Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio IPASVI di Roma
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Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio IPASVI di Roma N°4 EDITORIALE Chi si prende cura degli infermieri? CONTRIBUTI L’organizzazione dell’assistenza infermieristica negli ambulatori specialistici FOCUS Il bilancio delle attività del triennio 2009-2011 L’AVVOCATO DICE Alcune considerazioni sul caso dell’infermiera affetta da Tbc Anno XXI - N. 4 - ottobre/dicembre 2011 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro. Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n°46) art.1. comma2. DCB Roma ISSN 2037-4364
SOMMARIO EDITORIALE 1 Gli infermieri si prendono cura del malato. Chi si prende cura degli infermieri? Organo Ufficiale di Stampa del Collegio IPASVI di Roma di Gennaro Rocco Anno XXI - N. 4 - OTTOBRE-DICEMBRE 2011 Rivista Trimestrale registrata al Tribunale di Roma n. 90 del 09/02/1990 CONTRIBUTI 3 L’organizzazione dell’assistenza Direzione - Redazione - Amministrazione Viale Giulio Cesare, 78 - 00192 ROMA infermieristica negli ambulatori Tel. 06.37511597 - Fax 06.45437034 specialistici di Maria Grazia Proietti, Rita Brugioni, Eleonora De Vito, Direttore responsabile Gennaro Rocco Renato Baffioni, Lucia Sammarco Segreteria di redazione 12 Indagine conoscitiva su come Nicola Barbato, Stefano Casciato, Mario Esposito, gli studenti infermieri vivono Matilde Napolano, Carlo Turci e rielaborano il (con)tatto con il corpo Comitato di redazione di Federica Mencattelli, Elena Cristofori, Maria Luisa Rega, Angela Basile, Bertilla Cipolloni, Rodolfo Cotichini, Stefano Di Carlo, Pasqualina Poddighe, Caterina Galletti Gianfranco Del Ferraro, Maurizio Fiorda, Natascia Mazzitelli, Francesca Premoselli, Maria Grazia Proietti, Angelina Palumbo, Ausilia M.L. Pulimeno, Alessandro Stievano, Marco Tosini 16 Il modello dell’ospedale magnete: studio sui fattori considerati Stampa “attrattivi” per la permanenza Artigrafiche Boccia SpA Via Tiberio Claudio Felice, 7 - 84131 Salerno degli infermieri nella pratica clinica e-mail: info@artigraficheboccia.com di Micaela Carnali Progetto grafico: EDS Roma Foto: Mario Esposito; Fotolia 24 Salute occupazionale Finito di stampare: novembre 2011 e stress da lavoro correlato La questione infermieristica Tiratura: 28.000 copie di Laura Sabatino Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. 27 La presenza dei parenti Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma nelle Unità di Cure intensive: una revisione della letteratura “Infermiere Oggi” pubblica articoli inediti di interesse infermieristico, previa appro- di Matias Eduardo Diaz Crescitelli vazione del Comitato di Redazione. L’articolo è sotto la responsabilità dell’Autore o degli Autori, che devono dichiarare: nome, cognome, qualifica professionale, ente di appartenenza, recapito postale e telefonico. Il contenuto non riflette necessa- riamente le opinioni del Comitato di Redazione e dei Consigli Direttivi. FOCUS Quando il contenuto esprime o può coinvolgere la responsabilità di un Ente, o 35 IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ DEL TRIENNIO 2009-2011 quando gli Autori parlano a suo nome, dovrà essere fornita anche l’autorizzazione dei rispettivi responsabili. Il testo deve essere il più conciso possibile, compatibilmente con la chiarezza di DICONO DI NOI esposizione. Le bozze verranno corrette in redazione. I lavori non richiesti e non 58 L’ingiusto accanimento dei media sull’infermiera colpita dalla Tbc pubblicati non verranno restituiti. Le citazioni bibliografiche devono essere strettamente pertinenti e riferirsi a tutti 60 Il Collegio di Roma premiato al Gala Anlaids gli Autori citati nel testo. Le citazioni da periodici devono comprendere: il cognome e l’iniziale del nome LETTO PER VOI dell’Autore o dei primi due Autori, nel caso di più di due Autori, verrà indicato il 61 Violenza sulle donne, un libro su un fenomeno dilagante nome del primo, seguito da “et al”; il titolo originale dell’articolo, il titolo del perio- dico; l’anno di pubblicazione, il numero del volume, il numero della pagina iniziale. Le citazioni di libri comprendono: il cognome e l’iniziale del nome degli Autori, il L’AVVOCATO DICE titolo del libro (eventualmente il numero del volume e della pagina, se la citazione si riferisce ad un passo particolare), l’editore, il luogo e l’anno di pubblicazione. Gli 62 Alcune considerazioni sul caso dell’infermiera affetta da Tbc Autori che desiderano la riserva di un certo numero di copie del numero contenente 63 A Roma il decimo congresso Enda il loro articolo, devono farne richiesta esplicita al momento dell’invio del testo. Tutto il materiale deve essere spedito o recapitato al Collegio IPASVI di Roma, Viale Giulio Cesare, 78 - 00192 Roma. 64 LA VIGNETTA DEL MESE
EDITORIALE Gli infermieri si prendono cura del malato. Chi si prende cura degli infermieri? di Gennaro Rocco D D’accordo, la nostra missione professionale è chiara: ed economico, di ciò che siamo diventati e di ciò che prenderci cura del malato. Ma chi si prende cura degli infer- facciamo ogni giorno per evitare il collasso di reparti e mieri? Chiederselo oggi, in un frangente tanto difficile per servizi. La difficile situazione generale, particolarmente la sanità, non è un vezzo ma un’esigenza. Anche perché critica nel Lazio per il pauroso debito sanitario, ha minato il dalla risposta dipende il futuro del sistema sanitario terreno su cui si muovono le rappresentanze sindacali. pubblico universale, quindi la garanzia di cura e assistenza Ostacoli oggettivi che hanno impedito di cogliere i risultati per tutti i cittadini. sperati. E strameritati. In questo scenario il nostro ruolo è centrale, determinante. Almeno però possiamo rivendicare a gran voce questo Come sempre, abbiamo ottime intenzioni: vogliamo darci da diritto, conquistato grazie al valore di unità del gruppo fare per migliorarci e migliorare i servizi. E lo facciamo ogni professionale alimentato in questi anni dal nostro Collegio, giorno. Ma siamo ormai allo stremo delle forze, sfiniti dalla continuando a rispettare la piena autonomia dei sindacati quotidiana lotta contro condizioni di lavoro proibitive, spesso in materia di contrattazione. Al Collegio compete un’altra indecenti, perfino umilianti. sfera: tutelare prima di tutto gli interessi dei cittadini e degli Alla politica, alla Regione, alle istituzioni sanitarie stiamo iscritti, specialmente sul fronte delicatissimo delle garanzie chiedendo da tempo un vero impegno a occuparsi di noi, a professionali. Non possiamo tuttavia tacere che il momento evitare che la sanità affoghi continuando a tartassare gli è drammatico e che gli infermieri hanno bisogno di una infermieri che sono pochi, sovraccarichi di lavoro, di respon- stagione di forte rivendicazione. sabilità e precari. E mentre negli organici delle Asl e Il Collegio la sua parte cerca di farla