Rassegna stampa Parco dell'Arcipelago Toscano - (30/03/2018) - Life ASAP
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4/4/2018 Il Parco conto le specie aliene invasive a tutela della biodiversità - mercoledì 28 marzo 2018 - Tirreno Elba News I cookie ci permettono di migliorare la tua esperienza Testatautente. Continuando registrata al tribunaleadi navigare Livorno su questodel n.18/04 sito, accetti il loro impiego. Maggiori informazioni 19/10/04 Chiudi IL REPORT Il Parco conto le specie aliene invasive a tutela della biodiversità Oltre alle piante anche alcune specie di animali che danneggiano le colture Il presidente del Pnat Sammuri L’impatto delle specie aliene invasive in ambienti insulari può essere devastante Ma il Parco dell’Arcipelago Toscano è in prima linea nella tutela della biodiversità Ci sono il fico degli ottentotti, pianta grassa tipica del Sud Africa dai bei fiori colorati, che si diffonde a tappeto, soffocando le specie vegetali tipiche delle dune, e il fico d’India proveniente dall’America centro meridionale, piantato inizialmente a scopo ornamentale e per i suoi frutti e ora così diffuso da sostituire le piante locali; ci sono l’agave proveniente dall’America centrale, introdotta nel passato a scopo ornamentale, che oggi minaccia di colonizzare scogliere e rupi a scapito delle specie vegetali autoctone e l’acetosella gialla, originaria del Sud Africa, che, oltre ad aver invaso ampie superfici, può pure essere tossica per il bestiame. Ma non solo. Oltre alle piante aliene invasive, a minacciare il prezioso habitat naturale delle isole dell’Arcipelago Toscano, ci sono alcune specie animali: dal temibile ratto nero (ormai eradicato da molte isole toscane) ai cinghiali, assenti dall’arcipelago e immessi dall’uomo negli anni ‘50 e ‘60 a scopo venatorio, che ora rappresentano un problema non solo per la fauna e la flora naturale locale, ma anche per le coltivazioni e le strutture residenziali, e i mufloni, anch’essi introdotti dall’uomo, erbivori voraci che impediscono la crescita della vegetazione naturale e danneggiano le colture. Insomma, le specie aliene invasive, che, come è ormai noto, sono fra le prime cause della perdita di biodiversità e producono anche un importante impatto economico stimato in oltre 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione europea, rappresentano un grave problema per il Parco dell’Arcipelago Toscano che nel tempo, però, ha portato avanti http://tenews.it/giornale/2018/03/28/il-parco-conto-le-specie-aliene-invasive-a-tutela-della-biodiversita-74327/ 1/3
4/4/2018 Il Parco conto le specie aliene invasive a tutela della biodiversità - mercoledì 28 marzo 2018 - Tirreno Elba News I cookie progetti ci permettono specifici per ladidifesa migliorare la tuahabitat degli esperienza utente. dalle Continuando specie alienea navigare su questo invasive, sito, accetti ottenendo il loro impiego. notevoli Maggiori informazioni successi. Chiudi Così i mufloni sono costantemente sotto controllo, mentre l’eradicazione del ratto nero ha portato effetti straordinariamente positivi sul ripopolamento delle berte e di altri animali nativi, come i gechi e i pipistrelli, in particolare sull’isola di Montecristo, la più grande isola italiana dichiarata “rat-free” “Quello della gestione delle specie aliene invasive è un problema molto delicato – ha dichiarato il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e di Federparchi Europarc Italia, Giampiero Sammuri – ma nonostante le difficoltà non possiamo non occuparcene in modo concreto e puntuale. Basti dire che secondo Birdlife International, le specie aliene hanno concorso all’estinzione del 50% delle specie di uccelli che si sono estinte negli ultimi 500 anni (68 su 135) e che le isole sono gli habitat maggiormente a rischio, dove le specie invasive fanno i danni più grandi alla fauna e flora autoctone, costituite in gran parte da endemismi, in tempi brevissimi”. Per frenare la diffusione delle specie aliene invasive il Parco, quindi, ha messo in campo molte attività e progetti europei, l’ultimo dei quali propriamente mirato al controllo e alla prevenzione attraverso l’informazione e l’aumento della consapevolezza dei cittadini, spesso responsabili dell’arrivo delle specie aliene sul nostro territorio. Il Life ASAP (Alien Species Awareness Program), cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato da ISPRA, che coinvolge la società NEMO Srl di Firenze,la Regione Lazio (Direzione ambiente e sistemi naturali), Federparchi, Legambiente, Tic Media Art e Università di Cagliari, con il cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei Parchi nazionali, tra i quali proprio l’Arcipelago Toscano, mira ad informare cittadini, turisti e stakeholder sui corretti comportamenti da adottare per proteggere la biodiversità territoriale. Molte specie animali e vegetali, infatti, si sono diffuse perché introdotte accidentalmente o volontariamente per varie finalità dall’uomo in un ambiente diverso da quello di origine. Il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano che è la più grande area protetta a mare d’Europa con 60mila ettari di acque e 17mila di terraferma tutelati, caratterizzata da macchia mediterranea, dune sabbiose, coste rocciose, prati mediterranei e boschi di leccio, custodisce un enorme patrimonio di biodiversità che deve essere difeso e valorizzato. Un impegno senza sosta a tutela delle specie locali più a rischio come il limonio, fiore tipico delle scogliere che qui, grazie all’insularità, si esprime con specie tipiche e uniche; il satirione, orchidea dal profumo di vaniglia; il leccio, ormai ridotto in molte isole a pochi esemplari secolari da tutelare, e il giglio marino che fiorisce in ambienti sabbiosi in riva al mare, molto prezioso per gli insetti che animano le dune costiere. Tra gli animali più a rischio, invece, la magnanina, uccello tipico della macchia mediterranea che per nidificare predilige le fitte boscaglie di erica, rosmarino e cisto che quindi vanno tutelati anch'essi, il gabbiano corso, poco diffuso su queste isole dove è necessario proteggerne i nidi, la berta minore e la berta maggiore che nidificano a terra nelle cavità naturali delle scogliere di alcune isole dell’Arcipelago e per questo sono vulnerabili agli attacchi dei predatori alieni come gatti e ratti, che minacciano costantemente anche il tarantolino, piccolo geco notturno tipico delle isole dell’Arcipelago toscano. Specie che sarà possibile conoscere e contribuire a tutelare anche attraverso i corsi dedicati alle scuole che verranno attivati nel Parco dell’Arcipelago Toscano, con l’obiettivo di illustrare e informare le nuove generazioni sulle specie rare da http://tenews.it/giornale/2018/03/28/il-parco-conto-le-specie-aliene-invasive-a-tutela-della-biodiversita-74327/ 2/3
. Gio 29/03/2018 iltirreno.it Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 1 di 40
