Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP

Pagina creata da Matteo Di Stefano
 
CONTINUA A LEGGERE
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
Rassegna stampa
Parco dell’Arcipelago Toscano
          (30/03/2018)
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
4/4/2018                        Il Parco conto le specie aliene invasive a tutela della biodiversità - mercoledì 28 marzo 2018 - Tirreno Elba News

       I cookie ci permettono di migliorare la tua esperienza
                                                       Testatautente.  Continuando
                                                               registrata al tribunaleadi
                                                                                        navigare
                                                                                          Livorno su questodel
                                                                                                  n.18/04   sito, accetti il loro impiego. Maggiori informazioni
                                                                                                               19/10/04                                            Chiudi

 IL REPORT

Il Parco conto le specie aliene invasive a tutela della biodiversità
Oltre alle piante anche alcune specie di animali che danneggiano le colture

                                                                         Il presidente del Pnat Sammuri

L’impatto delle specie aliene invasive in ambienti insulari può essere devastante Ma il Parco dell’Arcipelago Toscano è in

prima linea nella tutela della biodiversità

Ci sono il fico degli ottentotti, pianta grassa tipica del Sud Africa dai bei fiori colorati, che si diffonde a tappeto, soffocando

le specie vegetali tipiche delle dune, e il fico d’India proveniente dall’America centro meridionale, piantato inizialmente a

scopo ornamentale e per i suoi frutti e ora così diffuso da sostituire le piante locali; ci sono l’agave proveniente dall’America

centrale, introdotta nel passato a scopo ornamentale, che oggi minaccia di colonizzare scogliere e rupi a scapito delle specie

vegetali autoctone e l’acetosella gialla, originaria del Sud Africa, che, oltre ad aver invaso ampie superfici, può pure essere

tossica per il bestiame. Ma non solo. Oltre alle piante aliene invasive, a minacciare il prezioso habitat naturale delle isole

dell’Arcipelago Toscano, ci sono alcune specie animali: dal temibile ratto nero (ormai eradicato da molte isole toscane) ai

cinghiali, assenti dall’arcipelago e immessi dall’uomo negli anni ‘50 e ‘60 a scopo venatorio, che ora rappresentano un

problema non solo per la fauna e la flora naturale locale, ma anche per le coltivazioni e le strutture residenziali, e i mufloni,

anch’essi introdotti dall’uomo, erbivori voraci che impediscono la crescita della vegetazione naturale e danneggiano le

colture.

Insomma, le specie aliene invasive, che, come è ormai noto, sono fra le prime cause della perdita di biodiversità e

producono anche un importante impatto economico stimato in oltre 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione

europea, rappresentano un grave problema per il Parco dell’Arcipelago Toscano che nel tempo, però, ha portato avanti

http://tenews.it/giornale/2018/03/28/il-parco-conto-le-specie-aliene-invasive-a-tutela-della-biodiversita-74327/                                                            1/3
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
4/4/2018                       Il Parco conto le specie aliene invasive a tutela della biodiversità - mercoledì 28 marzo 2018 - Tirreno Elba News

     I cookie
progetti      ci permettono
          specifici  per ladidifesa
                             migliorare la tuahabitat
                                     degli     esperienza utente.
                                                        dalle     Continuando
                                                               specie   alienea navigare su questo
                                                                                 invasive,         sito, accetti
                                                                                             ottenendo           il loro impiego.
                                                                                                             notevoli             Maggiori informazioni
                                                                                                                           successi.                      Chiudi

Così i mufloni sono costantemente sotto controllo, mentre l’eradicazione del ratto nero ha portato effetti

straordinariamente positivi sul ripopolamento delle berte e di altri animali nativi, come i gechi e i pipistrelli, in particolare

sull’isola di Montecristo, la più grande isola italiana dichiarata “rat-free”

“Quello della gestione delle specie aliene invasive è un problema molto delicato – ha dichiarato il presidente del Parco

nazionale dell'Arcipelago Toscano e di Federparchi Europarc Italia, Giampiero Sammuri – ma nonostante le difficoltà non

possiamo non occuparcene in modo concreto e puntuale. Basti dire che secondo Birdlife International, le specie aliene

hanno concorso all’estinzione del 50% delle specie di uccelli che si sono estinte negli ultimi 500 anni (68 su 135) e che le

isole sono gli habitat maggiormente a rischio, dove le specie invasive fanno i danni più grandi alla fauna e flora autoctone,

costituite in gran parte da endemismi, in tempi brevissimi”.

Per frenare la diffusione delle specie aliene invasive il Parco, quindi, ha messo in campo molte attività e progetti europei,

l’ultimo dei quali propriamente mirato al controllo e alla prevenzione attraverso l’informazione e l’aumento della

consapevolezza dei cittadini, spesso responsabili dell’arrivo delle specie aliene sul nostro territorio.

Il Life ASAP (Alien Species Awareness Program), cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato da ISPRA, che

coinvolge la società NEMO Srl di Firenze,la Regione Lazio (Direzione ambiente e sistemi naturali), Federparchi,

Legambiente, Tic Media Art e Università di Cagliari, con il cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente e della tutela del

territorio e del mare e dei Parchi nazionali, tra i quali proprio l’Arcipelago Toscano, mira ad informare cittadini, turisti e

stakeholder sui corretti comportamenti da adottare per proteggere la biodiversità territoriale.

Molte specie animali e vegetali, infatti, si sono diffuse perché introdotte accidentalmente o volontariamente per varie

finalità dall’uomo in un ambiente diverso da quello di origine.

Il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano che è la più grande area protetta a mare d’Europa con 60mila ettari di acque e

17mila di terraferma tutelati, caratterizzata da macchia mediterranea, dune sabbiose, coste rocciose, prati mediterranei e

boschi di leccio, custodisce un enorme patrimonio di biodiversità che deve essere difeso e valorizzato.

Un impegno senza sosta a tutela delle specie locali più a rischio come il limonio, fiore tipico delle scogliere che qui, grazie

all’insularità, si esprime con specie tipiche e uniche; il satirione, orchidea dal profumo di vaniglia; il leccio, ormai ridotto in

molte isole a pochi esemplari secolari da tutelare, e il giglio marino che fiorisce in ambienti sabbiosi in riva al mare, molto

prezioso per gli insetti che animano le dune costiere. Tra gli animali più a rischio, invece, la magnanina, uccello tipico della

macchia mediterranea che per nidificare predilige le fitte boscaglie di erica, rosmarino e cisto che quindi vanno tutelati

anch'essi, il gabbiano corso, poco diffuso su queste isole dove è necessario proteggerne i nidi, la berta minore e la berta

maggiore che nidificano a terra nelle cavità naturali delle scogliere di alcune isole dell’Arcipelago e per questo sono

vulnerabili agli attacchi dei predatori alieni come gatti e ratti, che minacciano costantemente anche il tarantolino, piccolo

geco notturno tipico delle isole dell’Arcipelago toscano.

Specie che sarà possibile conoscere e contribuire a tutelare anche attraverso i corsi dedicati alle scuole che verranno attivati

nel Parco dell’Arcipelago Toscano, con l’obiettivo di illustrare e informare le nuove generazioni sulle specie rare da

http://tenews.it/giornale/2018/03/28/il-parco-conto-le-specie-aliene-invasive-a-tutela-della-biodiversita-74327/                                                   2/3
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
.