tutta: una montagna di delle Aziende ospedaliere mancano migliaia di infer- corsi di formazione e iniziative culturali, crediti Ecm, mieri, per non restare disoccupati i giovani neo congressi, convegni, seminari, ricerca, scambi, servizi laureati subiscono odiose forme di sfruttamento e avanzati agli iscritti, tutela legale gratuita, promozione remunerazioni da fame. Basta! professionale, rapporti con ministeri, enti e università. Fino Si può cambiare, si deve cambiare. Oggi possiamo preten- al Centro di eccellenza per la ricerca infermieristica, unico derlo perché abbiamo l’autorità professionale e culturale per in Europa e vero fiore all’occhiello degli infermieri romani, farlo. E abbiamo pure tutti i requisiti di legge. Grazie a una capace nel suo primo anno di attività di coinvolgere un formidabile stagione di conquiste legislative e organizzative, numero incredibile di colleghi nei suoi progetti di ricerca. unica nel mondo delle professioni, abbiamo agguantato la Straordinaria partecipazione e vitalità che stanno offrendo formazione universitaria, lo status di professione intellet- al nostro Centro di eccellenza gli onori della ribalta scienti- tuale, il livello massimo di autonomia, l’esclusività delle fica internazionale. Proprio la grande partecipazione dei prestazioni assistenziali. Abbiamo chiuso definitivamente colleghi alle tantissime attività del Collegio segna il con l’epoca del mansionario che per decenni ci ha relegato mandato di questo Consiglio direttivo (nel Focus di questo al ruolo di “paramedici”. Siamo professionisti tutti nuovi, numero il resoconto sintetico dell’ultimo triennio). altamente specializzati, con significative punte di eccel- Lottiamo duramente su molti fronti, anche contro i nemici lenza capaci di stupire il mondo. più o meno occulti degli infermieri. Hanno provato a Ci manca però il resto, la nostra faccia oscura della luna. scipparci il Med45, cioè l’autonomia della disciplina infer- Non c’è il riconoscimento concreto, sul piano contrattuale mieristica in ambito universitario. Abbiamo corso un grave 1
EDITORIALE rischio. Tutto era pronto per consegnare il nostro sapere all’impegno davvero encomiabile di tanti colleghi il Collegio nelle mani di altre professioni. Ci siamo battuti fino in fondo non si è risparmiato. È stato ed è più che mai prodigo di e l’abbiamo spuntata, facendo nostra questa difficile iniziative e di nuovi servizi agli iscritti. Ma l’entusiasmo che impresa. Decisiva è stata la compattezza dei Collegi e della anima il nostro team professionale si scontra amaramente Federazione Ipasvi, più forte delle lobby di potere che con la profonda crisi che colpisce tanti ospedali e strutture vorrebbero farci tornare molto indietro. sanitarie a Roma e nel Lazio. Ci sentiamo oggi partico- Ecco perché, con preoccupante cadenza, riaffiorano i tenta- larmente vicini a tutti quei colleghi, spesso anche tivi di tarparci le ali. L’obiettivo è demolire la nostra “casa marito e moglie impiegati nello stesso ospedale, che professionale”, evidentemente troppo operativa, innova- sono senza stipendio o lo ricevono con grave ritardo. tiva e scomoda. Ma perché vogliono abolire il nostro Ordine? È in gioco la sussistenza di tante famiglie. E il loro futuro. Perché non se la prendono con altre professioni? E perché Lo abbiamo scritto a chiare note nell’ultima lettera aperta mai con quelle più “forti”, fin troppo avvezze a campare di alla governatrice Polverini: la Regione intervenga con rendita? urgenza contro la distruzione dei posti di lavoro, la Se oggi l’infermiere è un professionista adulto e autonomo sotto occupazione e le remunerazioni scandalose. lo deve anche al “sistema Ipasvi”, una cortina solidale Siamo nauseati dalla promesse vane della politica costruita con pazienza e fatica attorno alla nostra professio- che non mette in primo piano il bene della collettività, nalità. Ci ha salvato dalle reiterate manovre per cancellarci. con la complicità interessata di certe caste profes- E anche i demagogici tentativi di mettere l’uno contro l’altro sionali. gli infermieri per creare la frangia contestatrice “anti-Colle- Siamo “indignati” più di chi manifesta in piazza contro le gio” non fanno breccia tra i colleghi. D’altronde, se ciò Borse. Siamo stanchi delle meline e degli intrallazzi. Ai avvenisse spianerebbe la strada a chi vuole riportare gli nostri politici chiediamo di mostrare quel coraggio e quella infermieri a trent’anni fa, a una figura professionale sotto- trasparenza che oggi non si vede. Certo, è come chiederlo posta, in balìa del mansionario. Non accadrà. a un sordo. Per questo il nostro Collegio ha temprato un Ci battiamo a testa alta, con orgoglio. E sappiamo aprirci al gruppo dirigente forte e molto esperto, in grado di argina- mondo, mostrando le capacità raggiunte dalla nostra re i continui attacchi esterni alla professione e di interlo- comunità professionale. Così, negli anni, il Collegio di Roma quire con i vari livelli istituzionali, le università, le aziende si è imposto come punto di riferimento sul piano nazionale sanitarie. e internazionale e per molte professioni sanitarie. Abbiamo Il nostro è un Collegio aperto e solidale, che si fa forte della fatto nostra la logica dell’internazionalizzazione e soste- partecipazione attiva del più alto numero di infermieri d’Ita- niamo progetti di ricerca con le più prestigiose università del lia. Rappresenta in molti campi l’avanguardia della profes- mondo. E spesso sono i nostri partner internazionali ad sione portandone onori e oneri. Sente tutta la responsabilità acquisire conoscenze e best practice da noi. del difficile momento e compie uno sforzo ulteriore in aiuto Per contro, ci ritroviamo a dover fronteggiare condizioni dei tanti colleghi in difficoltà. Perciò torva la forza di andare lavorative da incubo. Proprio sugli inaccettabili carichi di controcorrente e, unico esempio in campo nazionale, riduce lavoro che gravano sui pochi infermieri in servizio abbiamo da subito la quota di iscrizione. Lo fa senza tagliare alcun concentrato il nostro pressing sulla Regione, sulle Aziende, servizio, grazie ai frutti del faticoso lavoro svolto in questi sui media. Anche se sui temi contrattuali il Collegio non ha anni sul recupero delle morosità e alle nuove iscrizioni. poteri, è intervenuto ripetutamente in tutte le sedi possibili Non c’è tempo da perdere. La nostra professione ha a tutela dei colleghi precari, sottoposti a vessazioni di ogni bisogno di rigore e serietà. Dobbiamo sfoderare tutta la tipo e con stipendi da fame. Abbiamo lavorato sodo sui nostra competenza per confrontarci utilmente con le percorsi di carriera per il riconoscimento della Dirigenza e Asl, la Regione, le Università. Anatemi e demagogia non della Carriera clinica prevista dalla legge 43/2006 e mai aiutano ad affrontare il futuro, peraltro difficile. Serve una applicata. grande compattezza per non perdere il patrimonio di credi- Nella fase storica peggiore della sanità laziale, da quasi un bilità che gli infermieri romani, con il loro Collegio, hanno lustro senza un assessore regionale di riferimento, grazie conquistato con i denti e tanto sudore. ALL’INTERNO UN INSERTO SPECIALE CON TUTTI I SERVIZI GRATUITI CHE IL COLLEGIO IPASVI DI ROMA OFFRE AI PROPRI ISCRITTI (DA PAG 35 A PAG 57) 2