Gio 29/03/2018 iltirreno.it Guerra a piante e animali "alieni" Il Parco in prima linea per tenere sotto controllo le specie non autoctone PORTOFERRAIO. Il parco dell' Arcipelago in prima Media Art e Università di Cagliari, con il linea nella tutela della biodiversità. A minacciare l' cofinanziamento del ministero dell' Ambiente e della habitat naturale delle isole toscane non ci sono tutela del territorio e del mare e dei Parchi nazionali, soltanto le piante aliene (il fico degli ottentotti, quello tra i quali proprio l' Arcipelago Toscano, mira a d' India, l' agave proveniente dall' America centrale, l' informare cittadini, turisti e stakeholder sui corretti acetosella gialla originaria del Sud Africa), ma anche comportamenti da adottare per proteggere la alcune specie animali, quali il ratto nero (ormai biodiversità territoriale. Molte specie animali e eradicato da molte isole toscane), i cinghiali e i vegetali, infatti, si sono diffuse perché introdotte mufloni. I suini selvatici, assenti dall' arcipelago e accidentalmente o volontariamente per varie finalità immessi dall' uomo negli anni '50 e '60 a scopo dall' uomo in un ambiente diverso da quello di origine. venatorio, oggi rappresentano un problema non solo (l.c.) per la fauna e la flora naturale locale, ma anche per le coltivazioni e le strutture residenziali. Per non parlare dei mufloni, anch' essi introdotti dall' uomo, erbivori voraci che impediscono la crescita della vegetazione naturale e danneggiano le colture. Insomma, le specie aliene invasive rappresentano un grave problema per il parco che ha portato avanti progetti specifici per la difesa degli habitat dalle specie aliene invasive, ottenendo notevoli successi. Così i mufloni sono costantemente sotto controllo, mentre l' eradicazione del ratto nero ha portato effetti straordinariamente positivi sul ripopolamento delle berte e di altri animali nativi, come i gechi e i pipistrelli, in particolare sull' isola di Montecristo, la più grande isola italiana dichiarata "rat-free". «Quello della gestione delle specie aliene invasive è un problema molto delicato - ha dichiarato il presidente del Parco nazionale dell' Arcipelago Toscano e di Federparchi Europarc Italia, Giampiero Sammuri - ma nonostante le difficoltà non possiamo non occuparcene in modo concreto e puntuale. Basti dire che secondo Birdlife International, le specie aliene hanno concorso all' estinzione del 50% delle specie di uccelli che si sono estinte negli ultimi 500 anni (68 su 135) e che le isole sono gli habitat maggiormente a rischio, dove le specie invasive fanno i danni più grandi alla fauna e flora autoctone, costituite in gran parte da endemismi, in tempi brevissimi». Per frenare la diffusione delle specie aliene invasive il parco, quindi, ha messo in campo molte attività e progetti europei, l' ultimo dei quali propriamente mirato al controllo e alla prevenzione attraverso l' informazione dei cittadini. Il Life Asap (Alien Species Awareness Program), cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Ispra, che coinvolge la società Nemo Srl di Firenze, la Regione Lazio (Direzione ambiente e sistemi naturali), Federparchi, Legambiente, Tic Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 2 di 40
. Gio 29/03/2018 Il Tirreno (ed. Piombino-Elba) Pagina 20 LE INIZIATIVE DEL TIRRENO IL TIRRENO ;=CJ98× &- A5FNC &$%, 7*** LE INIZIATIVE DEL TIRRENO In edicola a 7,80 euro &MCB ■ 1PSUPGFSSBJP VialeElba,3 ■ 5FMFGPOP 0565/918516 ■ 'BY 0565/917226 ■ /VNFSPWFSEF 800296762 ■ FNBJM elba@iltirreno.it In edicola a 7,80 euro Direttore Parco, terna senza Zanichelli Proposti i nomi al ministero (c’è anche un segretario comunale). Sammuri caustico: «Troppe interferenze politiche» ◗ PORTOFERRAIO Approvata dal consiglio diretti- vo del Parco Nazionale dell’Arci- pelago la terna tra cui sarà scelto dal ministero per l’Ambiente il prossimo direttore dell’ente. I tre nomi sono stati individuati, tra i 63 candidati, dalla commis- sione composta dal presidente Pnat Giampiero Sammuri, dal vicepresidente Stefano Feri e della consigliera Anna Bulgare- si. A sua volta la commissione ha proposto la terna al consiglio di- rettivo che nell’assemblea del 28 marzo l’ha approvata senza cambiamenti.I tre candidati so- no Ciro Amato, segretario co- munale ed esperto di aree rpo- tette, Enrico Giunta, attuale di- Giampiero Sammuri Franca Zanichelli rettore del Parco Regionale della Maremma e, a scavalco, del Par- chi che hanno rilevanza politica fino al 31 luglio – termina Sam- co Regionale di Migliarino San ma su un incarico di carattere muri – ma noi ci siamo mossi Rossore, e Maurizio Burlando, tecnico è la prima volta». Ora la per tempo. La nomina potrebbe attuale direttore del Parco Regio- terna sarà trasmessa al ministe- arrivare dal ministro attuale, ma nale del Beigua in Liguria. «Per- ro per l’Ambiente che dovrà sce- se verrà fatto il nuovo governo sone di grande professionalità gliere chi dei tre dall’1 agosto sa- dovremo dare tempo al nuovo in grado di far fronte alle esigen- rà il nuovo direttore. «C’è tempo ministro di decidere». (a.d.) Escursione nel parco sul picco del Volterraio da dove si domina buona parte dell’Elba ze quotidiane dei parchi» com- menta Sammuri. Una terna in cui non figura Franca Zanichelli, direttore ".#*&/5& dell’ente da un decennio il cui mandato scadrà il prossimo 31 luglio e che ha partecipato al bando insieme agli altri 62 can- Guerra a piante e animali “alieni” didati. «La dottoressa Zanichelli – spiega Sammuri – ha un con- Il Parco in prima linea per tenere sotto controllo le specie non autoctone tratto con il parco che scade il 31luglio e dal primo agosto 2018 ◗ PORTOFERRAIO i gechi e i pipistrelli, in parti- ti europei, l’ultimo dei quali arriverà un nuovo direttore. colare sull’isola di Montecri- propriamente mirato al con- Quando si pubblica un bando di Il parco dell’Arcipelago in pri- sto, la più grande isola italia- trollo e alla prevenzione attra- questo tipo si ricomincia da ze- ma linea nella tutela della bio- na dichiarata “rat-free”. verso l’informazione dei citta- ro, in quanto il contratto è con- diversità. «Quello della gestione delle dini. cluso. Noi abbiamo avuto il com- A minacciare l'habitat natu- specie aliene invasive è un Il Life Asap (Alien Species pito di scegliere i tre, tra coloro rale delle isole toscane non ci problema molto delicato – ha Awareness Program), cofi- che hanno fatto domanda, che sono soltanto le piante aliene dichiarato il presidente del nanziato dalla Commissione ci sembravano i migliori. E’ stato (il fico degli ottentotti, quello Parco nazionale dell’Arcipela- Europea e coordinato da valutato anche il lavoro del diret- d’India, l’agave proveniente go Toscano e di Federparchi Ispra, che coinvolge la società tore Zanichelli, ma abbiamo te- dall’America centrale, l’aceto- Europarc Italia, Giampiero Nemo Srl di Firenze, la