    Gio 29/03/2018                     iltirreno.it

Sammuri 2018         Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016   Pagina 1 di 40
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
Gio 29/03/2018                                           iltirreno.it

     Guerra a piante e animali "alieni"
     Il Parco in prima linea per tenere sotto controllo le specie non autoctone

     PORTOFERRAIO. Il parco dell' Arcipelago in prima                    Media Art e Università di Cagliari, con il
     linea nella tutela della biodiversità. A minacciare l'              cofinanziamento del ministero dell' Ambiente e della
     habitat naturale delle isole toscane non ci sono                    tutela del territorio e del mare e dei Parchi nazionali,
     soltanto le piante aliene (il fico degli ottentotti, quello         tra i quali proprio l' Arcipelago Toscano, mira a
     d' India, l' agave proveniente dall' America centrale, l'           informare cittadini, turisti e stakeholder sui corretti
     acetosella gialla originaria del Sud Africa), ma anche              comportamenti da adottare per proteggere la
     alcune specie animali, quali il ratto nero (ormai                   biodiversità territoriale. Molte specie animali e
     eradicato da molte isole toscane), i cinghiali e i                  vegetali, infatti, si sono diffuse perché introdotte
     mufloni. I suini selvatici, assenti dall' arcipelago e              accidentalmente o volontariamente per varie finalità
     immessi dall' uomo negli anni '50 e '60 a scopo                     dall' uomo in un ambiente diverso da quello di origine.
     venatorio, oggi rappresentano un problema non solo                  (l.c.)
     per la fauna e la flora naturale locale, ma anche per le
     coltivazioni e le strutture residenziali. Per non parlare
     dei mufloni, anch' essi introdotti dall' uomo, erbivori
     voraci che impediscono la crescita della vegetazione
     naturale e danneggiano le colture. Insomma, le
     specie aliene invasive rappresentano un grave
     problema per il parco che ha portato avanti progetti
     specifici per la difesa degli habitat dalle specie aliene
     invasive, ottenendo notevoli successi. Così i mufloni
     sono costantemente sotto controllo, mentre l'
     eradicazione del ratto nero ha portato effetti
     straordinariamente positivi sul ripopolamento delle
     berte e di altri animali nativi, come i gechi e i
     pipistrelli, in particolare sull' isola di Montecristo, la più
     grande isola italiana dichiarata "rat-free". «Quello
     della gestione delle specie aliene invasive è un
     problema molto delicato - ha dichiarato il presidente
     del Parco nazionale dell' Arcipelago Toscano e di
     Federparchi Europarc Italia, Giampiero Sammuri - ma
     nonostante le difficoltà non possiamo non
     occuparcene in modo concreto e puntuale. Basti dire
     che secondo Birdlife International, le specie aliene
     hanno concorso all' estinzione del 50% delle specie di
     uccelli che si sono estinte negli ultimi 500 anni (68 su
     135) e che le isole sono gli habitat maggiormente a
     rischio, dove le specie invasive fanno i danni più
     grandi alla fauna e flora autoctone, costituite in gran
     parte da endemismi, in tempi brevissimi». Per frenare
     la diffusione delle specie aliene invasive il parco,
     quindi, ha messo in campo molte attività e progetti
     europei, l' ultimo dei quali propriamente mirato al
     controllo e alla prevenzione attraverso l' informazione
     dei cittadini. Il Life Asap (Alien Species Awareness
     Program), cofinanziato dalla Commissione Europea e
     coordinato da Ispra, che coinvolge la società Nemo
     Srl di Firenze, la Regione Lazio (Direzione ambiente e
     sistemi naturali), Federparchi, Legambiente, Tic

Sammuri 2018                               Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                       Pagina 2 di 40
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
.

    Gio 29/03/2018                                                       Il Tirreno (ed. Piombino-Elba)                                                                                                        Pagina 20

                LE INIZIATIVE DEL TIRRENO                                                                                                              IL TIRRENO ;=CJ98× &- A5FNC &$%,             7***           LE INIZIATIVE DEL TIRRENO

               In edicola a 7,80 euro
                                                  &MCB                                                 ■ 1PSUPGFSSBJP
                                                                                                       VialeElba,3
                                                                                                       ■ 5FMFGPOP 0565/918516
                                                                                                       ■ 'BY 0565/917226
                                                                                                                                             ■ /VNFSPWFSEF 800296762
                                                                                                                                             ■ FNBJM elba@iltirreno.it
                                                                                                                                                                                                                 In edicola a 7,80 euro

           Direttore Parco, terna senza Zanichelli
           Proposti i nomi al ministero (c’è anche un segretario comunale). Sammuri caustico: «Troppe interferenze politiche»
           ◗ PORTOFERRAIO