L’organizzazione dell’assistenza infermieristica negli ambulatori specialistici di Maria Grazia Proietti, Rita Brugioni, Eleonora De Vito, Renato Baffioni, Lucia Sammarco A Al fine di fornire indicazioni circa l’organiz- zazione dell’assistenza infermieristica negli ambulatori specialistici, occorre preliminarmente individuare, con chiarez- za, il campo di competenza dell’infermiere. A tal proposito si richiama il comma 1 dell’art.1 della legge 42/991, il quale dispone che la denominazione di “profes- sione sanitaria ausiliaria” nel testo unico delle leggi sanitarie2, nonché in altre disposizioni di legge, sia sostituito dalla denominazione “professione sanitaria”. Inoltre, il comma 2 dello stesso art. 1 dispone l’abrogazione del Dpr 225/1974 - il cosiddetto “mansionario” -, per cui il campo di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario, nonché degli speci- fici codici deontologici. Ciò presuppone l’attribuzione all’infer- Il territorio dell’Ausl Roma D miere di un ambito autonomo e non derivato di attività al quale corrisponde l’assunzione in proprio di responsabilità Infatti, se è vero che da una parte l’indi- rischio di eventuali accuse degli utenti. nei confronti dell’assistito. sponibilità di un numero di unità di perso- In effetti, una tale garanzia non può La norma ha sancito l’inconsistenza nale è tale da poterle dedicare a collabo- essere assicurata con la presenza dell’in- di un ruolo ancillare dell’infermiere rare con ciascuno specialista, dall’altra fermiere nell’ambulatorio (come già non nei confronti del medico, rafforzando va valutato il costo delle prestazioni che, è assicurata negli altri contesti), dove contestualmente il ruolo di servizio al evidentemente, lieviterebbe se si consi- molto spesso il professionista – medico, cittadino di tutti i professionisti sanitari. derassero rese, ciascuna, da una coppia infermiere, fisioterapista, ecc. – è da solo Se una funzione di collaborazione è utile, di professionisti anziché da un singolo ad effettuare la prestazione sanitaria occorre sottolineare che questa è eserci- specialista. all’utente. tata da un’équipe di professionisti: una Una riflessione particolare merita il ruolo Pertanto, l’assenza dell’infermiere nella precisazione più necessaria se si tiene di tutela medico-legale che all’infermiere sala non giustifica, in alcun modo, il conto della grave crisi di risorse, in parti- in taluni casi si chiede di svolgere nei rifiuto di erogare la prestazione, o il suo colare infermieristiche, che invita a confronti dello specialista, allorché i differimento, da parte del medico. diverse considerazioni. professionisti vogliano proteggersi dal In ogni caso, prevale il principio che il 3
professionista debba rendere la presta- ATTIVITÀ GIORNALIERE controllo defibrillatore zione concordata, a meno che il rischio del danno conseguente all’assenza del- controllo bombole ossigeno l’infermiere non superi ragionevolmente A) preparazione della sala: predisposizione microclima la previsione del beneficio. A tal proposito, l’Accordo Collettivo predisposizione piani di lavoro Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali verifica della disponibilità dei presidi specifici interni, medici veterinari ed altre profes- verifica della disponibilità della modulistica sionalità sanitarie ambulatoriali all’art. 30 (organizzazione del lavoro) comma 3, B) accoglienza: informazioni e orientamento dell’utenza testualmente recita: “Al fine di garantire controllo documentazione per l’accesso alla visita un adeguato livello di qualità delle attivi- specialistica tà svolte e delle prestazioni erogate, le aziende devono garantire nei poliambu- gestione criticità latori pubblici, i requisiti strutturali, C) esecuzione prestazione: attività infermieristica resa in équipe tecnologici ed organizzativi e di sicurezza necessari allo svolgimento delle attività, eventuale sostegno all’utente in difficoltà quali ad esempio la presenza di perso- nale tecnico ed infermieristico...”. collaborazione con il medico Anche la norma contrattuale è pertanto orientamento utente per eventuali successivi accessi coerente nell’indicare la professiona- D) fine visita: e gestione regime terapeutico lità infermieristica come una compo- nente essenziale dell’organizzazione E) fine seduta: controllo impegnative e consegna al Cup del servizio ambulatoriale, nella compilazione registro di sala misura in cui è utile a garantire un adeguato livello di qualità delle attività conteggio dati Sias (numero prenotati, numero visitati, svolte e delle prestazioni erogate, il che numero prestazioni) non equivale certo alla pretesa di un riordino ambulatorio: decontaminazione strumentario infermiere accanto a ciascuno speciali- e avvio alla sterilizzazione, ripristino delle condizioni sta, anche quando si possa senz’altro operative per la seduta successiva condividere che, ove mai fosse possibile, la qualità e la sicurezza delle cure se ne ATTIVITÀ SETTIMANALI disinfezione turbina spirometro avvantaggerebbero. sostituzione disco rilevatore temperatura frigorifero dei Al fine di valutare le implicazioni delle farmaci argomentazioni esposte per l’organizza- zione del lavoro, in termini di ottimizza- stoccaggio camici zione delle risorse da dedicare all’attività ambulatoriale che rispondano più effica- pulizia a fondo dei carrelli cemente alla domanda espressa e ai approvvigionamento farmaci sale visita bisogni degli utenti, si è costituito un gruppo di lavoro, formato dai Responsa- approvvigionamento cancelleria sale visita bili Infermieristici e dagli Infermieri approvvigionamento modulistica sale visita Coordinatori dei Servizi Infermieristici dei Distretti Sanitari XV e XVI Municipio e dall’Infermiere Coordinatore della Uos occorrente, la manutenzione delle terapista, tecnico di radiologia, ecc. – le Cure Primarie del Distretto Sanitario XV apparecchiature e dello strumentario, la attività connesse alla prestazione: la Municipio dell’Azienda Usl Roma D. preparazione e il riordino dell’ambiente chiamata dell’utente nell’ordine di preno- nel quale sono programmate prestazioni tazione, la spunta del foglio di lavoro, la ATTIVITÀ DELL’INFERMIERE sanitarie (compresa la sterilizzazione registrazione della prestazione, la compi- NEI SERVIZI SPECIALISTICI dello strumentario e dei materiali di lazione della scheda ambulatoriale, del Il gruppo di lavoro ha proceduto, innanzi- medicazione) e lo smaltimento dei rifiuti referto e del ricettario, l’inserimento dei tutto, a individuare le attività trasversali sanitari pericolosi. (Tabella 1). rifiuti sanitari negli appositi contenitori, – giornaliere, periodiche, occasionali – Inoltre, vanno svolte direttamente dal l’inserimento dello strumentario usato che l’infermiere deve assicurare nei singolo professionista che eroga la nel contenitore per la decontaminazione, Servizi di Medicina Specialistica (Sms): prestazione, in relazione alla specificità il ripristino di condizioni ottimali per l’approvvigionamento del materiale professionale – medico, infermiere, fisio- l’utente successivo, come ad esempio il 4
