravallese ISTITUZIONALI E COMUNICAZIONE GESTIRE: CONTROLLI DI GESTIONE, CONTROLLI INTERNI E 4 Immacolata Gravallese SOCIETÀ PARTECIPATE 5 GESTIRE: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA Immacolata Gravallese 6 GESTIRE: CONTRATTI Immacolata Gravallese 7 GESTIRE: AVVOCATURA Giorgio Vavassori GESTIRE: UFFICIO UNICO CONCORSI, SERVIZI GIURIDICO- 8 Giuseppina Pettini AMMINISTRATIVI E PREMIALITA' DELLE RISORSE UMANE GESTIRE: FORMAZIONE, SICUREZZA SUL LAVORO E BENESSERE 9 Giuseppina Pettini ORGANIZZATIVO DELLE RISORSE UMANE GESTIRE: SERVIZI ECONOMICO-PREVIDENZIALI DELLE RISORSE 10 Giuseppina Pettini UMANE GESTIRE: AFFARI GENERALI, PROTOCOLLO E ARCHIVIO, 11 Giuseppina Pettini SISTEMI INFORMATIVI E SERVIZI AUSILIARI 12 GESTIRE: ENTRATA E TRIBUTI PROVINCIALI E SPESA Silvano Gherardi GESTIRE: PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI 13 Silvano Gherardi BILANCIO 14 GESTIRE: PATRIMONIO, ESPROPRI E CONCESSIONI PierLuigi Assolari 15 GESTIRE: PROVVEDITORATO PierLuigi Assolari 16 GESTIRE: PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE VIABILITÀ PierLuigi Assolari GESTIRE: PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE EDILIZIA 17 PierLuigi Assolari SCOLASTICA E ISTITUZIONALE 18 GESTIRE: PROTEZIONE CIVILE PierLuigi Assolari 19 GESTIRE: TRASPORTI PierLuigi Assolari 20 GESTIRE: ATTIVITÀ ESTRATTIVE PierLuigi Assolari 21 GESTIRE: APPALTI E STAZIONE UNICA APPALTANTE PierLuigi Assolari GESTIRE: LE FUNZIONI IN MATERIA DI VIGILANZA ITTICO- 22 Immacolata Gravallese VENATORA E AMBIENTALE GESTIRE: LE FUNZIONI IN MATERIA AMBIENTALE, DIFESA DEL 23 Claudio Confalonieri SUOLO, PAESAGGIO E DI TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ GESTIRE: LE FUNZIONI IN MATERIA DI RISORSE ENERGETICHE, 24 Claudio Confalonieri IMPIANTI TERMICI E AIA 25 GESTIRE LE FUNZIONI IN MATERIA DI RIFIUTI Claudio Confalonieri 26 GESTIRE: PROVVEDIMENTI AUA Claudio Confalonieri 27 GESTIRE: LE FUNZIONI IN MATERIA DI RISORSE IDRICHE Claudio Confalonieri 27
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