Regio- nuto conto di molte cose. Han- sella gialla originaria del Sud Sammuri – ma nonostante le ne Lazio (Direzione ambiente no fatto domanda 63 persone, Africa), ma anche alcune spe- difficoltà non possiamo non e sistemi naturali), Federpar- tutte preparate e con tanta espe- cie animali, quali il ratto nero occuparcene in modo concre- chi, Legambiente, Tic Media rienza. Su questo si è orientata la (ormai eradicato da molte iso- to e puntuale. Basti dire che Art e Università di Cagliari, nostra scelta che è stata avallata le toscane), i cinghiali e i mu- secondo Birdlife Internatio- con il cofinanziamento del dal consiglio direttivo». Sammu- floni. I suini selvatici, assenti nal, le specie aliene hanno ministero dell’Ambiente e ri ricorda che anche l’eventuale dall’arcipelago e immessi concorso all’estinzione del della tutela del territorio e del incarico al direttore uscente non dall’uomo negli anni ‘50 e ‘60 50% delle specie di uccelli che mare e dei Parchi nazionali, consiste in un rinnovo del con- a scopo venatorio, oggi rap- si sono estinte negli ultimi tra i quali proprio l’Arcipela- tratto, ma in una scelta tra candi- presentano un problema non 500 anni (68 su 135) e che le go Toscano, mira a informare dati che hanno partecipato al solo per la fauna e la flora na- isole sono gli habitat maggior- cittadini, turisti e stakeholder nuovo bando, «con cui – ribadi- turale locale, ma anche per le mente a rischio, dove le spe- sui corretti comportamenti sce - si riparte daccapo». «La vol- coltivazioni e le strutture resi- cie invasive fanno i danni più da adottare per proteggere la ta scorsa – precisa – l’attuale di- denziali. Per non parlare dei Mufloni all’isola d’Elba: specie da tenere sotto controllo grandi alla fauna e flora au- biodiversità territoriale. Mol- rettore aveva fatto domanda in- mufloni, anch’essi introdotti toctone, costituite in gran te specie animali e vegetali, sieme ad altri nove candidati. dall’uomo, erbivori voraci grave problema per il parco stantemente sotto controllo, parte da endemismi, in tempi infatti, si sono diffuse perché Questa volta avevano più do- che impediscono la crescita che ha portato avanti progetti mentre l’eradicazione del rat- brevissimi». introdotte accidentalmente o mande con professionalità tutte della vegetazione naturale e specifici per la difesa degli ha- to nero ha portato effetti Per frenare la diffusione volontariamente per varie fi- valide, e tra cui abbiamo fatto le danneggiano le colture. bitat dalle specie aliene inva- straordinariamente positivi delle specie aliene invasive il nalità dall’uomo in un am- nostre cernite». Insomma, le specie aliene sive, ottenendo notevoli suc- sul ripopolamento delle berte parco, quindi, ha messo in biente diverso da quello di Come in passato, anche que- invasive rappresentano un cessi. Così i mufloni sono co- e di altri animali nativi, come campo molte attività e proget- origine. (l.c.) sta volta al momento della sca- denza del contratto di Franca Zanichelli è iniziata la discussio- ne da parte di chi avrebbe prefe- rito una continuità nella figura del direttore, tra cui figurano an- I dischetti di plastica arrivano all’Elba che esponenti politici. Esterna- zioni che lasciano perplesso il ◗ RIO MARINA gnalati in alcune spiagge i di- si legge nella nota - aveva com- presidente del Parco. «Sono da schetti di plastica che nei giorni portato infatti la dispersione in tempo presidente di Federpar- Ancora iniziative di volontari a scorsi hanno interessato larghi mare dei filtri, che si sono river- chi - commenta Sammuri e nel- difesa della salute dei litorali. Il tratti della costa tirrenica. Secon- sati nel fiume per poi confluire la mia carriera ho assistito a ban- primo intervento è stato segnala- do le indagini condotte dalla nel mar Tirreno dove per effetto di e rinnovi di cariche, ma l’uni- to sulla spiaggia di Schiopparel- Guardia Costiera sembra che la delle correnti si sono distribuiti co luogo in cui per la nomina di lo, dove un gruppo di volentero- causa della dispersione nell’am- lungo le coste della Campania e un direttore è intervenuta la po- si si sono dedicati a togliare de- biente di tale materiale sia da ri- del Lazio fino a raggiungere l’al- litica è l’isola d’Elba. Posso capi- triti di plastica e altro materiale cercare in un guasto in un depu- to Tirreno». E ora ha interessato re quando si parla del presiden- trasportato dalle correnti. Inol- ratore in Campania. «Il cedimen- anche le coste delle isole dell’Ar- te o del consigli direttivo, incari- tre a Rio Marina sono stati se- to di una vasca della struttura – cipelago. Dischetti trovati sulle spiagge dell’isola d’Elba Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 3 di 40
. Gio 29/03/2018 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 23 GIOVEDÌ LA TUTELA DELL’AMBIENTE 29 MARZO 2018 23 Argentario Regione: da oggi in arrivo le trappole Trappole per la cattura di predatori, in particolare di ibridi, saranno istallate da oggi nell’area di Porto Ercole (Grosseto). La richiesta della Regione ha ottenuto l’ok di Ispra (Istituto protezione e ricerca ambientale) che ha ritenuto condivisibile la cattura anche a seguito dell’allarme sociale creato dai numerosi avvistamenti di lupi nell’area dell’Argentario. Sempre più lupi, ma difendersi si può I punti Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi La popolazione Matteo Alfieri seto. E precisamente dall’azienda me». Le risposte degli allevatori sti, siamo riusciti ad azzerare gli as- agricola gestita da Francesca Bar- che hanno adottato le misure di salti. Prima delle recinzioni e dei Dei 68 esemplari di cui è GROSSETO stato definito il genotipo zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti- prevenzione sono decisamente po- cani eravamo stati colpiti più vol- sce un allevamento di 440 pecore e sitive: l’81% degli allevatori ritie- te. Adesso le cose sono cambiate». individuale, 32 sono stati VENTUNO branchi. Forse di più. Francesca Barzagli conclude: «Il classificati come lupi e 36 Per un totale di oltre 110 predatori da quasi due anni ha completa- ne che le recinzioni siano uno stru- problema non è risolto – ammoni- ibrido lupo-cane; 15 i in provincia di Grosseto. I tecnici mente azzerato gli attacci dei pre- mento valido e il 74% dei benefi- sce – però almeno le aziende posso- datori. «Niente miracoli – ha detto ciari dei cani si esprime positiva- branchi su 21 con almeno un del progetto Life Medwolf, lo stu- no continuare a sopravvivere no- individuo ibrido; 16 quelli dio (costato 3,5 milioni di euro) l’allevatrice – ho soltanto investito mente nei confronti del lavoro dei nostante i problemi. Diciamo che sui cani da guardiania e su due ri- cani da guardianìa. con evidenza di riproduzione sulla conservazione del lupo che si va avanti cercando di ricostruire ha interessato la Maremma, han- coveri notturni per le pecore