infermieristico, che configura spazi di ATTIVITÀ OCCASIONALI chiusura contenitori rifiuti speciali e taglienti autonomia che gli infermieri gestiscono a sostituzione liquidi per fibroscopio vantaggio dei cittadini. - ogni 12 giorni (sterilizzazione) - dopo 24h dalla preparazione (decontaminante) VALUTAZIONE DELL’IMPEGNO RICHIESTO IN CIASCUN pulizia lenti oculistica AMBULATORIO SPECIALISTICO gestione eventuale urgenza Per definire un’organizzazione del lavoro ottimale, occorre anche valutare l’impe- controllo carrello emergenza e cassetta gno richiesto all’infermiere in ciascun ATTIVITÀ MENSILI pronto soccorso ambulatorio specialistico. controllo e stoccaggio del materiale proveniente A tal fine, sono state esaminate le “Linee- dalla farmacia guida per l’assistenza ambulatoriale infer- mieristica sulla base del metodo Viba controllo e stoccaggio del materiale proveniente (Valutazione Infermieristica Bisogno dal magazzino Assistenziale)”, elaborate da un gruppo di lavoro dell’Azienda Usl Roma A. dati Sias: Il metodo Viba consente di attribuire a - ritiro dai registri di sala dei fogli mese concluso ciascun utente una classe di priorità, in - sostituzione con quelli del mese in corso relazione alle condizioni psico-fisiche - conteggio dati di tutte le branche presenti dell’utente e alla tipologia della presta- - elaborazione zione ambulatoriale, in base a cui piani- ficare l’assistenza infermieristica. controllo scadenze farmaci e presidi: La condizione psico-fisica (orientamento - armadi di sala spazio-temporale, deambulazione, colla- - locale stoccaggio farmaci borazione) definisce la “necessità di aiuto - carrello emergenza alla persona”, ovvero l’impegno dell’in- - cassetta emergenza fermiere necessario a porre l’utente nella - carrelli sala condizione di ricevere la prestazione, in - confezioni materiale sterilizzato rapporto alle tre fasi di articolazione controllo autoclave: dell’atto assistenziale: “prima”, “durante” - controllo biologico (secondo procedura) e “dopo”. - pulizia Sono previsti tre livelli di necessità: - svuotamento e reintegro acqua 1. elevata: l’aiuto alla persona è necessa- rio in tutte e tre le fasi; Tabella 1. Attività trasversali dell’infermiere nei Sms 2. media: l’aiuto alla persona è necessa- rio solo nella fase “durante”; cambio del telo sul lettino da visita. gno del paziente e in collaborazione con 3. bassa: l’aiuto alla persona non è In secondo luogo, l’esiguo numero di il medico. necessario o serve solo per la fase unità infermieristiche rende necessaria Per tali attività è evidente che il Coordi- “prima” o “dopo”. l’individuazione, per ciascun presidio, natore Infermieristico deve assicurare Nell’applicazione al contesto dei servizi delle attività di medicina specialistica l’assistenza infermieristica, in quanto presenti nei Distretti del XV e XVI Munici- che richiedono in via prioritaria la colla- rappresenta la condizione perché la pio, si ritiene opportuno procedere ad borazione in équipe dell’infermiere. prestazione sia erogata, o comunque una semplificazione della classificazione, Alcune attività ambulatoriali richiedono garantisca un adeguato livello di qualità. giacché il supporto all’utente in relazione l’intervento diretto dell’infermiere a Nello stesso modo, il coordinatore deve alla condizione psicofisica o è necessario erogare la prestazione, oppure a soste- assicurare le prestazioni dell’ambulatorio o non lo è. Se l’utente è orientato e collaborante, ma richiede un supporto per il posiziona- mento sul lettino, non è plausibile che l’infermiere si allontani durante l’esecu- zione della prestazione per tornare alla fine. Inoltre, il maggior supporto, in relazione alle condizioni psicofisiche, più che per il deficit motorio e sensoriale di anziani e portatori di handicap (in genere, Il logo dell’Ausl Roma D già supportati da accompagnatori), si 5
richiede per persone con disturbi psichici, prestazioni di medicina specialistica Un discorso a sé merita l’ambulatorio disorientate o non collaboranti, o per erogate nei Distretti Sanitari del XV e infermieristico, compresa la sala prelievi, persone straniere, appartenenti a diversa XVI Municipio e le ha classificate sulla in cui le prestazioni sono specificamente cultura e religione, ove l’infermiere base dei medesimi criteri in due livelli di rese dall’infermiere, per cui la sua svolge un prezioso ruolo di mediazione. complessità. (Tabella 2 nelle pagine presenza è condizione per il funziona- Anche in questi casi, la presenza dell’in- successive). mento stesso dell’ambulatorio. fermiere nella sala è opportuna per tutta I colleghi dell’Azienda Usl Roma A, dopo Pertanto, le sale di medicina speciali- la durata della prestazione, per cui si aver analizzato tutte le prestazioni effet- stica presenti nei Distretti Sanitari del ritiene che la classificazione del bisogno tuate negli ambulatori di medicina XV e XVI Municipio possono essere assistenziale in relazione alle condizioni specialistica, sulla base dei suddetti classificate nel modo seguente: psico-fisiche dell’utente si limiti a due: criteri e averle classificate secondo i due 1. infermiere necessariamente presente: - necessario: l’aiuto alla persona è neces- livelli di complessità, hanno combinato la ambulatorio infermieristico e sala sario “prima”, “durante” e “dopo” la pesatura dei due parametri, di tipologia prelievi (2 x 25 prelievi giornalieri; 3 x prestazione; della prestazione e di necessità di aiuto oltre 25); - non necessario: l’aiuto alla persona non alla persona, definendo tre classi di 2. infermiere presente in ciascuna sala, è necessario. bisogno assistenziale, cui corrispondono compatibilmente con la disponibilità Per quantificare l’impegno infermieristico altrettante classi di priorità: di personale3, in ordine di priorità: nell’aiuto alla persona in relazione alle 1. Classe I (Viba alto): tutte le prestazioni odontoiatria, medicina dello sport, condizioni psico-fisiche, si potrebbe a tipologia complessa e tutte quelle a cardiologia, etc.; annotarlo sul piano di lavoro, al fine di tipologia poco complessa se associate 3. infermiere presente in condivisione fra disporre di una rilevazione almeno a paziente con elevata o media neces- più sale, purché contigue e sullo stesso annuale su cui basare una definizione del sità di aiuto alla persona; piano, compatibilmente con la disponi- fabbisogno del personale di assistenza. 