           Approvata dal consiglio diretti-
           vo del Parco Nazionale dell’Arci-
           pelago la terna tra cui sarà scelto
           dal ministero per l’Ambiente il
           prossimo direttore dell’ente. I
           tre nomi sono stati individuati,
           tra i 63 candidati, dalla commis-
           sione composta dal presidente
           Pnat Giampiero Sammuri, dal
           vicepresidente Stefano Feri e
           della consigliera Anna Bulgare-
           si. A sua volta la commissione ha
           proposto la terna al consiglio di-
           rettivo che nell’assemblea del 28
           marzo l’ha approvata senza
           cambiamenti.I tre candidati so-
           no Ciro Amato, segretario co-
           munale ed esperto di aree rpo-
           tette, Enrico Giunta, attuale di-      Giampiero Sammuri                      Franca Zanichelli
           rettore del Parco Regionale della
           Maremma e, a scavalco, del Par-        chi che hanno rilevanza politica       fino al 31 luglio – termina Sam-
           co Regionale di Migliarino San         ma su un incarico di carattere         muri – ma noi ci siamo mossi
           Rossore, e Maurizio Burlando,          tecnico è la prima volta». Ora la      per tempo. La nomina potrebbe
           attuale direttore del Parco Regio-     terna sarà trasmessa al ministe-       arrivare dal ministro attuale, ma
           nale del Beigua in Liguria. «Per-      ro per l’Ambiente che dovrà sce-       se verrà fatto il nuovo governo
           sone di grande professionalità         gliere chi dei tre dall’1 agosto sa-   dovremo dare tempo al nuovo
           in grado di far fronte alle esigen-    rà il nuovo direttore. «C’è tempo      ministro di decidere».      (a.d.)      Escursione nel parco sul picco del Volterraio da dove si domina buona parte dell’Elba
           ze quotidiane dei parchi» com-
           menta Sammuri.
               Una terna in cui non figura
           Franca Zanichelli, direttore                 ".#*&/5&
           dell’ente da un decennio il cui
           mandato scadrà il prossimo 31
           luglio e che ha partecipato al
           bando insieme agli altri 62 can-
                                                                                         Guerra a piante e animali “alieni”
           didati. «La dottoressa Zanichelli
           – spiega Sammuri – ha un con-
                                                                                         Il Parco in prima linea per tenere sotto controllo le specie non autoctone
           tratto con il parco che scade il
           31luglio e dal primo agosto 2018       ◗ PORTOFERRAIO                                                                                                       i gechi e i pipistrelli, in parti-      ti europei, l’ultimo dei quali
           arriverà un nuovo direttore.                                                                                                                                colare sull’isola di Montecri-          propriamente mirato al con-
           Quando si pubblica un bando di         Il parco dell’Arcipelago in pri-                                                                                     sto, la più grande isola italia-        trollo e alla prevenzione attra-
           questo tipo si ricomincia da ze-       ma linea nella tutela della bio-                                                                                     na dichiarata “rat-free”.               verso l’informazione dei citta-
           ro, in quanto il contratto è con-      diversità.                                                                                                              «Quello della gestione delle         dini.
           cluso. Noi abbiamo avuto il com-          A minacciare l'habitat natu-                                                                                      specie aliene invasive è un                Il Life Asap (Alien Species
           pito di scegliere i tre, tra coloro    rale delle isole toscane non ci                                                                                      problema molto delicato – ha            Awareness Program), cofi-
           che hanno fatto domanda, che           sono soltanto le piante aliene                                                                                       dichiarato il presidente del            nanziato dalla Commissione
           ci sembravano i migliori. E’ stato     (il fico degli ottentotti, quello                                                                                    Parco nazionale dell’Arcipela-          Europea e coordinato da
           valutato anche il lavoro del diret-    d’India, l’agave proveniente                                                                                         go Toscano e di Federparchi             Ispra, che coinvolge la società
           tore Zanichelli, ma abbiamo te-        dall’America centrale, l’aceto-                                                                                      Europarc Italia, Giampiero              Nemo Srl di Firenze, la Regio-
           nuto conto di molte cose. Han-         sella gialla originaria del Sud                                                                                      Sammuri – ma nonostante le              ne Lazio (Direzione ambiente
           no fatto domanda 63 persone,           Africa), ma anche alcune spe-                                                                                        difficoltà non possiamo non             e sistemi naturali), Federpar-
           tutte preparate e con tanta espe-      cie animali, quali il ratto nero                                                                                     occuparcene in modo concre-             chi, Legambiente, Tic Media
           rienza. Su questo si è orientata la    (ormai eradicato da molte iso-                                                                                       to e puntuale. Basti dire che           Art e Università di Cagliari,
           nostra scelta che è stata avallata     le toscane), i cinghiali e i mu-                                                                                     secondo Birdlife Internatio-            con il cofinanziamento del
           dal consiglio direttivo». Sammu-       floni. I suini selvatici, assenti                                                                                    nal, le specie aliene hanno             ministero dell’Ambiente e
           ri ricorda che anche l’eventuale       dall’arcipelago e immessi                                                                                            concorso all’estinzione del             della tutela del territorio e del
           incarico al direttore uscente non      dall’uomo negli anni ‘50 e ‘60                                                                                       50% delle specie di uccelli che         mare e dei Parchi nazionali,
           consiste in un rinnovo del con-        a scopo venatorio, oggi rap-                                                                                         si sono estinte negli ultimi            tra i quali proprio l’Arcipela-
           tratto, ma in una scelta tra candi-    presentano un problema non                                                                                           500 anni (68 su 135) e che le           go Toscano, mira a informare
           dati che hanno partecipato al          solo per la fauna e la flora na-                                                                                     isole sono gli habitat maggior-         cittadini, turisti e stakeholder
           nuovo bando, «con cui – ribadi-        turale locale, ma anche per le                                                                                       mente a rischio, dove le spe-           sui corretti comportamenti
           sce - si riparte daccapo». «La vol-    coltivazioni e le strutture resi-                                                                                    cie invasive fanno i danni più          da adottare per proteggere la
           ta scorsa – precisa – l’attuale di-    denziali. Per non parlare dei          Mufloni all’isola d’Elba: specie da tenere sotto controllo                    grandi alla fauna e flora au-           biodiversità territoriale. Mol-
           rettore aveva fatto domanda in-        mufloni, anch’essi introdotti                                                                                        toctone, costituite in gran             te specie animali e vegetali,
           sieme ad altri nove candidati.         dall’uomo, erbivori voraci             grave problema per il parco             stantemente sotto controllo,          parte da endemismi, in tempi            infatti, si sono diffuse perché
           Questa volta avevano più do-           che impediscono la crescita            che ha portato avanti progetti          mentre l’eradicazione del rat-        brevissimi».                            introdotte accidentalmente o
           mande con professionalità tutte        della vegetazione naturale e           specifici per la difesa degli ha-       to nero ha portato effetti               Per frenare la diffusione            volontariamente per varie fi-
           valide, e tra cui abbiamo fatto le     danneggiano le colture.                bitat dalle specie aliene inva-         straordinariamente positivi           delle specie aliene invasive il         nalità dall’uomo in un am-
           nostre cernite».                          Insomma, le specie aliene           sive, ottenendo notevoli suc-           sul ripopolamento delle berte         parco, quindi, ha messo in              biente diverso da quello di
               Come in passato, anche que-        invasive rappresentano un              cessi. Così i mufloni sono co-          e di altri animali nativi, come       campo molte attività e proget-          origine.                    (l.c.)
           sta volta al momento della sca-
           denza del contratto di Franca
           Zanichelli è iniziata la discussio-
           ne da parte di chi avrebbe prefe-
           rito una continuità nella figura
           del direttore, tra cui figurano an-    I dischetti di plastica arrivano all’Elba
           che esponenti politici. Esterna-
           zioni che lasciano perplesso il        ◗ RIO MARINA                           gnalati in alcune spiagge i di-         si legge nella nota - aveva com-
           presidente del Parco. «Sono da                                                schetti di plastica che nei giorni      portato infatti la dispersione in
           tempo presidente di Federpar-          Ancora iniziative di volontari a       scorsi hanno interessato larghi         mare dei filtri, che si sono river-
           chi - commenta Sammuri e nel-          difesa della salute dei litorali. Il   tratti della costa tirrenica. Secon-    sati nel fiume per poi confluire
           la mia carriera ho assistito a ban-    primo intervento è stato segnala-      do le indagini condotte dalla           nel mar Tirreno dove per effetto
           di e rinnovi di cariche, ma l’uni-     to sulla spiaggia di Schiopparel-      Guardia Costiera sembra che la          delle correnti si sono distribuiti
           co luogo in cui per la nomina di       lo, dove un gruppo di volentero-       causa della dispersione nell’am-        lungo le coste della Campania e
           un direttore è intervenuta la po-      si si sono dedicati a togliare de-     biente di tale materiale sia da ri-     del Lazio fino a raggiungere l’al-
           litica è l’isola d’Elba. Posso capi-   triti di plastica e altro materiale    cercare in un guasto in un depu-        to Tirreno». E ora ha interessato
           re quando si parla del presiden-       trasportato dalle correnti. Inol-      ratore in Campania. «Il cedimen-        anche le coste delle isole dell’Ar-
           te o del consigli direttivo, incari-   tre a Rio Marina sono stati se-        to di una vasca della struttura –       cipelago.                             Dischetti trovati sulle spiagge dell’isola d’Elba

Sammuri 2018                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                                                                                                       Pagina 3 di 40
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
.

    Gio 29/03/2018                                           La Nazione (ed. Massa Carrara)                                                                                       Pagina 23

                                                                                                                                                                                                 GIOVEDÌ
                                                   LA TUTELA DELL’AMBIENTE                                                                                                                 29 MARZO 2018       23

                         Argentario

         Regione: da oggi
         in arrivo le trappole
         Trappole per la cattura di
         predatori, in particolare di
         ibridi, saranno istallate da
         oggi nell’area di Porto
         Ercole (Grosseto). La
         richiesta della Regione ha
         ottenuto l’ok di Ispra (Istituto
         protezione e ricerca
         ambientale) che ha ritenuto
         condivisibile la cattura anche
         a seguito dell’allarme
         sociale creato dai numerosi
         avvistamenti di lupi nell’area
         dell’Argentario.

          Sempre più lupi, ma difendersi si può                                                                                                                                                    I punti

          Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi                                                                                                La popolazione
         Matteo Alfieri                           seto. E precisamente dall’azienda         me». Le risposte degli allevatori        sti, siamo riusciti ad azzerare gli as-
                                                  agricola gestita da Francesca Bar-        che hanno adottato le misure di          salti. Prima delle recinzioni e dei       Dei 68 esemplari di cui è
           GROSSETO                                                                                                                                                            stato definito il genotipo
                                                  zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti-     prevenzione sono decisamente po-         cani eravamo stati colpiti più vol-
                                                  sce un allevamento di 440 pecore e        sitive: l’81% degli allevatori ritie-    te. Adesso le cose sono cambiate».        individuale, 32 sono stati
         VENTUNO branchi. Forse di più.                                                                                              Francesca Barzagli conclude: «Il          classificati come lupi e 36
         Per un totale di oltre 110 predatori     da quasi due anni ha completa-            ne che le recinzioni siano uno stru-
                                                                                                                                     problema non è risolto – ammoni-          ibrido lupo-cane; 15 i
         in provincia di Grosseto. I tecnici      mente azzerato gli attacci dei pre-       mento valido e il 74% dei benefi-        sce – però almeno le aziende posso-
                                                  datori. «Niente miracoli – ha detto       ciari dei cani si esprime positiva-                                                branchi su 21 con almeno un
         del progetto Life Medwolf, lo stu-                                                                                          no continuare a sopravvivere no-          individuo ibrido; 16 quelli
         dio (costato 3,5 milioni di euro)        l’allevatrice – ho soltanto investito     mente nei confronti del lavoro dei       nostante i problemi. Diciamo che
                                                  sui cani da guardiania e su due ri-       cani da guardianìa.                                                                con evidenza di riproduzione
         sulla conservazione del lupo che                                                                                            si va avanti cercando di ricostruire
         ha interessato la Maremma, han-          coveri notturni per le pecore du-                                                  qualcosa». Grazie a recinzioni e ai
         no presentato i dati finali sulla pre-   rante la notte. Fondamentali per          «LA MIA AZIENDA si estende su            cani da guardiania nelle aziende,
         senza di predatori nel territorio        dare sicurezza a tutto il mio bestia-     circa 25 ettari e, con sacrifici e co-   gli attacchi predatori in Maremma         I danni al bestiame
         grossetano. Utilizzando tecniche                                                                                            hanno infatti subìto una diminu-
                                                                                                                                     zione del 47% dal momento della           Dal 2014 primo anno anno di
         di interpolazione e modelli di pro-                                                                                                                                   rimborso diretto al 2017
                                                                                                                                     loro adozione funzionale, essendo
         babilità, si stima che l’area di pre-                                                                                       concentrati nelle ore in cui gli ani-     sono stati denunciati in
         senza del lupo possa essere consi-                                                                                          mali non sono sottoposti ad alcu-         media 330 attacchi all’anno.
         derata di circa 2.216 chilometri                                                                                            na protezione (74% degli attacchi         Ma dal campione di 63
         quadrati, circa il 50% del territorio                                                                                       alle aziende con protezione avven-        aziende emerge che il 30%
         provinciale, e che l’area idonea sia                                                                                        gono di giorno, al pascolo incon-         degli attacchi subiti non
                                                                                                                                     trollato). Confrontando gli attac-        viene dichiarato
                                                                                                                                     chi subìti da aziende con e senza
          L’ALLEVATRICE                                                                                                              misure di prevenzione in un anno,
          «In due anni perdite azzerate                                                                                              emerge che il 67% degli attacchi
          Ho investito nella guardania                                                                                               avvengono in aziende senza misu-          La prevenzione
                                                                                                                  ESEMPIO            re di prevenzione e che dal mo-
          e nei ricoveri per la notte»                                                                            VIRTUOSO           mento che le recinzioni vengono           Dal 2014 sono state affidate
                                                                                                                  Francesca          utilizzate come ricoveri notturni,        80 recinzioni e 46 cani da
         non ancora interamente occupata.                                                                         Barzagli è         l’81% degli attacchi notturni av-         guardania alle aziende del
         Dei 68 esemplari di cui è stato pos-                                                                     titolare di        vengono a danno delle aziende sen-        Grossetano contribuendo
         sibile definire il genotipo indivi-                                                                      un’azienda         za misure di prevenzione. Preven-         alla messa in sicurezza di
         duale, 32 sono stati classificati co-                                                                    agricola con       zione quindi fondamentale per da-         circa 90 aziende. Gli attacchi
         me lupi e 36 ibridi lupo-cane
                                                                                                                  440 pecore a       re un futuro alla pastorizia, che ha      hanno subito in generale una
                                                                                                                  Istia              portato alla diminuzione del 50%          diminuzione del 47%
         (53%), con 15 branchi sui 21 iden-                                                                       d’Ombrone          della perdita dei capi.
         tificati che presentano almeno un
         individuo ibrido. Numeri non po-
         sitivi, dunque per la pastorizia ma-
         remmana: dal 2014, anno in cui è           LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO
         stato istituito il rimborso diretto
         delle perdite subìte a causa delle
         predazione da lupo, sono stati de-
         nunciati in media 330 attacchi
                                                    Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio
         all’anno. Misura comunque sotto-             FIRENZE                                              Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri-       grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti-
         stimata perché gli eventi predatori        CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben          ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del    mo progetto per frenare la diffusione di raz-
         non sempre sono denunciati dagli           presto diventati infestanti. Ma anche i mu-            Sud Africa, che può pure essere tossica per il       ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware-
         allevatori dell’Asl.                       floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In-   bestiame.                                            ness Program), cofinanziato dalla Commis-
                                                    dia dell’America centro meridionale o il «fi-          «Le specie aliene invasive – dichiara il pres-       sione Europea e coordinato da Ispra, per in-
         DA UN CAMPIONE di 63 aziende,                                                                                                                          formare cittadini e turisti sui corretti com-
         che hanno subìto attacchi nel pe-
                                                    co degli ottentotti». Sono tante le specie             idente del Parco nazionale dell’Arcipelago
                                                    «aliene», ovvero tipiche di altre zone del             Toscano e di Federparchi Europarc Italia,            portamenti da adottare.
         riodo luglio 2016-luglio 2017,                                                                                                                         Tante anche le specie tipiche a rischio: il li-
         emerge che il 30% degli attacchi           mondo, che mettono in crisi l’habitat                  Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau-           monio, fiore delle scogliere; il satirione, or-
         subìti non viene dichiarato. Ma è          dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo            se della perdita di biodiversità. Il nostro Par-     chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma-
         sulla prevenzione che i responsabi-        a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche             co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe-       rino; la magnanina, uccello tipico della mac-
         li del progetto possono dire di aver       i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen-        cifici di contrasto. Così i mufloni sono co-         chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber-
         avuto dei risultati confortanti.           te voraci da impedire la crescita della vegeta-        stantemente sotto controllo, mentre l’eradi-         ta minore e maggiore o il tarantolino, picco-
         L’esempio virtuoso di collabora-           zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber-     cazione del ratto nero ha avuto effetti straor-      lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci-
         zione e condivisione delle respon-         te, uccelli marini che nidificano sulle isole          dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi-       pelago.
         sabilità, arriva da Istia d’Ombro-         toscane.                                               pistrelli, in particolare a Montecristo, la più                                         Lisa Ciardi
         ne, piccolo paese alle porte di Gros-

Sammuri 2018                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                                                                                 Pagina 5 di 40
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
.

    Gio 29/03/2018                                                       La Nazione (ed. Lucca)                                                                                   Pagina 23

                                                                                                                                                                                                 GIOVEDÌ
                                                   LA TUTELA DELL’AMBIENTE                                                                                                                 29 MARZO 2018       23

                         Argentario

         Regione: da oggi
         in arrivo le trappole
         Trappole per la cattura di
         predatori, in particolare di
         ibridi, saranno istallate da
         oggi nell’area di Porto
         Ercole (Grosseto). La
         richiesta della Regione ha
         ottenuto l’ok di Ispra (Istituto
         protezione e ricerca
         ambientale) che ha ritenuto
         condivisibile la cattura anche
         a seguito dell’allarme
         sociale creato dai numerosi
         avvistamenti di lupi nell’area
         dell’Argentario.