du- qualcosa». Grazie a recinzioni e ai no presentato i dati finali sulla pre- rante la notte. Fondamentali per «LA MIA AZIENDA si estende su cani da guardiania nelle aziende, senza di predatori nel territorio dare sicurezza a tutto il mio bestia- circa 25 ettari e, con sacrifici e co- gli attacchi predatori in Maremma I danni al bestiame grossetano. Utilizzando tecniche hanno infatti subìto una diminu- zione del 47% dal momento della Dal 2014 primo anno anno di di interpolazione e modelli di pro- rimborso diretto al 2017 loro adozione funzionale, essendo babilità, si stima che l’area di pre- concentrati nelle ore in cui gli ani- sono stati denunciati in senza del lupo possa essere consi- mali non sono sottoposti ad alcu- media 330 attacchi all’anno. derata di circa 2.216 chilometri na protezione (74% degli attacchi Ma dal campione di 63 quadrati, circa il 50% del territorio alle aziende con protezione avven- aziende emerge che il 30% provinciale, e che l’area idonea sia gono di giorno, al pascolo incon- degli attacchi subiti non trollato). Confrontando gli attac- viene dichiarato chi subìti da aziende con e senza L’ALLEVATRICE misure di prevenzione in un anno, «In due anni perdite azzerate emerge che il 67% degli attacchi Ho investito nella guardania avvengono in aziende senza misu- La prevenzione ESEMPIO re di prevenzione e che dal mo- e nei ricoveri per la notte» VIRTUOSO mento che le recinzioni vengono Dal 2014 sono state affidate Francesca utilizzate come ricoveri notturni, 80 recinzioni e 46 cani da non ancora interamente occupata. Barzagli è l’81% degli attacchi notturni av- guardania alle aziende del Dei 68 esemplari di cui è stato pos- titolare di vengono a danno delle aziende sen- Grossetano contribuendo sibile definire il genotipo indivi- un’azienda za misure di prevenzione. Preven- alla messa in sicurezza di duale, 32 sono stati classificati co- agricola con zione quindi fondamentale per da- circa 90 aziende. Gli attacchi me lupi e 36 ibridi lupo-cane 440 pecore a re un futuro alla pastorizia, che ha hanno subito in generale una Istia portato alla diminuzione del 50% diminuzione del 47% (53%), con 15 branchi sui 21 iden- d’Ombrone della perdita dei capi. tificati che presentano almeno un individuo ibrido. Numeri non po- sitivi, dunque per la pastorizia ma- remmana: dal 2014, anno in cui è LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO stato istituito il rimborso diretto delle perdite subìte a causa delle predazione da lupo, sono stati de- nunciati in media 330 attacchi Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio all’anno. Misura comunque sotto- FIRENZE Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri- grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti- stimata perché gli eventi predatori CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del mo progetto per frenare la diffusione di raz- non sempre sono denunciati dagli presto diventati infestanti. Ma anche i mu- Sud Africa, che può pure essere tossica per il ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware- allevatori dell’Asl. floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In- bestiame. ness Program), cofinanziato dalla Commis- dia dell’America centro meridionale o il «fi- «Le specie aliene invasive – dichiara il pres- sione Europea e coordinato da Ispra, per in- DA UN CAMPIONE di 63 aziende, formare cittadini e turisti sui corretti com- che hanno subìto attacchi nel pe- co degli ottentotti». Sono tante le specie idente del Parco nazionale dell’Arcipelago «aliene», ovvero tipiche di altre zone del Toscano e di Federparchi Europarc Italia, portamenti da adottare. riodo luglio 2016-luglio 2017, Tante anche le specie tipiche a rischio: il li- emerge che il 30% degli attacchi mondo, che mettono in crisi l’habitat Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau- monio, fiore delle scogliere; il satirione, or- subìti non viene dichiarato. Ma è dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo se della perdita di biodiversità. Il nostro Par- chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma- sulla prevenzione che i responsabi- a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe- rino; la magnanina, uccello tipico della mac- li del progetto possono dire di aver i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen- cifici di contrasto. Così i mufloni sono co- chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber- avuto dei risultati confortanti. te voraci da impedire la crescita della vegeta- stantemente sotto controllo, mentre l’eradi- ta minore e maggiore o il tarantolino, picco- L’esempio virtuoso di collabora- zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber- cazione del ratto nero ha avuto effetti straor- lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci- zione e condivisione delle respon- te, uccelli marini che nidificano sulle isole dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi- pelago. sabilità, arriva da Istia d’Ombro- toscane. pistrelli, in particolare a Montecristo, la più Lisa Ciardi ne, piccolo paese alle porte di Gros- Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 5 di 40
. Gio 29/03/2018 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 23 GIOVEDÌ LA TUTELA DELL’AMBIENTE 29 MARZO 2018 23 Argentario Regione: da oggi in arrivo le trappole Trappole per la cattura di predatori, in particolare di ibridi, saranno istallate da oggi nell’area di Porto Ercole (Grosseto). La richiesta della Regione ha ottenuto l’ok di Ispra (Istituto protezione e ricerca ambientale) che ha ritenuto condivisibile la cattura anche a seguito dell’allarme sociale creato dai numerosi avvistamenti di lupi nell’area dell’Argentario. Sempre più lupi, ma difendersi si può I punti Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi La popolazione Matteo Alfieri seto. E precisamente dall’azienda me». Le risposte degli allevatori sti, siamo riusciti ad azzerare gli as- agricola gestita da Francesca Bar- che hanno adottato le misure di salti. Prima delle recinzioni e dei Dei 68 esemplari di cui è GROSSETO stato definito il genotipo zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti- prevenzione sono decisamente po- cani eravamo stati colpiti più vol- sce un allevamento di 440 pecore e sitive: l’81% degli allevatori ritie- te. Adesso le cose sono cambiate». individuale, 32 sono stati VENTUNO branchi. Forse di più. Francesca Barzagli conclude: «Il classificati come lupi e 36 Per un totale di oltre 110 predatori da quasi due anni ha completa- ne che le recinzioni siano uno stru- problema non è risolto – ammoni- ibrido lupo-cane; 15 i in provincia di Grosseto. I tecnici mente azzerato gli attacci dei pre- mento valido e il 74% dei benefi- sce – però almeno le aziende posso- datori. «Niente miracoli – ha detto ciari dei cani si esprime positiva- branchi su 21 con almeno un del progetto Life Medwolf, lo