2. Classe II (Viba medio): tutte le presta- bilità di personale3: allergologia, Il gruppo di lavoro dell’Azienda Usl Roma zioni a tipologia poco complessa se anestesiologia, angiologia ecocolor- A classifica, inoltre, la tipologia della associate a paziente con media neces- doppler, chirurgia, dermatologia, prestazione ambulatoriale specialistica in sità di aiuto alla persona; diabetologia, dietologia, endocrinolo- relazione alla complessità dell’attività 3. Classe III (Viba basso): tutte le presta- gia, gastroenterologia, medicina fisica tecnico-professionale infermieristica, in zioni a tipologia poco complessa se e riabilitazione, medicina interna, collaborazione con il medico e a supporto associate a paziente con bassa neces- neurologia, oculistica, oncologia, Orl, dell’utente, di nuovo in riferimento alle tre sità di aiuto alla persona. ortopedia, ostetricia e ginecologia, fasi in cui temporalmente si articola la pneumologia, radiologia diagnostica prestazione: “prima”, “durante” e “dopo”, CLASSIFICAZIONE ecografia, reumatologia, urologia. prevedendo due livelli di complessità: DELL’IMPEGNO RICHIESTO 1. poco complesso: l’assistenza infermie- NEGLI AMBULATORI AUTORI: ristica necessita solo nella fase SPECIALISTICI DEI DISTRETTI Maria Grazia Proietti, responsabile servizio “prima” e “dopo” (preparazione sala, SANITARI XV E XVI MUNICIPIO infermieristico Distretto sanitario XV Municipio riordino, ecc.). DELL’AZIENDA USL ROMA D Azienda Usl Roma D; In altri termini, è riconducibile all’insieme Tuttavia, in conseguenza della classifi- Rita Brugioni, responsabile servizio infermieri- delle attività quotidiane, già elencate e cazione su due modalità del bisogno di stico Distretto sanitario XVI Municipio Azienda descritte nella precedente tabella, ad aiuto alla persona adottato in questo Usl Roma D; eccezione di quelle di cui al punto C; lavoro, anche le classi di impegno richie- Eleonora De Vito, infermiere coordinatore Uos 2. complesso: l’assistenza infermieristica sto all’infermiere si riducono a due: Cure primarie Distretto sanitario XV Municipio necessita in tutte e tre le fasi. 1. impegno elevato: tutte le prestazioni a Azienda Usl Roma D; In altri termini, la prestazione di medicina tipologia complessa e quelle a tipologia Renato Baffioni, infermiere coordinatore Servi- specialistica si intende erogata da poco complessa se associate a persona zio infermieristico Distretto sanitario XV un’équipe formata dal medico specialista che necessita di aiuto; Municipio Azienda Usl Roma D; e dall’infermiere. 2. impegno basso: tutte le prestazioni a Lucia Sammarco, infermiere coordinatore Il gruppo di lavoro dell’Azienda Usl Roma tipologia poco complessa se associate Servizio infermieristico Distretto sanitario XVI D ha effettuato un’analisi di tutte le a persona che non necessita di aiuto. Municipio Azienda Usl Roma D. NOTE 1 Legge 26 febbraio 1999 n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie. 3 Fermo restando che il medico deve rendere la prestazione concordata indipenden- 2 Regio Decreto 1265/1934 e successive modificazioni. temente dal fatto che la sua presenza sia possibile. 6
Tabella 2. Prestazioni di medicina specialistica erogate nei Distretti Sanitari del XV e XVI Municipio dell’Azienda Usl Roma D: classificazione sulla base del livello di complessità DS XV DS XVI Descrizione Prestazione Codice Livello di Complessità Complessa Poco Complessa ALLERGOLOGIA codice branca 99 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • Test percutanei e intracutanei a lettura immediata • 91.90.6 • (fino a 12 allergeni) • Immunoterapia specifica per via sottocutanea 99.12 • ANESTESIA codice branca 82 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • ANGIOLOGIA codice branca 05 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • • • Ecocolordoppler tronchi sovraortici 88.73.5 • • • Ecocolordoppler arti superiori o inferiori 88.77.2 • • Doppler o Laser-Doppler arti superiori o inferiori 88.77.3 • • Ecocolordoppler aorta addominale 88.77.2 • CARDIOLOGIA codice branca 08 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • • • Ecg 89.52 • • Ecg da sforzo 89.41 • • Holter cardiologico 89.50 • • Holter pressorio 89.61.1 • • Ecocolordopplergrafia cardiaca a riposo 88.72.3 • CHIRURGIA GENERALE codice branca 09 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • • Medicazione ferita ulcera ustione 93.57.1 • • Rimozione punti 86.56 • 7
DS XV DS XVI Descrizione Prestazione Codice Livello di Complessità Complessa Poco Complessa DERMASIFILOPATIA codice branca 52 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • • • Crioterapia di lesione cutanea 86.3.1 • Asportazione di lesione cutanea mediante cauterizzazione • 86.3.3 • o folgorazione (D.C.T.) • Osservazione dermatologia epiluminescenza 89.39.1 • DIABETOLOGIA codice branca 19 (Endocrinologia) • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • DIETOLOGIA codice branca 99 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • ENDOCRINOLOGIA codice branca 19 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • GASTROENTEROLOGIA codice branca 58 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • MEDICINA DELLO SPORT codice branca 15 Visita specialistica con certificazione medico sportiva, sport • • di Tab. “A”, soggetti >18 anni (comprende esame completo V 70.31 • urine, Ecg a riposo) Visita specialistica con certificazione medico sportiva, sport di • • Tab. “B”, soggetti >18 anni (comprende esame completo urine, V 70.32 • Ecg a riposo, Ecg dopo step-test con calcolo IRI, spirometria) Visita specialistica con certificazione medico sportiva, sport • • di Tab. “A”, soggetti
DS XV DS XVI Descrizione Prestazione Codice Livello di Complessità Complessa Poco Complessa MEDICINA FISICA E DELLA RIABILITAZIONE codice branca 56 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • MEDICINA INTERNA codice branca 99 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • NEUROLOGIA codice branca 32 • • Visita neurologica 89.13 • • • Visita successiva 89.01 • OCULISTICA codice branca 34 • • Visita oculistica 95.02 • • Visita successiva 89.01 • • • Campo visivo 95.05 • • • Esame fondo oculare 95.09.1 • • • Specillazione canali lacrimali 09.42 • • Test glaucoma provocazione 95.26 • • Tonografia 95.26 • • • Tonometria 89.11 • • Pachimetria corneale 95.13.1 • • Esoftalmo 95.09.02 • ODONTOSTOMATOLOGIA codice branca 35 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • • • Ablazione tartaro 96.54.1 • • • Dente con otturazione riscostruzione fino a 2 sup. 23.20.1 • • Dente con otturazione riscostruzione fino a 3 e più 23.20.2 • • • Dente deciduo estrazione 23.01 • • • Dente permanente estrazione 23.09 • • • Radice residua estrazione 23.11 • • Terapia canalare monoradicolato 23.71.1 • • Terapia canale pluriradicolato 23.71.2 • • Visita odontoiatrica per protesi 89.01 • • Visita ortodonzia mobile 89.7 • • Trattamento ortodontico apparecchio ortopedico 1 anno 24.70.3 • • Ricostruzione dente con intarsio 23.3 • 9