          Sempre più lupi, ma difendersi si può                                                                                                                                                    I punti

          Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi                                                                                                La popolazione
         Matteo Alfieri                           seto. E precisamente dall’azienda         me». Le risposte degli allevatori        sti, siamo riusciti ad azzerare gli as-
                                                  agricola gestita da Francesca Bar-        che hanno adottato le misure di          salti. Prima delle recinzioni e dei       Dei 68 esemplari di cui è
           GROSSETO                                                                                                                                                            stato definito il genotipo
                                                  zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti-     prevenzione sono decisamente po-         cani eravamo stati colpiti più vol-
                                                  sce un allevamento di 440 pecore e        sitive: l’81% degli allevatori ritie-    te. Adesso le cose sono cambiate».        individuale, 32 sono stati
         VENTUNO branchi. Forse di più.                                                                                              Francesca Barzagli conclude: «Il          classificati come lupi e 36
         Per un totale di oltre 110 predatori     da quasi due anni ha completa-            ne che le recinzioni siano uno stru-
                                                                                                                                     problema non è risolto – ammoni-          ibrido lupo-cane; 15 i
         in provincia di Grosseto. I tecnici      mente azzerato gli attacci dei pre-       mento valido e il 74% dei benefi-        sce – però almeno le aziende posso-
                                                  datori. «Niente miracoli – ha detto       ciari dei cani si esprime positiva-                                                branchi su 21 con almeno un
         del progetto Life Medwolf, lo stu-                                                                                          no continuare a sopravvivere no-          individuo ibrido; 16 quelli
         dio (costato 3,5 milioni di euro)        l’allevatrice – ho soltanto investito     mente nei confronti del lavoro dei       nostante i problemi. Diciamo che
                                                  sui cani da guardiania e su due ri-       cani da guardianìa.                                                                con evidenza di riproduzione
         sulla conservazione del lupo che                                                                                            si va avanti cercando di ricostruire
         ha interessato la Maremma, han-          coveri notturni per le pecore du-                                                  qualcosa». Grazie a recinzioni e ai
         no presentato i dati finali sulla pre-   rante la notte. Fondamentali per          «LA MIA AZIENDA si estende su            cani da guardiania nelle aziende,
         senza di predatori nel territorio        dare sicurezza a tutto il mio bestia-     circa 25 ettari e, con sacrifici e co-   gli attacchi predatori in Maremma         I danni al bestiame
         grossetano. Utilizzando tecniche                                                                                            hanno infatti subìto una diminu-
                                                                                                                                     zione del 47% dal momento della           Dal 2014 primo anno anno di
         di interpolazione e modelli di pro-                                                                                                                                   rimborso diretto al 2017
                                                                                                                                     loro adozione funzionale, essendo
         babilità, si stima che l’area di pre-                                                                                       concentrati nelle ore in cui gli ani-     sono stati denunciati in
         senza del lupo possa essere consi-                                                                                          mali non sono sottoposti ad alcu-         media 330 attacchi all’anno.
         derata di circa 2.216 chilometri                                                                                            na protezione (74% degli attacchi         Ma dal campione di 63
         quadrati, circa il 50% del territorio                                                                                       alle aziende con protezione avven-        aziende emerge che il 30%
         provinciale, e che l’area idonea sia                                                                                        gono di giorno, al pascolo incon-         degli attacchi subiti non
                                                                                                                                     trollato). Confrontando gli attac-        viene dichiarato
                                                                                                                                     chi subìti da aziende con e senza
          L’ALLEVATRICE                                                                                                              misure di prevenzione in un anno,
          «In due anni perdite azzerate                                                                                              emerge che il 67% degli attacchi
          Ho investito nella guardania                                                                                               avvengono in aziende senza misu-          La prevenzione
                                                                                                                  ESEMPIO            re di prevenzione e che dal mo-
          e nei ricoveri per la notte»                                                                            VIRTUOSO           mento che le recinzioni vengono           Dal 2014 sono state affidate
                                                                                                                  Francesca          utilizzate come ricoveri notturni,        80 recinzioni e 46 cani da
         non ancora interamente occupata.                                                                         Barzagli è         l’81% degli attacchi notturni av-         guardania alle aziende del
         Dei 68 esemplari di cui è stato pos-                                                                     titolare di        vengono a danno delle aziende sen-        Grossetano contribuendo
         sibile definire il genotipo indivi-                                                                      un’azienda         za misure di prevenzione. Preven-         alla messa in sicurezza di
         duale, 32 sono stati classificati co-                                                                    agricola con       zione quindi fondamentale per da-         circa 90 aziende. Gli attacchi
         me lupi e 36 ibridi lupo-cane
                                                                                                                  440 pecore a       re un futuro alla pastorizia, che ha      hanno subito in generale una
                                                                                                                  Istia              portato alla diminuzione del 50%          diminuzione del 47%
         (53%), con 15 branchi sui 21 iden-                                                                       d’Ombrone          della perdita dei capi.
         tificati che presentano almeno un
         individuo ibrido. Numeri non po-
         sitivi, dunque per la pastorizia ma-
         remmana: dal 2014, anno in cui è           LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO
         stato istituito il rimborso diretto
         delle perdite subìte a causa delle
         predazione da lupo, sono stati de-
         nunciati in media 330 attacchi
                                                    Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio
         all’anno. Misura comunque sotto-             FIRENZE                                              Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri-       grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti-
         stimata perché gli eventi predatori        CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben          ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del    mo progetto per frenare la diffusione di raz-
         non sempre sono denunciati dagli           presto diventati infestanti. Ma anche i mu-            Sud Africa, che può pure essere tossica per il       ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware-
         allevatori dell’Asl.                       floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In-   bestiame.                                            ness Program), cofinanziato dalla Commis-
                                                    dia dell’America centro meridionale o il «fi-          «Le specie aliene invasive – dichiara il pres-       sione Europea e coordinato da Ispra, per in-
         DA UN CAMPIONE di 63 aziende,                                                                                                                          formare cittadini e turisti sui corretti com-
         che hanno subìto attacchi nel pe-
                                                    co degli ottentotti». Sono tante le specie             idente del Parco nazionale dell’Arcipelago
                                                    «aliene», ovvero tipiche di altre zone del             Toscano e di Federparchi Europarc Italia,            portamenti da adottare.
         riodo luglio 2016-luglio 2017,                                                                                                                         Tante anche le specie tipiche a rischio: il li-
         emerge che il 30% degli attacchi           mondo, che mettono in crisi l’habitat                  Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau-           monio, fiore delle scogliere; il satirione, or-
         subìti non viene dichiarato. Ma è          dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo            se della perdita di biodiversità. Il nostro Par-     chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma-
         sulla prevenzione che i responsabi-        a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche             co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe-       rino; la magnanina, uccello tipico della mac-
         li del progetto possono dire di aver       i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen-        cifici di contrasto. Così i mufloni sono co-         chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber-
         avuto dei risultati confortanti.           te voraci da impedire la crescita della vegeta-        stantemente sotto controllo, mentre l’eradi-         ta minore e maggiore o il tarantolino, picco-
         L’esempio virtuoso di collabora-           zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber-     cazione del ratto nero ha avuto effetti straor-      lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci-
         zione e condivisione delle respon-         te, uccelli marini che nidificano sulle isole          dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi-       pelago.
         sabilità, arriva da Istia d’Ombro-         toscane.                                               pistrelli, in particolare a Montecristo, la più                                         Lisa Ciardi
         ne, piccolo paese alle porte di Gros-

Sammuri 2018                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                                                                                 Pagina 7 di 40
Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
.

    Gio 29/03/2018                                  La Nazione (ed. Livorno) - Il Telegrafo                                                                                       Pagina 23

                                                                                                                                                                                                 GIOVEDÌ
                                                   LA TUTELA DELL’AMBIENTE                                                                                                                 29 MARZO 2018       23

                         Argentario

         Regione: da oggi
         in arrivo le trappole
         Trappole per la cattura di
         predatori, in particolare di
         ibridi, saranno istallate da
         oggi nell’area di Porto
         Ercole (Grosseto). La
         richiesta della Regione ha
         ottenuto l’ok di Ispra (Istituto
         protezione e ricerca
         ambientale) che ha ritenuto
         condivisibile la cattura anche
         a seguito dell’allarme
         sociale creato dai numerosi
         avvistamenti di lupi nell’area
         dell’Argentario.