stu- no continuare a sopravvivere no- individuo ibrido; 16 quelli dio (costato 3,5 milioni di euro) l’allevatrice – ho soltanto investito mente nei confronti del lavoro dei nostante i problemi. Diciamo che sui cani da guardiania e su due ri- cani da guardianìa. con evidenza di riproduzione sulla conservazione del lupo che si va avanti cercando di ricostruire ha interessato la Maremma, han- coveri notturni per le pecore du- qualcosa». Grazie a recinzioni e ai no presentato i dati finali sulla pre- rante la notte. Fondamentali per «LA MIA AZIENDA si estende su cani da guardiania nelle aziende, senza di predatori nel territorio dare sicurezza a tutto il mio bestia- circa 25 ettari e, con sacrifici e co- gli attacchi predatori in Maremma I danni al bestiame grossetano. Utilizzando tecniche hanno infatti subìto una diminu- zione del 47% dal momento della Dal 2014 primo anno anno di di interpolazione e modelli di pro- rimborso diretto al 2017 loro adozione funzionale, essendo babilità, si stima che l’area di pre- concentrati nelle ore in cui gli ani- sono stati denunciati in senza del lupo possa essere consi- mali non sono sottoposti ad alcu- media 330 attacchi all’anno. derata di circa 2.216 chilometri na protezione (74% degli attacchi Ma dal campione di 63 quadrati, circa il 50% del territorio alle aziende con protezione avven- aziende emerge che il 30% provinciale, e che l’area idonea sia gono di giorno, al pascolo incon- degli attacchi subiti non trollato). Confrontando gli attac- viene dichiarato chi subìti da aziende con e senza L’ALLEVATRICE misure di prevenzione in un anno, «In due anni perdite azzerate emerge che il 67% degli attacchi Ho investito nella guardania avvengono in aziende senza misu- La prevenzione ESEMPIO re di prevenzione e che dal mo- e nei ricoveri per la notte» VIRTUOSO mento che le recinzioni vengono Dal 2014 sono state affidate Francesca utilizzate come ricoveri notturni, 80 recinzioni e 46 cani da non ancora interamente occupata. Barzagli è l’81% degli attacchi notturni av- guardania alle aziende del Dei 68 esemplari di cui è stato pos- titolare di vengono a danno delle aziende sen- Grossetano contribuendo sibile definire il genotipo indivi- un’azienda za misure di prevenzione. Preven- alla messa in sicurezza di duale, 32 sono stati classificati co- agricola con zione quindi fondamentale per da- circa 90 aziende. Gli attacchi me lupi e 36 ibridi lupo-cane 440 pecore a re un futuro alla pastorizia, che ha hanno subito in generale una Istia portato alla diminuzione del 50% diminuzione del 47% (53%), con 15 branchi sui 21 iden- d’Ombrone della perdita dei capi. tificati che presentano almeno un individuo ibrido. Numeri non po- sitivi, dunque per la pastorizia ma- remmana: dal 2014, anno in cui è LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO stato istituito il rimborso diretto delle perdite subìte a causa delle predazione da lupo, sono stati de- nunciati in media 330 attacchi Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio all’anno. Misura comunque sotto- FIRENZE Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri- grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti- stimata perché gli eventi predatori CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del mo progetto per frenare la diffusione di raz- non sempre sono denunciati dagli presto diventati infestanti. Ma anche i mu- Sud Africa, che può pure essere tossica per il ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware- allevatori dell’Asl. floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In- bestiame. ness Program), cofinanziato dalla Commis- dia dell’America centro meridionale o il «fi- «Le specie aliene invasive – dichiara il pres- sione Europea e coordinato da Ispra, per in- DA UN CAMPIONE di 63 aziende, formare cittadini e turisti sui corretti com- che hanno subìto attacchi nel pe- co degli ottentotti». Sono tante le specie idente del Parco nazionale dell’Arcipelago «aliene», ovvero tipiche di altre zone del Toscano e di Federparchi Europarc Italia, portamenti da adottare. riodo luglio 2016-luglio 2017, Tante anche le specie tipiche a rischio: il li- emerge che il 30% degli attacchi mondo, che mettono in crisi l’habitat Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau- monio, fiore delle scogliere; il satirione, or- subìti non viene dichiarato. Ma è dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo se della perdita di biodiversità. Il nostro Par- chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma- sulla prevenzione che i responsabi- a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe- rino; la magnanina, uccello tipico della mac- li del progetto possono dire di aver i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen- cifici di contrasto. Così i mufloni sono co- chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber- avuto dei risultati confortanti. te voraci da impedire la crescita della vegeta- stantemente sotto controllo, mentre l’eradi- ta minore e maggiore o il tarantolino, picco- L’esempio virtuoso di collabora- zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber- cazione del ratto nero ha avuto effetti straor- lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci- zione e condivisione delle respon- te, uccelli marini che nidificano sulle isole dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi- pelago. sabilità, arriva da Istia d’Ombro- toscane. pistrelli, in particolare a Montecristo, la più Lisa Ciardi ne, piccolo paese alle porte di Gros- Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 7 di 40
. Gio 29/03/2018 La Nazione (ed. Livorno) - Il Telegrafo Pagina 23 GIOVEDÌ LA TUTELA DELL’AMBIENTE 29 MARZO 2018 23 Argentario Regione: da oggi in arrivo le trappole Trappole per la cattura di predatori, in particolare di ibridi, saranno istallate da oggi nell’area di Porto Ercole (Grosseto). La richiesta della Regione ha ottenuto l’ok di Ispra (Istituto protezione e ricerca ambientale) che ha ritenuto condivisibile la cattura anche a seguito dell’allarme sociale creato dai numerosi avvistamenti di lupi nell’area dell’Argentario. Sempre più lupi, ma difendersi si può I punti Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi La popolazione Matteo Alfieri seto. E precisamente dall’azienda me». Le risposte degli allevatori sti, siamo riusciti ad azzerare gli as- agricola gestita da Francesca Bar- che hanno adottato le misure di salti. Prima delle recinzioni e dei Dei 68 esemplari di cui è GROSSETO stato definito il genotipo zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti- prevenzione sono decisamente po- cani eravamo stati colpiti più vol- sce un allevamento di 440 pecore e sitive: l’81% degli allevatori ritie- te. Adesso le cose sono cambiate». individuale, 32 sono stati VENTUNO branchi. Forse di più. Francesca Barzagli conclude: «Il classificati come lupi e 36 Per un