DS XV DS XVI Descrizione Prestazione Codice Livello di Complessità Complessa Poco Complessa ONCOLOGIA codice branca 64 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • ORTOPEDIA codice branca 36 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • • • Artrocentesi 81.91 • • • Infiltrazioni ortopediche 81.92 • • • Valutazione protesica collaudo protesi 93.03 • OSTETRICIA E GINECOLOGIA codice branca 37 Visita ginecologica, • • 89.26 • visita ostetrico/ginecologica/andrologica • • Visita successiva 89.01 • • • Prelievo citologico 91.48.4 • • Eco ginecologica 88.78.2 • • Eco transvaginale 88.78.7 • OTORINOLARINGOIATRIA codice branca 38 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • • • Lavaggio auricolare tappo di cerume 96.52 • • Laringoscopia a fibre ottiche 31.42 • • Laringoscopia indiretta 31.42.1 • • Medicazione Orl 96.59 • • Training per disfasia 93.72.1 • • Rieducazione dei disturbi fonoarticolari e deglutitori 93.72.3 • • • Esame audiometrico tonale completo 95.41.1 • • Esame audiometrico vocale 95.41.2 • • • Esame impedenzometrico 95.42 • • Valutazione audiologica 95.43 • • Test clinico funzionalità vestibolare 95.44.1 • • Esame vestibolare 95.44.2 • 10
DS XV DS XVI Descrizione Prestazione Codice Livello di Complessità Complessa Poco Complessa PNEUMOLOGIA codice branca 68 • • Visita generale 89.7 • • • Visita successiva 89.01 • • Emogasanalisi arteriosa-sistemica 89.65.1 • • Pulsiossimetria dinamica 89.50 • • • Spirometria semplice 89.37.1 • • Prelievo di sangue arterioso 91.48.5 • • Test percutanei (fino a 12 allergeni) 91.90.6 • RADIOLOGIA DIAGNOSTICA ECOGRAFIA codice branca 69 Diagnostica ecografia del capo, collo (tiroidea/para- • • 88.71.4 • tiroidea, ghiandole salivari, linfonodi) • Ecocolordoppler capo/collo (tiroide) 88.71.5 • • • Ecografia mammaria bilaterale (cavi ascellari) 88.73.1 • • • Ecografia addome superiore 88.74.1 • • Ecocolodoppler fegato e vie biliari 88.74.2 • • Ecocolordoppler pancreas 88.74.3 • • Ecocolordoppler milza 88.74.4 • • Ecocolordoppler reni e surreni 88.74.5 • • • Eco addome inferiore 88.75.1 • • • Eco addome completo 88.76.1 • • Eco grossi vasi addominali 88.76.2 • • Eco ostetrica 88.78 • • Eco ginecologica 88.78.2 • • • Eco cute e tessuto sottocutaneo 88.79.1 • • • Eco osteoarticolare 88.79.2 • • • Eco musco tendine 88.79.3 • • Eco pene 88.79.5 • • • Eco testicolare 88.79.6 • • Eco trans vaginale 88.79.7 • REUMATOLOGIA codice branca 99 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • • Iniezione sostanze terapeutiche 81.92 • UROLOGIA codice branca 43 • Visita generale 89.7 • • Visita successiva 89.01 • 11
Indagine conoscitiva su come gli studenti infermieri vivono e rielaborano il (con)tatto con il corpo di Federica Mencattelli, Elena Cristofori, Maria Luisa Rega, Pasqualina Poddighe, Caterina Galletti ABSTRACT vissuto è ricco di informazioni. È attra- diventare infermieri prevede un contatto I In quasi tutte le culture, il corpo e le sue verso i loro pensieri che si può rilevare la immediato con le persone malate già dal funzioni sono interpretati come argomenti relazione che si instaura tra il corpo di chi primo anno di corso. privati e solo alcune parti sono conside- ha bisogno di aiuto e il corpo di chi lo dà. L’incontro con l’altro bisognoso e in situa- rate socialmente toccabili. I loro racconti sono un modo per capire zione di malattia avviene in un contesto in Il nursing prevede l’accesso e il tocco ad come il corpo viene interpretato e vissuto, cui il vissuto emozionale dello studente alcune parti del corpo, ma il tema del perché le prime esperienze rimangono infermiere (in qualità di neofita di circa 19 (con)tatto nelle cure infermieristiche non impresse nella mente e sono importanti anni) non è ancora pronto a fronteggiare è molto indagato. per indagare l’essenza dell’esperienza le situazioni forti che possono provocare Uno studio condotto da J. Lawler, utiliz- vissuta nella cura del corpo e di differen- disgusto, anche se i termini disgusto, zando il metodo delle interviste, ha ziare il nursing work da un semplice inter- sporco, nausea, riferiti ad attività legate messo in evidenza i vissuti degli infer- vento tecnico. ad una professione sanitaria, potrebbero mieri e la paura, l’imbarazzo, la timidezza sembrare indelicati. quando, per la prima volta, si sono Parole chiave: cure del corpo, nursing, La letteratura inglese al riguardo parla di confrontati con “corpi nudi”. formazione infermieristica, tatto. dirty work per tutte quelle attività di Essere infermiere comporta il saper rilevante importanza che abitualmente controllare le emozioni e richiede di INTRODUZIONE l’infermiere svolge, come ad esempio mettere in gioco i propri sensi (la vista, il Nella relazione di cura, il professionista aiutare il paziente non autonomo ad tatto, l’udito, il gusto) e di avere la infermiere, entrando in contatto con il evacuare (attività che potrebbero capacità di alleviare e confortare, con i corpo dell’altro (un corpo vissuto, denso di sembrare banali, ma in realtà non lo sono). gesti, la sofferenza e il bisogno di essere significati), attiva anche il proprio (che è Non a caso, tali prestazioni richiedono assistito dell’altro. altrettanto vivo, carico di emozioni, affet- non solo preparazione tecnica, ma una Il vero protagonista dell’assistenza tività, intimità, sessualità). estrema sensibilità e umanità, poiché la infermieristica è il corpo che ha L’infermiere si accinge spesso, con la sua persona mette a nudo le parti intime del bisogno di essere preso in cura. corporeità, nella zona personale ed intima suo corpo e ciò non è semplice, né per il La malattia restringe il mondo, lo limita della persona malata percependone paziente né, talvolta, per il professionista, gradualmente al solo corpo malato: l’odore e il calore e, attraverso il contatto, soprattutto quando quest’ultimo è uno allora, una voce rassicurante, due mani invia messaggi d’affetto, di coinvolgi- studente. esperte, la pelle di un altro a contatto con mento, di supporto e vicinanza all’altro Difatti, da come viene vissuta l’espe- la propria, diventano le uniche comunica- bisognoso di aiuto. rienza iniziale e da quali tipo di reazioni zioni veramente importanti. Il toccare l’altro è un atto comunicativo suscita, spesso dipende la decisione di Lo studio, strutturato su un modello di primario che influenza la natura e la abbandonare o continuare la formazione tipo fenomenologico, si propone di qualità della relazione: essere infermiere professionale. indagare il tema del (con)tatto, cattu- comporta il saper controllare le emozioni Da qui l’idea di descrivere in che misura rando le emozioni degli studenti infer- e richiede di mettere in gioco i propri sensi il problema del (con)tatto con il corpo mieri su come hanno vissuto e rielaborato (la vista, il tatto, l’udito, il gusto) e di avere influenza l’esperienza di apprendimento l’impatto con il lavoro infermieristico. la capacità di alleviare e confortare con i degli studenti infermieri nell’assistere Gli autori ritengono infatti che le gesti la sofferenza e il bisogno di essere una persona e quali fattori possano esperienze degli studenti infermieri assistito. determinare o favorire il fenomeno del abbiano un ruolo importante: il loro Nel nostro Paese, il percorso di studi per “disgusto”. 12