          Sempre più lupi, ma difendersi si può                                                                                                                                                    I punti

          Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi                                                                                                La popolazione
         Matteo Alfieri                           seto. E precisamente dall’azienda         me». Le risposte degli allevatori        sti, siamo riusciti ad azzerare gli as-
                                                  agricola gestita da Francesca Bar-        che hanno adottato le misure di          salti. Prima delle recinzioni e dei       Dei 68 esemplari di cui è
           GROSSETO                                                                                                                                                            stato definito il genotipo
                                                  zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti-     prevenzione sono decisamente po-         cani eravamo stati colpiti più vol-
                                                  sce un allevamento di 440 pecore e        sitive: l’81% degli allevatori ritie-    te. Adesso le cose sono cambiate».        individuale, 32 sono stati
         VENTUNO branchi. Forse di più.                                                                                              Francesca Barzagli conclude: «Il          classificati come lupi e 36
         Per un totale di oltre 110 predatori     da quasi due anni ha completa-            ne che le recinzioni siano uno stru-
                                                                                                                                     problema non è risolto – ammoni-          ibrido lupo-cane; 15 i
         in provincia di Grosseto. I tecnici      mente azzerato gli attacci dei pre-       mento valido e il 74% dei benefi-        sce – però almeno le aziende posso-
                                                  datori. «Niente miracoli – ha detto       ciari dei cani si esprime positiva-                                                branchi su 21 con almeno un
         del progetto Life Medwolf, lo stu-                                                                                          no continuare a sopravvivere no-          individuo ibrido; 16 quelli
         dio (costato 3,5 milioni di euro)        l’allevatrice – ho soltanto investito     mente nei confronti del lavoro dei       nostante i problemi. Diciamo che
                                                  sui cani da guardiania e su due ri-       cani da guardianìa.                                                                con evidenza di riproduzione
         sulla conservazione del lupo che                                                                                            si va avanti cercando di ricostruire
         ha interessato la Maremma, han-          coveri notturni per le pecore du-                                                  qualcosa». Grazie a recinzioni e ai
         no presentato i dati finali sulla pre-   rante la notte. Fondamentali per          «LA MIA AZIENDA si estende su            cani da guardiania nelle aziende,
         senza di predatori nel territorio        dare sicurezza a tutto il mio bestia-     circa 25 ettari e, con sacrifici e co-   gli attacchi predatori in Maremma         I danni al bestiame
         grossetano. Utilizzando tecniche                                                                                            hanno infatti subìto una diminu-
                                                                                                                                     zione del 47% dal momento della           Dal 2014 primo anno anno di
         di interpolazione e modelli di pro-                                                                                                                                   rimborso diretto al 2017
                                                                                                                                     loro adozione funzionale, essendo
         babilità, si stima che l’area di pre-                                                                                       concentrati nelle ore in cui gli ani-     sono stati denunciati in
         senza del lupo possa essere consi-                                                                                          mali non sono sottoposti ad alcu-         media 330 attacchi all’anno.
         derata di circa 2.216 chilometri                                                                                            na protezione (74% degli attacchi         Ma dal campione di 63
         quadrati, circa il 50% del territorio                                                                                       alle aziende con protezione avven-        aziende emerge che il 30%
         provinciale, e che l’area idonea sia                                                                                        gono di giorno, al pascolo incon-         degli attacchi subiti non
                                                                                                                                     trollato). Confrontando gli attac-        viene dichiarato
                                                                                                                                     chi subìti da aziende con e senza
          L’ALLEVATRICE                                                                                                              misure di prevenzione in un anno,
          «In due anni perdite azzerate                                                                                              emerge che il 67% degli attacchi
          Ho investito nella guardania                                                                                               avvengono in aziende senza misu-          La prevenzione
                                                                                                                  ESEMPIO            re di prevenzione e che dal mo-
          e nei ricoveri per la notte»                                                                            VIRTUOSO           mento che le recinzioni vengono           Dal 2014 sono state affidate
                                                                                                                  Francesca          utilizzate come ricoveri notturni,        80 recinzioni e 46 cani da
         non ancora interamente occupata.                                                                         Barzagli è         l’81% degli attacchi notturni av-         guardania alle aziende del
         Dei 68 esemplari di cui è stato pos-                                                                     titolare di        vengono a danno delle aziende sen-        Grossetano contribuendo
         sibile definire il genotipo indivi-                                                                      un’azienda         za misure di prevenzione. Preven-         alla messa in sicurezza di
         duale, 32 sono stati classificati co-                                                                    agricola con       zione quindi fondamentale per da-         circa 90 aziende. Gli attacchi
         me lupi e 36 ibridi lupo-cane
                                                                                                                  440 pecore a       re un futuro alla pastorizia, che ha      hanno subito in generale una
                                                                                                                  Istia              portato alla diminuzione del 50%          diminuzione del 47%
         (53%), con 15 branchi sui 21 iden-                                                                       d’Ombrone          della perdita dei capi.
         tificati che presentano almeno un
         individuo ibrido. Numeri non po-
         sitivi, dunque per la pastorizia ma-
         remmana: dal 2014, anno in cui è           LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO
         stato istituito il rimborso diretto
         delle perdite subìte a causa delle
         predazione da lupo, sono stati de-
         nunciati in media 330 attacchi
                                                    Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio
         all’anno. Misura comunque sotto-             FIRENZE                                              Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri-       grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti-
         stimata perché gli eventi predatori        CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben          ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del    mo progetto per frenare la diffusione di raz-
         non sempre sono denunciati dagli           presto diventati infestanti. Ma anche i mu-            Sud Africa, che può pure essere tossica per il       ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware-
         allevatori dell’Asl.                       floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In-   bestiame.                                            ness Program), cofinanziato dalla Commis-
                                                    dia dell’America centro meridionale o il «fi-          «Le specie aliene invasive – dichiara il pres-       sione Europea e coordinato da Ispra, per in-
         DA UN CAMPIONE di 63 aziende,                                                                                                                          formare cittadini e turisti sui corretti com-
         che hanno subìto attacchi nel pe-
                                                    co degli ottentotti». Sono tante le specie             idente del Parco nazionale dell’Arcipelago
                                                    «aliene», ovvero tipiche di altre zone del             Toscano e di Federparchi Europarc Italia,            portamenti da adottare.
         riodo luglio 2016-luglio 2017,                                                                                                                         Tante anche le specie tipiche a rischio: il li-
         emerge che il 30% degli attacchi           mondo, che mettono in crisi l’habitat                  Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau-           monio, fiore delle scogliere; il satirione, or-
         subìti non viene dichiarato. Ma è          dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo            se della perdita di biodiversità. Il nostro Par-     chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma-
         sulla prevenzione che i responsabi-        a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche             co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe-       rino; la magnanina, uccello tipico della mac-
         li del progetto possono dire di aver       i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen-        cifici di contrasto. Così i mufloni sono co-         chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber-
         avuto dei risultati confortanti.           te voraci da impedire la crescita della vegeta-        stantemente sotto controllo, mentre l’eradi-         ta minore e maggiore o il tarantolino, picco-
         L’esempio virtuoso di collabora-           zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber-     cazione del ratto nero ha avuto effetti straor-      lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci-
         zione e condivisione delle respon-         te, uccelli marini che nidificano sulle isole          dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi-       pelago.
         sabilità, arriva da Istia d’Ombro-         toscane.                                               pistrelli, in particolare a Montecristo, la più                                         Lisa Ciardi
         ne, piccolo paese alle porte di Gros-

Sammuri 2018                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                                                                                 Pagina 9 di 40
.

    Gio 29/03/2018                                                   La Nazione (ed. Grosseto)                                                                                    Pagina 23

                                                                                                                                                                                                 GIOVEDÌ
                                                   LA TUTELA DELL’AMBIENTE                                                                                                                 29 MARZO 2018       23

                         Argentario

         Regione: da oggi
         in arrivo le trappole
         Trappole per la cattura di
         predatori, in particolare di
         ibridi, saranno istallate da
         oggi nell’area di Porto
         Ercole (Grosseto). La
         richiesta della Regione ha
         ottenuto l’ok di Ispra (Istituto
         protezione e ricerca
         ambientale) che ha ritenuto
         condivisibile la cattura anche
         a seguito dell’allarme
         sociale creato dai numerosi
         avvistamenti di lupi nell’area
         dell’Argentario.