totale di oltre 110 predatori da quasi due anni ha completa- ne che le recinzioni siano uno stru- problema non è risolto – ammoni- ibrido lupo-cane; 15 i in provincia di Grosseto. I tecnici mente azzerato gli attacci dei pre- mento valido e il 74% dei benefi- sce – però almeno le aziende posso- datori. «Niente miracoli – ha detto ciari dei cani si esprime positiva- branchi su 21 con almeno un del progetto Life Medwolf, lo stu- no continuare a sopravvivere no- individuo ibrido; 16 quelli dio (costato 3,5 milioni di euro) l’allevatrice – ho soltanto investito mente nei confronti del lavoro dei nostante i problemi. Diciamo che sui cani da guardiania e su due ri- cani da guardianìa. con evidenza di riproduzione sulla conservazione del lupo che si va avanti cercando di ricostruire ha interessato la Maremma, han- coveri notturni per le pecore du- qualcosa». Grazie a recinzioni e ai no presentato i dati finali sulla pre- rante la notte. Fondamentali per «LA MIA AZIENDA si estende su cani da guardiania nelle aziende, senza di predatori nel territorio dare sicurezza a tutto il mio bestia- circa 25 ettari e, con sacrifici e co- gli attacchi predatori in Maremma I danni al bestiame grossetano. Utilizzando tecniche hanno infatti subìto una diminu- zione del 47% dal momento della Dal 2014 primo anno anno di di interpolazione e modelli di pro- rimborso diretto al 2017 loro adozione funzionale, essendo babilità, si stima che l’area di pre- concentrati nelle ore in cui gli ani- sono stati denunciati in senza del lupo possa essere consi- mali non sono sottoposti ad alcu- media 330 attacchi all’anno. derata di circa 2.216 chilometri na protezione (74% degli attacchi Ma dal campione di 63 quadrati, circa il 50% del territorio alle aziende con protezione avven- aziende emerge che il 30% provinciale, e che l’area idonea sia gono di giorno, al pascolo incon- degli attacchi subiti non trollato). Confrontando gli attac- viene dichiarato chi subìti da aziende con e senza L’ALLEVATRICE misure di prevenzione in un anno, «In due anni perdite azzerate emerge che il 67% degli attacchi Ho investito nella guardania avvengono in aziende senza misu- La prevenzione ESEMPIO re di prevenzione e che dal mo- e nei ricoveri per la notte» VIRTUOSO mento che le recinzioni vengono Dal 2014 sono state affidate Francesca utilizzate come ricoveri notturni, 80 recinzioni e 46 cani da non ancora interamente occupata. Barzagli è l’81% degli attacchi notturni av- guardania alle aziende del Dei 68 esemplari di cui è stato pos- titolare di vengono a danno delle aziende sen- Grossetano contribuendo sibile definire il genotipo indivi- un’azienda za misure di prevenzione. Preven- alla messa in sicurezza di duale, 32 sono stati classificati co- agricola con zione quindi fondamentale per da- circa 90 aziende. Gli attacchi me lupi e 36 ibridi lupo-cane 440 pecore a re un futuro alla pastorizia, che ha hanno subito in generale una Istia portato alla diminuzione del 50% diminuzione del 47% (53%), con 15 branchi sui 21 iden- d’Ombrone della perdita dei capi. tificati che presentano almeno un individuo ibrido. Numeri non po- sitivi, dunque per la pastorizia ma- remmana: dal 2014, anno in cui è LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO stato istituito il rimborso diretto delle perdite subìte a causa delle predazione da lupo, sono stati de- nunciati in media 330 attacchi Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio all’anno. Misura comunque sotto- FIRENZE Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri- grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti- stimata perché gli eventi predatori CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del mo progetto per frenare la diffusione di raz- non sempre sono denunciati dagli presto diventati infestanti. Ma anche i mu- Sud Africa, che può pure essere tossica per il ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware- allevatori dell’Asl. floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In- bestiame. ness Program), cofinanziato dalla Commis- dia dell’America centro meridionale o il «fi- «Le specie aliene invasive – dichiara il pres- sione Europea e coordinato da Ispra, per in- DA UN CAMPIONE di 63 aziende, formare cittadini e turisti sui corretti com- che hanno subìto attacchi nel pe- co degli ottentotti». Sono tante le specie idente del Parco nazionale dell’Arcipelago «aliene», ovvero tipiche di altre zone del Toscano e di Federparchi Europarc Italia, portamenti da adottare. riodo luglio 2016-luglio 2017, Tante anche le specie tipiche a rischio: il li- emerge che il 30% degli attacchi mondo, che mettono in crisi l’habitat Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau- monio, fiore delle scogliere; il satirione, or- subìti non viene dichiarato. Ma è dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo se della perdita di biodiversità. Il nostro Par- chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma- sulla prevenzione che i responsabi- a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe- rino; la magnanina, uccello tipico della mac- li del progetto possono dire di aver i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen- cifici di contrasto. Così i mufloni sono co- chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber- avuto dei risultati confortanti. te voraci da impedire la crescita della vegeta- stantemente sotto controllo, mentre l’eradi- ta minore e maggiore o il tarantolino, picco- L’esempio virtuoso di collabora- zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber- cazione del ratto nero ha avuto effetti straor- lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci- zione e condivisione delle respon- te, uccelli marini che nidificano sulle isole dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi- pelago. sabilità, arriva da Istia d’Ombro- toscane. pistrelli, in particolare a Montecristo, la più Lisa Ciardi ne, piccolo paese alle porte di Gros- Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 9 di 40