MATERIALI E METODI Quindi, si è proceduto induttivamente a affrontare più il tirocinio e lasciar L’indagine, che utilizza un disegno di categorizzare le storie e a individuarne perdere tutto. studio di tipo fenomenologico, si è svilup- gli attributi. Tra i commenti: “Fino ad adesso, i pata attraverso il coinvolgimento degli Per verificare la pertinenza della catego- momenti di 'disgusto' vissuti nell’espe- studenti infermieri del corso di laurea in rizzazione e degli attributi è stata utiliz- rienza del tirocinio clinico li ho consi- Infermieristica dell’Università Cattolica zata la validazione consensuale. derati punti di forza, anche se non scevra del Sacro Cuore di Roma e si è svolta tra Infine, si è proceduto alla elaborazione da qualche rischio per la propria settembre e novembre 2009. statistica con il “software NVivo versione salute...”; “ho solo paura di venire infet- Ai 17 studenti partecipanti è stato 8” e a creare legami tra le narrazioni in tato da azioni non corrette...”. chiesto di scrivere una storia di “disgu- funzione della presenza di elementi I temi inerenti il coinvolgimento emotivo sto” in cui si sono trovati coinvolti e di cui comuni. dello studente nel (con)tatto con un dovevano indicare cosa è successo, cosa corpo malato sono stati raggruppati in è stato fatto e quali emozioni/reazioni RISULTATI cinque aree comprensive di tutti i temi: hanno provato. Analizzando i testi delle interviste, si 1. l’attenzione rivolta alla persona; È stata scelta la forma scritta poiché, evidenza come gli studenti non abbiano 2. gli atteggiamenti delle persone anche se si perde la spontaneità delle utilizzato dei vocaboli particolarmente coinvolte; risposte, permette ai partecipanti di enfatici per descrivere gli episodi e – 3. l’integrità del corpo/cute; pensare meglio a quello che vogliono sia i maschi che le femmine – hanno 4. i sensi coinvolti (odore, vista, tatto, condividere. narrato le storie utilizzando in modo udito); Per la significatività e la plausibilità dello appropriato termini tecnici e sanitari. 5. le attività maggiormente collegate al studio, tra le narrazioni, ne sono state Nelle narrazioni gli studenti percepi- “disgusto”. selezionate ed esaminate 16, i criteri di scono il “disgusto” come situazione Le storie narrate dagli studenti permet- inclusione sono stati: specificità dell’epi- professionale con un importante impatto tono di arricchire le loro attività profes- sodio, chiarezza espositiva e completezza iniziale impegnativo da elaborare e sionali con una particolare connotazione: dell’episodio narrato. superare ma, una volta vinto, viene la loro non è solo attenzione alla tecnica L’analisi delle narrazioni è stata svolta lasciato a livello marginale, connotando e al “saper fare bene” ma è rivolta anche con la trascrizione delle stesse su file di il dirty work di una valenza positiva, alla persona soggetto delle cure: “word” e predisponendo un archivio quasi catartica: non c’è stato alcun “...Quando sono lì, in Uo, non penso più informatico. evento di “disgusto” così forte da non al 'disgusto', nonostante sia presente, 13
che a quest’uomo, il cui corpo, a partire dagli arti inferiori, stava andando in cancrena e c’era un odore di putrefazione fortissimo. Era sconvolgente vedere un ’uomo a metà’: la parte inferiore del corpo in putrefazione e la parte superiore sana”. DISCUSSIONE Sul corpo e sulla corporeità ruotano le cure infermieristiche, ma con il progre- dire degli studi infermieristici e l’aumen- tare dell’anzianità professionale, spesso lo studente infermiere e l’infermiere si distaccano dal (con)tatto diretto con il corpo e questo viene visto, prevalente- mente, nella sua dimensione fisica, come corpo da sanare, curare, medicare. Nonostante ci si imbatta in situazioni perché quello che per me conta è solo le attività connesse alle cure igieniche, difficili, nelle narrazioni degli ed esclusivamente la persona che ho di superando la relativa repulsione. studenti prevale l’attenzione alla fronte”; “...L’esperienza è stata sconvol- Quando il prendersi cura della persona persona: essi temono di fare ancora più gente ma adesso penso a quanto abbia mette a nudo particolari stati fisici, come male rispetto a quello che il malato già sofferto quella persona”. quelli legati all’integrità della cute, le prova, vivono situazioni di disagio se si Le narrazioni, inoltre, hanno permesso di reazioni che si scatenano emotivamente immedesimano nel paziente, non mettere in evidenza un elemento di sono di profondo disagio e permangono vogliono far pesare al paziente la sua “disgusto” nuovo rispetto alla lettera- nella “memoria professionale”: “...Una condizione. tura in merito: gli atteggiamenti delle volta sollevate le garze, la stanza si è I racconti confermano di non percepire la persone. “...La cosa che mi ricordo è impregnata di un odore estremamente corporeità come entità separata dalla quando una paziente stava morendo ed sgradevole... Superato, ma in partico- coscienza e la sofferenza del paziente è è venuto il rianimatore. Un uomo disgu- lari momenti ritorna... Non l’ho superato, risultata essere la dimensione a cui è stoso. Non la situazione, né l’umanità, ma spero di farlo presto...”. stata posta maggiore attenzione. Sono i né la sensibilità...”. Ciascuna persona sviluppa, nel tempo, pazienti con forti menomazioni del corpo Qualche volta, anche la mancata educa- anche per fattori culturali, un’immagine quelli che pongono più difficoltà di zione di alcuni pazienti crea delle del corpo normale e privo di difetti in (con)tatto: gli studenti ammettono che, reazioni forti che dai narranti vengono cui certamente l’aspetto esteriore e nel rapportarsi a un corpo portatore di considerate “disgustose”. l’estetica hanno una prevalenza. uno stigma visibile, le difficoltà poste Dalle narrazioni si delinea che il corpo, Pertanto, in ambito sanitario crea una dalla visione di una lenta decomposi- per l’attività infermieristica, è impor- forte reazione di allerta tutto ciò che zione (rispetto a un ideale di armonia tante, infatti, avere cura della persona “sfigura” quest’immagine: “...Non ho estetica al quale la cultura ci ha educato) malata dà reazioni di “disgusto” che mai pensato in quei momenti di o l’odore e la vista costituiscono un perdurano nel tempo quando il corpo scappare, pensavo che avrei voluto problema, risolto attraverso l’abitudine o della persona è leso, non integro, come vedere entrare qualcuno per poter conti- altri meccanismi di controllo. ad esempio: la medicazione della Peg, nuare ciò che avevamo iniziato. Non Nel loro percorso di studi, gli studenti ferita profonda sull’addome da dove perché avessi fretta o provassi schifo, infermieri sviluppano una capacità di passavano tubi e usciva materiale ma per evitare di farlo soffrire ancora di relazionarsi con l’altro che gli permette di biliare; un tumore all’utero che aveva più... Mi ha sconvolta, ma, mi ha fatto acquisire sempre più fiducia in se stessi, coinvolto anche la vulva. E ancora: “... ho capire che questo è ciò che voglio fare in anche se una dissonanza è emersa ed è visto cose di cui non immaginavo l’esi- futuro...”