          Sempre più lupi, ma difendersi si può                                                                                                                                                    I punti

          Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi                                                                                                La popolazione
         Matteo Alfieri                           seto. E precisamente dall’azienda         me». Le risposte degli allevatori        sti, siamo riusciti ad azzerare gli as-
                                                  agricola gestita da Francesca Bar-        che hanno adottato le misure di          salti. Prima delle recinzioni e dei       Dei 68 esemplari di cui è
           GROSSETO                                                                                                                                                            stato definito il genotipo
                                                  zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti-     prevenzione sono decisamente po-         cani eravamo stati colpiti più vol-
                                                  sce un allevamento di 440 pecore e        sitive: l’81% degli allevatori ritie-    te. Adesso le cose sono cambiate».        individuale, 32 sono stati
         VENTUNO branchi. Forse di più.                                                                                              Francesca Barzagli conclude: «Il          classificati come lupi e 36
         Per un totale di oltre 110 predatori     da quasi due anni ha completa-            ne che le recinzioni siano uno stru-
                                                                                                                                     problema non è risolto – ammoni-          ibrido lupo-cane; 15 i
         in provincia di Grosseto. I tecnici      mente azzerato gli attacci dei pre-       mento valido e il 74% dei benefi-        sce – però almeno le aziende posso-
                                                  datori. «Niente miracoli – ha detto       ciari dei cani si esprime positiva-                                                branchi su 21 con almeno un
         del progetto Life Medwolf, lo stu-                                                                                          no continuare a sopravvivere no-          individuo ibrido; 16 quelli
         dio (costato 3,5 milioni di euro)        l’allevatrice – ho soltanto investito     mente nei confronti del lavoro dei       nostante i problemi. Diciamo che
                                                  sui cani da guardiania e su due ri-       cani da guardianìa.                                                                con evidenza di riproduzione
         sulla conservazione del lupo che                                                                                            si va avanti cercando di ricostruire
         ha interessato la Maremma, han-          coveri notturni per le pecore du-                                                  qualcosa». Grazie a recinzioni e ai
         no presentato i dati finali sulla pre-   rante la notte. Fondamentali per          «LA MIA AZIENDA si estende su            cani da guardiania nelle aziende,
         senza di predatori nel territorio        dare sicurezza a tutto il mio bestia-     circa 25 ettari e, con sacrifici e co-   gli attacchi predatori in Maremma         I danni al bestiame
         grossetano. Utilizzando tecniche                                                                                            hanno infatti subìto una diminu-
                                                                                                                                     zione del 47% dal momento della           Dal 2014 primo anno anno di
         di interpolazione e modelli di pro-                                                                                                                                   rimborso diretto al 2017
                                                                                                                                     loro adozione funzionale, essendo
         babilità, si stima che l’area di pre-                                                                                       concentrati nelle ore in cui gli ani-     sono stati denunciati in
         senza del lupo possa essere consi-                                                                                          mali non sono sottoposti ad alcu-         media 330 attacchi all’anno.
         derata di circa 2.216 chilometri                                                                                            na protezione (74% degli attacchi         Ma dal campione di 63
         quadrati, circa il 50% del territorio                                                                                       alle aziende con protezione avven-        aziende emerge che il 30%
         provinciale, e che l’area idonea sia                                                                                        gono di giorno, al pascolo incon-         degli attacchi subiti non
                                                                                                                                     trollato). Confrontando gli attac-        viene dichiarato
                                                                                                                                     chi subìti da aziende con e senza
          L’ALLEVATRICE                                                                                                              misure di prevenzione in un anno,
          «In due anni perdite azzerate                                                                                              emerge che il 67% degli attacchi
          Ho investito nella guardania                                                                                               avvengono in aziende senza misu-          La prevenzione
                                                                                                                  ESEMPIO            re di prevenzione e che dal mo-
          e nei ricoveri per la notte»                                                                            VIRTUOSO           mento che le recinzioni vengono           Dal 2014 sono state affidate
                                                                                                                  Francesca          utilizzate come ricoveri notturni,        80 recinzioni e 46 cani da
         non ancora interamente occupata.                                                                         Barzagli è         l’81% degli attacchi notturni av-         guardania alle aziende del
         Dei 68 esemplari di cui è stato pos-                                                                     titolare di        vengono a danno delle aziende sen-        Grossetano contribuendo
         sibile definire il genotipo indivi-                                                                      un’azienda         za misure di prevenzione. Preven-         alla messa in sicurezza di
         duale, 32 sono stati classificati co-                                                                    agricola con       zione quindi fondamentale per da-         circa 90 aziende. Gli attacchi
         me lupi e 36 ibridi lupo-cane
                                                                                                                  440 pecore a       re un futuro alla pastorizia, che ha      hanno subito in generale una
                                                                                                                  Istia              portato alla diminuzione del 50%          diminuzione del 47%
         (53%), con 15 branchi sui 21 iden-                                                                       d’Ombrone          della perdita dei capi.
         tificati che presentano almeno un
         individuo ibrido. Numeri non po-
         sitivi, dunque per la pastorizia ma-
         remmana: dal 2014, anno in cui è           LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO
         stato istituito il rimborso diretto
         delle perdite subìte a causa delle
         predazione da lupo, sono stati de-
         nunciati in media 330 attacchi
                                                    Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio
         all’anno. Misura comunque sotto-             FIRENZE                                              Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri-       grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti-
         stimata perché gli eventi predatori        CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben          ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del    mo progetto per frenare la diffusione di raz-
         non sempre sono denunciati dagli           presto diventati infestanti. Ma anche i mu-            Sud Africa, che può pure essere tossica per il       ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware-
         allevatori dell’Asl.                       floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In-   bestiame.                                            ness Program), cofinanziato dalla Commis-
                                                    dia dell’America centro meridionale o il «fi-          «Le specie aliene invasive – dichiara il pres-       sione Europea e coordinato da Ispra, per in-
         DA UN CAMPIONE di 63 aziende,                                                                                                                          formare cittadini e turisti sui corretti com-
         che hanno subìto attacchi nel pe-
                                                    co degli ottentotti». Sono tante le specie             idente del Parco nazionale dell’Arcipelago
                                                    «aliene», ovvero tipiche di altre zone del             Toscano e di Federparchi Europarc Italia,            portamenti da adottare.
         riodo luglio 2016-luglio 2017,                                                                                                                         Tante anche le specie tipiche a rischio: il li-
         emerge che il 30% degli attacchi           mondo, che mettono in crisi l’habitat                  Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau-           monio, fiore delle scogliere; il satirione, or-
         subìti non viene dichiarato. Ma è          dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo            se della perdita di biodiversità. Il nostro Par-     chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma-
         sulla prevenzione che i responsabi-        a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche             co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe-       rino; la magnanina, uccello tipico della mac-
         li del progetto possono dire di aver       i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen-        cifici di contrasto. Così i mufloni sono co-         chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber-
         avuto dei risultati confortanti.           te voraci da impedire la crescita della vegeta-        stantemente sotto controllo, mentre l’eradi-         ta minore e maggiore o il tarantolino, picco-
         L’esempio virtuoso di collabora-           zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber-     cazione del ratto nero ha avuto effetti straor-      lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci-
         zione e condivisione delle respon-         te, uccelli marini che nidificano sulle isole          dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi-       pelago.
         sabilità, arriva da Istia d’Ombro-         toscane.                                               pistrelli, in particolare a Montecristo, la più                                         Lisa Ciardi
         ne, piccolo paese alle porte di Gros-

Sammuri 2018                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                                                                               Pagina 11 di 40
.

    Gio 29/03/2018                                                  La Nazione (ed. La Spezia)                                                                                    Pagina 23

                                                                                                                                                                                                 GIOVEDÌ
                                                   LA TUTELA DELL’AMBIENTE                                                                                                                 29 MARZO 2018       23

                         Argentario

         Regione: da oggi
         in arrivo le trappole
         Trappole per la cattura di
         predatori, in particolare di
         ibridi, saranno istallate da
         oggi nell’area di Porto
         Ercole (Grosseto). La
         richiesta della Regione ha
         ottenuto l’ok di Ispra (Istituto
         protezione e ricerca
         ambientale) che ha ritenuto
         condivisibile la cattura anche
         a seguito dell’allarme
         sociale creato dai numerosi
         avvistamenti di lupi nell’area
         dell’Argentario.