. Gio 29/03/2018 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 23 GIOVEDÌ LA TUTELA DELL’AMBIENTE 29 MARZO 2018 23 Argentario Regione: da oggi in arrivo le trappole Trappole per la cattura di predatori, in particolare di ibridi, saranno istallate da oggi nell’area di Porto Ercole (Grosseto). La richiesta della Regione ha ottenuto l’ok di Ispra (Istituto protezione e ricerca ambientale) che ha ritenuto condivisibile la cattura anche a seguito dell’allarme sociale creato dai numerosi avvistamenti di lupi nell’area dell’Argentario. Sempre più lupi, ma difendersi si può I punti Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi La popolazione Matteo Alfieri seto. E precisamente dall’azienda me». Le risposte degli allevatori sti, siamo riusciti ad azzerare gli as- agricola gestita da Francesca Bar- che hanno adottato le misure di salti. Prima delle recinzioni e dei Dei 68 esemplari di cui è GROSSETO stato definito il genotipo zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti- prevenzione sono decisamente po- cani eravamo stati colpiti più vol- sce un allevamento di 440 pecore e sitive: l’81% degli allevatori ritie- te. Adesso le cose sono cambiate». individuale, 32 sono stati VENTUNO branchi. Forse di più. Francesca Barzagli conclude: «Il classificati come lupi e 36 Per un totale di oltre 110 predatori da quasi due anni ha completa- ne che le recinzioni siano uno stru- problema non è risolto – ammoni- ibrido lupo-cane; 15 i in provincia di Grosseto. I tecnici mente azzerato gli attacci dei pre- mento valido e il 74% dei benefi- sce – però almeno le aziende posso- datori. «Niente miracoli – ha detto ciari dei cani si esprime positiva- branchi su 21 con almeno un del progetto Life Medwolf, lo stu- no continuare a sopravvivere no- individuo ibrido; 16 quelli dio (costato 3,5 milioni di euro) l’allevatrice – ho soltanto investito mente nei confronti del lavoro dei nostante i problemi. Diciamo che sui cani da guardiania e su due ri- cani da guardianìa. con evidenza di riproduzione sulla conservazione del lupo che si va avanti cercando di ricostruire ha interessato la Maremma, han- coveri notturni per le pecore du- qualcosa». Grazie a recinzioni e ai no presentato i dati finali sulla pre- rante la notte. Fondamentali per «LA MIA AZIENDA si estende su cani da guardiania nelle aziende, senza di predatori nel territorio dare sicurezza a tutto il mio bestia- circa 25 ettari e, con sacrifici e co- gli attacchi predatori in Maremma I danni al bestiame grossetano. Utilizzando tecniche hanno infatti subìto una diminu- zione del 47% dal momento della Dal 2014 primo anno anno di di interpolazione e modelli di pro- rimborso diretto al 2017 loro adozione funzionale, essendo babilità, si stima che l’area di pre- concentrati nelle ore in cui gli ani- sono stati denunciati in senza del lupo possa essere consi- mali non sono sottoposti ad alcu- media 330 attacchi all’anno. derata di circa 2.216 chilometri na protezione (74% degli attacchi Ma dal campione di 63 quadrati, circa il 50% del territorio alle aziende con protezione avven- aziende emerge che il 30% provinciale, e che l’area idonea sia gono di giorno, al pascolo incon- degli attacchi subiti non trollato). Confrontando gli attac- viene dichiarato chi subìti da aziende con e senza L’ALLEVATRICE misure di prevenzione in un anno, «In due anni perdite azzerate emerge che il 67% degli attacchi Ho investito nella guardania avvengono in aziende senza misu- La prevenzione ESEMPIO re di prevenzione e che dal mo- e nei ricoveri per la notte» VIRTUOSO mento che le recinzioni vengono Dal 2014 sono state affidate Francesca utilizzate come ricoveri notturni, 80 recinzioni e 46 cani da non ancora interamente occupata. Barzagli è l’81% degli attacchi notturni av- guardania alle aziende del Dei 68 esemplari di cui è stato pos- titolare di vengono a danno delle aziende sen- Grossetano contribuendo sibile definire il genotipo indivi- un’azienda za misure di prevenzione. Preven- alla messa in sicurezza di duale, 32 sono stati classificati co- agricola con zione quindi fondamentale per da- circa 90 aziende. Gli attacchi me lupi e 36 ibridi lupo-cane 440 pecore a re un futuro alla pastorizia, che ha hanno subito in generale una Istia portato alla diminuzione del 50% diminuzione del 47% (53%), con 15 branchi sui 21 iden- d’Ombrone della perdita dei capi. tificati che presentano almeno un individuo ibrido. Numeri non po- sitivi, dunque per la pastorizia ma- remmana: dal 2014, anno in cui è LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO stato istituito il rimborso diretto delle perdite subìte a causa delle predazione da lupo, sono stati de- nunciati in media 330 attacchi Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio all’anno. Misura comunque sotto- FIRENZE Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri- grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti- stimata perché gli eventi predatori CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del mo progetto per frenare la diffusione di raz- non sempre sono denunciati dagli presto diventati infestanti. Ma anche i mu- Sud Africa, che può pure essere tossica per il ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware- allevatori dell’Asl. floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In- bestiame. ness Program), cofinanziato dalla Commis- dia dell’America centro meridionale o il «fi- «Le specie aliene invasive – dichiara il pres- sione Europea e coordinato da Ispra, per in- DA UN CAMPIONE di 63 aziende, formare cittadini e turisti sui corretti com- che hanno subìto attacchi nel pe- co degli ottentotti». Sono tante le specie idente del Parco nazionale dell’Arcipelago «aliene», ovvero tipiche di altre zone del Toscano e di Federparchi Europarc Italia, portamenti da adottare. riodo luglio 2016-luglio 2017, Tante anche le specie tipiche a rischio: il li- emerge che il 30% degli attacchi mondo, che mettono in crisi l’habitat Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau- monio, fiore delle scogliere; il satirione, or- subìti non viene dichiarato. Ma è dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo se della perdita di biodiversità. Il nostro Par- chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma- sulla prevenzione che i responsabi- a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe- rino; la magnanina, uccello tipico della mac- li del progetto possono dire di aver i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen- cifici di contrasto. Così i mufloni sono co- chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber- avuto dei risultati confortanti. te voraci da impedire la crescita della vegeta- stantemente sotto controllo, mentre l’eradi- ta minore e maggiore o il tarantolino, picco- L’esempio virtuoso di collabora- zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber- cazione del ratto nero ha avuto effetti straor- lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci- zione e condivisione delle respon- te, uccelli marini che nidificano sulle isole dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi- pelago. sabilità, arriva da Istia d’Ombro- toscane. pistrelli, in particolare a Montecristo, la più Lisa Ciardi ne, piccolo paese alle porte di Gros- Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 11 di 40