. che, nella stragrande maggioranza, viene stenza durante questo primo anno. Ora Inoltre, il (con)tatto con il corpo con alcuni avvertita una contraddittorietà tra teoria mi sento un po’ più preparata ad affron- tipi di lesioni “messe a vista”, piuttosto e pratica. tare il nuovo”. che celate all’interno di organi, “disgusta” L’approccio umanistico e i riferimenti alle Questa testimonianza potrebbe far in modo particolare: “...La storia di questa teoriche dell’Infermieristica da una pensare che la formazione che si acqui- signora, in condizioni pietose, allettata, parte, e l’approccio scientifico dall’altra, sisce durate i tre anni di corso aiuti gli immersa nelle feci e nel sangue…Intrat- causano confusione: sicuramente con il infermieri ad affrontare attività di tabile per il dolore, con una piaga da tempo, con l’esperienza e una giusta manipolazione di escreti e secreti e tutte decubito”; “...Dovevo fare le cure igieni- maturazione, però, questi due mondi, che 14
sembrano separati, si riuscirà a farli CONCLUSIONI dere come gli studenti vivano i propri propri e a farli convergere. Le conoscenze riguardo al corpo e alla sentimenti nei confronti di situazioni Infatti, il percorso formativo di uno corporeità sono limitate e la routine “disgustose” permette di migliorare la studente infermiere si presenta, a tutti professionale può portare, involontaria- loro formazione, agendo sui sensi gli effetti, come un vero e proprio “rito di mente, a dare per scontato, sotto alcuni coinvolti, sulle sensazioni che scaturi- passaggio”, scandito da una serie di aspetti, il (con)tatto con l’altro. scono dal contatto con alcune parti del momenti formativi e laboratori esperien- L’infermiere è tra i pochi professio- corpo malato, con una cute non integra, ziali, modulati dai tutor e dagli infermieri nisti autorizzati a toccare e a entrare con escreti e liquidi biologici, e aiutan- di tirocinio, che accompagnano il futuro nella sfera intima della persona. doli a superare le reazioni, a non consi- infermiere nella sua immissione all’in- Ogni azione assistenziale, ogni gesto di derarle solo come esperienze negative terno del contesto sanitario. cura, instaura un contatto intimo con il ma a elaborarle facendole diventare dei Il (con)tatto con l’altro presuppone la corpo e l’infermiere può inviare messaggi punti di forza per crescere. volontà di usare una sensibilità che va di vicinanza o distanza, di disponibilità o oltre i cinque sensi normalmente ricono- chiusura, di rassicurazione o insicurezza. AUTORI: sciuti e un’intelligenza diversa da quella Il toccare un altro si identifica come atto Federica Mencattelli, infermiere clinico, utilizzata nella vita quotidiana e permette comunicativo non verbale primario che Master I livello in Management infermieri- di accogliere il valore del corpo e della influenza la natura e la qualità della stico per le funzioni di coordinamento; corporeità del paziente, visto che spesso, relazione e che esprime diversi atteg- dottore magistrale in Scienze infermieristiche nelle attività infermieristiche si è chiamati giamenti interpersonali. ed ostetriche, Università Cattolica del Sacro a vedere e toccare zone personali e intime Il contatto, oltre a inviare messaggi Cuore, Roma; di estranei. positivi, ha anche una valenza simbolica Elena Cristofori, tutor corso di laurea in infer- Un (con)tatto, quindi, attento al vissuto di lontananza, di “disgusto” o malessere. mieristica, docente incaricato di discipline esperienziale del malato e che si realizza La qualità del lavoro infermieristico infermieristiche Corso di laurea in infermie- attraverso un tatto dolce e rassicurante fornito ad un essere umano malato è ristica, Università Cattolica del Sacro Cuore, per restituire dignità e identità alla determinata in larga parte dalla perce- Roma; persona. zione che si ha del paziente. Maria Luisa Rega, infermiere coordinatore; Quest’indagine ha permesso di esplo- Il presente lavoro, mirando a evidenziare professore a contratto di Metodologia della rare i pensieri degli studenti, facendo le difficoltà assistenziali incontrate dagli Ricerca Infermieristica al corso di laurea emergere quel mondo infermieristico studenti infermieri durante alcuni specialistica in Scienze infermieristiche ed “non parlato”, ma non per questo inesi- momenti del caring, vuole essere un ostetriche, Università Cattolica del Sacro stente. invito ad affrontare alcuni dei dilemmi Cuore, Roma; La finalità del lavoro è stata quella di della professione infermieristica che si Pasqualina Poddighe, coordinatore delle rappresentare la specificità del nursing evidenziano in modo efficace nel terreno attività formative professionalizzanti; docente estrapolandola dalle esperienze degli diretto dell’assistenza. incaricato di discipline infermieristiche corso studenti infermieri: comprendere come Pertanto, si è scelto di assegnare la di laurea in Infermieristica, Università catto- questi vivono i propri sentimenti nei massima centralità ai contenuti espressi lica del Sacro Cuore, Roma; confronti di situazioni “disgustose” dagli studenti infermieri intervistati, per Caterina Galletti, coordinatore didattico al permette di agire sulla loro formazione, riflettere la realtà e non dare eccessiva- corso di laurea specialistica in Scienze infer- aiutandoli a rielaborare la pratica profes- mente spazio alle nozioni teoriche, quasi mieristiche ed Ostetriche, professore a sionale e a educare attitudini emotive e sempre più vicine a come l’Infermieri- contratto, Università Cattolica del Sacro relazionali per farli crescere come stica “dovrebbe essere”. Cuore, Roma. persone e come professionisti. È convinzione degli autori che compren- BIBLIOGRAFIA Brown R, I doni del corpo. Milano: Il Dito e la Luna, 2006. Lawler J, Behind the screens, Nursing, Somology, and the problem of the Body. Melbourne: Churchill Livingstone, 1991. Cortese GC, L’organizzazione si racconta. Milano: Edizioni Angelo Guerrini e associati, 1999. Anderson C, Granados J, Chiamati all'amore. La teologia del corpo di Giovanni Paolo II. Milano: Piemme, 2010. Urli N, L’ambiguità del corpo nelle cure infermieristiche, uno sguardo antropologico sul rapporto tra nursing e corporeità. Milano: Casa Editrice Ambrosiana, 2003. 15
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