          Sempre più lupi, ma difendersi si può                                                                                                                                                    I punti

          Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi                                                                                                La popolazione
         Matteo Alfieri                           seto. E precisamente dall’azienda         me». Le risposte degli allevatori        sti, siamo riusciti ad azzerare gli as-
                                                  agricola gestita da Francesca Bar-        che hanno adottato le misure di          salti. Prima delle recinzioni e dei       Dei 68 esemplari di cui è
           GROSSETO                                                                                                                                                            stato definito il genotipo
                                                  zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti-     prevenzione sono decisamente po-         cani eravamo stati colpiti più vol-
                                                  sce un allevamento di 440 pecore e        sitive: l’81% degli allevatori ritie-    te. Adesso le cose sono cambiate».        individuale, 32 sono stati
         VENTUNO branchi. Forse di più.                                                                                              Francesca Barzagli conclude: «Il          classificati come lupi e 36
         Per un totale di oltre 110 predatori     da quasi due anni ha completa-            ne che le recinzioni siano uno stru-
                                                                                                                                     problema non è risolto – ammoni-          ibrido lupo-cane; 15 i
         in provincia di Grosseto. I tecnici      mente azzerato gli attacci dei pre-       mento valido e il 74% dei benefi-        sce – però almeno le aziende posso-
                                                  datori. «Niente miracoli – ha detto       ciari dei cani si esprime positiva-                                                branchi su 21 con almeno un
         del progetto Life Medwolf, lo stu-                                                                                          no continuare a sopravvivere no-          individuo ibrido; 16 quelli
         dio (costato 3,5 milioni di euro)        l’allevatrice – ho soltanto investito     mente nei confronti del lavoro dei       nostante i problemi. Diciamo che
                                                  sui cani da guardiania e su due ri-       cani da guardianìa.                                                                con evidenza di riproduzione
         sulla conservazione del lupo che                                                                                            si va avanti cercando di ricostruire
         ha interessato la Maremma, han-          coveri notturni per le pecore du-                                                  qualcosa». Grazie a recinzioni e ai
         no presentato i dati finali sulla pre-   rante la notte. Fondamentali per          «LA MIA AZIENDA si estende su            cani da guardiania nelle aziende,
         senza di predatori nel territorio        dare sicurezza a tutto il mio bestia-     circa 25 ettari e, con sacrifici e co-   gli attacchi predatori in Maremma         I danni al bestiame
         grossetano. Utilizzando tecniche                                                                                            hanno infatti subìto una diminu-
                                                                                                                                     zione del 47% dal momento della           Dal 2014 primo anno anno di
         di interpolazione e modelli di pro-                                                                                                                                   rimborso diretto al 2017
                                                                                                                                     loro adozione funzionale, essendo
         babilità, si stima che l’area di pre-                                                                                       concentrati nelle ore in cui gli ani-     sono stati denunciati in
         senza del lupo possa essere consi-                                                                                          mali non sono sottoposti ad alcu-         media 330 attacchi all’anno.
         derata di circa 2.216 chilometri                                                                                            na protezione (74% degli attacchi         Ma dal campione di 63
         quadrati, circa il 50% del territorio                                                                                       alle aziende con protezione avven-        aziende emerge che il 30%
         provinciale, e che l’area idonea sia                                                                                        gono di giorno, al pascolo incon-         degli attacchi subiti non
                                                                                                                                     trollato). Confrontando gli attac-        viene dichiarato
                                                                                                                                     chi subìti da aziende con e senza
          L’ALLEVATRICE                                                                                                              misure di prevenzione in un anno,
          «In due anni perdite azzerate                                                                                              emerge che il 67% degli attacchi
          Ho investito nella guardania                                                                                               avvengono in aziende senza misu-          La prevenzione
                                                                                                                  ESEMPIO            re di prevenzione e che dal mo-
          e nei ricoveri per la notte»                                                                            VIRTUOSO           mento che le recinzioni vengono           Dal 2014 sono state affidate
                                                                                                                  Francesca          utilizzate come ricoveri notturni,        80 recinzioni e 46 cani da
         non ancora interamente occupata.                                                                         Barzagli è         l’81% degli attacchi notturni av-         guardania alle aziende del
         Dei 68 esemplari di cui è stato pos-                                                                     titolare di        vengono a danno delle aziende sen-        Grossetano contribuendo
         sibile definire il genotipo indivi-                                                                      un’azienda         za misure di prevenzione. Preven-         alla messa in sicurezza di
         duale, 32 sono stati classificati co-                                                                    agricola con       zione quindi fondamentale per da-         circa 90 aziende. Gli attacchi
         me lupi e 36 ibridi lupo-cane
                                                                                                                  440 pecore a       re un futuro alla pastorizia, che ha      hanno subito in generale una
                                                                                                                  Istia              portato alla diminuzione del 50%          diminuzione del 47%
         (53%), con 15 branchi sui 21 iden-                                                                       d’Ombrone          della perdita dei capi.
         tificati che presentano almeno un
         individuo ibrido. Numeri non po-
         sitivi, dunque per la pastorizia ma-
         remmana: dal 2014, anno in cui è           LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO
         stato istituito il rimborso diretto
         delle perdite subìte a causa delle
         predazione da lupo, sono stati de-
         nunciati in media 330 attacchi
                                                    Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio
         all’anno. Misura comunque sotto-             FIRENZE                                              Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri-       grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti-
         stimata perché gli eventi predatori        CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben          ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del    mo progetto per frenare la diffusione di raz-
         non sempre sono denunciati dagli           presto diventati infestanti. Ma anche i mu-            Sud Africa, che può pure essere tossica per il       ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware-
         allevatori dell’Asl.                       floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In-   bestiame.                                            ness Program), cofinanziato dalla Commis-
                                                    dia dell’America centro meridionale o il «fi-          «Le specie aliene invasive – dichiara il pres-       sione Europea e coordinato da Ispra, per in-
         DA UN CAMPIONE di 63 aziende,                                                                                                                          formare cittadini e turisti sui corretti com-
         che hanno subìto attacchi nel pe-
                                                    co degli ottentotti». Sono tante le specie             idente del Parco nazionale dell’Arcipelago
                                                    «aliene», ovvero tipiche di altre zone del             Toscano e di Federparchi Europarc Italia,            portamenti da adottare.
         riodo luglio 2016-luglio 2017,                                                                                                                         Tante anche le specie tipiche a rischio: il li-
         emerge che il 30% degli attacchi           mondo, che mettono in crisi l’habitat                  Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau-           monio, fiore delle scogliere; il satirione, or-
         subìti non viene dichiarato. Ma è          dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo            se della perdita di biodiversità. Il nostro Par-     chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma-
         sulla prevenzione che i responsabi-        a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche             co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe-       rino; la magnanina, uccello tipico della mac-
         li del progetto possono dire di aver       i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen-        cifici di contrasto. Così i mufloni sono co-         chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber-
         avuto dei risultati confortanti.           te voraci da impedire la crescita della vegeta-        stantemente sotto controllo, mentre l’eradi-         ta minore e maggiore o il tarantolino, picco-
         L’esempio virtuoso di collabora-           zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber-     cazione del ratto nero ha avuto effetti straor-      lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci-
         zione e condivisione delle respon-         te, uccelli marini che nidificano sulle isole          dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi-       pelago.
         sabilità, arriva da Istia d’Ombro-         toscane.                                               pistrelli, in particolare a Montecristo, la più                                         Lisa Ciardi
         ne, piccolo paese alle porte di Gros-

Sammuri 2018                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016                                                                               Pagina 13 di 40
Puoi anche leggere