. Gio 29/03/2018 La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 23 GIOVEDÌ LA TUTELA DELL’AMBIENTE 29 MARZO 2018 23 Argentario Regione: da oggi in arrivo le trappole Trappole per la cattura di predatori, in particolare di ibridi, saranno istallate da oggi nell’area di Porto Ercole (Grosseto). La richiesta della Regione ha ottenuto l’ok di Ispra (Istituto protezione e ricerca ambientale) che ha ritenuto condivisibile la cattura anche a seguito dell’allarme sociale creato dai numerosi avvistamenti di lupi nell’area dell’Argentario. Sempre più lupi, ma difendersi si può I punti Uno studio in Maremma: cani e recinzioni efficaci contro gli attacchi La popolazione Matteo Alfieri seto. E precisamente dall’azienda me». Le risposte degli allevatori sti, siamo riusciti ad azzerare gli as- agricola gestita da Francesca Bar- che hanno adottato le misure di salti. Prima delle recinzioni e dei Dei 68 esemplari di cui è GROSSETO stato definito il genotipo zagli. E’ lei che a Marrucheti gesti- prevenzione sono decisamente po- cani eravamo stati colpiti più vol- sce un allevamento di 440 pecore e sitive: l’81% degli allevatori ritie- te. Adesso le cose sono cambiate». individuale, 32 sono stati VENTUNO branchi. Forse di più. Francesca Barzagli conclude: «Il classificati come lupi e 36 Per un totale di oltre 110 predatori da quasi due anni ha completa- ne che le recinzioni siano uno stru- problema non è risolto – ammoni- ibrido lupo-cane; 15 i in provincia di Grosseto. I tecnici mente azzerato gli attacci dei pre- mento valido e il 74% dei benefi- sce – però almeno le aziende posso- datori. «Niente miracoli – ha detto ciari dei cani si esprime positiva- branchi su 21 con almeno un del progetto Life Medwolf, lo stu- no continuare a sopravvivere no- individuo ibrido; 16 quelli dio (costato 3,5 milioni di euro) l’allevatrice – ho soltanto investito mente nei confronti del lavoro dei nostante i problemi. Diciamo che sui cani da guardiania e su due ri- cani da guardianìa. con evidenza di riproduzione sulla conservazione del lupo che si va avanti cercando di ricostruire ha interessato la Maremma, han- coveri notturni per le pecore du- qualcosa». Grazie a recinzioni e ai no presentato i dati finali sulla pre- rante la notte. Fondamentali per «LA MIA AZIENDA si estende su cani da guardiania nelle aziende, senza di predatori nel territorio dare sicurezza a tutto il mio bestia- circa 25 ettari e, con sacrifici e co- gli attacchi predatori in Maremma I danni al bestiame grossetano. Utilizzando tecniche hanno infatti subìto una diminu- zione del 47% dal momento della Dal 2014 primo anno anno di di interpolazione e modelli di pro- rimborso diretto al 2017 loro adozione funzionale, essendo babilità, si stima che l’area di pre- concentrati nelle ore in cui gli ani- sono stati denunciati in senza del lupo possa essere consi- mali non sono sottoposti ad alcu- media 330 attacchi all’anno. derata di circa 2.216 chilometri na protezione (74% degli attacchi Ma dal campione di 63 quadrati, circa il 50% del territorio alle aziende con protezione avven- aziende emerge che il 30% provinciale, e che l’area idonea sia gono di giorno, al pascolo incon- degli attacchi subiti non trollato). Confrontando gli attac- viene dichiarato chi subìti da aziende con e senza L’ALLEVATRICE misure di prevenzione in un anno, «In due anni perdite azzerate emerge che il 67% degli attacchi Ho investito nella guardania avvengono in aziende senza misu- La prevenzione ESEMPIO re di prevenzione e che dal mo- e nei ricoveri per la notte» VIRTUOSO mento che le recinzioni vengono Dal 2014 sono state affidate Francesca utilizzate come ricoveri notturni, 80 recinzioni e 46 cani da non ancora interamente occupata. Barzagli è l’81% degli attacchi notturni av- guardania alle aziende del Dei 68 esemplari di cui è stato pos- titolare di vengono a danno delle aziende sen- Grossetano contribuendo sibile definire il genotipo indivi- un’azienda za misure di prevenzione. Preven- alla messa in sicurezza di duale, 32 sono stati classificati co- agricola con zione quindi fondamentale per da- circa 90 aziende. Gli attacchi me lupi e 36 ibridi lupo-cane 440 pecore a re un futuro alla pastorizia, che ha hanno subito in generale una Istia portato alla diminuzione del 50% diminuzione del 47% (53%), con 15 branchi sui 21 iden- d’Ombrone della perdita dei capi. tificati che presentano almeno un individuo ibrido. Numeri non po- sitivi, dunque per la pastorizia ma- remmana: dal 2014, anno in cui è LA RICERCA SULLE SPECIE ALIENE FLORA E FAUNA: CAMBIAMENTI NELL’ARCIPELAGO stato istituito il rimborso diretto delle perdite subìte a causa delle predazione da lupo, sono stati de- nunciati in media 330 attacchi Mufloni e ratti neri: habitat naturale a rischio all’anno. Misura comunque sotto- FIRENZE Fra i vegetali ci sono poi l’agave dell’Ameri- grande isola in Italia libera dai ratti». L’ulti- stimata perché gli eventi predatori CI SONO i cinghiali, inseriti dall’uomo e ben ca centrale o l’acetosella gialla, originaria del mo progetto per frenare la diffusione di raz- non sempre sono denunciati dagli presto diventati infestanti. Ma anche i mu- Sud Africa, che può pure essere tossica per il ze aliene è Life Asap (Alien Species Aware- allevatori dell’Asl. floni, i ratti neri e, fra i vegetali, il fico d’In- bestiame. ness Program), cofinanziato dalla Commis- dia dell’America centro meridionale o il «fi- «Le specie aliene invasive – dichiara il pres- sione Europea e coordinato da Ispra, per in- DA UN CAMPIONE di 63 aziende, formare cittadini e turisti sui corretti com- che hanno subìto attacchi nel pe- co degli ottentotti». Sono tante le specie idente del Parco nazionale dell’Arcipelago «aliene», ovvero tipiche di altre zone del Toscano e di Federparchi Europarc Italia, portamenti da adottare. riodo luglio 2016-luglio 2017, Tante anche le specie tipiche a rischio: il li- emerge che il 30% degli attacchi mondo, che mettono in crisi l’habitat Giampiero Sammuri – sono fra le prime cau- monio, fiore delle scogliere; il satirione, or- subìti non viene dichiarato. Ma è dell’Arcipelago toscano. Nell’elenco, messo se della perdita di biodiversità. Il nostro Par- chidea dal profumo di vaniglia; il giglio ma- sulla prevenzione che i responsabi- a punto da Legambiente e Ispra, ecco anche co, nel tempo, ha portato avanti progetti spe- rino; la magnanina, uccello tipico della mac- li del progetto possono dire di aver i mufloni, inseriti dagli allevatori ma talmen- cifici di contrasto. Così i mufloni sono co- chia mediterranea; il gabbiano corso; la ber- avuto dei risultati confortanti. te voraci da impedire la crescita della vegeta- stantemente sotto controllo, mentre l’eradi- ta minore e maggiore o il tarantolino, picco- L’esempio virtuoso di collabora- zione naturale, o il ratto nero, killer delle ber- cazione del ratto nero ha avuto effetti straor- lo geco notturno tipico delle isole dell’Arci- zione e condivisione delle respon- te, uccelli marini che nidificano sulle isole dinari sul ripopolamento di berte, gechi e pi- pelago. sabilità, arriva da Istia d’Ombro- toscane. pistrelli, in particolare a Montecristo, la più Lisa Ciardi ne, piccolo paese alle porte di Gros- Sammuri 2018 Riproduzione autorizzata licenza Ars PromoPress 2013-2016 Pagina 13 di 40
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